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il mio pensiero |
Goddess è il terzo ed ultimo appuntamento della serie fantasy del "Risveglio" (The Awakening), che vede protagonista la giovane Helen Hamilton che, da semplice adolescente, si è ritrovata ad avere a che fare con i capricciosi déi dell'Olimpo.
Ormai la confusa Helen ha lasciato il posto ad una Helen più decisa, più consapevole del proprio destino e dei propri poteri.
Ma certo, le sue fragilità di donna giovane restano e ogni tanto, anche ora che siamo giunti alle battute finali, qualche momento di smarrimento ci sarà, soprattutto quando di mezzo c'è l'amore.
Da sempre innamorata di Lucas, bellissimo, misterioso ma anche sfuggente, per il quale la ragazza prova un'attrazione ed un sentimento forti ed ineluttabili, dovrà però fare i conti ancora con Orion, su cui però l'ombra del sospetto viene gettata in seguito ad un Oracolo.
Tra la cerchia degli amici/parenti di Helen, c'è infatti un traditore, il cosiddetto Tiranno, e questa figura misteriosa e quasi onnipotente ha la capacità di creare mondi diversi e quindi di eliminare quello attuale, mandando tutto e tutti alla distruzione...!
Ma chi è questo spaventoso Tiranno?
Siamo certi che sia Orion?
Helen, per via anche dei propri sentimenti per lui, non riesce a credere che sia lui il traditore, e la vicinanza tra i due le creerà non pochi problemi con il geloso Lucas, che però sente di non poter vivere il suo amore per e con Helen, e che quindi è meglio farsi da parte...
Riusciranno i due a star lontani l'un dall'altro?
Ma a preoccuparli non è solo l'amore o l'identità del Tiranno profetizzato dalle crudeli Parche (attraverso il corpo della giovanissima Cassandra), ma la minaccia di una battaglia (l'ultima, la decisiva?) grave e che rischia di avere delle conseguenze devastanti per l'intera umanità.
Avendo per sbaglio liberato gli déi dell'Olimpo, questi sono tornati alla carica, più arrabbiati e capricciosi che mai!
Non ci pensano proprio ad essere rovesciati e mandati nel Tartaro dai loro Discendenti, così cominciano a far sentire la loro infausta presenza colpendo la popolazione di Nantucket con vari attacchi che finiscono in tragedie e morti.
Eh sì, gli dei sono proprio agitati: chi potrà fermarli?
Le diverse Case dei discendenti - in fondo non meno "matti" degli stessi déi - riusciranno ad accordarsi o si tradiranno e si accuseranno a vicenda pur di assicurarsi la sopravvivenza, scegliendo di schierarsi dalla parte del più forte a costo di andar contro parenti ed amici?
Passioni, verità taciute e svelate prima che sia troppo tardi, tradimenti... saranno alcuni degli ingredienti di questo libro.
La trama di Goddess è davvero ricca di avvenimenti, colpi di scena, di personaggi, salti temporali.
Questi ultimi, che permettono ad Helen di saltare da Troia a Camelot: devo dire che li ho trovati molto affascinanti, perchè questo passato mitologico, lontano, leggendario dava un tono nostalgico e quasi misterioso, visto che le sensazioni che Helen provava nei suoi sogni che la portavano secoli e secoli addietro, erano da lei vissute come reali e presenti.
Mi è piaciuto molto anche il calare questi déi nel presente, la loro somiglianza fisica con gli amici di Helen, il possesso di tratti in comune tra di loro (soprattutto a livello di forza fisica ma anche di punti deboli), la bella dinamicità presente nelle scene di combattimento, descritte con particolari molto vividi e che mi davano l'impressione di essere "sul campo di battaglia" insieme ai ragazzi.
Helen mi è piaciuta come personaggio, credo sia anche cresciuta molto, ne ho apprezzato la fragilità e le paure davanti ai propri poteri (la cui "portata" la spaventava), ma anche il suo senso di responsabilità e la sua disponibilità al sacrificio pur di salvare le persone che ama.
L'autrice ha dato ai personaggi principali un certo spazio a livello emotivo, anche perchè il potere di "leggere nei cuori" è proprio di alcuni di loro.
Intriganti i temi dell'immortalità, del creare un mondo proprio (quello perfetto) con la sola forza del pensiero e chiudendo gli occhi, cosa che vorremmo poter fare tutti.
La cosa più affascinante per me è stato proprio tutto lo sfondo mitologico che ha accompagnato la trilogia e il pensiero che, almeno nella fantasia, gli uomini possano essere allo stesso livello delle divinità e giocarsi il proprio destino fino all'ultimo sangue, all'ultimo fulmine, all'ultimo colpo di spada.
E chissà che non la spuntino...!
I momenti in cui Helen e gli altri incontrano Zeus e compagni sono stati accompagnati da una vena ironica, perchè dopotutto questi immortali dell'Olimpo sono più umani - nel loro modo di parlare, nelle loro passioni... - degli umani stessi!
Lo spazio dato alla vicenda amorosa e al triangolo Helen-Orion-Lucas forse sarebbe potuto essere ancora più interessante e accattivante, se trattato di più e risolto meno velocemente, ma nel complesso mi è piaciuto.
Ritmo veloce, cambi di scena repentini ma non (troppo) confusionari, scrittura abbastanza scorrevole anche se in certi passaggi mi è sembrato che la traduzione non fosse chiarissima; personaggi vivaci e sufficientemente definiti e un intreccio che ha tenuto alte la mia attenzione e la mia curiosità.