domenica 3 febbraio 2019

Recensione: UNA NOTA NEL CUORE di Ilaria Mossa



Una storia d'amore dolce e romantica nata tra le note della musica e all'ombra del "magico" suo potere di risvegliare emozioni e sentimenti.


UNA NOTA NEL CUORE
di Ilaria Mossa




autopubblicazione
282 pp
“Quando si ama col cuore, anche la mente può dimenticare?”

Rosemary vive a Somerville ed è una ragazza introversa, sincera, un'amica leale, una figlia ubbidiente e una buona studentessa; studia in una scuola di musica (la Moz-Art) e sogna di vivere di questa magnifica passione (suona pianoforte), nella quale riesce ad essere davvero se stessa, a sentirsi libera senza alcuna costrizione e condizionamento.
Anche suo padre è stato un musicista ma, per ragioni che lei non ha mai saputo, a un certo punto ha lasciato questa strada per intraprendere ben altro.
Ultimamente il clima in casa non è dei più sereni: la ragazza sente che l'atmosfera tra i genitori è elettrica, che le cose tra loro non sono più quelle di prima: sua madre è cupa, triste, distante, per quanto resti sempre una mamma apprensiva; suo padre, invece, sembra sempre più freddo e indifferente verso moglie e figlia, passa il tempo lavorando fuori casa, e quando c'è è come se fosse da un'altra parte con la testa (e col cuore).

A rallegrare le giornate della giovane non c'è solo l'amato pianoforte, ma anche le due amiche più care, l'esuberante e frizzante Georgie e la più saggia e pacata Sam, che la incoraggiano a non chiudersi ulteriormente in se stessa ma ad aprirsi alla possibilità di incontrare qualcuno di cui innamorarsi.

Per Rosemary, infatti, l’amore è solo un’utopia, un sentimento destinato a finire, e questa pessimista convinzione è maturata in seguito all'ultima delusione sentimentale, che ha portato la ragazza a stare alla larga dalle relazioni e a concentrarsi soltanto sulla musica.
Perchè la musica non tradisce, è rassicurante, dà conforto, gioia, e non chiede null'altro in cambio se non dedizione, impegno.

Ma nel giro di poco tempo la vita di Rosemary viene rivoluzionata.
Quando incontra Robert, un bel ragazzo che lavora nel bar della Moz-Art, le sue convinzioni cominciano a vacillare. 

Robert non è soltanto bello e sexy, con un sorriso affascinante e un fisico da urlo, ma è anche spiritoso, gentile, e intuisce sin dal primo istante che Rosemary (che per lui è semplicemente Mary) è una ragazza speciale: timida e ingenua, è una di quelle ragazze - rare, oggi come oggi - che ancora arrossiscono per un complimento e che quasi sono inconsapevoli della propria bellezza; e infine - aspetto da non trascurare - lo stesso Robert ha studiato musica e ha ottime potenzialità in questo senso, anche se per ragioni personali ha dovuto momentaneamente abbandonare la propria passione artistica.

Tra i due il colpo di fulmine è immediato, e se Robert mostra immediatamente di voler approfondire la conoscenza di Mary, frequentandola e proponendole appuntamenti, lei è più titubante: il ricordo della cocente delusione amorosa di qualche tempo fa brucia ancora e la rende diffidente e cauta.
Mary non è come la sua sfacciata amica Georgie, che si butta a capofitto in storie anche di una sera con il primo che le piace; per Mary l'amore è una cosa seria e lasciarsi andare non è semplice per una come lei, che tende ad essere chiusa, poco espansiva e timorosa di soffrire ancora.

Ma Robert, per quanto corteggiatissimo dal genere femminile, è intenzionato a dimostrarle le proprie serissime intenzioni e a farle capire che il sentimento che pian piano si sta facendo spazio in lui è sincero.

Il racconto è narrato alternativamente da Rosemary e da Robert, quindi abbiamo modo di vedere le cose da entrambi i punti di vista, di conoscere i pensieri intimi e i sentimenti dei due protagonisti, le proprie vicende personali ed anche famigliari.

E se Rosemary ha i propri grattacapi con i genitori e con lo zio (fratello del padre), apparso all'improvviso e pronto a raccontare alcuni particolari relativi al papà della ragazza (che lei ignora), Robert ha una situazione ancor più complessa da gestire.

In seguito alla tragica ed improvvisa morte dei genitori, il giovanotto è dovuto crescere in fretta e assumersi responsabilità troppo grandi per le sue giovani spalle, come quella di prendersi cura del fratellino minore, Alex, che attualmente ha 14 anni ed è un adolescente inquieto, che dà non poche grane al fratello maggiore, il quale sta cercando di non fargli mancar nulla dedicandosi al lavoro notte e giorno, scelta che però ha il suo rovescio della medaglia, in quanto lo porta a star sempre fuori casa e a non controllare come dovrebbe Alex, che infatti si mette nei guai...
Quando se ne rende conto, Robert si vede costretto a chiedere aiuto ai nonni e a mandare il fratellino combinaguai a Seattle affinchè possa "riabilitarsi" lontano dalle cattive compagnie; questa decisione, però, gli costerà molto perchè la nonna lo ritiene inaffidabile e farà di tutto per tenere Alex definitivamente lontano dall'incosciente fratello maggiore...

Robert, quindi, ha i suoi problemi famigliari ad appesantirgli il cuore, ma l'incontro con la bella e dolce Mary darà luce e nuovo vigore alla sua quotidianità.

Tra piccoli battibecchi e ostacoli posti da chi dovrebbe invece sostenerti, il sentimento tra i due sboccia e cresce gradualmente, fino a diventare un amore grande, fonte di gioia e sicurezza per entrambi.
I due si aiutano reciprocamente ad avere fiducia nell'amore, a credere nel loro legame speciale, a non avere paura di lasciarsi trasportare dalle emozioni travolgenti che li fanno star bene, a rischiare per la propria felicità, perchè se la vita ti regala una cosa tanto bella, tu non puoi lasciartela sfuggire!

Però si sa, il destino a volte è beffardo e ama mischiare le carte proprio quando tutto pareva andare bene, troppo bene.
Accadranno degli "incidenti" che rischieranno di allontanare i due innamorati, proprio quando sono al culmine della loro felicità, e il loro amore verrà messo alla prova.
Saprà resistere alle tempeste che, improvvise e violente, si stanno abbattendo sui due ragazzi, rischiando di oscurare quella felicità conquistata a piccoli passi?

"Una nota nel cuore" racconta la storia d'amore tra Robert e Rosemary, due ragazzi con alcune ferite sul cuore che finora solo la musica ha saputo alleviare; ma l'amore si affaccia nelle loro esistenze, travolgendoli con forza e divenendo qualcosa di necessario più dell'aria, qualcosa che li fa star bene e alla quale non possono e non vogliono rinunciare.

Vi dico cosa ho apprezzato: lo stile di scrittura, che ho trovato molto scorrevole, piacevole, semplice; la ricchezza di dialoghi per me è positiva perchè contribuisce a creare movimento e a dare vivacità alla narrazione, anche se l'Autrice non lesina le sequenze riflessive, dandoci modo (come ho scritto in precedenza) di conoscere bene ciò che passa nella mente e nel cuore dei due protagonisti; la storia, in generale, è carina, si legge con sufficiente attenzione, anche se in alcuni passaggi (in particolare nella prima parte del romanzo) il ritmo che regola lo sviluppo delle vicende è più lento.

La domanda forse, a questo punto, vi sorgerà spontanea: cosa non ti è piaciuto?

Ecco, nel corso della lettura ho trovato che certe situazioni, la scelta di far prendere alla storia una determinata piega, difettasse di originalità e che fosse, anzi, un po' troppo prevedibile, con qualche clichè di troppo; non mi sento di elencarveli perchè rischierei lo spoiler, e non voglio assolutamente fare questo errore, ma ad es., accadono un paio di eventi importantissimi, cruciali, a Rose e Robert, che però, a mio avviso, vengono descritti e "risolti" con poca attenzione, con troppa "velocità".
Inoltre, ok l'amore ostacolato, ma anche le difficoltà che la giovane autrice immagina per i suoi amanti per me sono qualcosa di già visto e letto, e spesso gli stessi dialoghi li ho trovati molto semplici, scontati...

Detto questo (odio dire cose negative, ma l'onestà lo impone), credo sia giusto tener conto di alcune cose per valutare complessivamente questo romanzo; anzitutto, è l'esordio di una giovane autrice che desidera seguire la propria passione per la scrittura; inoltre, a mio modesto avviso, trovo che Ilaria abbia ottime potenzialità; la sua narrazione, come dicevo più su, è chiara, semplice, fluida, delicata, introspettiva; lo sfondo della musica è bello perchè è un campo di esperienza che riguarda tutti noi, ci accomuna, ci emoziona, dà colore alle nostre giornate, seppur in modi e in misura differenti; la caratterizzazione dei personaggi è sufficientemente adeguata, anche se, ripeto, segue stereotipi tipici della narrativa sentimentale (tipo: lei bella man non consapevole di esserlo, molto insicura, ingenua, delusa dall'amore, vergine, lui figo da paura, con esperienza alle spalle, circondato da donne che lo desiderano tra le quali sceglie proprio la ragazza semplice e schiva), ma vabbè, questo può essere un mio gusto personale.
Altro punto a favore: il finale, chiaramente aperto e che lascia il lettore curioso di sapere cosa accadrà nel secondo volume.

Adatto a chi ricerca una storia d'amore romantica in senso classico, dolce, godibile, scritta sufficientemente bene e con un linguaggio semplice e immediato.

2 commenti:

  1. Davvero una lettura invitante. Grazie e buona continuazione di domenica.
    sinforosa

    RispondiElimina

Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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