lunedì 31 ottobre 2016

Recensione: "BRIDGET JONES'S BABY. I diari" di Helen Fielding





E fu così che anche per Bridgdet arrivò il momento di diventare mamma!

Ma parliamo dell'esilarante Jones e questo evento meraviglioso non può accadere in modo "normale", bensì è accompagnato dalle solite situazioni buffe e assurde che solo lei è capace di creare/vivere, pasticciona com’è. E di nuovo ritroviamo il triangolo amoroso con il superficiale Daniel Cleaver e il serioso ma profondo Mark Darcy.
Chi impianterà le proprie definitive radici nel cuore della Jones... e di suo figlio?


BRIDGET JONES'S BABY. I diari
di Helen Fielding


Ed. Rizzoli
240 pp
18 euro
9.99 euro
OTTOBRE 2016

Bridget Jones  è ormai vicina ai 40 e continua a risentire dei commenti non sempre carini a suo carico: ma come, stai diventando "vecchia" e ancora non ti decidi a fare un bambino?
Ma con chi "lo fa" sto bambino, Bridget, se già da un po’ di tempo è rigorosamente single?

Da quando Mark l’ha mollata, per averla trovata in atteggiamenti fraintendibili con l’eterno rivale, il cialtrone Daniel, la nostra Bridget si è data anima e corpo alla carriera, lavorando per la nota trasmissione Buon pomeriggio.
Menomale che a salvarla dalla depressione ci sono gli Amici, dagli inossidabili single come Shazzer e Tom, a Magda, moglie (tradita) e mamma di bambini vivacissimi.

Ma il destino non ha smesso di giocare con la vita della nostra eroina che, durante una festa, si ritrova a trascorrere una notte di sesso con Darcy, che però sparisce il giorno dopo, roso dai sensi di colpa.
Arrabbiata con Darcy, Bridget si lascerà andare, qualche giorno dopo, ad un’altra notte di sesso… con Cleaver!

Dopo poco tempo, comincia ad accorgersi che i jeans non le vanno più; si decide a fare il test di gravidanza e scopre di essere incinta; ovviamente non sa di chi è il bimbo, perché ha avuto rapporti con entrambi a pochissimi giorni di distanza.

Da questo equivoco nascono tutta una serie di situazioni divertentissime e molto buffe, in cui Bridget tira fuori tutta la sua natura insicura, il suo lato pasticcione, la sua paura di restar sola a gestire la gravidanza e il bambino quando nascerà, anche se ci sono momenti – soprattutto grazie al saggio e comprensivo padre – in cui si convince che ce la farà a far tutto anche senza la presenza del padre del nascituro.

A proposito del padre, la gara tra Darcy e Cleaver è aperta nuovamente, e il primo pare soccombere davanti all’arrogante sicurezza del secondo, che è convinto di essere il papà del piccoletto perché tanto si sa che “i soldatini di Darce fanno cilecca”.

I momenti in cui i due uomini si ritrovano all’ospedale, al cospetto di una quasi del tutto matta dottoressa Rawlings sono davvero spassosi, ma tutto il registro, linguistico compreso, del romanzo è esilarante.

Molto vivaci anche i momenti trascorsi dalla protagonista con i suoi folli amici, che si premurano di darle consigli ma nel loro classico modo confusionario e sempre molto sulle righe; oltre ai problemi amorosi, Bridget deve vedersela anche con qualche grana sul posto di lavoro, a causa di un capo esigente e poco normale; ma del resto, trovatemi un personaggio sano di mente nell'universo Jones!
Ritroviamo anche la mamma di Bridget, frivola e sempre ossessionata dalle apparenze, dai pettegolezzi e, attualmente, dal desiderio di conoscere la Regina e sederle accanto.

La forma del diario mi piace molto, ti fa entrare in empatia con Bridget, i cui altalenanti stati d'animo e i cui pensieri scorrazzano liberamente intrecciandosi e trasmettendo tutta l’ansia, i dubbi e i timori di questa donna che vorrebbe essere libera e indipendente ma che poi non riesce ad ignorare del tutto i commenti acidi e inopportuni delle persone sulla sua vita, sul suo girovita e, adesso, anche sull'imbarazzante situazione di non sapere la paternità del bimbo che le sta crescendo dentro.

Ma Bridget è un portento, alla fine non la affossa nessuno e il suo essere così mattacchiona, sorprendentemente tenerona, spontaneamente imbranata, deliziosamente autoironica, la rende "una di noi", ci piace così com'è, non c'è niente da fare.
Così anche stavolta l’Autrice ci regala una favola-commedia piena di gag e momenti simpaticissimi, in cui la risata è d’obbligo.

Sono curiosa di vedere il film, credo si prospetti anch’esso molto divertente.

Ma intanto non posso che consigliarvi di tuffarvi in questo quarto appuntamento della serie avente per protagonista una delle donne letterarie più amabili che ci sia.

domenica 30 ottobre 2016

Film visti... e rivisti: A DANGEROUS METHOD // LA MAFIA UCCIDE SOLO D'ESTATE // CAPE FEAR - IL PROMONTORIO DELLA PAURA




Film interessanti, visti per la prima volta o rivisti, ne abbiamo?

Ma sì, qualcosa di bello in tv ogni tanto lo danno e ora ve li propongo, chiedendovi come sempre cosa ne pensate ^_-

Il primo film non l'avevo ancora mai visto; affronta argomenti e tratta di personaggi (realmente esistiti) che da sempre mi attirano: "A DANGEROUS METHOD", tratto dal libro "A Most Dangerous Method" di John Kerr.

-

DATA USCITA: settembre 2011
ANNO: 2011
REGIA: David Cronenberg
ATTORI: Viggo Mortensen, Michael Fassbender, Keira Knightley, Vincent Cassel, Sarah Gadon, Katharina Palm, André Hennicke.


Siamo alla vigilia della Prima Guerra Mondiale, e tra Zurigo e Vienna si consuma una torbida storia di avvincenti scoperte in nuovi territori della sessualità e dell'intelletto.
Ispirato a fatti realmente accaduti, questo film ha al centro la turbolenta relazione fra il giovane psichiatra Carl Gustav Jung (M. Fassbender), il suo mentore Sigmund Freud e padre della psicanalisi (V. Mortensen) e Sabina Spielrein (K. Knightley), la bella e tormentata giovane donna che viene a interporsi tra loro.

Carl è un medico rigido, compassato, privo di slanci, impostato, serio, morigerato e, almeno in apparenza, marito devoto e fedele della sua Emma, da cui continua ad aver figli senza però nutrire per lei altro se non un tenero affetto.
Quando si ritrova a curare i sntomi aggressivi di una giovane paziente affetta da schizofrenia, Sabina appunto, la sua vita verrà stravolta.
Sabina è una ragazza colta, molto intelligente che però soffre di questi violenti attacchi a causa di un'infanzia segnata da umiliazioni e maltrattamenti da parte del padre autoritario e violento; successivamente rivelerà di provare piacere sessuale nell'essere picchiata e umiliata.
A poco a poco, nel corso delle sedute con Jung, tra medico e paziente inizia ad accendersi un'attrazione reciproca, che soprattutto lui cerca di frenare, per ovvie ragioni di deontologia professionale.

Pian piano, la donna si avvia sempre più verso la guarigione, mostrando oltretutto una certa propensione verso lo studio della psichiatria stessa, ed infatti comincia a studiare e a far carriera in quest'ambito, grazie anche all'incoraggiamento del suo imperturbabile dottore, che ben presto cede alla passione per Sabina, violando ogni etica professionale.

Sentendosi in colpa, Carl interrompe la relazione ma Sabina la prende malissimo, si infuria e per ripicca decide di diventare paziente di Freud.
Questi, da tempo amico di Jung, che vede come proprio "erede", entrerà in conflitto con lo stesso e, strada facendo, ognuno farà il proprio percorso, dando ciascuno un personale e fondamentale contributo allo sviluppo della psicanalisi.

Io l'ho trovato un film fatto bene, molto interessante nel suo soffermarsi su questo rapporto a tre caratterizzato da ambiguità, sensualità, voglia di cedere alle proprie pulsioni e, al contempo, la consapevolezza di sbagliare facendolo.

Un cast che mi piace molto ma su tutti per me spicca la Knightley, bravissima sempre ma soprattutto nei drammatici momenti in cui il suo personaggio si fa prendere dagli spasmi fisici della malattia.
Sensi di colpa, passione, rabbia, freddezza, ipocrisia, tradimenti, dolore, professionalità, intelligenza..., c'è tutto in questa pellicola, pure Es, Io e Super Io.

Consigliato ^_-


Passiamo alla seconda pellicola che consiglio.
Film rivisto... a metà, nel senso che quando ebbi modo di guardarlo la prima volta, non stavo bene e mollai la visione per andarmene a letto :-D

Giorni fa l'hanno ridato in tv e finalmente l'ho visto tutto.


sabato 29 ottobre 2016

Anteprima Bompiani: DIVORZIO ALLA CINESE di Liu Zhenyun - dal 3 novembre



Un romanzo presto in uscita per Bompiani che arricchisce il settore "narrativa orientale" qui sul blog: Divorzio alla cinese", con la sua trama particolare e surreale, è una commedia divertente ma anche un duro atto d'accusa contro la legge del figlio unico e una critica frontale al sistema corrotto della Cina. 


DIVORZIO ALLA CINESE
di Liu Zhenyun


Ed. Bompiani
trad. M. Gottardo,
M. Morzenti
294 pp
19 euro
USCITA
3 NOVEMBRE 2016


Li Xuelian, sposata con Qin Yuhe, è incinta del loro secondo figlio. 
Una buona notizia? 
Non in Cina, dove la legge del figlio unico li renderebbe due criminali. 
Non c'è altra scelta che divorziare prima della nascita del bambino.
"Appena il bambino sarà registrato all'Anagrafe, ci risposeremo. Non c'è nessuna legge che vieta a una coppia con un figlio ciascuno di sposarsi." 
Tutto perfetto, tutto calcolato, se non fosse che dopo il divorzio Qin sposa un'altra donna che aspetta un altro figlio. 
Folle di rabbia, Li corre da un giudice per spiegare come stanno davvero le cose, ma è solo l'inizio di un'aspra battaglia contro l'intero partito e le sue dinamiche. 

"Divorzio alla cinese" è un romanzo satirico, tagliente e ironico.

L'autore.
Liu Zhenyun è nato nel 1958 nella Provincia di Henan, nella Cina del Nord.  Inizia a scrivere nel 1982 ed è lo scrittore cinese che riesce a trasmettere nel modo più efficace gli aspetti contrastanti della società moderna e della cultura metropolitana e rurale della Cina, con un grande umorismo e un sarcasmo tagliente. Tra i romanzi più noti, si segnalano Telefono cellulare (da cui è stato tratto l’omonimo film diretto da Feng Xiaogang nel 2003), Io sono Liu Yuejin (che è il presente romanzo, tradotto in italiano con il titolo Oggetti smarriti e pubblicato originariamente nel 2007), Una parola ne vale diecimila (vincitore del Premio letterario Mao Dun nel 2009, il massimo riconoscimento cinese per il romanzo) e Non sono una Pan Jinlian (2012).

venerdì 28 ottobre 2016

Dietro le pagine di "I diari di Bridget Jones"



In questi giorni sorrido molto leggendo e la ragione è racchiusa in un nome: Bridget Jones.

Tra una pagina (virtuale, perchè è in formato pdf) e l'altra, mi è sorta la domanda: ma com'è nato questo strampalato ed amato personaggio femminile?

storie dietro storie
Ciò che leggiamo spesso è ed della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?
".


La buffa e combinaguai Bridget Jones ha avuto i suoi inizi in una semplice colonna di giornale, più precisamente su The Indipendent: è il 1995 e Helen Fielding scrive in forma anonima le prime pagine del diario di quella che diverrà un personaggio amatissimo, convinta che dopo sei settimane sicuramente sarebbe tutto finito perchè troppo stupide. Del resto, mentre i suoi colleghi giornalisti scrivevano cose più serie, leisi divertiva a parlare sul perché ci vogliono tre ore tra svegliarsi la mattina e uscire di casa.

La giornalista Helen Fielding aveva già scritto un primo romanzo, Cause Celeb, una satira (che trattava comunque argomenti seri) ambientata in Africa, e aveva cominciato a lavorare ad un secondo - incentrato su problemi economici -, ambientato nei Caraibi.
Quando i giornali inglesi - che sono veramente appassionati di romanzi sulle donne - le hanno chiesto di scrivere un articolo su se stessa, Helen non si dimostrò subito entusiasta, allora decise di giocare con questo personaggio di una sitcom cui stava pensando e di "giocare" con questa stramba donna, raccontandone insicurezze, segreti...
E così ha iniziato a scrivere i diari di Bridget e pian piano, vedendo quanto la sua "ironica eroina" stesse diventando popolare, dietro suggerimento dell'editore, ha continuato e dopo poco è uscita la prima edizione, economica, di Bridget Jones.


Scriverlo è stato molto divertente e l'autrice ha modellato le trame dei romanzi di Bridget partendo da Orgoglio e pregiudizio (1813) e Persuasione (1817) di Jane Austen, contribuendo così alla tendenza moderna di re-immaginare e rivedere la Austen. 

I parallelismi con Orgoglio e pregiudizio non mancano, a cominciare dall'uso del nome Darcy; non solo, ma similmente ad Elizabeth Bennet, Bridget è prevenuto contro Darcy, e quest'ultimo aiuta la famiglia di Bridget a liberarsi da una situazione umiliante, come Fitzwilliam Darcy fa per i Bennet nel romanzo della Austen.


Fonti consultate:

http://www.powells.com/
http://bridgetarchive.altervista.org

giovedì 27 ottobre 2016

AUTUMN IN TAG



Oggi, cari Readers, vi propongo un tag autunnale ma non libroso ^_-


"è arrivato l'autunno!"

Quali sono le tre cose che ti fanno esclamare: "E' arrivato l'autunno!"?

E' un tag ideato da Il mondo di Shioren ma io l'l'ho visto sul blog "Libri al caffè".

LE REGOLE:
-Usare l’immagine del tag
-Nominare l’ideatore del tag
-Raccontare quali sono le 3 cose che ti fanno esclamare: “E’ arrivato l’Autunno!”
-Nominare 15 blogger

Circa la nomina vi anticipo subito che potete sentirvi tutti taggati, mi farà piacere leggere quali sono quelle cose che per voi hanno proprio il sapore dell'autunno.

Ecco le mie:


IL TAPPETO DI FOGLIE DAI COLORI CALDI.

Se c'è una cosa che amo su tutte e che è tipica di questa stagione, sono i colori: guardare le foglie che da verdi cominciano a colorarsi di giallo e di tutte le sfumature proprie dell'autunno, è qualcosa che mi affascina e mi fa dire: "Che bello, siamo in autunno!". Per non parlare del piacevole "rumore" che accompagna i nostri passi quando camminiamo su tappeti di foglie secche...! Mi dà sensazioni positive, di gioiosa serenità e farei passeggiate in un'atmosfera come questa per ore!!





LE  TEMPERATURE PIU' RIGIDE E L'UMIDITA'.

Allora, lo dico così chiariamo: non amo il caldo, quindi quando le temperature cominciano a scendere, l'aria si rinfresca e c'è bisogno della manica lunga... io sono strafelice! Per me dovrebbe essere sempre autunno o primavera ^_^  Certo, l'umidità non la si può amare, soprattutto perchè mi arriccia i capelli, ma vabbè, non si può avere tutto dalla vita.





IL CIOBAR E LE CALDARROSTE.

Le caldarroste mi piacciono troppo, calde, scoppiettanti..., con il loro profumino delizioso...: la quintessenza dell'Autunno! Per quanto concerne il Ciobar, beh sì, lo so che non c'è un vero e proprio nesso con la stagione, ma quando le foglie cominciano a staccarsi dal'albero, la pioggia cade più spesso, fitta e insistente, l'aria fuori comincia a essere "frizzante"... io penso che finalmente comincia il periodo in cui posso farmi le mie cioccolate calde (cosa che per ovvie ragioni non consumo in estate).















Bene, amici! Ora tocca a voi!
Ditemi qualcosa sul "vostro autunno" ^_^

Novità Frilli Editori: MARIANI E IL PESO DELLA COLPA di Maria Masella



Lettori, in questo post vi comunico non solo l’uscita del nuovo romanzo noir “MARIANI E IL PESO DELLA COLPA” dell'autrice Maria Masella (Fratelli Frilli Editori), ma anche l'evento-presentazione del libro stesso.

Il 19 ottobre 1986 su Segretissimo Mondadori è pubblicato un breve racconto ambientato a Genova negli anni di piombo. Così comincia la relazione fra Genova e Maria Masella. 
Relazione indissolubile, un rapporto di vero amore e fedeltà. Un’attenzione alla propria città a cui ha dedicato numerosissimi racconti, romance storici e romanzi noir questi ultimi siglati con il compianto Marco Frilli e la Fratelli Frilli Editori.

Poichè si festeggia il 30° anniversario da quando Maria Masella cominciò a scrivere di Genova, giovedì 27 ottobre ore 18,00 presso La Libreria Feltrinelli di Genova in via Ceccardi si terrà la presentazione in anteprima del nuovo romanzo noir di Maria Masella; a moderare l’incontro c'è Patrizia Ferrando, e seguirà rinfresco per festeggiare i 30 anni di scrittura dedicata a Genova.


Siamo giunto al 16° episodio delle indagini del commissario Antonio Mariani di Genova.
La polizia è alle prese con il ritrovamento del cadavere di un uomo scomparso due anni prima.
Ad occuparsi del caso è Mariani, che sin da subito comprende che molte saranno le difficoltà a ripercorrere le ultime ore di vita dell’uomo trovato ucciso.
La ricostruzione della vita della vittima è resa ancor più complicata dalle vicende umane del nostro protagonista alle prese con la moglie Francesca e alcuni problemi famigliari.

Un romanzo che scorre veloce, una lettura come al solito molto piacevole, una scrittrice che meriterebbe maggiore attenzione dalla città che ama e racconta con un impeccabile stile narrativo.



MARIANI E IL PESO DELLA COLPA
di Maria Masella



Frilli Editori
252 pp
coll. I SuperNoir
€14,90
2016
Le giornate si trascinano nell’apatia, quando in un campo a Coronata, sulle alture di Cornigliano, nel ponente di Genova, viene trovato il corpo di un uomo. È Alberto Delorenzo, un manager di successo, scomparso due anni prima. Mariani dovrebbe indagare, ma sente la mancanza di qualcuno con cui confrontarsi, perché l’ispettrice Petri è chiusa in un ostinato silenzio e lui non vuole o non sa come smuoverla.
Capisce che la sua collaboratrice si sente responsabile per la morte di Bareto… Come lui.
Ma il caso deve essere risolto, l’omicida deve essere trovato. Poco per volta Mariani comincia a indagare, forse più interessato a ricostruire la vita di Alberto che a trovare chi l’ha ucciso. 

Contatti

marilumas@libero.it 

www.mariamasella.it 

https://www.facebook.com/masella.maria



L'autrice.
Maria Masella è nata a Genova. Ha partecipato varie volte al Mystfest di Cattolica ed  è stata premiata in due edizioni (1987 e 1988). Ha pubblicato una raccolta di racconti – Non son chi fui – con Solfanelli e un’altra – Trappole – con la Clessidra. Sempre con
la Clessidra è uscito nel 1999 il romanzo poliziesco Per sapere la verità. La Giuria del XXVIII Premio “Gran Giallo Città di Cattolica” (edizione 2001) ha segnalato un suo racconto La parabola dei ciechi, inserito successivamente nell’antologia Liguria in giallo e nero (Fratelli Frilli Editori, 2006). Ha scritto articoli e racconti sulla rivista
“Marea”. Per Fratelli Frilli Editori ha pubblicato Morte a domicilio (2002), Il dubbio (2004), La segreta causa (2005), Il cartomante di via Venti (2005), Giorni contati (2006), Mariani. Il caso cuorenero (2006), Io so. L’enigma di Mariani (2007), Primo (2008), Ultima chiamata per Mariani (2009), Mariani e il caso irrisolto (2010), Recita per Mariani (2011), Per sapere la verità (2012), Celtique (2012, terzo classificato al
Premio Azzeccagarbugli 2013), Mariani allo specchio (2013), Mariani e le mezze verità (2014), Mariani e le porte chiuse (2015) e Testimone. Sette indagini per Antonio Mariani (2016). Per Corbaccio ha pubblicato Belle sceme! (2009). Per Rizzoli, nella collana youfeel, sono usciti Il cliente (2014), La preda (2014) e Il tesoro del melograno (2016). Morte a domicilio e Il dubbio sono stati pubblicati in Germania dalla Goldmann. Nel 2015 le è stato conferito il premio “La Vie en Rose”.

mercoledì 26 ottobre 2016

Film tratti dai libri al cinema - 3 - 9 - 10 novembre



Quali film tratti dai libri vedremo a breve al cinema?

Film tratti dai libri in uscita nel 2016
post in aggiornamento
(clicca)

Sicuramente avete letto e/o sentito che dal 3 novembre sul grande schermo approderà il thriller LA RAGAZZA DEL TRENO, tratto dall'omonimo romanzo di Paula Hawkins, con Emily Blunt nei panni della protagonista.





E sempre dal 3 novembre la storia incredibile, ma verissima di Christy Wilson Beam, e sua figlia Annabel; una storia che ci guida a cogliere i segni di speranza intorno a noi.




Ed. PIemme
192 pp
16.50 euro
Ottobre 2016
MIRACOLI DAL CIELO

Christy e Kevin vivono vicino a Dallas, dove vivono insieme alle tre figlie.
Quando ad Annabel, la seconda, a quattro anni viene diagnosticata una rara malattia, che la costringe a entrare e uscire dall'ospedale e ad assumere dieci farmaci al giorno, Christy sa che per salvarla ci vorrebbe un miracolo molto grande.
Un giorno, mentre le tre sorelle sono in giardino, Annabel precipita per nove metri all'interno del tronco del pioppo, fino a terra, priva di sensi, imprigionata e irraggiungibile.
Sembra una tragedia, ma nel buio di quell'albero succede qualcosa che sfugge alla comprensione, qualcosa di misterioso, cui nessuno saprebbe dare un nome..., tranne Annabel e i suoi genitori: loro dubbi non ne hanno più.


Il film (Miracles from Heaven) è diretto da Patricia Riggen e vede nel cast Jennifer Garner, Kylie Rogers, Martin Henderson, Queen Latifah, Brighton Sharbino, Eugenio Derbez, John Carroll Lynch, Courtney Fansler.


A SPASSO CON BOB (James Bowen)
Ed. Sperling&Kupfer
256 pp
19.50 euro
2016

Quando James Bowen trova davanti alla porta del suo alloggio popolare un gatto rosso, indifeso e ferito, non immagina quanto la sua vita stia per cambiare.
James, ventisette anni, un passato di alcol e droga, non ha un lavoro né una famiglia su cui contare. 
Vive alla giornata per le vie di Londra, e raccoglie qualche spicciolo suonando la chitarra davanti a Covent Garden e nelle stazioni della metropolitana. 
L'ultima cosa di cui ha bisogno è un animale domestico. Eppure non resiste a quella palla di pelo, che subito battezza Bob. 
Pian piano James riesce a farlo guarire, e a quel punto lascia il gatto libero di andare per la sua strada, convinto di non rivederlo più. 
Ma Bob è di tutt'altro avviso: per nulla al mondo intende separarsi dal suo nuovo amico e lo segue ovunque. Instancabile. Finché a James non rimane che arrendersi. 
È l'inizio di una meravigliosa amicizia e di una serie di singolari, divertenti e a volte pericolose avventure che trasformeranno la vita di entrambi, rimarginando lentamente le vecchie ferite, anche quelle più profonde.

A SPASSO CON BOB sarà al cinema dal 9 novembre.





FAI BEI SOGNI, un film di Marco Bellocchio Tratto dall'omonimo romanzo di Massimo Gramellini, con Valerio Mastandrea, Bérénice Bejo, Guido Caprino, Nicolò Cabras, Dario Dal Pero, Barbara Ronchi  sarà dal 10 novembre al cinema.





TRA QUESTI FILM C'E' QUALCOSAA CHE VI INTERESSA
E PENSATE DI ANDARE A VEDERE?
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