martedì 25 ottobre 2016

(anteprima libri) Romanzi in uscita il 27 ottobre 2016



Cosa ci sarà sugli scaffali delle librerie dal 27 ottobre?

Appassionante romanzo sull’educazione sentimentale di una giovane donna, scritto con una prosa delicata capace di ritrarre magistralmente i moti più profondi dell’animo, Finché notte non sia più costituisce una splendida conferma del talento dell’autrice di Dentro c’è una strada per Parigi.

Finalista al Man Booker Prize e vincitore dell’Encore 2015, La vita degli altri è un romanzo epico, coinvolgente e ricco di personaggi memorabili che, attraverso il declino di una famiglia, dipinge i turbolenti anni in cui il vento della modernità si è abbattuto sull’India.

Con La confessione di Memory, dalla voce forte, serena, a tratti sferzante della protagonista, emerge il ritratto folgorante di un’Africa in bilico tra arretratezza e modernità, di un’umanità in lotta per sconfiggere le miserie dell’anima. 

Le mie cene con Edward è... «Un vero tesoro capace di unire divinamente il calore dei Miei martedì con il professore con il sensuale splendore di Julie & Julia.» Booklist -

Il colore della gioia è un inno alla memoria e alla speranza nel futuro; perché solo se sappiamo da dove veniamo scopriremo chi siamo veramente e accoglieremo con slancio le sorprese che la vita ha da offrire.


FINCHE' NOTTE NON CI SIA PIU'
di Novita Amadei


Ed. Neri Pozza
240 pp
16.50 euro
USCITA
NOVEMBRE 2016 (?)
All’alba di un nuovo anno, Caterina giunge in Francia dove sua zia Liliana si è stabilita dopo il fatale incontro con un turista francese. 
Nel borgo, sembra che il tempo non calchi mai la mano: campi coltivati a orzo, frutteti per trarvi conserve e marmellate, forni a legna dove cuocere il pane dal sapore acidulo del lievito madre, tutto sembra ubbidire a un placido scorrere degli anni e delle ore.

Capelli biondo ruggine, Caterina ha lasciato Roma, con le sue strade chiassose, per sfuggire all’abbraccio soffocante di sua madre e trovare la propria via nel mondo. 
Conclusi gli studi, ha raggiunto zia Liliana con la prospettiva di un lavoro in un poliambulatorio e l’idea di dare una mano nella conduzione del Liliane Coiffure, un lindo salone di parrucchiera dalle poltroncine viola che la zia ha aperto in quel borgo nel sud della Francia.
Un giorno capita nel salone un vecchio signore con una massa scompigliata di capelli e una mano tremante abbandonata lungo la gamba. Si è ferito alla fronte nel tentativo di accorciarsi da solo i capelli, ed è in imbarazzo tra quelle poltroncine viola, i vasi di ranuncoli e le riviste di moda impilate negli angoli. 
Fuggirebbe, se non fosse per l’accoglienza che gli riserva Caterina, che si prende subito cura di lui.
Come due anime che si sfiorano e si riconoscono, Caterina e Delio, il vecchio signore, comprendono all’istante che il filo del destino li unisce. 
La sera stessa la ragazza riempie una valigia e si stabilisce nel casolare accanto alla casa di Delio. ù
Il vecchio vive solo, circondato da una terra dura, quell’orto che sua moglie Teresa coltivava con cura prima che la malattia se la portasse via. 
Caterina non tarda a capire che un’altra mancanza grava sul cuore malandato del vecchio: Daniele, il figlio che la foto sulla credenza raffigura come un giovane uomo prestante, coi capelli un po’ lunghi e un’aria sfrontata, è assente da casa da più di quattro anni. In paese, dove tutti parlano di lui e qualche ragazza lo nomina con il rimpianto di una ex innamorata, si sussurra che una grave offesa l’abbia spinto a rifiutare ogni contatto col padre.
Quando, però, dopo una caduta, Delio cede alla vecchiaia e si mette a letto col volto scavato dalla stanchezza della vita, Daniele compare sull’uscio di casa. E Caterina, tormentandosi una ciocca di capelli, lo accoglie con un sorriso di disagio, il cuore impazzito.

L'autrice.

Nòvita Amadei è nata a Parma e vive in Francia. Lavora da anni nell'ambito delle migrazioni internazionali e dell'asilo politico come ricercatrice, formatrice e coordinatrice di progetti, interessandosi in particolar modo alle tematiche di salute mentale e psicosciale dei rifugiati. Accanto a pubblicazioni scientifiche comparse in riviste nazionali e internazionali, affianca una prima produzione letteraria e alcuni racconti si distinguono in premi letterari nazionali. Dentro c’è una strada per Parigi è il suo primo romanzo, finalista alla prima edizione del premio letterario nazionale Neri Pozza. Il romanzo è tra i finalisti al Premio Letterario Bottari Lattes Grinzane e al Premio Corrado Alvaro Ha vinto il XXVIII premio letterario Massarosa
.

Anteprime Intrecci Edizioni (ottobre-novembre 2016)





Buon pomeriggio, cari lettori!
Oggi vi presento due nuovissime pubblicazioni firmate Intrecci Edizioni.



Mamma, Papà... Oggi vi racconto una storia
di Manuela Monti


Intrecci Edizioni
Pagine: 65
Prezzo: 8,00 €
2016

Il libro raccoglie tre racconti ambientati nel mondo animale
Leggendo le storie sarà impossibile non farsi coinvolgere dalle avventure dei personaggi e condividere con loro emozioni, desideri, paure… scoprendo che ogni problema offre una soluzione

I racconti, rivolti ai bambini, sono molto indicati anche per gli adulti che, talvolta, si portano dietro problematiche antiche non risolte. Osservare le situazioni descritte con gli occhi e gli strumenti che oggi l’adulto ha ma che da piccolo non possedeva, consente al lettore di rivisitare antiche sofferenze, immedesimandosi nei personaggi, ed elaborando ciò che non ha potuto risolvere un tempo.
Ogni racconto si conclude con una guida alla riflessione attraverso la quale sarà facile comprendere il messaggio che il testo vuole trasmettere. 
I pensieri e le azioni dei personaggi indicheranno la strada. 
Sarà poi possibile, per il lettore, avvicinarsi alle vicende dei protagonisti aggiungendo i propri punti di vista, le proprie emozioni, esperienze e i modi di vedere le situazioni, all’interno dello “spazio per te”.



La speranza dei vinti
di Michele Rampazzo


Intrecci Edizioni
Pagine: 274
Prezzo: 15 €
USCITA
4 NOVEMBRE 2016
Cosa fareste se l’apocalisse vi sorprendesse in terra straniera, lontano da tutti e da tutto ciò che conoscete? 
Giorgio, giovane scrittore a Londra per lavoro, si risveglia in un incubo. Il suo agente gli ha lasciato un biglietto, è corso in aeroporto, chiamerà appena troverà un volo; ma intanto le reti telefoniche sono mute, i trasporti bloccati, le sirene suonano impazzite e strani individui si aggirano per le strade. 
Figure non proprio vive, sinistre, claudicanti. Zombie. 
Un’epidemia tanto violenta che girare senza mascherina significa contagio assicurato. 
E mentre i pochissimi sopravvissuti si accalcano in cerca di spiegazioni e imperversa la legge marziale, Giorgio sfugge ai controlli dell’esercito e decide d’intraprendere la sua personale odissea attraverso l’Europa per tornare da Alessia, rimasta a casa, in Italia. 
Lungo il tragitto, sarà testimone degli orrori causati dall’epidemia, lotterà per la propria vita e per le persone che incontrerà, con cui legherà a doppio filo le sue aspettative e le sue paure. 
Soprattutto, non perderà mai di vista il suo proposito: tornare a casa, dove risiedono le sue speranze più grandi.

lunedì 24 ottobre 2016

Recensione: SICILIA TERRA BRUCIATA di Vincenzo Maimone



Una cittadina siciliana la cui placida vita viene sconvolta da una serie di efferati e truculenti omicidi che costituiranno un grosso grattacapo per il commissario Costante e un insospettabile pericolo per il suo amico, il professor Tancredi Serravalle.


SICILIA TERRA BRUCIATA
di Vincenzo Maimone


Frilli Editore
272 pp
12.90 euro
2016
Il romanzo si apre mostrandoci Serravalle in una situazione davvero drammatica: qualcuno deve averlo rapito e nascosto in un posto sconosciuto; l'uomo è solo e disperato, chiama aiuto ma nessuno lo sente...

La scena torna indietro di qualche tempo e assistiamo ad un altro dramma personale: l'ex-preside Orlando Roncisvalle, mentre cerca di tenersi in forma facendo un po' di corsa, viene ucciso da un pirata della strada, che dopo aver investito l'anziano ex docente, fugge senza nè chiamare aiuto nè tantomeno soccorrerlo di persona.

L'omicidio stradale di Roncisvalle, uomo non particolarmente amato dagli ex-colleghi, è solo il primo dei tanti problemi che il commissario di polizia Gacomo Costante è chiamato a risolvere.
Giacomo è appena ritornato in servizio dopo una vacanza forzata, e immediatamente gli si presentano svariati casi complicati, tra cui minacce di tipo mafioso ad alcuni personaggi di spicco.
Ma queste intimidazioni passano in secondo piano quando avviene il primo efferato omicidio.

La vittima è una professoressa, la signorina Santonocito, una 50enne nubile che vive da sola; viene ritrovata in casa propria, in un lago di sangue... senza lingua, che il killer le ha tranciato, portandosela via.

E' un assassinio talmente cruento da sconvolgere la cittadinanza; non solo, ma Costante nota, con grande disappunto, che oltre allo sgomento, c'è anche un evidente imbarazzo e una fastidiosa omertà tra coloro che conoscevano la vittima...

Chi era davvero la Santonocito? Che genere di vita conduceva?

Avendo l'assassino fatto "un buon lavoro" (non ha lasciato alcun indizio e nessun vicino ha visto nulla di strano), alla polizia non resta che interrogare i colleghi di lavoro, che però mostrano un atteggiamento scarsamente collaborativo.

"...l'animo di Costante ribolliva. Il miscuglio di reticenza e pavidità che ammorbava l'aria del liceo lo aveva disgustato profondamente, ma in fondo in fondo non lo aveva stupito. Nel corso degli anni, infatti, il commissario aveva elaborato una sorta di principio, di legge comportamentale che rappresentava, molto spesso, un ostacolo insormontabile nell'attività investigativa. (...) tutte le volte che un cadavere viene ritrovato in circostanza imbarazzanti, attorno ad esso si solleva una impenetrabile cortina di silenzio e omertoso pudore. Un fuggi fuggi generale da parte di chiunque sia a conoscenza di particolari o dati biografici in grado di agevolare in qualche modo l'analisi dei fatti o l'eventuale individuazione dei responsabili.".

Ma dopo di lei ci scappa una seconda vittima, un uomo anziano, un certo Barbagallo, anch'egli ex-professore e anch'egli (concidenza?) una persona abbastanza sola, dall'esistenza rigida e abitudinaria.
E anche dal suo corpo barbaramente ucciso, il killer porta via un macabro souvenir...

Acireale viene stravolta da una serie di omicidi brutali e sanguinosi e Costante, indagando, comincia a notare gli elementi che accomunano le povere vittime, i cui corpi orribilmente deturpati e mutilati rivelano che la mano assassina è sempre la stessa.

Ma chi può avere interesse ad ammazzare, e con tanta ferocia e inquietante precisione chirurgica, queste persone dalla vita tranquilla?
Una cosa è certa, e anche Tancredi Serravalle è costretto a notarla: i morti ammazzati sono tutti docenti...
Forse anche la sua vita è in pericolo?

Serravalle a Costante, entrambi legatissimi alla propria famiglia, da cui traggono forza e tranquillità quando le preoccupazioni incombono, sono amici, si parlano francamente e insieme ragionano su questi omicidi, cercando di venirne a capo.

L'Autore ci fa seguire tanto il punto di vista dei "buoni", di coloro che indagano per scovare l'assassino, quanto quello del cattivo, del serial killer, di cui ci fa conoscere il modo di pensare, le manie, la solitudine, i "demoni" del passato che lo ossessionano e lo spingono ad agire per soddisfare la propria perversa sete di vendetta.

Ma vendetta per cosa? Contro chi?

L'assassino, all'apparenza un uomo qualunque, anonimo, si aggira attorno alle proprie vittime come un'ombra silenziosa e imprecettibile che sa come agire, come acchiappare le proprie prede e braccarle senza via di scampo, senza dar loro tregua.

E anche il lettore si trova a seguire questa inarrestabile spirale di violenza che sembra non dare tregua non solo a chi legge ma ancor di più ai personaggi principali, coinvolti in un caso davvero complesso, che rischia di fare terra bruciata soprattutto attorno a uno di loro; quella stessa terra bruciata che caratterizza la desolata esistenza dell'assassino, un folle dalla mente spaventosamente lucida e precisa.

Un noir appassionante, con al centro un'indagine che cattura tutta la nostra attenzione e che verso la fine si carica di un ritmo sempre più concitato e ricco di tensione, anche grazie al fatto che l'Autore si sofferma sulla psicologia di vittime, protagonisti e serial killer.
Non posso che consigliarne la lettura.

Novità Panesi Edizioni: "OLTRE LE NUVOLE. MARTINA E IL PAESE DELL’ARCOBALENO" di Laura Fogliati



Cari lettori, augurandovi un buon inizio settimana, vi segnalo questa nuova uscita firmata Panesi Edizioni: "Oltre le nuvole. Martina nel Paese dell'Arcobaleno" di Laura Fogliati, un racconto per bambini e ragazzi sulla forza dell'amicizia e della fiducia.

A  QUESTO LINK potete trovare l'intervista all'autrice.


OLTRE LE NUVOLE. MARTINA E IL PAESE DELL’ARCOBALENO
di Laura Fogliati


Formato: ebook
50 pagine
€ 2,99
Isbn: 9788899289461
Genere: narrativa per l’infanzia
Data di uscita:
19/10/2016
Sinossi

Al di sopra delle nuvole c'è un mondo fantastico abitato da fate e maghi che dedicano gran parte della loro esistenza a mantenere la pace e l'armonia in tutto il mondo. 
Questi personaggi magici vivono nel Paese dell'Arcobaleno e condividono il regno con gli Iridiani, seguendo le regole di una comunità pacifica e giocosa. 
La regina Iride lavora incessantemente con l'aiuto di maghi e fate affinché nei due mondi, quello degli umani e quello fantastico, prosperi la pace. 
Martina, una giovane fatina, ha il compito di recarsi nelle camere dei bambini per raccoglierne le bugie, ma una notte una di queste bugie la preoccuperà non poco. 


Da quel momento nulla sarà più lo stesso nel regno dell'Arcobaleno e nel “mondo di sotto”. Tra bugie nere e stregoni, fate, maghi e fiori parlanti, solo il potere della vera amicizia saprà sconfiggere l’esercito del male. 
I maghi e le fate del Paese dell'Arcobaleno continueranno a vegliare sul mondo affinché la pace regni indisturbata in tutti i cuori.



Breve estratto:

«Presto, fate in fretta!»
Martina era così eccitata che fece sobbalzare il contenuto del cesto che teneva poggiato sull'avambraccio e una miriade di minuscoli occhi variopinti si spalancò simultaneamente, colta di sorpresa dal tono della giovane amica.
«Si vedono un sacco di nasi rivolti all'insù!»
La ragazza non stava più nella pelle.
«Scrutano le nuvole sospinte dal vento! Chissà se tra tutto questo fruscio riescono a sentirci?»
I folletti musicisti si guardarono l'un l'altro, stupiti dalla domanda stravagante di Martina, poi interruppero il movimento delle abili dita che pizzicavano dolcemente i lunghi fili d'erba e la musica cessò di propagarsi nell'aria della valle incantata. Altri occhi si sporsero per osservare quell'insolito incontro di nasi; se ne potevano ammirare davvero di ogni tipo e di diversi colori: appuntiti, tondi, schiacciati, arcuati e chi più ne ha più ne metta. Martina, incantata da tanta varietà, decise di chiedere aiuto ai suoi nuovi amici per capire a quale categoria appartenesse il proprio naso.
«Sei curiosa bambina», dal cesto che trasportava giunse la voce di Violetta, mentre Fulvio si limitò a rivolgerle uno sguardo interrogativo. «Ho deciso di aiutarti a soddisfare la tua curiosità ma solo ad un patto: vorrei che tu mi tenessi sempre vicina alla finestra della tua stanza, così che ti possa ascoltare quando intoni le tue stravaganti melodie.»

domenica 23 ottobre 2016

Dietro le pagine di "La strada nell'ombra"



Ogni volta che posso, cerco informazioni per conoscere da cosa ha preso spunto l'autore di un libro ,che mi è piaciuto, per scrivere la sua storia e per crearne i personaggi.


dietro le pagine
Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".


Per rispondere a questa domanda icirca il romanzo LA STRADA NELL'OMBRA (RECENSIONE), mi è bastato leggere le note finali, presenti nell'edizione Mondadori, di Jennifer Donnelly.

Ciò che diede inizio alla storia è stato... un uomo morto!
Eh già, avete letto bene e mi rendo conto che non è proprio un lieto inizio, ma così è!
E non certo un uomo qualsiasi, bensì uno con strani segni sulla faccia, che improvvisamente ha occupato la mente dell'Autrice.
Un uomo dai lunghi capelli neri, con addosso abiti di altri tempi; era steso in una bara, con le mani incrociate sul petto, in stato di putrefazione.

Chi sei? gli ha chiesto. Cosa vuoi?

Domande legittime ma, si sa, i morti non parlano (beh, non sempre e non tutti, almeno...), e non solo il morto di Jennifer non dava risposte, ma non accennava neanche a volersene andare, così per capirne di più, non restava che interrogare qualcuno più... chiacchierone!!

È stato allora che hanno iniziato ad affacciarsi altre persone: un giovane reporter di nome Eddie; un re dei ladri conosciuto come «il Sarto» e l'assistente di un medico legale, un certo Oscar.

Ma aspettate un attimo, non sono solo tre: c'è anche una ragazza!
Eh sì, proprio lei: Josephine Montfort.

Jo ha rapito il cuore di Jennifer sin dal primo istante, tutto l'attirava di lei: il modo di vestire, di parlare, che rivelava come avesse una certa istruzione e anche un carattere forte.
Ma qualcosa  suggeriva alla nostra scrittrice che dietro quella apparente freddezza di porcellana si nascondesse ben altro: una mente viva e ardente. Nei suoi occhi grigi c'era un desiderio inestinguibile.
Di cosa?
Jo aveva tutto: un alto lignaggio famigliare, danaro, vestiti...., un probabilissimo matrimonio prestigioso.
Ma le mancava una cosa fondamentale: la libertà.

Negli anni Novanta dell’Ottocento erano poche le giovani che godevano di libertà; le ragazze povere erano destinate ad andare a lavorare il prima possibile per mantenere se stesse e la famiglia.
Quelle benestanti dovevano mirare a sposarsi con il miglior partito possibile.

Nel corso delle sue ricerche per La strada nell’ombra, la Donnelly ha incontrato tante di queste ragazze.

Edith Wharton
Edith Jones (1862-1937), brillante e incompresa, ha finito per sposare l’uomo sbagliato, vivendo una vita sbagliata... finché non ha trovato quella giusta ed è diventata Edith Wharton, apprezzata scrittrice.

Ha incontrato Lizzie Schauer, che a diciotto anni è stata arrestata e sottoposta a visite mediche per accertare la sua buona reputazione…E questa umiliazione ha dovuto subirla soltanto perché si era macchiata del “crimine” di camminare per le strade della città di notte, sola senza accompagnatore. Arrestata perchè accusata di essere una prostituta, fu poi rilasciata; della vicenda ne parlò, ad es., il N.Y. Journal nel dicembre 1895.


Consuelo
Ha incontrato Consuelo Vanderbilt (1877-1964), una giovane ereditiera, costretta a sposare il Duca di Marlborough, un uomo che non amava, per soddisfare le ambizioni sociali della madre dispotica.

E ha incontrato decine e decine di adolescenti per le quali invece l’istruzione era solo un sogno, e la catena di montaggio, il retrocucina o lo sfruttamento in fabbrica costituivano la loro realtà quotidiana.

Qualcuna di queste giovani donne è riuscita ad emergere, ce l'ha fatta..., altre no.

E Jo?

L'indomita 17enne newyorchese nel romanzo ha il suo bel daffare per crescere e arrivare alla consapevolezza di chi vuol essere e cosa vuol fare dei propri sogni.
Leggete "La strada nell'ombra" se, come me, volete scoprire come Jo ha cercato di raggiungere la propria libertà.


Info prese dalle Note dell'Autrice, presenti  tanto nell'edizione italiana Mondadori quanto sul sito della stessa Jennifer Donnelly.

Articolo correlato: info su IMPARARE LEGGENDO "LA STRADA NELL'OMBRA"

sabato 22 ottobre 2016

Recensione: 60 GIORNI PER DIRE SI' di Francesca Santangelo



Buongiorno e buon sabato, carissimi lettori!

Vi auguro un sereno fine settimana con la recensione di un bel romance ad alto tasso di romanticismo, una favola moderna ambientata a New York che regala emozioni, perchè l'Amore è così: complicato, a volte difficile da vivere ma necessario per renderci davvero felici e appagati!


60 GIORNI PER DIRE SI'
di Francesca Santangelo



CreateSpace Indep.Pub. Platform
ill. L. Vega
474 pp (kindle)
2.99 euro
691 pp (cart.)
17.16 euro
2016
           Ebook       Cartaceo

"...non  sapevo più dove fosse casa mia, ma adesso so che qualsiasi cosa accadrà posso trovarla sempre fra le tue braccia"

Faye Williams e Liam Sawyer vivono a New York e non si conoscono, ma i loro padri sì; non solo, ma hanno preso una decisione importantissima al posto dei loro figli e si aspettano che essi ubbidiscano, pena conseguenze finanziarie drammatiche per uno dei due genitori.

Il padre di Faye, infatti, ha dei grossi debiti che non riesce ad assolvere e l'unico modo per ottenere un considerevole aiuto economico dal padre di Liam è.... combinare un matrimonio tra i due ragazzi.

Eh sì, avete capito bene: Faye e Liam vengono messi davanti alla decisione già presa dai genitori di unirsi in matrimonio.
Ovviamente, nè lei nè lui vorrebbero fare questo passo, perchè il matrimonio è una cosa seria e in genere ci si sposa con la persona che si ama...
E una cosa è certa: Faye e Liam non solo non si amano ma sono due perfetti estranei l'uno per l'altra!

Eppure Faye è cosciente che deve superare ogni (legittima) reticenza e fare buon viso a cattivo gioco circa questa forzata unione, perchè sa che suo padre ha realmente bisogno di soldi e lei, pur avendone da parte un bel po', non ha alcuna intenzione di darglieli.

Come mai? Forse Faye è una figlia ingrata ed egoista?
Faye è una ragazza di 23 anni che ha un sogno che sta per realizzare: è una promettente stilista e il danaro che ha messo da parte le serve per aprire un negozio suo, con articoli disegnati da lei; se prestasse i propri risparmi al padre, dovrebbe dire addio al negozio e lei non vuole!
Preferisce quindi sposare questo sconosciuto, tanto si tratta di un matrimonio finto al quale mettere, prima o poi, fine: l'importante è che Clint, il padre del promesso sposo, dia i soldi al papà di Faye.

Ma c'è un problema: Liam è un cocciuto che non ha alcuna voglia di sottomettersi alle richieste paterne.

Richieste che, a ben guardare, non sono propriamente frutto di un capriccio: Clint e sua moglie Eloise sanno che il loro 26enne figliolo è terribilmente solo e infelice.
C'è qualcosa nel passato di Liam che l'ha reso cupo e triste, insofferente alle donne, all'amore, alla felicità e i suoi genitori sperano che una ragazza spigliata e solare come Faye possa costituire per lui uno stimolo per riaprirsi alla vita e alla felicità.

Solo che Liam non è assolutamente intenzionato ad ottemperare ai desideri dei genitori, quantomeno non di buon grado.
I due promessi fidanzati accettano di incontrarsi e Faye, intenzionata com'è a concretizzare questo legame-farsa, impone la propria presenza a Liam in casa sua.
La convivenza inizia nel modo peggiore, i due ragazzi non vanno assolutamente d'accordo: Liam vede Faye come una mina vagante che gli ha invaso casa, obbligandolo ad accettare una condizione per lui impensabile nel 2012; lei si rende conto che quel matrimonio sarà solo un errore e un naufragio annunciato, ma è mossa dal desiderio di veder risolti i problemi economici di un padre che, con la propria irresponsabilià, le sta causando noie.

.
Litigi, urla, punzecchiamenti, facce contrariate, toni di voce esasperati... sono all'ordine del giorno nell'appartamento di Liam condiviso con la bella stilista, che a dire il vero cerca, a modo suo, di smuovere qualcosa nel suo affascinante pseudo-fidanzato.
Lui è sempre così accigliato, di cattivo umore, tutto d'un pezzo: difficilmente fa un sorriso (figuriamoci una risata!), non fa che sbuffare al solo vederla e gridarle in testa se lei fa o dice qualcosa che lo disturba: insomma, non è un tipo facile da capire e "gestire", così Faye le tenta tutte, dalla carta della gentilezza a quella dell'esasperazione.
Tutto pur di sentirsi dire che sì, lui accetterà di sposarla in modo che la "transazione economica" vada a buon fine.
Faye è disposta anche a sorbirsi i suoi malumori e la sua indifferenza pur di aiutare il padre, e Liam dal canto suo si rivelerà inizialmente intrattabile e non smetterà di dimostrare a Faye quanto non la sopporti.
Ma intanto agli occhi di amici e conoscenti, loro due sono una coppia e devono recitare, in pubblico, la parte dei fidanzatini felici in procinto di sposarsi.

Ma fingere è difficile per entrambi e non mancheranno baruffe, bisticci e... qualche lacrimuccia da parte di Faye, che pian piano comincia a sentire dentro di sè un sentimento che, da piccolo e innocuo, sta pericolosamente prendendo via via sempre più spazio nel suo cuore.

Com'è possibile innamorarsi di un ragazzo che non ti ama e, anzi, ti sopporta a malapena e, se potesse, ti sbatterebbe fuori di casa?

Faye, ogni giorno che passa, si rende conto che restare indifferente al fascino (fisico e non solo) di Liam è davvero difficile, soprattutto perchè da un certo momento in poi lui cambierà un po' atteggiamento, divenendo meno indisponente e irritante e ammorbidendo toni e atteggiamenti verso la "fidanzata".
Questo complicherà le cose perchè Faye sentirà crescere sempre più l'attrazione verso il suo bellissimo promesso sposo e già sa che saranno guai: innamorarsi di Liam è forse la cosa più sbagliata e pericolosa che Faye potrebbe fare, perchè non ne ricaverà che sofferenza.

Riuscirà Faye a controllare i propri sentimenti per Liam?

Qualcosa, nella forzata freddezza di lui, la convince che fa così perchè ha sofferto in passato.
Faye potrà aiutare il cuore di Liam, che l'esperienze passate hanno reso freddo e quasi insensibile, a sciogliersi e ad accoglere un nuovo amore?


Considerazioni.

"60 giorni per dire sì" inizia proponendoci una storia che sembra partire da presupposti irrealistici e decisamente d'altri tempi o d'altri luoghi: è pensabile e realistico immaginare che due ragazzi newyorchesi, belli, intelligenti, benestanti, possano sentirsi davvero costretti dai genitori a sposarsi? Esistono i matrimoni combinati nell'occidente del 2012?

Ecco, questo è stato il mio iniziale (ed unico) inghippo con questa storia, nel momento in cui mi sono approcciata ad essa; inghippo che però è andato man mano "dissolvendosi" perchè il rapporto tra Faye e Liam si impone a tal punto agli occhi del lettore che il discorso del matrimonio combinato riesce a passare per un po' in secondo piano, soprattutto se si pensa alle motivazioni realistiche di Faye, che la spingono ad accettare le richieste paterne.


-
Ciò che ho amato di questo libro è l'attenzione posta al rapporto tra i due protagonisti, a come esso cambi gradualmente, passando dall'odio all'indifferenza, alla tregua...

E tutto attraverso il punto di vista sensibile e appassionato della bella Faye, della quale conosciamo dubbi, paure, speranze, emozioni, e l'Autrice riesce a farci sentire tutto questo, a trasettercene il pathos, attraverso una narrazione immediata, vivace, accurata, che ci lascia immaginare ogni particolare dei personaggi e delle loro vicende, delle loro espressioni facciali e dei sentimenti che si celano dietro ad essi.

Mi è piaciuta molto l'attenzione posta all'aspetto caratteriale ed emotivo di Faye e Liam, che con il loro modo di relazionarsi e di prendere coscienza dei propri sentimenti - in modi e momenti differenti - ci fanno emozionare.

Liam è un protagonista maschile che unisce la bellezza fisica con una complessità caratteriale che lo rende tutt'altro che banale: pur essendo molto giovane, ha sofferto e nella sua mente e nel suo cuore vivono dei "fantasmi" che vanno allontanati una volta per tutte perchè possa finalmente concedersi di essere felice.

Faye è esuberante, piena di talento, simpatica, allegra ma anche molto sensibile; saranno tanti i momenti e i motivi di sconforto che attraverserà ma per fortuna accanto a lei avrà due amici (oltre che colleghi di lavoro) fantastici, Parker e Shelley, che la consiglieranno, incoraggeranno, consoleranno e la faranno riflettere quando sarà il caso.

Il romanzo di Francesca è scritto senza dubbio molto bene, la lettura scorre splendidamente e le pagine si susseguono con velocità e piacevolmente perchè al lettore cresce la voglia, di pagina in pagina, di conoscere meglio Faye e Liam e di capire come evolverà il loro strano rapporto, che di certo non è nato nel modo più romantico che c'è.

Eppure di romanticismo ce ne sarà tanto, andando avanti nella lettura, e non si può che fare il tifo perchè l'amore trionfi.

Ringrazio l'Autrice per avermi dato modo di leggere il suo libro e non posso che consigliarlo, in special modo a chi ha voglia di immergersi in una storia ricca di dolcezza ed emozioni!

venerdì 21 ottobre 2016

Frammenti di... 60 GIORNI PER DIRE SI'



Carissimi, ho apena finito di leggere un romantico romanzo e in vista della recensione di 60 GIORNI PER DIRE SI' di Francesca Santangelo, che sarà online domani mattina, vi lascio con un estratto molto.. infuocato ^_^


"«Fermami prima che io posi le labbra sulle tue» sussurrai avvicinandomi a lui. Doveva sicuramente essere la tequila a parlare, perché in una situazione normale non avrei mai detto una cosa del genere.
«Non credo di volerlo» espirò lui, alternando lo sguardo tra i miei occhi e la mia bocca, proprio come era successo quando eravamo arrivati.
Quelle parole mi sorpresero e il mio cervello non elaborò a fondo la situazione, perché se fossi stata sobria mi sarei allontanata. Le sue parole potevano essere dettate dall’alcol, proprio come le mie. Ci fissammo ancora, e quasi sembrò un sogno quando le nostre labbra si toccarono. Avvertii una scossa, che poi si propagò lungo tutto il mio corpo, concentrandosi nella mia parte più intima.
Aprii di più la bocca, lasciandogliela esplorare con la lingua. Mi mossi anche io, più decisa e intraprendente, avvolgendogli le braccia intorno al collo e baciandolo con più passione. Pensavo che sarebbe stata questione di minuti e Liam mi avrebbe allontanata, invece le sue mani si strinsero sui miei fianchi, avvicinandomi ancora di più.
Disse qualcosa, ma io percepii soltanto il vibrare della sua gola. Ero concentrata sul bacio, perché era bellissimo baciarlo.Oh Liam!, pensai stringendomi di più a lui. Eravamo circondati da altre coppie che ballavano, ma io non riuscivo a sentire più nulla. Percepivo soltanto i rumori delle nostre bocche, le sue mani su di me e il corpo di Liam schiacciato sul mio.
Il mio cuore batteva fortissimo e avevo la sensazione che lui potesse sentirlo. Se solo avesse poggiato la mano sul mio petto l’avrebbe sentito. Le farfalle che prima erano soltanto nel mio stomaco invasero tutto il mio corpo, rendendomi nervosa ed eccitata per quello che stava accadendo. "
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