Recensione di un libro davvero molto carino, che mi ha regalato diversi momenti divertenti e mi ha fatto sorridere!!
Ma andiamo un po' per volta!!
Il romanzo in questione ve l'ho presentato poco tempo fa:
CARA COGNATA, TI ODIO!
di Corinne Savarese
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Autopubblicato
273 pp ca.
2.68 euro
acquistabile su
Amazon.it
QUI |
Sinossi
Può una cognata creare così scompiglio da rendere impossibile una relazione?
O essere così invadente, invidiosa, gelosa e cattiva da far di tutto pur di continuare ad essere l'unica donna per il proprio fratello?
Può passare ogni limite consentito pur di raggiungere il proprio obiettivo?
O arrivare a tentare di distruggerti la carriera, la dignità, la vita e il fidanzamento?
A quanto pare sì.
Lo fa Annabella, sorella di Andrea.
Dopo averlo cresciuto come una madre, ora pretende di dettare le regole della sua vita, imponendosi su Daphne.
Quella che inizialmente sembra una bella amicizia tra le due, si trasforma in un incubo nel momento in cui il suo trono di primadonna inizia a vacillare.
Annabella arriverà a compiere gli atti più assurdi, pericolosi, meschini e illegali pur di far fuori la nuova fidanzata di suo fratello.
Essendo il primo di una serie - "Cara, ti odio" - sono davvero curiosa di sapere quale sarà il prossimo "soggetto" che l'autrice prenderà in considerazione,...!!
QUI c'è la pagina Facebook del libro!!
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il mio pensiero |
Alzi la mano chi non ha in famiglia la classica "pecora nera"..!
Io, a dire il vero, rischio di formare un gregge di pecore nere ma non è di pastorizia che voglio parlarvi, tranquilli, bensì porre l'accento, come introduzione a questa recensione, su quanto siano difficili, a volte (spesso....) i rapporti familiari se siamo costretti a confrontarci e scontrarci con "soggetti" davvero difficili da gestire.
Come si evince dal titolo, in "Cara cognata, ti odio!", ad essere sotto i riflettori è appunto la cognata della protagonista, Daphne Borgia, una giovane donna in carriera, titolare di una azienda prestigiosa (del resto, il solo cognome è tutta una garanzia in termini di eleganza e prestigio) che si occupa di pubblicità e che lo fa al meglio, con l'obiettivo di non essere seconda a nessuno.
E Daphne è proprio così: una Borgia fiera e determinata, pronta a fare sacrifici pur di raggiungere il meritato successo in ambito professionale.
Ma alla sua vita manca qualcosa: l'amore!, ed ecco che il... "destino" (per essere precisi: una collaborazione a livello professionale) le serve su un piatto d'argento (o se vogliamo, su una passerella..) un uomo bellissimo, con cui la giovane entra in affari: Andrea De Michelis, stilista di fama mondiale, un tipo elegante, affascinante oltre ogni dire, col quale immediatamente scatta la scintilla della passione e della complicità.
Daphne e Andrea: una coppia perfetta, belli, di famiglia rispettabile, dalla carriera promettente, rispettati e invidiati da tutti.
Nulla di più perfetto, dunque.
Se non fosse che Andrea, cresciuto senza i genitori e insieme alle sorelle Syria e Annabella (gemelle tra loro), ha proprio in Annabella la sua... "croce".
La sorella è quella che potremmo definire una "zitella", non è una bellezza (mai nome fu meno azzeccato), è insoddisfatta della propria vita (avendo rinunciato a molte cose per far studiare l'amato fratellino Andrea), non è realizzata nè nel lavoro, nè in amore..., insomma, non si può dire che sia l'emblema della felicità..!
E' facile, quindi, che dedichi le proprie energie a ciò che le resta e alla quale si è da sempre data anima e corpo: la famiglia..., o meglio, Andrea.
Inizialmente, quando Daphne conosce Annabella, la giudica sì un po' stramba ed eccessivamente euforica (al limite del puerile) ma riesce ad andarci d'accordo, sta bene in sua compagnia, sembrano davvero amiche per la pelle... finché Annabella non realizza che tra il fratello - l'unico uomo che l'ami - e l'amica Daphne c'è del tenero...!
Eh no, questo diventa un pensiero insopportabile!! Annabella non può tollerare che Daphne invada i suoi spazi, che le tolga Andrea, che sposti le attenzioni di lui dall'amata sorella alla prima donna venuta fuori dal nulla; una donna, tra l'altro, che la zitellona sa essere molto più bella, attraente e ammirata.
Daphne non è una sciocca e le basta uno sguardo "sospetto" per capire che Annabella sarà un ostacolo tra lei e Andrea ma l'attrazione e i sentimenti che provano l'uno per l'altra sono sinceri e forti e non sarà certo lo spettro malefico ed onnipresente di una sorella acida e frustrata ad offuscare la bramata felicità...!
Ma siamo sicuri che
la gelosia e l'infelicità di Annabella non si rivelino in realtà ben più minacciosi di quanto all'inizio fossero apparsi?
Il dubbio che Annabella non ci stia tanto col cervello non può non attraversare la mente nè di Daphne nè del lettore, che verrà condotto, dalla voce stessa della protagonista, in tutte le turbolente vicende che vedranno i due innamorati praticamente
perseguitati dalla sorella-cognata.
Come nelle migliori sit-com, assisteremo insieme ad una sbigottita e disperata Daphne a tutte le follie di Annabella che, non solo si ritroverà a dover gestire a modo proprio la presenza della bella fidanzata dell'adorato fratello nella propria vita, ma anche a dover sopravvivere ad una cocente delusione d'amore.
Ma Daphne non è una debole - nonostante le normali fragilità di donna - e cercherà di parare i brutti colpi della "pazza"; con successo?
Beh, questo lo saprete solo leggendo il libro!!
Attraverso una scrittura effervescente, una narrazione in prima persona che prende le mosse da una lettera "terapeutica" che la povera Daphne scrive in teoria ad Annabella (in pratica a se stessa) e nella quale si sfoga per tutte le malefatte subite dalla odiosa cognata, il lettore fa un passo indietro con la bella Borgia per ripercorrere insieme a lei le sensazionali avventure vissute grazie all'isteria della rivale.
Devo dire che il romanzo ha una trama ricca di particolari, piccoli colpi di scena, con dialoghi e situazioni sufficientemente realistici; forse a volte l'ambiente (sociale) di riferimento appare un po' troppo "snob", agli occhi di un comune lettore, come "snob" e con la "puzza sotto il naso" possono apparire certi contesti che vediamo in tv e di cui sono protagonisti personaggi dello spettacolo (i Vip), ricchi e viziati, e che sentiamo un po' lontani da noi.
Ed in effetti, Daphne e Andrea fanno parte di una cerchia un po', come dire, "d'elite", sono persone con un certo status socio-economico, dalla loro parte hanno un cognome importane (nel caso di lei) o comunque una carriera ben disegnata ed affermata (è il caso di entrambi), hanno auto di un certo livello, possono permettersi ristoranti prestigiosi e abiti di prima classe, e l'Autrice sa farci entrare con molta naturalezza e precisione in questo ambiente raffinato, attraverso tanti piccoli particolari, ad es. si nota l'accuratezza per quanto riguarda l'abbigliamento (ma non solo).
I personaggi sono sufficientemente delineati nell'aspetto fisico e nel carattere; Daphne è certamente quella che conosciamo meglio, anche perchè lei stessa ci narra la storia e sono inevitabili le sue riflessioni, i pensieri; in certi momenti non nascondo di averla "cortesemente detestata", soprattutto quando si dava delle arie e si sentiva importante (mi verrebbe da dire "superiore") rispetto agli altri in virtù del suo altisonante cognome o per l'eccessiva cura dell'aspetto esteriore (ma ripeto, il tutto è coerente e in linea col contesto sociale di riferimento).
Andrea è forse più sfuggente, come personalità, per quanto sia il protagonista maschile; l'ho sentito abbastanza "anonimo" (anche nei dialoghi e nelle reazioni attribuitegli, è quello che mi ha convinto di meno), poco incisivo, ma forse la cosa è voluta in quanto il "nocciolo" dell'intreccio si snoda nel rapporto tra Daphne e Annabella, la cui personalità è forse alla fin fine quella meglio tratteggiata, attraverso le sue azioni, le sue risate isteriche, i suoi vaneggiamenti.
Il tutto risulta nel complesso davvero molto piacevole, come trama, come personaggi, come linguaggio - scorrevole, semplice o più accurato in base ai diversi momenti narrativi, "colorato" da una divertente ironia, vivace, e che ci fornisce un quadro vivido di ciò che accade, così che il lettore facilmente riesce ad immaginarsi le scene narrate, a "vederle", quasi fosse lì presente -, c'è molta dinamicità e tante sono le situazioni che strapperanno più di un sorriso a chi legge.
Ringrazio l'Autrice, Corinne Savarese, per avermi dato l'opportunità di leggere il suo libro, il primo di una serie, per la quale le faccio i miei in bocca al lupo.
Consigliato?
Assolutamente sì!!