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lunedì 14 ottobre 2019

IL GIARDINO DELLE MELE di Maria Giovanna Farina è in versione e-book



Cari lettori, vi informo che è disponibile la versione e-book del libro Il giardino delle mele di Maria Giovanna Farina

Il libro nasce da una premessa, ecco le parole dell'autrice

“ Sono numerose le ragioni per cui si decide di scrivere un libro, Il giardino delle mele è venuto al mondo dopo una lunga gestazione perché non avrei mai voluto scriverlo. “Troppo doloroso l'argomento, non riesco ad affrontarlo”.

Questo pensiero si è sempre imposto, poi la vita, come spesso accade, ci prende per mano con decisione e ci conduce proprio nel luogo che non avremmo mai voluto visitare.
Ho deciso di iniziare questo libro quando ho preso coscienza di aver subito fin dall'infanzia la discriminazione per cui certe cose le possono fare solo i maschi. Intollerabile! 
La mancanza di parità è terreno fecondo per la violenza, come dirò nel libro, e allora una frase che mi è stata detta non molti anni fa si è trasformata in una scintilla capace di innescare la reazione a cui aggrapparmi per entrare ne Il giardino delle mele. 
Quando, come pioniera in Italia della consulenza filosofica, fondai Heuristic Institution, luogo di ricerca e studio autofinanziato per mettere a punto un metodo di lavoro, una signora mi disse: “Ho letto... Heuristic Institution di Maria Giovanna Farina, ma allora è lei il capo!” Una donna non può essere il capo? Non può fondare e dirigere un progetto culturale o lavorativo? Ci deve sempre essere un uomo alle sue spalle? Non si può collaborare con una donna che funge da direttrice dei lavori? 
Queste domande hanno risvegliato qualcosa di potente che non ho potuto più mettere a tacere”.


Perché leggerlo?

Dobbiamo arrivare prima della violenza, dell'abuso e del massacro del femminile.

Il giardino delle mele parte da una riflessione che capovolge ironicamente la storia di Adamo ed Eva e prosegue concentrandosi sulla auspicata parità tra i sessi, sulla prevenzione e sull'amore come antidoto alla violenza. 
Caratterizzato da istruzioni pratiche evidenti ma anche da cogliere tra le righe, è un libro di prevenzione veloce ed accattivante: un alleato prezioso per aiutare le donne a non diventare vittime della violenza. 
Il giardino è un luogo fecondo dove far fiorire la cultura dell'amore e del rispetto nei confronti di tutto ciò che è femminile. 
Perché femminile vuol dire vita. Passo dopo passo, gradino dopo gradino, possiamo incamminarci verso una società in cui la violenza sarà incanalata altrove, non più sulla donna. 
La violenza non può vincere, non arrendiamoci ricordando a tutti fin dall’infanzia la sacralità del grembo femminile. 
Raggiungere la parità prevede di dimenticare la propria appartenenza politica, religiosa, di genere…



mercoledì 2 ottobre 2019

** Segnalazione ** Novità noir Fratelli Frilli Editore || saggistica Donzelli editore



Carissimi, oggi sono lieta di presentarvi alcune uscite di due case editrici differenti.

Partiamo da un noir; si tratta della prima indagine dell'ispettore Paolo Proietti di Roma che deve indagare su un caso di omicidio: la vittima è uno scultore di fama internazionale, ritrovato cadavere nell’appartamento al quale in pochissimi avevano accesso.


I SILENZI DI ROMA di Luana Troncanetti (Frilli Editori, 208 pp, 14.90 euro).

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Ernesto vive un rapporto ormai logoro con la moglie depressa, il suo taxi è teatro di storie che si intrecciano a un delitto nella Roma "bene".
La vittima è uno scultore di fama internazionale, pochissimi avevano accesso all’appartamento dove viene ritrovato cadavere e nessuno ha un movente valido per torturarlo a morte. L’ispettore Paolo Proietti, a capo dell’indagine, intuisce che sta per sollevare un verminaio.
 La verità lo lascerà schifato, esausto e fragile come mai un poliziotto dovrebbe sentirsi. 
É un malessere che conosce fin troppo bene, lo rivive negli incubi che lo angosciano a quattordici anni di distanza da un caso in cui si è lasciato coinvolgere troppo. 
Ernesto e Paolo sono fratelli senza un filamento di DNA in comune, condividono tutto fin dal giorno in cui si sono incontrati sui banchi delle scuole superiori. 
Tutto, tranne un segreto che ciascuno nasconde all’altro: il poliziotto per non giocarsi il distintivo, il tassista perché è impossibile confessare al suo amico cosa lo torturi da giorni. 
Il silenzio viaggia nel mondo degli artisti malati, viziati e viziosi, e in quello dei ricordi che fanno male da morire, nella paura di non essere più abbastanza o di non averci provato a sufficienza, protegge i mostri e offende gli innocenti. 
Si spezzerà, poi, nella voce di una giustizia sommaria che non regala pace o reale assoluzione dai peccati, ma dignità a quanti sono costretti a macchiarsi le mani di sangue.

L'autrice.
Luana Troncanetti è nata e vive a Roma. Ama spaziare dalla scrittura ironica al noir. 
Pubblicazioni:
Dal 2010 a oggi ha partecipato a numerose raccolte per Giulio Perrone, contribuito all’antologia Hai voluto la carrozzina? per Fabbri Editori, scritto umorismo per Comix, Homo Scrivens e Cento Autori. Fra le sue opere su Amazon, figurano due raccolte di racconti brevi: Gabbie e Agrodolce (già pubblicato nel 2016 da L’Erudita - Giulio Perrone editore). E’ fra gli scrittori che hanno collaborato alla Staffetta Letteraria Bimed 2017/2018, un meraviglioso progetto di narrazione collettiva che coinvolge studenti di ogni ordine e grado in storie scritte a più mani. Aprile 2018 - OFF viene pubblicato nell’antologia Delitti al Thriller Cafè - I Buoni Cugini editori (introduzione di Romano De Marco - partecipazione di Piergiorgio Pulixi). Maggio 2018 - Partecipa all’antologia Attesa frammenti di pensiero - Homo Scrivens (a cura di Brunella Caputo) con il racconto breve Bella a metà.

L'ITALIA DELLE STRAGI a cura di Angelo Ventrone (Donzelli Ed., 242 pp, 19 euro).

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Le trame eversive nella ricostruzione dei magistrati protagonisti delle inchieste (1969-1980)
Cinquant’anni fa, il 12 dicembre del 1969, la sorda detonazione di una bomba nella filiale milanese della Banca nazionale dell’Agricoltura inaugura in Italia un torbido e sanguinoso decennio.
Un decennio destinato a chiudersi con l’altro boato micidiale del 2 agosto del 1980 alla stazione di Bologna. È l’Italia delle stragi, la cupa stagione in cui si succedono attentati con decine di morti innocenti, trame imbastite da gruppi neofascisti, depistaggi, indagini di polizia inquinate da omissioni e coperture, manovre golpiste tra gli alti gradi militari fomentate dall’intervento attivo di molte agenzie di spionaggio, italiane e straniere. 
Tra gli effetti di quella che da allora viene chiamata «strategia della tensione», ve n’è uno che dura ancora oggi. L’immagine dominante che si ha di quel periodo, in vasti settori dell’opinione pubblica, è che si sia tuttora lontani dall’aver stabilito la verità e individuato, a tutti i livelli, i responsabili di quelle stragi. In realtà, le inchieste della magistratura si sono spinte molto più avanti di quanto non si sia riusciti a percepire. 
L’intento di questo volume è di descrivere, attraverso l’utilizzo della documentazione giudiziaria raccolta in mezzo secolo di indagini, e dando direttamente la parola ai magistrati che le hanno effettivamente con dotte, la verità d’insieme che se ne ricava. Disponendo correttamente tutti gli elementi sul tappeto, si ottiene l’effetto di fare luce anche su molte delle residue zone d’ombra. Si è trattato di un lucido disegno eversivo di destabilizzazione degli assetti democratici della nostra Repubblica, perseguito da alcune organizzazioni neofasciste (in particolare Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale), entrate in contatto con importanti settori dei servizi italiani e internazionali, nel tentativo di strumentalizzarlo al fine di contrastare un presunto e persistente pericolo comunista. Quel disegno, alla fine, sarà sconfitto. 
L’Italia democratica, benché ferita, e certo pur tra mille contraddizioni ed errori, riuscirà a non farsi sopraffare dai suoi nemici. In un paese abituato a raccontare la propria storia in negativo – il Risorgimento incompiuto, la Vittoria mutilata, la Resistenza tradita, la Costituzione inattuata – è importante mostrare come allora, attraverso gli strumenti democratici, sia stato possibile resistere, e come oggi, attraverso una ricostruzione attenta e rigorosa, sia possibile sollevare il velo su quel torbido gioco di specchi.

L'autore.
Angelo Ventrone insegna Storia contemporanea all’Università di Macerata. Studioso di movimenti sociali, di comunicazione e violenza politica, ha pubblicato, tra gli altri, «Vogliamo tutto». Perché due generazioni hanno creduto nella rivoluzione. 1960-1988 (Laterza, 2012); Grande guerra e Novecento. La storia che ha cambiato il mondo (Donzelli, 2015) e, con Carlo Fumian, Il terrorismo di destra e di sinistra in Italia e in Europa. Storici e magistrati a confronto (Padova University Press, 2018)
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Un popolo come gli altri - Gli ebrei, l'eccezione, la storia di Sergio Luzzatto (Donzelli Ed., 312 pp, 19.50 euro)

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«La Shoah non è stata il “male assoluto” di cui tanto parlano i retori del 27 gennaio. (...) L’intera dinamica della Shoah viene consegnata a una dimensione astorica, o addirittura trascendente: con un vantaggio netto per gli eredi dei carnefici, e anche − in un qualche dolorosissimo modo − per gli eredi delle vittime».

La storia degli ebrei (diceva un illustre studioso di origini ebraiche) è come la gabbia del canarino in un appartamento signorile: se c’è, aggiunge qualcosa; se non c’è, non se ne avverte la mancanza.
In effetti, più che fare storia degli ebrei, si ha l’abitudine di fare storia dell’antisemitismo: cioè la storia delle discriminazioni, delle persecuzioni, delle distruzioni che il popolo eletto ha subito nei duemila anni della sua diaspora. 
Più che fare storia di un popolo in carne e ossa, singolare e plurale, coeso e diviso, riconoscibile e inafferrabile come tutti i popoli della terra, si tende a fare storia di un popolo monolitico, granitico nello spazio quanto identico nel tempo: perennemente uguale a se stesso, e immancabilmente bersagliato. 
Ma rappresentato così, il popolo ebraico corrisponde fin troppo – in una forma rovesciata – allo stereotipo antisemita: il popolo eletto come sublimazione edificante del popolo maledetto. 
Dalla Roma di Tito all’Europa dei pogrom, dal ghetto di Venezia alle leggi razziali, dalla Soluzione finale al complotto contro Israele, il popolo ebraico diventa un metafisico tutt’uno di ashkenaziti e sefarditi, uomini e donne, poveri e ricchi, rabbini e laici, marrani e coloni, contadini e commercianti, banchieri e intellettuali, miracolosamente tenuto insieme dagli altrui vizi, e dalle proprie virtù. 
Sergio Luzzatto coltiva un’idea diversa degli ebrei nella storia. più che riconoscerli sempre e comunque buoni, sempre e comunque innocenti, sempre e comunque vittime, si appassiona della varietà di vicende storiche e della molteplicità di profili umani che hanno reso (e che rendono) il popolo eletto, nel bene o nel male, un popolo come gli altri. in questo libro il lettore incontra non già figurine in panpepato, caricature di storia, ma personaggi naturalmente vivi e vitali, complessi e controversi: siano rabbini taumaturghi del medioevo o soldati israeliani nei territori occupati, siano cappellai del ghetto o straccivendoli della rivoluzione.

L'autore.
Sergio Luzzatto insegna Storia moderna all’Università di Torino. Fra i suoi libri, tradotti in varie lingue: da Einaudi, Il corpo del duce (1998), Padre Pio (2007), Bonbon Robespierre (2009), I bambini di Moshe (2018), Max Fox (2019); da Mondadori, Partigia (2013)
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Quando i grandi leggono ai bambini di Angela Dal Gobbo (Donzelli ed., 328 pp, 32 euro).

I primi anni di vita sono fondamentali per lo sviluppo intellettivo, linguistico, emotivo e relazionale del bambino, con effetti significativi per la vita adulta. 
Ecco perché Nati per Leggere, un programma non profit nato dalla collaborazione tra l’Associazione italiana biblioteche, l’Associazione culturale pediatri e il Centro per la salute del bambino, promuove da vent’anni in tutta Italia la lettura da 0 a 6 anni. 
Se leggere ai bambini può sembrare facile, non lo è conquistarli alla lettura, e neppure scegliere i libri giusti, al momento giusto. Questo volume si propone come una sorta di bussola per orientarsi tra gli albi illustrati che più affascinano i bambini e meglio ne interpretano i bisogni profondi. 
Offre indicazioni riguardo alle modalità di lettura e alle età più opportune per ciascun genere di libro. E propone chiavi di lettura per ogni testo partendo dal presupposto che, per crescere lettori, occorre offrire storie ben scritte, concepite secondo meccanismi narrativi irresistibili, non molto diversi da quelli che affascinano i lettori adulti. 
Ogni testo proposto è finalizzato alla lettura condivisa, quella in cui i grandi leggono ai piccoli. 
La condivisione di un libro con un bambino, nel rispetto dei suoi tempi, crea una condizione di ascolto reciproco che aiuta il piccolo a capire ciò che si guarda o si legge insieme, e offre all’adulto la grande opportunità di comprendere il bambino e di accompagnarlo in un percorso di crescita e scoperta sempre più stimolante.

sabato 28 settembre 2019

** Segnalazione ** Ultime novità Casa Editrice Kimerik



Ultime novità Kimerik Edizioni.

Mi ritrovo all'improvviso di Nicoletta R. Franchi (182 pp, 14 euro, link)


Anna è una ragazza normalissima, con una vita tranquilla divisa tra il lavoro, la famiglia, gli amici e la sua gatta Tina. 
In un pomeriggio di giugno incontra in un parco del proprio paese Thomas, che si trova lì per lavoro. 
Tra di loro è subito attrazione e i due iniziano così a frequentarsi. La loro felicità, però, verrà ostacolata da una persona misteriosa che vuole separarli a tutti i costi. 

Una storia moderna, coinvolgente e con un finale inaspettato.

L'autrice.
Nicoletta Rossana Franchi è nata a Saronno (VA) nel 1973, vive a Gerenzano (VA) con il marito Claudio e la figlia Sara di 8 anni. Lavora come impiegata commerciale sempre nella provincia di Varese. Nel febbraio 2019 ha pubblicato Una vita senza, un racconto breve sulla propria famiglia, per il Concorso letterario “Racconti Lombardi” della Casa Editrice Historica. Nel mese di giugno dello stesso anno, sempre con la Casa Editrice Historica, pubblica per il Concorso letterario “Favole e fiabe” un racconto breve per bambini dal titolo Sally e Danny due funghetti perfetti.


La vita segreta di Michele IV il Paflagone e di Zoe Porfirogenita di Giannantonio Zambon (saggio storico, 186 pp, 14 euro, link)


Fra i vari sovrani che si succedettero a capo dell’Impero bizantino, Michele IV detto “il Paflagone” fu uno dei più originali e degni di interesse. 
Di umilissime origini, egli riuscì rapidamente ad arrivare al vertice del potere, grazie alla complicità di due personalità allora importantissime: lo scaltro fratello, Giovanni l’Orfanotrofo, e l’imperatrice Zoe, già avanti con gli anni, che si innamorò di lui al primo sguardo. 
Nonostante la giovanissima età e il disturbo epilettico di cui soffriva, Michele si dimostrò fin da subito un uomo di grande valore, sia sul trono che sul campo di battaglia. 
Con dovizia di dati storici e fine accuratezza storiografica, l’opera illustra la parabola di questo imperatore e della sua consorte Zoe Porfirogenita, la quale ricoprì un ruolo di primo piano nella Costantinopoli di allora, già avviata verso la decadenza ma incredibilmente affascinante a livello socioculturale. 

Una lettura molto coinvolgente, in virtù del sapiente intreccio fra vita pubblica e privata dei due protagonisti, fra rievocazione storica e fiction.

L'autore.
Nato nel 1977 a San Bonifacio (VR), Giannantonio Zambon è sempre stato appassionato di storia antica e medievale. Negli ultimi anni si è dedicato in particolare a studi approfonditi sull’Impero bizantino, nucleo tematico della sua attività letteraria. È l’autore del pregevole saggio storico Basilio II Bulgaroctono (2019).



Non chiamateci matti! di Davide Coita (80 pp, 14 euro link)



Vent’anni, una vita davanti. All’improvviso il buio: qualcosa s’impossessa di Davide. 
L’oscuro male prende il nome di ‘disturbo bipolare’. 
Ma Davide è un ragazzo forte, curioso, determinato, inarrestabile, e sarà capace di guardare in faccia il ‘male’ con sguardo lucido e critico, restituendoci una lettura che ci permetterà di scorgere, sempre e comunque, l’altra faccia della medaglia.

L'autore.

Giornalista e studente di Giurisprudenza, Davide Coita ha maturato la passione per la cosa pubblica già tra i banchi di scuola. A soli ventun anni, una diagnosi mutata in ‘disturbo bipolare’ cambierà radicalmente la sua vita
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L'abito invernale di Sara Alfieri (1234 pp, 28 euro, link)


Lo snocciolarsi di episodi che coinvolgono i personaggi attanaglia il lettore alle pagine, preso dagli eventi e calatosi inevitabilmente, grazie a una scrittura estremamente lineare, nella scena. Culla della narrazione è l’arte, la passione per il bello, per la musica come per la sartoria, la capacità dell’uomo di darsi pur di raggiungere i propri obiettivi.

L'autrice.
Sara Alfieri, studi linguistici interrotti, letture che spaziano dalle favole ai grandi classici, dai romanzi d’avventura a quelli di ogni genere; sogni a occhi aperti, immagini di persone inventate. Ambizioni letterarie. Poi, il rinnegamento. “La vita ti cambia o forse sei tu a lasciarti cambiare, sei troppo debole per ritentare, e con molto odio verso te stessa, ti privi del sogno che avevi in mano. Ma a un certo punto, quello ritorna, non c’è modo di mandarlo via e forse non se n’è mai andato, è sempre stato parte di te. Il sogno di poter scrivere anche tu qualcosa, come migliaia di altri scrittori. E allora, raccogli i pensieri e scrivi, vivendo giorno dopo giorno, con i tuoi personaggi che ti tengono compagnia e ti amano quando tu ami loro, ma anche ti deridono nei momenti in cui sei in crisi. La storia esce fuori e il sogno non muore”.

giovedì 25 luglio 2019

Novità || La società della pseudoscienza. Orientarsi tra buone e cattive spiegazioni di Giuseppe Tipaldo



Viviamo nella “società della Pseudoscienza”,  racconta il sociologo Giuseppe Tipaldo in un testo che offre uno sguardo lucido sui motivi che alimentano tali processi (dati alla mano) e che, al tempo stesso, si propone di essere un’ottima guida per discernere tra buone e cattive spiegazioni.



La società della pseudoscienza. Orientarsi tra buone e cattive spiegazioni 
di Giuseppe Tipaldo


Editore Il Mulino -
Collana “La vie della Civiltà”
Pag. 312
Anno di pubblicazione 2019


Dai No Vax all’estremismo su inceneritori e alta velocità, dalle terapie sperimentali sui tumori alla lotta contro l’olio di palma… Fenomeni diversi con un unico comun denominatore: un pericoloso cortocircuito nei rapporti tra nuovi media, società, politica e scienza.
Internet, e soprattutto i social network, hanno facilitato l’accesso a una grande quantità di informazioni senza mediazioni, generando l’illusione che questa porta d’ingresso conduca a conoscenze finora riservate agli esperti.
La rete però sta tradendo le aspettative di molti. La libertà d’opinione senza freni, in un mondo dove tutti possono interagire con tutti su qualunque argomento e alla pari, ha come esito una disinformazione diffusa e pericolosa.

Costruito come una serie TV (chi è molto curioso può leggere un efficace riassunto del plot nel capitolo Spoiler per chi va di fretta) il libro, dopo una prima parte di analisi sociologica del fenomeno, indaga, episodio dopo episodio, i più eclatanti casi di pseudoscienza: dal caso Bonifacio – il veterinario che negli anni Sessanta ideò un siero anticancro basato sugli escrementi di capra – al metodo Di Bella, a quello Stamina, e poi la Tav in Val di Susa e la Tap in Salento, passando per vaccini e olio di palma.

Come in un giallo ben costruito l’autore va alla ricerca di vittime e colpevoli, movente e arma del delitto per giungere ad una conclusione provvisoria, aperta a nuove stagioni, come nelle nostre amate serie tv.
Un finale che smaschera gli artifici retorici con cui la pseudoscienza si sta accreditando, che lancia nuovi interrogativi sulle sue possibili evoluzioni future.

L'autore.
Giuseppe Tipaldo è Ricercatore di Sociologia dei processi culturali e comunicativi all’Università di Torino. Scrive e dialoga dei suoi temi su La Stampa, Sette, L’Incontro e Rai News. Per il Mulino ha scritto anche “Apriti Scienza” (2015, ed. con Sergio Scamuzzi) e “L’analisi dei contenuti e i mass media. Oggetti, metodi e strumenti” (2014)
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domenica 14 luglio 2019

Segnalazioni editoriali (luglio 2019)




Cari lettori, torno qui sul blog per presentarvi 'Il lato oscuro della Mafia Nigeriana', un saggio di grande attualità, sulla mafia nigeriana, scritto da Fabio Federici, colonnello dei Carabinieri e docente universitario che nel libro rivela al lettore informazioni e prospettive analitiche preziose, frutto di un pensiero concreto e di una curiosità intellettuale e militare da apprezzare, anche per il livello di sistematicità in cui si muovono.
 “In particolare è davvero degna di nota", sottolinea Nando Dalla Chiesa nell'introduzione, "tutta la parte relativa alla descrizione dei ‘culti nigeriani’, della loro natura e organizzazione, la cui analisi è ben sorretta da uno studio attento degli atti processuali. Qui Federici, filtrandolo attraverso la sua cultura professionale, fornisce materiale di interesse rilevante per gli studiosi di scienze sociali”.

In libreria dal 18 luglio per Oligo Editore (164 pp, 20 euro)
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Oggi la presenza della Mafia Nigeriana in Italia è una pericolosa realtà, sicuramente posta sotto l’attenzione dalle tante Istituzioni competenti (Ministero Interno, magistratura, DIA, Forze di Polizia); ma in essa convivono ancora molti lati oscuri che devono essere esplorati con un approccio sistemico di natura criminologica-olistica. 
La Mafia Nigeriana, che possiamo già chiamare “Cosa Nera”, è un “network criminale” di caratura internazionale formato da un insieme di individui coalizzati attorno ad una serie di progetti criminali che vengono perseguiti in un contesto di alleanze variabili, per mezzo di sottogruppi indipendenti, ciascuno con attività delinquenziali proprie, che fondono la loro forza intimidatrice nel particolare background culturale d’origine. 
In particolare, l’asservimento fisico e psichico delle vittime dei “secret cult” – i “culti segreti” – avviene anche attraverso rituali magico-esoterici e forme di estrema violenza. Grazie all’ormai trentennale esperienza sul campo dell’autore – Crime Analyst e Colonnello dei Carabinieri – questo saggio, in modo documentale e scientifico, prova a navigare tra le pieghe del fenomeno per fare chiarezza, mettendo ordine alle conoscenze sul tema in un contesto di studi che vede, sinora, la pressoché assenza di analisi accademiche sulla presenza della criminalità organizzata di origine nigeriana nel nostro Paese. 
La Mafia Nigeriana agisce con una “duttile capacità manageriale”, ponendo in essere un diversificato “portfolio” di crimini, che vanno dalla tratta di esseri umani e la riduzione in schiavitù – attività in strettissima relazione con il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina –, per passare allo sfruttamento della prostituzione, al traffico d’organi e finanche al traffico di sostanze stupefacenti, senza disdegnare efferate azioni sanguinarie.

L'autore.
FABIO FEDERICI, colonnello dei Carabinieri, docente universitario, crime analyst e giornalista pubblicista, è Medaglia d’Argento al Valor Civile, Medaglia d’Oro della “Fondazione Carnegie” e Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Vanta una lunga esperienza investigativa, avendo diretto indagini su crimini efferati dalla vasta risonanza mediatica, nonché inchieste in materia di criminalità organizzata e di contrasto all’immigrazione clandestina. Per Oligo editore ha pubblicato: Il se e il ma delle investigazioni (con Alessandro Meluzzi, 2017), Menti insolite: radiografia di cinque femminicidi (con Alessandro Meluzzi e Massimo Numa, 2018) e Il crime analyst (con Alessandro Meluzzi, 2019). Come saggista, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui si segnalano nel 2018 il Premio Internazionale “Giovanni Acerbi” (sezione saggistica) e il Premio Speciale “Vitaliano Brancati”, nell’ambito del Premio Internazionale di Giornalismo “Vitaliano Brancati”, VIII edizione
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Seconda segnalazione, il romanzo noir “OMICIDIO ALL'ACQUARIO DI GENOVA” di Marco Di Tillo (Fratelli Frilli Editori).

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Ritorna l'ispettore Marco Canepa di Genova con una nuova indagine tra lamantini, razze e delfini.
Dopo il successo di "TUTTE LE STRADE PORTANO A GENOVA" dello scorso anno la'utore Marco Di Tillo si tuffa nuovamente in un romanzo giallo-noir in uno dei luoghi divenuto tra i più rappresentativi di Genova.

Chi è davvero l’addetto alle pulizie trovato morto dentro la vasca dei gentili lamantini? Da dove viene? Qual è la sua storia? E poi perché un omicidio così plateale e assurdo? 
Queste le domande che si pone Marco Canepa, coadiuvato come sempre dal suo vice Bruno Tozzi e dal PM Tiziana Anselmi, magistrato dai capelli rossi, da tempo innamorata perdutamente di lui. L’Acquario è passato al setaccio dagli uomini della squadra mobile e dai tecnici della scientifica, nella speranza di trovare al più presto un indizio importante o almeno qualche immagine ripresa da una delle varie telecamere, mentre tutti i funzionari della famosa struttura del porto antico si mettono da subito a disposizione della polizia. 
Sarà un’indagine complicata che, dalle strade e dai vecchi quartieri genovesi, porterà infine l’ispettore fino all’antica e sperduta valle di Theth, in Albania, dove, ancora oggi, l’unica legge che conti non è quella ufficiale dello stato ma invece quella del Kanun, un codice antichissimo che risale al medioevo e che regola le faide familiari, obbligando alla vendetta fino al terzo grado di parentela.


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Ultimo libro di oggi è il romanzo storico "Traditi e consegnati alla morte" di Emilia Anzanello (autopubblicato,450 pp, 24.99 euro). 

Dopo l'8 maggio 1945, in Germania le ferite della guerra mondiale sono ancora aperte, e a pagarne le conseguenze sono anche i soldati tedeschi, consegnati prima agli statunitensi e poi ai sovietici. Questo romanzo è la storia di alcuni di questi soldati, svelandone il lato umano, spesso dimenticato.


Dopo l'8 maggio 1945 e la capitolazione della Germania, anche la 3. SSPanzer Division Totenkopf, ormai priva di mezzi, di armi e con gli effettivi ridotti a soli 6000 uomini, ricevette l'ordine di deporre le armi e si arrese: si consegnò agli americani, che avevano assicurato ai comandanti tedeschi che le truppe sarebbero state trattenute quali prigionieri di guerra.
Fu una delle più colossali menzogne degli statunitensi: dopo aver tenuto i soldati prigionieri in un campo provvisorio, senza cibo né acqua, li consegnarono tutti ai sovietici, consapevoli di mandarli a morte, ma del tutto indifferenti alla loro sorte.
Iniziò così, per quei valorosi, un'odissea di sofferenza, che li decimò lentamente, uno dopo l'altro, prima di far approdare i superstiti, meno della metà, ai campi di prigionia in Russia, e dai quali fece ritorno solo uno sparuto gruppo, più di dieci anni dopo.

Questo è il racconto di alcuni di loro: di Fabian, che qualche peccatuccio, sulla coscienza, ce l'aveva, ma che certamente lo scontò ben al di là delle sue colpe. Di Ulrich, che tenterà la fuga, per ricongiungersi con la donna amata e col loro bambino. E di altri, ai quali non è mai stata concessa voce per farsi ascoltare, ma che sicuramente meritano il rispetto dovuto a chi, anche dopo la fine della guerra, ha continuato a soffrire e a morire, colpevole solo di aver combattuto per la propria patria e per i propri ideali fino all'ultimo, e oltre...

domenica 17 marzo 2019

Segnalazione Ferrari Editore: "DIO E IL CINEMA. Una vita maledetta tra cielo e terra" di Donato Placido, Antonio G. D’Errico



E' uscito a fine febbraio per Ferrari Editore il memoir Dio e il cinema. Una vita maledetta tra cielo e terra, un libro nato dal sodalizio umano e creativo tra Antonio G. D’Errico e Donato Placido.
La loro amicizia, che li ha visti firmare insieme molti progetti editoriali, ha dato vita a un profondo e sorprendente autoritratto di Donato Placido che, per la prima volta, racconta la sua parabola esistenziale.


DIO E IL CINEMA. Una vita maledetta tra cielo e terra
di Donato Placido, Antonio G. D’Errico 



Ferrari Editore
158 pp
16.50 euro
ISBN 9788899971748
L’attore e poeta Donato Placido (fratello del noto Michele) racconta la sua parabola esistenziale, fatta di celluloide, inchiostro e spiritualità, in un libro nato dal sodalizio creativo con l’amico scrittore Antonio G. D’Errico. 

Il racconto si dipana sulla scia di toccanti ricordi e riflessioni: dagli anni trascorsi in famiglia, in Puglia, a quelli della formazione attoriale a Milano, per arrivare all’incontro con il mondo del piccolo e grande schermo. 
E poi, il legame umano e artistico con il fratello Michele, con attori e registi come Tinto Brass, Marco Bellocchio, Riccardo Scamarcio, i retroscena inattesi sui set. 
E ancora, la passione per la poesia, le scelte anticonvenzionali, le contraddizioni apparentemente discordanti, i momenti bui, impressi nella memoria, trasformati in luci della coscienza. 
Gli eventi privati si compenetrano così con quelli pubblici, in un lucido amarcord, tra passato e presente, che a tratti ricorda un romanzo intimista, a tratti un pamphlet di denuncia contro le ingiustizie, a tratti, infine, Dio e il cinema si fanno rifugio taumaturgico di una vita maledetta tra cielo e terra. 

Il volume è accompagnato dai testi introduttivi di Michela Zanarella e Antonio Pascotto. In copertina Donato Placido (dx) sul set di Io, Caligola, di Tinto Brass, con Malcolm McDowell.

Gli Autori.
Donato Placido, attore, scrittore e drammaturgo. Fratello del noto Michele, ha lavorato in fiction televisive di successo come Il “fauno di marmo”, “L’ultimo padrino”, “Romanzo criminale”. Nel mondo del cinema ha recitato in diversi film, tra cui “Io, Caligola” di Tinto Brass, “L’ora di religione” di Marco Bellocchio, “Il mattino ha l'oro in bocca” di Francesco Patierno, “Tre giorni dopo” di Daniele Grassetti, “Ovunque sei” diretto dal fratello Michele. Ha scritto e interpretato raccolte di poesie, romanzi e testi per il teatro.

Antonio G. D’Errico, scrittore, poeta e sceneggiatore, nasce a Monteverde e vive a Milano. Autore di romanzi, come “Montalto. Fino all’ultimo respiro” (G. Laterza) e “Morte a Milano” (Macchione Editore), ha vinto, tra gli altri, il Premio Pavese per ben due volte. Nel 2011 lavora, con Eugenio Finardi, al libro “Spostare l’orizzonte. Come sopravvivere a quarant’anni di vita rock” (Rizzoli), seguito nel 2012 da “Segnali di distensione, incontri con Marco Pannella” (A nordest). Nel 2015 scrive “Je sto vicino a te”, biografia di Pino Daniele, scritta con Nello Daniele, fratello del cantautore partenopeo (Mondadori)
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mercoledì 12 dicembre 2018

Segnalazioni editoriali di dicembre - noir/thriller/memoir



Proseguono le segnalazioni editoriali, questa volta diamo spazio a thriller/noir e anche un saggio.


Dopo Angelo Ingordo, Roberto Vallerignani torna con un nuovo caso per l’ispettore Antonelli: un duplice omicidio a Villa Paradiso, un ricovero per malati attorno al quale si svela, lentamente, una fitta trama di segreti, relazioni e rivelazioni. 
Tra le indagini e le supposizioni si sviluppa un complesso racconto corale dove le voci pubbliche e private delle forze dell’ordine, della politica e dei media si intrecciano a rivelare vite, abitudini e sentimenti di uomini e donne del nostro tempo. 
In un giallo che sfocia nel noir, alla scoperta del lato oscuro dell’animo umano e di una società di apparenze, l’ispettore finirà per confrontarsi con un assassino inaspettato, tormentato dai medesimi fantasmi che sembrano far visita, talvolta senza distinzione, alle vittime e ai colpevoli, agli accusanti e agli innocenti. 


Bentornati a Villa Paradiso 
di Roberto Vallerignani



Giallo
Edizioni Dalietta
Pagine: 284
15 euro
[…] Si sentiva sporco perché anche lui aveva desiderato più volte di vederla morta. Ecco, lo aveva ammesso. Avvertì la straziante disperazione della sua voce e si inginocchiò. Il pianto era uscito allo scoperto, come un fiume carsico si precipitava verso il vuoto dell’afa. Capì che di tempo ne sarebbe occorso tanto, ebbe il timore di non riuscire a sopportare. Si appellò a qualcosa su nel cielo, qualcosa che doveva stazionare tra venere scintillante e una coda di luna che sbucava da un ultimo residuo di nuvolaglia. Si concentrò su quello spicchio di nero. Vi stabilì dimora. Con la speranza di poterne uscire. Un giorno».


In una struttura di ricovero per malati in fase di riabilitazione, nel cuore di una città della provincia italiana, avviene un efferato, duplice omicidio. 
Le vittime sono due giovani: uno dei dipendenti della struttura e la bellissima Annarita Cardone, alla quale la morte ha strappato un’esistenza complessa e a prima vista contraddittoria, in bilico tra frivolezze amorose con personaggi di spicco e una vocazione alla solidarietà sociale. 
Accanto ai numerosi sospettati turbinano le storie interne al commissariato di polizia, popolato da una squadra investigativa pressata da una parte dalla politica e dalla stampa e, dall’altra, dal clima feriale di un ferragosto uggioso. 
Le indagini si intrecciano alle vicende personali dei numerosi personaggi che animano la vicenda, tra ispettori e commissari, colpevoli e innocenti, fino ai pazienti del ricovero, tra i quali si nasconde un oscuro segreto.



Run Hide Tell 
di Francesco Cotti



Techno-Thriller
Casa Editrice: Amazon EU
Pagine: 278
12,48 euro
Run Hide Tell è la cronaca in tempo reale di un drammatico e violento attacco terroristico in un villaggio vacanze italiano, e delle operazioni congiunte dei Reparti Speciali di Polizia e Carabinieri per riuscire a mettere in salvo gli ostaggi e dare primo soccorso alle vittime. 
Un romanzo ad alto tasso adrenalinico, ricco di suspense e di momenti di forte impatto visivo; un racconto che coinvolge personaggi appartenenti alle Forze Speciali ma anche semplici cittadini che si trovano a scappare, a nascondersi e a invocare aiuto per la propria sopravvivenza. 
Dopo Strategie Alternative, che ha preparato il terreno per Run Hide Tell, Francesco Cotti presenta un nuovo techno-thriller basato su scenari tragicamente plausibili e attualmente oggetto di studio da parte dei Reparti Antiterrorismo italiani.

«[…] Un attacco terroristico è come un’infezione provocata da un corpo estraneo. Quando una scheggia di legno perfora l’epidermide, immette nei tessuti migliaia di agenti patogeni diversi che la ricoprono e che sono, in maggior parte, teoricamente letali per il corpo umano. Le cellule più vicine al punto d’ingresso della scheggia soccombono immediatamente, aggredite dai batteri penetrati. Nel giro di qualche minuto il corpo umano ha una risposta difensiva molto aggressiva. La pelle intorno alla scheggia s’infiamma, gonfiandosi e diventando più calda, e richiama più sangue possibile, perché lì sono contenuti i granulociti, ovvero un tipo di globuli bianchi poco specializzati, ma presenti in quantità. Il loro compito è aggredire i batteri sconosciuti, circondarli, e fagocitarli fino ad ucciderli. Tutto questo in attesa che il sistema immunitario metta a disposizione i leucociti, ovvero i globuli bianchi che si sono specializzati a neutralizzare infezioni specifiche che hanno già incontrato precedentemente. L’analogia è calzante quando si deve descrivere una risposta militare ad un attacco terroristico».




La suspense del thriller e le atmosfere del noir si fondono per dar vita a un romanzo intrigante che cerca di svelare la verità dietro l’inganno.


Ingannando si impara
di Riccardo Landini



CentoAutori ed.
208 pp
14 euro
La morte di Claudia e la crisi del suo lavoro spingono Sandrelli in un cupo isolamento da cui sembra non riuscire a venir fuori. 
La scoperta di vecchi documenti relativi al probabile rapimento di una sua ex compagna di scuola avvenuto a vent’anni lo spinge però a rimettersi in pista e a cercare di far luce su quello che era davvero successo. 
Nel frattempo viene coinvolto nell’assassinio di Maicol, un suo collaboratore che si era prestato a effettuare un trasporto di droga per conto della camorra. 
Col fiato sul collo da parte dei parenti di Maicol che lo credono corresponsabile, dei criminali che temono sappia qualcosa di troppo e della DIA che lo sospetta di collusione, Brenno dovrà impegnarsi a smascherare un serial killer di cui nessuno sospettava l’esistenza e che lo attende nascosto nell’ombra. 
La soluzione del rompicapo ancora una volta giungerà all’ultima pagina, lasciando un protagonista incerto se considerarsi vincente o nuovamente vittima degli inganni della vita.




Dizionario appassionato di Napoli
di Jean-Noël Schifano



Saggistica/Memoir
Ed. Ilmondodisuklibri
608 pp
28 euro
 «[…] La vita è lì, la vita di Napoli nel suo potente specchio. Questi personaggi che schizzano fuori dalla creta e dalle tele che vedete parlare, gridare, chiamare il passante, abbuffarsi, sedurre, supplicare, mendicare, urlare dalle risate, recitare la commedia, mercanteggiare, russare sazi contro un pezzo di muro romano, ancheggiare al richiamo del tamburello nella grotta riversante il suo abbondante cibo, è il ventre avido e generoso di Napoli che si apre ai vostri occhi, è la scena oscena di Napoli che vi salta al collo».


Dizionario appassionato di Napoli di Jean-Noël Schifano è arrivato in Italia grazie a “SosPartenope”, un progetto di crowdfunding che il portale di cultura e casa editrice Ilmondodisuk ha lanciato, prima dalla piattaforma Derev e poi da Meridonare della Fondazione Banco di Napoli, con l’obiettivo di tradurre e pubblicare il Dictionnaire amoureux de Naples, edito in Francia da Éditions Plon. Per sostenere il progetto, più di un centinaio di artisti italiani e stranieri hanno donato le loro opere per una mostra (SosPartenope, 100 artisti per il libro della città) organizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli ed esposta prima a Castel dell’Ovo, poi nella chiesa di San Giovanni Maggiore e, infine, all’interno del palazzo La Bulla. Dizionario appassionato di Napoli rivela nelle ventisei lettere dell’alfabeto il passato e il presente di una città unica nel suo genere, spaziando da eventi storici e culturali a ricordi personali dello scrittore, restituendo un ritratto di Napoli con le sue luci e le sue ombre, con le sue eccellenze e le sue contraddizioni, capace di smantellare gli stereotipi su una metropoli troppo spesso e troppo a lungo etichettata solo come covo del malaffare.

martedì 10 luglio 2018

Segnalazioni (thriler, psicologico, saggio, romance)



Cari lettori, oggi vi presento alcune recenti pubblicazioni di diverse realtà editoriali; vi accorgerete leggendo le sinossi, si tratta di generi differenti, che spero possano incuriosirvi.


Ordo Mortis
di Salvatore Conaci



Casa Editrice: WritersEditor
Pagine: 160
Salvatore Conaci presenta un thriller a tinte esoteriche, ambientato in un paesino dell’entroterra calabrese in cui niente è come sembra. 
Gli abitanti del luogo sono infatti legati da un patto di segretezza sulla natura del vero organo di potere, diverso da quello istituzionale, che tiene in mano le sorti della popolazione. 
Un giovane insegnante appena arrivato in paese, Alessio Conci, scoprirà che la tranquillità apparente del luogo nasconde un oscuro passato di sangue, e che ciò che all’inizio gli sembrava una fantasiosa leggenda si rivelerà essere una reale e intricata ragnatela di segreti e delitti inconfessabili. 

«[…] Guardò fuori dal finestrino. Tutti gli elementi di quel paesaggio rurale arrivavano e sparivano in un lampo. Gli alberi, i colori caldi sfumati e confusi, i casolari, sembravano violentare quel dannato vetro: arrivavano, imponevano la loro immagine su di esso, violando la sua trasparente natura e scappavano via, come per non essere riconosciuti, per non essere raggiunti da chi avrebbe potuto chiedere giustizia».

Ordo Mortis è un romanzo ricco di mistero e di suspense, di suoni inquietanti e personaggi ambigui, che tratta della piaga delle sette occulte e della loro sete di potere e di dominio sugli esseri umani. Una storia avvincente e cupa, a tratti violenta, arricchita da interessanti digressioni storiche e letterarie.



Vite fragili 
di Elisabetta Sabato



Casa Editrice: Edizioni del Poggio
Pagine: 144
Vite fragili è un romanzo in cui è racchiusa l’esistenza di tanti personaggi, i cui destini si intrecciano e si perdono tra felicità inaspettate e dolori insopportabili. 
Una storia che riesce a essere delicata ma anche cruda, e che racconta senza fare sconti a nessuno i lati oscuri degli esseri umani, le loro fragilità, il loro arrancare in un mondo che spesso non viene sentito come casa. 
Partendo dalla storia di Alice, il romanzo procede narrando le vicende dei personaggi a lei vicini, per poi esplorare le vite di persone molto distanti da lei, in una sorta di enciclopedia delle emozioni umane in cui si può ritrovare una parte della propria natura e dei propri sentimenti. 

«[…] Sognava una vita ben lontana da ciò che quotidianamente viveva. Sperava un giorno di non doversi più nascondere dietro le sue maschere, di vivere in un posto caldo dopo l’alba e freddo di notte, con pochi vestiti, le mani rovinate dal duro lavoro nei campi, terminato poco prima del tramonto, e la serenità da dedicare alla lettura di libri intriganti, sotto il portico».

Un romanzo che si insinua sotto la pelle del lettore, che sa parlare al suo cuore di realtà crude, mettendo sempre al centro del discorso l’umanità nelle sue infinite, meravigliose e controverse sfumature.


Evan 
di Malia Delrai



Casa Editrice: Delrai Edizioni
Pagine: 450
Prezzo: 19,90 euro
Malia Delrai ci porta a vivere un amore senza precedenti, fatto di passioni e cadaveri lasciati a marcire. 
La profonda, bruciante passione di una ragazza, assassina semiprofessionista, per il serial killer più temuto di tutta la mafia russa, il suo idolo, il suo sogno proibito, la sua più grande ossessione. 
Una storia di amore e morte che dimostra una verità inoppugnabile: non è importante cosa una persona abbia fatto o cosa farà nel corso della sua vita, l’importante è trovare l’altra metà di sé stessa.

«[…] Forse lui l’avrebbe usata e buttata via, perché era questo che Ania era, una bambola rotta, un oggetto di piacere letale. Era nata per esserlo e soffrire ora non sarebbe valso a cambiare qualcosa, però gli avrebbe lasciato il segno delle unghie addosso, avrebbe solcato la sua pelle allo stesso modo dei tatuaggi che gli disegnavano il corpo. Se lui era assoluto, lei sarebbe stata l’estasi. Ivan Volkov era suo».



Il Partito Democratico. Origine, organizzazione e identità 
di Simone Tedeschi

Genere: Saggio politico
Casa Editrice: Edizioni Epoké
Pagine: 180

Simone Tedeschi presenta un saggio politico di ampio respiro, che riesce a soddisfare pienamente sia chi vuole approfondire una materia che già padroneggia, sia chi si approccia per la prima volta a un testo di politologia. 
Il Partito Democratico. Origine, organizzazione e identità ha uno stile chiaro e informativo, e fornisce al lettore meno esperto gli strumenti adatti alla comprensione dell’opera. Partendo dalla “preistoria” del Partito Democratico, e analizzando i fattori che hanno portato alle modifiche del suo sistema di pensiero e della sua struttura interna, il saggio prende in esame ogni tappa, contraddizione e svolta di un’organizzazione che ha visto tanti attori forti e in contrasto tra loro, e momenti di consenso generale e di disfatta. 
Un racconto che oltre ad essere accurato in ogni dettaglio riesce anche a interessare e coinvolgere con i suoi tanti spunti di riflessione.

«[…] Nei suoi 11 anni di vita il PD ha influenzato in maniera determinante la scena politica italiana: ha dimostrato grandi capacità di mobilitazione e di consenso; è stato protagonista di ben cinque esecutivi (trovandosi al governo per quasi 8 anni); con la sua stessa nascita ha contribuito all’evoluzione del sistema politico nazionale, incrociando i destini degli altri principali partiti. Non sorprende dunque se fin dalla nascita l’interesse intorno al PD sia stato sempre molto alto, tanto in ambito accademico quanto nella pubblicistica più generalista. L’obiettivo di questo volume è quello di mettere a sintesi quest’ampia letteratura, tentando un’analisi complessiva del percorso che dall’Ulivo ha portato al PD e alla sua evoluzione. Il punto di partenza attorno a cui si sviluppa il libro può essere riassunto in tre domande. La ricerca che ho condotto si sviluppa innanzitutto attorno ai “perché” del PD. Il primo grande quesito che ha investito il nuovo soggetto fin dal processo fondativo riguarda in effetti le sue ragioni profonde e può essere formulato così: quali sono le ragioni strutturali che hanno condotto alla nascita del PD? La seconda domanda verte invece “sull’organizzazione” ed è forse la più classica nella letteratura sui partiti. Afferisce in senso stretto agli aspetti organizzativi e può essere formulata così: quali caratteristiche ha seguito il percorso di strutturazione organizzativa e che modello ha effettivamente realizzato? La terza domanda si riferisce infine agli esiti del processo sotto il profilo “politico-culturale”. La domanda in questo caso è la seguente: qual è l’identità PD?».

giovedì 7 giugno 2018

Libri in lettura (giugno 2018)



Ecco i libri che ho attualmente in lettura:


L'UOMO CHE DORME
di Corrado De Rosa



Ed. Rizzoli
280 pp
17 euro
Marzo 2018
Antonio Costanza, a quarant’anni, è vittima di un’indolenza che niente riesce a scalfire, neppure i brutali omicidi di due prostitute. Non sarebbe troppo grave se Antonio fosse solo Antonio.
Invece è anche il dottor Costanza, psichiatra e consulente del Tribunale per i crimini violenti. Uno che se la vede con disadattati cronici, finti pazzi e bastardi veri. 
Così, quando l’ombra di un serial killer si allunga su Salerno, città sospesa tra vecchi sapori di provincia e vanità da metropoli sul mare, Antonio fa l’impossibile per non essere coinvolto. Vagamente sociopatico e teneramente narcisista, se ne resta ripiegato in un guscio di piccole fobie, appresso alle scelte dell’ex compagna e a un rapporto complicato con il figlio. 
La sveglia però sta suonando, tanto più che di mezzo ci si mette una giornalista dal sorriso favoloso. Il sonno della svogliatezza è finito e al dottor Costanza toccherà sondare la mente omicida di uomini che odiano le donne, trascinato in un caso in cui la Legge sembra incapace di fare giustizia. 

Corrado De Rosa attinge alla sua esperienza di psichiatra, perito in vicende giudiziarie eccellenti, per costruire una commedia nera dal tono amaro e scanzonato. 
La dedica a una generazione a tratti infantile, maldestra in amore, che è cresciuta con i Lego rimanendo incastrata tra i mattoncini colorati delle possibilità e le macerie del disincanto.

L'autore.
Corrado De Rosa (1975) è uno psichiatra, autore di numerosi saggi, scientifici e divulgativi, sull’uso della follia nei processi di mafia e terrorismo. Per conto dell’autorità giudiziaria si è occupato di camorra, infiltrazioni mafiose al Nord ed eversione nera.



AIRONE1. Retroscena di un'epoca
di Antonio Cornacchia



Sometti Ed.
464 pp
21 euro
2016

Antonio Cornacchia, alias Airone 1, è stato forse il poliziotto italiano più famoso della seconda metà degli anni Settanta: fu lui ad arrestare Renato Vallanzasca e ad aprire per primo il bagagliaio di una Renault 4 in via Caetani, trovando il corpo di Aldo Moro. O a scoprire i covi dell BR e dell'Anonima Sarda. Airone 1 è il nome urlato ogni giorno in una radiolina di un'alfetta bianca, direttamente dal cuore dei '70 dei massacri e delle stragi, delle connivenze e degli spari, di Moro e di Pecorelli, di Dalla Chiesa e della Magliana, di Paul Getty e di Cossiga, delle commissioni parlamentari e dei governi balneari, del compromesso e dei servizi segreti. 
Airone 1 apre oggi i suoi diari e racconta le sue verità, vissute e ascoltate in prima persona, come rivelazione dei retroscena degli atti sconvolgenti e oscuri di quel mondo criminale e provocatorio. 
Un mondo le cui gesta si riverberano e lasciano tracce, spesso incomprensibili, che arrivano ai giorni nostri.

lunedì 16 aprile 2018

Libri a tema - la tragedia del Titanic



Nella notte tra il 14 e il 15 aprile 1912 il tristemente celebre transatlantico Titanic, in seguito alla collisione con un iceberg, affondò nelle acque gelide dell’Atlantico; morirono 1522 persone.
Durante l’incidente i passeggeri che riuscirono a trovare posto nelle scialuppe furono circa 700 (6 sopravvissuti furono ripescati in mare, tutti gli altri morirono affogati o congelati nell'Oceano).

Sono trascorsi 106 anni ma il triste e drammatico fascino che questa tragedia esercita, commuovendo tantissime persone, non è invece mai affondato.
In questo post volevo solo segnalare alcuni libri - saggi e romanzi - che trattano l'argomento o ad esso si ispirano, e che magari potrebbero incuriosire in particolare quanti tra voi nutrono interesse per questo fatto di cronaca del passato di cui si parla tantissimo ancora oggi.


Iniziamo dai saggi; ce ne sono un'infinità, la mia selezione è ovviamente davvero esigua e segue un criterio di gusto personale:


TITANIC: LA VERA STORIA 
di Walter Lord 


Garzanti
trad. C. Verga
2012
LINK
 Quello di Walter Lord è il resoconto più fedele e toccante del disastro del secolo. 
A "Titanic. La vera storia" fanno infatti riferimento tutti i film e gli spettacoli che rievocano la notte del 14 aprile 1912, e le nove interminabili ore trascorse tra l'urto contro l'iceberg, alle 23,40, e le 8,50 della mattina, quando il transatlantico si inabissò per sempre. Quella tragedia continua a commuovere il mondo intero: delle 2207 persone a bordo di quella nave "inaffondabile", se ne salvarono solo 705. 
Intervistando i superstiti con la spregiudicatezza e lo scrupolo del grande giornalista, ricostruendo i fatti con la precisione dello storico, Lord racconta in presa diretta l'affondamento del "Titanic". 
Illustra i risvolti tecnici, chiarisce dubbi e misteri; e soprattutto dà la parola a chi ha vissuto quell'evento in prima persona.




I SEGRETI DELLA MALEDIZIONE DEL TITANIC
di Massimo Polidoro  


Ed. Piemme
2012
e-book
Misteriose visioni, terrificanti presentimenti, funesti presagi. Furono alcune dozzine le persone che ebbero la premonizione che qualcosa di drammatico sarebbe accaduto nel corso del viaggio inaugurale del Titanic. 
E cosa dire del racconto di Morgan Robertson, pubblicato ben quattordici anni prima del naufragio del Titanic e incentrato sull'affondamento di un transatlantico, il Titan, scontratosi con un iceberg? 
Massimo Polidoro passa in rassegna i resoconti più noti e sorprendenti a favore dell'ipotesi di una precognizione inconscia collettiva del disastro navale più celebre della Storia e ricorda i molti segni atti a provare l'esistenza di una maledizione sul Titanic. 




LE LUCI DEL TITANIC
di Hugh Brewster



Ed. Piemme
trad. Rosaschino L.
2012
e-book
Molti dei passeggeri scesi dal treno in arrivo da Parigi quel 10 aprile 1912 non erano della categoria a cui si poteva dire semplicemente: il Titanic è in ritardo, scusate tanto. 
L'attesa andava bene per i viaggiatori di terza classe, emigranti bulgari, croati, italiani, anche libanesi, arrivati a piedi da chissà dove. Ora più ora meno, per loro nulla cambiava, e infatti di loro nessuno si preoccupava. Gente come il miliardario John Talbot IV o il famoso artista Frank Millet, invece, non amava gli intoppi. Avevano affari da seguire, appuntamenti importanti dall'altra parte dell'oceano. Ma adesso erano tutti lì, sulla banchina, insieme ad amanti impazienti di specchiarsi negli ori della nave più bella mai vista fino ad allora, o a genitori in lutto che tornavano in patria: destini sospesi sull'orlo di un'Europa ancora innocente. Intrecciando i fili che da molte destinazioni avevano portato il fior fiore del bel mondo a scalpitare per il ritardo della nave che li avrebbe consegnati a un destino non previsto nelle loro dorate scie, questa emozionante ricostruzione del fatale viaggio del Titanic ci consegna un resoconto corale che fa palpitare raccontando l'intreccio di esistenze di colpo fatte a pezzi dalla tragedia, tra "sommersi" e "salvati".


ROMANZI:

LA RICAMATRICE DI SEGRETI
di Kate Alcott 


Ed. Tre60
trad. R. Zuppet
LINK
Oceano Atlantico, 14 aprile 1912. È stata una bugia il biglietto che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo, diretta in America: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di uno straordinario talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare Lady Lucile Duff Gordon e, mentendo sulla propria identità e sul proprio passato, ha convinto la celebre stilista ad assumerla come cameriera personale. 
Adesso, davanti a lei, si apre un mondo che sembra uscito da una fiaba: saloni maestosi, tavole imbandite, cabine sfarzose e, soprattutto, sontuosi abiti di velluto cangiante, pizzi raffinati, sete pregiate... 
Eppure, in quei pochi giorni di viaggio, non sono soltanto la magnificenza e la ricchezza a stupire Tess; ben più sconvolgenti, infatti, sono gli sguardi e le parole di Jim, l'umile mozzo che ha fatto breccia nel suo cuore. 
Proprio come, di lì a poco, un iceberg farà breccia nell'"inaffondabile" Titanic... 

New York, 18 aprile 1912. Giunti negli Stati Uniti, i sopravvissuti al naufragio del Titanic vengono accolti come eroi. 
Presto, però, l'ombra del sospetto oscura proprio la stella di Lady Duff Gordon, accusata da un giornale scandalistico di aver corrotto gli ufficiali di bordo pur di salire su una delle poche scialuppe di salvataggio. 
E, quando scoprirà chi è la fonte di quella notizia, Tess sarà costretta a una scelta drammatica... 



NESSUN AMORE PIU GRANDE 
di Danielle Steel 



Ed. Sperling&Kupfer
trad. M.G. Griffini
LINK
 Edwina, la primogenita della numerosa famiglia Winfield, perde i genitori nel naufragio del Titanic. 
Travolta dal dolore, trova una ragione di vita nella dedizione ai fratelli e all'azienda paterna. 
Circondati dal suo affetto, i ragazzi crescono, imboccando strade diverse. 
Quando anche i più piccoli si staccano dal rifugio della sua ala protettiva, finalmente Edwina, dopo dodici anni di silenziosi sacrifici, riuscirà a liberarsi dai fantasmi del passato e ad aprirsi a un amore e a un'esistenza nuovi.






DOWNTON ABBEY. Sceneggiatura Prima stagione
di Julian Fellowes 


Ed. Neri Pozza
LINK
È il 15 aprile 1912 quando il Titanic affonda e più di 1500 persone perdono la vita. 
La notizia della tragedia fa il giro del mondo. Quando arriva tra le verdi campagne dello Yorkshire, in Inghilterra, nella tenuta di Downton Abbey, il conte e la contessa di Grantham appaiono più sconvolti e turbati di chiunque altro. 
Lo stesso destino che non ha concesso loro un figlio maschio, ma soltanto tre femmine, Mary, Edith e Sybil, gli ha appena strappato anche il legittimo erede della loro proprietà, Patrick Crawley, morto a bordo del transatlantico. 
Ora il nuovo beneficiario è Matthew, cugino di terzo grado della famiglia, un uomo "inopportuno", "scandaloso", che, in spregio a ogni nobile tradizione e costume, lavora per vivere.




LA CASA DI VELLUTO E CRISTALLO 
di Katherine Howe 



Ed. Salani

14 aprile 1912. Ellen Allston e sua figlia Eulah si godono i fasti dell'alta società in una sfarzosa sala da ballo del Titanic, ignare della tragedia che travolgerà i loro destini. 

Boston, tre anni dopo. Sibyl Allston partecipa alle sedute spiritiche tenute in casa di una veggente nel disperato tentativo di contattare la madre e la sorella scomparse. 
Rimasta l'unica donna in famiglia, ormai 'troppo vecchia per sposarsi', Sibyl indossa con riluttanza i panni di un'impeccabile padrona di casa, rassegnata a fare ciò che tutti si aspettano da lei. 
Mentre l'amicizia per il suo amico Ben si trasforma lentamente in qualcosa di diverso, in una fumeria di Chinatown Sibyl interroga una sfera divinatoria e vede cose sconvolgenti e misteriose. La poppa di una nave nella sfera di cristallo è il confine tra passato e futuro, tra sogno e realtà. 
Esplorando le sue nuove, inquietanti facoltà Sibyl inizia un viaggio in cerca di se stessa che la porta, sulle tracce della storia familiare, a imbattersi in un segreto da lungo tempo custodito... 
Una storia di amore e mistero, intrigo e occulto in un'accurata ricostruzione della società americana agli inizi del Novecento. Una donna tenera e sorprendente, tenace e indomabile. Una battaglia tra fato e libertà, nel disperato tentativo di trovare la strada giusta per vivere la propria vita...

martedì 10 ottobre 2017

Segnalazione: "La libertà di scegliere" di Maria Giovanna Farina



Lettori, vi segnalo che è in libreria da ottobre 2017 "La libertà di scegliere" (Rupe Mutevole edizioni), il nuovo libro di pratica filosofica della filosofa Maria Giovanna Farina.
Un testo divulgativo che analizza e

fornisce suggerimenti per difendersi dalle persone che ci fanno soffrire e allo stesso tempo per non perdere, riconoscendole, quelle che ci amano. Nel testo si incontrano disegni, poesie e due golosità di buona cucina che completano il libro.

Dalla quarta di copertina:

 “La libertà di scegliere” nasce dopo aver imparato a volare alto, ma se le ali non sono robuste faticano a sostenere il lungo volo, le turbolenze e i vuoti d’aria. Maria Giovanna Farina, riprendendo il suo fortunato libro “Ho messo le ali”, dà continuità al percorso elaborandone i punti nodali e andando oltre ci consegna un nuovo lavoro capace di accompagnare con determinazione alla scelta. Scegliere è un passaggio fondamentale dell’esistenza soprattutto quando si tratta di riconoscere le persone che ci faranno soffrire; dobbiamo però salvare e non perdere nell’ufficio degli oggetti smarriti chi ci ama, sia esso un innamorato, un amico o un collega. L’autrice, con una originale analisi degli esseri umani molesti da allontanare e dei migliori da non perdere, ci mostra che dove c’è scelta c’è libertà. I paradossi accompagnano la sua scrittura e a noi strappano sorrisi.

Antefatto: “Ho messo le ali”, uscito nel 2013, è la storia di Francesca, una donna incatenata dalla sottomissione, diventa il destino di tanti di noi incapaci di difenderci da chi ci vuole tenere in scacco. Lei incontra Paolo, il filosofo della strada, e la sua esistenza muta orizzonte: nulla sarà più come prima, avviene un cambiamento senza possibilità di ritorno al passato. Sulla panchina del dialogo, la protagonista trova il riscatto e grazie alla “cura delle parole” impara a scegliere. Scegliere le persone giuste e accantonare i traditori, gli infangatori, gli assassini dell’anima, i finti amici e tanti altri personaggi negativi è il traguardo che ci attende. Osservare, analizzare e trarre conclusioni dopo un attento esame di chi ci sta intorno è possibile solo attraverso una visione d’insieme nata grazie a Francesca che ci ha insegnato a volare alto. Solo allora giungeremo alla scelta tra il bene e il male.


L'autrice.
Maria Giovanna Farina, filosofa, consulente filosofico e analista della comunicazione, è autrice di libri per aiutare le persone a risolvere le difficoltà relazionali. Nei suoi testi divulgativi ha affrontato temi quali l'amore, la musica, la violenza di genere, la filosofia insegnata ai bambini e nell'ultimo l'ottimismo in “Dialoghi con un ottimista, in salotto con Francesco Alberoni”. Per Rupe Mutevole è uscito nel 2013 “Ho messo le ali”. Pioniera nel campo delle pratiche filosofiche, nel 2002 fonda Heuristic Institution, dove si dedica anche alla ricerca di metodi e strategie da applicare alla risoluzione delle difficoltà esistenziali. Esperta di relazioni umane, è autrice di numerosi articoli su varie riviste, ha intervistato anche in video alcuni tra i più noti personaggi della cultura e dello spettacolo. Creatrice della rivista filosofica on-line “L’accento di Socrate”, è attiva in rete anche come blogger. Ultima fatica, Maria Giovanna Farina è nella redazione della nuova rivista L’amore e gli amori diretta da Francesco Alberoni. Per conoscere nel dettaglio pubblicazioni e lavori: www.mariagiovannafarina.it

lunedì 2 ottobre 2017

Segnalazioni editoriali... per tutti i gusti!



Cari lettori, lasciate che vi segnali alcune novità, appartenenti a diversi generi, dalla narrativa italiana al romance contemporaneo da un saggio di psicologia di coppia al romanzo di formazione e per finire un noir divertente con due protagoniste imprevedibili:


FIMMINEDDA
di Michele Guardì



Ed. Sperling&Kupfer
Dal 26 settembre in libreria
Febbraio 1969. La giovane Palmina corre sconvolta per le strade di Acquaviva, paesino siciliano di tremila anime, cercando rifugio a casa della madre Concetta. 
Palmina ha abbandonato il tetto coniugale: un reato piuttosto grave, a quei tempi.
Ma cosa l'ha spinta a lasciare il marito Vincenzino, che ora vorrebbe riprendersela? Ed è mai possibile che, dopo cinque anni di convivenza, la bella Palmina sia ancora illibata?
Ad Acquaviva ci sono solo due avvocati, che quindi prendono in carico il caso dei coniugi, ma anche tutto il resto del paese si butta con gusto nello scandalo: il maresciallo dei carabinieri, il parroco, il farmacista, il barbiere, le dame di carità e perfino alcuni lontani parenti americani. 
Con il procedere della causa, i sussurri e le voci divampano come un incendio, fino a mettere seriamente a rischio la reputazione di maschio di Vincenzino: la faccenda si complica e diventa una «questione d'onore», per i due e per le loro famiglie, con in testa le formidabili e agguerrite consuocere.
E, quando di mezzo c'è l'onore, madri come quelle sono dispostissime anche a sacrificare la felicità dei propri figli… 

Tra segreti inconfessabili e colpi di scena, si dipana una vicenda dai toni leggeri e dal retrogusto agrodolce, che si iscrive nella migliore tradizione della commedia all'italiana. Michele Guardì attinge ai suoi ricordi di giovane avvocato e racconta, con sguardo ironico e carico di profonda umanità, una storia (quasi) vera di gente comune. E, sullo sfondo, dipinge un vivido affresco dell'Italia a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta e di una Sicilia che guardava al futuro, ma che restava fatalmente ancorata al passato e alle sue tradizioni.


L'AMORE NON E' MAI COME SEMBRA
di Francesca Redolfi



Libromania
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Gaia ha 24 anni e sogna di diventare una giornalista professionista. La gavetta nella redazione di un grande quotidiano milanese non la spaventa, finché a metterle i bastoni tra le ruote non arriva Diego, un nuovo e brillante cronista: maledettamente bravo… e bello! 
Da un giorno all’altro tutti i pezzi migliori vengono affidati a lui e la competizione tra loro si fa subito accesa. 
Quando in redazione si verificano fughe di notizie verso la testata concorrente, dove lavora Vittorio, fidanzato di Gaia, il direttore inizia a sospettare di lei e la situazione si fa sempre più difficile e precaria. 
E se fosse invece Diego la gola profonda e il mandante dei sospetti nei confronti della ragazza? 
Gli atteggiamenti elusivi e i misteri sulla vita privata del bel collega nutrono i sospetti di Gaia, che si tuffa a capofitto in un’inchiesta per smascherare Diego e scopre invece che la verità non è quasi mai come sembra e ... 

Una commedia degli equivoci romantica, agrodolce e piena di continue sorprese che tengono alta l’attenzione dei lettori dalla prima all’ultima pagina.



“Ti ho scelto per amore ti ho tradito per amore”
di Anna De Santis.


Armando Ed.
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Quando ci innamoriamo viviamo quel momento come unico ed irripetibile. 
Ma cosa cambia quando non sentiamo più amore verso quella persona? Cos’è che ci fa innamorare di lui o di lei? 
Perché nasce l’attrazione che ci spinge verso qualcuno, mentre gli altri ci sono indifferenti? 
E perché continuiamo ad amarlo anche dopo essere stati traditi? 
Ma soprattutto cosa può spingere a tradire?
Leggendo queste pagine il lettore prenderà consapevolezza di quelle sofferenze d’amore che rendono schiavi, per raggiungere definitivamente un rapporto migliore con se stessi e con gli altri.

L'autrice.
Anna De Santis, psicologa e psicoterapeuta, esercita la sua attività professionale a Roma e ad Aprilia ed è Presidente e fondatrice dell’associazione CODIP (Centro Operativo di Psicologia).





L'ABBRACCIO DEL SERPENTE
di G. Di Simone




"Sto camminando a passo spedito tenendo per mano mio figlio, quando una voce roca mi costringe a fermarmi. Quella voce ha qualcosa di malato, non sembra umana. Guardo l'uomo che ha pronunciato quella frase. Definirlo un uomo è un eufemismo. Sembra uno zombie, un essere immondo e pure noto che ha qualcosa di familiare. Cerco di ricordarmi chi possa essere quel morto vivente. Il ricordo mi colpisce come una saetta. Esclamo il suo nome ad alta voce. Non vorrei raccontarvi questa storia, non vorrei far riemergere ricordi dolorosi ormai sepolti. Ma non sono certo il tipo che lancia il sasso e nasconde la mano. Quindi dobbiamo tornare a vent'anni fa. Quando ancora ero giovane, ingenuo e stupido". 

Da questo incipit inizia questo favoloso romanzo. Un gruppo di ragazzi come tanti, immersi nel benessere degli anni novanta in nord Italia. Sembra una storia come tante, poi succede qualcosa. Un mostro vorace ed insaziabile inghiotte le loro vite, trasportandoli in un mondo fatto di sofferenza e di morte. Il primo sorprendente romanzo di G. Di Simone, un autore del quale sentirete di certo parlare ancora.



VICO DELL’AMOR PERFETTO. Un’indagine per taglie forti
di  Adelaide Barigozzi



Frilli Editore

…Clara e socie agiscono in un microcosmo che a tutti pare un po’ di conoscere. Chi, infatti, non si è mai soffermato a fantasticare sui propri vicini di pianerottolo, immaginando chissà quali segreti custoditi dietro a porte chiuse a doppia mandata, oppure auspicando un maggiore calore umano, capace di tessere relazioni d’amore e d’amicizia tali da trasformare una serie di singoli individui in una comunità? A me è capitato più volte. Ha ispirato i miei film, ha riempito i miei libri. Se anche voi avete simili curiosità e fantasie, questo libro non vi deluderà.

(Ferzan Ozpetek - dalla prefazione)

Quale oscuro segreto custodisce il decrepito ma sontuoso Palazzo della Polena, nel cuore del centro storico di Genova? 
Quando Patti, Clara e Rosanna, tre amiche diversamente rotonde, decisero di realizzarvi il loro sogno, ovvero aprire la Boutique Tutta Curve, un negozio bomboniera specializzato in taglie forti, mai avrebbero immaginato di ritrovarsi di lì a un anno sulla scena di un delitto. 
Chi sono veramente gli abitanti del palazzo? 
Forse è tra loro che si nasconde uno spietato assassino?
 Una sola cosa è certa: nessuno è al sicuro. E tutti hanno qualcosa da nascondere. Lo psicologo esperto in adolescenti inquieti, l’ex moglie volitiva, una parrucchiera facilmente eccitabile, una vegliarda altezzosa con un debole per i carlini, uno strano ragazzo che pare un elfo…
 E così, tra prove d’abito, tazze di tè, cioccolatini, omaggi floreali anonimi, incontri pericolosi e molti pettegolezzi, Patti, Clara e Rosanna si improvvisano detective. Ma scoprire la verità non sarà per niente facile. 

L'autrice.
Adelaide Barigozzi è giornalista. Lavora per “Cosmopolitan” e ha scritto per diversi giornali e periodici tra cui “Corriere Mercantile”, “Bella”, “Corriere della Sera”, “Grazia”,“ Marie Claire,” ed “Elle”. Cresciuta a Genova, ha abitato per alcuni anni in Brasile. Da tempo vive a Milano.
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