lunedì 2 settembre 2013

Recensione: COME UNA ROSA D'INVERNO di Jennifer Donnelly



Recensione notturna...
Uff, non ho trovato un attimo per scrivere, ero più presente in vacanza!!

Eccomi con una recensione, è uno dei libri terminati in vacanza, appunto.

COME UNA ROSA D'INVERNO
di Jennifer Donnelly


Come una rosa d'inverno
Ed. Sonzogno
880 pp
11,90 euro
2013
Trama

La storia inizia sulle sponde del Tamigi, è l'anno 1900: le desolate strade dei sobborghi londinesi non sono il luogo adatto per una ragazza per bene come India Selwyn Jones, una bellezza aristocratica il cui animo generoso la spinge ad abbracciare grandi ideali. Ha scelto di essere medico e, grazie all'ambiente in cui è cresciuta e alla stima dei suoi insegnanti, potrebbe esercitare la professione nei più prestigiosi ospedali della città. Ma India ha la testa dura e vuole portare aiuto dove ce ne è più bisogno, tra i poveri e i disperati. Proprio in questi sordidi vicoli, tra ladri, prostitute e sognatori, India si trova a dover curare, salvandogli la vita, il più famoso gangster di Londra, Sid Malone, cinico, spietato, conturbante. Malone è l'esatto contrario dell'elegante fidanzato di India, una stella nascente del Parlamento inglese. Nonostante la repulsione per un uomo che rappresenta tutto ciò che lei detesta, poco alla volta India si lascerà attrarre dalla complessa personalità del malvivente, intrigata dal suo misterioso passato. Inevitabilmente, pur cercando di resistere ai loro sentimenti, i due si ritrovano l'uno nella braccia dell'altro. È un amore appassionato, sconveniente, in cui l'estasi si alterna alla sofferenza, e che provoca distruzioni quali non avrebbero mai potuto immaginare. Spaziando da Londra al Kenya, fino alle remote e selvagge coste della California, Come una rosa d'inverno è un'avventura mozzafiato, un'epopea romanzesca, ricca di personaggi e situazioni, da gustare pagina per pagina, dove il piacere di una narrazione "classica" si combina con la sensibilità di uno sguardo contemporaneo.



il mio pensiero

Come una rosa d’inverno è il prosieguo di I giorni del tè e delle rose e vi troveremo, in effetti, moltissimi personaggi già incontrati nel primo romanzo.
Saranno, di conseguenza, inevitabili alcuni spoiler del primo libro, per poter parlare del secondo; li evidenzierò in scuro, in modo che potrete scegliere voi stessi se leggerli o meno!
Anzitutto, ritroviamo la protagonista del precedente romanzo, Fiona Finnegan, che è diventata un’imprenditrice di tè di primo livello; vive a Londra con l’amato marito Joe Bristow, la piccola figlioletta Katie, ed è in attesa del secondo figlio.
Tutto va bene, è felice e vive nel benessere ma c’è qualcosa che l’angustia: il fratello Charlie, che nel precedente libro abbiamo scoperto essere vivo, ormai fa vita da criminale, domina nella parte orientale di Londra, spadroneggia in Whitechapel, supportato da scagnozzi spietati e avidi di potere.
Si fa chiamare Sid Malone e non ha alcuna intenzione di cambiare vita e di ripescare il proprio passato, tant’è che decide di allontanare anche l’unica persona di famiglia che ancora gli vuol bene e che sa della sua nuova identità: Fiona
Ma quest’ultima è sempre la donna determinata e testarda che il lettore ha imparato a conoscere: quando si mette in testa una cosa, è difficile fargliela togliere e ciò che Fiona desidera più di ogni altro, convinta che questo la renderà completamente felice, è avere il suo Charlie con sé…
Emerge, di Fiona, un tratto caratteriale che era solo accennato nel precedente romanzo: essendo lei una donna che quando ama, ama completamente, con tutta se stessa, in modo appassionato e totale, finisce purtroppo per mettere i propri desideri e la propria volontà davanti a ciò che vogliono i propri cari, arrogandosi il diritto di decidere per loro, di scegliere cosa è giusto e cosa non lo è, ignorando il punto di vista altrui.
Questa caratteristica, lungi dal rendere Fiona “antipatica”, me l’ha resa anzi più “umana”, meno ideale, meno eroina a tutti i costi; senza considerare, poi, che i suoi errori saranno alla base di tante vicende in cui Sid e lo stesso Joe – che resta, anche qui, il punto di riferimento principale per Fiona, la sua “roccaforte”, con il suo equilibrio, la sua capacità di giudizio, la sua comprensione – saranno coinvolti molto da vicino.
Parallelamente al filone narrativo che coinvolge la testarda Fiona, c’è quello principale che vede protagonista l’altrettanto forte e coraggiosa dottoressa India Jones.
India è figlia di una nobile e ricca famiglia inglese ma, a motivo delle proprie scelte di studio e professionali, è stata ripudiata dalla propria famiglia; sua madre, in particolare, non approva che la figlia abbia intrapreso Medicina e desidera che smetta di avere in testa le bizzarre idee di aprire una clinica a Whitechapel e faccia ciò che a una donna del suo rango e del suo tempo, è richiesto: sposarsi con un buon partito, essere una buona moglie e una brava madre, evitando ogni forma di scandalo.
Ma India è uno spirito libero, indipendente e mai sopporterebbe una vita in gabbia, tanto più in una soffocante gabbia d’oro: lei vuol fare il medico e esercitare la propria professione nel modo più serio possibile.
La gavetta di India avverrà nello studio dell’arrogante e chiuso dottor Gifford, che però non esercita la propria professione di medico con vera professionalità, tenendo conto delle reali e concrete esigenze dei pazienti, i quali vengono tutti dalla povera e malfamata Whitechapel.
whitechapel, 1938
(fanpop)
Sono mamme disperate, magre e ammalate, con al seguito figli ancor più magri, cresciuti con qualche patata; sono giovani donne che per sopravvivere fanno “la bella vita”, finendo per contrarre malattie veneree che le portano alla morte o comunque ad una vita al limite della sopportazione; sono uomini che devono spaccarsi la schiena e lavorare a condizioni vergognose ogni giorno, costretti poi a saltare  “il pranzo” e “la cena” per non sottrarre il poco cibo che è in casa ai propri figli.
È gente che passa come un’ombra lungo le strade di Whitechapel, raccattando pezzi di pane e di felicità, arrancando, strappando a morsi l’esistenza, ormai senza neanche più sperare che qualcosa cambi.

E India, razionale ed efficiente, vuole immergersi in tutto questo per aiutare, portare un minimo di “educazione sanitaria e alimentare” che dia ai poveri dell’East London la possibilità di vivere un po’ più dignitosamente, di prendersi realmente cura di sé e dei propri bambini, per allontanare quanto più possibile lo spauracchio delle malattie e della morte per consunzione.
Ma i buoni e giusti principi studiati sui libri universitari servono fino a un certo punto; India è un buon dottore, ma per essere davvero utile alla povera gente, deve imparare a sporcarsi le mani, calarsi nelle situazioni più pietose, guardando le cose dal punto di vista dei malati, dando loro ciò di cui hanno bisogno per star meglio senza ignorare il luogo in cui vivono, ciò di cui concretamente dispongono.
E se il retrogrado Gifford – col suo atteggiamento arrogante, presuntuoso, maschilista, indifferente e con il suo moralismo crudele e per nulla caritatevole – non è in grado di dare alla gente ciò di cui abbisogna, beh, ci penserà India, insieme alla sveglia e pratica infermiera, Ella Moscowitz, di origini ebraiche.

Il sogno di aprire una clinica tutta loro a Whitechapel, in cui curare in particolare e gratuitamente donne e bambini, si profila davanti ai loro occhi, entusiasmando i loro animi.
Ma mancano i fondi…
E qui entra in gioco il protagonista maschile del nostro romanzo: Sid Malone.

Sid vive in un mondo povero e disperato, che si muove attraverso i tentacoli della droga, della prostituzione, delle rapine, degli omicidi.
Quando la sua vita si incrocerà con quella di India, egli verrà messo in qualche modo di fronte ad uno specchio – lo specchio dell’onestà a tutti i costi – che gli rifletterà un’immagine di sé davvero brutta, che lui stesso detesta.
Sid non è nato criminale, come nessun uomo nasce ladro, assassino, spacciatore.
Sid ha frequentato la scuola sbagliata; la scuola delle strade di Whitechapel.
Sid ha avuto fretta di fuggire da una tragedia familiare in cui è rimasto solo, spaventato e abbandonato e che l’ha reso duro, per esigenze di sopravvivenza.
Scopriremo che Sid ha fatto esperienze, in carcere in particolare, davvero tristi, che hanno influito moltissimo sul suo carattere e che l’hanno reso apparentemente senza pietà.
E se India, con la sua personalità forte, retta, i suoi principi, metterà in crisi il “cattivo” Sid, questi saprà darle “consigli” pratici su come avvicinarsi ai suoi poveri e disgraziati pazienti, che lui – proveniente dallo stesso ambiente – conosce meglio di lei.

E come in ogni rapporto sentimentale che si rispetti, i due daranno e riceveranno reciprocamente, mentre la scintilla di un sentimento farà pian piano capolino tra loro, per poi diventare una fiamma di passione e amore, nonostante gli ostacoli.

Sid e India, diversi per origini, cultura, professione, principi e valori morali, eppure così simili per la propria natura forte, ribelle ai conformismi, capace di sacrificare se stessi per i propri ideali.
Due anime sole, smarrite, ferite che sapranno darsi “guarigione” attraverso un amore unico, solido, inestinguibile.
Un amore che andrà oltre le leggi che regolano il mondo della criminalità organizzata; un amore che andrà oltre i meccanismi oscuri e perversi di uomini assetati di potere; un amore che andrà oltre gli anni di silenzi, oltre le verità nascoste; un amore che sa aspettare, perdonare, ricominciare.
E così, tra dibattiti politici che vedono Joe impegnato per portare scuole ed ospedali a Whitechapel, cliniche improvvisate in cui tentare di salvare vite, matrimoni infelici accettati per scongiurare conseguenze peggiori, omicidi architettati da menti malvagie, famiglie che si ricongiungono dopo anni di lontananza, India e Sid vivranno un amore contrastato, che spesso li vedrà lontani.
Riusciranno ad essere felici insieme?

Questo secondo appuntamento con la Donnelly mi è molto piaciuto, è stata una bella lettura, mi piace il modo che l’Autrice ha di calare il lettore nei bassifondi del malfamato quartiere londinese; mi piace il modo di presentarci il personaggio femminile, sempre una personalità forte, determinata, che però non nasconde le proprie fragilità di donna.
Ho apprezzato India anche come medico, soprattutto per la sua evoluzione, per il suo saper far marcia indietro quando certi principi teorici (a volte anche morali, etici) non servivano a salvare vite umane perché troppo lontane dalla realtà.
Anche Sid è un bel personaggio, ma devo dire che ce n'è un altro che nella sua negatività mi ha colpito maggiormente (non vi dico chi è perchè.. vi direi davvero troppo!).
Dosate le scene d’amore, non eccessivamente dettagliate, comunque mai volgari e sempre connotate da dolcezza e tenerezza, forse anche troppa per un uomo pratico e “tosto” come Sid; ma si sa, quando si è innamorati…
Devo dire che le peripezie vissute da India e Sid, soprattutto nell’ultima parte, in cui lo scenario è momentaneamente diverso da Londra, mi son sembrate fin troppo “avventurose”, in certi momenti forzati, quasi inverosimili, ma insomma, è un romanzo e tutto ciò che accade deve poi incastrarsi con il finale.
È presente anche un’altra storia, accennata e alle prime battute, che è quella tra il fratellino minore di Fiona, Seamus, e la sua inossidabile amica Willa, entrambi patiti per le arrampicate e le montagne da scalare…
E “La rosa selvatica”, il terzo volume della trilogia della Donnelly, sarà del resto proprio incentrata su di loro.
Ma questa è un’altra storia e non l’ho ancora letta!



Consiglio il libro ovviamente in special modo a coloro che amano il genere romance e che non disdegnano di respirare storie lunghe, che si protraggono nel tempo, e dalle vicende intricate al punto giusto.

sabato 31 agosto 2013

Anteprima Hm Pocket: FONDENTE COME IL CIOCCOLATO - LE BRAVE RAGAZZE NON LO FANNO



Letture sfiziosette e anche un po' piccanti...

FONDENTE COME IL CIOCCOLATO
di Megan Hart


Hm Pocket
6.49 euro
Shop 14 agosto
Edicola 13 settembre
Trama

L'ho incontrato in un negozio di dolciumi e lui ha fatto una battuta sul mio sacchetto di praline al cioccolato.
Da allora non faccio altro che pensare a lui, sta diventando un'ossessione.

Mi è capitato un sacco di volte di lasciarmi sedurre da uomini il cui unico pensiero era quello di fare sesso. Mi è capitato di andare a casa con loro, a volte, solo perché è piacevole desiderare ed essere desiderata, nonostante fossi consapevole che era tutta una finzione e che alla fine sarei stata delusa.

Io non mi scuso per chi sono o per cosa ho fatto a letto o fuori dal letto. Ho il mio lavoro, la mia casa e la mia vita, e per molto tempo non ho desiderato altro.
Fino a Dan. Fino a ora.

Un romanzo intensamente erotico e, nello stesso tempo, di crescita personale. Un segreto dal passato contribuisce a rendere le pagine di questo libro intense e appassionate.


L'autrice..
Megan Hart ha un sito vietato alle minori di diciotto anni, sogna un film con Keanu Reeves, definisce i suoi bimbi… “due piccoli mostri”. Megan Hart è così, folle e irresistibile.Scrive dal 2002 e il suo sogno è continuare per sempre, o almeno, finché “saprà essere profondamente sensuale”. E quel momento, a giudicare dai suoi romanzi, sembra essere molto, molto lontano
.

LE BRAVE RAGAZZE NON LO FANNO
di Victoria Dahl


Hm Pocket
6.49 euro
Shop 14 agosto
Edicola 13 settembre
Trama

Le brave ragazze sanno come comportarsi . Non fanno certe cose. Ma c'è sempre una prima volta...

Tessa Donovan assomiglia più alla ragazza della porta accanto che a una tenace donna d'affari o a una spietata rubacuori.
Ma chi vuole avvicinarsi a lei deve farei conti con i suoi fratelli; infatti non appena si accorgono che la loro "sorellina" risveglia l'attenzione di qualche uomo iniziano a diventare sospettosi e ad alzare il muro intorno. Dovere di ogni bravo fratello è difendere l'onore della sorella!
Così quando Luke Asher, attraente detective dalla fama non troppo buona conosce la dolce Tessa, per i fratelli Donavan scatta l'allarme.
Luke però non è come crede la gente... lo giura lui, ne è sicura Tessa, devono esserne convinti anche i fratelli Donovan. E allora l'amore trionferà.

Con i romanzi di Victoria Dahl ti innamori all'istante.

venerdì 30 agosto 2013

UNA STORIA PER L'ESSERE TEMPO di Ruth Ozeki (anteprima)



UNA STORIA PER L'ESSERE TEMPO
di Ruth Ozeki


Ed. Ponte alle grazie
Trad. E. Banfi
448 pp
13.90 euro
(formato kindle)
USCITA 26 SETTEMBRE
2013

Trama

A Tokyo, la sedicenne Nao crede che ci sia una sola via di fuga dalla sua dolorosa solitudine e dal bullismo dei compagni di classe. Ma prima di farla finita, si ripropone di raccontare la vita della sua bisnonna, una monaca buddhista ultracentenaria. Un diario è il suo unico passatempo, un diario che toccherà molte vite in modi che Nao non immagina neppure.
Sull’altra sponda del Pacifico troviamo Ruth, scrittrice che vive su un’isola sperduta e che rinviene una serie di oggetti dentro un contenitore per il pranzo di Hello Kitty, portato a riva dalle onde.
Che si tratti di un relitto del devastante tsunami del 2011? 
A man a mano che ne emerge l’importanza del contenuto, Ruth si lascia trascinare nel passato, nel dramma di Nao e nel suo destino ignoto, e contemporaneamente in avanti, nel proprio futuro.

In questo romanzo a due voci incentrato sul rapporto tra scrittore e lettore, passato e presente, realtà e finzione, che attinge alla fisica quantistica, alla storia e al mito, Ruth Ozeki attinge alla fisica quantistica, alla storia e al mito. 
Diviso tra Canada e Giappone, di cui restituisce le atmosfere e i risvolti più tragici, Una storia per l’essere tempo è il raffinato ritratto di tre donne molto diverse tra loro. 
Un racconto intenso e ammaliante, ironico e lieve, sulla natura umana e sulla ricerca del proprio posto nel mondo.


L'autrice.
Scrittrice pluripremiata e monaca buddhista zen, Ruth Ozeki è regista di numerosi film indipendenti che sono stati acclamatissimi dalla critica. Affiliata del Brooklyn Zen Center, vive tra New York e Vancouver. A pochi mesi dall’uscita, i diritti di traduzione di Una storia per l’essere tempo sono stati venduti in oltre dieci Paesi, tra cui Germania, Spagna, Paesi Bassi, Francia, Stati Uniti e Brasile.

Le storie vere Newton Compton. "L'amore di papà" di Pola Kinski



Anteprima Newton Compton e scritta nientepopodimenoche da una figlia di Klaus Kinski....

L'AMORE DI PAPA'
di Pola Kinski


Ed. Newton Compton
I volti della storia
320 pp
9.90 euro
USCITA 12 SETTEMBRE
2013
Trama

Il diario choc della figlia di Klaus Kinski
Un caso editoriale internazionale

Una storia vera
L'autobiografia choc della figlia di Klaus Kinski

Pola ha tre anni quando i genitori si separano. Suo padre è il grande attore Klaus Kinski, già noto in Germania per i suoi spettacoli di teatro, mentre la madre è una cantante.
La bambina si trasferisce a Monaco con lei e il nonno, e vede il padre solo raramente. Dopo qualche anno, però, mentre la mamma decide di risposarsi e di rifarsi una famiglia, il padre comincia a lavorare per la televisione e il cinema e Pola lo segue spesso nei suoi viaggi di lavoro. Kinski è considerato un personaggio eccentrico e trasgressivo, ma nessuno può immaginare fino a quali abissi si sia spinta la sua perversione. Vuole sempre la figlia, che nel frattempo studia per diventare attrice, accanto a sé durante le riprese dei suoi film a Berlino e a Roma, e in queste occasioni la ragazza deve subire le sue ripetute violenze, fisiche e psicologiche, cadendo in una spirale sempre più pericolosa.
Oggi, a tanti anni di distanza, Pola ha finalmente trovato la forza di parlare. L’amore di papà è una denuncia coraggiosa e dolorosa, il ritratto di un padre privo di scrupoli che ha distrutto la vita della propria figlia.
,

L'autrice.Pola Kinski, primogenita dell’attore, regista e sceneggiatore di fama mondiale Klaus Kinski, e sorella della nota Nastassja Kinski, è nata a Berlino nel 1952. Già da bambina ha esordito in teatro e ha ricoperto alcuni ruoli in produzioni televisive. Successivamente ha frequentato una scuola di recitazione a Monaco e ha lavorato come attrice per molti anni. Vive a Ludwigshafen con il marito e i loro tre figli.

Thriller Giunti: L'IMPECCABILE di Keigo Higashino



Anteprima orientale by Giunti: un thriller mozzafiato per i lettori più esigenti...:

L'IMPECCABILE
di Keigo Higashino


Ed.Giunti
narrativa
Collana M
336 pp
12.90 euro
uscita 25 settembre
2013

«È stata lei a trovarlo, forse è meglio che sia lei a raccontarglielo» disse il detective, la cui eccitazione stava crescendo. Da un lato era curioso di vedere come l’amante della vittima avrebbe descritto alla moglie la scoperta del cadavere. Dall’altro sperava che, osservando Ayane con attenzione, sarebbe riuscito a capire se sapeva del tradimento del marito.

Il maestro del thriller giapponese torna con un nuovo, strepitoso romanzo.

Trama

Un imprenditore avvelenato da un caffè, una bella moglie devota e una miriade di segreti mai svelati...
Yoshitaka Mashiba, manager di successo, confessa alla moglie Ayane che sta per lasciarla perché non è in grado di dargli dei figli.
 Libero da quel legame, potrà ottenere ciò che vuole da Hiromi, la giovane amante, assistente e amica di Ayane.
 Ma una domenica mattina viene trovato morto, avvelenato da un caffè. Appare subito evidente che non si tratta di suicidio. 
Tutti i sospetti ricadono sulla moglie, che però ha un alibi di ferro: al momento dell’omicidio si trovava a centinaia di chilometri di distanza. 
Altri sospettati? 
Hiromi non ha un movente e per di più è in attesa del bramato erede di Yoshitaka. 
Nonostante il brillante contributo della giovane agente Utsumi, le indagini non portano a niente, anche perché l’intuito del detective Kusanagi sembra irretito dal fascino raffinato della bellissima, impeccabile Ayane... Perfino il professor Yukawa, lo scienziato che tante volte ha impresso il marchio della razionalità sulle indagini di Kusanagi, fatica a far luce sui torbidi e letali segreti della coppia. 
Che si tratti davvero del delitto perfetto?

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L'autore.
Keigo Higashino (Osaka, 1958) è uno dei più famosi scrittori giapponesi, autore di numerosi bestseller. A 27 anni ha vinto l’Edogawa Rampo Award per il miglior mystery, e con Il sospettato X (Giunti 2012), che ha venduto oltre 2 milioni di copie ed è stato tradotto in 14 paesi, si è aggiudicato il prestigioso Naoki Prize ed è stato finalista all’Edgar Award. Molte delle sue opere hanno avuto una trasposizione teatrale e cinematografica, altre sono state trasformate in serie tv di grande successo.


giovedì 29 agosto 2013

Anteprima Guanda. LA MOGLIE di Jhumpa Lahiri



In libreria a settembre....!

LA MOGLIE
di Jhumpa Lahiri


Ed. Guanda
Narratori della Fenice
350 pp
17 euro
USCITA 19 SETTEMBRE
2013
Trama

Questo intenso romanzo si apre nella Calcutta degli anni Cinquanta, in cui nascono e crescono Subbash e Udayan Mitra, due fratelli legati da un affetto grande nonostante le forti differenze di carattere. 
Subbash, il maggiore, è prudente e solitario; Udayan invece è più aperto e combattivo. 
Differenze che si accrescono negli anni e che porteranno quest'ultimo ad abbracciare la causa del movimento maoista indiano, mentre Subbash se ne andrà negli Stati Uniti per proseguire gli studi. 
Ma la vita intreccerà di nuovo strettamente i loro destini, quando la polizia ucciderà Udayan e Subbash, tornato in India, deciderà di riportare con sé in America la giovane vedova del fratello, incinta, e di crescerne la figlia come se fosse sua...

L'autrice.
Jhumpa Lahiri è nata a Londra nel 1967 da genitori bengalesi. Cresciuta negli Stati Uniti, vive e lavora a New York
.

Cover sirenette



Cover di oggi...!!

Hanno a che fare con le sirene... ^_^

Quale di queste vi piace di più?

A me Between the sea and sky...!

7656222
by Houghton Mifflin Harcourt
hardcover
7320740
 Crown Publishing Group
paperback
17227526
by booket
paperback




9583173
by Bloomsbury
hardcover

The Last Mermaid
by Bantam
paperback


mercoledì 28 agosto 2013

Viaggiare leggendo: The Pastures of Heaven



E dopo aver letto e detto la mia su I PASCOLI DEL CIELO, eccomi qui a lasciarvi qualche immagine del luogo in cui le storie narrate da Steinbeck sono ambientate!!

map

Sierra de Salinas
.
corral de tierra

Sierra de Salinas.  Vista da El Mirador
salinas


monterey county
monterey

corral de tierra





Pr ulteriori approfondimenti (in lingua inglese) QUI e QUI.

Recensione I PASCOLI DEL CIELO John Steinbeck



Venti famiglie. Un piccolo villaggio, all’inizio del ’900, in una fertile vallata della California centrale. È lo scenario del primo libro importante di John Steinbeck, I pascoli del cielo, che fu pubblicato nel 1932 e tradotto da Elio Vittorini nel 1940.


I PASCOLI DEL CIELO
di John Steinbeck

Ed. Bompiani
Tascabili narrativa
208 pp
8.90 euro
2011

Trama

Nessuna Silvia era mai venuta, ma egli continuava ad aspettarla. Poco si occupò del figlio, assai poco. Soltanto gli alberi del frutteto, i fiori e gli ortaggi erano cose vive per lui.

 Si compone di dodici capitoli ma non è propriamente un romanzo perché a tenere insieme le diverse vicende, ciascuna conchiusa in sé, di questo piccolo capolavoro non sono i personaggi ma l’ambientazione – il rapporto dei contadini con la natura circostante – e, soprattutto, il tema del misterioso insinuarsi del male in un luogo che all’occhio umano appare come l’ingannevole replica del Giardino dell’Eden.

L'autore.
John Ernst Steinbeck, Jr. (1902 – 1968) è stato uno scrittore statunitense tra i più noti del XX secoloautore di numerosi romanzi,racconti brevi e novelle. Fu per un breve periodo giornalista e cronista di guerra nella seconda guerra mondiale. Nel 1962 gli fu conferito il Premio Nobel per la letteratura. 


il mio pensiero
"I Pascoli del Cielo": una verde splendida vallata californiana, dove la comunità agricola che vi abita divide, oltre ai frutti della terra, anche le gioie e i dolori quotidiani. Le passioni e i sentimenti che si agitano in questo microcosmo riflettono quelli di una intera e varia umanità.
Il lettore viene messo in contatto con una serie di pittoreschi personaggi, le cui vicende si susseguono e si intrecciano, avvolte da un'atmosfera bucolica, quasi magica e talvolta commovente.

Il primo punto di riferimento in questa valle è la fattoria Battle, da tutti ritenuta maledetta, infestata dagli spiriti; chiunque ci va, dopo un po' scappa a gambe levate perché la maledizione gli cade addosso.
Tutti tranne che la famiglia Munroe, che fino a prima di approdare nei pascoli del cielo, aveva vissuto già le proprie sfortune, ma che in questa vallata sembra trovare finalmente la propria felicità.
Che dire del bizzarro Wicks lo Scroccone, che fa investimenti immaginari, di cui si vanta per avere la stima dei valligiani? Ma un episodio particolare, legato alla bella ma stupidina figlia Alice, lo farà rinsavire e vedere le cose e le persone accanto a sè diversamente...
Incontreremo Tularecito, un ragazzino che sin dalla nascita porta con sè qualcosa di inquietante, primitivo, selvaggio, un po' come accade nel racconto che vede protagonista la signora Helen e sua figlia Hilda: la prima così pacifica, rassegnata, che pensa di poter portare sulle proprie spalle qualsiasi fardello, e la seconda affetta da pericolose turbe mentali...

E spesso Steinbeck ci offre ritratti familiari "incompleti", nel senso che c'è un solo genitore che si prende cura del proprio figlio, e questi di solito ha una personalità particolare, magari cresciuta in solitudine, a contatto diretto con la natura.
Sono davvero tanti i personaggi di cui l'Autore ci dà un breve ma decisivo ritratto, e di ognuno siamo in grado di cogliere gli elementi essenziali: alcuni ci faranno tenerezza per i loro modi di fare buffi, altri ci faranno sorridere per l'ingenuità, altri ancora ci trasmetteranno un po' di malinconia...
A far da sfondo ad ogni singola storia, gli abitanti dei pascoli del cielo, con il loro modo di vivere ordinato, pacifico, sobrio, che li porta a storcere il naso di fronte alla bizzarria di taluni  venuti da chissà dove, guardati con curiosità e stupore, in un misto di candore e disillusione.
Ma ciò che lega tutti gli abitanti è la valle, Las Pasturas del Cielo, questa valle verdeggiante e pacifica della California, in cui ognuno vorrebbe poter avere la propria casetta, i propri animali da allevare, il proprio  orto da coltivare e vivere serenamente, lontano da caos e vanità, per rifugiarsi in una sorta di angolo di paradiso in cui fermarsi a pensare, forse a ritrovare finalmente se stessi....

"penserei a tutte le cose che mi sono accadute e forse riuscirei a trarne fuori un significato. 
Nessuno, qui, mi seccherebbe. Nessuno mi romperebbe l'anima. 
Potrei pensare."

Una lettura poetica, quasi musicale, lirica, soprattutto alla fine; un linguaggio (e una traduzione) scorrevole, fluido, concreto, vivo, che immerge direttamente nella narrazione, tra i personaggi e nell'ambientazione; devo dire che questi racconti mi hanno affascinato per le singole storie (ognuna aventi particolari originali) e soprattutto per il contesto, per questa valle dell'Eden da tutti guardata come una sorta di rifugio, come un luogo di pace.



Una citazione una canzone: DON'T CRY



Citazione con canzone....!

Tratto da COME UNA ROSA D'INVERNO.

"Lei fece per ritrarsi, ma poi gliele strinse. Forte.
Lui rimase nuovamente stupito dal suo vigore.
Una goccia d'acqua gli cadde sulle mani, poi un'altra.
India lo guardò e lui vide che aveva le guance bagnate.
I suoi occhi grigi erano sgranati
e brillavano di lacrime.
"Mi dispiace. Io non... non lo faccio, di solito.
Non piango. Non...".
Poi appoggiò la testa contro la sua e pianse.
Sid sentì le sue spalle tremare mentre un torrente di emozioni
la ghermiva, udì i singhiozzi sgorgarle violenti dalla gola."

Canzone:

Guns N' Roses

Parlami dolcemente
C’è qualcosa nei tuoi occhi
Non affliggerti, non abbassare la testa.
Ti prego non piangere
So quello che provi, anch’io
Anch’io l’ho provato
Qualcosa cambia dentro di te
E non lo sai

Non piangere sta sera
Ti amo ancora, piccola.
Non piangere sta sera
Non piangere sta sera
C’ è un cielo su di te piccola
E non piangere sta sera
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