Alcuni significativi passaggi tratti da LEGGERE LOLITA A TEHERAN, l'ultimo libro recensito qui sul blog.
Alcuni significativi passaggi tratti da LEGGERE LOLITA A TEHERAN, l'ultimo libro recensito qui sul blog.
"Echi di Romanticismo" è una raccolta di poesie scritta con elegante ricercatezza, in cui i temi trattati e lo stile di scrittura attingono alla cultura classica, nonché al genere gotico e al Romanticismo.
Delos digital Srl Collana: Odissea Romantica 151 pp Formati: epub, kindle 2,99 euro USCITA: Dicembre 2020 |
Kimerik Ed. 84 pp |
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Adelphi Ed. trad. R. Serrai 379 pp |
"ho bisogno che anche tu, lettore, cerchi di pensare a noi, perché altrimenti non potremo esistere davvero. Contro la tirannia del tempo e della politica, cerca di immaginarci come a volte neppure noi osavamo fare: nei momenti più intimi e riservati, nelle più straordinariamente normali circostanze della vita, mentre ascoltiamo un po' di musica, ci innamoriamo, camminiamo per strade ombrose, o leggiamo Lolita a Teheran. E prova a ripensare a noi dopo che quelle cose ci sono state confiscate diventando una volta per tutte un piacere proibito."
"Con i mullah al governo, la religione era diventata uno strumento di potere, un'ideologia, ed era proprio questo approccio ideologico alla fede che distingueva l'oligarchia dai milioni di cittadini comuni".
"La letteratura non era una panacea, ma ci offriva uno strumento critico per valutare e capire meglio il mondo - non solo il nostro, anche l'altro, l'oggetto dei nostri desideri."
"l'immaginazione è equiparata all'empatia, alla capacità di immedesimazione: non possiamo vivere ciò che hanno vissuto gli altri, però in letteratura siamo in grado di comprendere anche i personaggi più mostruosi. Un bel romanzo è quello che riesce a mostrarci la complessità degli individui, e fa sì che tutti i personaggi abbiano una voce; è allora che un romanzo si può definire democratico - non perché sostiene la democrazia, ma per la sua stessa natura. L'empatia è il cuore di Gatsby, come di molti altri grandi romanzi - non c'è niente di più riprovevole che restare ciechi di fronte ai problemi e ai dolori altrui. Non vederli significa negare la loro esistenza».
fonte |
Delos digital 55 pp |
Le stranezze non sono circoscritte alla sua fisicità, ma si estendono anche alla famiglia; e no, non è solo colpa della spremuta di cappero da bere al mattino (che da sola, già basterebbe), ma anche per altri piccoli particolari: la mamma è sparita, la sorella s'è messa ai fornelli e prepara pietanze disgustose e intanto tiranneggia su di lui; l'apatico padre, se non sta a casa spiaggiato davanti alla TV, va in falegnameria, dove si taglia pezzetti di dito...
A dare un ulteriore tocco di inquietudine all'esistenza di questo undicenne ci pensa la comparsa di tre creature oscure, che si acquattano nel ripostiglio di casa.
Gli inspiegabili e sinistri esseri hanno l'aspetto di bambini della sua età, anche se al posto degli occhi hanno due buchi neri; ad ogni apparizione, aumentano di tre unità.
Non dicono una parola, si limitano a guardare il bambino e ad aiutarlo se è nei guai con la scorbutica sorella maggiore.
Inizialmente Fur è spaventato da queste creature: chi sono quegli strani bambini che lo osservano muti? Cosa vogliono da lui?
Con il passare delle notti comincia a pensare che essi non siano poi tanto pericolosi ma resta comunque il dubbio su chi siano e sul perché non se ne vadano.
Per sciogliere ogni domanda, chiede aiuto all'unico amico che ha, il custode del museo di Cefalù, Dario Lampa.
L'uomo si dimostra molto interessato (forse anche troppo?) a questi esserini che popolano la casa del suo giovane amico, e cerca di dargli qualche consiglio su come fare per capire chi essi siano e cosa vogliano da lui.
Queste creature sono presenze amiche o hanno intenti distruttivi?
Ad esse, intanto, si è aggiunto un altro essere, dall'aspetto decisamente mostruoso e spaventoso...
Cosa vogliono da Fur tutti questi mostri?
Il povero ragazzino lo scoprirà in una notte scura e drammatica, in cui rivedrà l'amata mamma e si compirà il proprio destino.
Questo racconto di Fernando Camilleri è horror , ma in un modo "soft": anche se non è messo davanti a situazioni e personaggi che provocano veri e propri brividi di paura e fiato sospeso, il lettore è portato a immedesimarsi nel giovanissimo protagonista, che nella sua innocenza e semplicità è terrorizzato al cospetto di questi esseri sinistri, di queste creature del buio e della notte che appaiono e scompaiono all'improvviso e in maniera inspiegabile.
Fur è un ragazzino dolce, bravissimo a scuola, dove però non riesce a fare amicizia con nessuno: le ragazze rifiutano anche solo di parlargli e i ragazzi più grossi (e stupidi) lo bullizzano; purtroppo a casa non va molto meglio, tra i piatti bizzarri e poco invitanti cucinati dalla sorella Ele, la quale è fisicamente l'opposto suo (tanto è grassa e grossa lei, quanto è minuto e secco lui) e non fa che rimproverarlo, facendo sentire il fratellino sempre sbagliato; il padre è una presenza-assenza, un'ameba priva di vitalità.
Aleggia, tra le mura della casa di questa bislacca famiglia, il ricordo della madre, un esserino minuscolo misteriosamente sparito senza che nessuno sappia come e perché. Ma nessuna madre dimentica i suoi figli, e al momento opportuno potrebbe farsi viva per il bene del suo Fur.
Dal canto suo, il bambino ha una sola persona della quale si fida ciecamente, il già citato amico Lampa Dario: saprà davvero aiutare Fur a mandar via gli esseri oscuri?
Il finale è amaro e lascia di sasso il lettore, che inevitabilmente si trova a provare una sensazione di tristezza verso il dolce undicenne, che in un corpo malato e considerato sgraziato agli occhi del mondo, nasconde un cuore puro, buono, che non scorge il male ed è volto sempre verso il bene.
Anche in questo racconto ho trovato la penna di Camilleri ammaliante, capace di disegnare ambientazioni apparentemente comuni ma che poi nascondono qualcosa di oscuro, da cui sbucano personaggi fantastici che stuzzicano le paure più ancestrali di ogni uomo (chi di noi, da bambino, non ha mai immaginato di vedere delle ombre strane in cime alle scale che portano in soffitta o in un angolo della propria camera?).
Ve lo consiglio, è uno scrittore che non delude e sa catturare l'attenzione dei suoi lettori, dando vita a scenari e personaggi intriganti.
trad. Isabella Nanni 89 pp |
Amazon Crossing trad. R. Marasco 493 pp |
"Crediamo di avere il controllo della nostra esistenza, soprattutto quando siamo giovani e apparentemente invulnerabili. Ci ripetono che possiamo ottenere tutto quello che ci mettiamo in testa, che il mondo è la nostra ostrica e non dobbiamo fare altro che aprire la conchiglia e staccare la carne saporita e nutriente all'interno. Adesso so che la conchiglia è molto più dura di quanto credessi e che non avrei mai potuto controllare o anche solo prevedere quello che mi sarebbe successo. Siamo convinti di poter decidere la strada che prenderemo davanti ai tanti bivi della vita (...). Ma non è così. La vita è una collisione gli eventi fortuiti con tante palle da biliardo che sbandano e si scontrano; o, se preferite, è un destino già scritto, quello che a mia madre piaceva definire la volontà di Dio. E io desideravo con tutto me stesso che avesse ragione."
Buongiorno, cari lettori!
Oggi vi presento alcune pubblicazioni appartenenti a diversi generi letterari: il romanzo storico, il giallo distopico, l'horror, racconti di viaggio.
Mi auguro possiate trovarli interessanti! ^_-
Buongiorno lettori!!
Ecco il riassunto delle mie letture del penultimo mese dell'anno.
Ci avviamo alla conclusione di questo anno a dir poco orribile e nefasto... Non ci restano che la speranza e la fiducia che il 2021 sia completamente diverso :)