venerdì 11 marzo 2016

LeggendOrientale: SAYONARA BAR di Susan Barker



Un altro libro che si aggiunge al mio "harem" di scrittori/scrittrici orientali e/o romanzi ambientati in Oriente.

Ambientato nel Giappone di oggi, tagliente, malizioso, allusivo, divertente, Sayonara bar ci mostra un caleidoscopico universo fatto di una umanità alla deriva, in un angolo di mondo compiutamente globalizzato.

SAYONARA BAR
di Susan Barker


Ed. Barbera
218 pp
17.60 euro
2006
Da poco laureata, Mary, una bionda ragazza inglese in cerca di esperienze, accetta di lavorare al Sayonara bar di Osaka, in Giappone.
Insieme ad altre moderne geishas è stata assunta dalla misteriosa Mama-san, maitresse del locale, per trascorrere le serate flirtando con i ricchi clienti che lo frequentano.
Ben presto Mary si innamora di Yuij, l'affascinante figlio di Mama-san, il quale però è costretto a mettere davanti a tutto la propria lealtà al piccolo boss della Yakuza per cui lavora. Watanabe, l'introverso cuoco, convinto di poter leggere nell'animo delle persone e ossessionato dai manga, trascorre il tempo spiando le ragazze dalla cucina, ben determinato a salvare Mary dalla sua crescente passione per Yuij.
Mr. Sato, manager della potente Daiwa Tarding Corporation, stressato dal lavoro e incapace di colmare il tremendo vuoto della sua esistenza solitaria, cerca conforto nel Sayonara bar per scacciare il fantasma della moglie scomparsa.


Recensione: GUERRA, DOLORE, AMORE di Assunta Facchini



Buon pomeriggio, cari lettori!
In questi momenti desidero condividere con voi il mio parere su un libro che racchiude in sè elementi di filosofia, religione, storia, che rendono profondo lo sfondo delle vicende narrate, molte delle quali fanno riferimento a persone realmente esisitite e a fatti realmente accaduti.


GUERRA, DOLORE, AMORE
di Assunta Facchini


Editrice Malatesta
Il protagonista di questo romanzo è Andrea, un giovanotto che si trova a vivere la propria giovinezza nei difficili anni della Seconda Guerra Mondiale.
E ' il 1940 e Andrea è prossimo alla maturità; a scuola i suoi insegnanti non fanno che inoculare nella mente dei ragazzi le ideologie fasciste, che inneggiano alla purezza del popolo italiano e a un insano patriottismo, alla guerra, a Mussolini.

Andrea, come tanti coetanei, aderisce con ingenuo entusiasmo all'esaltante dottrina e alla propaganda fascista, e questa "fede" diventa per lui qualcosa di totalizzante, che non solo porta il giovane ad essere particolarmente euforico ma anche a non dare importanza alle cose tipiche della sua età, come l’amore.
Pur provando attrazione per la bella amica Silvia, non riesce infatti a creare alcun vero legame con lei, anche perché ben presto decide di partire come volontario in guerra, contro il volere dei genitori.

Viene gravemente ferito durante una battaglia e soccorso da brava gente che si prende cura di lui e delle sue ferite; conosce padre Venanzio, che amorevolmente lo conduce con sé presso il Monastero di San Matteo, sul Gargano, e lì Andrea trascorre ben nove mesi, durante i quali avrà modo di recuperare le forze fisiche ma soprattutto di riflettere sulla propria vita.

Le lunghe ed edificanti conversazioni con i frati francescani (in particolare, padre Venanzio e padre Anselmo), il contatto con le dolorose esperienze di altre persone, come lui, vittime di questo terribile conflitto, lo stare in mezzo alla natura e il tempo per meditare e pensare al passato, immaginando il futuro, fanno sì che in Andrea si inneschi la scintilla di una crisi esistenziale, molto profonda, che lo porterà a un lungo periodo di confusione spirituale.

Crisi e confusione che cresceranno quando, tornando nel proprio paese natio, lo troverà ormai coperto di macerie, devastato dai bombardamenti, e ritroverà la famiglia e parte degli amici ormai in condizioni di grave disagio.

Guardarsi attorno e non vedere altro che miseria, fame, morte, disperazione, solitudine… è qualcosa di inaccettabile per lo spirito sensibile ma profondamente turbato e provato di Andrea.

Il giovane cerca di tornare a vivere, di soffocare i sensi di colpa per aver un tempo aderito a quelle ideologie che hanno portato allo sfacelo di un Paese, di sforzarsi si guardare al futuro con fiducia, col desiderio di ricostruire, di essere di aiuto e consolazione per i genitori, per gli amici rimasti, per chiunque incontri.

Ma non è facile, perché purtroppo la vita non smette di lanciare i suoi dardi infuocati, di colpire al cuore il povero Andrea, che proprio quando sentirà che uno spiraglio di luce si è aperto per lui, per donargli speranza e amore nella persona della dolce e giovane Elena, ecco che ancora il dolore si abbatte sul suo cammino.

Il senso di impotenza dinanzi alle sofferenze, alle ingiustizie di un’esistenza che non fa sconti a nessuno e che mette alla prova ogni uomo, lo abbatte, lo fa sentire prostrato e depresso, tanto da arrivare a covare dentro di sé odio, vendetta, rancore verso tutto ciò che può essere ritenuto responsabile di tanto strazio a danno di vittime innocenti.

Arriva a prendersela anche con Dio, anzi, forse soprattutto con Lui, e più riflette sulla bontà di Dio e più si sente smarrito al cospetto della crudeltà che si annida nel cuore degli uomini, fatti a Sua immagine e somiglianza.

I dubbi e i tormenti di Andrea sono quelli di milioni di uomini nel corso della storia: se Dio esiste ed è Amore, Bontà, Perdono…, come possono coesistere le guerre, la morte, le ingiustizie, la malvagità? Perchè Dio non interviene per spazzare via il Male e per far trionfare il Bene?

Le difficili prove cui la vita lo sottopone nell’arco di poco tempo saranno la spinta per interrogarsi, per scavare dentro se stesso e cercare di tirar fuori il buono che c’è in lui, la voglia di far pace con Dio, di affidarsi a Lui, di lasciarsi inondare dal Suo Amore e dalla sua grazia, le sole “armi” necessarie per affrontare la vita, con tutto il suo carico di dolore e amarezza.

Come dicevo, è un romanzo che a tratti è storico e in altri passaggi è denso di riflessioni filosofiche, esistenzialiste e spirituali (cristiane), in particolare il tema fondamentale è la copresenza del Bene e del Male nel mondo; sono tante le riflessioni su Dio e su come Egli intervenga nell’esistenza umana, sulla fede quale àncora di salvezza in un mondo costellato di dolori e miserie.

Viene citato Padre Pio, che il protagonista incontra e che resterà una figura miliare nella sua “rinascita” spirituale; Andrea trascorrerà diverso tempo in zone a me familiari, quali il convento di San Matteo e il Gargano in generale.

Una lettura interessante, piena di buoni sentimenti, dalle vicende drammatiche, dove la religione e la fede cristiana hanno un loro grande peso.

Prossimi arrivi in libreria (15 - 22 marzo 2016)



Prossimi arrivi: thriller, romanzo storico, storie d'amore e di vita quotidiana.


  • LA VITA PERFETTA: dall’editore inglese de La ragazza del treno, un nuovo straordinario thriller psicologico che ha scalato tutte le classifiche. Un vero e proprio caso editoriale, definito «un romanzo speciale» dal New York Times, e in corso di traduzione in 30 paesi.
  • I GIORNI DELL'AMORE E DELLA GUERRA: attraverso le vicende di Caterina Sforza, Carla Maria Russo ci regala un affresco magistrale dell’Italia tardo-quattrocentesca, epoca di donne e uomini mai dimenticati: da Leonardo da Vinci a Ludovico Sforza, dai Borgia a Beatrice d’Este.
  • RUGGINE: la lenta e faticosa crescita della giovane protagonista, l’elaborazione del lutto, il conflitto interiore, l’ostinazione nel legarsi al padre in un rapporto simbiotico, e infine il suo ritrovare la fiducia negli altri.
  • MEGLIO SOFFRIRE CHE METTERE IN UN RIPOSTIGLIO IL CUORE: nel raccontarci la storia d'amore di Anna e Tommaso, Susanna Casciani racconta la storia di ognuno di noi.


LA VITA PERFETTA
di Renne Knight


Ed. Piemme
288 pp
19.50 euro
USCITA:
15 MARZO 2016
Trama

Catherine Ravenscroft non sa cosa sia il sonno. Da quando in casa sua è comparso quel libro, l’edizione scalcagnata di un romanzo intitolato Un perfetto sconosciuto, non riesce più a fare sonni tranquilli, né a vivere la vita di ogni giorno, la sua vita di film-maker di successo, con la sua bella famiglia composta da un marito innamorato e un figlio ormai grande.
Non ci riesce perché quel libro – anche se Catherine non sa chi l’abbia scritto, o come possa essere finito nella nuova casa dove lei e il marito hanno appena traslocato – racconta qualcosa che la riguarda molto da vicino.
Qualcosa che soltanto lei sa, e che ha nascosto a tutti, anche a suo marito.
Chi è l’autore di quel libro, e come fa a conoscere Catherine e a sapere cosa ha fatto un giorno di tanti anni fa, durante una vacanza al sole della Spagna? E che cosa vuole adesso da lei?
Catherine dovrà fare i conti con la paura, e – forse per la prima volta – con la verità. Perché anche le vite che ci sembrano più perfette nascondono dei segreti che possono distruggerle.




giovedì 10 marzo 2016

Recensione: GIRL RUNNER di Carrie Snyder (Sonzogno Editori)



Questa è la storia di una donna la cui longeva esistenza si dipanerà lungo un coinvolgente ossimoro che l'accompagnerà per sempre: pur essendo un'atleta, una velocista, "costretta" a guardare avanti per poter arrivare ai traguardi tanto ambiti, Aganetha Smart vivrà ogni giorno col forte e inevitabile impulso di guardarsi indietro, di tornare con la memoria alla sua famiglia e a tutte le vicissitudini che l'hanno resa la donna che è.


GIRL RUNNER
di Carrie Snyder



Sonzogno editori
Trad. Gioia Guerzoni
pp. 286
 € 16.50
ebook €9.99
In copertina: ill. M. C.Azzali
Il romanzo inizia presentandoci la protagonista,  Aganetha Smart, ultracentenaria, che vive in una clinica per anziani; alterna momenti di lucidità ad altri in cui non ricorda nulla e vaneggia, ed è così che la conoscono i due giovani che un giorno, inaspettatamente, vanno a farle visita, portandola via con sè, dicendole che desiderano intervistarla, fare un film su di lei, raccontando della sua brillante carriera di "girl runner", la ragazza d'oro che nel 1928 ad Amsterdam vinse l'oro per il Canada alle Olimpiadi.

Aggie - questo il diminutivo con cui familiari ed amici l'hanno sempre chiamata - è perplessa e stupita: c'è ancora qualcuno che si ricorda di lei e della sua gloria passata, ora che vive sola e abbandonata in una casa per anziani?

Eppure è così, e la giovane coppia di visitatori, Kaley e suo fratello Max, la prendono e la portano via per far vivere all'anziana donna la sua ultima avventura. Man mano che il viaggio la conduce verso i luoghi della sua infanzia, nelle brumose campagne dell'Ontario, i ricordi di Aggie prendono forma e corpo, si accavallano e ci sommergono  prima gradualmente, poi con più forza, in un passato ormai lontano negli anni ma ancora vivido nella mente della protagonista.

L'autrice intervalla, capitolo dopo capitolo, il racconto del presente e del passato e da quest'ultimo, come da un paese lontano, a noi sconosciuto ma così dolorosamente caro ad Aggie, ci appaiono dinanzi agli occhi, uno ad uno, i numerosi personaggi che hanno dato senso e colore all'esistenza di Aganetha.

Tutti personaggi cui lei è sopravvissuta e ai quali ella dà voce e corpo, di cui racconta le singole vite che si sono inevitabilmente incrociate con la sua.

Conosciamo la sua famiglia: la presenza silenziosa ma rassicurante del suo taciturno papà Robert: la sua mamma Jessica, la levatrice del paese, cui tante donne si rivolgevano per far nascere i propri figli o, al contrario, per la scelta opposta..., e lei curava tutti, senza mai giudicare, somministrando, con la dolce comprensione che sempre l'ha caratterizzata, i suoi misteriosi e naturali infusi.
Ci sono i fratelli e le sorelle della prima (e defunta) moglie del padre, alcuni di essi morti in tenera età, altri presenti nella vita di Aggie, seppur in misura e tempi diversi: Robbie, il fratello morto in guerra molto giovane; Fannie, la cara sorellastra cui Aggie era affezionatissima, anche lei andata via troppo presto; e ancora George, il fratellastro amato ma al contempo quasi "detestato", perchè enigmatico, spesso spavaldo e indifferente.
E ancora le sorelle di Aggie, la dolce Olive e la meno indulgente Cora, con cui Aggie intratterrà sempre rapporti conflittuali per diversità caratteriali e divergenze d'opinione, ma che sarà il familiare con cui trascorrerà più tempo negli ultimi anni della propria vita.

Aganatha è protagonista e narratrice ed è così che prende per mano il lettore e lo porta indietro negli anni, parlandogli della vita nella modesta fattoria di famiglia, nell'Ontario, le morti e i dolori che hanno abitato in quella casa, gli addii e i tentativi di cercare la propria strada lontano da casa.

Aganetha è solo un'adolescente quando decide di raggiungere George a Toronto, cominciando a lavorare e soprattutto a dar valore a quello che è sempre stato un suo punto di forza, fino a quel momento visto come un gioco da fare contro i ragazzi, ricavandone la personale soddisfazione di batterli: correre.

Aggie corre... e corre davvero veloce. Per lei correre è tutto, la fa sentire libera, forte, felice, in una parola "se stessa": 

"Il paradiso, giuro. Il paradiso sarà una gara di corsa su una dolce pianura d’erba tenera con le linee di partenza e traguardo segnate da nastri bianchi. Il paradiso sarà una folla di ragazze sulla linea di partenza con una gamba in avanti, le gonne sollevate, in attesa del «pronti, attenti, via!». Il paradiso sarà un gruppo di bambini che fanno il tifo da una parte e dei vecchi dall’altra, ma io non sarò vecchia in paradiso. Avrò sedici anni, io, la ragazza più alta nel campo, e tutti mi applaudiranno per come sfreccio con naturalezza, per come corro, quasi da sola, sulla pungente erba estiva, per come raggiungo, con uno scatto di velocità schiacciante, l’unica ragazza che mi precede. Per come il nastro bianco cade al mio impatto e svolazza a terra, aggrovigliandosi ai miei piedi."

Eh sì, Aggie ha talento e il signor Tristan, il suo allenatore, non fa che stimolarla  a primeggiare.
Ed è su una pista che Aggie incontra una ragazza che diverrà anche la sua migliore amica: Glad.
Glad è brava a correre, è veloce, agile, e poi è così vivace, piace ai ragazzi...; Aggie la osserva e la ammira, le vuol bene e quando si ritrova a gareggiare con lei quasi prova rimorso se vince e la batte.

Ma i successi arrivano anche per la nostra girl runner, e con essi le copertine, i complimenti da tutte le parti.
Arriva anche l'amore, nella persona di Johnny, un atleta come lei.

Ma proprio quando sembra che la vita della giovane atleta sia costellata di traguardi raggiunti e medaglie vinte - che valgono ancora di più se consideriamo gli anni (Anni Venti/Trenta del secolo scorso) in cui la storia è ambientata, anni che vedevano le donne discriminate in diverse discipline sportive, in quanto ritenute fisicamente inferiori, meno resistenti - , ecco che le delusioni non tardano ad arrivare, da diversi fronti: amicizia e amore, prima di tutto.

In tutte le traversie affrontate, conosciamo Aggie in tutta la sua complessità di donna che vuol mostrarsi forte, tutta d'un pezzo (come uno sportivo dev'essere?), indifferente alle delusioni, ma che in realtà sente su di sè tutto il peso delle botte in faccia ricevute, tutta la solitudine di una famiglia che va man mano sgretolandosi, pur restando sempre un punto di riferimento per lei, un faro al quale ritornare sempre.

La Aggie anziana, ormai al tramonto della vita, è costretta - a causa dei discorsi e delle rivelazioni fatte dai due giovani che l'hanno condotta via dalla clinica - a ripercorrere un'ultima volta, con la memoria e non più sulle proprie gambe, il viale doloroso dei ricordi, rivivendo su di sè le perdite, le lacrime piante di nascosto, i rari sorrisi e tuffi al cuore vissuti, le scelte difficili prese (e le relative conseguenze subite), per poi scoprire il perchè, il senso, di questo viaggio nel passato, lì dove i suoi morti sono ormai sepolti, pur essendo ancora vivi nel suo cuore e nella sua mente.

Persone care alle quali il suo cuore non hai mai detto addio:

"Non si cambia, per quanto si faccia pratica. Non sono capace di dire addio. Non ho mai imparato."

E il lettore corre insieme ad Aganetha questa maratona nostalgica eppure intrisa di forza, di sentimenti, di umanità, di colpi di scena, sentendosi anch'egli un maratoneta, un corridore, proprio come l'eroina di questo romanzo:


"In un certo senso, non mi ha mai abbandonato il desiderio di gareggiare, di scontrarmi con gli altri, di vincere o perdere: è parte di un ritmo più grande di me. Un ingranaggio in una massa di sforzo."

Aggie è un personaggio bellissimo, che nasconde in sè tutte le caratteristiche proprie di una donna piena di talento e potenzialità, che nella propria vita ha dovuto fare i conti con tanti, troppi momenti di solitudine e di dolore, senza però farsi schiacciare da essi, senza perdere la propria energia, pur portando il fardelli dei piccoli grandi segreti custoditi ormai da tanti anni nel proprio cuore e che le hanno lasciato dei pungenti e irrisolti rimpianti, ai quali può solo guardare con quel velo di nostalgia che ricopre tutto ciò che è stato e che non è più.

Una storia originale e coinvolgente, con momenti commoventi e intensi, accompagnati da una scrittura ora poetica e densa di passaggi che fanno riflettere e toccano i sentimenti del lettore, ora forte e vigorosa, come è Aggie: una bambina, una ragazza, una donna matura, un'anziana... abituata alla disciplina e all'esercizio fisico, ma non per questo meno dolce, fragile, e spesso terribilmente sola.

Un romanzo davvero molto molto bello, ringrazio la C.E. Sonzogno per copia digitale e vi esorto a leggerlo perchè ne vale la pena: la Snyder vi travolgerà con la sua Aganetha in una maratona di colpi di scena, segreti ed emozioni... dalla prima all'ultima pagina.



30. Un libro "femminile" dove l'autore o l'autrice racconti una storia di donne

Frammenti di...GIRL RUNNER di Carrie Snyder



Qualche breve citazione tratta da GIRL RUNNER di Carrie Snyder, che mi piaciuto davvero moltissimo, e per la storia in sè, e per la protagonista e per lo stile della narrazione.
Dopo pranzo vi posterò la recensione.


"Mi sento impermeabile, elastica, come se respingessi qualcosa di duro. Se credi di es­sere stata ferita, poi capisci che il dolore è superficiale. E se ne è già andato.Si chiama guarigione, la riconosco da come corro. Sotto ogni strato di dolore c’è uno strato di guarigione in attesa, la verità dolce, sempre sorprendente, della resistenza.".

fonte


Siamo la somma delle nostre azioni, e delle nostre inazioni.
Sì, questo è abbastanza facile da capire. Più difficile è vederci come la somma delle nostre emozioni, che appaiono fugace­mente, alterate dall’esperienza, dalle cose che non riusciamo a confessare a noi stessi, dalle difficoltà che accumuliamo, dall’a­bitudine ad appianare e reprimere mentre impariamo a non
soffrire troppo. Mentre impariamo a difenderci.


Cosa plasma una vita? L’origine, i fratelli, la classe e la re­ligione, l’istruzione, le vocazioni, gli amici, i compagni, i figli, il tempo e il luogo, la malattia o un incidente e a volte, ma molto di rado, una scelta sorprendente.Una scelta sorprendente è la più difficile da trovare. La mag­gior parte delle scelte, anche quelle catastrofiche, sono preve­dibili. 


Cos’è una settimana, un mese, un anno o quaranta? Anche questi svaniscono.Lentamente, ininterrottamente, svuotiamo e chiudiamo una stanza dopo l’altra finché le nostre vite si riducono allo spazio che riusciamo a occupare. Non abitiamo più di quel che pos­siamo. E anche questo sembra troppo. Un giorno, d’inverno, chiudo la stanza della nonna. Svuoto i cassetti e appendo len­zuola sulla finestra e la porta. Lavanda. Si sbriciola tra le mie dita rigide, ammuffita. Pol­vere.

Epigrafe ("Guerra, Dolore, Amore")



Questa è l'epigrafe presente nel romanzo in lettura "Guerra, Dolore, Amore" di Assunta Facchini.


"Devi adattare te stesso agli eventi ai quali il destino 
ti diede in sorte d'esser compagno. 
E ama, ma davvero, gli uomini ai quali ti ha posto accanto".

Marco Aurelio




ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?



"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


Recensione: IL PAESE CHE AMO DI PIU' di Oswald J. Smith



Questo libro ci parla della Patria più bella, del Cielo, di un Paese meraviglioso dove non ci sono lacrime e dolori, dove non saremo soggetti a malattie, sofferenze e morte. 
Un Paese senza il pericolo di guerre o di stragi; un Paese dove nessuno è troppo ricco o troppo povero; dove nessuno è triste; dove non si conosce la parola "addio", perché i suoi cittadini sono eternamente uniti in un dolce vincolo d'amore per la grazia in Cristo Gesù.


IL PAESE CHE AMO DI PIU'
di Oswald J. Smith



Ed. Casa Della Bibbia
120 pp
7.50 euro


In questo breve scritto l’Autore mostra in modo chiaro e supportato da molti passi della Parola di Dio, quali sono le condizioni necessarie perchè all’uomo sia concesso l’ingresso in quello che lui definisce “il Paese che amo di più”, cioè il Cielo.

Smith parte proprio parlando del Cielo, del luogo più amabile ci sia, un luogo di eterna pace, giustizia, in cui non c’è posto per malattie, morte, malvagità.

2° lettera di Pietro 3:13 “Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia.”

Apocalisse 21:3-4 “ «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. 4 Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate».”

Gesù stesso pregò perché i Suoi discepoli (contemporanei, ma anche “futuri”) potessero un giorno essere insieme a Lui per l’eternità: “Padre, io voglio che dove sono io, siano anche quelli che tu mi hai dati” (Giov. 17: 24).

Ma c’è qualcosa di importante che fa sì che l’uomo di per sè e per propria natura non sia degno di stare alla presenza del Signore: il peccato.

Lettera ai Romani 3:9, 23 “Non c’è nessun giusto, neppure uno (...) poiché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”.


Essendo tutti gli uomini peccatori e ingiusti, se non si ravvedono, muoiono non per aver commesso peccati più o meno gravi, ma per non aver accettato la salvezza offerta da Dio.

L’uomo ha bisogno del perdono di Dio per rinascere ad una nuova vita mediante la fede: deve abbandonarsi fiducioso alle promesse dell’amore di Gesù, e decidere di seguirLo.

La scelta cui ogni uomo è messo davanti, rispetto a Dio e al proprio destino eterno, è una soltanto, in definitiva, ed è la stessa che si trovò a fare Ponzio Pilato all’atto della condanna di Gesù o Barabba: accettare Cristo o rifiutarlo.

L’autore illustra anche con semplicità quali sono le false convinzioni che spesso accompagnano l’idea che le persone hanno di se stesse, della propria religiosità, di come Dio giudichi le loro azioni e di cosa possono fare per esserGli graditi, per poi passare a quali sono invece le cose davvero necessarie per un Cristiano.

Un libro breve ma scritto con molta linearità, con tanti richiami alla Bibbia ed esempi di vita vera che esemplificano ancora di più le preziose verità contenute nella Parola di Dio.

Non posso che consigliarne la lettura, sperando vi faccia venir voglia di saperne di più su questo paese meraviglioso ed eterno.


23. Un libro che abbia come argomento l'anima e l'altrove

mercoledì 9 marzo 2016

Concorso letterario gratuito "Trame tra le mura" - Nativi Digitali Edizioni‏



Carissimi, questo post è dedicato agli aspiranti scrittori!

Vi segnalo il concorso letterario social che stiamo lanciando: "Trame tra le mura"!

Si tratta di un concorso totalmente gratuito, aperto agli aspiranti scrittori: non c'è limite di generi o stili, l'importante è il tema: tutti i racconti devono essere ambientati interamente in un appartamento condiviso. Le storie possono reinterpretare esperienze vissute dall'autore o da altri (nel qual caso, si prega di usare nomi fittizi e di non fare riferimento diretto a fatti e eventi reali) oppure essere totalmente finzionali. 
La prima fase di selezione è "social" e relativa a un abstract, l'idea dietro il racconto, quindi tra i 15 vincitori che ci invieranno i racconti ne saranno selezionati 5 da pubblicare in un'antologia, con regolare contratto di pubblicazione.

Regole:

i partecipanti per prima cosa devono inviare via mail (info@natividigitaliedizioni.it) entro il 27 marzo, in formato .doc o .pdf, un abstract che riassuma in modo accattivante l'idea dietro il racconto, in massimo 600 caratteri (spazi inclusi). L'obiettivo dell'abstract è quello di proporre al potenziale pubblico un'idea di racconto in grado di incuriosirlo e stimolarlo.

L'abstract può presentare l'idea dietro al racconto in varie forme: ironica, surreale, descrittiva, spiazzante, cupa, allegra, legata a uno specifico genere letterario... scegliete voi, l'importante è che sia d'impatto!

Dopo una preselezione a cura di Nativi Digitali Edizioni in base alla pertinenza rispetto al tema, gli abstract saranno pubblicati, in formato immagine, in una gallery sulla pagina Facebook e sul profilo Instagram di Nativi Digitali Edizioni. I quindici abstract che entro la data limite riceveranno più "Mi Piace" (sommando quelli su Facebook e quelli su Instagram, esclusivamente sulle pagine di Nativi Digitali Edizioni) passeranno il turno, e agli autori sarà richiesto di inviare il racconto completo, tra

20.000 e 30.000 caratteri spazi inclusi, sempre via email a info@natividigitaliedizioni.it.

Di questi racconti, dopo una selezione finale a cura di Nativi Digitali Edizioni, cinque saranno i vincitori del concorso.

Pubblicazione:

i cinque racconti che passeranno la selezione finale saranno pubblicati in un'antologia dal titolo "Trame tra le mura" distribuita su tutte le maggiori librerie e in cartaceo (print on demand su Amazon), con regolare contratto di pubblicazione comprensivo di royalties per gli autori.

Per Ulteriori Informazioni e tempistiche dettagliate del progetto: QUI

Per vedere il Videotrailer di “Trame tra le mura”: QUI

Libri che vorrei: "Il bambino magico" - "La ricetta segreta per un sogno"




Di libri che vorrei e che vanno man mano ad aggiungersi alla lunga wishlist ce ne sono tanti.
Eccone un paio di recente pubblicazione, che vorrei leggere perchè ho apprezzato le autrici nei loro precedenti romanzi.


Di Maria Paola Colombo lessi IL NEGATIVO DELL'AMORE, di Valentina Cebeni L'ULTIMO BATTITO DEL CUORE.

IL BAMBINO MAGICO
di Maria Paola Colombo


Ed. Mondadori
300 pp
18.50 euro
Febbraio 2016

Questa storia inizia in una notte africana, sotto l'albero delle parole. Qui, dove di giorno gli uomini del villaggio si raccolgono per ragionare, nel buio crepitante di lampi un bambino di cinque anni stringe al petto un fagotto. 
Il bambino si chiama Gora, è figlio di Ibrahima Diop il lottatore e, tra le braccia, regge un neonato con la pelle bianca come il latte di capra. È uno zeruzeru: un africano albino. Una sventura. Un bambino magico. 
Ma per Gora è soltanto Moussa, suo fratello. 
Il villaggio di Marindo-Ta, una manciata di capanne e campi di arachidi nel cuore della savana, custodisce il segreto del figlio bianco. Tra le lezioni alla scuola coranica e le scorribande al vecchio recinto, Gora e Moussa crescono inseparabili: un bambino nero e la sua ombra bianca. 
Ai loro giochi selvaggi si unisce Miriam, che preferisce le corse sfrenate alle bambole di stracci. È testarda, disobbediente e visionaria. Miriam è il primo amore, vissuto con la convinzione assoluta dei bambini, accompagnato dalla promessa folle dell'indissolubilità: insieme, noi tre, sempre. 
Miriam è il desiderio che spinge a infrangere i divieti, che allarga l'orizzonte delle avventure, oltre il perimetro del villaggio, oltre il confine dell'Africa e dell'infanzia. 
Fino all'Europa, all'Italia, alle strade di una Milano distratta, dove, ventenni, approdano come migranti, stranieri, ultimi tra gli ultimi. Nel loro sguardo si specchia un'Italia sognata come l'El Dorado che si svela nelle sue contraddizioni, ostilità, solitudini, ma che è anche capace di gesti inattesi di immaginazione e generosità. 

Con voce limpida e ispirata, Maria Paola Colombo attinge alla potenza del mito e all'incanto della fiaba per raccontarci una vicenda attualissima. E ci conduce nel cuore meraviglioso e combattuto di ogni uomo in cammino verso la felicità: lì, dove siamo fragili e diversi, lì è la fonte segreta del nostro più grande potere. Questa è la storia di tre bambini che, con gli occhi ancora colmi di stelle selvagge e il cuore educato alla lotta, si affacciano sulla durezza, ma anche sulle immense possibilità, dell'età adulta. Questa è la storia dell'incontro con il bambino magico che vive dentro ciascuno di noi.

L'autrice.
Maria Paola Colombo è nata nel 1979. Attualmente si occupa di gestione risorse umane. Con il suo romanzo d'esordio, Il negativo dell'amore (Mondadori, 2012), ha vinto diversi premi, tra cui il Flaiano e il Kihlgren.


LA RICETTA SEGRETA PER UN SOGNO
di Valentina Cebeni


Ed. Garzanti
352 pp
16.90 euro
Febbraio 2016
Il primo profumo che Elettra ricorda è quello del pane appena sfornato e dei biscotti speziati. Nella panetteria in cui è cresciuta ha imparato da sua madre che il cibo è il modo più semplice per raggiungere il cuore delle persone.
Ma adesso che lei non può più occuparsi del negozio e ha lasciato tutto nelle mani di Elettra, i suoi dolci non hanno più questo potere. E tutte quelle domande rimaste in sospeso tra loro non hanno una risposta. Domande su un passato che la donna non ha rivelato a nessuno, nemmeno a lei, sua figlia.
Elettra, persa e smarrita, sente di non avere altra scelta: deve fare luce su quei silenzi.
Eppure in mano non ha altro che una medaglietta con inciso il nome di un'isola misteriosa, e una ricetta: quella dei pani all'anice che sua madre cucinava per sconfiggere la malinconia e tornare a sorridere. Proprio quei dolci le danno la forza per affrontare il viaggio verso l'isola del Titano, un pezzo di terra sperduto nel Mediterraneo la cui storia si perde in mille leggende.
Un luogo in cui ogni angolo nasconde un segreto, una verità solo accennata. Un luogo in cui risuona l'eco di amori proibiti e amicizie perdute. Ma Elettra non ha paura di cercare, di sapere.
Deve scoprire il legame tra la donna più importante della sua vita e quel posto. Perché solo così potrà ritrovare sé stessa.
Solo così Elettra potrà credere di nuovo che cucinare è un gesto d'amore e che davvero esiste una ricetta per non dimenticare mai di sognare.

L'autrice.
Valentina Cebeni vive a Roma dal 1985, anno della sua nascita, ma ha il mare della Sardegna dei suoi nonni nel cuore. Appassionata di storie sin dall'infanzia, ha un grande amore per la cucina, nato proprio per riscoprire i legami con le radici della sua famiglia

New entry in my library (marzo 2016)



Nel weekend ho acquistato tre libri all'ipermercato.
Il primo lo desideravo da settimane ma non riuscivo a trovarlo; gli altri due li ho presi per l'offerta, due romanzi al modico prezzo di 6.90 euro, nell'accoppiata thriller-storia d'amore.


Villette
Ed. Newton Compton
Gennaio 2016

VILLETTE è l'ultimo romanzo compiuto di Charlotte Bronte e che ha come protagonista Lucy Snowe, un'orfana sola, che ottiene un posto presso un collegio femminile nella città di Villette, dove spera di lasciarsi finalmente alle spalle le difficoltà del passato e iniziare una nuova vita. 
Ricco di elementi autobiografici, il romanzo ci regala il ritratto di un'eroina estremamente moderna, sensibile e combattiva, animata da una passione travolgente che la rende viva, reale


ladra di cioccolato (Leggereditore)
l'infiltrato (TimeCrime)

Mi sono fatta attrarre da LADRA DI CIOCCOLATO di Laura Florand perchè un po' di tempo fa vinsi ad un giveaway "La magia del cioccolato", scoprendo poi che era il secondo libro della deliziosa serie Amour et Chocolat.


Cade Corey è la figlia del principale produttore di barrette di cioccolato americano; Sylvain Marquis è il più raffinato chocolatier di Parigi. Lei vorrebbe mettersi in affari con lui, ma lui non intende svendere la sua arte a un colosso industriale. Lei però è disposta a tutto pur di creare un nuovo prodotto dal sapore inconfondibile e raffinato, in grado di accrescere la fama del suo già popolarissimo marchio, persino a rubare le ricette dell'ostinato e affascinante chocolatier. Presto la notizia che una ladra di cioccolato si aggira per le strade di Parigi rimbalza di giornale in giornale, fino al New York Times, portando così nuovi clienti al negozio, ma mettendo in serio pericolo la reputazione della donna. Tuttavia, in guerra e in amore non ci sono regole, e nonostante tutto l'attrazione fra i due non si farà attendere. Complice l'inebriante sensualità del cioccolato

Accanto a questo romance cioccolatoso c'era un thriller:

L'INFILTRATO di Karin Slaughter 

Il detective Will Trent sta lavorando come infiltrato nella città più corrotta della contea più corrotta del Sud degli Stati Uniti, si chiama Bill Black ed è un pericoloso ex-detenuto.
Mentre di trova in un negozio, avviene una rapina, e quel luogo dall'atmosfera sospesa si trasforma in un inferno. È un bagno di sangue: un rapinatore morto, un poliziotto ferito, una ragazza scomparsa assieme al bottino e un secondo rapinatore in fuga. Trent si lancia all'inseguimento del criminale, ma non si è accorto di un terzo complice... 
Un'indagine intricata, in cui niente e nessuno è ciò che sembra, compreso il detective Will Trent.

CHE NE PENSATE? LI AVETE LETTI? 
QUALI SONO I VOSTRI ULTIMI ACQUISTI LIBRESCHI? ^_^
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