martedì 10 aprile 2012

IL TERZO GIORNO




Ha visto la sua pubblicazione il 30 marzo




IL TERZO GIORNO
di  
Chochana Boukhobza

Il terzo giorno


Data pubblicazione: 30.3.12
I coralli
pp. 320 
€ 19,00 
Edizioni Einaudi


SINOSSI

A Gerusalemme il soffio caldo dello Sharav accarezza gli oleandri dei viali, le sinagoghe e le moschee, la vita quotidiana di una città all'apparenza pacifica. 

Cosí come sembra serena la vita di due donne, due musiciste, giunte in Israele per tenere un concerto: Elisheva, una famosa violoncellista, e Rachel, la sua allieva prediletta, vengono da New York e resteranno a Gerusalemme solo tre giorni. 
Per entrambe, però, quello è un viaggio nel passato: Rachel, la piú giovane, torna in famiglia, combattuta tra l'affetto per il padre, il senso di colpa (sente di aver tradito le sue aspettative di ebreo ortodosso) e il desiderio di fuggire da lui e dalla sua cultura.
Anche la piú anziana Elisheva è fuggita da qualcosa, anzi sopravvissuta: al campo di concentramento di Majdanek.
È scampata alla morte, ma non ai ricordi che non hanno smesso di ossessionarla un solo giorno. A Gerusalemme incontra il suo figlioccio, Daniel, la cui madre era internata insieme a lei. 
Daniel, che è diventato un agente del Mossad, le consegna una valigia: all'interno c'è un'arma con cui la musicista vuole uccidere l'uomo noto solo come «Henker», il boia di Majdanek. 
Fuggito in Sudamerica, Henker si è costruito una nuova identità e proprio in quei giorni è a Gerusalemme con una comitiva di turisti.
In un romanzo in cui ogni personaggio presenta la sua verità, Chochana Boukhobza intreccia due storie che segretamente risuonano l'una nell'altra, due storie di ferite mai rimarginate, di promesse fatte ai morti, di vendetta e perdono.


«La grazia della narrazione, rapida, precisa, sensuale, ci fa piangere e ridere con Rachel, pregare per Elisheva, e sognare in questa Gerusalemme di cui respiriamo il profumo e la promessa d'avventura».
«L'Express»

QUI  E' POSSIBILE LEGGERE UN ESTRATTO IN ANTEPRIMA!

lunedì 9 aprile 2012

L'attività fisica aumenta la possibilità di concepire




Il sogno di molte donne è di certo quello di diventare mamme!
Ebbene, l'università di Boston ha rilevato come una sana e moderata attività fisica possa aiutare ad arrivare al concepimento.


Presupposto fondamentale è non essere in sovrappeso o al contrario troppo magre; l'indice di massa corporea quindi conta molto perchè ci siano effetti positivi a livello di riproduzione.

L'esercizio fisico quindi è raccomandato caldamente a tutte quelle donne che desiderano avere un bambino!
Lo studio - pubblicato sulla rivista Fertility an Sterility - ha preso in esame, per oltre un anno, un campione di  3500 persone di età compresa tra i 18 ed i 40 anni che hanno provato a rimanere incinte con metodi naturali.
 Le volontarie hanno dichiarato prima dello studio di essere in una relazione stabile e di non essere in cura con trattamenti per la fertilità.

Soffermandosi sulle abitudini comportamentali delle donne, gli studiosi hanno visto che l’attività fisica moderata, concernente il camminare, l’andare in bicicletta o fare giardinaggio, renda più veloce e probabile la possibilità di rimanere incinte, in una percentuale di successo aggiuntivo pari al 18% rispetto a chi non eseguiva attività fisica.
Al contrario, l'attività fisica non recava gli stessi benefici nelle donne in sovrappeso o molto magre, anzi in loro si è riscontrato un rallentamento del concepimento.

domenica 8 aprile 2012

LA VERA PASQUA!!




Da quel lontano “anno zero” del primo festeggiamento della Pasqua cristiana ne abbiamo fatta di strada, tant’è che siamo già alla 2012ª. 
In  verità però, anche se sono passati 2012 anni, le feste pasquali festeggiate sono molte di più: sin dalla prima, festeggiata con Gesù stesso e nel modo come Lui la istituita, ad oggi, ne saranno passate circa 104364. Se calcoliamo poi che i primi discepoli spesso la festeggiavano quasi ogni giorno, arriveremo ad un numero ancor più alto. 
Il fulcro di questa festività è il ricordare la morte e la resurrezione di Gesù per la salvezza di un’umanità perduta. Gesù insegnò ai suoi discepoli di mantenere vivo questo ricordo in adorazione e ringraziamento, prendendo il pane e il vino, rappresentazioni del Suo corpo straziato sulla croce e del sangue versato.
Mentre mangiavano, Gesù prese del pane e, dopo aver detto la benedizione, lo ruppe e lo diede ai suoi discepoli dicendo: «Prendete, mangiate, questo è il mio corpo». Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue, il sangue del patto, il quale è sparso per molti per il perdono dei peccati. Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno del Padre mio»” (Matteo. 26:26/29).

 Nel corso dei secoli però mentre Gesù insegno che i credenti dovevano prenderne tutti, si arrivò che il vino lo beve solo il clero, e i fedeli prendono solo una specie di pane. 

sabato 7 aprile 2012

ANTEPRIMA LIBRI aprile e maggio



Ecco due libri in uscita uno ad aprile, l'altro a maggio ;)


IL CUORE DI DERFEL
Bernard Cornwell
Avventura
Collana: La Gaja scienza 
Pagine: 360
Prezzo: € 17.60
Disponibile dal 12 aprile

Trama

Torna l’attesa voce di Derfel Cadarn, il guerriero fattosi monaco, un tempo protetto di Merlino e paladino fedele di Artù, per accompagnarci lungo un nuovo capitolo delle sue memorie, che lo vede impegnato a lottare su due fronti ugualmente insidiosi: l’amore e la guerra.
Dopo aver affrontato i demoni dell’Isola dei Morti per liberare la sacerdotessa Nimue, Derfel è accanto al suo signore, Artù, nella sanguinosa battaglia contro il regno del Powys. Il re di quelle terre vuole infatti vendicare a caro prezzo l’offesa subita da sua figlia Ceinwyn, ripudiata da Artù che le ha preferito Ginevra. Artù e i suoi cavalieri riescono a vincere solo grazie ai poteri di Merlino, e si decide di sancire la ristabilita unità dei britanni celebrando l’unione tra Ceinwyn e Lancillotto. Neanche questa volta però è destino che il matrimonio della nobile fanciulla abbia luogo: durante la cerimonia di fidanzamento, Ceinwyn abbandona il promesso sposo e fugge con Derfel, di cui si è innamorata. Un amore che rischia di mettere a repentaglio il fragile equilibrio politico raggiunto a costo di molte, troppe vite umane..

QUI  un sito interessante e aggiornato dello scrittore (in inglese!)


 
IL RITORNO IMPOSSIBILE
Marisa Fenoglio

Marisa Fenoglio

Prezzo€ 16,00
224 p.
Editore Nutrimenti
Collana Greenwich
Data uscita maggio 2012


Il dispatrio come condizione esistenziale, il ritorno impossibile come unica salvezza all’inappartenenza.

Marisa Fenoglio torna con questo nuovo libro a raccontare un pezzo della sua vita spesa sempre sul confine tra due mondi, con la nostalgia feroce per il suo paese, l’amato Piemonte e l’amatissima Alba, e l’impossibilità oramai acquisita di tornarvi, di lasciare la nuova patria tedesca. In questo ritorno impossibile fatto di malinconie, di ricordi e di nuovi incontri, cresce un libro autobiografico che ha come centro questa volta la costruzione di una grande cascina nelle Langhe, il pendolarismo per le vacanze, i faticosi viaggi in auto su e giù per l’Europa, gli amici italiani ritrovati e quelli tedeschi che arrivano entusiasti ospiti, le memorie della giovinezza con i fratelli Beppe e Walter, la macelleria di famiglia proprio di fianco al Duomo, la scuola, i tanti episodi del passato e di quella nuova stagione che si rincorrono nelle sue pagine.

“Le storie di emigrazione hanno spesso carattere autobiografico, sono testimonianze personali, tessere di mosaico insostituibili nella ricostruzione di un fenomeno sociale da sempre diffusissimo, ma sconosciute, o accantonate, nella terra di partenza e in quella di arrivo, poiché non appartenenti del tutto a nessuna delle due”.

venerdì 6 aprile 2012

IL PICCOLO ACROBATA - L'UOMO DI NEVE



Oggi vorrei segnalare due libri che mi erano sfuggiti e che comunque sono recenti, pubblicati ad inizio anno.
Il primo narra di un bambino che sarà costretto a vivere un'esperienza tremenda, quella della guerra e della ferocia nazista; il secondo è un thriller dell'apprezzatissimo Jo Nesbo.

IL PICCOLO ACROBATA
di  Raymond Gurême
Il piccolo acrobata


Collana Saggistica
Rilegatura rilegato con sovraccoperta
Formato 13x21 cm
Pagine 182
Data di pubblicazione gennaio 2012
Prezzo consigliato € 15,00

TRAMA

Raymond ha imparato a stare in equilibrio prima ancora che a camminare. 
I suoi genitori, gitani francesi, erano circensi, e il pubblico impazziva per il numero del piccolo acrobata. Negli anni Trenta, quando la maggior parte dei loro connazionali non sapevano né leggere né scrivere, vivevano in case spoglie e non uscivano mai dai loro villaggi, Raymond aveva una carovana con l’acqua calda che usciva dai rubinetti, conosceva tutte le regioni e sapeva leggere. 
Suo padre aveva combattuto per la Francia durante la Grande Guerra, ed era grazie a lui che nelle località più sperdute erano arrivati i film di Charlot.
Il mondo di Raymond finisce il 4 ottobre 1940, quando all’alba si presentano delle guardie e trascinano via tutta la famiglia. Senza una spiegazione, come fossero delinquenti. 
Vengono portati in un autodromo, trasformato in centro di detenzione. Lì, insieme a centinaia di altri gitani, vengono privati dei loro averi e lasciati a patire fame, freddo, angherie e umiliazioni di ogni genere. 
Costretti, pur denutriti e senza forze, a ripulire dalle erbacce la pista perché i tedeschi possano divertirsi a gareggiare. 

giovedì 5 aprile 2012

LA VITA E' TROPPO BELLA PER ESSERE INSIGNIFICANTE




Ho perdonato errori quasi imperdonabili, 
ho provato a sostituire persone insostituibili e dimenticato persone indimenticabili. 
Ho agito per impulso, sono stato deluso dalle persone che non pensavo lo potessero fare, 
ma anch'io ho deluso. 
Ho tenuto qualcuno tra le mie braccia per proteggerlo; 
mi sono fatto amici per l'eternità. 
Ho riso quando non era necessario, ho amato e sono stato riamato, 
ma sono stato anche respinto. Sono stato amato e non ho saputo ricambiare. 
Ho gridato e saltato per tante gioie, tante. 
Ho vissuto d'amore e fatto promesse di eternità,
 ma mi sono bruciato il cuore tante volte! 
Ho pianto ascoltando la musica o guardando le foto.
Ho telefonato solo per ascoltare una voce. 
Io sono di nuovo innamorato di un sorriso. 
Ho di nuovo creduto di morire di nostalgia e… 
ho avuto paura di perdere qualcuno molto speciale (che ho finito per perdere)… 
ma sono sopravvissuto! 
E vivo ancora! 
E la vita, non mi stanca… 
E anche tu non dovrai stancartene. 
Vivi! 
È veramente buono battersi con persuasione, abbracciare la vita e vivere con passione, 
perdere con classe e vincere osando, 
perchè il mondo appartiene a chi osa! 
La Vita è troppo bella per essere insignificante! 
[Charlie Chaplin]

mercoledì 4 aprile 2012

RECENSIONE: NARCISO E BOCCADORO di Hermann Hesse



Uno degli ultimi libri terminati è NARCISO E BOCCADORO, un classico di Hermann Hesse, davvero delicato, profondo e sempre attuale.

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TRAMA

Nel Medioevo leggendario del cattolicesimo monastico si snoda la storia dell'amicizia fra il dotto e ascetico Narciso, destinato a una brillante carriera religiosa al riparo dalle insidie del mondo e della storia, e Boccadoro, l'artista geniale e vagabondo, tentato dall'infinita ricchezza della vita e segretamente innamorato anche della sua caducità.
Hermann Hesse torna a riflettere sul tema, centrale nella sua poetica, del contrasto fra natura e spirito, fra eros e logos, fra arte e ascesi, alla ricerca di una loro possibile integrazione.

“Noi due siamo il sole e la luna, siamo il mare e la terra. 
La nostra meta non è di trasformarci l’uno nell’altro, 
ma d’imparare a vedere ed a rispettare nell’altro ciò ch’egli è:  il nostro opposto ed il nostro complemento“. 



Al centro di questo libro vi è un forte ed intenso legame d'amicizia (o forse è più corretto parlare di amore!) che lega questi due uomini, profondamente diversi l'un dall'altro; legame che resterà immutato e forte nel corso del tempo.
Le loro strade si divideranno abbastanza presto: quando Boccadoro si rende conto di non poter vivere in un monastero, che la vita di preghiera e privazioni non è fatta per lui, va via, e Narciso lo lascia andare, conscio del fatto che il suo giovane amico è come un "uccellino" che agita le ali nella gabbia e che altro non aspetta che uscire e godere della propria libertà.
E il bel Boccadoro afferra questa libertà e incomincia la sua avventura, facendo il vagabondo, dormendo tra i boschi, mangiando quel che riesce a trovare e a farsi offrire, seducendo donne libere e sposate, senza promettere mai amore eterno a nessuna di loro.
Eh no, Boccadoro non è fatto per l'amore unico e fedele verso una sola donna: la zingarella, Giulia e Lidia, Lena... sono solo alcune delle donne che incontrerà, amerà... ma dalle quali comunque andrà via, sempre alla ricerca di qualcosa che lo renda vivo, che appaghi una sete che in effetti arderà sempre dentro di lui.
Boccadoro è un vagabondo per professione, un nomade per scelta di vita; in nulla trova soddisfazione e appagamento veri, solo nell'arte, nella scultura a un certo punto riesce a trovare il modo per esprimersi e per dare forma ai propri sentimenti e pensieri.
Una delle forme da lui scolpite sarà proprio quella dell'amato amico Narciso, cui Boccadoro pensa spesso durante la propria vita nomade.


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