lunedì 11 giugno 2012

Books&Title (5)


Books&Titles
Ed eccomi a questa rubrica, per parlare di quei titoli di libri che mi hanno colpito perchè le parole contenute mi creano associazioni e pensieri ... "profondi" ^_^

Iniziamo da
LA DONNA
VESTITA DI RUGIADA
Hong Ying
 Questo titolo è bello perché lo trovo poetico: la rugiada mi dà l'idea di qualcosa di leggero, fresco, puro, inafferrabile: trovo sia un titolo molto intrigante...!








La casa dei quattro venti
LA CASA DEI
QUATTRO VENTI
Elif Shafak




   Questo titolo mi piace perchè il vento mi rimanda al concetto di libertà

 e il fatto che si citi una casa mi dà il senso di qualcosa di ampio, di molto grande e lontano, ai confini del mondo, come se questa casa fosse ai quattro angoli della terra, o forse più semplicemente esposta ai venti, magari in senso metaforico, di "tempeste della vita"!






Un sospiro nel vento
UN SOSPIRO NEL VENTO
L. K. Hamilton



Queste parole hanno un che di sfuggente, evanescente, qualcosa che a malapena si può udire, proprio come un sospiro, e per di più nel vento, quindi qualcosa che si perde molto facilmente..., il che mi da anche un senso di vaga inquietudine ^_^








Quando l'amore non finisce
QUANDO L'AMORE
NON FINISCE


Beh, è un titolo molto forte, romantico, appassionato: l'amore può non finire ed in fondo questo è il desiderio di tutti quelli che sono innamorati e che si augurano che la proprio storia d'amore non termini...
Mi dà l'idea di una "catena", di un legame morte che non si spezza.


QUALE TRA QUESTI TITOLI VI PIACE DI PIU'?? ^_^



ALCUNE NOVITA' IN LIBRERIA (14)

Rieccoci con le novità in libreria!
Questi sono mesi davvero ricchi di uscite letterarie e quando sabato sono andata in libreria - uscendone solo con  IL CONTE DI MONTECRISTO - non ho potuto non rimpiangere tanti degli acquisti che avrei voluto fare... ma che non ho fatto!

Eccone alcuni.

UN MONDO INNOCENTE
di Ami Sakurai

978-88-541-4294-7
Innocent world
Edizioni Newton Compton
Collana  Anagramma
160 pp
9.90 euro (cartaceo)
4.99 e-book
Uscita: 7 giugno 2012
Sinossi


La strada della perdizione può essere infinita. 
Così come la natura del desiderio e dell’amore. 

Ami non crede in niente, non spera in niente: a diciassette anni si prostituisce adescando i clienti su Internet. 

Il sesso con gli sconosciuti, per lei, non è un tabù, anzi è sempre stata una sua vivida fantasia. L’eccesso e la perversione sono le uniche armi che Ami ha per stare al mondo. 
La sua verginità, però, l’ha donata al fratello, Takuya. 
Tra i due, sebbene lui soffra dalla nascita di un ritardo cognitivo, esiste una passione segreta, un legame profondo e puro, vissuto come il ricongiungimento di due parti in un unico essere. Un legame morboso eppure ben più luminoso della perversa realtà di camere d’albergo e amanti senza nome a cui Ami non può e non vuole sottrarsi.

Un mondo innocente è il primo libro di Ami Sakurai pubblicato in Italia: principessa giapponese del disincanto, irrompe sulla scena con un racconto tagliente come la lama di un rasoio, in cui mette a nudo con feroce sincerità, insieme al corpo della protagonista, anche il suo cuore.
Giudizi sul libro e sulla sua autrice

L'UCCELLO A NOVE TESTE- fiaba cinese




Questo post fa parte della rubrichetta del sabato: Favole.
Ma non essendo stata a casa mia, col mio pc, ho dovuto rimandare tutto... quindi la pubblico oggi!!
La mia passione per le fiabe e le favole, soprattutto di culture diverse da quella italiana, mi hanno affascinato da sempre, in particolare da quando diedi l'esame in Letteratura per l'Infanzia, all'università!!
Da allora, cerco sempre di scovare qualche fiaba carina a me sconosciuta!!

Oggi è la volta di un'antica fiaba cinese!!!

L'UCCELLO A NOVE TESTE

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:)

 C'erano una volta un re e una regina che avevano una figlia bellissima. Un giorno la ragazza stava passeggiando in giardino quando scoppiò un fortissimo temporale che la portò via con sè.
Il temporale era stato provocato dall'uccello con le nove teste. Il re bandì che chiunque gli avesse riportato la figlia l'avrebbe avuta in sposa.
Un giovane contadino aveva visto l'uccello a nove teste portare la principessa nella sua caverna, che si trovava su una montagna scoscesa, non raggiungibile né dal basso né dall'alto. 
Mentre il ragazzo osservava la montagna arrivò un tale che gli chiese cosa stesse facendo.
Il ragazzo spiegò tutto e allora l'uomo si offrì di calarlo nella caverna con una cesta per salvare la principessa.
Il ragazzo accettò e si lasciò calare. Ma dopo aver salvato la principessa per prima, l'uomo fuggì via con lei, lasciando il ragazzo nella caverna dell'uccello a nove teste.
Il ragazzo cominciò a vagare nella caverna: ad un tratto vide un pesce attaccato alla parete. Il ragazzo lo staccò ed il pesce si trasformò in un ragazzo che si proclamò suo fratello per l'eternità.
Il ragazzo uscì poi dalla caverna: aveva fame e vide un drago, in cima alla montagna, che leccava un sasso. Lo imitò e la fame scomparve. Chiese al drago come poteva andarsene dalla montagna. Il drago lo invitò a salire sulla sua schiena.
Il ragazzo fu di nuovo in pianura. Iniziò a camminare e trovò un guscio di tartaruga pieno di perle bellissime: erano perle fatate. 
Poco dopo arrivò in riva al mare: vi buttò dentro una perla e l'acqua si aprì, mostrandogli la casa del drago del mare.
Il drago del mare riconobbe che lui aveva salvato suo figlio dall'uccello dalle nove teste: era infatti il padre del pesce e gli offrì ospitalità.
Il ragazzo visse per qualche tempo in fondo al mare, e poi decise di tornare sulla Terra. Il figlio del drago gli consigliò di chiedere in regalo una fiaschetta di zucca magica a suo padre.
Il ragazzo fece così e si diresse verso la città della principessa.
La principessa stava per sposare l'impostore quando arrivò il giovane che buttò per terra la fiaschetta: dalla fiaschetta uscì dell'acqua, che formò uno specchio magico nel quale fu visto cosa era veramente successo nella caverna.
L'impostore fu allontanato e il principe sposò la principessa e vissero tutti felici e contenti.

RECENSIONE: TOPI di Gordon Reece




Eccomi qui ben presto a scrivere il mio parere su un thriller che mi ha presa moltissimo dalla prima all'ultima pagina, tanto da divorarlo letteralmente in non più di mezzo pomeriggio!!!
Sto parlando di...

TOPI
di Gordon Reece

Topi
Edizioni Giunti Editori
Collana A
Traduzione di Rota Sperti S.
320 pp
16 euro
Anno gennaio 2011
Sinossi

Impaurite e remissive, Shelley e sua madre sono abituate a subire: dal padre che le ha abbandonate scappando con una ventenne, dalle compagne di scuola che con le loro violenze hanno rovinato il volto di Shelley, dai colleghi di lavoro della madre. 

Per questo decidono di ritirarsi in una tranquilla casa di campagna - Honeysuckle Cottage -  lontana da tutto e da tutti: in fondo sono topi e i topi hanno bisogno di un nascondiglio per sottrarsi agli artigli dei gatti. 
Ma una notte un balordo entra in casa, le lega e le minaccia per ore. 
La rabbia per l'ennesimo sopruso fa esplodere in Shelley una ferocia mai provata: la ragazza riesce a liberarsi, insegue il ladro e lo pugnala fino ad ammazzarlo con l'aiuto della madre. Nello spazio di una notte, le due donne si trovano trasformate da vittime in carnefici. 
Da topi in gatti. 
In un crescendo sbalorditivo di colpi di scena, madre e figlia decidono di seguire il nuovo corso degli eventi. 
Fino a che punto saranno disposte a spingersi per occultare l'omicidio e restare impunite?
E se non sono più topi..., cosa sono diventate?

L'autore.
Gordon Reece, nato nel Regno Unito, attualmente residente in Australia, è scrittore d illustratore a pieno tempo dal 1999, dopo essere stato insegnante e avvocato; ha scritto 15 libri per bambini e young adults, pubblicati il Australia e in Spagna, dove ha vissuto per 6 anni.

LA MIA RECENSIONE

Come ho anticipato all'inizio, ho letteralmente divorato questo libro, in tre-quattro ore, non di più.
Il ritmo è talmente incalzante, c'è una tensione, una suspense, che non poteva lasciarmi indifferente e non rendermi coinvolta dalla lettura tanto da permettermi di rimandarla a un secondo momento.

domenica 10 giugno 2012

Una citazione .... una canzone (6)

Potei solo pensare che, 
indipendentemente da quanto siamo vicini a qualcuno, 
ci sono dei limiti, 
dei confini invalicabili tra di noi, 
delle cose che ci toccano così in profondità
che non possono essere condivise con nessuno. 
Forse, pensai, 
è quello che non possiamo
condividere con gli altri 
che definisce chi siamo davvero.

tratto da TOPI, di Gordon Reece.





venerdì 8 giugno 2012

Libri scoperti... strada facendo (17)




Nuovo appuntamento con i libri scoperti strada facendo.... e web-navigando!!

Paritamo da mistery storico che sembra molto interessante....

LA TORRE DEI SUSSURRI
di Olivier Blays

La torre dei sussurri
Edizioni Piemme
Collana Narrativa
Serie Storica
Traduzione Maria Moresco
393 pp
18,50
Uscita Febbraio 2012
Sinossi

Nella Parigi elegante e misteriosa di fine Ottocento, crocevia di modernità e superstizione, sta per sorgere un edificio azzardato e innovativo: una torre di ferro alta più di 300 metri. 
Sarà l’emblema dell’Esposizione universale del 1889. Eiffel, l’ideatore, ha già radunato l’équipe che parteciperà al progetto. 
Tra gli altri, ci sono due ingegneri: Armand, arrivato dalla campagna fresco di laurea, e Odilon, parigino di nascita. 
I due diventano amici e Odilon guida l’altro alla scoperta della città.Città che, dietro al fermento progressista, è un brulichio di irrazionalità. 
cover francese
Ovunque si tengono sedute spiritiche, persone di ogni ceto si rivolgono ai medium per entrare in contatto con l’aldilà, in cerca degli affetti perduti o di consigli. 
E la Torre, questo mostro di cui tutti parlano e che molti temono e osteggiano, è un catalizzatore di curiosità e stranezze. 
Quando Roseline, la donna di cui Armand si è innamorato, scompare, si scatena per la città una corsa per ritrovarla. 
E' morta, come parrebbe, o qualcuno la tiene prigioniera? E perché? 
Nella ricerca, diventa chiaro ai due amici che non è solo la vita della ragazza a essere in pericolo. 
Anche la Torre stessa corre dei rischi. Qualcuno trama affinché il simbolo di Parigi non veda mai la luce.
 
QUI per leggere l'incipit

L'autore.
Olivier Bleys  è nato nel 1970, ha pubblicato vari romanzi, tradotti in una decina di lingue, e vinto molti premi. Per Piemme ha già pubblicato Il mercante di tulipani (oltre 100.000 copie complessive vendute) e Il maestro di blu (vincitore in patria del Premio François Mauriac de l’Académie Française).

Cover... ugly ^_^




Con quest post questa volta darò un'occhiata - condivisa - ad alcune cover che non mi hanno fatto proprio impazzire e che, c'è da dire,sono tutte del genere paranormal e con con protagonisti vampiri o affiliati vai ... ^_^

Le ordino dalla meno spiacevole a quella che proprio nun me piasce...
Dico anche che tutte le volte che nella cover vedo rivoli di sangue da una bocca ultrarossa..., già storco il naso ....

La vendetta del vampiro
La vendetta del vampiro
Raven Hart
Delos Book
Uscita Ottobre 2011
Resa dei conti mortale
Resa dei conti mortale
C. Harris
Delos Book
Settembre 2011
Cuore nero
A. Giusti
Dalai Editore
MAggio2011
Image and video hosting by TinyPic
Primal spirit. Immortal
E.J.Allibilis
De Agostini editore
Giugno 2012
Il secondo morso
Il secondo morso
Chloe Nill
Delos Book
Febbraio 2012
A un punto morto
C. Harris
Delos book
Giugno 2012


 A VOI PIACCIONO??'

Segnalazione e recensione: IL PRECARIO EQUILIBRIO DELLA VITA di Giorgio Marconi




Oggi segnalo un libro che ieri sera ho terminato di leggere, quindi annessa vi è la recensione.
Personalmente ringrazio l'autore Giorgio Marconi per avermene inviata una copia in formato e-book, perchè è stata una lettura da me molto apprezzata.

IL PRECARIO EQUILIBRIO DELLA VITA
di Giorgio Marconi

Edizioni Montag
Collana Gli orizzonti
112 pp
18 euro
Uscita: Febbraio 2012
Sinossi
Giulio Matreschi, pittore, ricoverato in una casa di riposo, racconta la sua vita a Goffredo, impiegato delle poste che va a trovarlo per consegnargli una lettera giunta a destinazione con un ritardo di cinquant'anni.
E' la lettera di Clara, l'unica donna che il pittore abbia mai amato e che, se ricevuta nel 1939, avrebbe potuto cambiare la sua vita.
Alla vicenda si intreccia la simpatia che nasce tra Goffredo e Yvonme, infermiera nella casa di riposo.
Le storie dei tre protagonisti si legano nella convinzione che l'Amore non è mai sprecato, ma trova il modo di esprimersi anche a distanza di decenni.
Amore che riesce finalmente ad abbracciare le loro esistenze, in bilico e sempre alla ricerca di un equilibrio, pur nella consapevolezza della sua inconfutabile precarietà.

L'Autore.
Giorgio Marconi è nato a Roma nel 1967. Opera nel mondo dell’informatica da 20 anni, ha avuto modo di viaggiare molto, non solo con la fantasia. Appassionato di letteratura classica e soprattutto contemporanea, amante di noir, gialli, thriller e racconti del mistero. Scrive, principalmente racconti, da poco più di 10 anni. Ha già ricevuto numerosi riconoscimenti in concorsi e iniziative letterarie e per la Montag ha pubblicato già nel 2006 la raccolta di racconti "D'odio, d'amore e altro ancora" (ne ho parlato qui).

LA MIA RECENSIONE

"La vita è come un lungo viaggio. Con tante fermate e tante possibilità di prendere coincidenze, cambiare percorso o tornare indietro eventualmente. Ogni metro percorso è un metro in meno che ci separa dalla meta finale, ogni fermata raggiunta è una fermata in meno e una possibilità in meno di cambiare rotta."

Il precario equilibrio della vita è un romanzo che dà ampio spazio ai ricordi e ai sentimenti, in modo delicato e schietto, con naturalezza, prendendo avvio da un “errore” che le Poste (o il destino, se volete) hanno creato nella vita del protagonista, Giulio Matreschi, pittore ormai ultranovantenne, che vive in una casa di riposo per (ex-)artisti, non consegnandogli in tempo una lettera datata 1939.
Una lettera che avrebbe potuto determinare il corso della vita di Giulio diversamente da come essa si è svolta, perchè a scriverla non era una persona qualunque, bensì una donna importante per lui, l’unica che abbia mai amato: Clara.
Ma le cose sono andate così: Giulio quella lettera non l’hai mai ricevuta e la sua vita ha preso un certo corso, che lo ha visto quale artista di strada dallo “spirito libero”, il cui cuore però resterà “incatenato” teneramente all’amore per Clara, che purtroppo perderà di vista.

Ma la vita ha in serbo per il vecchio pittore uno dei suoi scherzetti... ed ecco presentarsi inaspettatamente un uomo, Goffredo, che dice di essere un impiegato delle Poste, venuto apposta da Giulio per dargli ciò che gli spetta: la lettera di Clara, mai consegnata per 60 anni..
“Spettatrice” sensibile ed arguta di questo insolito incontro è la buona Yvonne, che lavora come infermiera nella struttura per anziani.

Yvonne è una donna sulla cinquantina, dolce e generosa..., in tutti i sensi: dal punto di vista caratteriale e morale, non solo per il lavoro che fa (che certo necessita di una considerevole dose di umanità, sacrificio...), ma anche per aver assistito per anni i propri genitori malati di Alzheimer, mettendo da parte se stessa, la propria vita, i propri sogni al servizio loro e della malattia.
Ed è generosa anche nel fisico, visto che è corpulenta ed imponente, il che contrasta con la sua natura dolce e fragile, desiderosa e affamata di vita, di amore, di tenerezza, di attenzioni.

-
Devo dire che ho apprezzato molto questo romanzo, sia nello stile – scorrevole ma mai banale, anzi sempre accurato – che nella presentazione dei personaggi, così realistici, genuini, riflessivi; ognuno di essi ha rivelato se stesso attraverso il racconto di sè, svelando un mondo interiore ricco e bello da scoprire.
La sensazione principale che ho avuto, leggendo le storie di Giulio, Goffredo ed Yvonne, è  che  l’Autore dia molto valore alle emozioni ed alla ricerca meticolosa delle parole giuste per esprimerle.
Nel corso della narrazione, infatti, una parte fondamentale spetta al racconto che della propria vita – seppure entro “spazi” diversi –  i personaggi ci regalano; una sorta di narrazione nella narrazione, di meta-narrazione, se così vogliamo chiamarla!
In particolare, quando a parlare è Giulio (il cui racconto della propria vita occupa una larga parte del romanzo) si nota come attraverso di lui lo scrittore cerchi di impiegare i termini e le espressioni adatte, quelle più vivide, efficaci, in certi momenti anche “poetiche”, per dare a chi legge la percezione anche “visiva” di quanto  viene narrato; del resto non poteva essere diversamente, visto che a dar voce a tutto è un protagonista che ha fatto il pittore tutta la vita!
In tanti passaggi, grazie proprio all’uso preciso e ricercato del linguaggio, mi sembrava di vedere davanti a me le scene in modo chiaro, come se fosse un film e non un racconto scritto.

«Siamo tutti equilibristi in bilico sulla fune delle nostre esistenze. Cerchiamo di
rimanere in piedi nonostante il precario equilibrio della vita», dice saggiamente Giulio a Goffredo e questa consapevolezza emerge nelle vite di questi tre personaggi, che a modo loro hanno cercato da sempre, durante la loro esistenza e ognuno con gli strumenti che aveva a disposizione, di trovare un proprio equilibrio, di dare un senso a tutto.
Ma forse il senso di ogni cosa è racchiuso nel sentimento che fa da padrone e da filo conduttore a tutta la vicenda: l’Amore!
Un amore con mille sfaccettature: puro e passionale (come tra Giulio e Clara, da giovani), timido e appena accennato (come in Yvonne e nelle sue infatuazioni), non vissuto appieno (come nel caso di Goffredo), e ancora “intellettuale”, nostalgico, permanente nel cuore e nella memoria..., perchè “ l’Amore, quello vero, non va mai perduto. Trova sempre il modo di manifestarsi, di ritornare.”.

Nelle ultime pagine molte domande accennate, sussurrate... troveranno la loro risposta ed improvvisamente i tanti piccoli tasselli che il “vento del destino” aveva sparpagliato, ci sembreranno andare finalmente al loro giusto posto, e per Yvonne e Goffredo si apriranno nuove prospettive e nuove possibilità.

giovedì 7 giugno 2012

L'angolo della poesia - TI DONO QUESTI VERSI...





Belle image ...
Ti dono questi versi, 
perché se un giorno il mio nome approderà 
felicemente alle epoche lontane 
e farà sognare qualche sera i cervelli degli uomini, 
vascello assecondato da un gran vento,
il ricordo di te, pari alle vaghe favole, 
affatichi il lettore come un timpano, 
e resti appeso come un fraterno e mistico anello 
alle mie rime altere;

essere maledetto cui, 
dagli abissi profondi sino al più alto dei cieli, 
nulla all'infuori di me risponde! 
O tu, che come un'ombra dall'effimera orma,

calpesti con piede leggero e sguardo sereno 
gli stupidi mortali che t'hanno giudicato amara, 
statua dagli occhi metallici, 
grande angelo dalla bronzea fronte!

(Charles Baudelaire)

NARRANDO L'ORIENTE - MANICKA RANI



Ed eccomi all'appuntamento con l'Oriente, i suoi autori, le sue storie piene di fascino e intensità!!
Oggi parleremo di un'autrice malese e dei suoi tre libri pubblicati in Italia.


Rani Manicka
MANICKA RANI

Purtroppo sulla sua autrice non sono riuscita a raccogliere moltissime informazioni, solo che è malese ma vive in Inghilterra, ha una laurea in economia,, in Italia sono stati pubblicati tre suoi romanzi: Madre del riso, I fiori del tempio e L'amante giapponese (Mondadori).







I FIORI DEL TEMPIO

Edizioni Mondadori
Collana Omnibus Stranieri
Trad. di Frezza Pavese, Colombo
396 pp
18.50 euro
Anno 2006


Sinossi

Bellissime e innocenti, uguali come due gocce d'acqua, le giovani sorelle Nutan e Zeenat vivono indisturbate sull'isola di Bali immerse in una natura rigogliosa, nell'incanto di colori e profumi esotici. 
La vita scorre tranquilla sotto la protezione dell'adorata nonna Nenek, che tutti al villaggio considerano una strega perché parla con gli spiriti e cura con gli incantesimi; finché all'improvviso, dopo la morte della madre, le due ragazze sono costrette a trasferirsi a Londra.
Una sera, durante l'inospitale inverno cittadino, la loro vita si incrocia quasi per caso con quella di Ricky, un uomo enigmatico e trasgressivo che le trascina in un suo mondo fatto di eccessi e decadenza. 

Ricky ha stretto un patto di sangue con un'implacabile dea, con la promessa di erigere un tempio dove condurre le anime perdute in cambio di potere e ricchezza. 
Un luogo in cui il destino di Nutan e Zeenat si unisce fatalmente a quello di altri personaggi fragili e dissoluti: Elizabeth, algida bellezza che custodisce un tremendo segreto; Anis, pittore tormentato che sa penetrare nell'animo delle persone ritratte più di quanto sappiano fare loro stesse; Maggie, giovane prostituta che non rinuncia a inseguire il sogno dell'amore romantico¿
Ciascuno si affaccia a turno sulla pagina per raccontare in prima persona, con una sincerità disarmante, la propria discesa agli inferi in un mondo parallelo in cui nulla è come sembra e tutto è concesso in un conturbante gioco di specchi. 
E niente sarà più come prima.   
Con I fiori del tempio Rani Manicka si conferma una scrittrice di grande talento e ci regala uno splendido romanzo sull'innocenza perduta e il potere distruttivo della passione, avvolgendoci in una spirale di grande seduzione.


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