venerdì 2 settembre 2011

L'identità sessuale: da cosa dipende? Il caso David Reimer


Proprio ieri ho scritto un articolo sul caso di quel bambino americano, Jackie, che a soli 10 anni si sente sicuro della propria identità sessuale, diversa da quella che la natura (o, per chi è credente - ed io lo sono - Dio) gli ha donato: il bambino sa di essere sessualmente maschietto... ma si sente e vuol vivere come una femminuccia...!
Beh, questa storia mi ha fatto immediatamente pensare ad un'altra - molto drammatica  - che mi colpì moltissimo quando la lessi, anni fa, sulla rivista "Psicologia contemporanea".
La teoria secondo la quale la sessualità - e la conseguente identità sessuale - di ogni individuo sia un effetto della società, delle proprie norme e dei ruoli socialmente costituiti, non è affatto recente: un certo dottor John Money, famoso chirurgo di Baltimora, propugnava proprio la tesi secondo la quale l'identità di genere non dipende dagli organi sessuali, bensì dal tipo di educazione ricevuta: vieni cresciuta con bambole trucchi? Sarai una femminuccia!
Vieni tirato su con macchinine e soldatini? Sarai un maschietto! 
E questo a prescindere da come sei fisicamente!




Questo chirurgo negli anni Sessanta si dedicò proprio alle operazioni di cambio del sesso, però i suoi pazienti erano ermafroditi o persone con problemi "fisici", che ad es. avessero entrambi gli organi genitali.
Ma nell'estate del 1967 accadde qualcosa che avrebbe reso Money tristemente celebre...
Il 22 agosto 1965 nascevano in Canada due gemelli omozigoti: Bruce e Brian Reimer, dai genitori Ron e Janet.
I piccoli avevano un problema di fimosi e i genitori pensarono di far loro praticare la circoncisione, così due anni dopo i piccoli furono portati in ospedale per l'intervento chirurgico, ma qualcosa andò storto: il primo (e il solo) a finire sotto le mani del medico, che sostituiva il chirurgo, fu Bruce.
Il dottore in questione decise di evitare il bisturi e di usare una macchina per cauterizzare... ma purtroppo finì per bruciare il pene del piccolo Bruce...!
La situazione era davvero grave e tragica! I coniugi Reimer, abbattuti e pieni di sensi di colpa si chiusero inizialmente in un doloroso silenzio fino a quando in tv non videro e udirono il dott. Money, che declamava la propria teoria e i propri successi nell'ambito delle operazioni di cambio del sesso.
Fu così che Ron e la moglie presero la decisione di portare i gemelli da Money, il quale non si lasciò scappare l'allettante situazione di poter finalmente intervenire su dei bambini piccoli, per di più gemelli omozigoti?
Quale migliore occasione per dimostrare che il sesso è un questione sociale e di educazione e non di organi genitali??
L'uomo propose l'intervento per cambiare il sesso di Bruce e papà e mamma accettarono: Bruce fu operato, gli fu costruita una specie di vagina e fu detto ai genitori di trattare la nuova arrivata - Brenda - come una bambina, di farla giocare con giochi tipicamente femminili ecc...
I due genitori obbedirono e provarono a seguire le istruzioni del dottore - che ogni anno "visitava" i gemelli - ma le cose non andarono come previsto: Brenda si rifiutava di comportarsi come una bimba! 
Voleva fare giochi da maschietto, fare a botte con i maschi, far la pipì in piedi... e tutto questo fu notato anche a scuola dalle insegnanti, che lo segnalarono ai genitori, i quali, non sapendo cosa fare, chiesero aiuto al cinico medico Money, che diede questo consiglio: vendete la vostra casa, comprate un camper, andatevene in un posto isolato e vivete come i selvaggi nella giungla: nudi...
I Reimer fecero così ma il tutto peggiorò a vista d'occhio e i gemelli incominciarono ad essere aggressivi ed infelici... e non solo loro: papà Ron iniziò a bere e mamma Janet tentò il suicidio; decisero di tentar di salvare la famiglia ritornando in città e mandando Brenda dallo psicologo.
Si seppe così ciò che accadeva all'interno delle mura dello studio del "gentile" dottor Money: i bimbi venivano costretti a simulare rapporti sessuali, a vedere filmati porno.... e una volta Brenda fu accolta da un trans e da allora le visite da Money finirono e Brenda decise di non essere più Brenda ma di comportarsi da maschio.
Il padre capì allora che forse era arrivato il momento di raccontare la verità al figlio, che decise di assumere un nuovo nome, David e di riacquistare la propria identità maschile, che fino a quel momento altre persone gli avevano tolto.
MA, ahimè..., non è bastato desiderare di prendere la propria vita in mano, perché ormai qualcosa nella mente di David si era "spezzato": col passare degli anni, tentò il suicidio ingerendo una massiccia dose di antidepressivi (della mamma), pensò di ammazzare il medico che gli bruciò l'organo genitale (ma non lo fece), si sottopose ad un intervento "per diventare umo", si sposò... ma questo non lo rese felice.
Suo fratello Brian diventò schizofrenico e David, nel maggio 2004, ha posto fine alla propria vita, suicidandosi.
Ma prima ha reso nota la propria storia, parlandone col giornalista Colapinto.
E Money?
E' attualmente considerato un'autorità nell'ambito della sessuologia e propugna un'altra bella teoria: la pedofilia non è reato e non costituisce violenza sui bambini....
A uno così che gli fareste? Altro che operazione per cambiare sesso!
IO COME MINIMO GLI CAMBIEREI I CONNOTATI.http://sorapis79.iobloggo.com/8/il-caso-david-reimer

2 commenti:

  1. Il sesso è geneticamente determinato ! Non è la presenza del pisello o della patatina che determina se l'individuo è rispettivamente maschio o femmina; bensì la presenza del cromosoma Y o del cromosoma X in coppia a determinare la presenza del pisello o della patatina. Gli ormoni immessi in circolo e che raggiungono gli organi bersaglio fan sì che avvenga la mascolinizzazione o la femminilizzazione. Tutto a posto così quindi ? L'esperienza ci dice di no. Infatti esistono gli/le omosessuali. Il problema nasce da una sorta di disaccoppiamento tra identità biologica e psicologica: una specie di bersaglio mancato da parte di chi è omosessuale. I motivi alla base possonoessere molteplici. Una cosa occorre però sapere: si può "guarire". La terapia della scuola statunitense di Joseph Nicolosi lo dimostra; è che per troppi interessi non se ne vuole parlare. Fà troppo politically correct e à la page mostrarsi aperti e illuminati sulla cosiddetta accettazione dell'omosessualità e rende economicamente, poiché per "guarire" occorre volerlo !

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  2. sono d'accordo con ciò che dici, soprattutto con il discorso di "guarire", anche se mi è capitato di leggere articoli di psicologia su terapie portate avanti con omosessuali per "farli diventare etero" e pare che questo abbia provocato degli squilibri a livello emotivo e psichico...

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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