libri in WL |
Ed ecco un paio di romanzi finiti in WL!!!
Li conoscete? Li avete letti?
Che ne pensate?
Il primo (Il piccolo amico) ha una trama interessante (gli omicidi da risolvere mi piacciono sempre) e l'altro (La donna in bianco) è un classico dell'Ottocento.
IL PICCOLO AMICO
di Donna Tartt
Ed. Bur rizzoli
Trad. Landolfi I.; Maccari G.
685 pp
11 euro
2014
|
Un successo da 30.000 copie.
“Una grande storia di vendetta, raccontata con una voce ricca e controllata che non spreca nemmeno una parola.” - Time
Trama
Trama
Siamo nel Mississippi, è il giorno della Festa della Mamma e un ragazzino viene trovato impiccato ad un albero.
Si chiama Robin Cleve Dufresnes.
Dodici anni dopo, la sorellina Harriet Cleve (che all'epoca dell'assassinio era poco più che neonata), amante di scrittori come Kipling e Stevenson, decide di risolvere il delitto riguardante il fratello che ha sconvolto l’esistenza della sua famiglia e che è rimasto insoluto.
Il suo obiettivo diventa quello di trovare il colpevole e soddisfare la propria sete di vendetta.
Un romanzo ricco di suspense in cui è difficile distinguere il vero dal falso, il colpevole dalla vittima, e che trascina il lettore negli abissi della fragilità umana.
L'autrice.
Donna Tartt ha esordito a ventotto anni con il romanzo Dio di illusioni (Rizzoli 1992, disponibile in BUR), clamoroso best seller tradotto in 23 paesi.
Trama
Quale terribile segreto nasconde la misteriosa figura femminile che si aggira per le buie strade di Londra?
Il primo romanzo maturo di Collins risale al 1860: ispiratogli da un fatto personale realmente accaduto e improntato agli influssi balzachiani, La Signora in Bianco è un complicatissimo romanzo a tinte forti, che in sostanza preclude a quello che sarà poi il suo capolavoro definitivo, La Pietra di Luna, del 1868, appassionante romanzo raccontato a più voci in cui si narra di un prezioso gioiello andato perso e dell'onore di una ragazza che rischia di essere macchiato. A partire dal 1870 però, anno della morte di Dickens, la fama di Collins comincia a scemare, iniziò a soffrire di artrite, finì col diventare dipendente dall'oppio, sviluppò una sindrome paranoica che lo portò a credere di essere sempre accompagnato dal suo alter ego. Nel suo romanzo The Moonstone tratterà proprio degli effetti dell'oppio. Collins non si sposò mai, ma nel 1958 si innamorò di una vedova, Caroline Graves, con la quale convisse per molti anni. Questo non gli impedì di avere tre figli da un'altra donna, Martha Rudd. Di fatto, Collins ebbe una relazione con entrambe le donne, durante gli ultimi vent'anni circa della sua vita.
Wilkie Collins muore il 23 settembre 1889 e viene seppellito al Kensal Green Cemetery.
LA DONNA IN BIANCO
di Wilkie Collins
Ed. Fazi Trad.s.Tummolini 688 pp 114.90 euro 2009 |
Questo è solo il primo di una serie di intrighi, apparizioni e sparizioni, delitti e scambi di identità che compongono la trama de "La donna in bianco".
Nel 1860 Charles Dickens pubblicò il romanzo a puntate sulla sua rivista "All the Year Round", suscitando uno straordinario interesse nel pubblico che seguì per un intero anno le vicende della sventurata Anne Catherick e quelle degli altri personaggi, descritti con impareggiabile abilità psicologica, come l'impavida Marian Halcombe, il coraggioso Walter Hartright e l'affascinante quanto ambiguo conte Fosco.
È passato un secolo e mezzo e le cose non sono cambiate.
Anche il lettore moderno più smaliziato non può che rimanere piacevolmente intrappolato negli ingranaggi di questo romanzo che ha segnato per sempre la tradizione del mistery, facendo guadagnare al suo autore l'attributo di "padre del poliziesco moderno".
L'autore.
Wilkie Collins nasce a Londra l'8 gennaio 1824. La sua prima opera è dedicata al padre, morto nel 1847: Memoirs of the Life of William Collins, edito l'anno successivo. Quindi pubblica due romanzi: Antonina nel 1850 e Basil nel 1852. Nell’aprile dello stesso anno incontra, grazie al suo amico Augustus Egg, Charles Dickens e scrive per la sua rivista, un settimanale, un pezzo dal titolo Household Words: è l'inizio di un lungo rapporto di lavoro e d'amicizia lungo dieci anni. G.K. Chesterton ebbe una volta modo di scrivere relativamente a Dickens e Collins: «Erano due uomini che nessuno può superare nello scrivere storie di fantasmi». I due amici e collaboratori decidono di fare un viaggio in Francia. Questo viaggio avrà un significato straordinario non solo per la vita artistica dei due scrittori ma soprattutto per l'intera storia della letteratura. I due tornano infatti dalla Francia recando sotto il braccio un libro che sarà destinato a cambiare l’intero corso letterario del genere mistery, la Recueil des causes célèbres di Maurice Mejean, che riportava in una raccolta tutti i principali casi giudiziari di cronaca nera compresi tra il 1807 e il 1814. Il primo romanzo maturo di Collins risale al 1860: ispiratogli da un fatto personale realmente accaduto e improntato agli influssi balzachiani, La Signora in Bianco è un complicatissimo romanzo a tinte forti, che in sostanza preclude a quello che sarà poi il suo capolavoro definitivo, La Pietra di Luna, del 1868, appassionante romanzo raccontato a più voci in cui si narra di un prezioso gioiello andato perso e dell'onore di una ragazza che rischia di essere macchiato. A partire dal 1870 però, anno della morte di Dickens, la fama di Collins comincia a scemare, iniziò a soffrire di artrite, finì col diventare dipendente dall'oppio, sviluppò una sindrome paranoica che lo portò a credere di essere sempre accompagnato dal suo alter ego. Nel suo romanzo The Moonstone tratterà proprio degli effetti dell'oppio. Collins non si sposò mai, ma nel 1958 si innamorò di una vedova, Caroline Graves, con la quale convisse per molti anni. Questo non gli impedì di avere tre figli da un'altra donna, Martha Rudd. Di fatto, Collins ebbe una relazione con entrambe le donne, durante gli ultimi vent'anni circa della sua vita.
Wilkie Collins muore il 23 settembre 1889 e viene seppellito al Kensal Green Cemetery.
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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz