martedì 14 febbraio 2017

Recensione: DRAGONBLADE. Lama di drago di Kathryn Le Veque (RC2017)



Un amore forte e passionale nato nell'Inghilterra del 1300, tra una giovane donna tanto bella quanto caparbia e un po' ribelle; e un nobile, affascinante cavaliere, abituato a combattere e a farsi obbedire. Il loro amore sarà la forza che li unirà, permettendo di sconfiggere pericolosi nemici e ostacoli e portare a compimento un'importante missione.
Ringrazio la traduttrice Marina Albamonte per la copia messa a disposizione.

DRAGONBLADE. Lama di drago
di Kathryn Le Veque


.
La nostra storia si colloca nel 1326 d.C. nel distretto di Cartingdon, in Inghilterra. 
La gente del villaggio è riunita nella chiesa, al cospetto del sindaco della cittadina, Balin Cartingdon, agricoltore di nobile discendenza che ha fatto fortuna trasformando un piccolo terreno coltivato a mezzadria in una vasta piantagione.
Sono tutti radunati per discutere su quello che è il problema più pressante per tutti: sostenere o meno il giovane aspirante al trono, Edoardo, che ha soltanto 14 anni, affinchè possa salire al trono e regnare; infatti per ora al suo posto regna sua madre, la regina Isabella, insieme al suo amante, Roger Mortimer. 

Il sindaco sta faticosamente cercando di convincere la gente a supportare il giovane Edoardo, ma sua figlia, la bella e determinata Elizabetha , chiamata Toby in famiglia, fa irruzione nella chiesa contraddicendolo con fervore e un pizzico di irriverenza.

In questa situazione un po’ caotica, fa il suo ingresso il signore del feudo, Tate Crewys de Lara, accompagnato dai suoi soldati, tra cui i fedeli Kenneth e Stephen.
Il nobile cavaliere è giunto proprio per convincere i cittadini ad aiutarlo nella sua missione di portare sul trono Edoardo.

Tale e Toby hanno da subito un vivace scontro verbale, che sancisce anche il momento esatto in cui scatta una prima attrazione: gli occhi di lui non riescono a staccarsi da quelli di lei e questo è solo l’inizio di qualcosa di speciale che crescerà gradualmente.

Certo, questo primo incontro non sembra promettere bene, perché l’impressione che Tate ha della bellissima Toby è che sia una ragazza testarda, ribelle e poco elegante, dal carattere terribile, che non sa essere sottomessa all’autorità maschile.

Toby, dal canto suo, è incantata da quel fisico imponente, dagli occhi magnetici, dalla voce calda e forte di Tate, ma al contempo non si fa alcun problema a rispondergli per le rime quando si sente punta sul vivo.

L’arrivo di Tate e dei suoi cavalieri cambierà la vita in casa di Toby, e purtroppo non sempre in bene, perché Tate non è un uomo qualsiasi e ha molti nemici per il fatto di voler far fuori Mortimer e mettere sul trono il vero e unico re.

Eppure lui stesso, se le cose fossero andate diversamente, sarebbe potuto diventare re…
Infatti, Tate Crewys de Lara è il figlio di re, anche se illegittimo, cioè di Edoardo I Plantageneto, e possiede tutte le qualità di un membro di sangue reale. Da semplice cavaliere è divenuto il principale protettore del giovane Edoardo III nei giorni che seguono l’orribile morte di Edoardo II e proteggerlo è diventata la sua principale missione.

I destini di Tate e Toby si sono ormai incrociati e dividerli diventerà impossibile.


Sorpreso da questa donna forte e talvolta pungente, Tate ne è nondimeno affascinato e ben presto capirà il perché del lato duro del suo carattere: suo padre è un alcolizzato; la madre è diventata un fardello difficile da sopportare da quando è imasta invalida dopo aver partorito la sorellina di Toby, Ailsa, una ragazzina vivacissima, che per Toby è quasi come una figlia, perché l’ha cresciuta lei. Insomma, Toby ha dovuto necessariamente sviluppare un carattere deciso oltre che un grande intuito per gli affaei, visto che di fatto tutte le responsabilità della famiglia sono sulle sue spalle.

Inizialmente spinto da pura curiosità, poi da qualcos’altro, Tate comincia a scandagliare la dura corazza di Toby scoprendone il lato più tenero e buono.

Ma accade purtroppo l’imprevisto e Toby e la sua famiglia si trovano coinvolti negli attacchi della fazione che osteggia la salita al trono del giovane Edoardo e questo porterà pian piano sempre più scompiglio nella sua vita ma anche nei piani di Tate, che deve mettere al sicuro il nipote Edoardo I e difenderlo dalle diaboliche intenzioni di Roger Mortimer.

E il valoroso Tate si ritroverà a combattere per conquistare due troni, quello per un giovane re ma anche quello per il cuore di Toby.

La storia d’amore di Tate e Toby cresce di capitolo in capitolo, tra battibecchi e sguardi d’intesa, che mettono in luce le forti personalità di entrambi: il carattere spigoloso ma anche tanto generoso di lei, quello sicuro, da maschio alfa, di lui; ma tutti e due in realtà nascondo un gran bisogno di amore e passione.

Lei è giovane e non ha mai avuto esperienze sentimentali, impegnata da sempre nelle attività di famiglia, e poi con quel carattere pungente e decisamente poco mite, trovar marito non è proprio un’impresa facile.

Lui ha nel suo passato due perdite dolorose, che gli hanno chiuso il cuore all’amore, rendendolo concentrato solo sugli “affari politici” e le guerre, facendogli guadagnare il soprannome di Dragonblade, “lama di drago”, per il suo valore in battaglia.

Riusciranno a scalfire l’uno le difese dell’altra?

Le prove non mancheranno, così come i dolori, le perdite, la paura di perdere l’altro prima ancora di potergli confidare il proprio sentimento, e mentre le varie battaglie e gli assalti improvvisi impazzano, Tate e Toby vedranno crescere la forza di un sentimento sincero che metterà a dura prova tutto il loro coraggio e la loro determinazione per dare al trono d’Inghilterra il suo re, e a loro stessi il diritto di essere felici.

“Dragonblade. Lama di drago” è un bellissimo romanzo storico, ben inserito nel proprio contesto storico, accurato; il ritmo è dinamico, avvincente, si susseguono tanti momenti avventurosi ad altri romantici; i personaggi sono tutti ben descritti, in particolare i protagonisti: Tate corrisponde all’eroe forte e coraggioso, che porta avanti con dedizione e sacrificio i propri piani, e che è disposto a dare la propria vita per la donna che ama.
Toby non è la madamigella frivola e sciocca che aspetta il principe azzurro sul cavallo bianco, bensì è una giovane donna risoluta, che sa quello che vuole, con un grande cuore e anche lei è disposta a tutto pur di salvare chi ama.

Il romance storico è un genere che amo, soprattutto se è ben scritto (e ben tradotto!), come questo, che ha uno stile e un linguaggio asciutti ma precisi e curati, che dosa bene le descrizioni di fatti, luoghi e persone, con l’azione.
Bello, lo consiglio, chiaramente soprattutto a quanti amano questo connubio irresistibile di storia e romanticismo.


READING CHALLENGE
Obiettivo n.30 -Un libro ambientato nel Medio Evo

Novità Romance e non: Nativi Digitali Edizioni - Butterfly e self



Care lettrici romantiche, qualche segnalazione per voi, che spero possano interessarvi :=)

Vi segnalo anzitutto la promozione di San Valentino sull’ebook “Giada. Un amore colpevole” al prezzo speciale di 0,99 Euro/cad valida il 14/02/2017.




I libro è acquistabile su Amazon, anche in versione cartacea e disponibile sul programma Kindle Unlimited.


Link alla pagina ufficiale del romanzo.


Restiamo in tema romance con una pubblicazione Butterfly Edizioni.


I LOVE MAY BOSS
di Sadie Jane Baldwin



Editore: Butterfly Edizioni
Pagine: 390
Prezzo ebook: 2,99 €
Prezzo cartaceo: 15,00 €
Collana: Digital Emotions
Genere: romanzo rosa contemporaneo
Pubblicazione ebook: 8 febbraio
Pubblicazione cartaceo: 24 febbraio
Disponibile in ebook su Amazon e kindle unlimited


Adam Kent, a 30 anni, ha tutto ciò che desidera: è sexy, sfacciatamente ricco e capo di una grande azienda, ma il suo successo non si limita solo al lavoro, ha anche una lunga schiera di ragazze ai suoi piedi. 
Abituato a comandare e ad avere storielle di poco conto, si ritrova impreparato quando conosce la nuova stagista. Alice Bell, 22 anni, ha incontrato Adam in un'altra occasione e con un altro nome, è stata piantata in asso senza motivo e prova un profondo odio nei confronti del capo. 
Decisa a vendicarsi del torto subito, non fa altro che fargli dispetti e renderlo ridicolo di fronte a tutti come fosse un nemico da combattere. 
Ma i due non potranno resistere a lungo alla potente attrazione che li sorprende un po' dovunque... anche in ufficio. Perché c'è solo un filo sottilissimo che separa l'odio dall'amore...





Proseguiamo con il romanzo Contemporaneo "Perdonami se rido" di Chiara Cerri.
Ambientato in una Versilia post-estiva che è "come l'Orange County, ma senza l'Orange", ci parla di una serie disparata di persone che vivono tra la pineta e il mare, i cui destini si incrociano continuamente, come può succedere solo in provincia.

Il libro è già disponibile, dal 9 febbraio 2017 al prezzo di 3.99€, su tutti gli store di ebook, e dal 16 febbraio nella versione cartacea su Amazon a 10€.

Blog       Pagina Autrice

Nativi Digitali Edizioni
Cosa succede a Viareggio a settembre, quando l'estate è ormai finita e il Carnevale è ancora lontano, quando gli ombrelloni lasciano spazio all'odore del salmastro e alla malinconia?

Ce lo raccontano Elena, barista part-time e aspirante ballerina, sua madre Eleonora, in bilico tra i rimpianti del passato e le utopie di un futuro idealizzato, Ivano, belloccio vincitore di un concorso televisivo che rinnega le sue origini, Rino, manovale vedovo in tempo di crisi, e suo figlio Jacopo, alla faticosa ricerca di uno spazio per sé tra la pineta e il mare.

Personaggi diversi, storie diverse ma che finiscono inevitabilmente a incrociarsi tra loro, come può succedere solo in provincia.



L'autrice
Chiara Cerri nasce a Viareggio davanti alla pineta, tra uno zoccolo e un coriandolo ci vive. Se tornasse indietro spenderebbe meno soldi in Università e più in viaggi.
Ama la letteratura americana, iniziare nuovi sport ed è simpatica soprattutto quando si ubriaca. Per curiosità o disperazione ha infilato il naso un po' in tutte le arti, ma la scrittura pare essere l'unica costante.
Vince dei premi letterari, tra cui il Premio Versilia Giovani e il premio indetto dalla casa editrice Giulio Perrone che le pubblica un libro di racconti.
Scrive alcuni articoli per il sito letterario Nazione Indiana e dal 2014 scrive di viaggi e altro sul suo blog personale love the shoot.
Abita per caso a Londra, ma si sente davvero a casa dove c'è il mare
.


Termino con l’uscita di un ebook gratuito contenente tutti i racconti di Anonima Strega comparsi online, in una nuova veste. 



Da qualche giorno tutti i titoli di quest'autrice sono disponibili anche in cartaceo (qui la scheda generale: www.amazon.it/Anonima-Strega/e/B01LXEQJ26).


Killer di cuori e altri semi



Genere: urban fantasy/paranormal romance
Numero di pagine: 118
Editore: Self
Prezzo: gratis (ebook) - 
4,99 euro (cartaceo)
Data di uscita: Febbraio 2017

♥ KILLER DI CUORI - Stregare un negromante invidioso non è semplice quando ha riportato in vita l’uomo dei tuoi sogni per ucciderti.

♣ LA FELCE E IL FALÒ - C’è un orco molto più sexy di quelli delle fiabe. Per la sua specie sei mostruosa. Potrai sedurlo con la magia della natura?


♦ CLAUSOLA DI RESCISSIONE - E se Paganini, Mozart, Bach, Vivaldi e Beethoven tornassero per un talent show con un gruppo black metal? Chissà cosa ne penserebbe un’opinionista strega...


♠ LA FAME DEL GHOUL - Può l’amore di una strega andare oltre l’apparenza di un mostro che cambierebbe aspetto grazie alla passione?



lunedì 13 febbraio 2017

CANTO BREVE di Pietro Fronterré (Intrecci Edizioni) // Storie di una camicia da notte Rosa Gargiulo (Persone di Parola - Isola Editrice)



Lettori carissimi, eccoci all'appuntamento con le novità editoriali di questo mese di febbraio firmate Intrecci Edizioni.

In questo mese, tra le novità c'è un'autrice che non fa parte della casa editrice ma che è comunque molto apprezzata; ciò che conta è diffondere la "buona cultura", a prescindere da chi pubblichi cosa, ed è bello conoscere ciò che di significativo c'è nel panorama letterario.




CANTO BREVE
di Pietro Fronterré


Pagine: 106
Prezzo: 11,00 €
Collana: Enne di Intrecci

Pietro Arezzo, un affermato e noto storico dell’arte di livello internazionale, decide di fare il ritorno nella sua città di origine, un piccolo paese del sud che si affaccia sul mare, con magnifiche spiagge e caldo intenso.

Un viaggio questo, che lo porterà a rivivere i luoghi della sua infanzia, da cui riaffioreranno ricordi ma hai sbiaditi e sapori mai sopiti. 
In questa terra calda e piena di sole Pietro incontra Donatella, una giovane donna, dalla quale sarà completamente travolto. 
Un amore adulto e passionale che porterà Pietro ad una nuova consapevolezza di sé, della vita e dell’amore.

Un romanzo che vuol essere un inno all’amore e alla bellezza del nostro Paese.








Storie di una camicia da notte
Rosa Gargiulo

Pagine:
Prezzo: 9,90 €

Nietta ha vent’anni e un sogno d’amore, stroncato in maniera improvvisa.
Ma il suo cuore sarà una riserva inesauribile di amore ed energia, da cui tutti attingeranno a piene mani!

Dagli anni ’40 ai ’70, la sua vita e quella della sua famiglia si intrecceranno alla storia di dolore e di rinascita di un Paese che riesce sempre a trovare le risorse necessarie per crescere e diventare più forte.

Una storia corale, di donne e sentimenti, emancipazione femminile e amore per la famiglia.

Donne come alberi, con radici ben salde e le chiome tese a raggiungere il cielo!

Magazzini Salani News: presto in Italia il libro del videogioco "The Legend of Zelda. L’Arte di una Leggenda"



Lettori carissimi, la C.E. Salani ha una comunicazione per gli amanti dei videogiochi||


Magazzini Salani, un marchio di Adriano Salani Editore (Gruppo editoriale Mauri Spagnol) comunica di aver acquisito i diritti di pubblicazione per l’Italia di The Legend of Zelda. L’Arte di una Leggenda (The Legend of Zelda. Art & Artifacts), l’atteso libro ufficiale legato alla celebre saga Nintendo.

Il volume contiene oltre 400 pagine ricche di illustrazioni dedicate alla ormai trentennale storia della serie, incluso un approfondimento su The Legend of Zelda. Breath of the Wild, il nuovo videogioco in uscita il 3 marzo per console Nintendo Switch e Wii U.

Un focus particolare è dedicato a interviste esclusive con i membri del team di sviluppo dei giochi, lo studio originale dei personaggi, artwork inediti e molto altro – con uno sguardo nostalgico al passato e uno trepidante d’attesa verso il futuro.

Più in là verrà comunicata la data di uscita!


Cito e canto: Nessun posto è casa mia


Come ho scritto ieri nella recensione di MOSHI MOSHI, ci sono stati diversi passaggi del romanzo che mi son piaciuti tanto.

Quando, durante il Festival di Sanremo,  ho sentito la bella canzone di Chiara - NESSUN POSTO È CASA MIA - non ho potuto fare a meno di pensare a un concetto che è importante nel libro: i luoghi acquistano valore e forza perché li associamo a persone care.







Nessun posto è casa mia 
Ho pensato andando via 
Soffrirò nei primi giorni ma
So che mi ci abituerò 
Ti cercherò nei primi giorni 
Poi mi abituerò 
Perché si torna sempre dove si è stati bene 
E i posti sono semplicemente persone 
Partenze improvvise, automobili, asfalto 
Le ombre di una notte in provincia 
Il coraggio di chi lascia tutto alle spalle e poi ricomincia 

domenica 12 febbraio 2017

Recensione: MOSHI MOSHI di Banana Yoshimoto (RC2017)




Con la sua scrittura sempre delicata, eterea, leggera, ricca di riflessioni, Banana Yoshimoto affronta il tema della rielaborazione del lutto,  e lo fa focalizzando la nostra attenzione sulla maturazione emotiva e “spirituale” della giovane protagonista.

MOSHI MOSHI
di Banana Yoshimoto

Ed. Feltrinelli
Una ragazza e sua madre.

Yocchan è una ragazza tranquilla, che vive da sola in un appartamentino a Tokyo, nel quartiere di Shomokitazawa; soltanto un anno fa ha perso tragicamente suo padre Imoto, coinvolto in un omicidio-suicidio architettato dall’amante.

Devastata da questa perdita improvvisa e drammatica, Yocchan ha deciso di superare questo dolore concentrandosi sul lavoro (fa la cameriera in un ristorantino che va molto bene) e cercando di conquistare finalmente un’indipendenza (non solo economica), che l’aiuti a crescere come persona, allontanandosi da quel nido famigliare sicuro che, con la morte del padre, si è miseramente sgretolato.

Ma accade qualcosa di imprevisto: sua madre si fionda in casa sua, imponendo la propria presenza, dando per scontato che la figlia sia d’accordo all’idea di averla come coinquilina. La madre, infatti, desidera vivere (per quanto tempo non sa) con la figlia, perché sente che continuare ad abitare nella loro casa di Meguro, in cui hanno vissuto per anni tutti e tre, la fa star male: sola in quella grande casa piena di ricordi, ormai privata della presenza di suo marito, la vedova si sente sola, smarrita, sull’orlo di un esaurimento.
Anche la donna ha bisogno di superare la morte di Imoto, e vuol partire dal godere della compagnia dell’unica figlia, Yocchan, cercando di ritrovare se stessa come persona, riacquistando la serenità perduta in seguito alla tragedia.
Inizialmente infastidita da quest’intrusione nella propria vita privata, la ragazza cerca, nei giorni successivi, di fare buon viso a cattivo gioco: sa che sarebbe scortese mandar via la madre, così accetta suo malgrado questa compagnia imposta e condivisa in uno spazio, tra l’altro, molto ristretto.

Con l’andar dei giorni, le due si avvicinano l’una all’altra, imparando a sfruttare i momenti insieme per parlare e conoscersi meglio come mamma e figlia ma anche come donne adulte.

La mamma capisce ed apprezza la vita sobria della figlia e la sua bravura nel lavoro; Yoshie, per canto suo, conosce per la prima volta lati del carattere della madre che le erano nascosti, e cerca di mettersi nei suoi panni.
Non solo, ma Yocchan, passando più tempo con la mamma, si accorge di quanto questa sia desiderosa di riprendere in mano la propria vita nonostante la tragedia che le ha colpite e che resterà per sempre, per loro, qualcosa di incomprensibile ed irrisolto.

Forse avrebbero potuto far qualcosa per evitarla, per aiutare Imoto a non allontanarsi con quella donna che aveva in mente un piano folle come quello attuato nei boschi di Ibaraki?

Questo, ed altri dubbi, ossessionano entrambe, eppure la madre sembra quella, tra le due, più propensa a gettarsi il passato doloroso alle spalle per ricominciare a vivere senza il marito; Yocchan invece non ci riesce: il pensiero va a suo padre in quanto vittima di questa donna, che lo ha coinvolto in qualcosa di tragico e di inspiegabile.
Chi era questa sconosciuta amante e perché ha scelto di morire insieme a Imoto? Possibile che lui non abbia avuto la capacità di capire di avere accanto una donna instabile e pericolosa?
Chi può aiutarla a sciogliere questi dubbi, che la tormentano anche nel sonno, dove nei sogni angoscianti che fa suo padre sembra volerle dire qualcosa?*

Le risposte alle mille domande pian piano arriveranno, attraverso alcune persone.

Nel romanzo ci sono pochi personaggi importanti, tra cui Aratani, un giovanotto che comincia a frequentare il ristorante dove lavora Yocchan e che pare avere qualcosa da rivelarle...
L’amicizia con Aratani comincia a diventare qualcosa di importante e l’interesse reciproco cresce di giorno in giorno.
È pronta Yocchan a gettarsi in una relazione d’amore, presa com’è dal pensiero del destino del padre, che lei immagina come un’anima in pena che non riesce a trovare la pace definitiva nell’aldilà?

C'è un amico del padre, Yamazaki (lui e Imoto suonavano nella stessa band musicale ed erano amici intimi): le sarà d’aiuto, dimostrandosi disponibile a darle risposte importanti sul padre che la tranquillizzeranno un po',
Ad un certo punto interverrà anche un’altra persona – mai conosciuta prima di allora – che fornirà ad Yocchan ulteriori informazioni che le permetteranno di avere un quadro della situazione più completo.

Luoghi e persone

Yocchan è un personaggio che nel corso della storia avrà modo di crescere molto, giungendo a consapevolezze interiori importanti, che la porteranno a diventare una donna più cosciente dei propri desideri e bisogni, oltre che a riscoprirsi una figlia matura, capace di farsi domande sulle scelte paterne e di riscoprire la bellezza di un rapporto più onesto e vivo con il genitore rimastole (sua madre).

In questo breve romanzo ci sono molte cose che compaiono frequentemente pagina dopo pagina, diventando dei punti cardine nelle giornate della protagonista.

Ad es., il cibo ha la sua importanza, mangiare o bere qualcosa seduti in un bistrot o in un bar è un modo per apprezzare non solo il cibo in sé, quanto la bellezza dello stare insieme.

Importanti sono i luoghi che si frequentano, in cui si decide di vivere: vivere nel nuovo quartiere (Shimotaka) è un’occasione per crescere, per allontanare cupezza, nostalgia e sentirsi finalmente parte di qualcosa.
Aver condiviso un luogo con le persone amate dà ad esso valore, lascia dei segni, e

“Ciò che è inciso nel corpo non scompare”.

I luoghi possiedono forza perché li amiamo, e quando certe persone vanno via, se anche venissero sostituite, verrebbe comunque a mancare qualcosa di importante, perché a contare è il singolo individuo.

Vi è anche il tema della morte, della pace che il defunto stenta a trovare e di cui devono “occuparsi”, in un certo senso, i familiari. Da un evento negativo – la morte del padre/marito – mamma e figlia potranno imparare a non sprecare la vita, il tempo, e iniziare a tessere ogni giorno una tela che sia finalmente la loro.

Yocchan è giovane ma a volte sembra “vecchia dentro”, oltre che volubile: troppo controllata quando dovrebbe lasciarsi andare e piagnucolona quando dovrebbe farsi forza; però nonostante tutto, è schietta, onesta, pratica e di poche parole, sensibile ma con carattere. È cosciente delle proprie debolezze, del bisogno di ricevere risposte che le diano serenità e pace.

Come dicevo più su, nel corso della storia vediamo una Yocchan che cresce, acquisisce più consapevolezza di sé, del suo essere donna, e questo anche grazie all’amore.

Un romanzo che forse può non piacere a tutti, soprattutto a quanti cercano colpi di scena, dinamicità, intrecci narrativi complessi, personaggi memorabili, frizzanti e coinvolgenti.


Personalmente l’ho apprezzato, mi è piaciuto leggerlo perché anzitutto è proprio lo stile dell’Autrice che mi cattura: ha qualcosa di “magico”, crea un’atmosfera esotica e suggestiva, sia  attraverso le ambientazioni (con i suoi locali, i cibi… tipici del luogo) che attraverso certe tematiche e il modo di parlarne, lasciandoci entrare un po’ nelle abitudini e nelle credenze giapponesi. 
Ci sono molti passaggi significativi e, soprattutto nell’epilogo, mi sono sentita come avvolgere da una brezza leggera e profumata, di serenità e dolcezza, che mi ha lasciato delle sensazioni piacevoli.



*il titolo, Moshi moshi - che significa "pronto" al telefono - ha a che fare proprio con ciò che accade nei sogni.



Obiettivo n.10 -  libro comprato durante un viaggio 

sabato 11 febbraio 2017

Frammenti di... Moshi moshi


Quale libro sta accompagnando il vostro fine settimana?
Io ho iniziato La ragazza nell'ombra di Lucinda Riley e continuo con I Signori della cenere e Dragonblade. Lama di drsgo.

In attesa di pubblicare la recensione dell'ultimo libro terminato,ve ne lascio qualche pezzetto...

 "Avevo cominciato a capire che se non poniamo rimedio ai nostri piccoli errori, presto questi si ritorcono contro di noi (...) Anche se all'inizio ci si tiene qualcosa dentro, a un certo punto affiorera' in superficie in una forma diversa. La sola cosa che si possa fare è agire, con cura,seriamente e con discrezione, lasciando perdere l'individualità​ e i pensieri troppo complicati."
"Il dolore che provavo somigliava a un pugno che il mio corpo riceveva lentamente. Ogni volta mi accorgevo che penetrava un po' più a fondo e cercava in qualche modo di rialzare la testa."
(MOSHI MOSHI, Banana Yoshimoto)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...