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martedì 22 settembre 2020

Benvenuto, Autunno!



Oggi entra l'Autunno!!

L'origine della parola autunno deriva dal participio passato del verbo latino “augere”, che significa “aumentare”, “arricchire” >> auctus + la desinenza -mnus danno origine al latino autumnus. 
Andando ancor di più alle origini, rintracciamo la radice sanscrita av- o au- che esprime l'idea del saziarsi, del godere.

Diamo il benvenuto a questa stagione con qualche poesia ^_^








Autunno

Autunno mansueto, io mi posseggo
e piego alle tue acque a bermi il cielo,
fuga soave d'alberi e d'abissi.

Aspra pena del nascere
mi trova a te congiunto;
e in te mi schianto e risano:

povera cosa caduta.

(S. Quasimodo)



Foglie gialle


Ma dove ve ne andate,
povere foglie gialle
come farfalle
spensierate?
Venite da lontano o da vicino
da un bosco o da un giardino?
E non sentite la malinconia
del vento stesso che vi porta via?

(Trilussa)

Camille Pissarro 
Autumn Mood with Nut Tree in Eragny (1892)





Il nome - suo - è "Autunno" -
Il colore - suo - è Sangue -
Un'Arteria - sulla Collina -
Una Vena - lungo la Strada -
Grandi Globuli - nei Viali -
E Oh, l'Acquazzone di Tinte -
Quando i Venti - rovesciano il Bacile -
E versano Pioggia Scarlatta -
Sparpaglia Berretti - laggiù -
Forma rubicondi Stagni -
Poi - avvolgendosi come una Rosa -
se ne va -
Su Vermiglie Ruote -

(E. Dickinson)



Canto d'autunno

Amo dei tuoi lunghi occhi i verdi bagliori
dolce bellezza, ma tutto oggi mi è amaro,
e nulla, il tuo amore, l’alcova o il focolare
vale come il sole sfavillante sul mare.

E tuttavia amami, fammi da madre, tenero cuore,
anche per un ingrato, anche per un malvagio.
Amante o sorella, sii la dolcezza effimera
d’un glorioso autunno o di un sole al tramonto.

Compito breve! L’avida tomba attende!
Ah! Lasciami, la fronte sulle tue ginocchia,
gustare nel rimpianto dell’estate bianca e torrida,
il raggio giallo e dolce dell’autunno pieno.

(C. Baudelaire)



Bosco d'autunno


Ha messo chiome il bosco d'autunno.
Vi dominano buio, sogno e quiete.
Né scoiattoli, né civette o picchi
lo destano dal sogno.
E il sole pei sentieri dell'autunno
entrando dentro quando cala il giorno
si guarda intorno bieco con timore
cercando in esso trappole nascoste.



Vincent van Gogh
 Autumn landscape (1885)


venerdì 27 dicembre 2019

Recensione: IL LINGUAGGIO DELL'ANIMA di Mattia Cattaneo



"Il linguaggio dell'Anima" è una raccolta di poesie di Mattia Cattaneo, il quale in queste pagine esterna ciò che è dentro l'essere umano, dando voce a pensieri, sentimenti, percezioni, emozioni, e condividendoli con il lettore, che ha modo, quindi, di ritrovarsi in questo linguaggio speciale, che è quello del cuore.

Ciascuno di noi ha tutto un mondo dentro, sicuramente ricco e profondo, ma non tutti lo esprimiamo nel medesimo modo; non solo, ma non tutti sanno "convertirlo" in versi che fanno vibrare le corde dell'anima.

L'anima è, infatti, uno scrigno magnifico, che di sovente custodiamo gelosamente per noi, e l'Autore possiede la mirabile capacità di usare la parola poetica, ricca di metafore e suggestioni, quale splendido ed efficace mezzo attraverso cui esprimere, con sensibilità e delicatezza, stati d'animo, momenti vissuti nel passato, ricordi legati a persone, profumi, ambienti. 


Primosegno Edizioni
72 pp
10 euro
"Il cuore ha tremato,
ma non ti sei fermato.
Questa è la vita:
poche parole,
giuste azioni."


La solitudine, la tenerezza, l'amore - fonte di gioie, ristoro, come anche di pensieri nostalgici -, le tante inquietudini che turbano il cuore, lo sguardo rivolto verso l'infinito, verso la natura (così generosa nell'ispirare impressioni, associazioni di idee, nello stimolare la memoria), il valore dei ricordi, ora struggenti ora malinconici, ma sempre e comunque preziosi in quanto indispensabili per dare colore e valore alla nostra storia personale.

Leggo molto volentieri le raccolte poetiche e sono sempre pronta a lasciarmi trasportare e coinvolgere emotivamente dalle liriche contenute in esse quando sento che chi scrive riesce non solo a rivelare e condividere la propria interiorità attraverso il linguaggio poetico, ma ancor più a mettere il lettore sensibile in condizione di rispecchiarsi in quei versi, toccando con mano emozioni e sensazioni, sentire che appartengono anche un po' a lui, e in essi ritrovare frammenti di sè, del proprio mondo.

Non posso che consigliare, a quanti amano in particolare il genere, questa raccolta molto bella e corredata da immagini che arricchiscono le poesie presenti in essa. 

venerdì 15 novembre 2019

Recensione: ORIZZONTI di Francesco Canfora



Raccolta poetica divisa in due parti: la prima, composta da poesie a verso libero, ha al centro domande sul senso della vita e sulle istanze spirituali dell’uomo; la seconda comprende solo poesie haiku, nelle quali, secondo la tradizione giapponese, il poeta esprime prevalentemente le sensazioni che prova davanti alle manifestazioni della natura.



ORIZZONTI
di Francesco Canfora



Armando Editore
L'essere umano è spontaneamente proiettato verso l'infinito, l'ignoto, verso il futuro, che si carica di aspettative e speranze; ma inevitabilmente, lo sguardo si volge anche indietro, ai giorni passati, all'infanzia, ripensata con tenerezza.

L'esistenza si muove, ogni giorno, tra problemi e affanni, che rendono il cuore turbato e alla ricerca di pace; e se la vita ci spinge a non fermarci e ad andare avanti, pure sentiamo, sovente, il bisogno di ristorare l'anima nella quiete di un silenzio fatto di riflessioni sulla vita, su ciò che davvero la rende degna di essere vissuta.
E la natura attorno a noi è fonte continua di pace e riposo, ci ricorda il fluire della vita, del tempo che passa, e infatti il poeta sofferma l'attenzione su di essa: la luce della luna - che sembra osservare con placida curiosità le vicissitudini degli uomini sulla terra -, il buio calmo della notte, il furore di un giorno di pioggia, la bellezza semplice dei fiori.
La stessa attenzione nei confronti degli elementi naturali si riscontra anche negli haiku.

Non mancano i versi in cui l'Autore si rivolge direttamente a Dio, affidando a Lui le proprie fragilità, paure, con la ferma fiducia che Egli le accolga con misericordia, concedendo aiuto e perdono.

La penna di Francesco Canfora è lieve e delicata come una carezza e rivela tutta la sensibilità di chi scrive, il suo rimirare la bellezza della natura con occhi meravigliati e spontanei per poter trovare in essi la pace interiore e la calma di cui il cuore ha bisogno per affrontare le tempeste che la vita mette davanti a ciascuno di noi.
Sono poesie brevi ma intense, che instillano serenità, un atteggiamento di riflessività, amore per le cose piccole ma preziose che ogni giorno fanno da sfondo alla nostra esistenza su questa terra, dandole valore, arricchendola.

Ringrazio Armando Editore per la copia omaggio e ne consiglio la lettura a quanti amano le poesie, ed in particolare quelle che mettono al centro quello splendido miracolo che è la Vita.


TRAMONTO

Il sole al tramonto
basso scende
dietro la linea dell’orizzonte
e colora di rosso
la luce del giorno
che lenta si spegne.
Gli uccelli si posano
fitti sui rami
a cercare riposo
nel buio della notte, 
mentre i fiori chiudono
attenti i loro petali. 
Nel cuore dell’uomo
torna la nostalgia dei ricordi
e giunge sereno
un desiderio di pace.

lunedì 15 luglio 2019

Leggere per emozionarsi (romance contemporaneo/poesie)




Proposte editoriali per lettrici in cerca di emozioni.


LUI E' PERFETTO PER ME
di Natasha Madison



QUIXOTE EDIZIONI
TRADUZIONE: Arabella McKenzie
AMBIENTAZIONE: New York
COVER ARTIST: MGBookCover&Design by Melissa Gill
SERIE: Something so #2
GENERE: Contemporaneo
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 301
PREZZO: €4,99 (e-book) 
su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE
DATA DI USCITA: 12 luglio 2019


TRAMA

Matthew
Sono stato preso nella mia prima squadra quando avevo diciassette anni, a diciotto ho giocato in prima linea, e mi hanno marchiato come il bad boy della NHL a diciannove. A ventitré sono stato buttato fuori dalla squadra e sono tornato a casa, a vivere con i miei genitori. Quando hanno bussato alla mia porta, mi hanno offerto un’occasione a cui non ho potuto rifiutare. Tutto quello che dovevo fare era dimostrare di aver imparato dai miei errori, quindi in nessun modo mi sarei dovuto innamorare di una ragazza dall’espressione imbronciata, anche se avrei voluto passare tutto il giorno a divorarle la bocca.

Karrie
Quando mio padre mi ha offerto il lavoro, non avevo idea che avrei dovuto badare a un giocatore della NHL. Voleva che fossi la sua accompagnatrice, la sua baby sitter strapagata. Pensavo che fosse uno scherzo, ma poi ho incontrato lui: Matthew Grant. Non mi aspettavo per niente che fosse un bad boy così speciale. Non è solo sexy, è anche arrogante, ma molto dolce, della serie “mi fai impazzire”.
In sostanza, ora che ha finito di rovinare la sua vita, ha deciso di stravolgere la mia.
Lei è la prima cosa che abbia mai voluto più dell'hockey.

Lui è il ragazzo che dovrei tenere alla larga da me.

Ma cosa succede quando una cosa che è iniziata così male, si trasforma in qualcosa di così perfetto?




DICIANNOVE
di E.S. Carter



QUIXOTE EDIZIONI
Trad. A. Esposito
AMBIENTAZIONE: USA
COVER ARTIST: Rocchia Design
SERIE: Love by numbers #1
GENERE: New Adult
FORMATO: E-book e cartaceo
PAGINE: 289
PREZZO: €3,99 (e-book) – disponibile su KU
DATA DI USCITA: 17 luglio 2019

N.B.: il secondo volume della serie uscirà il 24 luglio!

TRAMA

La vita può cambiare in un batter d'occhio.
Ciò che ti definisce è il modo in cui ti adatti ai cambiamenti.
Jake Foy è un aspirante attore che ha avuto poco successo. È anche il tipico ragazzaccio che "le ama e le lascia", senza che l'amore entri mai nell'equazione.

Emma Campbell sta cercando la sua strada, affrontando i ricordi del suo passato, una madre apatica e e scelte davanti a sé. Riuscirà a concentrarsi sulla luce quando la vita continua a circondarla di oscurità?
L'amore saprà legare questi due poli opposti o le circostanze sfuggiranno al loro controllo, distruggendoli?


LA BAMBINA CHE ANNUSAVA I LIBRI
di Manuela Chiarottino


link Amazon
Per Stella, cresciuta in una famiglia di antichi stampatori, i libri sono come degli amici. Non solo ama leggerli, ma li conosce profondamente, riuscendo a distinguerli dall’odore e dalla grana delle pagine, capacità fondamentali per lavorare, insieme al padre, nella libreria di famiglia.
La vita tranquilla di Stella subisce un brusco cambiamento quando la ragazza riceve in eredità dal nonno un libro molto antico e una strana lettera. In essa si parla di una collezione di volumi preziosi, nascosti in un luogo segreto. 
Sta a lei risolvere l’enigma del nonno e ritrovarli.

In una ricerca convulsa tra i paesi della Toscana, in compagnia di un affascinante e ambiguo restauratore, Stella si addentrerà nei misteri della sua famiglia e del suo cuore, imparando a lasciarsi andare ai sentimenti, pagina dopo pagina.





E dopo tre storie d'amore, vi presento una breve raccolta di poesie.

EMOZIONATI E VIVI
di Giusy Schiavello


.
Editore: Anastasia Martini
Genere: Poesia
Prezzo ebook: € 3.99 
13 pp
 su Mondadori, Feltrinelli, Amazon, ibs, kobo, streetlib, Hoepli, Fnac, Bookland 
Data pubblicazione: 27 giugno 2019



Sinossi

La breve raccolta poetica è una lente sulla realtà circostante, la descrive in versi, fornendo
spunti di riflessione al lettore. Dietro ogni testo poetico si cela, infatti, una morale, non difficile da cogliere. 
L’opera proietta, così, lo sguardo di chi legge oltre la mera bellezza naturale delle cose, al di là dell’esteriorità.

L'autrice.
Giusy Schiavello è una giovane ragazza calabrese, nata in provincia di Reggio Calabria.
Diplomatasi presso il Liceo Scientifico, decide di proseguire i suoi studi presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Messina. Appassionata di materie umanistiche e grande osservatrice della realtà, dedica parte del proprio tempo libero alla stesura di poesie, nelle quali esprime in versi osservazioni e stati d’animo.

martedì 25 giugno 2019

Musica e poesia



Di recente sono stata a una festa di matrimonio e la coppia felice, protagonista di questo giorno speciale, ha condiviso una bellissima poesia con gli invitati. A me ha fatto venire in mente la canzone di Giorgia  Scelgo ancora te.


Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gioia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.


Charles S. Lawrence






mercoledì 17 aprile 2019

Varie proposte editoriali di aprile



Carissimi lettori, vi presento alcune uscite di aprile: abbiamo un thriller soprannaturale, ideale per chi ha amato la raffinatezza narrativa dei film The Shining, The Others e Orphanage; un giallo con una forte connotazione psicologica che indaga le ragioni dell’amore e del tradimento e un altro in cui il protagonista, indagando sulla misteriosa morte di 'un'amica, diverrà consapevole di se stesso, e infine una raccolta di poesia.


Acqua Morta
di David Ballerini


Genere: Thriller soprannaturale
Casa Editrice: Self-publishing
Formato: Kindle, epub/Kobo 
o cartaceo
Pagine: 360 
Appollaiato tra le vette delle Dolomiti, “Acqua Morta” era stato un tempo un albergo lussuoso e uno stabilimento termale famoso in tutta Europa per le doti quasi miracolose delle sue acque. 
La fonte termale si era però improvvisamente e misteriosamente seccata sul finire della seconda guerra mondiale, riducendo l’albergo a un guscio vuoto e secco – oggi, un peso morto sulle spalle di Patrizia. 
Patrizia non sa dell’orrendo segreto che giace sepolto in giardino, non sa nulla del crimine terribile che proprio lì nelle terme è stato commesso il giorno in cui l’Acqua, raccapricciata, ha smesso di scorrere. 
Quando gli operai, scavando, riportano accidentalmente alla luce questo tremendo passato, il tempo si incanta come un disco rotto e tutti gli eventi di quel triste giorno di guerra di sessant’anni prima prendono a ripetersi tali e quali, ancora e ancora: ogni giorno inizia con l’arrivo di un misterioso ospite - alto, vecchio e secco, tutto vestito di nero - ogni giorno finisce con la strage di tutti gli ospiti dell’albergo ad opera di un Capitano tedesco impazzito dal dolore.
Fuggire da questo labirinto ostinato e crudele è impossibile - l’unica speranza di sopravvivenza per Patrizia e per i pochi cari che le sono rimasti è scoprire cosa successe e perché. Le ombre del passato hanno molto da raccontare e molto da nascondere, e nessuno è senza colpa - c’è sangue, tanto sangue, nell’acqua.


Noi che ci stiamo perdendo
di Manola Aramini


Genere: Giallo
Casa Editrice: Officina Milena
Pagine: 192
Prezzo: 13 euro
La scomparsa di Tatiana, la moglie di un noto pianista di origine portoghese, Arthur Cortes, avviene improvvisamente senza una ragione apparente. 
La vicenda si svolge a Fregene, nel litorale romano, dove Tatiana conduce una vita agiata e all’apparenza imperturbabile. Arthur Cortes sarà costretto a ripercorrere tutta la sua vita e ricorderà la sua storia d’amore con l’amante Alma, una giovane cantante di origine indiana, che vive ad Asti. 
Nel romanzo si susseguono personaggi ambigui, che metteranno a dura prova l’infallibile intuito del Commissario Fermi. Oltre all’apparenza di una normale vita borghese, inizieranno a comparire le ombre nella vita di Tatiana. 
Gli eventi ad un certo punto sconvolgeranno il Commissario che si troverà a lottare contro il tempo per salvare altre vittime, legate alla vita di Tatiana. 





L’ultimo sorriso
di Alfonso Pistilli


Casa Editrice: PubMe
Collana: Policromia
Pagine: 169
Tutti noi cerchiamo un sorriso in ogni angolo della vita, e talvolta lo troviamo laddove sembra impossibile. 
Alessandro Cocco, giovane venditore di vacanze a porta a porta, l’ha trovato in Halina, escort lituana con cui intreccia una profonda amicizia. 
Quando Alessandro apprende del suo suicidio, dopo un momento di smarrimento decide di dare retta al suo sesto senso, e di indagare sulla vita di Halina, scoprendo, pezzo dopo pezzo, i tasselli di un intricato puzzle di cui l’amica è solo un dettaglio. 
Tra partite di calcio, bevute con gli amici, uscite con la fidanzata e un antipatico ritornello che canta nella sua testa, Alessandro dissotterrerà a poco a poco una fitta rete di inganni e sotterfugi, ma imparerà anche ad avere più fiducia in sé stesso e a giocare un ruolo attivo al tavolo della sua vita.





Le cose che ho scritto di te
di Guido Paolo De Felice


Self-publishing 
Pagine: 224
Prezzo: 25 euro
Le cose che ho scritto di te (mentre ti aspettavo) è una raccolta di poesie e di brevi racconti, che ha come nucleo pulsante il sentimento bramato, bistrattato, celebrato e sottovalutato dell’amore. Guido Paolo De Felice presenta liriche che toccano l’anima, e che raccontano con semplicità di un sentimento universale, declinato nelle sue infinite manifestazioni. Semplicità che mai come in quest’opera non significa banalità, perché nella leggerezza apparente delle poesie è racchiuso un complesso mondo di sensazioni e di sentimenti, di immagini, odori e sapori. 
De Felice decide di raccontare l’amore senza filtri e simbolismi, andando dritto al punto; nella raccolta sono presenti poesie che trasudano romanticismo, e altre che con lucidità disarmante raccontano di nostalgia e di mancanza: “E invece noi fummo così bravi a perderci, per sempre”; un’opera coraggiosa in tempi in cui l’amore è spesso visto come un sentimento riservato ai deboli; una raccolta che ha riscosso notevole successo e che ha permesso all’autore di vincere il Premio Self Publishing (categoria Poesia) al concorso letterario nazionale “Il mio esordio”.





martedì 19 marzo 2019

Le tue mani



Mani...

Grandi, 
per afferrare la mia mano.

Tenere, 
per accarezzarmi.

Forti, 
per rassicurarmi.

Calde, 
per farmi sentire il tuo amore.

Le tue mani, papà.


venerdì 8 marzo 2019

Donna



Con  le nostre contraddizioni e fragilità,
con il nostro coraggio e il nostro amore,

capaci tanto di affrontare dolori e difficoltà inimmaginabili
quanto di piangere per un uomo 
che non ci apprezza.

Allegre e solari in compagnia
ma a volte anche desiderose di godere di inevitabili momenti di solitudine.

Single, mogli, madri, fidanzate, nonne
casalinghe, donne in carriera.

Donne celebrate, amate, onorate.
Donne picchiate, schernite, abbandonate.
Uccise.

Donne che accettano in silenzio meschini soprusi....
Donne che combattono per se stesse e per altre donne,
a testa alta e con dignità,
semplicemente per affermare il proprio inalienabile
DIRITTO di essere

DONNA

Cinque parole che racchiudono questo e tanto altro ancora
di meraviglioso,
forte ed unico.



domenica 25 febbraio 2018

Segnalazioni Montag Edizioni: LE MEMORIE DEI GIGANTI di Francesco Morga



Cari lettori, oggi voglio presentarvi una raccolta di poesie:


LE MEMORIE DEI GIGANTI
di Francesco Morga


Le Memorie dei Giganti è disponibile on-line e ordinabile in libreria.


Edizioni Montag
14 Euro
“Le Memorie dei Giganti” è una raccolta di trentuno poesie, trentuno testi più o meno brevi che parlano del tempo e della memoria persa nel tempo. Di come i sentimenti si nutrano di ricordi, dell'amore che si nutre di se stesso. 
Storie che si incrociano e si confondono, dall'infanzia alla
vecchiaia, passando per l'età adulta, è che appartengono ad ogni individuo fino a divenire collettive, attimi di vita tra passato, presente e futuro.
Ogni essere umano è le esperienze che lo hanno formato, i giganti che popolano il suo subconscio, i mostri che è costretto ogni giorno ad affrontare. Ma i giganti sono anche le memorie su cui l'umanità stessa basa la propria storia. 
Tutto questo si dipana in trentuno poesie in versi liberi
attraverso cui prende forma una storia d'amore dai toni a volte agrodolci, altre drammatici o tragici.
Vita e morte, gioie e dolori, speranze e rimpianti tentando di fare ordine tra i pensieri di chi scrive e quelli di chi legge. 


L'autore.
Francesco Morga, nato a Bari il 16 Dicembre 1983, è laureato in Lettere e specializzato in Filologia Moderna. Sin da ragazzino ha collaborato con vari siti web pubblicando racconti, poesie e
recensioni. Avido lettore, appassionato di cinema, musica e horror, dal 2011 gestisce il blog Combinazione Casuale, in cui tratta in particolar modo di cinema. Nel 2013 ha auto-pubblicato la sua prima silloge poetica, Xibalba, in formato eBook su Amazon. Nel 2015 ha partecipato alla raccolta di racconti C'era St(r)avolta, edita dalla Homeless Book. Le memorie dei giganti è la sua ultima silloge poetica edita da Montag.


venerdì 16 febbraio 2018

Spazio Segnalazioni C.E. - Autori




Cari lettori, recupero con piacere diverse segnalazioni da parte di C.E. e autori, condividendole con voi sul blog, sempre augurandomi che possano catturare la vostra attenzione ^_-


Partiamo da una raccolta di racconti brevi cui sono abbinati degli scatti d'autore del fotografo Ivano Mercanzin.

“L’anima fotografata” - racconti di Tania Piazza, fotografie di Ivano Mercanzin
(Edizioni Divinafollia): “dedicato a tutte le voci che, ogni giorno, senza saperlo, mi narrano la loro storia.” (Tania Piazza)

 “La fotografia racconta storie, rilascia memorie, echeggia emozioni. Perpetuamente.” (Ivano Mercanzin)

 “Due autori singolari, eclettici, capaci. Lei, con la scrittura, d’una densità umana tanto spessa da poterla sentire addosso; lui, in questa raccolta di brevi narrazioni, come fotografo dei dettagli e animatore delle storie con fotogrammi rubati ai momenti salienti, sono l’uno il braccio destro dell’altra. Questo libro è stato concepito proprio così, come si procrea un figlio e occorrono due DNA, la parola e l’immagine (…) (…) L’anima fotografata è un libro originale e coraggioso, che propone un nuovo modo di raccontare, unendo la suggestione dei componimenti brevi all’estemporaneità degli scatti fotografici; le sue pagine accompagnano il lettore in un viaggio emotivo che si snoda tra parole e immagini, come quando si accorda uno strumento, ogni nota al suo posto, ogni suono sulla sillaba adatta, tra le unità memoriali che formano il nucleo di questo volume, in sinergia precisa con tutti i sensi di cui l’essere umano dispone” (dalla prefazione di Silvia Elena Denti, scrittrice, poetessa ed editrice.) 

Disponibile on line: IBS 

DA CHE PARTE 

"(…) Ho visto e fotografato per te questo spiraglio di vita, rubandolo per sempre all’oblio. Me lo sono portato a casa, stretto tra l’anima e il cuore, perché quando sarai pronto sapremo dove trovarlo. E quando sarai abbastanza grande, potrò spiegarti l’abisso che separa il buio dalla luce. Così, potrai scegliere da che parte stare (…)"

LUCE 

"(…) E’ bello non sentire il suo rumore. La luce arriva all’improvviso, e riempie il cuore. Dopo questi incontri con lei mi ritrovo sempre un po’ più ubriaco di vita, e rimango inebetito, in attesa della nuova sbornia. So che ci sarà, mi basterà porre attenzione ai segnali: il mondo si fermerà per un attimo, e subito dopo lei, nuovamente, cadrà (…)"

L'Autrice.
Tania Piazza. Nata e cresciuta nella provincia vicentina, è da sempre una grande appassionata di letteratura classica, moderna e contemporanea. La scrittura nasce presto, come naturale evoluzione alla lettura, e diventa lo strumento per dare voce alle emozioni e narrare della Vita, perché scrivere è un altro modo per parlare, solo più silenzioso. Nella fotografia coglie la stessa attitudine: ecco perché ama osservarla e mettersi all’ascolto dei vari suoni che produce, per trasformarli in racconti. Nel 2013 ha pubblicato il romanzo “La cura delle parole”; nel 2015 il secondo, “Com’è bella la nebbia quando cade” (RECENSIONE). 


Ivano Mercanzin Inizia il suo percorso artistico nel 2012 quando la passione per la fotografia arriva d’improvviso. Osservando paesaggi e metropoli, strade e persone, raccoglie ricordi e narra storie con le sue immagini. “Venezia”, “Terra Madre”, “Coney Island”, “The Face (s) of NYC”, “21 grammi” sono alcuni dei suoi progetti. Numerose le mostre: a Vicenza, Verona, Roma, Bologna, Taranto, Malta, New York, Bangkok, Marsiglia


Passo a due novità fantasy.


Poly Sofòs – il padrone dei cinque elementi
di Jelissa Carola Piques, Lucio De La Balca



Edizione PubMe 2018
In vendita sia in versione ebook che cartacea in tutti i principali stores.

Questa è un'avvincente storia che narra di due fratelli gemelli, Nathan ed Abigail; lui è autistico, lei ha dedicato la sua vita al fratello. 
Resteranno coinvolti in un susseguirsi di vicende fantastiche guidati da Vicktor, personaggio dalle origini misteriose, ed attraverseranno insieme mondi paralleli alla ricerca di qualcosa che impedirà la distruzione dell'umanità. 
Durante il loro viaggio verranno informati su un antico sapere che col tempo si era perduto, ma che i nostri antenati ben conoscevano. Supereranno difficoltà e incredibili pericoli anche grazie ad alcuni aiuti ricevuti ed alla fine ci saranno per tutti piacevoli sorprese.

Per approfondimenti: polysofos.wixsite.com/explore.



Terza ed ultima segnalazione: il romanzo di Fantascienza Post-Apocalittica/Distopica "I Figli del Disastro" di Dario Degliuomini (Nativi Digitali Edizioni).


9 dicembre 2013. Il Disastro si abbatte sulla Terra, lasciandosi dietro milioni di morti e nessun
colpevole. In seguito, i leader mondiali scelgono di firmare l’Armistizio Totale, che interrompe ogni conflitto per tutto il tempo necessario alla ricostruzione.

Due anni dopo, i destini di tre persone apparentemente comuni si incrociano: Alessandro Altavista, uno studente universitario in piena crisi esistenziale e angosciato per il futuro; Clayton Weaks, un timido impiegato costantemente vessato e umiliato dai suoi superiori, innamorato dei libri e del teatro; Kameyo Ishimori, una brillante liceale in perenne conflitto con il padre, che da lei esige sempre il massimo, al punto da voler prendere tutte le decisioni che la riguardano.
Dentro di loro è racchiuso un potere immenso, che affonda le sue radici nelle origini dell’Universo stesso, in grado di riportare la luce in un mondo ferito o di farlo piombare definitivamente nel caos. Mentre cercano di trovare la strada per la salvezza dell’umanità, la memoria del Disastro continua a incombere sulle loro vite. 
Qual è la sua causa? Chi lo ha provocato? Nessuno sembra saperlo. O forse sì…

L'autore
Dario Degliuomini nasce a Milano nel 1987. Gli piace collezionare libri di fantascienza e partecipare ai concorsi letterari, dove puntualmente non vince. I Figli del Disastro è il suo primo romanzo.


venerdì 26 gennaio 2018

Segnalazione Raccolta di poesie: “L’esigenza del silenzio” di Michela Zanarella e Fabio Strinati



E’ in uscita sabato 10 febbraio 2018 “L’esigenza del silenzio”, il nuovo libro di Michela Zanarella e Fabio
Strinati, edito da Le Mezzelane Casa Editrice. 
Una raccolta di poesie a quattro mani, che è da considerarsi un’esplorazione condivisa dell’anima. I due autori hanno scelto di unire le loro voci e di compiere un percorso di analisi interiore, consapevoli che la scrittura in versi libera emozioni e sentimenti a volte inaspettati.

Le Mezzelane C.E.
152 pp
14.90 €
Dal 10 febbraio 2018
Dante Maffia, che ha curato la prefazione del volume, scrive: “Michela e Fabio compiono un viaggio insieme e ne danno un resoconto non attendibile, fuori dalla verità comune. Perché nelle loro parole c’è la verità di un cielo che si è specchiato senza cercare la deflagrazione. La metafora per fare intendere la catena di metafore sottese in ogni pagina, il fluire limpido e a volte magmatico dei pensieri e delle emozioni, lo sforzo per poter entrare nell’invisibile e trarne ragioni ineluttabili. Non è questo del resto il compito dei poeti? Non è quello di squarciare veli e di entrare nella magia di insondabili chimere per offrire poi la dovizia di nuovi cammini?”

E’ un dialogo intimo, riflessivo ed avvolgente dove ogni percezione, ogni elemento della natura si adegua al ritmo di scrittura dei due poeti, che ad un certo punto fondono i loro i stili, fino a diventare unico canto. Il silenzio è il luogo ideale, dove mente e cuore trovano riparo dalle ombre della realtà.

Gli autori
Michela Zanarella è nata a Cittadella (PD) nel 1980. Dal 2007 vive e lavora a Roma. Ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia: Credo (2006), Risvegli (2008), Vita, infinito, paradisi (2009), Sensualità (2011), Meditazioni al femminile (2012), L’estetica dell’oltre, 2013), Le identità del cielo (2013) Tragicamente rosso (2015) Le parole accanto (2017). In Romania è uscita in edizione bilingue la raccolta Imensele coincidente (2015). È inclusa nell’antologia Diramazioni urbane (2016), a cura di Anna Maria Curci. Autrice di libri di narrativa e testi per il teatro, è redattrice di Periodico italiano Magazine e Laici.it. Le sue poesie sono state tradotte in inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, serbo, greco, portoghese, hindi e giapponese. Ha ottenuto il Creativity Prize al Premio Internazionale Naji Naaman’ 2016. È ambasciatrice per la cultura e rappresenta l’Italia in Libano per la Fondazione Naji Naaman. E’ speaker di Radio Doppio Zero. Socio corrispondente dell’Accademia Cosentina, fondata nel 1511 da Aulo Giano Parrasio. Si occupa di relazioni internazionali per EMUI EuroMed University.

Fabio Strinati (poeta, scrittore, compositore) nasce a San Severino Marche il 19 gennaio 1983 e vive ad Esanatoglia, un paesino della provincia di Macerata nelle Marche. Molto importante per la sua formazione, l'incontro con il pianista Fabrizio Ottaviucci. Ottaviucci è conosciuto soprattutto per la sua attività di interprete della musica contemporanea, per le sue prestigiose e durature collaborazioni con maestri del calibro di Markus Stockhausen e Stefano Scodanibbio, per le sue interpretazioni di Scelsi, Stockhausen, Cage, Riley e molti altri ancora. Partecipa a diverse edizioni di "Itinerari D'Ascolto", manifestazione di musica contemporanea organizzata da Fabrizio Ottaviucci, come interprete e compositore. Strinati è presente in diverse riviste ed antologie letterarie. Da ricordare Il Segnale, rivista letteraria fondata a Milano dal poeta Lelio Scanavini. La rivista culturale Odissea, diretta da Angelo Gaccione, Il giornale indipendente della letteratura e della cultura nazionale ed Internazionale Contemporary Literary Horizon, la rivista di scrittura d’arte Pioggia Obliqua, la rivista “La Presenza Di Èrato”, la revista Philos de Literatura da Unia Latina, L’EstroVerso, Fucine Letterarie, La Rivista Intelligente, aminAMundi, EreticaMente, Il Filorosso, Diacritica, la rivista Euterpe, Il Foglio Letterario, Versante Ripido.

venerdì 9 giugno 2017

Premio Terre Lontane - IV Edizione 2017



Comunicazione per aspiranti scrittori!!



L‘Associazione Antonio Diodati – La Perla del Sud
In collaborazione con
La Libera Associazione Premio Letterario Terre Lontane
La Mongolfiera Editrice Alternativa

BANDISCE
IL PREMIO DI POESIA TERRE LONTANE
Quarta Edizione, anno 2017




Regolamento:

1) Il premio è aperto a tutti;

2) Il Premio è articolato in due Sezioni:

Sezione A: studenti dai 9 anni ai 18 anni

Sezione B: autori dai 18 anni in poi;

3) Ogni autore deve inviare una sola poesia edita o inedita a tema libero, massimo trenta versi, titolo escluso. Sono ammesse anche poesie in lingua straniera o in vernacolo, purché accompagnate dalla traduzione.

4) Le poesie dovranno essere inviate, come allegato, esclusivamente in formato Doc., pena l’esclusione, al seguente indirizzo di posta elettronica: premioterrelontane@libero.it entro il 31 luglio 2017. Nell'oggetto della mail dovrà essere indicata la seguente dicitura: "Partecipazione al Premio Letterario Terre Lontane – Quarta edizione – Sez….(indicare la sezione a cui si intende partecipare.)". I partecipanti che non abbiano compiuto il diciottesimo anno di età dovranno inviare, unitamente alla poesia, l'autorizzazione da parte dei genitori con allegata copia del documento d'identità degli stessi;

5) Con l'invio della mail e la partecipazione al premio, gli autori certificano la paternità e la piena disponibilità di tutti i diritti sulla poesia inviata, liberando gli organizzatori del premio da ogni responsabilità, e autorizzano gli stessi all’utilizzo e alla diffusione, con qualsiasi mezzo, dell’opera.

6) Nel corpo della mail gli autori dovranno riportare la seguente dicitura: "Autorizzo l'uso dei miei dati personali ai sensi dell'art. 13 del D. L. 196/2003".

I ragazzi partecipanti alla sez. A, indicheranno anche la scuola di appartenenza,

7) La poesia inviata dovrà essere accompagnata da una breve nota bio-bibliografica (massimo dieci righe), nella quale, oltre alle generalità dell'autore, sarà indicato anche il recapito postale, il numero di telefono e l’indirizzo di posta elettronica.

8) Tra tutti i componimenti pervenuti saranno scelti quattro classificati per la sezione A e quattro per la sezione B, che verranno premiati nel corso di una manifestazione pubblica, da tenersi in luogo e data da destinarsi. I vincitori, che sono tenuti a ritirare personalmente i premi o a delegare persona di propria fiducia, che non può essere scelta tra i membri della giuria e dell’organizzazione, saranno avvertiti almeno 15 giorni prima della cerimonia di premiazione.

9) La giuria e l’organizzazione si riservano il diritto di non assegnare i premi o di interrompere le fasi del concorso in ogni momento qualora ritenessero che i testi non siano di qualità. 

10) Il primo classificato di ogni sezione, sarà premiato con un’opera grafica dell’artista Daphne Xyris Marasca, copia dell’antologia “Omero che cammina”, e con la somma di euro 200. Gli altri tre classificati di ogni sezione, riceveranno un’opera grafica dell’artista Daphne Xyris Marasca, un attestato e una copia dell’antologia “ Omero che cammina”. La giuria ha la facoltà di assegnare altri premi e segnalazioni.
A tutti i concorrenti che prenderanno parte alla manifestazione di premiazione, verrà rilasciato un attestato d partecipazione. In caso di assenza, l’attestato verrà inviato a chi lo richiederà, in formato elettronico.

(Le scuole che divulgheranno il bando tra i loro studenti, riceveranno un attestato e alcune copie di libri.).

11) L’operato della giuria e dell’organizzazione sono insindacabili.

12) La giuria, presieduta da Dante Maffia, è composta da: Francesco Aronne, Griselda Doka, Franco Maurella, Gianni Mazzei, Marco Onofrio, Francesco Perri, Giovanni Pistoia, Francesco Tarantino.

13) E’ prevista una quota di partecipazione di euro 5 (cinque) per la Sezione A e di euro 10 (dieci) per la Sezione B da inviare a mezzo bonifico bancario, sul C/C intestato a Associazione Antonio Diodati La Perla del Sud Banca Monte dei Paschi di Siena Agenzia n.1 Corso Mazzini n. 150/152 Cosenza Iban: IT06X0103016201000001312975 , o tramite Posta Pay N.5333171039754342 intestata a Bruni Giulia Anna Maria o con altro mezzo a scelta del concorrente, direttamente alla sede dell’Associazione Antonio Diodati, sita in Corso Margherita 432, 87010 Terranova da Sibari (CS). 

Per i soci dell’Associazione, la partecipazione al premio è gratuita. Chi volesse associarsi, può farlo chiedendo il modulo di sottoscrizione alla mail: ass.antoniodiodati@libero.it o scaricandolo direttamente dalla pagina FB dell’Associazione. Le persone detenute in carcere non hanno l’obbligo inviare la quota di partecipazione.

Nel corso della cerimonia di premiazione, verranno assegnati i Premi Speciali: Antonio Diodati, Luigi Bruni e Gaetano Tricoci. I premi saranno decisi da un comitato, coordinato da Paolo Pellicano, dal Presidente dell’Associazione Antonio Diodati- La Perla del Sud e dai membri del Direttivo.

domenica 15 gennaio 2017

Recensione: "NONNO LUIGI. Poesia e prosa di un pregiato sanseverese" di Attilio de Renzis (a cura di)



Cari amici e lettori, oggi desidero presentarvi una raccolta di poesie, preghiere e pensieri appartenenti ad un uomo che ho conosciuto; questa persona si chiamava Luigi e l'ho conosciuta negli ultimi anni della sua vita. Di lui ho un bel ricordo, il ricordo di un signore pieno di fede e di riconoscenza verso Dio.

Le parole di Luigi sono state raccolte da suo nipote (e mio amico) Attilio, che ha curato la raccolta del materiale e la sua pubblicazione.

NONNO LUIGI. Poesia e prosa di un pregiato sanseverese
 di Attilio de Renzis (a cura di)


144 pp
2016

Raccolta di componimenti, in poesia e prosa, del mio caro nonno Luigi. Classe 1921, uomo audace e nobile di cuore, amante della terra, della famiglia, della letteratura, ma soprattutto di quel Dio fatto carne, che realizzò essere l'unica Persona degna di essere amata e per la quale davvero vale la pena vivere: Gesù di Nazareth. Quest'Uomo trasformò tutta la sua esistenza in una sorprendente scoperta di realtà invisibili e celestiali, armonie miracolose, relazioni di parola, dapprima rotte, poi risorte dalle ceneri del silenzio... Non è l'esaltazione di mio nonno, seppur valente, ma il riconoscimento di un intervento divino che ha invaso la mia famiglia d'origine, fin dalle sue radici, estirpando eredità tossiche e stabilendo fondamenti eterni. (quarta di copertina)



“Mi ferve in cuore una parola soave; io dico: «L’opera mia è per il re; la mia lingua sarà come la penna di un abile scrittore»” (Salmo 45:1).

L’amore tenero e forte per la propria compagna di vita; l’affetto dolce e nostalgico per i figli - da tempo ormai lontani dal nido familiare; la consapevolezza di aver vissuto un’esistenza ricca di gioie ma anche di sacrifici, di difficoltà, che perdurano nell’età avanzata, soprattutto a motivo del sopraggiungere di diverse malattie; il valore immensurabile della fede preziosa riposta nel Signore, il privilegio della condivisione di questa fede con chi teme Dio; l’apprezzamento per la sublime arte poetica posseduta dai grandi letterati del passato; l’amore per la Patria (per la quale ha combattuto nel secondo conflitto mondiale): sono i temi affrontati da Luigi Pistillo in questa raccolta, curata dal nipote Attilio.

Leggendo i pensieri, messi per iscritto, di Luigi, ne percepiamo tutta la sensibilità e la ricchezza d’animo, che lo spingevano a riversare su carta sentimenti, speranze, ricordi, emozioni, e ad ispirarlo potevano essere le persone di famiglia (fratelli, moglie, figli, nipoti…) come pure “estranei” incontrati lungo il cammino della propria vita e di cui aveva serbato un caro ricordo: il personale medico che s’è preso cura di lui in diverse occasioni, gli stimati fratelli e sorelle con cui condivideva la fede in Dio e, al di sopra di tutti, proprio Lui, il Signore, il Destinatario speciale di tante preghiere e sospiri dell’animo di Luigi.
A caratterizzare questi pensieri, espressi in versi e in prosa, accanto alla loro spontaneità e sensibilità, vi è anche la solennità, che emerge tanto nei componimenti scritti con un linguaggio semplice, quanto in quelli in cui riscontriamo un linguaggio aulico e una costruzione delle frasi ricercata, in omaggio a quei grandi esponenti della Letteratura Italiana - Leopardi, Torquato Tasso, Petrarca… - che hanno fatto nascere in lui l’amore per la scrittura e la lettura.

Attraverso le sue parole, custodite in fogli sparsi (a volte anche su tovaglioli di carta), raccolti dai famigliari dopo la sua morte, Gigno – così chiamato affettuosamente  da quanti  lo hanno conosciuto – ci apre un pezzo del  suo cuore e non possiamo non apprezzarne la gentilezza d’animo, la dolcezza verso i propri cari – tenere e piene d’amore sono le dediche alla cara moglie Rosaria – e l’entusiasmo derivante dall’aver sperimentato il miracolo più grande che può vivere un essere umano:  nascere di nuovo, spiritualmente, grazie alla fede nel sacrificio perfetto del Signore Gesù.
Sono molte, infatti,  le preghiere (talune in versi, altre in prosa) che Luigi ha scritto rivolgendosi al Signore, nel quale aveva creduto tra il 1998 e il 1999.
In esse emerge il forte amore che Luigi nutriva per Colui che aveva salvato la sua anima, perdonandogli i peccati e donandogli la vita eterna per mezzo di Gesù, al quale esprime una gratitudine infinita e profonda.

Seppur per pochi anni, ho conosciuto personalmente Luigi, anzi, il fratello Luigi, perché ci accomuna la medesima fede nel Signore Gesù Cristo; ho avuto la gioia di essere presente ai vari radunamenti della Chiesa Evangelica da lui (e da me) a quel tempo frequentata, e  di ascoltare la sua viva e poderosa voce quando pregava e mentre cantava inni a Dio.
E se c’è una cosa che ricordo con molto affetto del caro fratello era il suo fervore, spontaneo e trascinante, col quale elevava la propria voce a Dio, e non di rado, calde lacrime di commozione gli bagnavano il viso al pensiero delle tante benedizioni di cui il Signore l’aveva circondato, e una tra queste era il poter godere della comunione fraterna con quanti, come lui, avevano creduto in Cristo Gesù, divenendo figli di Dio.
La fede ha costituito per Gigino, negli ultimi anni della sua vita, uno scudo che gli ha donato forza nei momenti di sofferenza, in cui i malanni dovuti all’età facevano sentire il proprio peso.


Ma Luigi lo sapeva, il suo cuore non aveva dubbi: “Io ritengo, infatti, che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata” (Lettera ai Romani, cap. 8, versetto 18) a beneficio di quanti hanno fatto di Gesù il proprio Signore e Salvatore ed è questa  meravigliosa e rassicurante certezza che ha consolato il cuore di Luigi nelle prove e nei momenti più difficili, e che ricorda a tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato (e a quanti leggeranno questo libro) che bell’esempio è riuscito ad essere, nell’attaccamento alla famiglia, nella dedizione al lavoro, nei valori saldi e onesti che hanno guidato la sua vita e nell’incrollabile fiducia nel suo amato Signore.

giovedì 29 settembre 2016

Frammenti di... guerra di trincea




Vi lascio un passaggio significativo tratto dal libro UN ANNO SULL'ALTIPIANO di E. Lussu (la recensione è sul blog), che ci rammenta come, per quanto la guerra sia qualcosa di tremendo, in grado di cambiare anche radicalmente chi ne è coinvolto in prima persona, non per questo il soldato smetta di essere uomo e di saper fare appello, se vuole e se ne è in grado, alla ragione e al cuore.


"...era quella calma completa che allontanava il mio spirito dalla guerra. Avevo di fronte un ufficiale, giovane, inconscio del pericolo che gli sovrastava. Non lo potevo sbagliare. Avrei potuto sparare mille colpi a quella distanza, senza sbagliarne uno. Bastava che premessi il grilletto: egli sarebbe stramazzato al suolo. Questa certezza che la sua vita dipendesse dalla mia volontà, mi rese esitante. Avevo di fronte un uomo. Un uomo! Un uomo!Ne distinguevo gli occhi e i tratti del viso. La luce dell’alba si faceva piú chiara ed il sole si annunziava dietro la cima dei monti. Tirare cosí, a pochi passi, su un uomo… come su un cinghiale!Cominciai a pensare che, forse, non avrei tirato. Pensavo. Condurre all’assalto cento uomini, o mille, contro cento altri o altri mille è una cosa. Prendere un uomo, staccarlo dal resto degli uomini e poi dire: «Ecco, sta’ fermo, io ti sparo, io t’uccido» è un’altra. È assolutamente un’altra cosa. Fare la guerra è una cosa, uccidere un uomo è un’altra cosa. Uccidere un uomo, cosí, è assassinare un uomo.Non so fino a che punto il mio pensiero procedesse logico. Certo è che avevo abbassato il fucile e non sparavo. In me s’erano formate due coscienze, due individualità, una ostile all’altra. Dicevo a me stesso: «Eh! non sarai tu che ucciderai un uomo, cosí!» Io stesso che ho vissuto quegli istanti, non sarei ora in grado di rifare l’esame di quel processo psicologico. ".

www.nuvolabiancagrafica.i

Non ho potuto fare a meno di pensare alle poesie di Ungaretti (anch'egli "soldato da trincea"), e alla seguente in particolare:



Fratelli

Mariano il 15 luglio 1916 


Di che reggimento siete
fratelli?

Parola tremante 
nella notte 

Foglia appena nata 

Nell'aria spasimante
involontaria rivolta
dell'uomo presente alla sua
fragilità 

Fratelli

domenica 24 luglio 2016

Recensione: “Riflessi in solitudine” di Federica Voi



Buona domenica sera, cari lettori e amici!
Dopo qualche giorno senza connessione Wi-Fi, rieccomi sul blog; in questo momenti desidero proporvi una raccolta di componimenti poetici.


RIFLESSI IN SOLITUDINE
di Federica Voi


1.99 euro
"Riflessi in solitudine". E' proprio con questo titolo che Federica Voi racchiude il significato dell'intera raccolta e con la quale si propone, per la prima volta, al pubblico.
Un viaggio dentro se stessi che ha inizio con la tristezza, tema dominante ma non l'unico, e termina con la solitudine, quella solitudine dove "Tutto è sbiadito", come si può leggere in "In solitudine".
All'interno di questo cammino non manca certamente la riflessione, essenziale per comprendere ma anche colpevole.



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“Riflessi di solitudine” ha come filo conduttore uno stato d’animo in particolare: la tristezza.

Verso dopo verso, poesia dopo poesia, seguiamo l’Autrice in questo viaggio verso i sentimenti, un viaggio nelle emozioni più profonde; un viaggio che, credo, ciascuno di noi fa nella vita prima o poi, in cui si ritrova faccia a faccia con se stesso e con ciò che di reale e intimo c’è dentro di sé.

È un viaggio che necessariamente si fa in solitudine, e proprio la solitudine è la condizione predominante che caratterizza questi versi ed è in virtù di essa che è possibile la “Riflessione”, come momento fondamentale per guardare a ciò che ci circonda – che spesso illude e delude – e soprattutto a se stessi.

“Rifletto. … Annegare tra i miei pensieri. …. Soffoco, ho bisogno di riflettere. Confusa e impaurita, ascolto me stessa.”

E riflettere su se stessi, ascoltarsi, non è sempre semplice perché costringe a scavare nel proprio intimo, riconoscendo le proprie debolezze, il dolore, le speranze disattese; ci mette davanti alla nostra anima sofferente, sola, spesso arrabbiata e inferocita, e scoprire che il dolore l’ha resa indifferente non è una piacevole scoperta.

“Rifletto e non provo emozioni”.

Questo tanto più quando ci si accorge dell’indifferenza degli altri, che sembrano non comprenderci.

“Voci, confuse, smarrite come il mio animo, sento.”

Cosa ci resta in questi momenti di profonda Tristezza, che travolge, stordisce…, se non il pianto, simile alle lacrime della pioggia che dal cielo scuro scendono insistenti?

“Soffoco”, “annego”…: sono le sensazioni più frequenti provate in solitudine; cosa potrà salvarci, quando ci sentiamo così, quando tutto si rivela un’eterna Illusione e Delusione? 




“Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte” scriveva Gibran, ed è così anche per la poetessa (e per chiunque si senta o si sia mai sentito così): in un angolino della nostra anima smarrita non smette di pulsare il bisogno impellente di vivere, di sperare e di ricominciare

Nonostante tutto.

“Riflessi di solitudine” è una raccolta di brevi componimenti in cui emerge la sensibilità di chi scrive, la sua capacità introspettiva, di guardarsi dentro, di scandagliare nelle pieghe nascoste del proprio cuore e lasciare che ne venga fuori ciò che lo fa star male; ed è a ciò che tormenta l’anima e il cuore che l’autrice non manca di rivolgersi, come a dar loro un’identità: alla Tristezza che la imprigiona, al Silenzio assordante che devasta, alla Lacrima che scende.

Ringrazio l’Autrice per avermi donato una copia di questo suo scritto, che ho apprezzato moltissimo perché vi ho ritrovato molto di me e dei miei frequenti stati d’animo e pensieri, e ne consiglio la lettura, in special modo a quanti amano le poesie.
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