E dopo aver parlato di libri, passiamo al cinema, con un film del 2015, del regista Giuseppe Gaudino, che vede come attrice protagonista una bravissima Valeria Golino, che s’è meritata la Coppa Volpi come miglior attrice alla Mostra del Cinema di Venezia 2015 con questa interpretazione, nei panni di Anna Ruotolo.
PER AMOR VOSTRO
Cast:
Anna Ruotolo:Valeria Golino
Luigi Scaglione: Massimiliano Gallo
Michele Migliaccio; Adriano Giannini
Ciro: Salvatore Cantalupo
Arturo: Aedoardo Crò
Anna Ruotolo:Valeria Golino
Luigi Scaglione: Massimiliano Gallo
Michele Migliaccio; Adriano Giannini
Ciro: Salvatore Cantalupo
Arturo: Aedoardo Crò
Santina Scaglione: Elisabetta Mirra
Anna vive a Napoli, è sposata a Luigi Scaglione (M. Gallo) ed ha tre figli, Cinzia, Santina e Arturo (quest’ultimo è sordomuto).
La donna ha appena trovato lavoro in un set cinematografico come suggeritrice, sostituendo Ciro, un amico di famiglia che adesso, senza lavoro, e con un sacco di debiti, non sa dove sbattere la testa, arrivando a chiedere ad Anna di aiutarlo economicamente.
Sul set Anna viene apprezzata e lusingata per il suo lavoro da tutti, ed in particolare dall’affascinante attore Michele Migliaccio (A. Giannini), che inizia anche a corteggiarla con insistenza.
Anna va un po’ in confusione perché le attenzioni di quest’uomo bello e galante le fanno piacere come donna, soprattutto considerato che il suo rapporto col marito Gigi non va affatto bene.
Gigi infatti è un tipo gretto, violento, che mostra poca pazienza e attenzione ai figli, in particolare ad Arturo, e per la moglie non ha più alcun gesto di amore o tenerezza.
Anna non sa più cosa significhi amare e essere amata.
La sua esistenza trascorre grigia e piatta, ma nonostante il suo matrimonio sia ormai solo un vano tentativo di tenere insieme una famiglia che di felice non ha più niente, prova a trovare un lavoro per Gigi, che però non sa che farsene, visto che ha già le sue fonti di guadagno; fonti alquanto illecite, che gli hanno nel tempo dato la triste fama di usuraio spietato che rovina le famiglie.
Ed infatti, sono tante le persone nel quartiere che lo odiano e che estendono questo odio anche su Anna e i figli.
Anna è sempre stata una donna molto comprensiva e generosa, pronta ad aiutare gli altri, fino a dimenticarsi di se stessa; infatti con gli anni – da bimba sfacciata e spavalda che era - è diventata remissiva, limitandosi a subire ingiustizie e decisioni prese dagli altri per lei, pagandone il prezzo in termini di infelicità.
C’è stato sempre qualcuno che ha deciso al posto suo e lei non è mai riuscita a far ciò che davvero sentiva e voleva, e sin da quando era piccola è stata costretta a pagare per errori non suoi, nascondendo le malefatte altrui…
Ma adesso che è una donna adulta e non una ragazzina, non può più sentirsi innocente nel nascondere gli sbagli di chi le è accanto.
Avrà la forza di aprire gli occhi e denunciare il marito per la sua attività di strozzinaggio?
O continuerà a nascondere la testa sotto la sabbia e a tirare avanti, consapevole che spesso tra le sue mani son passati soldi sporchi, intrisi della disperazione di persone in cerca d’aiuto, convincendo se stessa che il suo silenzio è stato un atto d’amore, ancor prima che di convenienza e vigliaccheria?
Forse la presenza di un uomo come Michele, che sembra apprezzarla e farla sentire la donna bella che è, potrebbe infonderle nuovo coraggio per fare le sue scelte?
Il film è recitato per lo più in dialetto napoletano, è accompagnato da musiche e canzoni che fanno da sfondo a diversi momenti, rendendoli suggestivi e significativi; dalle canzoni allegre del Quartetto Cetra, che Anna canta allegramente con i figli, a quelle in napoletano, incentrate proprio su questa figura femminile, vissuta per troppo tempo nell'ignavia e nella codardia.
Il film è quasi tutto in bianco e nero - che sono poi i tristi colori che rappresentano l'esistenza di questa donna - tranne che per alcuni particolari e circostanze importanti – che fanno riferimento agli stati d’animo della protagonista – e nella scena finale.
Per quanto la storia sia realistica - come lo è il contesto della città di Napoli -, la tecnica scelta per raccontare la storia di Anna e la sua presa di coscienza si accompagna a scene e momenti che hanno un che di surreale, onirico, visionario perché sono espressione visibile e vivida dei tormenti di Anna, dei suoi ricordi di bambina e delle sue paure di donna sola, che da sempre ha cercato di fare del suo meglio per il bene dei propri cari ma che adesso sente di non poter più continuare così.
Finora ogni scelta subìta le è stata sempre presentata come qualcosa di poco importante (“non è niente, Anna, è cosa da niente”), ma forse è arrivato il momento di aprire gli occhi e di rendersi conto di che genere di persone ha avuto finora accanto.
Per amor vostro è la storia dei sentimenti e dei demoni di una donna che deve imparare a prendere coraggio e ribellarsi a ciò a che gli altri hanno deciso per lei, e lo deve fare per se stessa, oltre che per i figli.
La Golino ha dato un’ottima prova di sé, è in pratica l'anima di questo film, e mi è piaciuta molto nei panni di una donna timidamente affascinante - ha sempre un sorriso di una ragazzina, la Valeria! -, e di una madre amorevole, che con i figli cerca di essere sempre spensierata; sono belli i momenti in cui tutti e quattro cantano, scherzano e comunicano nella lingua dei segni, e sia lei che i giovani attori che interpretano i figli sono stati molto bravi (anche) sotto questo aspetto.
Un bel film, che affronta il tema dell'usura, del coraggio di ribellarsi al male che abita vicino a noi, nella nostra stessa casa, e lo fa in modo originale e suggestivo.
Consigliato!
Per leggere le recensioni di altri film, cliccare sull'etichetta "cinema".
Anna vive a Napoli, è sposata a Luigi Scaglione (M. Gallo) ed ha tre figli, Cinzia, Santina e Arturo (quest’ultimo è sordomuto).
La donna ha appena trovato lavoro in un set cinematografico come suggeritrice, sostituendo Ciro, un amico di famiglia che adesso, senza lavoro, e con un sacco di debiti, non sa dove sbattere la testa, arrivando a chiedere ad Anna di aiutarlo economicamente.
Sul set Anna viene apprezzata e lusingata per il suo lavoro da tutti, ed in particolare dall’affascinante attore Michele Migliaccio (A. Giannini), che inizia anche a corteggiarla con insistenza.
Anna va un po’ in confusione perché le attenzioni di quest’uomo bello e galante le fanno piacere come donna, soprattutto considerato che il suo rapporto col marito Gigi non va affatto bene.
Gigi infatti è un tipo gretto, violento, che mostra poca pazienza e attenzione ai figli, in particolare ad Arturo, e per la moglie non ha più alcun gesto di amore o tenerezza.
Anna non sa più cosa significhi amare e essere amata.
La sua esistenza trascorre grigia e piatta, ma nonostante il suo matrimonio sia ormai solo un vano tentativo di tenere insieme una famiglia che di felice non ha più niente, prova a trovare un lavoro per Gigi, che però non sa che farsene, visto che ha già le sue fonti di guadagno; fonti alquanto illecite, che gli hanno nel tempo dato la triste fama di usuraio spietato che rovina le famiglie.
Ed infatti, sono tante le persone nel quartiere che lo odiano e che estendono questo odio anche su Anna e i figli.
Anna è sempre stata una donna molto comprensiva e generosa, pronta ad aiutare gli altri, fino a dimenticarsi di se stessa; infatti con gli anni – da bimba sfacciata e spavalda che era - è diventata remissiva, limitandosi a subire ingiustizie e decisioni prese dagli altri per lei, pagandone il prezzo in termini di infelicità.
C’è stato sempre qualcuno che ha deciso al posto suo e lei non è mai riuscita a far ciò che davvero sentiva e voleva, e sin da quando era piccola è stata costretta a pagare per errori non suoi, nascondendo le malefatte altrui…
Ma adesso che è una donna adulta e non una ragazzina, non può più sentirsi innocente nel nascondere gli sbagli di chi le è accanto.
Avrà la forza di aprire gli occhi e denunciare il marito per la sua attività di strozzinaggio?
O continuerà a nascondere la testa sotto la sabbia e a tirare avanti, consapevole che spesso tra le sue mani son passati soldi sporchi, intrisi della disperazione di persone in cerca d’aiuto, convincendo se stessa che il suo silenzio è stato un atto d’amore, ancor prima che di convenienza e vigliaccheria?
Forse la presenza di un uomo come Michele, che sembra apprezzarla e farla sentire la donna bella che è, potrebbe infonderle nuovo coraggio per fare le sue scelte?
Il film è recitato per lo più in dialetto napoletano, è accompagnato da musiche e canzoni che fanno da sfondo a diversi momenti, rendendoli suggestivi e significativi; dalle canzoni allegre del Quartetto Cetra, che Anna canta allegramente con i figli, a quelle in napoletano, incentrate proprio su questa figura femminile, vissuta per troppo tempo nell'ignavia e nella codardia.
Il film è quasi tutto in bianco e nero - che sono poi i tristi colori che rappresentano l'esistenza di questa donna - tranne che per alcuni particolari e circostanze importanti – che fanno riferimento agli stati d’animo della protagonista – e nella scena finale.
Per quanto la storia sia realistica - come lo è il contesto della città di Napoli -, la tecnica scelta per raccontare la storia di Anna e la sua presa di coscienza si accompagna a scene e momenti che hanno un che di surreale, onirico, visionario perché sono espressione visibile e vivida dei tormenti di Anna, dei suoi ricordi di bambina e delle sue paure di donna sola, che da sempre ha cercato di fare del suo meglio per il bene dei propri cari ma che adesso sente di non poter più continuare così.
Finora ogni scelta subìta le è stata sempre presentata come qualcosa di poco importante (“non è niente, Anna, è cosa da niente”), ma forse è arrivato il momento di aprire gli occhi e di rendersi conto di che genere di persone ha avuto finora accanto.
Per amor vostro è la storia dei sentimenti e dei demoni di una donna che deve imparare a prendere coraggio e ribellarsi a ciò a che gli altri hanno deciso per lei, e lo deve fare per se stessa, oltre che per i figli.
La Golino ha dato un’ottima prova di sé, è in pratica l'anima di questo film, e mi è piaciuta molto nei panni di una donna timidamente affascinante - ha sempre un sorriso di una ragazzina, la Valeria! -, e di una madre amorevole, che con i figli cerca di essere sempre spensierata; sono belli i momenti in cui tutti e quattro cantano, scherzano e comunicano nella lingua dei segni, e sia lei che i giovani attori che interpretano i figli sono stati molto bravi (anche) sotto questo aspetto.
Un bel film, che affronta il tema dell'usura, del coraggio di ribellarsi al male che abita vicino a noi, nella nostra stessa casa, e lo fa in modo originale e suggestivo.
Consigliato!
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