domenica 22 settembre 2013

Amici tra le righe



bookfriend

Leggendo a volte incontriamo personaggi davvero positivi, pensando ai quali magari li immaginiamo accanto a noi, come nostri amici.
Ecco, nel caso di "Danzando sui vetri rotti" (sì, lo so che sto prendendo questo libro per fare molti post, ma è l'ultimo che ho finito di leggere... ^_^), non c'è un solo "bookfriend": tutta la comunità in cui vive la protagonista, Lucy, è amichevole, composta da persone - vicini, conoscenti... - disposti a condividere con te il bello e il brutto, che ti fa sentire in modo concreto la propria presenza attraverso gesti affettuosi, dal mandarti un mazzo di fiori all'organizzare una festa a sorpresa, da un abbraccio allo stare semplicemente accanto a te, anche in silenzio...

Direi che chiunque di noi vorrebbe vivere in un posto del genere circondati da persone sensibili e affettuose....!!!

E voi, nel libro che state leggendo o avete terminato, avete trovato uno o più personaggi che vorreste come amico?

MORTE, NON ANDAR FIERA



Sonetto presente nel libro "Danzando sui vetri rotti"...:


Morte, non andar fiera se anche t’hanno chiamata
possente e orrenda. Non lo sei.
Coloro che tu pensi rovesciare non muoiono,
povera morte, e non mi puoi uccidere.
Dal riposo e dal sonno, mere immagini
di te, vivo piacere, dunque da te maggiore,
si genera. E più presto se ne vanno con te
i migliori tra noi, pace alle loro ossa,
liberazione dell’anima. Tu, schiava
della sorte, del caso, dei re, dei disperati,
hai casa col veleno, la malattia, la guerra,
e il papavero e il filtro ci fan dormire anch’essi
meglio del tuo fendente. Perché dunque ti gonfi?
Un breve sonno e ci destiamo eterni.
Non vi sarà più morte. E tu, morte, morrai.

John Donne (1573-1631)
Brano tratto da “Poesie amorose”, 
traduzione di Cristina Campo, Einaudi, 1971

Facciamo il cast di DANZANDO SUI VETRI ROTTI



Ed eccomi subito con fare il cast per il romanzo DANZANDO SUI VETRI ROTTI!!

In particolare, per chi ha letto il libro e ha un'idea dei personaggi...: che ne pensate?

Allora, partiamo sempre dalla protagonista femminile, Lucy Houston, una bella ragazza bruna.
Un viso che  mi piace molto: Mandy Moore.

Lucy - Mandy

Il bel Mickey Chandler? Diamogli il volto di  Henry Cavill è davvero un bel tipetto... ^_^

Mic - Henry


La bella e dolce sorella Lily, bionda: Diane Kruger.

Lily - Diane

La fascinosissima Priscilla? La immagino come Sienna Miller!

Priss - Sienna
Il dottor Gleason, anziano amico e consigliere della coppia: io gli darei il volto del bravissimo Robert De Niro.

Gleason - Robert

La brava e materna dottoressa Barbee? Diane Keaton!!

Charlotte - Diane

Ron, il comprensivo marito di Lily: l'affascinante Ryan Gosling.

Ron - Ryan

.

sabato 21 settembre 2013

Anteprime Libri Piemme (del 24 settembre)


Dal 24 settembre in libreria:


IL BAMBINO NEL PAESE DEI CANGURI
di Gilles Paris


Ed. Piemme
Trad. Girimondi Greco,
Trad. M.L. Vanorio
238 pp
15 euro
USCITA 24 SETTEMBRE
2013
Trama 

Simon ha nove anni e vive con i genitori in un grande appartamento a Parigi. 
Suo papà fa lo scrittore (in realtà scrive libri per gli altri), ma si occupa anche di lui e della casa, dato che la mamma è quasi sempre in Australia per lavoro. 
Un giorno però il papà viene ricoverato per depressione, e a prendersi cura di Simon è l’eccentrica nonna Lola: nella sua casa magica, piena dei ricordi di un grande amore, dove tiene sedute spiritiche insieme alle amiche “streghe”.
Simon non capisce molto della malattia di suo padre. 
La nonna dice che è una brutta influenza, ma lui non è stupido.
Per fortuna, andando a trovarlo in ospedale fa amicizia con Lily, una bambina dagli occhi viola che sa molte più cose di quante i grandi siano disposti a spiegargli. 
Grazie a lei, che nessun altro è in grado di vedere, Simon riuscirà a trovare le parole per descrivere quello che sta succedendo intorno a lui. 
E persino a scoprire una verità che non avrebbe mai potuto immaginare.



L'autore.
GILLES PARIS lavora nel mondo dell’editoria da anni. Il suo precedente romanzo, Autobiografia di una zucchina, ha riscosso grandissimo successo in Francia, dove ha venduto oltre 100.000 copie. L’autore è pubblicato in 7 paesi. Il bambino nel paese dei canguri affronta il delicato tema della depressione, malattia di cui l’autore ha sofferto in prima person
a.

LA NOTTE DI PRAGA
di Philip Kerry

La notte di Praga
Ed. Piemme
Trad. Girimonti Greco,
E.Orlandi (trad)
462 pp
18.50 euro
USCITA 24 SETTEMBRE
2013
Trama

Se scruti a lungo l’abisso, anche l’abisso scruterà dentro di te.
Queste parole, nell’autunno 1941, Bernie Gunther se le sente cucite addosso, e non tanto per la frequentazione pressoché quotidiana con il Male a cui lo obbliga il suo ruolo di commissario della Polizia Criminale, la Kripo. 
In quegli anni di guerra, costretto ad arruolarsi nei Servizi segreti delle SS sul fronte orientale, Gunther è stato la mano stessa del Male, di quel terrore perpetrato con rigore clinico e sistematico dal regime di cui è servitore suo malgrado.
Rientrato a Berlino, una città a cui razionamenti, blackout e bombe hanno ormai cambiato i connotati, è quasi un sollievo per lui tornare a occuparsi di casi di omicidio: distrazioni momentanee dal senso di colpa che lo consuma.
 Di lì a poco però, ancora una volta, dovrà abbandonare tutto su ordine di Reinhard Heydrich: il gerarca nazista già suo superiore nei Servizi segreti. 
Un uomo che Gunther sperava di non dover rivedere, ma al quale è impossibile dire no se non firmando la propria condanna a morte.
Il generale Heydrich lo invita a Praga, al grande ricevimento organizzato per celebrare la sua recente nomina a governatore del Protettorato di Boemia e Moravia. 
Ma l’elegante cornice si trasforma inaspettatamente in una scena del crimine quando, in una stanza chiusa a chiave dall’interno, un aiutante del generale viene ritrovato ucciso. 
Approfittando della presenza di Gunther, il miglior investigatore sulla piazza, proprio a lui viene affidata la risoluzione di quell’enigma da manuale. Sarà il caso più difficile della sua carriera.
 Perché in ballo c’è molto più della verità: c’è la reputazione di Heydrich, un uomo che non ama perdere la faccia



L'autore.
Nato a Edimburgo, vive tra Wimbledon e la Cornovaglia. Dopo la laurea in Legge, ha cambiato completamente ambito e ha lavorato per anni come copywriter in alcune delle più importanti agenzie pubblicitarie inglesi.Ha all’attivo numerosi romanzi, i più famosi dei quali compongono la serie noir in cui compare il detective Bernie Gunther, indimenticabile protagonista de La notte di Praga. Autore bestseller in Gran Bretagna e in Francia, Philip Kerr è amatissimo tanto dal pubblico quanto dalla critica, che gli ha tributato numerosi riconoscimenti, tra cui l’Ellis Peters Historical Award.

Recensione DANZANDO SUI VETRI ROTTI di Ka Hancock



Ho terminato ieri un romanzo che mi ha commosso moltissime volte durante la lettura.
Ok, io sarò un cuore di panna e la storia narrata nel romanzo di cui vi parlerò stamane sarà pure della serie "strappalacrime", però resta il dato di fatto che mi ha emozionato.
Ecco il libro in questione:

DANZANDO SUI VETRI ROTTI
di Ka Hancock

Leggereditore
Trad. M. Timperi
445 pp
14 euro
2012


Trama
Lucy Houston e Mickey Chandler non sembrano destinati a una vita felice: lui è affetto da disturbo bipolare e la famiglia di lei ha accumulato una lunga serie di casi di cancro. 
Nonostante siano entrambi segnati da un destino che non lascia ben sperare, quando le loro strade si incontrano, la notte del ventunesimo compleanno di Lucy, è subito amore.
Cauti a ogni passo, Lucy e Mickey sono determinati a portare avanti la loro relazione, consapevoli di non essere in grado di donare un futuro felice a un possibile figlio. 
Lui le promette onestà. Lei gli promette pazienza.
Entrambi si promettono di rinunciare a essere genitori. 
Nonostante la decisione dolorosa e difficile di non avere bambini, tutto cambia improvvisamente il giorno del loro undicesimo anniversario di matrimonio, dopo un controllo di routine di Lucy. 
Ha inizio così una storia unica, in cui nessuna regola conta più e la parola amore assume nuove declinazioni e profonde sfumature.

L'autrice.
Ka Hancock è nata e cresciuta nello Utah. Con due lauree in scienze infermieristiche ha lavorato in diversi settori della medicina, ma il suo primo amore è la psichiatria. Dividendosi tra la famiglia e il lavoro è riuscita a scrivere questo suo libro d'esordio, che è un romanzo autentico sull'amore imperfetto
.

il mio pensiero

Lucy e Mickey: una coppia innamorata come poche, pur essendo, per certi versi, davvero mal assortita.
Due vite, due problematiche differenti ma simili per la loro irreversibilità.
Malato mentale lui, soggetta a cancro lei.
Eppure, la malattia non è un freno al loro amore..., anzi!!
Eh sì, perché la bella e bruna 21enne Lucy, determinata e forte, non ha dubbi: dal primo istante in cui i suoi occhi incrociano quelli profondi e leali di Mickey, la sera del proprio compleanno, nel locale di lui (che fino a poco prima ha flirtato con la sorella maggiore di lei, Priscilla), riconosce un immediato legame, un'affinità unica e mai provata, che li unirà da subito.
Ma Mic ha paura e non vuole..., non vorrebbe, portare la bella e giovane Lucy nel proprio mondo un po' matto, sempre in bilico, alla ricerca continua di un equilibrio mentale non sempre facile da gestire.
Il disturbo bipolare, di cui Mic soffre da ragazzino, è per lui un grossissimo limite per l'inizio di una storia d'amore seria e duratura; e il matrimonio dei suoi genitori è per lui un esempio illuminante, in negativo:  la stessa madre ha sofferto di disturbi psichici e si è suicidata, Mic e suo fratello David ne hanno sofferto e il padre si è chiuso in se stesso, consapevole che la propria felicità era ormai morta insieme alla malattia invalidante della moglie, che pure egli amava moltissimo.
Come può un individuo adulto, con un minimo di senso di responsabilità, pensare di metter su famiglia, sapendo che il proprio demone lo accompagnerà fedelmente all'interno del matrimonio, nel rapporto con la moglie, con eventuali figli, votando quindi all'infelicità tutti, come già è accaduto a lui, da figlio?

Eh no, a malincuore, il bel Mic dovrà rinunciare a Lucy, bloccare i sentimenti di entrambi sul nascere prima che sia troppo tardi..
Ma le sue paure, il suo senso di inadeguatezza, non hanno fatto i conti con la caparbietà di Lucy, la quale è disposta a rischiare, a provare per costruire qualcosa insieme, nonostante le difficoltà che la malattia psichica di Mickey promette di portare tra di loro.
Lucy non è una wonder woman, ha certamente le proprie fragilità, le proprie insicurezze; lei stessa sa di essere "difettosa", a causa della familiarità delle donne della propria famiglia al cancro.
Ma non vuole assolutamente privarsi della gioia che solo l'amore vero sa dare!
Anche perchè la bella Lucille, la terza di tre bellissime sorelle, legatissime tra loro pur essendo caratterialmente diverse, è cresciuta in un ambiente affettuoso, in cui l'espressione dei sentimenti era pane quotidiano.
I suoi genitori amavano profondamente le proprie figlie e lo dimostravano; però purtroppo la Signora Bianca, la Morte - la cui infausta presenza aleggia nella vita di Lucy sin dall'infanzia - ha privato Priscilla, Lily e Lucy della presenza rassicurante dei genitori: il padre, poliziotto, è stato ucciso mentre esercitava il proprio lavoro, la mamma è morta di cancro.
Ma Lucy non si sente troppo sola, perchè cresce circondata dall'affetto non solo dell'intraprendente Priss e della dolce Lily, ma anche dei vicini di casa, delle amiche di famiglia: nella piccola località del Connecticut, Brinley, tutti si conoscono, si vogliono bene, si aiutano a vicenda, si sostengono in modo pratico, e questa sorta di guscio protettivo è fondamentale nella storia narrata, non fa semplicemente da sfondo, ma assume le sue connotazioni importanti, perchè lascia intendere come le difficoltà e i dolori grandi che la vita spesso mette sul cammino delle persone, siano affrontabili e superabili solo se abbiamo delle persone a sostenerci, a incoraggiarci, a piangere con noi.
E Lucy sembra avere il suo scudo, la sua corazza in tutto questo.
Non solo, ma lo stesso psichiatra di Mic, Gleason, sarà un punto di riferimento importantissimo, che metterà davanti alla donna tutto ciò che implica amare un uomo come Mickey, non nascondendole nulla, aiutandola a guardare ai demoni che dilaniano la mente del proprio uomo come qualcosa che può essere tenuto sotto controllo, nonostante un certo grado di imprevedibilità, attraverso la terapia farmacologica e psicologica.
E' bellissima la metafora utilizzata dal dottore per descrivere quella che potrebbe essere la vita condivisa con una persona affetta da quel tipo di malattia:

"Lucy, ogni matrimonio è una danza; 
a volte complicata, a volte deliziosa, 

il più delle volte senza eventi rilevanti.

Ma con Mickey ci saranno momenti 

in cui la vostra danza sarà sui vetri rotti. 
Sarà dolorosa.
O fuggirete da questo dolore 
o vi terrete ancora più stretti 
e danzerete su questi vetri 
fino a un punto meno accidentato".

E Mic darà all'amata moglie davvero dei vetri rotti, che spesso faranno sanguinare i piedi di entrambi, ma che mai diminuiranno la portata dell'amore che provano reciprocamente.

Mic e Lucy hanno deciso di essere tutto l'uno per l'altro, ma questo non li ha resi ciechi davanti ai propri reali problemi, così hanno deciso di fissare delle regole all'interno del proprio matrimonio e tra queste ce n'è una in particolare: pur desiderando immensamente un figlio come coronamento del loro amore, Lucy e Mickey promettono di non averne, per non mettere al mondo creature alle quali far del male, a causa e della malattia mentale di lui, e della familiarità al cancro, da parte di lei.
Nonostante i dovuti provvedimenti, dopo 11 anni di matrimonio, un "nuotatore valoroso" si fa largo tra le tube e... un piccolo, innocente esserino inizia a formarsi dentro di lei.
Gioia e paura invadono i cuori di entrambi!
La gioia di un bimbo che s'è fatto strada nonostante le precauzioni; paura per tutto ciò che questo comporta.
Riusciranno ad essere dei buoni genitori e a dare al loro piccolo la felicità che gli devono e che vogliono dargli?

Tra litigi, lacrime versate, ricoveri in ospedale, cose rinfacciate, espressioni di affetto sincere, richieste di aiuto, disperazione profonda, scelte difficilissime da fare e non sempre approvate da tutti.., Lucy e Mickey vivranno fino in fondo la promessa che si sono scambiati il giorno del matrimonio: "in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà...": un amore, il loro, che pur avendo in sè numerose fragilità e "pecche", non mancherà di farsi strada a gomitate contro un destino avverso, perchè è animato dal desiderio forte di credere nei miracoli. 

Danzando sui vetri  rotti è un romanzo delicato ma anche intenso, intriso d'amore davvero in ogni pagina: l'amore tra uomo e donna, tra sorelle, tra genitore e figlio, tra amici, e proprio l'Amore è il vero ed indiscusso protagonista: l'Amore incondizionato, voluto, frutto di sacrifici, impegno, che sa andare oltre le scelte non condivise, che sa guardare oltre la disperazione del presente, che sa godere di ogni singolo momento trascorso insieme quale dono prezioso e mai scontato, l'amore che va oltre il limite - pure oggettivo - di un corpo e di una mente "malati", che reclama il proprio diritto di essere pienamente vissuto nonostante la scienza e la medicina diano un parere tutt'altro che incoraggiante.

Scritto con sensibilità, dando ampio spazio al vissuto emotivo dei personaggi coinvolti - ognuno con la propria definita personalità -, alla loro psicologia, questo romanzo mette il lettore in diretto contatto con il punto di vista dei protagonisti (la narrazione è sempre in prima persona e ci viene narrata sia da Lucy che da Mic, che si alternano e tornano anche indietro nel tempo per raccontarci le cose dal principio).
La malattia di Mic ci viene presentata con molta precisione ma senza mai essere pesante, e questo l'ho apprezzato molto.
Un aspetto che mi ha colpito molto di questa storia è stata, come già ho anticipato, l'importanza data all'ambiente sociale, cioè ai vicini e agli amici di Brinley, che finisce per essere come una grande famiglia in cui ci si conosce ma non si spettegola, bensì ci si aiuta ne momenti di difficoltà, anche solo con una pacca sulla spalla. Durante la lettura, mi son ritrovata spesso a pensare che davvero questo sarebbe il contesto ideale in cui nascere e vivere...; direi che l'Autrice ce lo presenta con tinte che lo rendono anche troppo ideale, quasi perfetto.
La traduzione mi piace molto e credo renda onore al testo originale.
Lo consiglio davvero a chi ama le storie piene di sentimento, di emozioni; ok, lo dico: adatto a chi ama le storie in cui è richiesto l'uso dei fazzoletti....!!!

venerdì 20 settembre 2013

Se fossi un libro.... mi converrebbe contare



se fossi un libro

Oggi mi sono leggermente innervosita per una determinata cosa che è accaduta in famiglia....
Beh, se fossi un libro oggi, credo che mi toccherebbe essere uno che  mi esorti a contare un bel po' prima di parlare, chè col nervosismo che ho addosso, se apro bocca.... SBOTTO!!!
E non vi nascondo che, spesso e con CERTA GENTE, mi convinco che sarebbe bene sbottare per mettere i puntini sulle i!!!!!!!!!!!!!


CONTA FINO A DIECI... PRIMA DI PARLARE!
di Lucherini, Spinola


Ed Il Castoro
119
Sinossi

"Conta fino a dieci..." è l'affettuoso consiglio che Enrico Lucherini e Matteo Spinola, i due più grandi press-agent italiani, danno a tutti i personaggi del mondo dello spettacolo attraverso questo libro, una raccolta di tutte le sciocchezze, le assurdità, le "perle" da loro raccolte in tanti anni di interviste e conferenze stampa. 
Pochissimi sono sfuggiti al loro infallibile fiuto, molti sono gli involontari protagonisti di questo libro divertente e spietato: piccolo ritratto di un'epoca in cui tutti si prendono troppo sul serio.

Novità romantica in libreria: NOVEMILA GIORNI E UNA SOLA NOTTE di Jessica Brockmole



Da ieri in libreria un romanzo che mi sta chiamando come una calamita.....
Mi lascerò attirare?
E voi...?? ^_^

Salutato da critica e lettori come il libro-evento dell’anno, Novemila giorni e una sola notte è un inno struggente alla magia delle parole e alla forza di un amore così grande da superare il tempo e la lontananza. Perché se una lettera non è mai soltanto una lettera, un romanzo non è mai soltanto un romanzo. È lo specchio della nostra vita.

NOVEMILA GIORNI E UNA SOLA NOTTE
di  Jessica Brockmole


Editrice Nord
336 pp
16 euro
uscita 19 settembre
2013
SEPARATI DALL’OCEANO
DIVISI DAL DESTINO
UNITI DALL’AMORE


Trama

Cara figlia mia,
tu non hai segreti, ma io ti ho tenuto nascosta una parte di me. Quella parte si è messa a raschiare il muro della sua prigione. E, nel momento in cui tu sei corsa a incontrare il tuo Paul, ha cominciato a urlare di lasciarla uscire. Avrei dovuto insegnarti come indurire il cuore; avrei dovuto dirti che una lettera non è mai soltanto una lettera. Le parole scritte su una pagina possono segnare l’anima. Se tu solo sapessi...
 

E invece Margaret non sa. Non sa perché Elspeth, sua madre, si sia sempre rifiutata di rispondere a qualsiasi domanda sul suo passato, limitandosi a mormorare: «Il primo volume della mia vita è esaurito», mentre gli occhi le si velavano di malinconia. 
Eppure adesso quel passato ha preso la forma di una lettera ingiallita, l’unica che Elspeth ha lasciato alla figlia prima di andarsene da casa, così, improvvisamente, senza neppure una parola d’addio. 
Una lettera che è l’appassionata dichiarazione d’amore di uno studente americano, David, a una donna di nome Sue. 
Una lettera che diventa, per Margaret, una sfida e una speranza: attraverso di essa, riuscirà infine a svelare i segreti della vita di sua madre e a ritrovarla?
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Come fili invisibili, tirati dalla mano del tempo, le parole di David conducono Margaret sulla selvaggia isola di Skye, nell’umile casa di una giovane poetessa che, venticinque anni prima, aveva deciso di rispondere alla lettera di un ammiratore, dando inizio a una corrispondenza tanto fitta quanto sorprendente.
La portano a scoprire una donna ostinata, che ha sempre nutrito la fiamma della sua passione, che non ha mai permesso all’odio di spegnerla.
La guidano verso un uomo orgoglioso, che ha sempre seguito la voce del suo cuore, che non si è mai piegato al destino.
Le fanno scoprire un amore unico, profondo come l’oceano che divideva Elspeth e David, devastante come la tragedia che incombeva su di loro, eterno come i novemila giorni che sarebbero passati prima del loro incontro…

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L'autrice.
Jessica Brockmole ha vissuto per diversi anni in Scozia, dove, proprio come la protagonista del suo romanzo, ha scoperto quanto sia difficile mantenere un rapporto a distanza. Attualmente vive in Indiana insieme con il marito e collabora come critica letteraria per l'Historical Book Review.Il suo primo romanzo è Novemila giorni e una sola notte (titolo originale: "Letters from Skye" (Nord, 2013), che si è imposto come fenomeno editoriale già prima della pubblicazione.
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