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giovedì 6 febbraio 2020

Recensione: IL TRENO DEI BAMBINI di Viola Ardone



Viola Ardone ha scritto una storia col cuore, che parla al cuore e nel cuore resta. La storia di un bambino troppo piccolo per fare scelte realmente consapevoli, ma grandicello quanto basta per seguire il desiderio (legittimo) di provare ad avere una vita migliore, lontana da quelle umilissime origini, avare di sogni e ambizioni, dalle quali però non ci si separa mai definitivamente, e anzi, alle quali sarà necessario ritornare per dare requie a tormenti e sensi di colpa.



IL TRENO DEI BAMBINI
di Viola Ardone



Ed. Einaudi
248 pp
“Siamo i bambini del Mezzogiorno. La solidarietà e l’amore degli emiliani dimostra che non esistono Nord e Sud, esiste l’Italia”.

Amerigo Speranza ha sette anni nel 1946; vive a Napoli, in un vicolo vivace ma povero; suo padre non sa chi sia, non l’ha mai conosciuto e di lui sa solo che se n’è andato in America a far soldi e fortuna, e quando avrà ottenuto entrambi tornerà a casa; ha avuto un fratello maggiore di nome Luigi, morto prematuramente per una malattia, e adesso vive con mamma Antonietta, una donna bella, dai lunghi e folti capelli neri, che raramente sorride e regala abbracci e carezze al figlioletto.

Antonietta è una mamma giovane che tira avanti la propria piccola famiglia con dignità e sacrificio, cercando di mettere sempre un tozzo di pane in tavola, ma la guerra è appena finita, lei è sola (anche se in casa si aggira un uomo taciturno e ambiguo, Capa ‘e fierro, che sta decisamente poco simpatico ad Amerigo) e la miseria è nera, che più nera non si può.

Amerigo lo vede che sua madre è triste, un’ombra cupa costantemente accompagna il suo bel viso; cerca di starle dietro (in tutti i sensi, “Mia mamma avanti e io appresso. Per dentro ai vicoli dei Quartieri spagnoli mia mamma cammina veloce: ogni passo suo, due miei”), di dare un senso al suo pragmatismo, al suo essere così essenziale e spiccia nei modi e nel parlare e ci intenerisce “ascoltare” la sua voce di bambino, schietta, ingenua e inconsapevolmente e dolcemente ironica, mentre ci parla del suo piccolo grande mondo, che è il rione in cui è cresciuto.
Ci sembra di essere lì con lui, di sentire voci, suoni, rumori, di vedere le persone che lo circondano - uomini che svolgono i lavori più umili per tirare avanti, madri stanche ma determinate nel crescere masnade di figli, ragazzi e bambini cresciuti in fretta e per la strada, che si fanno ogni giorno più esperti nell’arte dell’arrangiarsi -, di toccarne gli stracci, le scarpe rotte, e sentirli, nonostante tutto, vivi.
Ma non si campa con le buone intenzioni e la vivacità: il pane ci vuole e per davvero, come ci vogliono scarpe nuove, vestiti adatti, cappotti caldi.
E il Partito Comunista si sta attivando per dare una mano alle famiglie più poverelle, che stanno facendo più difficoltà a riprendersi dopo la guerra: vengono organizzati dei treni speciali, i “treni dei bambini”, che portano i “figli del Sud” presso famiglie del Nord disposti ad ospitarli per un certo tempo: giusto quello necessario per rifocillarli, dar loro cibo, vestiario, il calore di una casa in cui non mancano i beni necessari (e anche qualcosina in più), così che poi, pasciuti e sereni, possano ritornare alle proprie case, ai propri genitori.

Mamma Antonietta è tra quei genitori che aderiscono all’iniziativa.
Proviamo ad immaginare questa giovane donna single, che ha perso un figlio piccolo - con tutto il carico di dolore che una perdita di questo genere comporta - e che adesso la povertà costringe a fare una scelta drammatica: tengo mio figlio vicino a me col rischio che muoia di fame, o me ne separo mandandolo per qualche tempo presso un’altra casa, altri “mamma e papà”? E se non mi dovesse più tornare indietro? Cosa si è disposti a fare per amore?
Antonietta - e come lei altre madri e padri - decide di accettare le esortazioni di queste donne comuniste, come Maddalena Criscuolo, che insistono sulla bontà della proposta: date un’alternativa - anche solo temporanea - alle vostre creature, dimostrate loro il vostro amore infinito!

Sì, perché mandare via un figlio in quel Settentrione che pare lontano chissà quanto e forse manco pare Italia a chi dal Meridione non s’è mai allontanato, è un atto d’amore: sofferto, certo, e lo è proprio perché “costa”, ed è un atto anche di fede, di speranza, di coraggio, perché richiede ai genitori di fidarsi di questi comunisti che dicono di volerli aiutare alleggerendoli per un po’ di bocche da sfamare.

Ed è così che gruppi di bambini vengono fatti salire su questi treni speciali, diretti verso destinazioni a loro ignote e sulle quali girano voci spaventose che terrorizzano i piccoli: ma siamo sicuri che non ci mandano in Siberia, in campi di lavoro? E davvero ci taglieranno le mani e i piedi e ci cucineranno nel forno?

Amerigo Speranza parte, dopo una foto con la mamma e scarsità di carezze e affettuosità da parte sua; parte lanciando il cappottino nuovo (la scena dei bimbi che buttano i cappotti dal finestrino per lasciarli alle loro famiglie, che ne hanno più bisogno, provoca brividi di tenerezza) appena dato ai bambini dai comunisti, e con la mela annurca che Antonietta gli ha messo in tasca.
Parte per questo viaggio della speranza assieme ad altri poverelli come lui, tra cui l’amico Tommasino e la lagnosa Mariuccia; ore di treno e finalmente si giunge a Modena e, pian piano, uno alla volta, tutti i bambini del Sud vengono scelti da qualcuno.
Ad Amerigo “càpita” Derna, una donna giovane, bella, single, comunista convinta, gentile e affettuosa quanto basta, che però, per ragioni legate al lavoro, non può occuparsi di Amerigo durante il giorno, così lo manda da sua sorella, in casa Benvenuti, dove ci sono anche tre bambini. Il capofamiglia, Alcide, è un uomo buono, caloroso, allegro, che accoglie in casa il bimbo del treno con una tale spontanea gioia da metterlo in imbarazzo e suscitando anche, inizialmente, le gelosie di uno dei figli.

Prima vi ho chiesto di mettervi nei panni di una madre che lascia andare, per amore, la propria creatura; adesso è il momento di provare a capire come si sentiva Amerigo e, in generale, i “bambini del treno”.
Tua madre ha deciso per te che un giorno avresti lasciato il vicolo, i tuoi amici, le tue strade, la tua casa disadorna ma pur sempre tua, gli affetti più cari…, per salire su un treno e andare via, in un posto che non conosci, in casa di estranei che non sai come ti accoglieranno. Amerigo si sente smarrito, confuso, abbandonato al suo destino; non sa che pensare, come comportarsi, come reagire alle gentilezze di persone che non hai mai visto prima; però, essendo sveglio, attento, intelligente e sensibile, non può non notare quanto Derna e i Benvenuti facciano di tutto per farlo sentire a casa, per fargli capire che sono felici di averlo con loro, di poterlo aiutare.
Il loro amore incondizionato gli fa piacere e, allo stesso tempo, un po’ lo confonde, e giorno dopo giorno lui sente di stare così bene là da sentirsi “spezzato in due”, diviso tra il pensiero della mamma lasciata nel vicolo, che lo aspetta (perché lei lo aspetta, vero?), e il calore di una famiglia che, oltre a cibo e vestiti, gli sta dando una nuova prospettiva di vita: a Modena, in casa Benvenuti di giorno e con Derna che gli si accoccola vicino di sera e gli legge una storia, lui sta bene. Sta scoprendo anche di avere un talento musicale che vorrebbe poter coltivare. E poi gli stanno giungendo notizie di altri bambini come lui che hanno deciso di non tornare a casa, al Sud, perché ormai la loro vita è al Nord, nella nuova famiglia.

E lui, Amerigo, giunto nel Settentrione con la speranza di un po’ di benessere e di riscatto dalla povertà - fossero anche solo transitori -, che farà? Tornerà a casa dalla silenziosa mamma Antonietta, così parca di gesti affettuosi ma che pure è stata capace di un atto d’amore estremo, anche se non del tutto comprensibile agli occhi di un bimbo di soli sette anni?

Non vi darò chiaramente tutte le risposte, anche se non posso esimermi dall’aggiungere che a un certo punto la parte relativa al 1946 si interrompe e si salta agli anni Novanta.
Il narratore è sempre il nostro Amerigo, ma è mutata inevitabilmente “la voce”: non è più il bimbetto vispo e curioso di un tempo, che ci ha intenerito, fatto sorridere e stringere il cuore: adesso è un affermato musicista che ha superato i cinquanta e che la vita costringe a tornare nel suo rione di Napoli.
Lui, andato via su un treno, da bambino, torna nei luoghi dell’infanzia ormai adulto, con le spalle non più mingherline ma “da uomo fatto e finito”; torna con un nuovo nome, un nuovo bagaglio di vita e di esperienze, che l’hanno formato e reso ciò che è: un tipo solitario, di poche parole, avvezzo a divagare di fronte a domande precise su di sé inventando frottole sul momento.

Amerigo si guarda attorno e noi lettori, attraverso la sua voce malinconica, ci lasciamo sopraffare da “un sentimento strano, una nostalgia anticipata”, condividendola con il protagonista, sentendo un magone nella gola come lo sente lui; ci sembra di provare lo stesso suo carico di rimpianti e rimorsi, di “ti voglio bene” mai detti (“Ci siamo voluti bene da lontano, penso. Chissà se lo hai pensato pure tu”), di tutte quelle cose che andavano dette al tempo giusto ma che sono state taciute, provocando dolore, strascichi di silenzi sofferti, vuoti da riempire con quello che c’era a disposizione.
Malintesi:

La lontananza tra noi è diventata un’abitudine. Abbiamo disertato tanti appuntamenti. Dal momento in cui mi hai messo su quel treno, io e te abbiamo preso binari diversi, che non si sono più incrociati. (…) mi viene il dubbio che sia stato tutto un equivoco, tra me e te. Un amore fatto di malintesi”.

“C’è un tempo per ogni cosa”, ci ricorda l’Ecclesiaste della Bibbia, ed è così, e quando questo tempo lo perdiamo, recuperarlo davvero è impossibile; è come quando perdi il treno: non sempre l’occasione giusta ritorna.
E chi più di Amerigo s’intende di treni e di occasione colte o perdute? Lui vi salì suo malgrado e la sua vita ha preso un binario ed una direzione che, se l’avesse perso, mai si sarebbero ripresentati.
Ne è cosciente, la sua mente razionale di adulto lo sa che era solo un bambino e che non aveva colpe…; però di ciò che ha deciso da grande è responsabile, e questa consapevolezza, adesso che forse - pensa lui - è troppo tardi, lo dilania.

Ha paura, Amerigo:

“Paura dello sporco, della povertà, del bisogno; paura di essere un impostore (…). Negli anni la paura ha imparato a rattrappirsi in un angolo della mente, ma non è sparita, è rimasta in agguato (…). Tu non avevi paura di niente. Camminavi a testa alta. La paura non esiste, mi dicevi, è solo una fantasia.”.

Come il viaggio del 1946, anche questo potrebbe essere decisivo, solo che quello era un viaggio della speranza verso un futuro roseo, questo da adulto è un viaggio per ritrovare se stesso, per tornare alle proprie origini, a quel vicolo che, per certi verso, pare rimasto sempre uguale, come se il tempo burlone si fosse divertito a mettergli su un cappotto d’eternità.
Un viaggio che potrebbe aiutare quest’uomo a perdonarsi, a chiudere un cerchio lasciato aperto per quarant’anni, a riscoprire la propria famiglia e quanto bene si possa condividere con gli altri.
Perché finchè c’è vita, c’è speranza, recita un noto modo di dire.
Regàlatela, questa speranza, Amerì, concèditela. Non può che farti bene.

“Il treno dei bambini” racconta una storia di amore, di riscatto, di solidarietà - che bella l’Italia che accoglie, che apre le proprie porte, che dona, che non fa discriminazioni! Vicende come questa dei bambini dei treni, accolti in Emilia, ci rendono orgogliosi -, di rinunce e di sogni da realizzare, di bambini e di genitori che li hanno amati fino al sacrificio più grande; è la storia di un bambino che se ne va e torna uomo per rincorrere se stesso, con gli stesso dolori ai piedi di tanti anni prima, con mille domande ancora in testa. L’Autrice ha scritto un libro potente, che commuove, fa riflettere, emoziona; ha adottato magistralmente il punto di vista maschile, tanto quello del bambino - col suo linguaggio semplice, un po’ “sgrammaticato” e tanto spontaneo - quanto quello dell’uomo, la cui complessa interiorità ci viene restituita con sensibilità e delicatezza.

Chiedo scusa per la lunghezza della recensione ma ci sono storie che, se le sintetizzassi, le snaturerei; ci tenevo a trasmettervi quello che ho provato leggendolo e a consigliarvelo perché è un gran bel libro, da non perdere.
Salite con Amerigo sul suo treno e... "Benvenuti! Benvenuti alla Speranza."

martedì 17 settembre 2019

Prossimamente in libreria (settembre-ottobre 2019)



Prossimi arrivi in libreria!

Segreti nascosti tra gli specchi della casa di famiglia che forse sarebbe bene lasciare sepolti; un figlio che cerca di ricucire il rapporto con la propria madre, che ha dovuto abbandonare da ragazzino; un thriller psicologico in cui per la prima (e forse unica?) volta Håkan Nesser fa incontrare i suoi personaggi più amati nella soluzione di un intricato cold case;  Corina Bomann ci regala una nuova storia ammaliante e impetuosa come le sue indimenticabili protagoniste; tre donne, tre diverse generazioni che la vita mette dinanzi a un intenso e potente viaggio di redenzione. Ognuno ha perso la sua strada e avranno bisogno l'una dell'altra per trasformare le loro vite



LA CASA DEGLI SPECCHI
di Cristina Caboni



Garzanti Ed.
256 pp
USCITA
19 SETTEMBRE 2019
Della grande villa di Positano in cui è cresciuta insieme al nonno Michele, Milena ne conosce ogni angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici d'argento intarsiate.
Un giorno proprio tra essi trova qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta.
All'interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film e una delle interpreti è sua nonna che, tanti anni prima, è fuggita in America senza lasciare traccia.
Frugando tra le sue carte, Milena scopre che era un'attrice nella Roma della dolce vita, che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini.
Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco. Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna.
C'è solo una persona che può darle spiegazioni, ed è nonno Michele, restio ad affrontare l'argomento. Milena è convinta che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente.


IL TRENO DEI BAMBINI
di Viola Ardone

Einaudi Ed.
200 pp
USCITA 26 SETTEMBRE 
Mentre cammina per le vie di Napoli dietro la madre Antonietta, Amerigo fa il suo gioco preferito: guardare le scarpe altrui.
Il padre è emigrato in America a cercar fortuna, ma in compenso il ragazzino nel vicolo ha molti amici.
Tutti lo conoscono e lo chiamano Nobèl, perché parla tanto e sa un sacco di cose, dato che ascolta le storie di chiunque.
Nle 1946, però, Amerigo è costretto a lasciare il vicolo e la madre per salire su uno dei treni che attraversano l'intera penisola per andare a trascorrere un anno in una famiglia del Nord.
Il Partito Comunista ha creato una rete di solidarietà per strappare i piccoli alla miseria delle zone più devastate dall'ultima guerra.
Prima smarrito e nostalgico, poi sempre più curioso, a Modena Amerigo si affeziona alla nuova famiglia e, attraverso il «papà del Nord», scopre pure un talento per la musica.
Sarà proprio questo, al suo ritorno a Napoli, a segnare il distacco doloroso da Antonietta, che non riesce più a capirlo.
Fino a quando, cinquant'anni dopo, lui non tenta di ricomporre quella lacerazione, anche se è ormai troppo tardi.


LA CONFRATERNITA DEI MANCINI
di Hakan Nesser


Ed. Guanda
512 pp
USCITA
26 SETTEMBRE 2019
1991. Doveva essere una rimpatriata fra vecchi conoscenti, che da ragazzi, accomunati da una caratteristica al tempo considerata un grave difetto da correggere, avevano fondato la Confraternita dei Mancini.
Ma durante la cena un terribile incendio distrugge la pensione in cui si sono riuniti; eppure qualcosa non torna: i partecipanti erano cinque, ma i cadaveri sono quattro.
Del quinto nessuna traccia: facile pensare che sia lui l'assassino e che sia riuscito a fuggire.
2012. Ventun anni dopo, viene ritrovato un corpo sepolto poco lontano dalla Pensione Molly. L'ex commissario Van Veeteren riprende in mano quel caso a cui aveva già collaborato in passato, nonostante si stia godendo la meritata pensione come libraio...
Le sue indagini andranno a incrociarsi con quelle del più giovane ispettore Barbarotti, che sta lavorando a un omicidio avvenuto in Svezia, e insieme i due dovranno ricomporre un puzzle molto complesso, un caso costellato di false piste e di misteri che si dipana attraverso gli anni.




IL SEGRETO DI MATHILDA. Le signore di Löwenhof
di Corina Bomann



Ed. Giunti
704 pp
USCITA 9 OTTOBRE 2019
Stoccolma, 1931. A soli diciassette anni Mathilda ha perso entrambi i genitori, rischiando di dover rinunciare al suo sogno: frequentare una scuola commerciale e aprire un giorno un mobilificio insieme a Paul, il ragazzo di cui è innamorata.
Non immagina certo che la madre abbia provveduto al suo futuro con un testamento molto singolare. Così, una mattina, si ritrova davanti un’elegante sconosciuta che le annuncia di essere la sua tutrice: si tratta di Agneta, contessa di Löwenhof. 
Per quale motivo la mamma ha affidato la sua vita a un’estranea? E cosa poteva legarla a quell’aristocratica così raffinata e indipendente, che guida persino l’automobile? 
Piena di dubbi, Mathilda dovrà lasciare Stoccolma e l’amato Paul per seguire Agneta nella maestosa tenuta di Löwenhof, con le sue vaste terre e i recinti di cavalli purosangue. 
Potrà mai sentirsi a casa in quel luogo? 
Il dubbio cresce quando conosce i due figli gemelli della contessa, Ingmar e Magnus, e quest’ultimo le mostra fin da subito un’aspra ostilità. 
Ma perché la signora continua a tacere sul misterioso legame che le unisce? 
Proprio mentre Mathilda tenta di scoprire la verità, un’altra guerra torna a minacciare l’Europa, sconvolgendo per sempre le esistenze degli abitanti di Löwenhof...


VOLA VIA
di Kristin Hannah




Ed. Mondadori
USCITA
8 OTTOBRE 2019
Durante gli anni dell'adolescenza, negli anni Settanta, Kate Mularkey e Tully Hart erano inseparabili, lo sono state per decenni.
Ora Tully si trova a gestire la perdita della sua migliore amica, a cui ha fatto una promessa: essere presente per i figli di Kate, ma è una promessa che non ha idea di come mantenere. Cosa ne sa Tully di cosa voglia dire far parte di una famiglia?
Poi c'è Marah, la figlia di Kate, distrutta dal dolore... finché non si innamora di un giovane che la fa sorridere di nuovo e la conduce nel suo mondo pericoloso e oscuro...
E infine Dorothy, la madre di Tully, una donna instabile che vorrebbe poter essere, finalmente, per la figlia la buona madre che non è stata finora. Per aiutare Tully, Dorothy deve affrontare le sue paure più oscure e rivelare questo terribile segreto del suo passato: solo così potrà sperare di aiutare la propria figlia ferita.
Tre generazioni, tre donne ferite che per iniziare una nuova vita hanno bisogno l'una dell'altra. E forse di un miracolo…

sabato 17 agosto 2019

Prossimamente in libreria (Wulf Dorn, Stephen King, Jo Nesbø)



Grandi autori di thriller appassionanti tornano in libreria.
Chi di voi si lascerà sedurre? ^_-



Presenza oscura di Wulf Dorn (Ed. Corbaccio, trad. A. Petrelli, 432 pp, 19.50 euro, in uscita il 29 AGOSTO 2019)

Trama (da IBS)

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Il mio nome è Nikka. Mi hanno uccisa. Ma questo è solo l'inizio.

Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo.
Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? 
Poi, improvvisamente un blackout. 
Nikka ha provato l’esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. 
E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. 
E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. 
Che sia stata uccisa? 
Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla… 
Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?


Stephen King torna di nuovo con una storia di ragazzini travolti dalle forze del male, in un romanzo come sempre trascinante, che ha anche molto a che fare con i nostri tempi.


L'istituto di Stephen King (Ed. Sperling&Kupfer, 21.90 euro, in uscita il 10 SETTEMBRE 2019)

Trama (da IBS)

È notte fonda a Minneapolis, quando un misterioso gruppo di persone si introduce in casa di Luke
Ellis, uccide i suoi genitori e lo porta via in un SUV nero.
Bastano due minuti, sprofondati nel silenzio irreale di una tranquilla strada di periferia, per sconvolgere la vita di Luke, per sempre. 
Quando si sveglia, il ragazzo si trova in una camera del tutto simile alla sua, ma senza finestre, nel famigerato Istituto dove sono rinchiusi altri bambini come lui. 
Dietro porte tutte uguali, lungo corridoi illuminati da luci spettrali, si trovano piccoli geni con poteri speciali – telepatia, telecinesi. 
Appena arrivati, sono destinati alla Prima Casa, dove Luke trova infatti i compagni Kalisha, Nick, George, Iris e Avery Dixon, che ha solo dieci anni. 
Poi, qualcuno finisce nella Seconda Casa.
«È come il motel di un film dell'orrore», dice Kalisha. «Chi prende una stanza non ne esce più.» 
Sono le regole della feroce signora Sigsby, direttrice dell'Istituto, convinta di poter estrarre i loro doni: con qualunque mezzo, a qualunque costo. 
Chi non si adegua subisce punizioni implacabili. 
E così, uno alla volta, i compagni di Luke spariscono, mentre lui cerca disperatamente una via d'uscita. Solo che nessuno, finora, è mai riuscito a evadere dall'Istituto.



Nesbo torna con il suo testardo Harry Hole, che tra i tanti "difetti" ha quello di non riuscire mai a mollare, neanche quando è completamente alla deriva.


Il coltello di Jo Nesbø (Ed. Einaudi, 632 pp, 20 euro, in uscita il 17 SETTEMBRE 2019)

Trama (da IBS)

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L'unico motivo per cui si alza al mattino è la caccia forsennata. Il bisogno implacabile di stanare un nemico mortale. Fuori e dentro di sé. 
Adesso c'è un caso bomba. Il piú devastante della sua carriera. 
Harry Hole è di nuovo a terra. Ha ricominciato a bere, e da quando Rakel lo ha cacciato di casa abita in un buco a Sofies gate. 
Nell'appartamento ci sono soltanto un divano letto e bottiglie di whisky sparse ovunque. 
Ma Harry non è mai abbastanza sobrio da curarsene. 
La maledetta domenica in cui si sveglia da una sbornia colossale, non ha il minimo ricordo di cosa sia successo la notte precedente. 
Quel che è certo, però, è che ha le mani e i vestiti coperti di sangue. Forse, si convince, è diventato davvero un mostro.

martedì 28 maggio 2019

Le mie prossime letture (maggio 2019)




Cari lettori, vi presento le mie prossime letture.

Sono due libri molto diversi tra loro: il primo è dello statunitense Cormac McCarthy pubblicato nel 2006. Il romanzo ha vinto il James Tait Black Memorial Prize per la narrativa nel 2006 e il Premio Pulitzer per la narrativa nel 2007. Da esso è stato tratto un film, "The Road".


LA STRADA
di Cormac McCarthy


Einaudi ed.
287 pp
Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome. Spingono un carrello, pieno del poco che è rimasto, lungo una strada americana. La fine del viaggio è invisibile.
Circa dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un'apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c'è storia e non c'è futuro. Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio.
Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all'olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra.
Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare.
Visitano la casa d'infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta un lattina di cola.
Quando incrociano una carovana di predoni l'uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino.
Dopo molte tribolazioni arrivano al mare; ma è ormai una distesa d'acqua grigia, senza neppure l'odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile...



L'altro romanzo è un thriller psicologico ad alta tensione.


SEGRETI SEPOLTI
di Lisa Unger


Ed Giunti
368 pp
Se quella mattina Ridley Jones, giornalista di successo, avesse preso la metropolitana anziché aspettare un taxi, non avrebbe mai scoperto che la sua vita, apparentemente perfetta, non era altro che una menzogna. Salvando un bambino che rischiava di  essere investito, la bella Ridley finisce infatti su tutti i giornali, ma non può certo immaginare che quell’evento sconvolgerà ogni sua certezza. 
Poco dopo riceve una misteriosa busta con due foto e un biglietto che le pone una domanda inquietante: “Sei mia figlia?”. Peccato che Ridley un padre ce l’abbia già. Che significa quel messaggio?
Possibile che la sua vita, la sua famiglia, perfino il suo nome siano solo un cumulo di bugie?
Ridley si vede costretta a investigare sul proprio passato e sulle persone a lei più care, avvicinandosi pericolosamente  ai confini di una terra oscura dove tutti hanno qualcosa da nascondere.

Conoscete questi libri? Li avete letti? La trama vi incuriosisce?

lunedì 20 maggio 2019

Libri in lettura (maggio 2019)




Buon pomeriggio lettori!
Oggi voglio presentarvi due libri che ho attualmente in lettura 😊



IL TESCHIO E L'USIGNOLO di Michael Irving (Ed. Neri Pozza, 431 pp)


Chi non ha mai sognato di vivere in una grande città, senza preoccuparsi del denaro e del tempo a propria disposizione, lasciandosi andare soltanto ai piaceri più sfrenati? 

Quando in una ventosa giornata del 1760, il ventitreenne Richard Fenwick torna dal suo Grand Tour e mette piede a Fork Hill, nella tenuta inglese di James Gilbert - l'anziano ed enigmatico gentiluomo che gli ha fatto da padrino, provvedendo ai suoi viaggi e ai suoi studi - ha una sola domanda che lo tiene in apprensione: come potrà tornare a godere degli agi e delle comodità cittadine?
La soluzione si presenta da sola, non appena Mr Gilbert gli propone di prendere parte a un "esperimento grandioso": Richard si trasferirà a Londra a sue spese per provare ogni piacere e curiosità che la sua indole gli suggerirà.
La sola cosa che dovrà fare in cambio sarà raccontargli tutto via lettera; nei minimi dettagli. In questo modo, pur senza abbandonare le mura della sua stanza, l'anziano tutore proverà l'illusione di essere al suo fianco e si sentirà di nuovo traboccante di vita.
Cos'altro di meglio può chiedere Richard?
Trasferitosi a Londra, il giovane frequenta salotti alla moda, passa le notti in compagnia di vecchi compagni di scuola e sorseggia il tè con Sarah Kinsey, amore di gioventù convolata a nozze con un commerciante di diamanti.
Ma una lettera di Mr Gilbert gli rimprovera che sta sprecando il suo tempo: deve "spingersi oltre" e deve farlo in fretta...


LISSY di Luca D'Andrea (Einaudi, 432 pp).

.

 Una giovane donna in fuga e il mistero che porta con sé. Un solitario che vive sulla montagna dei suoi padri, seguendo leggi inflessibili e antichissime. Un uomo divorato dal passato e uno tanto spaventoso da non avere né nome né futuro. Poi Lissy. Un'invenzione gigantesca.



Inverno 1974. Marlene ha sposato Herr Wegener, l’uomo piú temuto del Sud Tirolo, per sottrarsi a una vita di miseria. Ora, però, qualcosa è cambiato. Sa che il marito non le perdonerà mai il tradimento, ma decide lo stesso di scappare da lui, dopo averlo derubato di un tesoro il cui valore va ben oltre quello del denaro.
Uscita di strada con la macchina, la giovane viene salvata e curata da Simon Keller, un Bau’r, un contadino di montagna che abita in un maso sperduto.
Intanto Herr Wegener ha scatenato la caccia, spinto dalla rabbia e dalla difficoltà in cui il gesto della moglie lo ha posto nei confronti del Consorzio, una potente organizzazione criminale.
Sulle tracce di Marlene è stato messo l’Uomo di Fiducia, un personaggio gelido e letale che non si fermerà finché non avrà portato a termine il proprio compito.
Presto la donna dovrà capire quale sia per lei la minaccia maggiore. Se il marito, il killer, lo stesso Simon Keller.
Oppure Lissy.

mercoledì 21 novembre 2018

LeggendOrientale - novità e anteprime (letteratura giapponese-cinese)



Cari amici lettori, se i vostri gusti letterari si orientano in particolare verso la narrativa orientale, ecco qualche titolo in uscita che spero possa fare al caso vostro.
Buona "spulciata"!



UNO SETTE
di Hideo Yokoyama



Ed. Mondadori
380 pp
20 euro
USCITA
20 NOVEMBRE 2018
1985. Kuzumasa Yuki, esperto reporter presso il "Kita Kanto Shinbun", affronta quotidianamente le complesse dinamiche della sua redazione, tra ambizioni e lotte di potere. 
Ma quando la notizia di un disastro aereo senza precedenti raggiunge il giornale, i colleghi rimangono sconvolti da quell'immane tragedia e finalmente fanno gioco di squadra per tentare di realizzare lo scoop della vita. 
Diciassette anni dopo, l'adrenalina e le emozioni provate durante la settimana che cambiò per sempre la sua vita sono ancora vivissime nella memoria di Yuki, che ripensa anche a una promessa fatta in quel giorno fatidico e che ora ha deciso di rispettare. 
Ma ciò che ancora non sa è che mantenere la parola data lo costringerà a fare i conti con il proprio passato e ad affrontare la più grande delle sue paure. 

Hideo Yokoyama torna con un romanzo ai confini del thriller, mostrando il dietro le quinte di una redazione giornalistica: i precari equilibri interni, le rivalità, la rigorosa etica del lavoro giapponese. 
Dopo aver lavorato per anni come giornalista d'inchiesta, Yokoyama sceglie di raccontarci con la sua voce il lato più oscuro del "quarto potere", un mondo dove la moralità viene spesso sacrificata in nome dell'interesse personale, offrendoci al contempo uno spietato ritratto del Giappone, con le sue profonde contraddizioni e le sue rigide strutture sociali.

L'autore.
Hideo Yokoyama è nato nel 1957. Ha lavorato per dodici anni come giornalista d'inchiesta a Tokyo, prima di diventare uno dei più noti scrittori giapponesi. La sua rigorosa etica del lavoro ha fortemente condizionato i comportamenti ossessivi dei personaggi nei suoi romanzi. Nel gennaio del 2003 è stato ricoverato per un attacco cardiaco in seguito a una sessione di lavoro durata settantadue ore.

L'EMPORIO DEI PICCOLI MIRACOLI
di Keigo Higashino




Ed. Sperling&Kupfer
340 pp
18.50 euro
USCITA
20 NOVEMBRE 2018
Dopo aver compiuto una rapina, tre ragazzi si nascondono in un emporio abbandonato. 
Nel cuore della notte, ricevono una lettera. 
E’ una richiesta di aiuto, indirizzata all’anziano proprietario dell’emporio, ormai defunto, che era solito dispensare massime di saggezza ai suoi clienti. 
I tre decidono di fare le sue veci e depositano una risposta scritta fuori dalla porta. 
Di lì a poco arriva la replica, e la corrispondenza continua, fitta, coinvolgendo anche altri mittenti – ognuno con un problema, ognuno bisognoso di conforto e di consigli, tutti accomunati da una bizzarra peculiarità: vivono nel 1980. 
I tre ragazzi, che sono trent’anni anni più avanti nel tempo, capiranno allora di poter sfruttare quel vantaggio per cambiare il passato, scegliendo il migliore destino possibile per quei perfetti sconosciuti.

L'autore.
Keigo Higashino è uno scrittore e saggista giapponese. È noto soprattutto per i suoi romanzi gialli e i libri di stampo thriller-poliziesco.



LA GRANDE TRAVERSATA
di Miura Shion



Ed. Einaudi
336 pp
USCITA
27 NOVEMBRE 2018
Araki Kohei ha lavorato alla redazione dei dizionari per trentasette anni e nutre ancora grande rispetto per il mistero delle parole. Ora, però, è arrivato il momento di ritirarsi e cercare un successore. 
Giovane, trasandato, con la testa sempre tra le nuvole, Mitsuya Majime pare il candidato giusto: un ragazzo la cui timidezza è ampiamente compensata dalla caparbietà e la totale devozione alla lingua giapponese. 
Il lavoro che attende Mitsuya è assai ambizioso: portare a conclusione il miglior dizionario giapponese mai realizzato. Come una grande nave, capace di attraversare l’oceano delle parole. 
Nel corso dell’opera, Mitsuya scoprirà il valore dell’amicizia, l’amore e il proprio indomabile talento.

L'autore.
Miura Shion è uno scrittore giapponese, vincitore di diversi premi letterari; i suoi libri, tradotti in molte lingue, sono stati spesso adattati per il cinema e la tv.




L'ultimo libro che vi presento è di un autore cinese ^_-


LA STORIA DI QIU JU
di Chen Yuanbin


Ed. Atmosphere Libri
140 pp
USCITA
16 GENNAIO 2019

E' la storia di Qiu Ju, una donna alla ricerca della giustizia.
Nel corso degli anni Chen Yuanbin, nato in Cina nel 1955, riceve numerosi riconoscimenti da parte della critica, ma è nel 1992 che il suo nome viene conosciuto anche a livello internazionale, allorché il suo Wanjia susong (La famiglia Wan va in tribunale) vince il premio come miglior romanzo dell’anno. L’opera, infatti, attira l’attenzione del regista Zhang Yimou, che la adatterà per il grande schermo scrivendone la sceneggiatura con l’aiuto dello scrittore Liu Heng e la presenterà alla 49a Mostra del Cinema di Venezia con il titolo La storia di Qiu Ju – protagonista l’allora celeberrima Gong Li – vincendo il Leone d’Oro.

Qiu Ju, moglie di un contadino che ha ricevuto un calcio nei testicoli dal capo villaggio, è decisa a tutti i costi a ottenere giustizia: nonostante sia incinta sopporta ripetuti viaggi anche fino a Pechino e affronta i labirinti della burocrazia per correggere una sentenza (sostanzialmente assolutoria) che non ritiene equa.  La donna prende coscienza della propria forza e trascina in tribunale il potente e arrogante di turno, appellandosi al rispetto dell'individuo che non si piega alla volontà del potere. L'autore non risparmia una feroce critica all'apparato dello Stato che non tiene conto del singolo individuo ma con cui alla fine è costretto ad un serrato confronto.



martedì 20 novembre 2018

Libri consigliati da un'amica



Cari lettori, avete amici o parenti o colleghi che amano consigliarvi libri da loro letti e apprezzati e che accolgono con entusiasmo i vostri consigli?

Io non molti, ma con le poche amiche o parenti lettrici che ho, gli scambi di opinioni e di copie non mancano.

Ecco due romanzi suggeritimi da una carissima amica, attenta lettrice.

Ad essere precisi, il primo mi ero ripromessa di leggerlo da quando andai alla interessante presentazione del romanzo da parte dell'autore, ma finora avevo sempre rimandato. La mia amica l'ha letto e adesso me l'ha prestato.



LO STUPORE DELLA NOTTE
di Piergiorgio Pulixi



Ed. Rizzoli
360 pp
18 €
2018
Se la incontri non la dimentichi, perché il commissario Rosa Lopez è pronta a sacrificare un ostaggio per riportare la situazione in parità.
La ricordano ancora in Calabria, dove si è fatta le ossa nella guerra alle cosche.
Non la dimenticano oggi, a Milano. Lettere minatorie e proiettili nella cassetta della posta sono il premio per una carriera che l'ha condotta ai vertici dell'Antiterrorismo.
Ma dietro la scorza da superpoliziotta, Rosa cova il tormento: il suo compagno è in coma, vittima di un attentato.
E non c'è solo il senso di colpa, ci sono anche le frequentazioni con quelli del Lovers Hotel, il luogo che non esiste, in cui niente è proibito e quando qualcuno deve cantare si attacca la musica della tortura.
La sbirra, però, non può cedere alla donna. Una minaccia gravissima incombe sulla città: la più perfida delle menti criminali ha ordito un piano di morte.
Lo chiamano il Maestro e insegna l'arte della guerra. Per fermarlo, la Lopez scivolerà in una spirale di ricatti, tradimenti e vendette.


LACCI
di Domenico Starnone


Ed. Einaudi
134 pp
12 €
«Se tu te ne sei scordato, egregio signore, te lo ricordo io: sono tua moglie».

Si apre cosí la lettera che Vanda scrive al marito che se n’è andato di casa, lasciandola in preda a una tempesta di rabbia impotente e domande che non trovano risposta.
Si sono sposati giovani all’inizio degli anni Sessanta, per desiderio di indipendenza, ma poi attorno a loro il mondo è cambiato, e ritrovarsi a trent’anni con una famiglia a carico è diventato un segno di arretratezza piú che di autonomia.
Perciò adesso lui se ne sta a Roma, innamorato della grazia lieve di una sconosciuta con cui i giorni sono sempre gioiosi, e lei a Napoli con i fi gli, a misurare l’estensione del silenzio e il crescere dell’estraneità. Che cosa siamo disposti a sacrificare, pur di non sentirci in trappola? E che cosa perdiamo, quando scegliamo di tornare sui nostri passi?
Perché niente è piú radicale dell’abbandono, ma niente è piú tenace di quei lacci invisibili che legano le persone le une alle altre.
E a volte basta un gesto minimo per far riaffiorare quello che abbiamo provato a mettere da parte.


LI CONOSCETE?
LI AVETE LETTI?






sabato 17 novembre 2018

In lettura... (novembre 2018)




Lettori, vi presento due libri che mi hanno di recente molto cortesemente prestato, e che ho subito messo in lettura ^_^




MOMENTI DI TRASCURABILE FELICITA'
di Francesco Piccolo


Ed. Einaudi
134 pp
10 euro
2014
Possono esistere felicità trascurabili? Come chiamare quei piaceri intensi e volatili che punteggiano le nostre giornate, accendendone i minuti come fiammiferi nel buio? 
Sei in coda al supermercato in attesa del tuo turno, magari sei bloccato nel traffico, oppure aspetti che la tua ragazza esca dal camerino di un negozio d'abbigliamento. Quando all'improvviso la realtà intorno a te sembra convergere in un solo punto, e lo fa brillare. E allora capisci di averne appena incontrato uno. 
I momenti di trascurabile felicità funzionano così: possono annidarsi ovunque, pronti a pioverti in testa e farti aprire gli occhi su qualcosa che fino a un attimo prima non avevi considerato. 
Per farti scoprire, ad esempio, quant'è preziosa quella manciata di giorni d'agosto in cui tutti vanno in vacanza e tu rimani da solo in città. Quale interesse morboso ti spinge a chiuderti a chiave nei bagni delle case in cui non sei mai stato e curiosare su tutti i prodotti che usano. 

A metà strada tra "Mi ricordo" di Perec e le implacabili leggi di Murphy, Francesco Piccolo mette a nudo i piaceri più inconfessabili, i tic, le debolezze con le quali tutti noi dobbiamo fare i conti. Pagina dopo pagina, momento dopo momento, si finisce col venire travolti da un'ondata di divertimento, intelligenza e stupore. L'autore raccoglie, cataloga e fa sue le mille epifanie che sbocciano a ogni angolo di strada. Perché solo riducendo a spicchi la realtà si riesce ad afferrare per la coda il senso profondo della vita.




POCHI INUTILI NASCONDIGLI
di Giorgio Faletti


Dalai Ed.
376 pp
11.90 euro
2009
Sette racconti, sette storie, sette viaggi verso non si sa dove. Intorno a ognuno di noi, dentro a ognuno di noi, c'è sempre una parte oscura, un lato in ombra che la luce della ragione ha timore di illuminare per paura di ritrovarsi sconfitta. 
E in questa zona buia e fantastica si muovono i personaggi di questa antologia, uomini e donne che si trasformano in vittime o carnefici quando si trovano all'improvviso di fronte a un mondo sconosciuto, a un nuovo volto nello specchio, a quella cupa forma di angoscia che solo l'incomprensibile può trasformare in orrore.

mercoledì 7 novembre 2018

Le mie prossime letture (novembre 2018)



Vi presento tre mie prossime letture ^_^




IMPERFETTI
(Once perfect)
di Cecy Robson

Quixote Ed.
DATA DI USCITA:
7 novembre 2018


AMBIENTAZIONE: Philadelphia
TRADUZIONE: Claire Albion
COVER ARTIST: Rocchia Design
SERIE: Shattered Past #1
GENERE: Sport Romance
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 369
PREZZO: 3,99 € (e-book) su Amazon, Kobo, iTunes, Google Play, Store QE


Un tempo, il futuro di Evelyn Preston sembrava perfetto, finché il suo ricco padre non è stato coinvolto in uno scandalo finanziario e si è tolto la vita. Rimasta sola, nel tentativo disperato di pagare la retta del college e le bollette, Evelyn trova lavoro come cameriera all’Excess, un nightclub super esclusivo, dove un tempo lei stessa aveva fatto parte della clientela di studenti privilegiati delle scuole private. 
Qualcosa però l’attira verso il seducente e imponente buttafuori, Mateo Tres Santos, lottatore clandestino.
Mateo è un ex-militare, finito in prigione per aver aggredito l’uomo che ha fatto del male a sua sorella e ora prova quello stesso senso di protezione per la nuova cameriera bionda. È lui a soccorrere Evelyn durante un attacco di panico nel club, e quando Mateo viene ferito per averle fatto da scudo in una rissa, lei ricambia il favore correndo in suo aiuto.

Mentre la loro attrazione aumenta, Mateo si ripromette di scoprire quali incubi infestino il passato di Evelyn, anche se ciò significa affrontare i propri demoni per salvarla.

L'autrice.
Cecy Robson è un'autrice di romanzi contemporanei, young adult e vincitrice
di premi per l'urban fantasy. Finalista per due volte ai RITA 2016 per Once Pure e Once Kissed, ha pubblicato oltre diciassette titoli, e potete trovarla intenta a scrivere le sue storie al suo computer o a incespicare ciecamente in cerca di caffeina.


MAURICE
di Edward M. Forster



Ed. Garzanti
trad. M. Bonsanti
325 pp
14 euro
"Maurice" è forse il capolavoro di Forster e certamente il suo romanzo più intimo e commovente, uno squisito esercizio privato di scrittura della verità. 
Tra le pieghe della società vittoriana, Forster insegue affettuosamente la storia d'amore di Maurice e Clive, suo compagno di college, i tormenti di una passione complice e innominabile, che se per Clive è destinata a seppellirsi nella "normalità", per Maurice è il calvario che conduce a nuova vita. 
È forse il delicato ricamo d'epoca, su cui si staglia la tormentosa affermazione della diversità, che ha spinto un regista come James Ivory a cimentarsi, dopo "Camera con vista", anche con questo prezioso "libro-scandalo".

L'autore.
EDWARD MORGAN FORSTER (Londra 1879 - Coventry 1970) scrittore inglese. Fu in Italia per qualche tempo e qui ambientò due suoi romanzi: Monteriano (Where angels fear to tread, 1905) e Camera con vista (A room with a view, 1908). Nel luglio 1914 finì di scrivere il romanzo Maurice, pubblicato postumo nel 1971. In Il cammino più lungo (The longest journey, 1907) rievocò i suoi anni di studio, attaccando le convenzioni in vigore nelle public schools. Centrati sul tema della sensibilità atrofizzata o prigioniera e delle sue possibilità di liberazione a contatto con esperienze radicalmente nuove, questi romanzi rivelano un bizzarro accostamento di sofisticata ironia e di ingenua adesione alla concezione romantica della libera personalità. In Casa Howard (Howard’s end, 1910), romanzo più complesso, più ambizioso e soprattutto più maturo, F. esplorò le contraddizioni della personalità, ma velandole di una sottile allusività. Un soggiorno in India gli fornì il materiale per il suo capolavoro, Passaggio in India (A passage to India, 1924). In esso F. descrisse e analizzò i rapporti tra indiani e inglesi residenti in India non solo dal punto di vista sociale, ma anche come simbolo di problemi assai più vasti ed enigmatici, connessi ai rapporti dell’uomo con i suoi simili, con la cultura e con i propri istinti



TUTTI I FIGLI DI DIO DANZANO
di Haruki Murakami


Ed. Einaudi
trad. G. Amitrano
128 pp
10.50 euro
Sei incontri che possono cambiare il corso di un'esistenza, o che promettono una via d'uscita dal dolore, la cura di una ferita, la decifrazione di un mistero, o addirittura la salvezza di una città intera. 
Un uomo abbandonato dalla moglie parte per l'isola di Hokkaido per consegnare un pacchetto alla sorella di un collega. Cosa contiene il pacchetto? 
Forse il vuoto che sente dentro, quella "bolla d'aria" per cui la moglie lo ha lasciato. In una località di mare una ragazza stringe amicizia con un pittore la cui unica vera passione è accendere falò sulla spiaggia. 
Qual è la forma del fuoco? Quale il modo di ottenere un fuoco veramente libero?

L'autore.
Murakami Haruki è nato a Kyoto ed è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote e Salinger. Con La fine del mondo e Il paese delle meraviglie Murakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki. Tra i libri pubblicati da Einaudi troviamo Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground, Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood, L'uccello che girava le Viti del Mondo, Kafka sulla spiaggia, After Dar.

lunedì 30 ottobre 2017

Le mie prossime letture (ottobre/novembre 2017)



Ed ecco le mie prossime letture:


L'BISCO VIOLA
di Chimamanda Ngozi Adichie


Ed. Einaudi
288 pp
12 euro


«Tutto era iniziato lí: il giardinetto di zia Ifeoma accanto alla veranda del suo appartamento di Nsukka aveva cominciato a spazzare via il silenzio. La sfida di Jaja ora mi sembrava come l'ibisco viola sperimentale di zia Ifeoma: raro, con un sottofondo fragrante di libertà, un tipo di libertà diversa da quella che la folla aveva invocato a Government Square dopo il colpo di stato agitando rami verdi. Una libertà di essere, di fare».

Kambili ha quindici anni. Vive a Enugu, in Nigeria, con i genitori e il fratello Jaja. Suo padre Eugene, proprietario dell'unico giornale indipendente in un Paese sull'orlo della guerra civile, è agli occhi della comunità un modello di generosità e coraggio politico: conduce una battaglia incessante per la legalità, i diritti civili, la democrazia. 
Ma nel chiuso delle mura domestiche, il suo fanatismo cattolico lo trasforma in un padre padrone che non disdegna la violenza
Cosí Kambili e Jaja crescono in un clima di dolorose contraddizioni fino a che, dopo un colpo di Stato, non vanno a vivere dalla zia Ifeoma. 
E nella nuova casa, tra musica e allegria, i due ragazzi scoprono una vita fatta di indipendenza, amore e libertà: una rivelazione che cambierà il loro futuro.

L'ibisco viola, opera d'esordio di Chimamanda Ngozi Adichie, racconta le trasformazioni civili e politiche del postcolonialismo, ma è anche un romanzo sulla linea sottile che divide l'adolescenza dall'età adulta, l'amore dall'odio.

L'autrice.
Chimamanda Ngozi Adichie è nata ad Abba, in Nigeria, nel 1977 ed è cresciuta nella città universitaria di Nsukka. Là ha completato il primo ciclo di studi, poi proseguiti negli Stati Uniti. Già vincitrice di importanti premi conL'ibisco viola e Metà di un sole giallo (il Commonwealth Writers' Prize for Best First Book 2005, il primo, e l'Orange Broadband Prize 2007 e il Premio internazionale Nonino 2009, il secondo), entrambi pubblicati da Einaudi, con Americanah, il suo terzo romanzo, ha conquistato la critica aggiudicandosi il National Book Critics Circle Award 2013 e giungendo tra le finaliste del Baileys Women's Prize for Fiction 2014. Nel 2017 ha pubblicato, sempre per Einaudi, Cara Ijeawele. Un brano del discorsoDovremmo essere tutti femministi (pubblicato in Italia da Einaudi) tenuto da Adichie nel 2013 durante una conferenza TEDx, è stato campionato dalla cantante Beyoncé nella canzone Flawless. Time Magazine l'ha inclusa nell'elenco delle 100 persone più influenti al mondo nel 2014. Adichie è stata definita «la Chinua Achebe del XXI secolo».
Il suo sito è chimamanda.com.



NON TI AMO PIU'.
Manuale di sopravvivenza dopo la fine di un amore
di Ombretta Cecchini


Armando Editore
176 pp


Come affrontare e superare una delusione amorosa? 
Questo è il nodo centrale del libro. Quando un amore finisce è difficile guardare avanti. 
Questo pratico manuale vuole essere un ausilio per superare un momento così complesso. 
Attraverso degli esercizi e un programma in tre punti, viene offerta al lettore la possibilità di distaccarsi dal percorso del racconto, creandone uno proprio, adatto alla singola storia di vita. Si arriva così alla comprensione profonda di se stessi e della propria esperienza, riuscendo finalmente a dare un senso costruttivo a quanto accaduto.

L'autrice.
Ombretta Cecchini, psicoterapeuta esperta in relazioni, sessuologa e coach. Ha svolto in passato attività di consulenza come direttore creativo per diverse case editrici e automobilistiche
.




L'ARTE DI CORRERE SOTTO LA PIOGGIA
di Garth Stein



Ed. Piemme
288 pp
Mi chiamo Enzo. Adoro guardare la TV, soprattutto i documentari del National Geographic, e sono ossessionato dai pollici opponibili. 
Amo il mio nome e adoro le macchine. So tutto: i modelli, le scuderie, i piloti, le stagioni… Me lo ha insegnato Denny.
Denny è come un fratello per me. Per sbarcare il lunario lavora in un’autofficina, ma in realtà è un pilota automobilistico, un asso, anche se per ora siamo in pochi a saperlo. 
Perché lui ha delle responsabilità: deve prendersi cura della sua famiglia e di me, perciò non può dedicarsi interamente alle gare. Eppure è un vero campione, l’unico che sappia correre in modo impeccabile sotto la pioggia.
Tra noi è stato amore a prima vista. Ne abbiamo passate tante, negli anni che abbiamo trascorso insieme. Ci sono stati l’incontro con Eve, la nascita di Zoë, il processo per il suo affidamento…
Ah, ho dimenticato di dirvi una cosa importante: sono il cane di Denny, e questa è la mia storia.

A tratti esilarante e a tratti commovente, ma sempre tenerissimo e originale, L’arte di correre sotto la pioggia offre uno sguardo unico sulle meraviglie e le assurdità della vita umana... come solo un cane può raccontarle. 
L'autore.
Garth Stein vive a Seattle, ed è l'autore di uno dei maggiori bestseller internazionali degli ultimi anni, L'arte di correre sotto la pioggia, pubblicato in Italia da Piemme. Una luce improvvisa, attesissimo in tutto il mondo, è schizzato subito ai primi posti delle classifiche americane e ha ricevuto una magnifica accoglienza di pubblico e critica
.

martedì 19 settembre 2017

Prossimamente in libreria (settembre-novembre 2017)



Anteprime che mi incuriosiscono!
Voi che ne pensate? Avete altre prossime e allettanti uscite da segnalarmi? ^_-



BALLANDO NEL BUIO
di Roberto Costantini



Ed. Marsilio
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USCITA
28 SETTEMBRE 2017
Nel 1974, quattro anni dopo la sua drammatica fuga da Tripoli, Mike "Africa" Balistreri è un giovane psicologicamente provato dagli eventi della sua intensa adolescenza libica. 
È uno studente di Filosofia all'Università di Roma venuto a contatto con l'estrema destra, ed è entrato nelle file di Ordine Nuovo, che - dopo essere stato messo fuori legge - si riorganizza clandestinamente per la lotta armata. 
L'estremismo politico degli anni di piombo, il passato e i suoi incubi tornano a bussare alla sua porta nel 1986, quando è ormai da tempo commissario di polizia e si ritrova a seguire le indagini sull'omicidio dell'avvocato e deputato Giulio Giuli, sua vecchia conoscenza in Ordine Nuovo.





LA BAMBINA CON IL CAPPOTTO ROSSO
di Kate Hamer



Ed. Einaudi
USCITA
3 OTTOBRE 2017
Carmel ha otto anni e secondo la sua maestra si scorderebbe anche la testa, se non l'avesse attaccata al collo. 
Ma per la madre Beth i suoi momenti d'assenza sono esercizi di fantasia, fughe di una mente affamata di storie. 
Ecco perché un pomeriggio, durante un festival di storie per l'infanzia, Carmel crede anche a quella che le racconta un distinto signore con gli occhialetti tondi. 
Sua madre ha avuto un incidente, e lui è il nonno che la bambina non ha mai conosciuto e che si prenderà cura di lei per un po'. 
Mentre Beth continua a cercarla senza arrendersi, Carmel diventa una delle tante ragazzine scomparse che affollano le pagine di cronaca: con l'unica differenza che non sa di essere stata rapita. 

Tradotto in sedici paesi, La bambina con il cappotto rosso è una trascinante favola nera sulle storie che ci raccontiamo per sopravvivere ai dolori più grandi – e su quelle che invece possono materializzare le nostre peggiori paure.



BACIO FEROCE
di Roberto Saviano


Ed. Feltrinelli
USCITA
12 OTTOBRE 2017

Sigillano silenzi, sanciscono alleanze, impartiscono assoluzioni e infliggono condanne, i baci feroci. 
Baci impressi a stampo sulle labbra per legare anima con anima, il destino tuo è il mio, e per tutti il destino è la legge del mare, dove cacciare è soltanto il momento che precede l’essere preda. La paranza dei Bambini ha conquistato il potere, controlla le piazze di spaccio a Forcella, ma da sola non può comandare. Per scalzare le vecchie famiglie di Camorra e tenersi il centro storico, Nicolas ’o Maraja deve creare una confederazione con ’o White e la paranza dei Capelloni. Per non trasformarsi da predatori in prede, i bambini devono restare uniti. Ed è tutt’altro che facile. 
Ogni paranzino, infatti, insegue la sua missione: Nicolas vuole diventare il re della città, ma ha anche un fratello da vendicare; Drago’ porta un cognome potente, difficile da onorare; Dentino, pazzo di dolore, è uscito dal gruppo di fuoco e ora vuole eliminare ’o Maraja; Biscottino ha un segreto da custodire per salvarsi la vita; Stavodicendo non è scappato abbastanza lontano; Drone, Pesce Moscio, Tucano, Briato’ e Lollipop sono fedeli a Nicolas, però sognano una paranza tutta loro... 
Fra contrattazioni, tradimenti, vendette e ritorsioni, le vecchie famiglie li appoggiano per sopravvivere o tentano di ostacolarli, seminando discordia direttamente in seno alle paranze. 
Una nuova guerra sta per scoppiare? 

Prosegue il ciclo della Paranza dei bambini e Roberto Saviano torna a raccontare i ragazzi dei nostri giorni feroci, nati in una terra di assassini e assassinati, disillusi dalle promesse di un mondo che non concede niente, tantomeno a loro. Forti di fame. Forti di rabbia. Pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue.


LA RILEGATRICE DI STORIE PERDUTE
di Cristina Caboni



Ed. Garzanti
LINK AMAZON
USCITA
12 OTTOBRE 2017
La copertina antica finemente lavorata avvolge le pagine ingiallite dal tempo.
Sofia con gesti delicati ed esperti sfiora la pelle e la carta per restaurare il libro e portarlo al suo splendore di un tempo.
La legatoria è la sua passione. Solo così riesce a non pensare alla sua vita che ha visto scivolarle di mano giorno dopo giorno.
Ma quando arriva il momento di lavorare sulle controguardie, il respiro di Sofia si ferma.
Nascondono un segreto: delle pagine scritte a mano.
La storia di una donna, Clarice, che ha il sogno di fare la rilegatrice nell'Ottocento. Una donna che ha affidato a quelle pagine la sopravvivenza di ciò che ha di più caro.
Per scoprire cosa sia, Sofia dovrà seguire gli indizi da un libro all'altro, da una città all'altra.
E mentre lei ridà voce a Clarice, la storia di Clarice le ridona la speranza nel futuro e nell'amore.


LA CASA DEGLI SCANDALI
di Victoria Fox


Ed. Newton Compton
USCITA
19 OTTOBRE 2017
Hollywood, 1978. Un evento tragico porta Vivien Lockhart, una famosissima attrice nota per le sue intemperanze, tra le braccia di Giovanni Moretti. Dopo il matrimonio, sembra che finalmente Vivien sia riuscita a guadagnarsi un po' di serenità e abbia chiuso con i problemi, ma quando conosce la sorella di Giovanni tutto cambia. Scopre infatti che ci sono ombre oscure a minacciare il passato del suo nuovo marito.

Toscana, giorni nostri. Lucy Whittaker aveva bisogno di sparire, di cambiare aria. Per questo ha lasciato Londra in fretta e furia. Ma la sua nuova casa, il decadente castello Barbarossa, è lontana dall'essere il paradiso romantico e isolato che si aspettava. 

A distanza di decenni, Vivien e Lucy si ritrovano intrappolate nell'idilliaca villa italiana. Per riuscire finalmente a scappare da lì, dovranno prima scoprire i segreti racchiusi all'interno delle mura del suo giardino.

BASTA UN ATTIMO
di Michela Tilli


Ed. Garzanti
LINK AMAZON
USCITA
21 OTTOBRE 2017
Miriam è appena rientrata a casa ed è turbata, inquieta. E' certa che la donna che ha intravisto di sfuggita al supermercato è la sua vecchia amica Elena.
Anche se è passato tanto, troppo tempo dall'ultima volta che si sono viste, quindici anni prima.
Da allora la profonda amicizia che legava le due donne e i loro mariti si è spezzata e non c'è stato modo di ricucirla.
Ma adesso Elena ha deciso di tornare, forse per riprendersi quello che le è stato ingiustamente tolto.
A poco a poco, giorno dopo giorno, si avvicina sempre di più a quell'amica diventata ormai una sconosciuta, e soprattutto a sua figlia Lucia.
Quando Miriam scopre che Lucia ha cominciato a frequentare la casa di Elena a sua insaputa,sa di non poter restare a guardare. E' pronta a difenderla con ogni mezzo.
Anche a confessare quella colpa che le grava da anni sul cuore.





OLTRE L'INVERNO
di Isabel Allende


Ed. Feltrinelli
USCITA
9 NOVEMBRE 2017
Lucía, cilena espatriata in Canada negli anni del brutale insediamento di Pinochet, ha una storia segnata da profonde cicatrici: la sparizione del fratello all’inizio del regime, un matrimonio fallito, una battaglia contro il cancro, ma ha anche una figlia indipendente e vitale e molta voglia di lasciarsi alle spalle l’inverno.
E quando arriva a Brooklyn per un semestre come visiting professor si predispone con saggezza a godere della vita. Richard è un professore universitario spigoloso e appartato. Anche a lui la vita ha lasciato profonde ferite, inutilmente annegate nell’alcol e ora lenite solo dal ferreo autocontrollo con cui gestisce la sua solitudine; la morte di due figli e il suicidio della moglie l’hanno anestetizzato, ma la scossa che gli darà la fresca e spontanea vitalità di Lucía restituirà un senso alla sua esistenza.
La giovanissima Evelyn è dovuta fuggire dal Guatemala dove era diventata l’obiettivo di pericolose gang criminali. Arrivata avventurosamente negli Stati Uniti, trova impiego presso una facoltosa famiglia dagli equilibri particolarmente violenti: un figlio disabile rifiutato dal padre, una madre vittima di abusi da parte del marito e alcolizzata, un padre coinvolto in loschi traffici.
Un incidente d’auto e il ritrovamento di un cadavere nel bagagliaio della macchina che saranno costretti a far sparire uniranno i destini dei tre protagonisti per alcuni lunghi giorni in cui si scatena una memorabile tempesta di neve che li terrà sotto assedio.
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