lunedì 30 giugno 2014

Recensione LA TERAPIA di Sebastian Fitzek



Ed eccoci alla terza recensione di oggi!! ^_^

LA TERAPIA
di Sebastian Fitzek


La Terapia - Fitzek Sebastian
Ed. Elliot
2010
Trama

Viktor Larenz è uno psichiatra di Berlino, brillante, ricco e reso per di più celebre dalle sue frequenti apparizioni televisive.
La sua vita pero va improvvisamente in frantumi quando la figlia dodicenne Josy, affetta da una malattia sconosciuta, scompare senza lasciare traccia durante una visita nello studio del dottore che l’ha in cura. Viktor la cerca ovunque senza mai rassegnarsi, ma tutto ciò arriva a costargli la carriera e il suo stesso matrimonio. 
Quattro anni dopo, Viktor Larenz si è ritirato in un’isola lontano da tutto e da tutti, quando riceve la visita di Anna Spiegel, una scrittrice di libri per bambini che sostiene che i personaggi che crea possano diventare reali. 
Uno di essi, in particolare, somiglia in modo impressionante alla piccola Josy e forse porta con sé la risposta a ciò che è accaduto alla bimba di Viktor. 
Ma chi è davvero Anna Spiegel, e perché il personaggio di Charlotte ha gli stessi sintomi di Josy e deve sfuggire a un’identica minaccia?

recensione


La terapia è un thriller psicologico che mi ha preso fin dalle prime battute.
Siamo a Berlino,  ai “nostri giorni” e la storia incomincia in uno studio medico di allergologia; il dottor Viktor Larenz, rinomato psichiatra, vi ha appena condotto la sua figlioletta, la dodicenne Josy, per sottoporla ad un esame approfondito, con la speranza che finalmente si sappia di che malattia soffre, così da curarla per bene; la bambina, infatti, da tempo è ammalata di una patologia finora non identificata e il suo papà se ne prende cura devotamente, avendo deciso anche di sospendere l’esercizio della propria professione.
Ma quel giorno, nello studio medico, accade qualcosa di tragico: la  bambina scompare.

Dov’è finita Josy? 
Chi l’ha rapita e perchè? 
È viva o è morta?

Con un salto di quattro anni, ritroviamo il nostro psichiatra ricoverato egli stesso in una clinica psichiatrica: come mai?
Forse la tragedia della scomparsa della figlia lo ha sconvolto al punto da mandarlo in uno stato psichico profondamente turbato?

Viktor è su un lettino, legato addirittura da cinghie e, accanto a lui, pronto ad ascoltarlo, c’è un giovane dottore e collega: Martin Roth.
Grazie ad un veloce percorso terapeutico – improvvisato sul momento -, Viktor affronterà il dolore più grande della propria vita, lo stesso che gli ha fatto perdere il legame con la realtà e che lo sta uccidendo pian piano, e a Roth riuscirà a raccontare tutta quella catena di eventi che lo hanno portato a quel punto, su quel lettino, per 4 anni imbottito di farmaci.

L’Autore ci conduce su un’isola, chiamata Parkum, il rifugio personale di Viktor, che in quel posto cerca quiete e distacco dalla triste realtà di un matrimonio ormai in crisi (la moglie Isabell, diversamente da lui, ha affrontato meglio la scomparsa della figlia… Come mai?, si chiede l’uomo) e dall’assenza dolorosa di una figlia amata di cui non sa più nulla.

Ma neanche lì si può star tranquilli e l’uomo riceve l’inaspettata e sospetta visita di una sconosciuta: Anna Spiegel, una donna mai vista prima, che dapprima gli chiede semplicemente di prenderla in cura (soffre di schizofrenia, in una forma grave), poi però comincerà a raccontargli una storia, presentandogliela come frutto delle proprie allucinazioni, ma che Viktor non potrà non collegare alla sparizione dell’amata Josy…

Mi fermo qui perché non avrebbe senso dare ulteriori elementi relativi alla storia; vi dico solo che la narrazione prenderà man mano pieghe inaspettate.
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Sì, qualche dubbio, domande e ipotesi per spiegare l’ingarbugliato intreccio che coinvolge Viktor, vi balzeranno in mente, ma forse alla fine scoprirete che nulla è come sembra e forse, come me, ne sarete piacevolmente stupiti!

I capitoli sono abbastanza brevi e terminano sempre in modo da creare suspense e curiosità circa il seguito; il ritmo è serrato, “ansiogeno”, ma è inevitabile perché abbiamo a che fare con un mondo sospeso a metà strada tra la realtà e il surreale, tra la sanità mentale e la follia, tra ciò che è davvero accaduto e ciò che è frutto di allucinazioni…, e il confine è molto sottile e labile e, per quanto mi riguarda, fino alla fine il lettore resta col fiato sospeso a cercare la risposta definitiva alle domande fondamentali: chi è Anna Spiegel e perché sa tante cose sulla storia di Josy? Che fine ha fatto la ragazzina? Viktor è pazzo o è vittima di un folle e diabolico piano che altri hanno macchinato per ingannarlo e farlo impazzire?

Lo sfondo psicologico che attraversa il libro mi è piaciuto e mi ha incuriosita a ogni pagina, così pure il suo protagonista, con le sue domande e le sue ipotesi al limite della pazzia; certo, c’è una certa assenza di interazioni vere e proprie tra i personaggi e l’unico con cui abbiamo un incontro ravvicinato è solo Viktor, gli altri fanno da “corollario” alla storia costruita attorno a lui.
Però non lo dico come un difetto, perché questo thriller mi ha tenuta incollata e l’ho letto in poche ore (non è neanche molto lungo) e i colpi di scena si susseguono ad ogni capitolo, alzando il livello di tensione e attenzione nella lettura.
Via via che si va verso il finale, tante cose si chiariscono ma fino alla fine non sai mai che novità Fitzek tirerà fuori per stupirci.

Un romanzo che ci lascia entrare nei meandri della psiche umana colpita da gravi patologie psichiatriche, dalla già citata schizofrenia alla sindrome di Munchausen.
Assolutamente consigliato, per l’intreccio, lo stile  e la risoluzione della “matassa”!!

Recensione L'AMORE CONTA di Carmen Laterza



Seconda recensione di oggi!!!

L’amore conta
di Carmen Laterza

Genere: Romanzo

Target: Femminile

Editore: Carmen LaTerza
Pag: 266
Formato Kindle EUR 2,99 
Formato Cartaceo EUR 10,90

E se tradire fosse necessario? 
Se servisse davvero a capire che in fin dei conti si tradisce solo ciò che si ama?

Sinossi

Irene ha 38 anni, è sposata da due anni e vive nell’operoso Nordest di Poredenone. 
Lei e Luca non hanno figli e la loro vita agiata sembra scivolare via, giorno dopo giorno, senza lasciare traccia. 
Inquieta e alla ricerca di una scossa emotiva Irene una notte decide di iscriversi a Meetic, un sito di incontri. 
Inizierà così una lunga serie di appuntamenti con gli uomini più disparati, lasciandosi conquistare dalle loro storie e dai loro corpi. 
Ma Irene ha un passato che capitolo dopo capitolo si intreccia alla sua storia presente. 
Il primo incontro con Luca, l’inizio della loro storia, la scoperta dell’esistenza di una figlia avuta da Luca da un precedente matrimonio e per anni rifiutata, fino al loro matrimonio e al viaggio di nozze. 
Un passato che si alterna a un presente fatto di incontri con uomini superficiali, e perverse avventure. 
Un percorso, quello di Irene, che parte dall’inquietudine esistenziale, scivola nel cinismo e finisce nel tradimento. 
Sarà l’amore a salvarla, quello che si prova per gli altri e per se stessi, perché nella vita “l’amore conta, e sa contare”.



L’autrice
Carmen Laterza, è nata nel 1974 a Pordenone, dove vive e lavora come Dirigente Scolastico. Laureata in Lettere ha recentemente autopubblicato il saggio musicologico I duetti d’amore nelle opere di Giuseppe Verdi. L’Amore conta è il suo primo romanzo
.

COSA NE PENSATE?
MI SEMBRA CHE LA TRAMA SIA MOLTO ATTUALE: L'INQUIETUDINE CHE ACCOMPAGNA IL NOSTRO TEMPO, IL SENSO DI INSODDISFAZIONE CUI NON SAPPIAMO DARE UN NOME E CHE CI SPINGE VERSO SCELTE NON SEMPRE GIUSTE...


recensione

Irene ha 17 anni la prima volta che si perde, durante un’escursione con gli scout nel bosco; pur avendo una mappa del sentiero da seguire e, soprattutto, pur avendo la convinzione ferma che il sentiero che sta percorrendo sia quello giusto.
Ma così non è e quando comprende di essersi persa, la sensazione di smarrimento e confusione è tale da lasciarla sgomenta.
E questa sensazione di confusione e di perdita l’accompagnerà per tantissimi anni, durante tutta la sua gioventù.
Irene ha 38 anni, ormai, ed è sposata con Luca già da qualche anno; stanno bene economicamente, non hanno figli per scelta di coppia, lavorano entrambi e conducono una vita tranquilla, fatta di uscite e cene con gli amici,  il Natale trascorso ogni anno a casa dei genitori di lui…. Insomma una vita matrimoniale … normale!
Ma di notte, a un certo punto, la bella e scontenta Irene – che sbuffa davanti alla normalità e alla routine di una vita che non le offre più alcuno stimolo – decide di iscriversi al sito per incontri “Meetic”.

Come mai? Forse Irene è in cerca di un’avventura extra matrimoniale?

Irene non desidera tanto la tresca con qualche uomo interessante conosciuto in chat, quanto il voler dare a se stessa un input diverso, eccitante, che la sorprenda, la coinvolga emotivamente, la faccia sentire viva.
Di nascosto dal marito, quindi, inizia a fare conoscenza con alcuni uomini della chat, ma inizialmente non sarà fortunata e i più strani sembrano aspettare solo lei…!
“Meetic” e la ricerca di conoscenze maschili al di fuori di Luca saranno solo il segnale più evidente di un senso di insoddisfazione e infelicità che la donna cova già da diverso tempo.

Irene non è realizzata, eppure non le manca nulla! Almeno in apparenza.

Luca è un buon marito, premuroso, innamorato, simpatico, attaccato alla famiglia, con un buon lavoro; certo, l’argomento “figli” è tabù, off limits: lui non ne vuole e c’è una ragione per questa scelta…, ma la cosa non ha mai dato a Irene troppi pensieri.

Forse perché lei stessa non sente di possedere uno spiccato istinto materno, o forse perché in lei vi è uno spirito ribelle, anticonformista e anticonvenzionale, bramoso di libertà, indipendenza, che andrebbero a farsi benedire con l’arrivo di un figlio (già il marito a volte le sembra un cappio al collo troppo stretto e soffocante!).
Del resto, ha la sua migliore amica, Anna, come esempio: amiche da anni, si vogliono bene, si sostengono, si ascoltano e consigliano, ci sono sempre l’una per l’altra…, ma purtroppo ognuno prende la sua strada e Anna ha imboccato quella, tranquilla e serena, della famiglia felice, con marito e due figli.
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Irene sente che nella vita della sua amica non c’è più quel posto esclusivo che lei e la loro amicizia hanno sempre avuto e questo la delude.
Ma è troppo orgogliosa per ammetterlo ed è troppo testarda per chiedere aiuto.
Perché Irene ha bisogno di aiuto, ma non lo sa.

Il senso di inutilità, di ovvietà e banalità, che lei avverte come prepotente nelle proprie giornate, la sta soffocando e lei sente che deve ribellarsi; prima che sia troppo tardi, prima che quella fiammella di vitalità si spenga definitamente, smorzata da un ritmo di vita che è sempre uguale, monotono, grigio, senza significa, finto.

“L’amore conta” è un romanzo in cui la protagonista parte da un desiderio che, di per sé, è legittimo e forse riguarda ognuno di noi, nella nostra esistenza: dare un senso alla propria esistenza, capire se finora l’ha avuto o meno; chiedersi chi siamo veramente, se stiamo recitando una parte che altri hanno preparato per noi a tavolino o se riusciamo davvero ad essere noi stessi; cercare delle risposte che ci indichino se stiamo o meno seguendo il sentiero giusto, quello che conduce alla felicità, alla realizzazione vera di noi stessi o se in realtà ci siamo arenati in una gabbia dorata, fatta di una tranquillità senza senso.

Quale prezzo è disposta a pagare Irene, sulla soglia dei 40 anni, per ritrovare se stessa?

Se è vero che si sta stancando di indossare la maschera della “moglie borghese”, che fa sorrisini di facciata alla suocera perfetta, che si limita a fare  fredde visite di cortesia a un padre assente da sempre.., che ascolta con finto interesse le incombenze quotidiane di un’amica “moglie e mamma devota”, che dice sì o no a un marito sì dolce e innamorato, ma fin troppo cieco e convinto che tutto vada sempre bene e che non c’è nulla da mettere in discussione nell’ambito del matrimonio…, è anche vero che il mondo, fuori dal bozzolo rassicurante della famiglia, non offre maschere migliori.

Forse saranno maschere più eccitanti, dal gusto trasgressivo, che contribuiscono a creare quell’alone di curiosità e a solleticare fantasie e sensazioni nuove…., ma queste stesse mascherine possono rivelarsi pericolose.

In ogni essere umano può nascondersi un lato oscuro, in cui dormono pulsioni ed istinti che attendono di essere svegliati e soddisfatti…, e ognuno decide in che modo assecondarli, soffocarli, “modificarli” in base alle esperienze, alle persone incontrate, ai progetti di vita che man mano ci creiamo.
Ebbene, la domanda cui questo libro ci chiede di rispondere è: a volte un tradimento, una “fuoriuscita dai binari dell’apaticità e dell’abitudinarietà” di un matrimonio senza sorprese e stimoli (ma è poi vero?), può avere effetti positivi sulla coppia? Può far svegliare i due dal torpore, da quella certezza indolente di chi crede di aver raggiunto la stabilità desiderata e di non dover più far nulla per alimentare l’amore (in tutti i suoi aspetti)?

Ciascun lettore potrà farsi la sua idea in merito, ma mi sembra giusto considerare l’altra parte della medaglia.

Non è che a volte, il senso di insoddisfazione, la voglia di cambiamento a tutti i costi, è solo un escamotage per sfuggire alle proprie responsabilità, ai valori e alle promesse che ci hanno portati a dire “sì” al nostro partner (col matrimonio, ma anche in una convivenza stabile), impegnandoci a costruire e rinsaldare ogni giorno una relazione solida, importante, fondata su amore, rispetto, fedeltà, sincerità, ecc..?
Io credo che oggi sia sempre più diffusa l’incapacità di impegnarsi in legami duraturi e che alla base ci sia il non voler assumersi delle responsabilità serie, il rifiuto di “crescere”, maturare, e di farlo con una (sola) persona accanto.
Irene è una donna “complessa”, dal carattere difficile: da una parte ci appare forte, volitiva, determinata, con un forte senso pratico, poco propensa a smancerie; dall’altra, nasconde una parte fragile, resa tale da conflitti non risolti ai quali lei risponderà a muso duro, decidendo di indossare 

mascherine ambigue, che forse nasconderanno il suo volto ma che metteranno a nudo quella parte di sé “nera”, di cui non era a conoscenza e che potrebbe  o condurla verso quella “libertà” tanto desiderata… o verso il baratro di una pseudo indipendenza che è invece solitudine, incomprensione, malessere, odio, rancore.


Forse Irene dovrà toccare il fondo per comprendere che solo “l’amore conta e sa contare” e che in esso non c’è nulla di scontato e banale, se viene nutrito e valorizzato giorno per giorno?

Questo romanzo di Carmen Laterza  - e per la cui lettura ringrazio Elisabetta Tranchina – mi è piaciuto e l’ho letto con molta scorrevolezza: il linguaggio e lo stile sono essenziali, aderenti alla realtà da cui si parte, ci sembra di scorrere le scene di un film, tanto sono vivide e realistiche le situazioni presentate, i personaggi, i dialoghi.
L’Autrice ha una buona ed efficace proprietà di linguaggio e riesce ad immergere il lettore nella vita di Irene, facendoci saltare – senza essere disconnessa – da un piano temporale all’altro (dall’oggi a “qualche anno prima”), tratteggiando bene tanto la protagonista (con i suoi trascorsi, il suo passato, e mostrandoci anche i suoi cambiamenti, i sentimenti, i dubbi….) quanto gli altri personaggi attorno a lei.
Ammetto che in certi frangenti non ho amato molto Irene, ma forse perché sono più simile ad Anna, però si giunge all’ultima pagina del libro desiderosi di capire se alla fine la prima donna ha trovato o no il sentiero giusto e se, al termine di esso, ha ritrovato se stessa.

“L’amore conta” accende i riflettori su realtà vicine a noi, terribilmente attuali, seguendo, attraverso Irene, i tentativi che oggi tante persone, che sono o si sentono sole e vuote, intraprendono per sentirsi meglio, vive, realizzate, “stimolate”; e ci dice anche che tante volte, dietro questi tentativi (come può essere quello di cercare compagnia attraverso una chat, un profilo e una foto su un sito per incontri) si nascondono tante solitudini…, ma anche tante perversioni, e che spesso la felicità e il senso di ciò che siamo non vanno ricercati in esperienze trasgressive ed estreme, perché ci sono più vicini di quanto pensiamo (proprio lì, dove credevamo fossero rimasti invece i rimasugli di noi…).

Consigliato,  soprattutto a chi privilegia la lettura di storie realistiche, se vogliamo, un po’ crude (a un certo punto, ci saranno scene di sesso un po’ forti), in cui viene fuori anche il “torbido” che l’essere umano nasconde in sé.

Recensione ROMA 39 D.C. MARCO QUINTO RUFO di A. Vieri Castellano



Che bello, nel week end appena trascorso ho terminato tre libri e quindi oggi condividerò il mio pensiero su di essi con voi!!

ROMA 39 D.C. MARCO QUINTO RUFO
di A. Vieri Castellano


Leggereditore
Narrativa
176 pp
4.90 euro
USCITA 27 GIUGNO
2013
Trama

Siamo nel 39 d.C., a Roma.

Gaio Giulio Cesare Germanico, Caligola, è divenuto imperatore.
Il tribuno Marco Quinto Rufo in battaglia è come un lupo selvaggio e feroce. 
Il suo coraggio conquista subito Caligola, che vede in lui il guerriero che saprà proteggerlo. 
Gli occhi di ossidiana, i capelli corvini e la fiera prestanza di Marco conquistano invece Agrippina, sorella del divino Cesare, che presto lo avvolgerà nelle spire sensuali e insidiose del suo fascino. 
Ma non riuscirà a possedere il cuore del tribuno né a tenerlo all’oscuro della congiura che sta ordendo contro l’imperatore. 
Non c’è nulla che possa scalfire la lealtà di Marco. 
C’è solo una cosa davanti alla quale è inerme: il Fato. 
Una profonda inquietudine lo invade al pensiero di ciò che lo aspetta a Roma e non riesce a dimenticare il desiderio impetuoso che ha provato in sogno verso una donna dagli occhi verdi come le foreste germaniche. 
Lo stesso sogno che ha turbato la giovane Livia, che si prepara al matrimonio con il dolce Settimio Aulo Flacco...

La trilogia Roma Caput mundi è così composta:

 - 39 d. C. Marco Quinto Rufo (racconto)
III. ........
A. Vieri Castellano

L'autrice.
Adele Vieri Castellano ha pubblicato per Leggereditore il suo primo romanzo storico, Roma 40 d.C., Destino d'amore, dopo aver vinto il concorso di racconti indetto dalla stessa casa editrice nel 2011. Nata a metà degli anni Sessanta, ha vissuto per anni in Francia e ha due punti ben saldi nella sua vita: la lettura e la scrittura. Vive a Milano, con tre gatti e un computer portatile. Nonostante le traduzioni, l?editing di libri, gli articoli e i romanzi che affollano le sue giornate, non dimentica mai le amiche, perché senza di loro, il suo sogno non si sarebbe realizzato.

recensione

Ed eccoci al prequel di “Roma 40 d.C.”, in cui è narrata l’intensa storia d’amore tra il forte guerriero e tribuno romano, Marco Quinto Rufo, e la bella fanciulla dagli occhi verdi, Livia Urgulanilla.
s.anden
In questo breve romanzo, qualcosa di impalpabile ma inevitabile inizia a legare i due futuri amanti: sensazioni cui essi non sanno dare un nome ma che sentono insinuarsi prepotentemente nella loro mente.
La nostra storia ha come protagonista il bel Marco, impegnato a Mogontiacum (antica fortezza legionaria della Germania Superiore, l’attuale Magonza).
Ad accompagnarlo il fedele amico Decio Aquilato (a sua volta protagonista dell’altro romanzo della serie, “Roma 42 d.C”) e gli altri forti e leali guerrieri romani; ma ci sono anche il divino Cesare, Caligola, con le sorelle Agrippina e Livilla.
In queste pagine sentiamo tutta la forza e la virilità di questi romani fedeli al loro imperatore, che sono disposti a far di tutto pur di proteggerlo.

Del resto, Marco e compagni sono abituati a combattere, sono sempre sul chi va là, e non appena capiscono che c’è effettivamente da stare con gli occhi aperti perché qualcuno sta pensando di far del male al loro “signore”.
Conosciamo meglio Marco, in queste pagine, in particolare il suo doloroso passato e l’aver visto il padre morire torturato per mano dei barbari, esperienza che ha inciso profondamente sul suo carattere, rendendolo duro, spietato, forte come una roccia.

Affascinante e virile, Marco piace alle donne ed in particolare, ad aver puntato i suoi occhi lascivi su di lui, c’è niente di meno che la sorella dell’imperatore, da cui Marco da di dover stare molto attento….
M- Fassbender
Ci sono alcuni brevi momenti di passione fisica e amorosa, come anche momenti di battaglia e di azione, il tutto sempre raccontato con accuratezza nell’uso del linguaggio (circa usi, costumi, abiti… tipici dei romani) in relazione al tempo storico che fa da sfondo; non mancano intrighi, complotti, individui volgari e bruti come anche altri fedeli e mossi da alti ideali.

Un romanzo breve ma piacevole, che può sicuramente essere gradito a chi ama il romance a sfondo storico.

IN FUGA DAI NAZISTI di Robert Marshall (CINEROMANZO)



cineromanzo

Di recente uscito questo libro ispirato ad una storia vera:

IN FUGA DAI NAZISTI
di Robert Marshall


Ed. Newton Compton
288 pp
9.90 euro
Giugno 2014
Sinossi

Sopravvissero per 14 mesi nascosti nei sotterranei della città per scampare all’orrore dell’Olocausto 

Nel pieno della seconda guerra mondiale i nazisti stanno mettendo a ferro e fuoco il ghetto della città ucraina di Leopoli: tutti gli ebrei devono essere uccisi o spediti nei lager. 
Non c’è via di scampo, le SS sono ovunque.
I bambini vengono trucidati, le madri si suicidano, le esecuzioni sommarie si ripetono con fredda precisione. 
Ma un gruppo di ebrei, tra cui due bambini, trova un modo incredibile per sottrarsi alla tragedia: se le strade non sono più sicure, la salvezza può essere solo sottoterra. 
Decidono così di calarsi nelle fognature della città, e qui rimangono – al buio, tra ratti, fango ed escrementi – per ben quattordici mesi.

Il loro unico contatto con il mondo esterno, la sola fonte di cibo, di informazioni e di speranza è Socha, addetto alla manutenzione delle fogne. 
Ha un passato oscuro alle spalle, ma è deciso a salvare gli ebrei in fuga, con l’aiuto di due colleghi. Si fa pagare profumatamente per i suoi servizi, ma finirà per aiutarli a sopravvivere anche mettendo a rischio la sua stessa vita. 
Saranno però in molti a morire: alcuni saranno travolti dalla furia delle acque, i più fragili si suicideranno, altri ancora non reggeranno alle condizioni fisiche estreme. 
Quando finalmente i russi libereranno la città, i coraggiosi superstiti rivedranno la luce. 
Un inferno di oscurità durato dal primo giugno 1943 al 28 luglio 1944. 
Ormai ridotti a scheletri irriconoscibili, riemergeranno come spiriti tornati sulla Terra dall’oltretomba.

L'autore.
Robert Marshall, scrittore, autore e regista, ha collaborato per anni con la BBC e ha firmato innumerevoli opere teatrali e televisive. Tra i suoi libri ricordiamoAll the King’s Men, opzionato all’epoca da Stanley Kubrick, eStorm From the East, rimasto in cima alla classifica del «Times» per due mesi. In fuga dai nazisti è il frutto di lunghe ricerche e di interviste ai protagonisti sopravvissuti e ai loro parenti, realizzate in prima persona

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Da questo libro ( In the Sewers of Lvov) è stato tratto il film In Darkness, che ha ottenuto una nomination agli Oscar come miglior film straniero.

Il film racconta la drammatica vicenda di Leopold Socha, un operaio fognario che durante l'occupazione nazista in cambio di denaro (usato per il loro mantenimento) nascose nelle fogne della città di Leopoli diverse famiglie ebree, rifornendole di acqua e cibo per 14 mesi e salvandole così da morte certa.

DATA USCITA: 24 gennaio 2013
GENERE: Drammatico
ANNO: 2011
REGIA: Agnieszka Holland
SCENEGGIATURA: David F. Shamoon
ATTORI: Robert Wieckiewicz, Benno Fürmann, Agnieszka Grochowska, Maria Schrader



PAESE: Germania, Francia, Polonia
DURATA: 145 Min


Vestiti di ... titoli!



titoli

I titoli di oggi hanno ognuno un proprio... VESTITO.

Quale preferite? 


UN VESTITO COLOR DEL VENTO
(S. Nicholls, Ed. Tre60, 265 pp, 9,90 euro)

LA DONNA VESTITA DI RUGIADA
(Hong Ying, Ed. Garzanti, 2012)




ANGELI NOTTURNI DI ROSSO VESTITI
(P.Clementi, 2014)

IL VESTITO ROSA
(N. M. Kelby, 2014)

domenica 29 giugno 2014

LIBRI PER L'ESTATE: LE PROPOSTE DE AGOSTINI



Cercate qualche libro da leggere per l'estate?
Ecco le proposte De Agostini!!

LA SCHIAVA DEI TUDOR
di Isabella Izzo


La schiava dei Tudor
De Agostini
Libro Mania
443 pp
7.90 euro
2013
Trama

Dayla è poco più che una ragazzina quando il suo villaggio sulla costa dell’Africa Occidentale viene attaccato e messo a ferro e fuoco. 
I sopravvissuti al massacro sono ridotti in catene, percossi e condotti al mercato degli schiavi più vicino per essere messi all’asta come capi di bestiame e stipati nel ventre di quelle grosse navi dirette a nord. 
Il destino di Dayla sembra segnato: deve essere venduta a una ricca famiglia della nobiltà Tudor. 
Grazie al suo spirito fiero la ragazza riesce invece a fuggire e a rifugiarsi sotto falsa identità all'abbazia di Whitby, nell'Inghilterra del Nord. 
In quel luogo magico e pieno di speranze, tra mille ostacoli, continue sorprese e incontri che la cambiano per sempre, la vita di Dayla si trova inestricabilmente legata a quella di una terra dilaniata da lotte per la successione, complotti e scontri per la conquista del potere. 
Ma dove forse c'è ancora spazio per un amore puro e incontaminato...

CHE COSA RESTA DELL'AMORE
di Rosita Romeo


Che cosa resta dell'amore
De Agostini
Libro Mania
285 pp
7.90 euro
2013
Trama

Elisa è felice: ha una vita perfetta e un futuro di certezze davanti a sé. Poi l’incontro fortuito con Luca, la passione mai sbocciata ai tempi dell’università che prende finalmente il sopravvento, una notte di amore intenso. 
Il mondo di Elisa è sconvolto, le vite di entrambi segnate per sempre. Elisa non sa darsi pace, mette in discussione tutto per comprendere l’inafferrabile essenza dell’amore: cosa fa scattare l’attrazione? 
Cosa trasforma due persone in amanti? L’amore romantico è possibile o esiste solo la chimica dei corpi? 
Una grande storia d’amore che è allo stesso tempo un romanzo sul desiderio, la passione e il mistero dell’amare.




IL REALITY DELLA PAURA
di Giulio Galli


Il reality della paura
De Agostini
Libro Mania
256 pp
7.90 euro
2013
Trama

Dieci concorrenti approdano su una splendida isola sperduta nell'arcipelago delle Bahamas per partecipare a un nuovo reality show, che promette di essere il più incredibile di sempre. 
Sembra tutto perfetto: un'occasione unica per dare una svolta alla propria esistenza. 
I dieci iniziano a studiarsi fin quando una voce dà loro il benvenuto. Il tono è freddo e inquietante. 
Qualcosa non va: la paura comincia a serpeggiare tra i concorrenti. 
Il mattino dopo, la stessa voce li informa che tra di loro c'è un infiltrato, un assassino professionista che ha il compito di eliminarli tutti, uno al giorno. 
L'unica speranza di salvezza consiste nell'individuare e ammazzare il killer che, abilissimo, inizia a colpire senza lasciare tracce. La paura si trasforma in puro terrore: scegliere gli alleati sbagliati significa morire, ma c'è qualcuno di cui fidarsi?


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Come anticipato, eccoci ad alcuni gadget austeniani!!
Che ne pensate?

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