mercoledì 7 ottobre 2015

"IO CHE AMO SOLO TE": il film di Marco Ponti: locandina e trailer



Non so quanti di voi hanno letto e, come me, amato i simpatici e caratteristici (oltre che pugliesissimi ^_^) personaggi usciti dalla penna dello scrittore torinese Luca Bianchini in Io che amo solo te (RECENSIONE).

In tal caso, probabilmente avrete letto in web che dal 22 ottobre al cinema potremo vedere l'omonimo film tratto dal libro in questione; film diretto dal regista Marco Ponti e che vede nel cast tanti bravi interpreti:


Il film racconta la storia di Ninella, cinquant'anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia Chiara si fidanza proprio con Damiano, il figlio dell'uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato di uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno puntati solo sugli sposi, ma sui loro genitori, la cui antica passione è un vulcano solo temporaneamente spento. A sorvegliare la situazione ci sarà comunque la futura suocera di Chiara, incaricata di gestire una festa di matrimonio preparata da mesi.

Michele Placido nei panni di don Mimì Scagliusi

Maria Pia Calzone sarà la bella e conturbante Ninella

I promessi sposi? Damiano sarà interpretato da Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti sarà la bellissima Chiara.
E poi ci saranno la frizzante Luciana Littizzetto, Uccio De Santis... fino alla bravissima Alessandra Amoroso, che farà la sua comparsa e delizierà gli spettatori con la sua voce!



Di seguito il trailer, ma prima vi chiedo:

pensate di andare a vederlo? Avete già letto il libro?




Epigrafe e dedica (LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API)



Prossimo libro che leggerò? LA CUSTODE DEL MIELE E DELLE API, di Cristina Caboni.

Ecco la citazione e la dedica da lei riportate e che introducono il romanzo.

C’è un’ape che si posa
su un bocciolo di rosa:
lo succhia e se ne va...
Tutto sommato, la felicità
è una piccola cosa.

Trilussa

Questo libro è per mio marito Roberto e per mio figlio Davide.
Perché hanno il cuore giusto.
E sanno vedere la bellezza delle api.



Il significato del termine epigrafe al quale mi rifaccio è quello dato dalla Treccani.it
"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire"

Segnalazione: LE SPOSE DELLA NOTTE di Anonima Strega



Una Autrice già "ospitata" qui sul blog, della quale vi presento il suo ultimo libro, un urban fantasy/paranormal romance:


LE SPOSE DELLA NOTTE
di Anonima Strega


Editore: Self
214 pp
Prezzo: 1,99 euro
Data di uscita: 1 ottobre 2015

Su Amazon: www.amazon.it/dp/B0160RQW94

Sinossi

I potenti maghi che stanno cercando di sedurti possono dire il falso o il vero. Solo tu puoi scoprire chi ha ucciso le tue compagne di congrega.
Notte di Halloween. Dunia sta festeggiando in un locale con le compagne della Congrega, quando una consorella viene misteriosamente uccisa. 
L’amico Sabisto, appartenete al credo esoterico della Loggia, protegge le streghe con un rito di magia sessuale, e le aiuta a indagare non solo sulla morte della consorella, ma anche su quella di tutti i compagni trucidati quella stessa notte. 
I loro cammini s’intrecciano con quelli di tre membri dell’oscura Cabala: il seducente Elias, l’ex confratello Ramòn e il mezzelfo Fulke. 
I maghi forniscono tre diverse versioni dei fatti. Secondo Elias è la Loggia che le sta manipolando per i suoi scopi; ma per Ramòn, che si dichiara doppiogiochista per proteggerle, la colpa è proprio di Elias, che ha in mente un progetto assolutista per portare avanti un unico credo. 
E poi c’è Fulke, che afferma di appartenere ai servizi segreti magici. 
Dunia potrà fidarsi di quest'uomo tanto arcano e bizzarro?

L'autrice.
ANONIMA STREGA si occupa da sempre di tematiche legate all’occulto. Preferendo tutto quanto concerne l’universo femminile neopagano, è di conseguenza al contempo molto romantica, anche se l’oggetto dei suoi desideri esce spesso dalle righe, così come i personaggi delle sue storie. Crede fermamente che gli elementi del creato siano guida e strumento, sia per le streghe, sia per i protagonisti di avventure d’amore paranormali, come quelli del romanzo “Spettabile Demone” e
dei racconti “Killer di cuori”, “La felce e il falò” (su “La mia biblioteca romantica”) e “La fame del
ghoul” (su “Romanticamente Fantasy”). Il suo antro è situato in un luogo nascosto, custodito da
una gatta nera d’angora e una coppia di anziani troll norvegesi. Dispensa consigli magici su anonimastrega.blogspot.it

In libreria dal 15 ottobre "Miss Jerusalem" di Sarit Yishai-Levi



Esce il 15 ottobre per Sonzogno Miss Jerusalem, il primo romanzo di Sarit Yishai-Levi: un bestseller di vendita in Israele senza precedenti da 10 anni, 160.000 copie vendute, ai primi posti delle classifiche per 47 settimane, vincitore del Premio dei librai.


MISS JERUSALEM
Sarit Yishai-Levi

Sonzogno Editori
trad. O. Bannet,
R. Scardi
pp. 496
€ 19.00
ebook €9.99
in libreria:
15 OTTOBRE 2015

La saga familiare ambientata a Gerusalemme tra antiche tradizioni e amori contrastati che ha dominato la classifica dei bestseller in Israele

«Bellissimo. Un romanzo coinvolgente e toccante con dei personaggi talmente autentici da farci credere di poterli incrociare nelle strade di Gerusalemme» Haaretz

Trama

Chioma rossa, incarnato candido e delicato, Miss Jerusalem, la ragazza più bella di Gerusalemme, è nata in una notte tersa, illuminata da una splendida luna, di cui ha preso il nome.
Figlia di Gabriel Hermosa e di Rosa, si è sempre sentita diversa da tutte le altre: fin da ragazzina voleva vivere dentro un film e, come una diva di Hollywood, essere circondata da ammiratori, frequentare i locali dove si balla il tango e si sorseggia caffè dentro tazzine di porcellana. 
Agli inizi del Novecento, durante il mandato britannico, Luna cresce allegra, viziata e vezzeggiata dalle sorelle e da tutta la famiglia, discendente di un’antica stirpe di ebrei sefarditi. 
Papà Gabriel ha ereditato un delicatessen e, nonostante le bizze di Luna - che di stare in bottega proprio non ne vuole sapere -, lo ha trasformato in fonte di ricchezza per sé e le tre adorate figlie. 
Ma l’epoca non asseconda la spensieratezza. Finita la Seconda guerra mondiale, in Palestina divampano i conflitti che condurranno alla nascita dello stato di Israele: prima la lotta contro gli inglesi, poi la guerra contro gli arabi impegnano le passioni e la vita dei giovani più ardenti. 
La situazione precipita velocemente, trascinando con sé la fortuna degli Hermosa e i sogni della bella Luna. 
Negli anni Settanta, sarà la giovane e ribelle Gabriela a raccontare vicissitudini, segreti e menzogne degli Hermosa, facendo rivivere la leggenda della madre, la fascinosa Miss Jerusalem, contesa da tutti gli uomini della città e costretta a sposare un uomo che non la ama. 

Sullo sfondo delle tragiche vicende del secolo scorso, una saga ricca di passione, colore e sentimento, che raccoglie quattro generazioni di donne coraggiose e instancabili, ma anche chiassose e melodrammatiche, tipicamente sefardite, il volto forse meno noto del popolo ebraico.

L'autrice.
Sarit Yishai-Levi (1947), giornalista e scrittrice israeliana, proviene da una famiglia sefardita che risiede a Gerusalemme da sette generazioni. Vive a Tel Aviv, dove collabora per svariate testate, la radio e la televisione. Miss Jerusalem è il suo primo romanzo, diventato un grande bestseller in Israele con 160.000 copie vendute, tradotto in diversi paesi fra cui gli Stati Uniti, adattato in un film per il cinema.

martedì 6 ottobre 2015

Recensione: ENDORA. Donne d'ombra e di spada (Secondo episodio) di Fernanda Romani




Che noia sto fatto che nel weekend non posso usufruire della connessione ad Internet! :(

Ma ok, ecco la recensione in cantiere dai giorni scorsi!
Siamo al secondo capitolo (RECENSIONE del primo, Endora. Uomini Sottomessi) di una serie romance a sfondo storico: Endora, che ha come caratteristica principale il fatto che a comandare sono sempre e soltanto le donne.


ENDORA. Donne d'ombra e di spada
(Secondo episodio)
di Fernanda Romani



self-publishing
202 pp
1.99 euro
Trama

Il reggimento guidato da Naydeia è arrivato nei territori di confine, dove le incursioni dei Qanaki si fanno sempre più sanguinose.
E qui, tra agguati, battaglie e assedi, lei deve arrendersi all’idea che anche la sua vita privata non è scevra da pericoli e da scontri. Soprattutto l’unione con l'uomo che ha sempre amato, ma che non ricambia il suo amore.
Anche Killiar sta cominciando a pensare che quel matrimonio non sia stato una buona scelta.
Continua a rimpiangere Izrhad, la sua prima moglie, una donna con un carattere totalmente diverso, e la sua inquietudine lo porta ad agire in maniera impulsiva e a correre rischi che potrebbero costargli molto, forse troppo.
E Daigo, infine, è inquieto. Il suo amore verso Naydeia è senza speranza, il suo astio contro Killiar cresce di giorno in giorno. Eppure l'Aldair è un uomo astuto e intelligente: sa che le sue intenzioni potrebbero fargli rischiare la forca, ma non rinuncerà a costruire le proprie trame.
Nel frattempo, a Omira, la capitale, il potente Yadosh sta per cadere in una trappola. Il suo progetto segreto per ridare dignità agli uomini di Endora ha scatenato una ferocia inestinguibile, perché chi ancora porta avanti il complotto storico che ha dato il potere alle donne non può permettere che le cose cambino. Persino un uomo furbo e senza scrupoli come lui può trovarsi avviluppato in una rete di inganni, tessuta da una nemica di grande intelligenza.
All’orizzonte si profilano nubi nere per tutti…


Abbiamo imparato come a Endora gli uomini, sottomessi in tutto e per tutto al genere femminile - che in questo mondo sono "il sesso forte" -, possano soltanto essere impiegati nei lavori umili o come amanti, e che devono soddisfare le voglie delle loro superiori come e quando vogliono.
Ma non tutti.
Ci sono alcuni uomini che, per quanto belli e desiderabili, non sono alla mercè di qualunque donna, perchè essi già appartengono a qualcuna.
È il caso del libero amante Killiar, oramai marito dell'ufficiale Naydeia, che verso lo sposo è di diritto molto possessiva.
Il suo, a dire il vero, non è soltanto un egoistico senso di possesso, ma è proprio un sentimento d'amore, che però l'orgogliosa donna tiene ben celato, sapendo che non sarebbe consono al suo ruolo e a quello dello sposo, dimostrare alcunchè.
Killiar è un giovane uomo dai capelli lunghi, bello e dal fisco prestante, desiderato dalle donne e disprezzato dagli uomini; la sua "croce" personale è che, pur essendo in grado di dare piacere a una donna con la sua ars amatoria, ha problemi di virilità….  
E infatti Naydeia trova conforto in un altro amante fisso, Daigo, anche egli bello, possente e molto sexy.
Daigo sempre presente, sempre pronto ad obbedire alla sua signora.
Daigo che guarda con interesse l’amante imperfetto, Killiar.

Seguiamo le giornate di Naydeia, impegnata a difendere il proprio avamposto dai Qanaki, impegno che è per lei fonte di tensione , soprattutto perché il pensiero del suo sposo – esposto a pericoli e insidie – la tormenta ogni giorno.

Invidie e gelosie sono all’ordine del giorno, e ad esse si aggiunge il pensiero  - condiviso da alcuni, pochi o tanti? - che questa disparità così evidente degli uomini debba finire.

Ma chi ha davvero intenzione di portare avanti questa pericolosa missione segreta?

Non tutti gli uomini vengono trattati come esseri inferiori e stupidi! Lo sa bene il siniscalco Yadosh, marito di Rainna, che come Naydeia, dovrà vedersela con gente invidiosa che complotta contro di lei e contro il suo intelligente consorte.

Intrighi, complotti, tradimenti, battaglie, passioni, sentimenti…: Endora ha tutti gli ingredienti giusti per essere un secondo capitolo interessante, che cattura l’attenzione del lettore perché è scritto bene, dando il giusto spazio alle descrizioni – precise ma essenziali – dei momenti di battaglia, come anche ai momenti in cui le battaglie si combattono su versanti privati, in cui emergono verità e menzogne, amore e odio, timori e speranze, e in cui le donne protagoniste dovranno cercare di capire di chi possono o meno fidarsi.

Non solo…, ma qualcosa o qualcuno sta cercando di porre le basi perché l’ordine delle cose a Endora cambi…
Succederà davvero o resteranno solo sogni di qualche illuso?

Come dicevo, è un romanzo scritto bene, il ritmo è sempre sostenuto, la scrittura è essenziale, asciutta ma molto accurata, come l'ambientazione in generale; rispetto al primo volume, il livello di sensualità è solo accennato, anche se il sesso è un po' il chiodo fisso delle tante donne che gravitano attorno ai personaggi principali, il cui tratteggio è ancora una volta esaustivo e intrigante, come lo sono le dinamiche che si instaurano tra loro.


Aspetto di leggere il seguito perché il tutto si fa molto interessante!!

Non posso che consigliare la lettura di questa serie, in particolare agli amanti del genere ^_-

Imparare leggendo (#3)



Sul blog, nel tempo, ho aperto diverse rubriche, a cadenza settimanale e non, che ad oggi non sempre condivido con voi in modo costante (per quanto ci pensi e vorrei).
Dico questo perchè non ho intenzione di aprire una nuova rubrica, ma pensavo di dare spazio - senza impegni troppo fiscali - a una cosetta che mi salta in mente spesso, quando, leggendo, mi ritrovo davanti a termini di cui non conosco il significato.

E siccome "la vecchia non voleva morire, perché diceva che aveva altre cose da imparare", e siccome la lingua italiana è ricca, tra le tante cose, di un sacco di vocaboli, ho pensato di condividere con voi quelle paroline o espressione di cui ignoravo il significato o l'etimologi o altre curiosità ad esse legate.


I termini di oggi sono due:

LEGULEIO/A


Parola che indica, non senza ironia, un giurista,  un avvocato poco abile, che tende al cavillo - con una nota di servilismo.

Dal latino: legula diminutivo dispregiativo di lex, legge.



SPEREQUARE


Ripartire in modo non equo, provocando disparità e disuguaglianze, spec. in campo sociale, economico e finanziario: la civiltà dei consumi sperequa i livelli di vita; la crisi del dollaro rischia di s. i cambî. Part. pass. sperequato, anche come agg.: redditi, stipendî sperequati; pesi tributari oppressivi, sperequati, mal redditizi (Bacchelli).


CONOSCEVATE QUESTE PAROLE?

lunedì 5 ottobre 2015

Anteprima Fanucci: CODICE SCORSESE di Sergio Fanucci




"...roba da non credere: esce il mio primo romanzo, un thriller internazionale dal titolo Codice Scorsese, l'8 ottobre per i tipi di Rizzoli. Sono felice, emozionato e non dormo da giorni per una nuova avventura che voglio condividere con voi che mi seguite come editore.".

A pronunciare questa parole è Sergio Fanucci, che augura buona lettura ai suoi lettori, questa volta da scrittore!!

CODICE SCORSESE
di Sergio Fanucci

Ed. Fanucci
19 euro
in libreria:
8 OTTOBRE 2015
Trama

È una notte qualsiasi quando Sharon Corvino viene trovata uccisa nella sua casa di New York. Nessun segno di effrazione, molteplici ferite al corpo e suo marito, Jeff McKinley, con l’arma del delitto tra le mani. È una notte qualsiasi, ma questo non è un omicidio qualsiasi. No, perché la donna assassinata è la figlia dell’intoccabile John Corvino, un ex boss della mafia ora magnate della finanza, che un affronto del genere non lo può accettare.
A difendere il presunto colpevole è Elisabeth Scorsese, avvocato di grido che già qualche anno prima ha dato filo da torcere alla polizia newyorkese. Le forze dell’ordine si buttano sul caso, guidate dal detective della Omicidi Peter Makarov, ma la pressione dei media cresce vorticosa e l’avvocato Scorsese riceve oscure minacce: che sia o meno colpevole, il suo cliente non dovrà essere scagionato.
E mentre Makarov indaga sui Corvino e su McKinley, mentre i servizi segreti ricostruiscono le trame di una rete di criminalità che si snoda tra la Russia e il Sudamerica, dove oltre 400 persone hanno perso la vita in quello che sempre meno appare un incidente, la situazione precipita e il sangue comincia a scorrere.
Codice Scorsese è una miscela esplosiva di action-thriller e noir in cui spietati giochi di potere fanno da sfondo, grazie a un montaggio frenetico, a intrighi internazionali e colpi di scena che vi terranno svegli fino all’alba.

L'autore.
Sergio Fanucci (1965) è cresciuto nel mondo dei libri. Nipote di editori, ha lavorato fin da ragazzo nelle aziende di famiglia e nel 1990 ha ereditato la casa editrice del padre. Da allora ha costruito un catalogo specializzato nella letteratura di genere creando il Gruppo Editoriale Fanucci. Infaticabile lettore, seleziona personalmente i romanzi che pubblica e ha da sempre una passione per i grandi thriller americani. A Roma, dove ha aperto due librerie, vive con la moglie e due figlie.
Codice Scorsese è il suo primo romanzo.

domenica 4 ottobre 2015

Frammenti di... Emma



Un momento che sarebbe potuto essere romantico e delicato (l'amore d'altri tempi!), ma poi qualcosa di non detto, lo ha interrotto.
Tratto da Emma:

"Lui la guardò con intenso rispetto.Lei ne provò una profonda soddisfazione, e un momento dopo questa divenne ancora più grande a causa di un piccolo gesto di più che comune amicizia da parte di lui.Le prese la mano; se fosse stata lei a fare la prima mossa, non avrebbe saputo dirlo (...), ma lui le prese la mano, la strinse, e certo era sul punto di portarsela alle labbra, quando per un qualche pensiero o qualche altro motivo, improvvisamente la lasciò andare. Perchè dovesse sentire un tale scrupolo, perchè dovesse cambiare idea quando la cosa era quasi fatta, lei non potè capirlo.Avrebbe mostrato più discernimento, pensò lei, se non si fosse fermato.


sabato 3 ottobre 2015

Viaggiare leggendo: Emma"



Dopo aver letto Emma (RECENSIONE), mi è venuta voglia di cercare i luoghi menzionati dall'autrice.
Sul sito JASNA (Jane Austen Society of North America), ho trovato due immagini interessanti, che illustrano la zona e la disposizione dei luoghi del romanzo, veri o fittizi che siano.

Non le pubblico per questioni di copyright, ma vi invito a dare ad esse un'occhiata, come del resto a tutto il sito, che è molto interessante.



Hartfield è una parrocchia civile inglese nel distretto di Wealden. 
E' qui che vivono i Woodhouse.

Highbury: è la città in cui vive la maggior parte dei personaggi della storia; si trova nella zona chiamata Donwell.

Randalls: La casa dei Weston, non è nemmeno a un miglio di distanza da Highbury.

Brunswick Square: La zona di Londra dove Mr. John Knightley e sua moglie vivono.

Donwell Abbey: La casa di Mr. George Knightley.

Anche se le località sono fittizie, si può collocare tutto nel Surrey,  contea dell'Inghilterra sud-orientale, nella regione del Sud Est.


Box Hill in Dorking, Surrey


surrey

N.B.: cliccando sulle immagini, sarete reindirizzati sui siti da cui le ho prese.

LE IMMAGINI SONO STATE PRESE PRINCIPALMENTE UTILIZZANDO GOOGLE MAPS E/O UNA SEMPLICE RICERCA SU GOOGLE, QUALORA AVESSI VIOLATO COPYRIGHT, SEGNALATEMELO E LE TOLGO.

THESE IMAGES HAVE BEEN TAKEN MAINLY USING GOOGLE MAPS AND / OR SIMPLE GOOGLE SEARCH, IF I HAD VIOLATED COPYRIGHT, please write me and I'll remove them.

Recensione: EMMA di Jane Austen



E sta per avviarsi al termine il mio tour austeniano - comprendente la lettura dei romanzi canonici dell'Autrice; stamattina vi parlerò di Emma, cui seguirà, il mese prossimo, Persuasione.

EMMA
di Jane Austen


Ed. Newton Compton
Trad. Pietro Meneghelli
416 pp
3.90 euro
Emma Woodhouse, la giovane donna protagonista di questo classico, è tanto bella quanto ricca e viziata; colta, sicura di sè, acuta osservatrice delle persone che la circondano, si ritiene capace di indagare, come pochi, l'animo umano, comprendendo anzitempo sentimenti, pensieri e aspettative inespresse (e, diciamolo, sconosciute anche ai diretti interessati!), soprattutto per quanto riguarda l'amore e il matrimonio.
Cosa abbastanza paradossale per una come lei, che ha deciso in cuor suo - almeno così dice - di non doversi sposare mai: ama troppo la propria libertà e poi vuol prendersi amorevolmente cura di suo padre, un uomo buono ma acerrimo nemico del matrimonio.

Eppure, se c'è una cosa che piace ad Emma è, appunto, "combinare matrimoni" tra amici e conoscenti.

E di occasioni ce ne sono ad Hartfield, dove si passa il miglior tempo tra chiacchierate e visite con vicine e amiche pettegole!

Un giorno il destino mette sul suo cammino una ragazza giovanissima e ingenua, oltre che umilissimi natali: Harriet Smith, che la nostra ereditiera prende sotto le proprie ali, promettendo a se stessa di "educarla", di insegnarle tutto ciò che le sarà necessario per diventare una signorina fine, in grado di stare in società, sperando di poter sposare un "buon partito", adatto ovviamente al suo ceto sociale abbastanza modesto.

Tra i pochi uomini che frequenta, ci sono il signor Elton e il signor Knightley (quest'ultimo è il fratello di John, marito di Isabella, sorella minore di Emma).
I due uomini non potrebbero essere più diversi: tanto è sicuro di sè e superficiale il primo, quanto l'altro è profondo e saggio, anche se spesso molto critico verso tutti.
Ed è proprio questa criticità a stuzzicare la gioviale Emma, che sembra divertirsi a alimentare sempre nuove discussioni con  Knightley, col quale nascono spesso battibecchi, in cui l'uomo non riesce a non rimproverare Emma per le sue valutazioni troppo affrettate circa i sentimenti altrui, e il suo voler per forza fare da cupido tra persone che, in altre circostanze, probabilmente non si sarebbero neanche guardate.

Ed infatti, a dispetto dell'inesauribile ottimismo e sicurezza della nostra eroina, non sempre i suoi piani riescono, e le sue errate valutazioni la porteranno a commettere errori imperdonabili!

Convinta che le premure che il signor Elton le dimostra non siano altro che segni di interesse per Harriet, Emma incoraggia quest'ultima a ben sperare di essere ben presto chiesta in moglie dall'uomo, cosa che... non accadrà, anzi! Elton si dichiara proprio ad Emma, che lo rifiuta, non solo in quanto fedele alla propria decisione di non maritarsi, ma ancor di più a causa del suo non interesse per quello che credeva fosse solo un amico.

Via di questo passo, ci saranno altri equivoci simili, in cui Emma dimostrerà di avere davvero poca dimestichezza e capacità di comprendere l'animo umano, e di non saper interpretare gli sguardi e i segnali che alcuni dei suoi conoscenti invieranno, fermo restando che qualcuno la lascerà volutamente cadere in inganno.

A scalfire per un attimo la sua certezza "anti-nozze", ci pensa l'arrivo tanto atteso del figlio del signor Weston, marito della cara amica di sempre, la signora Weston, con cui i Woodhouse sono in gran confidenza.
Frank Churchill è un giovanotto piacente e simpatico, ama conversare e non sembra nè gretto nè sciocco, come invece si è rivelato il signor Elton; certo, non sta simpatico a Knightley, ma a lui in verità non sta simpatico nessuno, quindi Emma alza le spalle disinteressata e divertita di fronte alle critiche e alla disapprovazione di quest'ultimo verso Frank.

Frank...., che pare mostrare un interesse fin troppo esplicito verso la cara Emma, che cerca in tutti i modi di scorgere segnali di innamoramento in se stessa...  ma con pochi frutti!

Intanto le passeggiate, i balli e le chiacchierate - con qualche new entry nel gruppo a gettare sale e novità su cui spettegolare - faranno sì che la testolina iperattiva di Emma riprenda quel suo lavorio vòlto ad unire due anime gemelle, ma ancora una volta le previsioni realistiche di Knightley rischieranno di avverarsi.

Qualcuno ci resterà male, qualcun altro sarà costretto a dire verità fino a quel momento celate, mentre la nostra Emma dovrà imparare diverse cose di sè e degli altri.

Emma è una donna intelligente anche se troppo sicura di sè, e questa sicurezza la porterà a sbagliare più di una volta. Ma le conseguenze delle sue azioni e gli avvertimenti del buon amico, il grillo parlante Knightley, l'aiuteranno a fermarsi e a riflettere.


Non si può tentare la fortuna con i sentimenti altrui, imparerà Emma,  e neanche a dare per scontato che gli altri sentano e provino qualcosa che è solo frutto delle proprie romantiche previsioni.

Quel romanticismo che una razionale Emma tiene lontano da sè, forse per paura di ricevere delusioni, ma che a un certo punto busserà suo malgrado anche al suo cuore.

A volte l'amore è lì vicino a te, vi è sempre stato, ma tu eri troppo impegnata a programmare quello altrui per porre la giusta attenzione al tuo cuore e ai suoi bisogni, cara Emma!

Ma niente paura: Jane non lascia nessuno dei suoi lettori insoddisfatto, e ci regala una storia con un finale del quale non ci può davvero lamentare!

Emma mi piace perchè è una protagonista imperfetta; durante la lettura non di rado mi  ha irritata per i suoi modi superficiali, per questa frenesia di vedere amore e cuoricini tra i suoi amici, senza curarsi di ferire le "vittime" delle proprie fantasie e, una volta successo il patatrack, affannarsi per sentirsi meno in colpa possibile.

Emma ha bisogno di crescere, e questo accadrà,  anche perchè si tratta di una donna comunque sensibile, che sa fare un passo indietro quando sbaglia e che imparerà ad accogliere i rimproveri giusti e i cortesi consigli di chi le vuol bene. Questa sua evoluzione me l'ha fatta apprezzare molto, come ho apprezzato tutto il romanzo, e stavolta con pochi se e pochi ma!
Se è vero che anche in Emma, la Austen non smette di regalarci capitoli in cui si blatera del continuo, è pur vero che stavolta - a differenza di  Ragione e Sentimento e Mansfied Park - non mi sono pesati più di tanto, perchè ho trovato lo stile e il ritmo molto più briosi, vivaci, con personaggi che avevano da dire cose più interessanti, che hanno dato vita - con il loro fiume di parole, i loro atteggiamenti spavaldi o riservati... -  a equivoci ed incomprensioni (questi li ritroviamo praticamente sempre, nei romanzi della Austen) che ho seguito con molto piacere, grazie anche alla protagonista - che per me è diversa da tutte le altre, e anzi, mi sa che è prima nella mia personale topten austeniana, per il suo carattere volitivo e vivace -  e alla immancabile deliziosa ironia di Jane, che ci fa scorrere le tante pagine dei suoi libri sempre con il sorriso sulle labbra.

Ho amato in particolare il personaggio maschile Knightley, per la sua onestà, il suo voler essere oggettivo anche nei confronti di una capricciosa e bella donna come Emma, che lui però si rifiuta di assecondare ma che anzi rispetta proprio mostrandosi critico e spesso "duro".

Non mi resta che Persuasione, ma intanto consiglio questo classico un po' diverso dagli altri.

Recensioni correlate:



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