"La sorella" è un thriller che ruota attorno all'amicizia molto stretta tra due amiche unite da un affetto profondo che le rende come sorelle, ma che il destino divide in modo tragico con la morte di una delle due. Eppure, anche dietro un'amicizia apparentemente limpida e sincera si possono celare molti segreti...
LA SORELLA
di Luoise Jensen
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Ed. Sperling&Kupfer trad. A. Biavasco, V. Guani |
"Siamo esseri sfaccettati, che condividono certe cose e ne nascondono altre, hanno pregi e difetti, dicono verità e bugie.".
Grace ha 26 anni ed
è distrutta dal dolore: da pochi mesi, infatti, ha perso la sua migliore amica, Charlie.
Da allora, fa fatica a ritornare a vivere, a sorridere, e la sua vita ne risente, in primis il rapporto col fidanzato e convivente, Dan, dalla quale si è allontanata, crogliolandosi nel proprio dolore.
Lei e Charlie si conoscevano da molti anni, da quando erano poco più che due bambine; da subito, tra loro, si è instaurata un'affinità speciale nonostante - anzi, forse proprio per questo - la diversità caratteriale.
Lì dove Charlie è alta, bella, carismatica, simpatica, socievole e sempre con la risposta pronta, battagliera, decisa...., Grace è il suo opposto: timida, impacciata, insicura, con poca autostima, piena di sensi di inferiorità.
Conosciamo le due ragazze in un alternarsi tra passato ("allora") e presente ("adesso"), in cui assistiamo al nascere e all'evolversi del rapporto tra Grace e Charlie, incontriamo le persone che hanno fatto parte del loro comune passato, a cominciare dalle famiglie di entrambe.
Charlie è cresciuta senza un padre, di cui non sa nulla perchè la madre, Lexie - che purtroppo ha il brutto vizio di alzare un po' troppo spesso il gomito -, si rifiuta di parlare di lui.
Grace, invece, vive con i nonni, che le vogliono un gran bene e la trattano come una principessa; proseguendo nella lettura scopriamo cosa n'è stato dei genitori, e soprattutto ci viene spiegata la ragione per cui la ragazza, crescendo, ha sviluppato molti sensi di colpa in merito a ciò che ha causato la "rottura" di quella che era una famiglia felice...
Le due amiche, negli anni della scuola, per diverso tempo fanno gruppo con altre due amiche, Siobhan ed Esmèe, anche se la prima, in realtà, non nutre molta simpatia per Grace e glielo dimostra in tutti i modi, cercando di ferirla e farla sentire stupida e insignificante; antipatia che diventa, a un certo punto, odio puro quando la timidissima Grace si ritrova al centro dell'interesse di un amico comune, Dan, con cui tutte sono cresciute e del quale Siobhan è innamorata.
Nonostante abbia sempre mostrato di essere attratto dalla più spumeggiante Charlie, durante gli anni dell'adolescenza, infatti, il bel Dan si innamora di Grace e il loro amore sfocerà in una convivenza.
Adesso che è adulta, ha un lavoro che ama (è insegnante in una scuola materna) e convive con Dan, i sensi di colpa sono ritornati:
c'è qualcosa che la spinge a rimproverarsi per la morte di Charlie...; non solo, ma ad aggiungere ulteriori pensieri sono le parole misteriose ed inspiegabili che prima di morire, la sua cara amica - che sei anni prima era andata via senza dirle nulla, per poi ricomparire all'improvviso - le sussurra, senza avere mai il tempo di chiarire cosa intendesse:
«Grace, ho fatto una cosa orribile. Spero che riuscirai a perdonarmi…».
Cosa le ha fatto Charlie di tanto brutto da doverle chiedere perdono e che Grace non sa?
Queste ultime parole di Charlie continuano a perseguitare Grace, che non è più la stessa da quando lei è morta.
Per cercare di capirci qualcosa, Grace ritrova la memory box di Charlie, una scatola piena di ricordi che sa di nostalgia e rimpianti, di anni spensierati che non ritorneranno più, perchè Charlie se n'è andata via per sempre. In questa scatola, c'è una busta con la lista dei desideri dell’amica: il primo sarebbe stato ritrovare il padre che non aveva mai conosciuto.
Per onorare questo legittimo desiderio di colei che è stata come una sorella, Grace decide di indagare circa l'identità di questo padre sconosciuto, così, aiutata da Dan, prova a mettere degli annunci sui social, sperando che qualcuno si faccia vivo; con loro somma sorpresa, si fa avanti niente meno che una giovane donna,
Anna, che sostiene di essere la sorella di Charlie.
Superato lo sbigottimento iniziale, Grace è emozionata all'idea di avere davanti a sè la sorella "segreta" della sua amica del cuore, ed è felice all'idea che "un po' di Charlie" continui ad essere lì, accanto a lei, attraverso questa sconosciuta sorella, nei cui tratti e modi di fare rivede l'amica morta; che sia possibile formare con lei una sorta di famiglia in onore di Charlie?
Eppure,
dall'arrivo di Anna, troppi avvenimenti strani cominciano a turbarla: anzitutto, già da un po', c'è qualcuno che la segue, che sia in macchina o a piedi: Grace ne è convinta, anche se a volte teme di essere solo troppo paranoica e che certe sensazioni di essere pedinata siano frutto di paure sue, irrazionali.
Come se non bastasse,
Anna va a vivere in casa di Grace e Dan, il quale è contrario ad avere la donna tra i piedi, infatti inizia ad assumere comportamenti molto ambigui, nervosi, che generano litigi e con Anna e con la perplessa fidanzata; inoltre, alcuni
oggetti scompaiono misteriosamente; una serie di
telefonate silenziose e inquietanti interrompono il sonno di Grace nel cuore della notte; più di una volta, Grace rischia di lasciarci la pelle perchè si ritrova le nocciole (alle quali è allergica) nella cioccolata calda, o altri "incidenti" incomprensibili e pericolosi...
Ma chi è Anna? Il passato lacrimoso e drammatico che ha raccontato è reale, ed è davvero chi dice di essere?
Grace le si affeziona, perchè è un po' come avere la sua Charlie per casa, eppure non può non sentire che qualcosa non va...
Ed infatti, emergono pian piano delle verità sinistre circa Anna e lo strano atteggiamento di Dan verso di lei; verità che fanno soffrire Grace, che anche sul lavoro sta avendo dei problemi - cosa che acuisce il suo stato di malessere psicologico - ma che non le impediscono di trovare la forza per vedere a fondo non solo nelle cose che le stanno capitando, ma ancor più nel passato. Perchè è lì che risiedono tutte le risposte alle tante domande che le ronzano in testa, e che le diranno qualcosa di importante su quell'adorata amica-sorella che credeva di conoscere come se stessa.
Devo dire che la lettura di questo thriller è proseguita con un costante interesse nel seguire le dinamiche tra Grace, Charlie, Anna e gli altri personaggi; gli eventi del passato ci illuminano circa il presente, dandoci in particolare un quadro della protagonista, Grace, complesso e completo: la giovane, infatti, ha vissuto una serie di esperienze dolorose che l'hanno segnata, rendendola piena di paure e insicurezze, oltre che di sensi di colpa verso alcune persone importanti per la sua vita - il padre, l'amica Siobhan... -; il personaggio di Anna segue, se vogliamo, i tipici clichè dell'amica gentile e affezionata che spunta dal passato come il coniglio dal cilindro e che porta con sè una serie di eventi inspiegabili e sinistri, rivelando una personalità alquanto preoccupante...
Interessante anche il personaggio della madre di Charlie, Lexie, che è sì secondario ma che avrà i suoi segreti da svelare per sciogliere tutti i nodi.
Tra queste pagine troviamo non solo l'amicizia, ma anche il suo opposto: quando si decide di non essere più amico di qualcuno, soprattutto nell'età dell'adolescenza, si rischia di mettere in atto comportamenti discutibili, che possono provocare conseguenze tristi, alle quali non sempre poi è facile porre rimedio; c'è l'amore, come quello dolce e rassicurante dei nonni di Grace, o quello istintivo e un po' egoistico di Lexie verso Charlie; quello traballante e molto provato di Dan e Grace; e c'è il dolore per essere stati abbandonati, rifiutati, per non aver avuto una famiglia amorevole e premurosa.
Come dicevo, ogni nodo viene al pettine verso la fine; la lettura è stato senza dubbio molto scorrevole e piacevole, l'Autrice riesce a catturare il lettore, però non si può negare che ci siano delle situazioni già lette (e viste nei film) molte volte, che richiamano ad es. a "Misery" di King; però a parte questo, mi è piaciuto nel complesso, in quanto tutto si sussegue con un buon ritmo e stuzzicando la curiosità del lettore.
Consigliato agli amanti del genere, anche se non si può definire un thriller sorprendente e originalissimo (a mio avviso, ovviamente).
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obiettivo n. 26. Un libro in cui il protagonista svolge il tuo stesso lavoro. |