ex-epigrafe |
A proposito della rubrica dell'epigrafe, volevo non solo riportarvi la citazione in apertura ad un libro, ma segnalare a me e a voi il libro stesso...
QUI potete leggere le prime pagine.
Ed ecco la citazione:
La tempesta in cui siamo ha il nostro nome.
Gianni D’Elia
Vi riporto anche il prologo, che mi è piaciuto molto...
Dopo tutto quello che mi è successo, alla fine l’ho capito:
nella vita vera quasi nulla va per il verso giusto. La vita vera
non è un film, con un’unica trama, incastri perfetti e finali
trionfanti. È più simile a quei sogni dove ci si affanna ad
arrivare in orario alla stazione, ma manca sempre qualcosa:
una volta la valigia, poi il biglietto
e alla fine il treno se ne va senza di te.
Una cosa non manca mai: la paura.
La paura è un sentimento insaziabile, molto più dell’amore.
Anche se fai attenzione, se tieni in ordine ogni giorno
del tuo passato, quasi tutto, nel presente, è carico di rischi.
Io ho alzato argini, teso l’orecchio,
cercato presagi in ogni direzione.
Tranne che in quella fatale, dove si preparava la tempesta.
E questa è la mia storia.
I GIORNI IN FILA
di Andrea Garbarino
Edizioni La Linea 272 pp 14 euro 2013 |
In una città di mare della Liguria, si intrecciano storie in bilico tra un presente abietto e un passato difficile da decifrare. A raccontarle è Sandra, una giovane donna dai tratti androgini e dai modi bruschi, gravata da un carico ingombrante di misteriose vicende familiari che alimentano il suo arrabbiato mal di vivere.
Il 25 aprile, giorno della Liberazione, riceve una busta contenente una pillola rossa: “Medicina per la memoria” è scritto nella lettera anonima che l’accompagna.
Il 25 aprile, giorno della Liberazione, riceve una busta contenente una pillola rossa: “Medicina per la memoria” è scritto nella lettera anonima che l’accompagna.
La sonnacchiosa vita di Sandra si anima, da qui in avanti, di pedinamenti, irruzioni in casa e intimidazioni, in un crescendo di eventi enigmatici che ruotano attorno al padre, fuggito da tempo in Provenza, e al nonno materno, un vicepodestà fascista rimasto vittima di uno strano incidente.
Mentre Sandra scava nel passato della sua famiglia e della sua terra per capire ciò che le accade, si trova sempre più immersa in un ambiente magmatico e intrigante, popolato da ex partigiani ed ex repubblichini, da balordi malavitosi e trafficoni in colletto bianco, tutti a caccia di un tesoro nascosto per il quale sono disposti a uccidere e a morire.
I giorni in fila è un romanzo che affianca un affascinante intreccio noir a una riflessione sottotraccia sull’avidità e sulla memoria, in cui la seconda può rappresentare un salutare antidoto alla prima.
I giorni in fila è un romanzo che affianca un affascinante intreccio noir a una riflessione sottotraccia sull’avidità e sulla memoria, in cui la seconda può rappresentare un salutare antidoto alla prima.
Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it "Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire".
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz