mercoledì 21 maggio 2014

Il fascino parigino e il potere dei libri in UNA PICCOLA LIBRERIA A PARIGI di Nina George (anteprima Sperling&Kupfer)



Un titolo che mi cattura molto, accompagnato da una storia che si prospetta affascinante!
ditemi cosa ne pensate!!

UNA PICCOLA LIBRERIA A PARIGI
di Nina George


Ed. Sperling&Kupfer
320 pp
16.90 euro
USCITA 24 GIUGNO
2014 
Trama

Jean Perdu ha cinquant'anni e una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna, la "Farmacia letteraria": per lui, infatti, ogni libro è una medicina dell'anima. 
Da ventun anni vive nel ricordo dell'amata Manon, arrivata a Parigi dalla Provenza e sparita all'improvviso lasciandogli soltanto una lettera, che Jean non ha mai avuto il coraggio di aprire. 
Ora vive solo in un palazzo abitato dai personaggi più vari: la pianista solitaria che improvvisa concerti al balcone per tutto il vicinato, il giovanissimo scrittore in crisi creativa, la bella signora malinconica tradita e abbandonata dal marito fedifrago. 
Per ciascuno Jean Perdu trova la cura in un libro: per tutti, salvo se stesso. 
Finché decide di mettersi in viaggio per cercare la donna della sua vita. 
Verso la Provenza, in Rue Montagnard, e una nuova felicità.

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L'autrice.
Nina George, giornalista e autrice pluripremiata, ha all'attivo 23 romanzi, tra romance e thriller; ha vinto numerosi premi letterari e sotto pseudonimo ha scritto romance erotici.
E' membro di sindacati e associazioni che difendono i diritti degli scrittori; vive ad Amburgo.

martedì 20 maggio 2014

IL PICCOLO AMICO - LA DONNA IN BIANCO: libri in wishlist



libri in WL

Ed ecco un paio di romanzi finiti in WL!!!
Li conoscete? Li avete letti?
Che ne pensate?

Il primo (Il piccolo amico) ha una trama interessante (gli omicidi da risolvere mi piacciono sempre) e l'altro (La donna in bianco) è un classico dell'Ottocento.

IL PICCOLO AMICO
di Donna Tartt


Ed. Bur rizzoli
Trad. Landolfi I.; Maccari G.
685 pp
11 euro
2014
Un successo da 30.000 copie.

“Una grande storia di vendetta, raccontata con una voce ricca e controllata che non spreca nemmeno una parola.” - Time
Trama

Siamo nel Mississippi, è il giorno della Festa della Mamma e un ragazzino viene trovato impiccato ad un albero.
Si chiama Robin Cleve Dufresnes.
Dodici anni dopo, la sorellina Harriet Cleve (che all'epoca dell'assassinio era poco più che neonata), amante di scrittori come Kipling  e Stevenson, decide di risolvere il delitto riguardante il fratello che ha sconvolto l’esistenza della sua famiglia e che è rimasto insoluto. 
Il suo obiettivo diventa quello di trovare il colpevole e soddisfare la propria sete di vendetta. 

Un romanzo ricco di suspense in cui è difficile distinguere il vero dal falso, il colpevole dalla vittima, e che trascina il lettore negli abissi della fragilità umana.

L'autrice.
Donna Tartt ha esordito a ventotto anni con il romanzo Dio di illusioni (Rizzoli 1992, disponibile in BUR), clamoroso best seller tradotto in 23 paesi.

Recensione "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino



Ed eccomi qui a condividere con voi le emozioni provate leggendo un libro che mi ha molto coinvolta..!

Vi ho già parlato nei giorni scorsi del romanzo "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino, un libro che pone i riflettori - attraverso la storia di un'amicizia indissolubile tra un'americana di 22 anni, Sarah, ed una quindicenne indiana, Asha - sulle condizioni di vita delle donne in India, il Paese in cui essere donna è davvero una condanna, perchè in questa parte di mondo, pure così affascinante, con luoghi bellissimi, paesaggi da "Mille e una notte", vestiti colorati, piatti speziati..., si nasconde una realtà fatta di ingiustizie, malvagità, discriminazioni, violenze fisiche e psicologiche.
Realtà che non possono e non devono restare sotto silenzio, che non dovrebbero lasciare indifferenti noi occidentali, che - con tutti i problemi che possono avere i nostri Paesi, altrettanto reali e gravi per chi li vive sulla propria pelle, ci mancherebbe - comunque godiamo, grazie a Dio, del rispetto dei diritti fondamentali e inalienabili dell'uomo.

A tal proposito, non mi stanco di mettere sotto i vostri occhi la petizione (CLICCA) che è possibile firmare per smuovere il Governo indiano perchè si degni di guardare davvero le donne, e di difenderne la dignità!

COME LACRIME NELLA PIOGGIA
di Sofia Domino

pagine: 281
prezzo: GRATUITOdata di pubblicazione
 19 maggio 2014
Trama

A ventidue anni Sarah Peterson è una ragazza newyorkese, appassionata di fotografia e di viaggi.
A quindici anni Asha Sengupta è una giovane ragazza indiana, venduta come sposa da suo padre.
D’improvviso il presente di Sarah s’intreccia con quello di Asha e la loro amicizia spiccherà il volo. 
Non solo Sarah si ritrova, con il suo fidanzato, a vivere per lunghi periodi in un villaggio remoto dell’India, ma scoprirà che cosa si nasconde in un Paese magico e allo stesso tempo terrorizzante.
Asha farà di tutto per lottare per i suoi sogni, per avere dei diritti paritari a quelli degli uomini e per continuare a studiare, perché non vuole sposarsi così giovane, e non vuole sposare chi non ama. Sarah si schiererà dalla sua parte, ma nel suo secondo viaggio in India scoprirà che Asha è scomparsa.
Liberarla dalla trappola in cui è caduta, per Sarah diventerà un’ossessione.


Vi ricordo che se volete leggere il romanzo, potete mandare una mail a sofiaromanzo@yahoo.it, che lo invierà volentieri e inoltre vi anticipo che la nostra Autrice ci regalerà una interessante intervista!!

il mio pensiero
Non è semplice parlare di un libro che ti ha scosso, per la tematica trattata e per la realtà presentata.
Realtà di donne giovanissime ma costrette, da uomini senza scrupoli e dalla mentalità chiusa e gretta, a crescere troppo in fretta e a ritrovarsi rassegnate ed infelici, senza poter capire perchè.
O meglio, il perchè viene loro spiegato con poche, semplici ma dure parole: "Sei donna, non vali niente, è l'uomo che decide per te e a lui devi obbedire".

Per noi ragazze europee (e non solo) questo modo di fare e vivere sembra inconcepibile, tanto è ingiusto!

Ed anche per Sarah Peterson, 22enne newyorkese, lo è.
Sarah ha il sogno di diventare fotografa ed ama viaggiare; proprio per questo decide di accompagnare il fidanzato Abhai in India, a Kailashpur, lì dove lui è nato, dove ha perduto la madre (della quale serba pochi e nebulosi ricordi) ma da dove è partito ancora piccolo, insieme al padre.


Il viaggio in India diventa l'occasione per immergersi appieno nell'atmosfera esotica ed affascinante del Paese d'origine del dolce, innamorato e gentile Abhai, ma Sarah non ha la più pallida idea di cosa i suoi occhi vedranno, le sue orecchie sentiranno e il suo cuore proverà, recandosi nello sperduto e poco conosciuto villaggio di Kailashpur.
Qui la modernizzazione - a differenza che in altri luoghi - non è arrivata e gli uomini del villaggio neanche la vogliono.
Essi vogliono continuare a vivere nelle proprie capanne e soprattutto vogliono continuare ad essere i padroni delle loro donne!
Donne che, a prescindere dall'età e dal ruolo di madre o figlia, valgono meno delle bestie; donne il cui destino, dalla nascita (sempre che non vengano uccise subito proprio perchè femmine!), sarà unicamente quello di essere schiave, ora del padre, ora del marito, e comunque sottomesse ad ogni uomo della comunità.
Donne che non conoscono la gioia di essere trattate con rispetto, con delicatezza, che non sanno cosa voglia dire la parola amore, da parte degli uomini-padroni.
Donne che da una vita vedono le proprie madri essere tristi e sottomesse e che sanno che è ciò che spetta loro, quando ancora sono adolescenti.
E Sarah tutto questo lo scoprirà giorno per giorno e per una giovane come lei, combattiva e con un gran senso della giustizia, queste terribili scoperte non potranno scivolarle addosso.

Il pensiero "Sono qui in vacanza, per un viaggio temporaneo, tra qualche settimana io e il mio amorevole fidanzato lasceremo questo posto dimenticato da tutti, in cui le donne come me vengono picchiate ed umiliate ogni minuto, e torneremo alla nostra vita moderna, dove le donne sono libere di studiare, far carriera e sposare chi vogliono!".

Leggendo viaggio... in India



travel
I luoghi che visiteremo oggi non sono tanti, anzi accenneremo a tre località indiane, di cui si parla in "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino.

L’India è il Paese delle cose incredibili che si guardano
tre volte stropicciandosi gli occhi e credendo di avere avuto 
le traveggole.
A. Moravia - “Un’idea dell’India”

Raipur e Kailashpur.

.

Raipur si trova  nello stato federato del Chhattisgarh, di cui è la capitale.
Fondata negli ultimi anni del XIV secolo, è situata in una pianura coltivata prevalentemente a riso. A est si trova il fiume Mahanadi.
Secondo un sondaggio compiuto dalla Thomson Reuters l'India è il quarto Paese più pericoloso al mondo per le donne, che vivono ancora oggi in una condizione di discriminazione e di inferiorità rispetto agli uomini.
Kailashpur è una città dell'India di 9.724 abitanti, situata nel distretto di Saharanpur, nello stato federato dell'Uttar Pradesh.

villaggio Kailashpur
Saharanpur è tra le città più sviluppate dell'Uttar Pradesh, nota per l'industria del legno scolpito e per svariate altre produzioni: industria tessile, zucchero, carta, sigarette e mango. Adagiata in una fascia fertile è ricca di produzioni cerealicole e frutticole; da notare che molto del riso basmati.

A Saharanpur è possibile visitare il "Giardino della Compagnia", un giardino botanico tra i più vecchi dell'India, fondato prima del 1750. Chiamato Farahat-Baksh, era originariamente un giardino ornamentale voluto da un capo locale negli anni 1770. Nel 1817 fu acquistato dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali.

map

A Kailashpur c'è il tempio di Eklingji (Ek = 1, ling = lingam Ji = maestro), dedicato a Vishnù, molto visitato e vi si tengono 14 punjia (cerimonie) al giorno.

tempio

kailashpur
Altra località citata e in cui viene ambientata una parte rilevante della storia è Nuova Delhi.
Nuova Delhi è la capitale dell'India; sorge nella parte nord occidentale della Repubblica Indiana, confinando con l'Uttar Pradesh e con lo Stato di Haryana.
E' suddivisa dal punto di vista amministrativo in distinte zone: Connaught Place, Parliament Street e Chanakya Puri. Connaught Place ospita le sedi delle amministrazioni locali nonché moderne gallerie commerciali, mentre a Chanakya Puri hanno sede le ambasciate straniere, tra le quali quella italiana.
La megalopoli è vastissima e formata da un intreccio di strette vie nelle quali è peraltro assai piacevole perdersi , ma per orientarsi si può, tuttavia, tenere come punti di riferimento i due ampi viali al centro di Nuova Delhi: Rajpath e Janpath.

nuova delhi

quartiere di Karol Bagh

lunedì 19 maggio 2014

Beautiful Titles



Qualche titolo carino per voi...!
Quale preferite?


Aspettami tra i fiori del caffè
(S. Di Natale, 2014)

Per coraggio, per paura, per amore
(Astrid Rosenfeld, 2014)









Ti scriverò dai confini del cielo
(T. Rideout, 2014)

Il poema della rosa sulle labbra
(J. Salvat-Papassei, 2014)

Dopo "Britannia road": LE SORELLE MARSH di Amanda Hodgkinson



Da domani in libreria:

Le sorelle Marsh mi attira perchè è una storia al femminile, che segue il corso della vita di tre generazioni, tra segreti e scelte sbagliate.

VOI CHE NE PENSATE?
Di solito queste storie dii  sorelle  e madri che nascondo oscuri segreti di famiglia, vi piacciono o trovate che sia un tema abbastanza "sfruttato"?

LE SORELLE MARSH
di Amanda Hodgkinson


Ed. Frassinelli
Trad.  M. L. Cantarelli 352 pp
17.50 euro
DAL 20 MAGGIO 2014
Trama

"1913. Le sorelle Marsh – Vivian e Nellie – sono rimaste sole nella loro grande casa, immersa nell'atmosfera vagamente magica della campagna del Suffolk, dove Jane Austen aveva ambientato i suoi romanzi cent'anni prima.
Ma a differenza delle protagoniste di ""Orgoglio e pregiudizio"", le Marsh hanno fatto voto di castità: nessun uomo avrebbe turbato il perfetto equilibrio delle loro vite e loro sarebbero state semplicemente le donne del fiume. 
Tuttavia niente può restare immutato accanto all'acqua che scorre: e così, durante un'inondazione, un affascinante forestiero arriva a sconvolgere la quiete della loro dimora, risveglia emozioni inconfessabili e cambia il corso del loro destino. 
1939. La diciottenne Birdie, che sogna di diventare una cantante famosa, rimane incinta, senza un marito. 
Si rivolge allora alla madre Nellie che decide di far adottare la bambina alla sua nascita, per evitare lo scandalo. 
Birdie non si rassegnerà mai alla perdita della figlia e, venticinque anni dopo, deciderà di cercarla. 
Scoprendo così che le sorelle Marsh hanno ben altro da nascondere che un peccato di gioventù. 
.

Tre generazioni di donne scorrono insieme all'acqua del fiume – spettatore e malizioso complice della loro vita, custode dei loro segreti – in questo romanzo dalle atmosfere intriganti. Amanda Hodgkinson ama e fa amare le sue donne, fragili e invincibili eroine del vivere quotidiano."

L'autrice.
Amanda Hodgkinson è una scrittrice inglese, nata nel Somerset e cresciuta nel Suffolk. Da qualche anno vive in Francia con il marito e le due figlie. Il suo primo romanzo, Britannia Road, è stato pubblicato con grande successo in tutto il mondo. In Italia ha vinto il premio speciale Kihlgren ed è stata finalista al Gran premio delle lettrici di Elle
.

Da libro al film: VAI E VIVRAI



cineromanzo

Il libro reso film di oggi è...

VAI E VIVRAI
di Alain Dugrand,
Radu Mihaileanu


Vai e vivrai
Ed. Feltrinelli
Trad. C. Volpi
177 pp
10 euro
2005
Trama

Vai e vivrai, avente come tematica la costruzione di un'identità attraverso il gioco incrociato di verità e menzogna, è una storia ad alto potenziale emotivo. 
Fa da sfondo una scena umana poco nota ma di grandissimo interesse, vale a dire i falasha, vale a dire gli ebrei neri, vessati come altri popoli compresi tra Etiopia e Sudan, dalla fame e dalla violenza. 
Negli anni ottanta i falasha sono diventati oggetto della cosiddetta ‟operazione Mosè” che, grazie al duplice intervento di Israele e Stati Uniti, li ha voluti ricondurre in Terra Santa come legittimi discendenti del popolo di Israele. 

In un campo profughi, una madre falasha tiene in grembo il figlio moribondo. 
Poco più in là una madre cristiana la osserva: sa che i falasha partiranno (perché solo loro?), sa che dove andranno potranno finalmente avere un futuro. 
È così che, guardando il proprio figliolo emaciato, lo spinge a raggiungere la donna falasha, a sostituirsi al ragazzino appena morto. 
Lui non vorrebbe, si attacca alle vesti della madre, ma infine parte. 

Gerusalemme. Durante il viaggio ha sentito una bambina chiedere alla mamma: ‟È vero che quando saremo là diventeremo tutti bianchi?”. ‟Sì, a Gerusalemme scorrono ruscelli di latte e miele, è il paradiso.” 
Ma il bambino verrà: adottato, come orfano, da una famiglia sefardita francese e passerà gli ultimi anni dell'infanzia nel terrore che siano scoperte le sue due menzogne (il non essere un orfano e il non essere ebreo) e la sola verità: quella di essere un nero. 
Ma il tempo porta nuovi stimoli di conoscenza, la fascinazione della cultura occidentale, l'amore. 
E al contempo la guerra nei territori occupati, il razzismo, un mondo senza pace. 
In fondo a lui, le radici materne restano intatte, e ogni giorno dovrà venire a patti con il sogno di tornare a riabbracciare la madre naturale, o comunque con la realtà di essere, quale che sia la sua nazionalità o appartenenza, un etiope salvato dalla morte.

Autori.
Alain Dugrand (Villeurbanne, 1946), tra i giornalisti fondatori di “Liberation”, ha scritto numerosi saggi e romanzi, fra i quali spiccano Le Le dossier noir du racisme (Seuil, 1975), Les Barcellonettes (Lattés, 1982-1987) e Trotsky. Mexico 1937-1940 (Payot, 1988). Per Feltrinelli ha pubblicato, insieme a Radu Radu Mihaileanu, il libro Vai e vivrai (2005, 2013).

Radu Mihaileanu (1958, Bucarest) è figlio di Morderai Buchman, giornalista ebreo e comunista, che dopo l'internamento e la fuga dai lager nazisti, cambia il nome in Ion Mihaileanu. Radu comincia a lavorare in teatro e nel 1980 fugge dalla dittatura di Ceausescu e dopo un soggiorno in Israele finisce con lo stabilirsi in Francia. Montatore e poi assistente alla regia (fra gli altri di Marco Ferreri), scrive e dirige il suo primo lungometraggio nel 1993,Trahir. I riconoscimenti internazionali arrivano con Train de vie (1998), Vai e vivrai (2005), Il concerto (2009), La sorgente dell’amore (2011). Feltrinelli ha pubblicato Vai e vivrai (con Alain Dugrand; 2005, 2013) e, nella collana "Le Nuvole", il film Il concerto (2011)
.

Il film Vai e vivrai di Radu Mihaileanu è stato presentato al 55° Festival internazionale di Berlino 2005.
locandina
Titolo originale: Va, vis et deviens
Regia: Radu Mihaileanu
Soggetto: Radu Mihaileanu
Sceneggiatura: Radu Mihaileanu in collaborazione con Alain Michel Blanc
Fotografia: (colore) Remy Chevrin
Montaggio: Ludo Trochv Musiche: Armand Amarv Produzione: Belgio, Francia, Israele, Italia, 2005. Denis Carot, Marie Masmonteil
Durata: 145'
Genere: Drammatico
Interpreti: Moshe Agazai (Schlomo bambino), Moshe Abebe (Schlomo adolescente), Sirak M. Sabahat (Schlomo adulto), Roschdy Zem (Yoram), Roni Hadar (Sara), Yael Abecassis (Yael), Mimi Abonesh Kebede (Hana), Rami Danon (Papy), Meskie Shibru Sivan (Kidane), Yitzhak Edgar (Qés Amhra)
Destinatari: Giovani/Adulti

Il film (TRAILER)
Alla fine del 1984, durante la dura carestia che devastò l’Etiopia, Israele e Stati Uniti misero a punto l’Operazione Mosè, un piano di evacuazione per portare in salvo i Falashà, gli ebrei etiopi discendenti, secondo la tradizione, da Salomone e dalla Regina di Saba.
Nel campo profughi in Sudan, il piccolo Schlomo, cristiano, è obbligato dalla madre ad unirsi ai fuggiaschi spacciandosi per un orfano ebreo, così da poter sopravvivere. Adottato da una famiglia di ebrei sefarditi, Scholmo cresce a Gerusalemme imparando a conoscere la Torah e a vivere come un vero ebreo.
Non è facile per il piccolo etiope abituarsi al nuovo stile di vita, tenersi dentro il dolore per la lontananza della madre, portare ogni giorno la fatica di dover mentire sulle sue origini. Trova intorno a sé un ambiente amorevole che lo aiuta, malgrado le tante difficoltà e gli episodi di razzismo nei suoi confronti.
Lo sostiene l’amore di Sara, ragazza ebrea di origine polacca, e la saggezza dell’anziano Qès Amhra, che pur conoscendo il suo doppio segreto, non lo abbandona mai.

(fonte: Paoline)

domenica 18 maggio 2014

Anteprima dell'Est: L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio di Haruki Murakami


orientale
Torna in libreria Murakami con una storia di amicizie tradite, turbamenti giovanili e il desiderio di guardare avanti che spunta proprio quando sembrava più lontano....

L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio
di Haruki Murakami


Ed. Einaudi
Trad. A. Pastore
20 euro
250 pp

USCITA 20 MAGGIO

2014

Sinossi

A Nagoya abitano cinque ragazzi, tre maschi e due femmine, che tra i sedici e i vent’anni vivono la piú perfetta e pura delle amicizie.
Almeno fino al secondo anno di università, quando uno di loro, Tazaki Tsukuru, riceve una telefonata dagli altri: non deve piú cercarli. 
Da quel giorno, senza nessuna spiegazione, non li vedrà mai piú: non ci saranno mai piú ore e ore passate a parlare di tutto e a confidarsi ogni cosa, mai piú pomeriggi ad ascoltare la splendida Shiro suonare Liszt, mai piú Tsukuru avrà qualcuno di cui potersi fidare. 
Il dolore è cosí lacerante che nel cuore del ragazzo si spalanca un abisso che solo il desiderio di morire è in grado di colmare. 

Dopo sei mesi trascorsi praticamente senza mangiare né uscire di casa, nelle tenebre di un’infelicità senza desideri, Tzukuru torna faticosamente alla vita ma scopre di essere cambiato. 
Non solo nel fisico – piú magro, dai lineamenti piú duri e taglienti – ma anche, soprattutto, nell’animo. 
Ancora oggi, quando ormai ha trentasei anni, continua a vivere con l’ombra di quel rifiuto che lo accompagna sempre, come una musica che resta sospesa nell’aria anche quando non c’è piú nessuno a suonarla.
 L’incontro con Sara, che intuisce l’inquietudine nascosta dietro l’apparente ordinarietà di Tsukuru, sarà l’occasione per rispondere a quelle domande che per sedici anni l’hanno ossessionato ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare

L'autore.
Murakami Haruki è nato a Kyoto nel 1949 ed è cresciuto a Kobe. È autore di molti romanzi, racconti e saggi e ha tradotto in giapponese autori americani come Fitzgerald, Carver, Capote, Salinger. Con La fine del mondo e il paese delle meraviglie Murakami ha vinto in Giappone il Premio Tanizaki. Einaudi ha pubblicato Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik, Underground , Tutti i figli di Dio danzano, Norwegian Wood(Tokyo Blues), L'uccello che girava le Viti del Mondo, La fine del mondo e il paese delle meraviglie, Kafka sulla spiaggia, After Dark, L'elefante scomparso e altri racconti, L'arte di correre, Nel segno della pecora, I salici ciechi e la donna addormentata, 1Q84 (suddiviso in Libri 1 e 2, usciti insieme nel 2011, e Libro 3, uscito nel 2012) e A sud del confine, a ovest del sole. Nel marzo del 2013 Einaudi ha iniziato la pubblicazione dei primi sei titoli della uniform edition nei Super ET, con le copertine di Noma Bar: L'arte di correre, L'elefante scomparso, L'uccello che girava le Viti del Mondo, Norwegian Wood, Dance Dance Dance, La ragazza dello Sputnik.

Un tag per voi ^_^



Un tag nel week end ci vuole sempre e male non fa!
Questo tag è un'idea di Anita del blog "Il Mercatino dei Libri Fantasy" e consiste nell'attribuire un libro per ogni stanza della casa!

Fatta eccezione per i primi due, per gli altri, cliccando sulle cover, potrete leggere le mie recensioni.

Provate a farlo anche voi!!^_^

A ROOM FOR A BOOK

CLICCA
per andare sul blog

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CUCINA.
Se penso alla cucina mi viene in mente un libro che ho ancora da leggere....: 
AMORE ZUCCHERO E CANNELLA di Amy Bratley, e ovviamente è un'associazione legata al titolo! 


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SALOTTO.
Eh.....! L'associazione qui è stata immediata: 

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO di Jane Austen.
Perché? Credo perchè mi viene automatico pensare a donne che prendono il the insieme, chiacchierando e spettegolando e il salotto è il luogo ideale!!


Il confine di un attimoCAMERA DA LETTO.
Qui andiamo sul romantico, quindi penso alla bella storia d'amore tra Cam e Andrew di

IL CONFINE DI UN ATTIMO della Redmerski.


CANTINA. Eh... per questo luogo buio scelgo un libro forte, una storia vera, ahimè.

3096 GIORNI di Natascha Kampusch, la testimonianza di un incubo durato anni e che si è consumato proprio in una cantina.



BAGNO. E qui dico 

FRATTURE di Massimiliano Nuzzolo,

un libro che narra di un'amicizia "telefonica", nata in seguito ad un messaggio strampalato, scritto sulla parete di un bagno di un locale: Cerco disperatamente una persona che abbia ancora l’anima e che possa prestarmela. Ne avrò molta cura. Promesso. E' una cosa seria.

Quel che resta del giorno
CAMERA DEGLI OSPITI. Per questa camera, il pensiero è andato a un uomo che, per natura e per professione, sono certa che mi riserverebbe un'ospitalità impeccabile, qualora dovessi andare a trovarlo nella casa in cui presta servizio.
Sto parlando dell'impeccabile Mr Stevens di

QUEL CHE RESTA DEL GIORNO di Ishiguro.

CORRIDOIO. Luogo di passaggio, in cui ci intratteniamo davvero poco, eppure necessario per poter entrare nelle altre stanze: allora scelgo un gioiellino di saggezza, che contiene tante belle frasi memorabili:

IL PROFETA di Gibran






Scoperti per caso: UN BAMBINO PIANGE ANCORA



Ho trovato e preso questo libro in e-book.
La trama mi ha incuriosita: è la coraggiosa testimonianza di un'infanzia e una giovinezza tedesca, durante e dopo gli orrori della seconda guerra mondiale; una dolorosa ricostruzione in cui si riassume l'atteggiamento di un'intera generazione.

A me interessano sempre le storie basate su fatti realmente accaduti e inseriti in contesti complessi.
Voi che ne pensate?

UN BAMBINO PIANGE ANCORA
di Ursula Rutter Barzaghi

Tea Edizioni
169 pp
8 euro
2004
Trama

Nata («insieme con la guerra») e cresciuta nella Germania hitleriana, Ursula Rütter Barzaghi ha trascorso i primissimi anni di vita relativamente al sicuro, tra le mura della caserma di Lubln, in Lorena, protetta dagli eventi esterni ma non dalla cintura del padre, ex poliziotto violento e dedito al bere, rapidamente inseritosi nelle file dei nazisti. 
Il precipitare della situazione, e la fine del conflitto, l’hanno gettata poi, insieme alla madre, alla sorella e al fratello e a milioni di altri tedeschi, nella realtà di un Paese devastato, ridotto alla miseria e che si svegliava dall’incubo peggiore della sua storia. 
Il padre, nel frattempo, era scomparso «al fronte russo...», lasciando un ricordo così doloroso e ingombrante da cancellare persino l’immagine della sua uniforme, quella delle SS.
Con grande onestà, e con grande coraggio, Ursula Rütter Barzaghi ha scavato nella memoria e ha ricostruito la sua storia di bambina e di ragazza, cresciuta come tanti altri suoi coetanei ascoltando storie dell’orrore sui bambini cristiani rapiti dagli ebrei, o sui russi in agguato nei boschi in mezzo ai lupi; ignorando a scuola la tragedia recente e andando poi a giocare in mezzo alle macerie prodotte dai bombardamenti alleati; dedicando molto tempo alla ricerca del cibo e cominciando infine a lavorare. 
E ponendosi intanto domande sempre più dolorose e pressanti, sollecitate dai ricordi ma destinate a restare a lungo senza risposta, poiché coloro che potevano dire, raccontare, cercare di spiegare – gli adulti – erano barricati dietro un muro invalicabile, chiusi «sotto una cappa di silenzi stesa sulle loro colpe»: un abisso tra padri e figli che ha segnato per sempre un’intera generazione.
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