giovedì 15 agosto 2013

Frammenti.. di chi non smette di sognare



frammenti


Non le importava del fatto che normalmente le ragazze non
si occupavano di affari commerciali,
 in special modo le ragazze del porto, 
come sua madre le ricordava in continuazione: 
dovevano imparare a cucinare, a cucire e a
tenere in ordine la casa per trovare un marito che si occupasse
di loro, come avevano fatto i loro padri. 
"Stupidaggini", così la madre liquidava le sue idee 
e le consigliava di cercare di
imparare a fare il pane, invece di stare al fiume. 
Ma il padre non credeva che i suoi sogni fossero stupidi. 
"Bisogna avere dei sogni, Fee", diceva. 
"Il giorno che smetti di sognare puoi
anche andare dal becchino, 
perché non sei niente di più di un morto. "


Cover di Earthbound



cover

Le cover di oggi sono tutte di un libro: EARTHBOUND di Aprilynne Pyke.

Che ne pensate?
Beh, direi che la prima è quella che forse colpisce di più!

Earthbound (Earthbound, #1)
by razorbill

Earthbound (Earthbound, #1)
by Harper collins Children
Earthbound (Earthbound, #1)
harper collins AU

Der Kuss der Göttin
tedeschen 

mercoledì 14 agosto 2013

Segnalazione in arrivo: GLI ARTIGLI DEL DIAVOLO di Maria Elena Gattuso



Un momento che mi piace sempre molto: quello delle segnalazioni libresche, soprattutto quando poi si tratta di un romanzo di un'autrice esordiente!!

In questo caso, l'Autrice non è proprio al suo esordio, nel senso che non è al suo primo romanzo, del quale abbiamo già parlato qui sul blog e di cui potrete leggerne la recensione su Chicchi (Il ragazzo del destino).

Vi parlerò, dunque, della sua ultima uscita:

GLI ARTIGLI DEL DIAVOLO
di Maria Elena Gattuso


Gli artigli del diavolo - copertina
Ed. Narcissus
46 pp
1.99 euro
formato pdf
Agosto 2013
Trama:


"Penso che se il diavolo non esiste, ma l'ha creato l'uomo, questi l'ha creato a sua immagine e somiglianza" (F. Dostoevskij - I Fratelli Karamazov) 


Lucrezia, un'aspirante giornalista che si occupa di necrologi, si ritrova coinvolta in un bizzarro mistero: un certo Filippo Ricasoli ha scritto la biografia di Orazio Bischerri, ex vice sindaco di Firenze, predicendone la morte ancora prima che avvenisse, rubandole così l'esclusiva. 
Come se non bastasse, qualcuno sta utilizzando la storia del fantasma di Firenze per sterminare tutti i membri della famiglia Bischerri in un modo assai singolare: 66 aghi sulla schiena. 
Aiutata da un ex compagno di scuola e da una guida turistica incontrata per caso, Lucrezia si troverà immersa in miti e leggende che hanno da sempre popolato la città fiorentina e non solo.
Gli attori in scena saranno travolti in un gioco surreale, macabro, manovrato da una mente acuta e sottile... ma è umana o eterea? 
E cosa nasconde la leggenda degli Artigli del Diavolo?

PER ACQUISTARE IL LIBRO


Tratto dal libro:

« C’è una leggenda sul Duomo di Pisa… » esitò il ragazzo, incerto se proseguire o meno.
« Racconta »
« Sul lato nord, a sinistra della facciata, su un blocco di marmo di origine romana, si trovano una serie di piccoli buchi neri. Secondo la leggenda si tratterebbe dei segni lasciati dal diavolo quando si arrampicò sul Duomo per fermarne la costruzione. Vengono chiamati “artigli del diavolo” »
« Devo vederli » decise Lucrezia d’impulso.
[...]
« Hanno una particolarità. »
« E sarebbe? »
« Non riesci a contarli » rivelò « Ogni volta che ci provi, non sono mai gli stessi e viene fuori un numero diverso »
« Dici sul serio? »
Il giovane abbozzò un sorriso.
« Fu uno scherzo del diavolo » spiegò « È così che fece impazzire l’architetto»

L'Autrice.
Maria Elena Gattuso è nata a Montalcino (Siena) nel 1988 e risiede a Scandicci (Firenze). Ha conseguito la laurea in Comunicazione Linguistica e Multimediale, Facoltà di Lettere e Filosofia, Università degli studi di Firenze. Attualmente è iscritta alla Laurea Magistrale in Scienze dello spettacolo (Prosmart), situata a Prato. Contemporaneamente frequenta la scuola di formazione per giovani attori "Il Mestiere del Teatro" del Teatro Stabile Metastasio di Prato.

Una citazione una canzone: TU CHE SEI PARTE DI ME



Il frammento di oggi, associato a una canzone, è tratto da I GIORNI DEL TE' E DELLE ROSE della Donnelly....

La sensazione di quel
cuore sotto il suo palmo, 
così forte e vulnerabile, 
quasi lo stordì. 
Lei era la sua compagna, era parte di lui, 
come la sua
carne e le sue ossa. 
Era con lui, in lui, in ogni cosa che faceva.
Era tutto ciò che voleva dalla vita, 
il suo sogno più grande.

E la canzone è...

di Pacifico - Nannini

Tu che sei parte di me
e sciogli i nodi, le resistenze,
le mie mani chiuse
Tu che sei parte di me
e porti sogni e mi fai sorprese
Tu che sei parte di me...

Soli per la notte intera,
soli una vita intera


Anteprima Chrysalide. IO NON SONO MARA DYER




Apra gli occhi e legga con attenzione chi di voi ha letto e amato CHI E' MARA DYER di Michelle Hodkin!!
Bene, se aspettavate il seguito, ad inizio settembre sarete accontentati!!

1. The Unbecoming of Mara Dyer (Chi è Mara Dyer)
2. The evolution of Mara Dyer (Io non sono Mara Dyer)
3. The retribution

IO NON SONO MARA DYER
di Michelle Hodkin

Ed. Mondadori
Chrysalide
Trad. E. Costantino
324 pp
17 euro
USCITA 3 SETTEMBRE
 2013


Ed. Mondadori
Chrysalide
Trad. E. Costantino
324 pp
17 euro
USCITA 3 SETTEMBRE
 2013

Trama

Mara Dyer sa di aver commesso un omicidio. Jude voleva farle del male, e lei si è difesa, grazie al terribile potere che le permette di uccidere con la forza del pensiero. Ma ora Jude è tornato, e nessuno le crede anche se giura di averlo visto con i suoi occhi. Quel ragazzo dovrebbe essere morto, e Mara rischia di finire i suoi giorni nell'ospedale psichiatrico in cui è tenuta in osservazione con una diagnosi di probabile schizofrenia. L'unica possibilità di salvezza è assecondare i medici e fingere di avere avuto un'allucinazione. Così la sera è libera di tornare a casa e vedere Noah, l'unico che ancora crede in lei e cerca di aiutarla a fare luce sui misteri che circondano la sua vita, proteggendola da Jude. Ma i fatti inquietanti si moltiplicano, e Mara rischia di impazzire sul serio: qualcuno entra in camera sua la notte e la fotografa mentre dorme, e un giorno le fa trovare una bambola appartenuta alla nonna, che soffriva dei suoi stessi disturbi. Mara, esasperata, cerca di bruciarla, ma nel fuoco rinviene un talismano complementare a quello in possesso di Noah...



Ma ricordiamo anche il precedente libro:

CHI E' MARA DYER


Chi è Mara Dyer
Ed. Mondadori
Chrysalide
Trad. E. Costantino
430 pp
16 euro
Febbraio 2013
Trama

Era solo un gioco. Eppure Mara non voleva partecipare alla seduta spiritica con le sue amiche Rachel e Claire. Sei mesi dopo, Mara si risveglia dal coma in una stanza di ospedale. E le sue amiche sono morte. Cos'è successo quella notte al manicomio abbandonato? Perché Mara è l'unica sopravvissuta? Orribili allucinazioni iniziano a perseguitarla e un dubbio si insinua nella sua mente: e se fosse stata lei a causare quelle morti, come aveva predetto la seduta spiritica? L'incontro con il turbolento, bellissimo Noah potrebbe essere la sua salvezza o la sua definitiva condanna. Perché anche Noah ha un segreto, legato al grande mistero che la tormenta: chi è Mara Dyer?

L'autrice.
Michelle Hodkin è nata in Florida nel 1982, ha frequentato il college a New York e si è laureata in legge. Ha viaggiato il mondo con la sua compagnia teatrale. Ora si dedica solo alla scrittura e ai i suoi tre animali domestici.

Dedicato a te



ex-epigrafe

Quella di oggi non è una semplice citazione che l'Autrice del romanzo che ho scelto ("Segreti di una notte d'estate" vol.1, di Lisa Kleypas) trascrive prima di iniziare la sua storia, ma è una dedica; mi è piaciuta e la condivido con voi...!!!



A Julie Murphy,
per esserti presa cura di Griffin e Lindsay
con affetto profondo, infinita pazienza
e straordinaria abilità...
per aver usato i tuoi molti talenti
per promuovere la mia carriera...
perché sei un membro prezioso
della nostra famiglia...
e soprattutto perché sei tu.
Con affetto, per sempre.


Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it "Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire".

martedì 13 agosto 2013

I libri che vorrei



Libro in wishlist!!
Che ne pensate? Li conoscete o li avete letti?

SONO SOLO MIA
di Gigliolia Alvisi


Edizioni EL
Young
216 pp
10.50 euro
2011
Trama

Sorella impeccabile, Mamma ambientalista, Papà intransigente. E poi Mia, sedici anni e mezzo, adolescente scomoda, un po' artista un po' aliena, fuori dal gruppo per vocazione. È l'identikit della famiglia Menin, ovvero quattro universi a sé riuniti quasi per caso sotto lo stesso tetto. 
Finché una grave malattia della madre non fa saltare per sempre gli equilibri. Allora le maschere cadono una dopo l'altra come le tessere di un domino: Mamma non è la supermamma col sorriso sempre stampato; Papà non è il custode dell'ordine e della morale; Stella non è la liceale tutta cervello e niente sentimenti. 
E Mia non è l'isola che pensava di essere. Anzi, per affrontare la situazione, deve scoprire quanto sono importanti gli altri. Tutti gli altri. 
I suoi compagni di scuola, emo o alternativi, con cui pensava di non avere proprio niente in comune. 
I professori, che le sono sempre sembrati degli inetti. 
E Andrea, che scappa alle definizioni e fa breccia nel muro che Mia si è costruita intorno.



LA SFURIATA DI BET
di Christian Frascelle


Ed. Einaudi
Super ET
206 pp
10 euro
2013
Trama

Bet non è bella ma fa tipo. È appassionata, grintosa e ha una lingua corrosiva. 
Ripete il terzo anno di liceo e abita in Barriera di Milano, un posto che si chiama così anche se si trova a Torino. 
Bet ce l'ha con il mondo. Con il padre, ex operaio ed ex sindacalista, che si è trasferito nella capitale. 
Con la madre, che non riesce a tenerle testa per quanto si sforzi, e con il passivo compagno di lei, Leonardo. Con il Guardone del palazzo, che la spia da dietro le tende. 
Con la scuola, che tenta di irreggimentarla. Con la gente, che ha perso la voglia di ribellarsi. 
E persino con se stessa. 
Perché si incolpa della tragedia che ha distrutto la sua famiglia. Bet non ce la fa proprio a frenare la lingua e a non dire quello che pensa. In modo ingenuo, a volte goffo, ma obbedendo a un istinto incontrollabile, perché vuole cambiare le cose. 
Prima si oppone allo sfratto di un'anziana signora, finendo in caserma. Poi cerca di aiutare Viola, una ventiduenne incinta dalla risata esplosiva, ma riesce a ficcarsi in un altro guaio. Infine, insieme al suo amico Andrea, organizza uno sciopero nella fabbrica dove la madre rischia il licenziamento. 
Ma la delusione e la rabbia per i soprusi subiti la spingono a un gesto impulsivo e lucidissimo, dagli effetti inarrestabili. Il ritratto di un'intera generazione precaria, incatenata e muta, che però non sa smettere di sognare.


L'autore.
Christian Frascella è nato e vive a Torino. Ha pubblicato Mia sorella è una foca monaca (Fazi, 2009), Sette piccoli sospetti (Fazi, 2010). Per Einaudi è uscito nel 2011 La sfuriata di Bet (I coralli) e nel 2013 Il panico quotidiano (I coralli)
.

Anteprima Sperling. TU, IO E TUTTO IL TEMPO DEL MONDO



Anteprima Sperling:

TU, IO E TUTTO IL TEMPO DEL MONDO
di Taylor Jenkins Reid


Ed. Sperling&Kupfer
Oandora
336 pp
17.50 euro
USCITA 27 AGOSTO
2013
«Hai mai sentito parlare delle supernove?
Splendono più lucenti di qualsiasi altro corpo celeste e poi si spengono in un attimo, una rapida esplosione di straordinaria energia. 
Mi piace pensare che per te e per Ben fosse così… 
per un breve arco di tempo avete vissuto una passione incredibile, 
che la maggior parte della gente non conosce in una vita intera.» 

Trama

Elsie è giovane, bella, vivace, e di mestiere fa la bibliotecaria. Ben è un ragazzo simpatico, arruffato, inconsapevolmente affascinante, fissato con i libri e con l’astronomia.
A Capodanno, in una giornata insolitamente grigia per la luminosa Los Angeles, Elsie e Ben si incontrano per caso, parlano, ridono, si conoscono… e s’innamorano.
,

Abbagliati dalla felicità di questo amore, fiduciosi e impazienti come solo a vent’anni si può essere – quando hai davanti a te tutto il tempo del mondo – decidono di sposarsi. All’improvviso, dopo soli sei mesi. Elsie adora quel ragazzo così vitale e innamorato di lei – il tipo che ti porta in macchina sulla statale per ore solo per farti sentire il profumo dell’oceano, o corrompe la commessa della gelateria in chiusura per un ultimo cono con panna. Quando è con lui Elsie è finalmente se stessa, e si sente migliore. Vuole davvero passare il resto della sua vita insieme a Ben, per fare con lui tutto, tutti i giorni: l’amore, la spesa, i bambini, il caffè. Elsie non può certo immaginare che il loro matrimonio durerà soltanto nove giorni, e che un incidente crudele e impensabile li strapperà l’uno all’altra. Né può immaginare, ora, che un giorno ritroverà la forza di credere in qualcosa, anche se Ben non c’è più. E che ad aiutarla sarà la più improbabile delle amiche: la madre di Ben.

L'Autrice.
TAYLOR JENKINS REID è nata nel Massachusetts ma vive a Los Angeles con il marito.
Ha lavorato come insegnante prima di cominciare a scrivere. Tu, io e tutto il tempo del mondo è il suo primo romanzo, appena lanciato in America e in corso di traduzione in molti Paesi europei.
Taylor è già al lavoro sul secondo romanzo
.

Recensione: PICCOLO MONDO ANTICO di Antonio Fogazzaro



Classico letto per il mese di agosto.

PICCOLO MONDO ANTICO
di Antonio Fogazzaro


Sinossi

Sullo sfondo dell’Italia risorgimentale, tra la prima e la seconda guerra di indipendenza, si svolge il dissidio amoroso e ideale tra Franco Maironi, un giovane di idee liberali, e Luisa Rigey, una ragazza di modeste condizioni economiche. Franco vive con la nonna, una marchesa che parteggia per il governo austriaco, la quale si oppone al suo matrimonio con Luisa e minaccia di diseredarlo. Franco non le dà ascolto e sposa Luisa. Dopo il matrimonio, dunque, i due vanno a vivere a Oria sul lago di Como, dallo zio di Luisa, Piero Ribera.
Presto emerge tra i due un profondo dissidio, frutto della loro diversità di carattere. Neanche la nascita di una bambina, Maria, che lo zio ama chiamare Ombretta Pipì, sembra placare i loro animi così differenti (contemplativo e idealista lui, pratica e razionale lei) e migliorare il loro rapporto.
E a complicare le cose.. un testamento...

L'autore.
Antonio Fogazzaro (1842-1911) fu uno degli scrittori più discussi dell’ottocento, il primo a narrare i conflitti della nascente borghesia italiana. Venne accusato ora di conservatorismo ora di modernismo, ora di provinciale perbenismo ora di pericoloso erotismo. Tra queste contraddizioni, che finirono per procurargli l’avversione sia della Chiesa sia dei positivisti, videro la luce le sue opere maggiori: Malombra e la tetralogia Piccolo mondo antico, Piccolo mondo moderno, Il santo e Leila.


le mie impressioni....!!
Leggere questo romanzo - di cui vidi una delle trasposizioni televisive un po' di anni fa (quella con la Pandolfi, Alessandro Gassman e Virna Lisi) - è stato piacevole, anche se all'inizio ho rischiato un po' di annoiarmi....
Eh sì, perchè l'Autore abbonda con un linguaggio dialettale (veneziano) e, se da una parte questo aspetto rende la narrazione simpatica, vivace, molto realistica, dall'altra non vi nascondo che però facevo fatica a capire tutto....
Ad ogni modo, nel complesso, anche se in alcuni momenti la narrazione procede più lentamente che in altri, è scorrevole e i dialoghi aiutano molto in questo senso.
I personaggi sono molto "pittoreschi", alcuni fanno sorridere (tipo Pasotti e il curato), altri mi inteneriscono, come lo zio Piero e la mamma Teresa.
Insopportabili sia la marchesa-strega, sia quell'impiccione del Pasotti...
Molto romantico e dolce Franco, il suo corteggiamento accennato e tutto il suo comportamento con Teresa.

Mi ha fatto sorridere una cosa che accade ancora oggi, soprattutto in realtà di paese: il paese è piccolo, la gente mormora". tutti sanno tutto di tutti, ma nessuno vuol farlo sapere.. 

Franco e Luisa sono innamorati ma il loro amore è ostacolato.
Detta così, ricorda un po' Renzo e Lucia o Romeo e Giulietta, ma Piccolo mondo antico ha caratteristiche proprie e ci fa entrare in un mondo a sè, in cui veniamo a contatto con la quotidianità, con i pensieri più profondi, con le lacrime, di personaggi ai quali la vita non sempre ha fatto sconti o concessioni...
Se il titolo ha in sè, infatti, un che di "fiabesco", di lontano e nostalgico, la storia narrata non manca però di sfumature tutt'altro che rosa..
L'amore di Franco e Luisa è sufficiente a renderli felici?
Franco potrebbe aprire le braccia davanti all'eredità che la ricca nonna ha in serbo per lui, ma non lo fa: ama Luisa e il suo amore onesto e forte non ha bisogno dell'approvazione dell'austera nonnina.
E Luisa stessa, per amare Franco, non ha bisogno di nessun altro... se non se stessa...
Eh sì, perchè la nostra protagonista femminile, a livello caratteriale, è più "tosta" del marito; in un certo senso, è anche meno disposta a "mettere da parte" certe convinzioni pur di andare incontro al suo uomo.

La cara Luisa mi ha fatto impressioni diverse: inizialmente simpatia, perchè è una donna forte, determinata, affettuosa ma non smielata, caratterizzata da una certa "indipendenza intellettuale", però via via l'ho trovata "freddina" verso suo marito, il quale però mi sa che della mogliettina non ha comunque capito granchè.
Lui la vorrebbe timida, dolce, devota alla religione... ma lei non è proprio così....

Emerge, pagina dopo pagina, sempre di più la differenza tra i due coniugi, a livello di pensiero e di approccio alla "questione religione"... e questo si ripercuote anche sull'educazione della figlia, la piccola Maria: il padre la vorrebbe indirizzare verso gli insegnamenti e le pratiche della religione cattoliche, la madre - con il suo spirito indipendente - preferirebbe che la piccola crescesse sviluppando un senso di giustizia e di bene per il prossimo a prescindere dal sentimento religioso....

Diciamo pure che qui il proverbio "gli opposti si attraggono" ha difficoltà a realizzarsi.
Se poi, a causa di testamenti e intromissioni di altra gente, viene pure meno la fiducia, si va di male in peggio.

Forse la distanza (dovuta alla guerra, siamo negli anni della dominazione austriaca) può aiutarli a ravvivare la fiamma dell'amore sincero che provano l'uno per l'altra?

Forse, ma a volte il destino fa conti diversi dai nostri e il dolore si affaccia con violenza nella vita dei due sposini, che reagiscono in modi, ancora una volta!, opposti....
L'uno trova conforto nella fede, l'altra.... ha una reazione davvero differente, che però non è da condannare perchè ci sono perdite che davvero sono tanto difficili da "gestire", assorbire... e ci si può aggrappare a qualsiasi cosa per cercare di conservare legami che la morte strappa via crudelmente...

Riuscirà l'affranta Luisa a seguire il paterno e saggio consiglio dell zio Piero:

 «Sappi che nel Libro del tuo Destino una pagina si chiude, un'altra si apre. Vi è ancora per te un avvenire di vita intensa; il dramma, che tu credevi finito al secondo atto, continua e dev'essere straordinario se Io te lo annuncio»?

Vi rimando la risposta alla lettura del romanzo, affinché possiate anche voi entrare in questo piccolo mondo antico, conoscere questi personaggi tanto diversi ma ben delineati,, che a me hanno suscitato sentimenti e pensieri, anche in virtù delle varie tematiche affrontate dall'Autore e che toccano la sfera, molto intima, di come ciascuno di noi concepisce la vita, la morte e certi ideali.

Con questo classico partecipo alla sfida:

un classico al mese


Viaggiare leggendo .. insieme al Golem



Come ho detto qualche giorno fa, sto leggendo IL GOLEM di Meyrink.

golem
Per la rubrica VIAGGIARE LEGGENDO di oggi, pensavo di parlare un po' della leggendaria figura del golem, appunto.


Praga, 1580. Gli Ebrei della città sono nuovamente oggetto di accuse superstiziose; un certo Taddeo, accecato dal fanatismo religioso avverso ai giudei, si ingegna per diffondere calunnie in maniera tale che vengano allontanati.

'Necessita una protezione', pensa il più autorevole rappresentante della vita spirituale della comunità, teologo, rettore della Scuola Talmudica di Praga, il rabbino Jehuda Lőw ben Bezalel, noto come Rabbi Lőw (1512-1609). Egli è un grande cabalista che una giorno, per risolvere questo problema, riceve in visione un consiglio divino: “Crea un Golem di argilla e annienta la malvagia canaglia divoratrice di Ebrei”.

Rabbi Low,  tramite la corrispondenza numerica arcana delle lettere dell’alfabeto, crea un corpo vivente dall’argilla. Egli conosce il rituale segreto; chiama a sè altre due persone fidate, poiché il Golem necessita dei 4 Elementi per essere realizzato: Jizchak ben Simon, suo genero (a cui il rabbi attribuì l’elemento fuoco); il suo discepolo, Jackob ben Chajim, (cui il rabbi attribuisce l'elemento acqua), mentre a sè stesso attribuisce l’aria. La terra, dalla quale sarebbe nato il Golem, completa la tetrade.
Si recano sulle rive della Moldava e Rabbi Low inizia a dare disposizioni per la creazione del Golem: si dispongono ai piedi del blocco di argilla prescelto, eseguono le operazioni che Rabbi Lőw indica scrupolosamente, eseguendo dei giri in un senso preciso e recitando formule magiche specifiche contenute nel Libro della Creazione.
sinagoga
A poco a poco il blocco prende forme umane, ma rimane inerte. Al termine di tutto il cerimoniale magico, il rabbino mette nella bocca dell’essere uno Shem (che significa ‘nome’, cioè il nome di Dio) scritto su una pergamena e tutti e tre contemporaneamente, piegandosi verso i quattro punti cardinali, pronunciano le parole “E soffiò nelle sue narici un alito di vita e l’uomo diventò un essere vivente”. All’ordine del rabbino, il Golem si alza, viene vestito come un servitore del tempio e appare come un uomo normale, soltanto gli manca la parola. Viene chiamato Josef e da quel momento ebbe il compito di vigilare sulla Comunità ebraica, dovrà eseguire gli ordini del rabbino e di nessun altro.

Il Golem doveva portare sulla fronte la parola Emeth =Verità (che in ebraico si scrive Aleph, Mem, Thaw, con valore rispettivo delle lettere 1, 40, 400).

Il Golem presenta alcune caratteristiche che lo rendono minaccioso; leggenda vuole che un giorno Rabbi Löw si dimenticasse di impartigli gli ordini della giornata ed egli, non sapendo che fare, si mise a correre all’impazzata per il ghetto, distruggendo ogni cosa, fino a che il suo creatore lo fermò, sempre con la parola che è strumento magico.

Rabbi Löw, trascorso molto tempo dalla creazione del suo Golem, vedendo la città ebraica pacificata, decise che non ci fosse più bisogno di tenerlo in vita. Ordinò a Josef che non dormisse nella stanza del Rabbinato ma di portare il proprio letto nella soffitta della Sinagoga Vecchia-Nuova. Naturalmente il rituale si svolse a notte fonda, alla presenza delle stesse tre persone che avevano partecipato alla creazione del Golem. Inattivarlo non fu affatto difficile per Rabbi Löw: bastava ripetere il cerimoniale al contrario di come era stato eseguito per la creazione. I giri intorno al Golem in senso contrario, le parole del ‘Libro della Creazione’ recitate alla rovescia, le formule all’inverso…E il Golem si irrigidì in una zolla di argilla, com’era prima che gli dessero vita. Lo spogliarono fino alla camicia e bruciarono i vestiti mentre il blocco argilloso venne coperto con vecchi mantelli per la preghiera e con resti di libri che, secondo l’uso ebraico, si conservano nella soffitta della sinagoga. La gente seppe solo che Josef il Golem era scappato dalla città di Praga. Il Rabbino Löw emanò il divieto assoluto a chiunque di andare nella soffitta della sinagoga Vecchia-Nuova e nessun oggetto sacro, compresi i libri, sarebbe mai più stato conservato in quel luogo.

fonte
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