giovedì 17 ottobre 2024

GREENLIGHTS. L'arte di correre in discesa di Matthew McConaughey [ RECENSIONE ]



L'attore statunitense Matthew McConaughey si racconta con schiettezza, simpatia, ironia, leggerezza e profondità insieme e, tra aneddoti personali e famigliari, tra esperienze avventurose e bizzarre, tra momenti di stallo e di crisi ed altri di euforia e appagamento, impariamo a conoscere un uomo che, pur con tutti i difetti, le mancanze e le difficoltà, cerca di vivere ogni giorno pienamente, nel rispetto di sé, dei propri valori, dei propri sogni, anche se ciò significa restare un po' ai margini del patinato mondo hollywoodiano.



GREENLIGHTS. L'arte di correre in discesa
di Matthew McConaughey



Baldini+Castoldi
trad. S. Travagli
304 pp
23 euro
2021

«Qui sono racchiusi cinquant'anni di cose che ho sperimentato, sognato, inseguito, dato e ricevuto; alcune valide, altre vergognose. Le volte in cui l'ho fatta franca, quelle in cui mi hanno beccato, e quelle in cui mi sono bagnato ballando sotto la pioggia.»

Il filo conduttore di questa singolare autobiografia riflette l'approccio alla vita dell'autore e consiste in questa "filosofia":

"se sai come, e quando, affrontare le sfide, puoi sperimentare quello stato glorioso che io chiamo “greenlight”,
 semaforo verde."

Tra queste pagine, l'autore racconta di sé, della propria famiglia, delle esperienze fatte, degli inizi della carriera cinematografica e di come essa è evoluta - conseguenzialmente alla sua evoluzione umana, interiore, emotiva, come uomo - e, tra un racconto e l'altro, ci lascia passaggi significativi in cui emerge la profondità dei suoi pensieri e delle sue riflessioni su ciò che gli sta a cuore (la famiglia, Dio, il lavoro...).

Pur essendo, quindi, una narrazione in cui si tiene viva la memoria del passato, non c'è traccia di toni sentimentalistici né di inutili nostalgie: Matthew si mantiene sempre allegro, spensierato, simpaticamente schietto e senza filtri, tanto che sembra di ascoltare le confidenze di una vecchia conoscenza.
E anche se, come dicevo, troverete parecchi suoi appunti, post-it, versi, passaggi riflessivi seri, non v'è in essi il desiderio spocchioso di insegnare qualcosa a chi lo legge, quanto piuttosto il puro desiderio di aprirsi, condividere, sentirsi uomo come tanti in mezzo ai propri simili.

A più di cinquant'anni, l'attore ha messo nero su bianco successi e fallimenti, gioie e dolori, le cose che l'hanno stupito o fatto ridere di cuore, i consigli che elargisce a sé stesso (sull'essere sereno, evitare stress, su come godersela, sul rispetto per gli altri, su come dare valore e significato alla vita, come essere più coerente con sé stesso e la propria natura...), le storie del passato, le lezioni apprese e dimenticate, le poesie, le preghiere, rimedi, convinzioni, fotografie.


"Antropologo da divano, filosofo pop in cerca della verità, ho seguito suggerimenti celesti, fatto associazioni, ascoltato molte voci, e fatto i conti con la realtà inseguendo letteralmente i miei sogni."

Sono pagine in cui vien fuori a tutto tondo la personalità di McConaughey: la sua esuberanza, la frenesia di vivere ogni momento con tutto se stesso, senza riserve, il suo cercare di essere coerente e onesto sempre, il voler restare con i piedi per terra, consapevole che il successo è effimero e oggi c'è e domani chissà, e ancor più conscio di aver fatto tante cose buone ma anche di aver pestato molte... "emme", che poi è un po' l'esperienza di tutti noi; cosa fare in questi casi? 

"Ho semplicemente imparato a pulirmi le scarpe e andare avanti."

Mi è piaciuto leggere in che tipo di famiglia è nato e cresciuto, come fossero particolari i suoi genitori, il tipo di amore che condividevano tra loro e il modo di esprimerlo ai figli (nel bene e nel male). La famiglia è assolutamente un pilastro fondamentale nell'esistenza di Matthew e i valori che i suoi "vecchi" gli hanno trasmesso non smetteranno mai di essere dei semafori e dei punti di riferimento nel corso degli anni.

Viaggiare è stata una delle esperienze che maggiormente l'hanno fatto crescere, mettendolo in diretto e stretto contatto con l’umanità, aiutandolo a capire il denominatore comune del genere umano: i valori.

Mi sono piaciuti molto gli aneddoti relativi alla sua carriera lavorativa e i "dietro le quinte" di alcuni dei suoi film più importanti, come Il momento di uccidere, che adoro, o Dollar Buyers Club, che gli è valso l'Oscar come Miglior Attore; apprezzo molto il fatto che non abbia abbassato la testa davanti a chi - nel mondo del cinema - aveva già deciso che lui fosse un attore da commedie romantiche e basta, ma che abbia cercato con tenacia e coraggio di staccarsi da questa etichetta, impegnandosi in ruoli decisamente più drammatici e "tosti".

Tenero e genuinamente romantico il suo legame con la moglie, Camila, con cui ha avuto tre figli; profonda la sua costante ricerca di Dio, del rapporto con ciò che va al di là del terreno e del qui e ora, ma che non per questo è meno concreto o vago e indefinito.

Nel complesso devo dire che è stata un'autobiografia interessante da leggere e lo stile narrativo di McConaughey è oltremodo piacevole, lui è un bravo "raccontastorie"; certo, in alcuni punti ho trovato la lettura meno coinvolgente, ma in generale mi è piaciuta perché mi ha dato modo di conoscere un po' meglio quest'attore che ho sempre seguito e trovato bravo bravo.

Mi è venuta voglia di recuperare ciò che non ho ancora mai visto della sua filmografia ^_^

A voi piace McConaughey  come attore?
C'è un film suo che avete particolarmente amato?




Citazioni

"Non possiamo apprezzare la luce senza le ombre. 
Dobbiamo perdere l’equilibrio per trovare un appoggio migliore. 
È meglio saltare che cadere. 
E ora eccomi qua."


"Dio, quando incrocio la verità, 
dammi la consapevolezza per riceverla 
la sensibilità per riconoscerla 
la presenza per renderla personale 
la pazienza per preservarla 
e il coraggio per viverla"


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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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