Anteprima Einaudi.
Un libro dalla trama particolare, a mio avviso,
IL POSTO DEI MIRACOLI
di Grace McCleen
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Ed. Einaudi
Supercoralli
Trad. di N. Gobetti
304 pp
18 euro
USCITA 12 FEBBRAIO 2013 |
«
In principio c'era una stanza vuota, un po' di spazio, un po' di luce, un po' di tempo». Grace McCleen,
Il posto dei miracoli
In quella stanza Judith McPherson, dieci anni e la fantasia per riempire i vuoti, raccoglie quello che altri definirebbero rifiuti- erba secca, scatole di fiammiferi, vecchi lacci da scarpe - e ne fa preziosi mattoni per costruire un perfetto, confortevole mondo in miniatura.
Perché il mondo, quello grande, perfetto non è: a casa un padre cupo e irreprensibile, tutto intorno una comunità religiosa per la quale la fantasia è peccato e la fine del mondo è sempre dietro l'angolo, e a scuola le minacce di un compagno violento. Come difendersi? Basterebbe un miracolo. Un po' di neve fuori stagione, magari. Una bella spolverata di zucchero, farina e cotone sul mondo in miniatura... ed è allora che per Judith cominciano i guai.
«Bellissimo, unico e impossibile da etichettare... La storia di una bambina in una piccola città piena di persone che pensano in piccolo, raccontata in un romanzo dal cuore grande». «Financial Times»
Trama
In mano ai bambini uno scampolo di velluto a coste può diventare un campo coltivato e la carta delle caramelle un arcobaleno.
Una matassa di filo è un gatto e uno scovolino da pipa un uomo, e le cose parlano e le cose ascoltano. I bambini hanno milioni di segreti e un amico immaginario a cui raccontarli.
E, in un mondo ideale, una schiera di sentinelle adulte a proteggere tutto questo.
A certi bambini, invece, capita di crescere in un mondo di divieti, dove la Legge Fondamentale pretende un occhio per un occhio e una vita per una vita, e la fine dei tempi è sempre in agguato. Un mondo di bibliche punizioni dove la fantasia è un peccato e le cose servono solamente e non parlano.
Judith McPherson è fra quei bambini. Suo padre è un ardente «Fratello» di una setta millenarista che obbliga i suoi membri al proselitismo porta a porta in attesa dell'Armageddon che spazzerà via il mondo e trasporterà i pochi salvati nella Terra Promessa, adornamento di tutti i paesi.
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cover |
La «Terra dell'Adornamento» di Judith ha un aspetto molto concreto.
È fatta dei materiali di scarto che da quasi tutta la vita la bambina va raccogliendo nelle sue peregrinazioni solitarie e dei pochi oggetti ricevuti in eredità dalla madre, ed è il luogo in cui trova rifugio da ogni minaccia.
Come tutti i diversi, i McPherson non sono troppo popolari nella cittadina operaia in cui vivono, e mentre il padre si attira le ire dei sindacati rifiutandosi di aderire allo sciopero indetto nella fabbrica in cui lavora, Judith deve tentare ogni giorno di sfuggire alle angherie dell'immancabile bullo della classe, che l'ha prevedibilmente scelta come vittima designata.
Per il giorno seguente, ad esempio, le ha promesso una morte per affogamento nei bagni della scuola e Judith sa che il solo modo per evitarlo è tenersi alla larga dall'edificio, ma come fare?
Per una bambina come lei la magia di ogni gioco può chiamarsi miracolo, ed è con questa fede che, incitata da una voce disincarnata che sceglie di chiamare Dio, cosparge la Terra dell'Adornamento di zucchero e farina, e cotone e schiuma da barba e plastilina e gocce di colla, e la mattina seguente apre le tende della sua camera sul candore di una colossale nevicata fuori stagione.
È il primo di una serie di miracoli, e l'inizio di un dialogo fitto con un Dio - versione mistica dell'amico immaginario? sintomo psichiatrico? autentica espressione del sovrannaturale? -, del quale Judith si convince di essere l'onnipotente strumento.
Lei, una bambina di dieci anni che vorrebbe solo raddrizzare le cose storte.
Grace McCleen, cresciuta, come la sua protagonista in una setta cristiana fondamentalista del Galles, usa lo sguardo leggero e divertente di una decenne fuori dal comune per raccontare una storia che scuote ogni convinzione.
L'autrice.
Grace McCleen è nata nel 1981. Dopo aver lasciato la comunità d'origine, ha studiato Letteratura a Oxford e York. Oggi svolge a Londra la sua attività di scrittrice e musicista. Il posto dei miracoli è stato giudicato uno dei quattro debutti piú promettenti del 2012 da «The Sunday Times» e ha vinto il Desmond Elliott Prize per l'opera prima.