L'ispettore Gutiérrez viene ingaggiato suo malgrado per affiancare Antonia Scott, una civile dal QI molto alto, capace di ricordare, visualizzare e collegare i dettagli più invisibili di una scena del crimine e risolvere complessi casi di omicidi seriali, tutto nell'ambito del progetto segreto Regina rossa.
REGINA ROSSA
di Juan Gómez-Jurado
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Fazi Ed Trad E. Tramontin 430 pp #1 Trilogia "Regina Rossa" |
Nobili intenzioni, ma gesto ignobile per un poliziotto.
Per evitare di essere sbattuto fuori dalla polizia, a Jon non resta che sottostare a una sorta di ricatto da parte di Mentor, la misteriosa figura a capo dell’unità spagnola di un programma segreto specializzato nella cattura di criminali che sfuggono alle caratteristiche normali.
Tale programma è denominato "Regina Rossa".
Pena la fine della sua carriera, Jon deve fare tutto il possibile per convincere una donna - una civile - a rientrare nel programma, in quanto il suo contributo è stato in passato preziosissimo e Mentor non può permettersi di perderla.
La donna - che non è una poliziotta né una criminologa - si chiama Antonia Scott; non ha mai impugnato un’arma né portato un distintivo, eppure ha risolto dozzine di casi.
Ma è da un po' di tempo che ha smesso di collaborare con Mentor e il suo team, per passare il proprio tempo in una squallida soffitta a meditare e immaginare i modi in cui potrebbe porre fine alla propria vita.
Questo fino al momento in Mentor - tramite Gutierrez - riesce nuovamente ad assoldarla per un complesso caso di omicidio.
Antonia e Jon si ritrovano, quindi, a lavorare fianco a fianco, a far conoscenza, a "fiutarsi" reciprocamente e a decidere se possono fidarsi l'una dell'altro.
Collaborare è comunque urgente e necessario perché il caso davanti al quale devono lavorare è davvero spinoso: il cadavere di Álvaro Trueba, il giovane figlio della presidentessa della banca più grande d’Europa; il ragazzo è stato ritrovato in una villa immacolata con un calice pieno di sangue in mano.
Il luogo in cui il corpo senza vita viene rinvenuto è troppo pulito per essere anche la scena del crimine.
Non sembrano esserci indizi di nessun genere e, apparentemente, l'assassino (o gli assassini) non pare aver commesso errori.
Ma Antonia sa che tutti commettono dei passi falsi, anche se magari a una prima occhiata possono sfuggire.
Bisogna cercarli, ragionare, sforzarsi di vedere le cose con gli occhi del killer e questo Antonia sa farlo molto bene, e lo stesso Jon si rivela un valido aiuto per lei.
Ma Trueba non è la sola vittima.
Contemporaneamente, anche Carla Ortiz, figlia di uno dei più ricchi imprenditori del mondo, è scomparsa.
Nell'interrogare i genitori di Àlvaro e di Carla, Jon ed Antonia scoprono che entrambe le famiglie hanno ricevuto una telefonata da un uomo che dice di chiamarsi Ezequiel; questi ha dettato le proprie condizioni per restituire quei figli vivi, ma evidentemente con Àlvaro qualcosa non ha funzionato, visto la brutta fine che gli han fatto fare.
Ma Carla è ancora viva e salvarla diventa la mission: impossible dei due singolari "cacciatori di killer".
Uno degli aspetti che più sconvolge e indigna Antonia è capire come la madre di Àlvaro e il padre di Carla si rifiutino di rivelare i dettagli della conversazione avuta con Ezequiel: evidentemente, ci sono dei segreti così grandi da non poter essere sacrificati nemmeno in nome di un figlio.
Capire chi sia quest'individuo che si fa chiamare Ezequiel è fondamentale per arrivare a Carla e liberarla: si tratta di uno psicopatico o dietro c’è qualcosa di più?
Quella che coinvolge Antonia e Jon è una vera e propria corsa contro il tempo, in cui devono tirar fuori le proprie abilità investigative, l'intelligenza e l'intuito necessari per "entrare" nella testa di colui (o coloro) che sta dietro la morte feroce e crudele di Àlvaro e dietro l'oscuro rapimento di Carla Ortiz.
Ezequiel è scaltro, lucido, ha sangue freddo e ha organizzato ogni dettaglio in modo minuzioso, per cui arrivare a lui è come cercare di risolvere un grande e complicato rebus, districandosi tra false piste, trappole mortali, colleghi poco disposti a lavorare in sinergia con Gutierrez - poliziotto in disgrazia - e "quella svitata" della Scott, e giornalisti asfissianti che sono d'intralcio all'indagine.Tutto questo mentre i due protagonisti rincorrono "il loro uomo" attraverso i meandri più oscuri di un'affascinante e misteriosa Madrid.
Pur essendo scorrevole, ho trovato che nella prima metà del libro il ritmo fosse poco incalzante e serrato, ma devo dire che, man mano che Jon ed Antonia procedevano con le indagini, scoprendo nuovi risvolti e facendo caso a particolari fondamentali per arrivare all'identità di Ezequiel, la narrazione prendeva vigore, velocità, suspense, e tutti gli avvenimenti che portavano verso la fine si susseguivano a un ritmo via via più concitato, che mi ha lasciata senza fiato, come se anch'io stessi correndo assieme ai personaggi principali verso la risoluzione del caso.
Mi sono piaciuti Jon ed Antonio perché sono due eroi inconsapevoli, un uomo e una donna essenzialmente soli e solitari, ciascuno con le proprie insicurezze, i propri demoni, la paura di fallire e di sentirsi responsabili della morte di coloro che non sono riusciti a salvare.
Ma la loro perspicacia, il saper lavorare insieme nonostante la diffidenza iniziale, l'affiatamento che li avvicina umanamente benché entrambi siano fondamentalmente più asociali che socievoli, sono fuori discussione e saranno proprio i loro modi di essere - giudicati estrosi, instabili e "pazzi" da chi è all'esterno - a garantire il successo dell'indagine.
Tra colpi di scena, un avvicendarsi di passaggi sempre più dinamici e dal taglio cinematografico, dialoghi brillanti e cambi di prospettiva, Regina Rossa può essere sicuramente classificato come un buon thriller, che ha tutte le caratteristiche per conquistare i lettori e spingerli a proseguire con il successivo volume della serie.
Citazioni
"Questo è il bello delle certezze, sebbene siano temporanee. Ci nutrono di un certo sollievo."
"L’anima è fatta di piccoli compartimenti stagni a sé stanti, come una matrioska. Se continui ad aprire e aprire, finirai col trovare l’ultima delle bambole. E il suo volto non è mai come quello della bambola più grande. Quell’ultimo volto può essere meschino e crudele."
Ciao Angela, ho letto e amato la trilogia. Mi piacerebbe vedere la serie Tv su Prime Video, tratta proprio dal primo libro della trilogia. Un caro saluto :)
RispondiEliminaio ho intenzione di proseguirla e anche di dare un'occhiata alla serie!
Eliminaciao Aquila, un abbraccio <3