Ecco invece un personaggio femminile che si colloca a metà strada tra leggenda e realtà...., anche se a dire il vero sono più le argomentazioni che ne negano l'esistenza che il contrario ^_- :
la PAPESSA GIOVANNA
Di questa leggendaria figura ho letto il romanzo di Donna Wlolfok Cross e mi è piaciuto moltissimo, perchè al centro ci è questa donna coraggiosa, gentile d'animo ma anche tanto determinata a raggiungere i suoi obiettivi e a non farsi ingabbiare nei pregiudizi e nei modi di pensare della gente del suo tempo.
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Giovanna nasce e vive in un “brutto periodo” – il IX sec. -, avvolto nelle tenebre dell’ignoranza e della superstizione, in cui la vita è sì difficile per tutti, ma lo è ancor di più per la donna, considerata un essere inferiore, con capacità intellettivamente limitate rispetto all’uomo, incapace di capire ed imparare tutto ciò che ha a che fare con le scienze, il sapere, la cultura...: la fonte di ogni tentazione e concupiscenza per il maschio...
Ma Giovanna vuole un destino diverso per sè: sin da piccola mostra una natura indipendente ed una personalità intelligente, arguta, curiosa, affamata di conoscenza.
La ragazzina, sotto la stimolante guida del maestro greco Esculapio, imparerà a studiare non solo i testi sacri e classici, ma svilupperà capacità critiche e pensiero logico, qualità considerate estranee e proibite all’universo femminile.
A prescindere dalla storicità o meno di Johanna, questo romanzo è scritto con accuratezza e precisione storica (fatta eccezione per qualche data volutamente spostata per necessità narrative) e ci porta dentro la vita di questa donna straordinaria, nei posti in cui è stata, nella mentalità crudele e gretta che ha incontrato, ma anche alla gente semplice e buona che l’ha aiutata o a quella assetata di potere e malvagia che le ha fatto del male...; ci conduce nei segreti del suo cuore di donna, di una donna che ha amato con devozione un solo uomo, ma ha sacrificato questo sentimento puro per seguire un ideale: essere una donna libera, libera di scegliere, di studiare, di ragionare, di indagare, forse anche di mettere in dubbio la propria fede; una donna che si è data da sola l’opportunità di coltivare i propri sogni e di lasciare una traccia di sè nella storia, nonostante qualcuno abbia cercato di cancellarne la memoria.
Di Giovanna la tradizione racconta che fosse una donna inglese, educata a Magonza e che abbia messo in atto una serie di travestimenti con abiti da uomo pur di riuscire a diventare monaco, col nome di Johannes Anglicus.
La sua elezione a papa è da collocare in un periodo(17 luglio 855) in cui c'era molta corruzione e alla soglia pontificia non salivane necessariamente gli uomini più pii e devoti.
Giovanna era una donna con i propri desideri, le proprie esigenze e aveva i suoi amanti; restò incinta e durante una processione di Pasqua, mentre era di ritorno al Laterano, vicino alla basilica di S. Clemente, la folla si strinse attorno a lei, tanto da far agitare il cavallo, che la disarcionò, provocando il parto prematuro...
Scopertone il segreto, la papessa Giovanna fu fatta trascinare per i piedi da un cavallo, attraverso le strade di Roma, e lapidata a morte dalla folla inferocita nei pressi di Ripa Grande. Fu sepolta nella strada dove la sua vera identità era stata svelata, tra San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano. Questa strada (a quanto sembra) fu evitata dalle successive processioni papali, anche se quest'ultimo dettaglio divenne parte della leggenda popolare, nel XIV secolo, durante la cattività del papato ad Avignone, quando non c'erano processioni papali a Roma.
In altre versioni della leggenda (ad esempio in quella riportata nella cronaca di Martino di Troppau) la papessa Giovanna sarebbe morta subito al momento del parto oppure, una volta scoperta, rinchiusa in un convento.
Sempre secondo la leggenda, a Giovanna succedette papa Benedetto III, che regnò per breve tempo, ma si assicurò che il suo predecessore venisse omesso dalle registrazioni storiche. Benedetto III si considera abbia regnato dall'855 al 7 aprile 858.
Il nome papale che Giovanna assunse venne in seguito utilizzato da un altro papa Giovanni VIII (pontefice dal 14 dicembre 872 al 16 dicembre 882).
A conferma della possibile veridicità della leggenda, sorge come testimone la famosa "sedia dei testicoli": il papa, appena eletto, veniva fatto sedere su questa sedia con il foro e i diaconi dovevano "tastargli" le parte intime per controllare che fosse tutto apposto e che non ci fossero "sorprese"...
Una sedia simile esisteva davvero; quando un papa prendeva possesso della sua Cattedra romana, in San Giovanni in Laterano, si sedeva tradizionalmente su due sedie di porfido (la pietra degli imperatori, assimilata alla porpora), con la seduta dispiegata a ciambella.
Il motivo di questi fori è oggetto di discussione, ma poiché entrambe le sedie, di età costantiniana, sono più vecchie di secoli della storia della papessa Giovanna, esse non possono avere niente a che fare con una verifica del sesso del papa.
Si è ipotizzato che in origine fossero dei water romani o degli sgabelli imperiali per il parto che, a causa della loro età e origine imperiale, furono usate dai papi per evidenziare le loro pretese imperiali (come fecero anche con il loro titolo latino di Pontifex Maximus).