mercoledì 9 settembre 2015

Recensione: IRIDIUM di Marika Cavaletto, Chiara B. D'Oria



Buongiorno lettori!
Iniziamo la giornata con una recensione, concernente il secondo libro di una serie paranormal romance, St. Jillian Saga, finora composta da due volumi, Lithium (recensione) e Iridium.

IRIDIUM
di Marika Cavaletto, Chiara B. D'Oria


(#2 St. Jillian Saga) 
Casa Editrice: Self-Publishing 
Data di pubblicazione: 2015 
Prezzo: 2.99 euro 
Formato: Ebook 
cartaceo (prossimamente) 
Pagine: 349 (eBook) 
545 (cartaceo)
Trama
C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui ci si trova davanti a una scelta.
Cosa fare. Dove andare. Chi abbandonare.
C’è un momento nella vita di ognuno di noi in cui non si può più scegliere. Ed è in quel preciso momento che il Destino comincia a giocare.
In questo nuovo capitolo della St. Jillian Saga, i nostri protagonisti si troveranno ad affrontare ciò che hanno sempre temuto: la consapevolezza che la Morte ci cambia nel profondo e che l’Amore non è un’àncora di salvezza, ma il peso che ti affonda.
Mentre la guerra fra vampiri, lican e Cacciatori diventa sempre più violenta, una Profezia avrà il potere di cambiarne le sorti.
Ma il Destino, questa volta, chi pretenderà in cambio?




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In questo romanzo ritroviamo i nostri quattro protagonisti: l'Eletto William e il Cacciatore Dorianle due amiche Chrissie e Mya, che hanno dovuto far fronte a realtà che mai avrebbero pensato esistessero e, soprattutto, le riguardassero; in special modo Chrissie ha appreso di essere una Cacciatrice, compito che dopo la morte della cara Kate sembra ormai soltanto un peso che desidererebbe non avere.
Ma Kate, prima di andarsene per sempre, ha lasciato messaggi accorati per tutti, ed ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità andando incontro al proprio destino senza guardarsi indietro.
E tutti, bene o male, ne faranno le spese, e anche a caro prezzo!

Chrissie e William, Mya e Dorian non sono più gli stessi; Mya si sente esclusa - in quanto semplice e debole umana - da tutto il sovrannaturale che la circonda e che la rende diversa dal suo amato Dorian e dall'amica del cuore, Chrissie, la quale continua a fare incubi terribili in cui un angelo della morte le fa del male e le dice cose tremende, che lei teme possano avverarsi.

L'atmosfera tra le due coppie è molto tesa, triste e pesante, e tutti si sono allontanati da tutti, nonostante l'affetto sincero che li lega.
Will sa di essere l'Eletto, su cui gravano terribili profezie e che il Destino è già stato scritto per lui e per la sua Chrissie; ed è un Destino tutt'altro che benevolo. 
Riusciranno ad aggirarlo?
Riuscirà il loro amore ad andare oltre ogni infausta profezia e soprattutto a sconfiggere il nemico numero 1, il re Samuel, più sanguinario e malvagio che mai?

Anche Mya si sta allontanando da Dorian, che spesso la lascerà sola, facendola sentire abbandonata da tutti, amica compresa, con la quale non riesce più a parlare.

Ciascuno vuol bene all'altro ma tutti si sentono divisi, incapaci di parlarsi e chiusi nel proprio ruolo, nel proprio singolo destino, che sembra sopraffarli e votarli all'infelicità e alla solitudine.

Il lettore non può non fare il tifo affinchè l'Amore e l'Amicizia vincano sul Male, sul Destino, sulla Profezia, e che nonostante questa continua guerra tra lican e vampiri, i nostri quattro eroi riescano ad uscirne vittoriosi, forti ed uniti più di prima. Ma accanto all'oscuro Destino che li perseguita, c'è anche il pensiero concreto della Morte, uno spettro inquietante che diventa sempre più chiaro e che sembra togliere loro ogni speranza di cambiare le carte in tavola e costruirsi un futuro roseo.
Sarà possibile o sono destinati a soccombere? 

Questo secondo capitolo si è rivelato appassionante; anche stavolta ritroviamo molti flashback, sin dall'inizio, che danno sempre quel tocco misterioso ed affascinante allo svolgersi degli eventi, oltre che fornirci una chiave per comprendere il presente.
Dal punto di vista formale, ho trovato che il tutto sia stato strutturato meglio e con molto più ordine (in "Lithium" avevo avvertito un po' di confusione); il linguaggio è assolutamente migliorato ed è più accurato rispetto al precedente; anche i personaggi sono maturati e hanno acquisito maggiore consapevolezza di chi sono e dei loro ruoli nelle vicende vissute. Fanno simpatia e anche un po' tenerezza perchè in fondo, nonostante le loro singole e straordinarie missioni, tutti e quattro desidererebbero solo un po' di serenità, essere dei normalissimi giovani che vivono la loro vita come tutti, senza dover pensare continuamente a combattere e alla paura di morire.

L'ambientazione è sempre St. Jillian (Scozia), anche se si sposterà per un po' a San Francisco; la narrazione è sempre abbastanza movimentata, per via non solo di combattimenti tra lican e vampiri, ma ancor di più a motivo degli incubi fin troppo reali che coinvolgono William, Chrissie e il malvagio Samuel, incubi che per la maggior parte della narrazione mantengono un carattere nebuloso, evanescente e inafferrabile, per poi perdere queste caratteristiche e divenire tristemente concreti.
Ho trovato che le Autrici abbiano ben bilanciato i momenti riflessivi - che danno spazio alle emozioni e ai pensieri di quattro protagonisti, alle loro vane speranze e alle loro vive sofferenze - con quelli più dinamici (avventurosi, se volete).
Il finale? Eh il finale forse spiazza e lascia un sapore... che non vorremmo sentire!, ma ci lascia anche una gran voglia di arrivare all'epilogo di questa storia e di conoscere quale Destino le Autrici hanno riservato per le due amiche.

Ringrazio anche questa volta Chiara e Marika per l'opportunità di leggere questo secondo capitolo della loro interessante saga.


martedì 8 settembre 2015

Recensione: TRE METRI SOPRA IL CIELO di Federico Moccia



Alzi la mano chi non conosce il film "Tre metri sopra il cielo" (da ora 3msc)!
Io credo che sia noto a tutti, anche a coloro che non lo hanno visto; ma non è degli occhi verdi di Scamarcio () che desidero parlarvi, bensì dell'omonimo romanzo da cui è tratto il film di Lucini, che vede l'attore vestire i panni dell'irresistibile ragazzaccio ^_-

TRE METRI SOPRA IL CIELO
di Federico Moccia

Ed. Feltrinelli
319 pp
10 euro
2007
Protagonista di 3msc è lui, il bellissimo e tostissimo Step (all'anagrafe Stefano Mancini): ha 19 anni, vive attualmente con il fratello maggiore Paolo (i genitori si sono separati), che è il suo opposto caratterialmente; non fa che mettersi nei guai, è violento, picchiatore, testa calda.
Ma giuro che non è cattivo, in fondo in fondo, perché nasconde non dico un cuore di panna, ma... quasi! Il punto è: c'è qualcuno disposto ad andare in fondo per scorgere quella parte tenera che c'è in lui e che il ragazzo ha dovuto imparare a soffocare per soffrire di meno e non soccombere davanti a chi gli faceva del male?

Step è un giovanotto che si è fatto le ossa da solo, ottenendo il rispetto e il timore di tutti, coetanei e adulti; ma per arrivare a questo, ha passato prima delle brutte esperienze che l'hanno reso il duro che è.
Dopo essere stato vittima di aggressioni da parte di bulli di quartiere, decide di andare in palestra e di allenarsi con costanza per poter un giorno vendicarsi di chi lo ha umiliato; e così, step by step (da qui il soprannome), giorno dopo giorno e passo dopo passo, a Step non aumentano solo i muscoli ma pure la rabbia.
Quella rabbia che gli causerà dei problemi con la giustizia, per aver picchiato a sangue un uomo, anche se lui si ostinerà a non spiegarne le ragioni, chiudendosi in un silenzio ostinato carico di dolore e amarezza, nei confronti della persona più amata, che lo ha fatto soffrire più di tutti.
Step porta dentro di sè dei conflitti irrisolti che lo consumano, lo accecano, lo fanno sentire solo.


Leggendo non ho potuto non avvertire tutta la simpatia e l'ammirazione di Moccia verso il suo eroe, che fa il cattivo pur non essendolo: è soltanto molto arrabbiato, ma se qualcuno si prendesse la briga di conoscerlo meglio, di apprezzarlo e amarlo, si renderebbe conto di chi è davvero Stefano Mancini.

E questo qualcuno sarà ovviamente Babi Gervasi.
La fanciulla appartiene a un mondo diverso da quello di Step: è ricca, educata, tranquilla, obbediente ai genitori, studentessa modello della prestigiosa scuola privata "Falconieri".
Cosa potrebbe mai avere da spartire con quello lì?

Quando una mattina come tante gli occhi ingenui e placidi di lei incrociano quelli sicuri e strafottenti di lui, nessuno dei due sa che di lì a poco diverranno tutto l'uno per l'altra; a farli conoscere sarà una festa di compleanno in cui Step e compagni (tutti rigorosamente chiamati con nomignoli improbabili  ) si imbucano e combinano i loro consueti macelli.

Le conseguenze di quella festa saranno diverse: nasi innocenti spaccati, risse ed inseguimenti con la moto, una signorina di buone maniere costretta a fare una bella doccia con i costosi abiti addosso per poi accettare un passaggio in moto in compagnia del più insolente dei centauri... e soprattutto lei, l'amica del cuore Pallina, che si mette con il migliore amico di lui, Pollo.
Da quel momento in poi sarà tutto un susseguirsi di giornate e notti trascorse a suon di gare clandestine, battibecchi infiniti tra Step e Babi (con lui che si diverte a punzecchiarla e lei che gli rinfaccia quel modo di vivere "da animale"), interrogazioni a scuola con la tremenda prof. Giacci, punizioni da parte di genitori infuriati e perplessi, sonori schiaffi che poco risolvono.

3msc è questo: è la storia delle giornate e delle piccole avventure di ragazzi vivaci (beh un po' troppo, in realtà) che hanno voglia di divertirsi (nel modo sbagliato, per quanto riguarda Step & co.), di scherzare, corteggiare, innamorarsi... sotto il cielo di una Roma enorme ma familiare, teatro di baci, litigi, carezze e lacrime.
Seppure diversi, Step e Babi si ritrovano molto innamorati, e quando si è giovani e innamorati si è disposti a sfidare regole e punizioni pur di vivere il proprio amore e abbandonarsi al groviglio di emozioni che ci fanno sentire vivi, trasportandoci... tre metri sopra il cielo!

Ma la diversità può diventare più forte dell'amore che li unisce e distruggerlo?

Step purtroppo non è intenzionato a cambiare: è e resta un violento, che si impone sempre a suon di botte (quello è il linguaggio che ha imparato) e Babi non vuole accettare di avere come fidanzato uno così!

A far vacillare la loro relazione ci pensano una serie di eventi gravi e tragici, che segneranno la fine dell'adolescenza e della spensieratezza nonchè l'ingresso nella età adulta, che ci costringe a fare delle scelte che mai avremmo voluto prendere.


Cosa aggiungere a mo' di commento?
Ne ho lette e sentite di tutti i colori su questo libro, in negativo soprattutto, da chi lo ha bollato come un romanzetto sdolcinato per bimbeminkia e di conseguenza bocciato in toto.
Fermo restando che son gusti, io tutta questa tragedia non la farei. 
In che senso?

Se di 3msc dà noia il romanticismo, le frasi e le metafore super smielate e affettate, il soffermarsi sui sentimenti e le sensazioni che accompagnano questo amore adolescenziale fatto di baci e carezze sotto le stelle.., beh allora per onestà dovremmo buttare nella spazzatura la stragrande maggioranza di romanzi e serie young adult (italiane e non) che tanto vanno di moda tra i giovanissimi, e che non di rado contengono scene un po' spinte (al contrario, 3msc volgare non lo è per niente, neanche nel linguaggio, fatta eccezione per qualche "intercalare" tipico del linguaggio di tanti giovani), oltre che i medesimi stereotipi presenti in questo romanzo.
Ad es., Step è il classico maschio duro e dal passato turbolento che si innamora della verginella di buona famiglia, e questo è un classico super gettonato nella narrativa (romantica) per ragazzi, ma anche nei romance per adulti.

Se chiudiamo gli occhi sui terribili e infantili nomignoli affibbiati a tutti i personaggi  (quei pochi chiamati coi nomi di battesimo sono solo gli sfigati), questi ultimi, e le storie che li vedono coinvolti, sono abbastanza carini, piacevoli e adatti ad un pubblico giovane, e proprio dei giovani vengono messe in risalto le tipiche problematiche dell'età: dalle preoccupazioni di natura scolastica alla ribellione verso le regole dei genitori, dall'amicizia alle paranoie in vista della "prima volta".

Circa il fatto che Step e amici non siano un modello da prendere come esempio per le giovani generazioni - Moccia, tra l'altro, evita ogni finto moralismo e non accenna il minimo rimprovero o "condanna"  dei suoi turbolenti ragazzacci -, questo è probabilmente vero, ci mancherebbe, anche se la vita offrirà loro il conto (e sarà salato e amaro) per quel modo di vivere; inoltre, lo stesso Step a fine libro si sente più maturo e segnato da ciò che ha vissuto e perso, quindi una certa evoluzione del personaggio c'è.

Il ritmo procede molto allegro e scorrevole, c'è una vena ironica e simpatica che fa sorridere, anche se ad essere "lacunoso" è il linguaggio, che ho trovato un po' (troppo) retorico, banale nei dialoghi, che sono troppo semplificati (sono infinitamente meglio strutturate le battute del film), e poi la narrazione è a volte disordinata (si passa da un fatto ad un altro troppo bruscamente) e verso la fine è troppo frettolosa, come se l'Autore non avesse nient'altro di importante su cui soffermarsi, arrivando all'epilogo quasi riassumendoci, in modo asettico e con poche emozioni, fatti ed episodi che a mio avviso avrebbero meritato maggiore approfondimento, perchè in fondo son quelli che ci fanno approdare al finale amarognolo, che toglie la patina rosa e sdolcinata e restituisce a Step la necessità di confrontarsi con la realtà dura e difficile, che sembrava avergli dato un po' di felicità per poi riprendersela con gli interessi.

Ma devo dire altro?? No perchè mi pare di avervi tediato a sufficienza con le mie analisi pseudocritiche su questo romanzo amato da tanti teen agers (di qualche anno fa) e bocciato dai più grandi, che però a me non è dispiaciuto (ed io sono grande abbastanza, eh) perché mi ha portato una ventata d'aria fresca, ha toccato le corde più romantiche (o/e patetiche?) della mia piccola anima sempre bramosa di languidi sospiri e romanticherie, e secondo me, oltre ad essere innegabilmente più adatto ad un target younger, male non fa a coloro che, ogni tanto, hanno voglia di sentirsi ancora adolescenti, ricordando i giovanili palpiti d'amore .

Se dovessi scegliere tra film e libro, vincerebbe il primo e, nonostante si dia un po' più di spazio all'interiore e al passato di Step nel secondo (Babi è uguale, antipatica sulla carta come sullo schermo  ), trovo più ordinato, meno superficiale e meno frettoloso il modo in cui si svolgono i fatti nel film, oltre al fatto che battute e dialoghi danno più credibilità e spessore ai personaggi (nel romanzo Pollo mi sembra un decerebrato, e pure Step ogni tanto).

Conclusione (giuro che ci siamo): dai, Moccia, ti salvo, per questa volta, e anzi, al prossimo giro mi leggo Ho voglia di te.

lunedì 7 settembre 2015

WOMEN'S FICTION FESTIVAL: A Giuseppina Torregrossa il Premio Baccante 2015‏



GIUSEPPINA TORREGROSSA
VINCITRICE DEL PREMIO “BACCANTE” 2015
Women's Fiction Festival
Matera, 24|27 settembre 2015
Anteprima nazionale del suo libro “Il figlio maschio” (Rizzoli) durante il Festival.

Un festival per chi scrive e non solo per chi legge. 

Torna a Matera dal 24 al 27 settembre 2015, il Festival internazionale di narrativa femminile con il congresso internazionale per scrittori, master class, brainstorming creativi, incontri a tu per tu con editor e agenti letterari, presentazioni di libri, reading e premiazioni letterari.

Come ogni anno, il WFF premia un personaggio di fama internazionale per il suo apporto alla narrativa femminile in Italia e nel mondo con un'opera d'arte creata dal Laboratorio Orafo Materia.

Quest’anno il premio Baccante verrà conferito, sabato 26 settembre a Casa Cava a Matera, a Giuseppina Torregrossa.

La sua storia si intreccia con quella del Festival lucano in modo significativo: nel 2008 Giuseppina Torregrossa partecipa al Women’s Fiction Festival per presentare il suo primo romanzo, “L’assaggiatrice” (Rubbettino). Tra gli scaffali della Libreria dell’Arco conosce Giulia Ichino (editor Mondadori). Passa un anno, e Giuseppina Torregrossa pubblica con grandissimo successo “Il conto delle minne” (Mondadori 2009). Seguono “Manna e miele, ferro e fuoco” (Mondadori 2011), “Panza e prisenza” (Mondadori 2012) e “La miscela segreta di casa Olivares” (Mondadori 2014). Per nottetempo pubblica “Adele” nel 2012 e “A Santiago con Celeste”, nel 2014.

Palermitana, ginecologa, Giuseppina Torregrossa sa raccontare le donne in modo unico. Qualcuno l’ha definita la Allende siciliana. “Essere considerata l’Allende siciliana mi fa piacere, ma non sopporto che mi si dica che i miei libri appartengono al genere della letteratura femminile. Che vuol dire? I miei libri sono per tutti, nonostante in essi si parli di sentimenti”.
Nell’ultimo suo romanzo, “Il figlio maschio”, in uscita per Rizzoli - presentato in anteprima nazionale al Women’s Fiction Festival - l’amore per le donne si unisce a un altro grande amore di Giuseppina Torregrossa, quello per i libri, sfociando in una potente saga familiare che abbraccia un secolo di donne, di libri e di profumi della Sicilia.

“Nell’anno in cui si celebra la lettura con il motto “il futuro è un libro aperto”, annunciano dal WFF” , la Baccante non poteva quindi che andare a lei e a un’amicizia nata tra gli scaffali di una libreria.

Dopo la celebrazione del premio Baccante, seguirà il reading musicale di Teresa De Sio e Valerio Corzani su “l’Attentissima” (Einaudi) l’ultimo lavoro della cantautrice napoletana.

sabato 5 settembre 2015

Segnalazione: SE GUARDERAI NEL MIO CUORE di Viviana De Cecco




Buon sabato pomeriggio, cari readers!!

Oggi vorrei segnalarvi il romanzo di un'autrice emergente che mi ha fatto gentilmente dono di una copia in digitale del suo libro.

SE GUARDERAI NEL MIO CUORE
di Viviana De Cecco


Casa editrice: Genesis Publishing 
Pagine: 183 

"Un romanzo di formazione dalle tinte malinconiche. Se guarderai nel mio cuore è la storia di un amore scheggiato dal passato e sfumato di nuances vivide, reali come il dolore patito dai due protagonisti. Ispirato in parte alla vita vera, il racconto si presenta con un stile ricercato e introspettivo, capace di scavare a fondo nelle emozioni del lettore fino a lasciare un marchio indelebile del proprio passaggio. 
Samuel e Sonia ci insegneranno che non è facile convivere coi propri tormenti, ma anche che - forse - è possibile risanare la 'ferita aperta' di un cuore frantumato. 
Consigliato agli amanti delle storie d'amore profonde, imprevedibili ed emozionanti." 
[L'Editore] 


Trama

Sonia ha diciotto anni, un fratello ribelle e una vita in cui l’assenza del padre l’ha portata a credere che il cuore sia come una finestra che chiunque può infrangere in qualsiasi momento. 
È sempre stata una ragazza forte, ma il giorno in cui ha dovuto compiere una scelta che ha stravolto la sua esistenza, non ha saputo far altro che rinchiudersi in un guscio di solitudine. 
Il destino, però, ha deciso di mettere sulla sua strada il tenebroso Samuel, un ragazzo tormentato dai fantasmi del suo recente passato e da un senso di colpa che l’ha convinto di non essere più capace di amare. 
Pian piano, lavorando entrambi nel locale gestito dalla madre di Lory, la migliore amica di Sonia, impareranno a conoscersi e ad abbandonarsi all’attrazione invincibile che provano l’uno verso l’altra. All’improvviso, trovandosi divisi da un terribile equivoco, sceglieranno di allontanarsi per inseguire i propri sogni, nella speranza di dimenticare ciò che li ha uniti. 
Sonia partirà per la Spagna a lavorare come fotografa e Samuel si ritroverà a recitare come attore di teatro a Roma. 
Ma riusciranno a restare lontani o il loro legame, ormai, è più forte di ogni dolore? 
Samuel concederà a Sonia di guardare finalmente nel suo cuore per sconfiggere i demoni che lo angosciano e permettere all’amore di restituire loro la giusta felicità? 
Un romanzo d’amore e dramma, ispirato a una storia vera.

 

venerdì 4 settembre 2015

Cito e canto: NEL TUO SORRISO



Se dovessi trascriversi e condividere con voi tutti i passaggi belli di "Sei la mia vita", credetemi, tanto varrebbe fare copia incolla di tutto... perchè c'è l'imbarazzo della scelta.

Eccone uno, intanto, con canzone annessa, e che mi è venuta in mente subito, anche se magari il testo della canzone può non essere aderentissimo al brano che vi ho scritto, se non nel titolo ^_-

Ma il tuo sorriso, che conosco a memoria, che riesco a leggerti anche nel sonno, che non ti abbandona mai, nemmeno quando in fondo al cuore sai di essere triste, quel tuo meraviglioso sorriso che evoca in me il ricordo dei nostri anni spensierati,  mi costringe a crederci ancora, a non arrendermi, nonostante tutto. 
A essere ancora certo che, anche attraverso la foresta più intricata, possono penetrare i raggi del sole. Proprio come sei stato capace di fare tu tanti anni fa, quando con quel messaggio luminoso hai squarciato il buio nel quale stavo già precipitando.


NEL TUO SORRISO
(Francesco Sarcina)

Prossimi arrivi settembrini (anteprima libri)



Settembre, quanti libri ci porti *_______*

Qualcosa vi attira??

Dopo più di dieci anni dal bestseller internazionale Come vola il corvo, Ann-Marie MacDonald torna al romanzo con L'età adulta, una storia che esplora il potere e i pericoli dell'amore familiare, le forze sotterranee che possono distruggere o tenere insieme le migliori famiglie. (N.B.: prezzo un po' esagerato, però, eh!)

La gemella silenziosa è un caso editoriale venduto in 20 paesi e ha già stregato i librai, che l'hanno proclamato libro dell'anno. Conteso dagli editori di tutto il mondo durante la fiera di Francoforte, dopo nemmeno una settimana dall'uscita in Inghilterra è schizzato ai primi posti della classifica dei bestseller grazie al passaparola dei lettori. Un romanzo ipnotico e indimenticabile. Una storia dove niente è quello che sembra e tutte le sicurezze che sostengono la nostra vita possono infrangersi come uno specchio troppo fragile.

Da qualche parte nel mondo: la storia di due donne, della loro amicizia e di cosa siamo disposte a sacrificare per tenerci stretto chi amiamo.


L'ETA' ADULTA
di Ann-Marie MacDonald

Ed. Mondadori
trad. G. Granato
348 pp
22 euro
in libreria:
8 SETTEMBRE 2015
Trama

Mary Rose Mac-Kinnon è una casalinga che, giunta all'età adulta, può dire di aver ottenuto ciò che voleva con le sue forze:  ha fatto outing quando l'omosessualità era ancora classificata come una malattia mentale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, ha contribuito a cambiare il mondo e, dopo una vita da bohémien e diversi romanzi di successo, adesso può starsene al tavolo della sua cucina con la figlioletta di due anni e un figlio da riprendere a scuola, legalmente sposata a una donna che ama.
Ma una mattina Mary Rose si alza con lo stesso dolore al braccio di cui aveva sofferto nell'infanzia.
Ora riemerge improvviso nell'ansia per la visita dei genitori con cui non si è mai riconciliata del tutto dal giorno del suo coming out. 
La violenza del sintomo dimenticato riattiva una memoria a lungo nascosta. 
Perché quel male per anni non era stato curato? Cosa le era successo da bambina? 
Lo spettro di un segreto familiare non chiarito inizia a crescere nella testa di Mary Rose rischiando di mettere a repentaglio tutta la vita che ha costruito…

L'autrice.
Ann-Marie MacDonald, (Baden-Baden, 1958) ha esordito nella narrativa nel 1996 con Chiedi perdono, un bestseller internazionale che ha vinto diversi premi fra cui il Commonwealth Writers' Prize. Ha successivamente pubblicato Come vola il corvo (Mondadori, 2004), che ha ugualmente ottenuto un enorme riconoscimento di critica e di pubblico. Vive a Toronto
.

giovedì 3 settembre 2015

Sellerio e i 90 anni di Andrea Camilleri‏



La casa editrice Sellerio festeggia Andrea Camilleri, che il 6 settembre compie 90 anni, con alcune speciali iniziative editoriali: due e-book con tutti i romanzi dell'autore pubblicati da Sellerio, uno speciale cofanetto con il volume «I sogni di Andrea Camilleri» insieme a quarantotto cartoline con le copertine dei suoi libri Sellerio e la raccolta di saggi «Gran Teatro Camilleri».

Due e-book ad un prezzo speciale con tutti i romanzi di Andrea Camilleri pubblicati con Sellerio in vendita solo per quattro giorni, dal 3 al 6 settembre.
Le indagini di Montalbano
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Le indagini di Montalbano

Questo e-book contiene tutte le indagini di Montalbano pubblicate dalla casa editrice Sellerio: ventitré romanzi e una raccolta di racconti con il commissario di Andrea Camilleri. In occasione dei 90 anni dell’autore un e-book speciale in vendita solo per quattro giorni, dal giovedì 3 alla domenica 6 settembre 2015.

I sogni di Andrea Camilleri
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I sogni di Andrea Camilleri

Questo cofanetto è stato realizzato in occasione dei 90 anni di Andrea Camilleri. Oltre al volume I sogni di Andrea Camilleri contiene 48 cartoline con le copertine dei suoi libri Sellerio.
Dal 7 settembre sarà disponibile sul nostro sito e nelle librerie che ne faranno richiesta presso il nostro distributore.




I romanzi di Vigàta e altro ancora
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I romanzi di Vigàta e altro ancora

Questo e-book contiene tutti I romanzi di Vigàta e altro ancora pubblicati dalla casa editrice Sellerio: ventitré tra romanzi storici, cronaca e fatti diversi. In occasione dei 90 anni di Andrea Camilleri un e-book speciale in vendita solo per quattro giorni, dal giovedì 3 alla domenica 6 settembre 2015.

Recensione film d'animazione: "Una tomba per le lucciole"



Su consiglio di un'amica, ho cercato e visto in streaming un film d'animazione molto molto bello.

N.B.: ovviamente, lì dove vedete una parte della recensione evidenziata di nero è perchè c'è possibilità di spoiler. Quindi... attenzione! ;=)


UNA TOMBA PER LE LUCCIOLE

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Questo cortometraggio è del 1988, scritto e diretto da Isao Takahata per Studio Ghibli e ritratto dall'omonimo racconto semi-autobiografico di Akiyuki Nosaka.

È prevista un'uscita-evento di due giorni nelle sale cinematografiche nel mese di novembre, se non ho visto male.

Questo capolavoro della filmografia Ghibli ci narra in modo crudo ed intenso la storia straziante di un ragazzo e di sua sorella, indifesi e smarriti di fronte al tragico e crudele spettacolo della guerra.

La nostra storia è ambientata nel 1945; la Seconda Guerra Mondiale è finita da poco, con la resa incondizionata del Giappone in seguito alle bombe su Hiroshima e Nagasaki.



"la sera del 21 Settembre 1945 io morii!"

Questa è la prima frase che, come una doccia gelata, accoglie chi si appresta a guardare questo film, il quale si apre mostrandoci un ragazzo ormai in fin di vita, solo, che muore tra l'indifferenza di chi gli passa accanto e null'altro sa offrirgli che sguardi di disprezzo e noia. Accanto al suo corpo senza vita, c'è una scatoletta di latta rossa, che qualcuno prende e getta via con noncuranza.

Ma sarà da quella scatola che scaturirà la storia di due fratellini che hanno provato in tutti i modi a restare vicini affrontando con coraggio e candore gli orrori di una guerra atroce.

E' il giugno del 1945 e a Kobe ormai non si è più al sicuro: i bombardamenti sono all'ordine del giorno, la gente cerca riparo e salvezza nei rifugi antiaerei; anche la mamma del giovanissimo Seita si avvia al rifugio, mentre il ragazzo e la sorellina Setsuko la raggiungeranno più tardi. 
Ma così non sarà.

Sono giorni e tempi duri e difficili, la vita di ciascuno è continuamente appesa al filo e Seita prestissimo apprenderà che sua madre è rimasta ferita gravemente e da quelle ferite non si riprenderà mai, perchè morrà poco dopo.

Soli (il padre è via in quanto ufficiale nella Marina imperiale giapponese), fratello e sorella dovranno fare i conti con la realtà e cercare di sopravvivere, ma non sarà affatto semplice.
Chiedono aiuto ad una lontana zia, che dopo averli accolti con sollecitudine, mostrerà un volto tutt'altro che caritatevole.

Ma non soltanto lei... Ciò che fa tanta rabbia a tristezza è constatare come praticamente la maggior parte degli adulti riesca a restare indifferenti davanti a un ragazzino e alla sua sorellina terribilmente affamati e soli e non prestar loro soccorso, chiudendosi nel proprio egoismo, nella convinzione che in tempi di guerra, quando il cibo scarseggia, c'è da pensare a se stessi, e per gli altri non è che avanzi un granchè.

Ammiriamo e ci fa tenerezza la dolcezza e la premura affettuosa e matura di questo fratello verso la sua sorellina bisognosa di cure, coccole, cibo.

Accanto alla solitudine e alla consapevolezza di doversela cavare da soli in un mondo che sembra impazzito e distrutto, la mancanza di cibo sarà è ciò che determinerà moltissimo il destino dei due fratelli, i quali però cercheranno sempre di essere positivi, di non abbattersi, consci del grande affetto che li lega; e se è vero che Setsuko riceverà tutto l'aiuto possibile dal fratello, che arriverà anche a rubare pur di sfamarla, è altrettanto vero che lo stesso Seita trae forza e coraggio dalla presenza della sua sorellina, che quando lo chiama "fratellino", con la sua vocina infantile e piena di fiducia, è capace di risvegliare in lui ogni volontà di agire, pur di non farla sentire abbandonata, in attesa che questa orrenda guerra finisca.

"Non è giusto, perchè le lucciole muoiono così presto?"

domanda con tristezza la piccola Setsuko all'altrettanto triste Seita, che non sa cosa rispondere in quel momento, ma ahinoi lo saprà, perchè lo vivrà in prima persona...

E' un film che emoziona, che tocca profondamente perchè non ci si può non sentire vicini a dei bambini soli, impauriti e affamati, che hanno fatto di tutto per non soccombere dinanzi alla crudeltà della guerra e a quella, forse più tremenda, delle persone che hanno incontrato nella loro vita, che li hanno lasciati andare incontro al proprio destino senza curarsene.

Guardiamo le lucciole che illuminano il cielo notturno e buio che tanto spesso ha fatto da tetto ai due protagonisti e speriamo che continuino a splendere anche per loro.

Ma "Una tomba per le lucciole" non è una favoletta, non è tenuto a donarci un happy ending, e ci lascerà un senso di tristezza ed impotenza per come sono andate le cose per Setsuko e Seita, ma anche di tenerezza, per il coraggio di un ragazzino che ha dovuto fare l'uomo troppo presto e per una bambina allegra e dal sorriso luminoso, come le lucciole che le piaceva acchiappare.

Se consigliarlo o meno? Certo che sì, non potrete non emozionarvi...!

Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

Anteprima: Perfect Strangers di Runny Magma




Carissimi amici!
Questa mattina desidero segnalarvi la prossima uscita del romanzo di un autore di cui vi ho presentato tempo fa un altro libro, Mascarado (QUI).


Perfect Strangers
di Runny Magma


Genere: letteratura lgbtq/romance

1.99 euro
170 pp
USCITA:
7 SETTEMBRE 2015


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(anche per Kindle Unlimited)




Un gay musical. Una metal band. E due uomini più simili di quello che pensano…

Trama

Una compagnia teatrale sta allestendo uno spettacolo che racconta in musica una storia d’amore tra
due ragazzi. Andrea, in qualità di regista e interprete, ci sta mettendo tutto se stesso, anche perché potrebbe trattarsi dell’occasione giusta per continuare a fantasticare su Samuele, il rocker piovuto
nella compagnia solo per migliorare l’interpretazione e la presenza sul palco.
I due mondi appaiono lontanissimi. Samuele non solo è rozzo e scontroso, ma pure sciupafemmine.
E questo dovrebbe togliere ogni speranza ad Andrea, se non fosse che Samuele comincia a provare un certo gusto nello studiarsi la parte...

L'autore.
RUNNY MAGMA mantiene segreta la sua reale identità, ma permette si sappia che alle giarrettiere preferisce le bretelle, e adora azzannare liquirizia, il suo gatto e altre cose che magari immaginate senza starlo a spiegare. Odia Gloria Gaynor, i Village People e pure Lady Gaga, però è in grado di tolleerare Madonna, Kylie Minogue e gli Abba. Ritiene che i gay romance siano parità d’intrattenimento e che un giorno li leggerà persino Giovanardi. Il suo racconto “Porcahontas” è online su RFS e nell’aprile 2015 è uscito il romanzo “Mascarado.” Attualmente cura la rubrica “Drag Stories - Storie di strascichi” sul blog “Refusi Etc.”, dove dà voce alle drag queen italiane” – dalla biografia autografa del suo gatto, che parimenti non si fa vedere perché su Internet i mici sono anche più inflazionati degli scribacchini. 

mercoledì 2 settembre 2015

In lettura: SEI LA MIA VITA di Ferzan Ozpetek



Continua la mia lettura del classico EMMA di Jane Austen e sono in dirittura di arrivo con IRIDIUM.

Ieri sera però la testa mi diceva di non proseguire con queste letture, ma di cercare qualcos'altro da iniziare (la mia è una patologia di cui ancora non si sa molto; io stessa non saprei spiegarvela).

Dopo aver letto e gradito moltissimo il romanzo di Pupi Avati - IL RAGAZZO IN SOFFITTA - la scelta è caduta sul romanzo di un altro regista che mi piace molto, Ferzan Ozpetek.

SEI LA MIA VITA
di Ferzan Ozpetek


Ed. Mondadori
218 pp
17 euro
2015
Trama

Un'auto lascia Roma di primo mattino. Alla guida, c'è un affermato regista. Sul sedile accanto, l'uomo che da molti anni ama di un amore sconfinato. Dove stanno andando? 
Mentre la città si allontana e la strada comincia a inerpicarsi dentro e fuori dai boschi, il regista decide di narrare al compagno silenzioso il suo mondo "prima di lui": "La mia vita è la tua e ora te la racconterò, perché domani sarà solo nostra". 
Inizia così un viaggio avanti e indietro nel tempo: i primi anni in Italia, dove era giunto dalla Turchia non ancora diciottenne con il sogno di studiare e fare cinema, le persone che hanno lasciato il segno, gli amici, gli amori, le speranze, le delusioni, i successi.
Storie che conducono ad altre storie, popolate da figure indimenticabili e bizzarre: una trans egocentrica sul viale del tramonto, un principe cleptomane, un centralinista con il rimpianto della recitazione, una cassiera tradita dalle congiunzioni astrali, una bellissima ragazza dallo spirito inquieto. 
E poi, raffinati intellettuali, inguaribili romantiche, noti cinefili, amanti respinti e madri niente affatto banali. Sullo sfondo, il palazzo di via Ostiense dove tutto accade, crocevia di solitudini diverse, ma anche di intense amicizie e travolgenti passioni. 
Il palazzo che nel tempo si è trasformato, conservando però intatti i suoi più intimi segreti.

L'autore.
Ferzan Ozpetek, regista e sceneggiatore, è nato a Istanbul, ma dal 1976 vive a Roma. Nel 1997 esordisce con Il bagno turco (Hamam), cui seguono Harem Suaré, Le fate ignoranti, La finestra di fronte, Cuore sacro, Saturno contro, Un giorno perfetto, Mine vaganti, Magnifica presenza, Allacciate le cinture. Ha inoltre diretto Aida (2011) e Traviata (2012). Ha vinto i più importanti premi e riconoscimenti cinematografici e nel 2008 il MoMa di New York gli ha dedicato una retrospettiva. Nel 2013 ha pubblicato il suo primo libro, il bestseller Rosso Istanbul.

Incipit per voi, per catturare la vostra attenzione su uno stile e una scrittura che, a mio avviso, rapiscono dal primo rigo.
«Sei la mia vita.» Così mi avevi scritto, ricordi? Avevo lasciato il cellulare in funzione silenziosa, accanto al letto. All’improvviso, lo schermo si era illuminato nel buio ed erano apparse quelle quattro parole. Semplici, essenziali, ma sconvolgenti.
Era notte fonda. Dovevano essere passate le due. Mi rigiravo nel letto con il cuore pesante, senza riuscire a prendere sonno. Avevamo litigato. Non so più nemmeno la ragione. È sempre così che succede. Sono le cose prive di importanza che possono spezzare i legami più profondi. Una mezza parola buttata lì senza pensarci, uno scatto di nervi, una sfumatura nel tono di voce, un’occhiata che credi non sia per te e che pare mettere in dubbio ciò che solo un attimo prima davi per certo.In quei momenti, sei attraversato da una tristezza così enorme che sembra essere la quintessenza di tutte le sofferenze sperimentate in
passato. Torni bambino e ti struggi dalla nostalgia. Vorresti essere tra le braccia di tua madre, sentire il suo calore, avvertire il tocco leggero delle sue mani, mentre ti accarezzano dolcemente. Vorresti essere di nuovo piccolo, per rifugiarti in quell’abbraccio, l’unico davvero capace di farti sentire al sicuro e immune a qualsiasi dolore del mondo.
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