Buongiorno e buon inizio di settimana, lettori!
Quali letture hanno allietato il vostro week end?
Queste sono le mie e, come sempre, se avete letto/conoscete questi due libri e vi va di lasciarmi un parere, lo leggerò molto volentieri! ;)
Il primo è la testimonianza straziante di una sopravvissuta all'orrore di uno dei più terribili regimi dittatoriali del XX sec.
L'altro è un romanzo di un autore con cui non ho mai stabilito un grosso feeling, ma provo comunque a rileggerlo.
Entrambe le letture saranno due obiettivi della Reading Challenge.
TORNATA DALL'INFERNO.
La vicenda sconvolgente di una donna
sopravvissuta all'orrore dei Khmer rossi
di Claire Ly
Ed. Paoline trad. A. Venuta 168 pp 11 euro 2006 |
L'autrice racconta la sua agghiacciante esperienza durante uno dei regimi dittatoriali più feroci del ventesimo secolo, quello di Pol Pot, capo dei Khmer rossi, responsabile dello sterminio di quasi due milioni di cambogiani, su una popolazione di sette milioni. I quattro anni di «detenzione» nel campo di lavoro costituiscono l'«inferno», contraddistinto da condizioni disumane: fame, povertà, malattie, privazione di qualsiasi proprietà, sfruttamento del lavoro, indottrinamento dei bambini e loro reclutamento come sorveglianti o soldati, persecuzione dei borghesi e degli intellettuali, esecuzioni sommarie, violenze, vendette, corruzione, delazioni.
Grazie alla sua tempra, all'amore per i figli, al senso di ribellione e odio, a qualche favore ottenuto da conoscenti del padre defunto, al colloquio interiore con il Dio degli occidentali (che diventa capro espiatorio e testimone-interlocutore segreto), l'autrice riesce a sopravvivere e a «tornare» da questo inferno, proprio lei appartenente a quella classe sociale che il regime voleva eliminare o «rieducare» con ogni tipo di privazioni.
Una testimonianza toccante e sconvolgente, che non intende tanto denunciare o indugiare sulle atrocità commesse dal regime comunista, quanto sottolineare il percorso interiore dell'autrice, che gradualmente passa da un odio sconfinato a una visione illuminata dalla fede in Gesù. Quindi accanto e oltre l'aspetto di attualità storica, c'è l'aspetto spirituale: il percorso di conversione lento e graduale dal buddismo al cattolicesimo, con frequenti paralleli tra filosofia buddista e spiritualità cristiana, tra la figura di Buddha e quella di Gesù.
IL CASTELLO
di Franz Kafka
TramaL'agrimensore K. contempla il simbolo del potere.
Ogni sua azione e ogni suo pensiero sono rivolti a quell'incombente castello: la sua unica aspirazione è mettersi al servizio del Conte che vi dimora. Ma le difficoltà sono insormontabili.
Quando tutti gli sforzi di K. si saranno rivelati vani, il caso gli offrirà l'occasione, tuttavia egli sarà troppo stanco per continuare la sua lotta.
La solitudine, l'incapacità di trovare nella trama dei gesti quotidiani un senso plausibile, la consapevolezza che a dominare è una finalità insensata perché senza un fine: Il castello - uguale e contrario del Processo - denuda i punti cardine del pensiero di Kafka, incastonandoli in una tensione narrativa che ci costringe a riflettere sul senso del nostro esistere.