martedì 14 ottobre 2014

Recensione: ASSASSINIO SULL'ORIENT-EXPRESS di Agatha Christie



E siamo al secondo giallo firmato Agatha Christie!

ASSASSINIO SULL'ORIENT-EXPRESS
di Agatha Christie


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Hercule Poirot, il famoso, simpatico e intelligentissimo investigatore belga creato dalla penna dell'impareggiabile Agatha Christie, si trova a dover risolvere un complicato quanto assurdo caso d'omicidio.
Salito a bordo di un vagone di prima classe del celebre treno, partito da Istanbul e diretto a Calais, Poirot non potrà godersi il lungo viaggio in tranquillità, perchè il signor Bouc - amministratore della Compagnia dei vagoni-letto - e il dottor Costantine hanno bisogno del suo fiuto e della sua esperienza per acciuffare l'assassino di un certo signor Ratchett....
Tempo ce ne sarà a iosa per organizzare interrogatori, raccogliere testimonianze di ogni genere, fare valutazioni, ragionamenti, ipotesi, ricerche..., perchè l'Orient-Express è bloccato a causa della neve; proprio mentre è fermo... avviene l'efferato omicidio: 12 coltellate pongono fine alla vita di questo passeggero, un ricco americano dall'aspetto e dallo sguardo malvagio e infido, la cui morte creerà sì scompiglio ma non certo dispiacere negli altri passeggeri.
Esclusi Poirot e la vittima - e senza considerare il conduttore -, nel vagone ci sono 12 passeggeri, tutti diversi per professione, etnia, età, ceto sociale... e l'assassino deve essere per forza tra loro!

Ma di chi si tratta?
Forse l'austera principessa russa? O la timida cameriera tedesca? L'algida signorina  inglese? La nobile coppia di conti? Il focoso italiano? 

Dopo aver analizzato in modo accurato e preciso i fatti, rimuginando tra sè e ad alta voce insieme ai due "compagni d'indagine" (Bouc e Costantine), l'investigatore passa alla fase delle deposizioni di tutti i passeggeri, ognuno dei quali fornisce una testimonianza che sembra molto attendibile, soprattutto in termini di alibi.
Ma in particolare, quello che sembra scagionare ognuno dei probabili assassini è l'apparente assenza di un rapporto tra loro e il defunto Ratchitt.

Sempre che Ratchitt sia il suo vero nome..., perchè se Rachtitt non si chiama così ma è un'altra persona... e beh, le cose potrebbero cambiare!
Non solo... Ma l'uomo, prima di morire, aveva dichiarato (allo stesso Poirot) di sentirsi minacciato e temeva che qualcuno volesse farlo fuori.

Perchè? C'è qualcuno nei vari scompartimenti che conosce il vero Ratchitt e che può aiutare Poirot a capire l'identità dell'omicida e il movente?
C'è qualcuno, tra i 12 individui che può nascondere un motivo grave per desiderare "Ratchitt" morto?
E sempre i 12 testimoni...: mentono, nelle proprie deposizioni, o son sinceri? 

Col suo fare e il suo modo di interrogare tanto dolce e persuasivo quanto severo e diretto, in base all'interrogato e alla sua personalità, Poirot conduce le proprie indagini in maniera originale, simpatica, a volte ironica altre volte dubbiosa e pensosa, dimostrando sempre una grande arguzia, un'invidiabile capacità d'osservazione, una necessaria conoscenza della psiche umana, un'attenzione ai gesti, ai toni di voce, agli sguardi, ai cambiamenti anche più impercettibili negli atteggiamenti...., una sagace capacità di ragionamento e di inventiva...: tutte qualità assolutamente indispensabili per il suo lavoro e, nello specifico, per risolvere l'assassinio sull'Orient-Express, che ha dell'incredibile, per le modalità e per le circostanze in cui è avvenuto.
E proprio quando la situazione si palesa al limite del concepibile e dell'irrealtà, Poirot sa di dover tirar fuori tutta il proprio acume e di accettare con prontezza la sfida che l'assassino - che deve necessariamente nascondersi trai presenti -  gli ha lanciato.

Divertente, l'investigatore Poirot, per i suoi modi singolari di fare ipotesi e ricerche; simpatico con i suoi baffetti neri all'insù e la sua espressività facciale; il lettore segue le indagini e la raccolta delle informazioni utili come se fosse all'interno di un grande "gioco", in cui l'atmosfera non è affatto appesantita dal pensiero che c'è un cadavere in treno e un assassino a piede libero; seguiamo il corso delle deposizioni con interesse, cercando di capire da qualche particolare chi sta mentendo e chi invece possiamo escludere dall'essere il colpevole.

Qualche dubbio può venire già da un certo momento in poi, circa il "come finirà la ricerca dell'assassino", ma la soluzione scelta dall'Autrice può comunque soddisfare le curiosità del lettore, che chiaramente legge il giallo desideroso di mettere alla prova le proprie "capacità investigative" e di scoprire insieme a Poirot l'assassino.

La scelta del contesto non è dissimile da "Dieci piccoli indiani", nel senso che anche in questo caso la Christie sceglie di rinchiudere i propri sospettati all'interno di un luogo chiuso dal quale è difficile scappare e che rende tutti dei possibili colpevoli, per il semplice fatto che, come nella casa sull'isola del precedente romanzo, anche sul treno fermo nella neve non è possibile scendere o salire senza che nessuno se ne accorga; ragion per cui, il campo dei possibili colpevoli si restringe.
Questo aspetto in comune è la cosa che mi ha entusiasmato di meno, in quanto mi è sembrata "una scena già vista"..; per il resto, è un giallo che si legge bene, è piacevole, il protagonista è simpatico e la curiosità di andare in fondo c'è.

Chissà il terzo libro ("Un delitto avrà luogo") se avrà caratteristiche differenti dai primi due....

Occhio al racconto: 'LE CINQUE VITE DI CHIARA' di Danielle Olsen (recensione)



Seppur tardi, diamo inizio a questa "giornata" sul blog con una segnalazione che spero incontri i vostri gusti e stuzzichi il vostro interesse!!

Più tardi vi dirò il mio parere su questo racconto..!

E' in vendita in tutti gli store online il primo libro di Danielle Olsen, giovane scrittrice torinese che, per il suo esordio ha scelto il genere erotico.

Il racconto da titolo “Le cinque vite di Chiara”, (edito LazyBook) racconta da storia di una donna che ha paura del sesso, una donna incapace di lasciarsi andare, di dedicarsi totalmente e completamente al suo uomo finché un giorno scopre le chat erotiche e inizia una nuova vita.

LE CINQUE VITE DI CHIARA
di Danielle Olsen


Racconto erotico
Editore: Lazy Book
Formato: EPUB MOBI
Prezzo: € 1,49

Chiara non diceva niente, continuava ad accarezzare le piume della sua maschera con una mano e si toccava con l’altra. Assodicuori la incalzava, voleva rivederla subito. Narciso cominciò a muovere le labbra senza emettere suono. Lui continuava a dirle che non sentiva nulla e lei chiuse la chiamata.

SINOSSI

Chiara ha trentacinque anni e vive a Torino. 
Come tutti i torinesi, passa le giornate in ufficio e poi, se capita, potrebbe uscire con le amiche e magari andare a cena fuori. 
Chiara però è diversa, non ha molti amici, ha una vita apatica e la trascorre per lo più a casa.
Lei non ama il sesso. A dirla tutta, a volte lo trova proprio disgustoso...!
Finché un giorno decide di inoltrarsi nel sottobosco delle chat erotiche. 
Qui la protagonista scopre un aspetto di sé che la spaventa, un po', e la fa sentire contemporaneamente felice. 
La sua vita inizia così a sdoppiarsi: di giorno, in ufficio, Chiara è la solita noiosa impiegata. 
Di notte, nel suo appartamento, davanti alla webcam,  inizia la sua vera vita, perchè Chiara diventa una giovane donna pronta a scoprire le mille facce dell'eros.

PREFAZIONE DELL’EDITORE

Questo è un racconto erotico sui generis. Ha incuriosito la redazione perché la protagonista, Chiara, segue solo apparentemente un percorso di liberazione. Le sue paure, le sue difficoltà ad avere una vita sessuale soddisfacente nonché una storia d’amore adulta, la spingono verso nuove esperienze. Esperienze che non la trasformano però magicamente, come di solito accade in questo genere di racconti. Chiara conserva fino alla fine una certa ritrosia nei confronti del sesso, delle parole del sesso, degli oggetti del sesso e del proprio corpo. L’ “altro”, l’ “altra” possono entrare nella sua vita solo attraverso una finestra virtuale, che le consente di controllare la situazione e di ricreare una serie di giornate e di incontri a prova di imprevedibilità. 
Non è un caso che i nickname scelti per le chat richiamino divinità o personaggi mitologici.

Per contattare l'Autrice: 
Danielle Olsen, parigina di nascita, torinese di adozione, ama lo sport (in particolare il calcio) e la pizza, che mangerebbe ad ogni ora del giorno. Lavora come impiegata in un ufficio pieno di uomini; da sempre sogna di scrivere un romanzone da mille pagine e in attesa di avere il tempo per farlo si dedica ai racconti. Single convinta, ama la libertà e adora i cavalli. 
Con Lazy Book ha pubblicato il suo primo lavoro, un racconto erotico dal titolo Le cinque vite di Chiara.



Siamo in presenza di un racconto erotico particolare e attuale; particolare perchè la sua conclusione potrebbe non essere considerata "tipica" dei racconti (ciò che intendo ve lo spiegherò tra qualche rigo), che già di per sè, a motivo principalmente della loro brevità, rischiano di lasciare quel "senso di incompiuto" che non sempre soddisfa l'avido lettore...; attuale, perchè, in linea con una società superinterattiva come la nostra - in cui Internet ha preso piede in maniera diffusa, entrando nella nostra vita e nelle nostre giornate con prepotenza e, allo stesso tempo, con "naturalezza" - questo racconto ha come sfondo proprio la vita virtuale, quella che ci si costruisce con molta facilità a colpi di click battuti sulla tastiera, davanti ad un monitor acceso che non solo illumina una stanza buia (in compagnia solo di se stessi), ma anche le notti di persone che, ad un certo punto e in un certo momento della propria giornata, decidono di tener fuori la vita "ufficiale" (quella che tutti conoscono, quella "perbene", senza macchie ed ombre scomode, difficili da spiegare) per aprirsi un portale su un altro tipo di esistenza "alternativa", in cui tirano fuori ciò che sono realmente, in cui mostrano quella parte di sè che pure appartiene loro sempre, ma che è tenuta nascosta durante il giorno, pena l'esclusione, forse il disprezzo, di certo la non comprensione e la disapprovazione da parte di amici e parenti.

E' ciò che accade alla protagonista, Chiara, che di giorno è una comune impiegata, dai pochi interessi, dal carattere schivo, che dice sempre no alle uscite con le amiche, che non è capace di tenersi un fidanzato, che va a trovare regolarmente la madre, sorbendone i continui rimbrotti, per non destare alcun tipo di sospetto... e di notte si "trasforma"!

Di sera, libera finalmente da ogni genere di impegno e obbligo, può finalmente sedersi in cucina o sul divano, accendere il pc e con esso avere accesso alla sua seconda vita.
Una vita notturna, virtuale, vissuta nelle chat erotiche, in cui Chiara crede - di sicuro desidera - di trovare se stessa, la propria femminilità, la propria sensualità, un modo di vivere il sesso liberamente, avendo tutto sotto controllo e senza impegni e limiti di sorta.
Senza la fisicità che una vita sessuale "normale" (non virtuale) richiede.

Eh sì, perchè il problema della protagonista è proprio questo: il sesso la ripugna e non riesce a viverlo con il proprio corpo, qualcosa la blocca: la sensazione di "sporco" le impedisce di vivere e godere serenamente le gioie dello stare con un uomo in intimità...
Il che non può non avere ripercussioni sul suo rapporto con i propri fidanzati, ovviamente!

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Che fare allora?
Chiara pensa che il problema si possa risolvere evitando il contatto fisico ed aprendosi, in maniera totale, senza veli, a quello virtuale delle chat.

Non voglio andare oltre perchè, essendo un racconto breve, vi direi troppo sui contenuti, ma ciò che colpisce, come anticipavo, è che Chiara sembra non avvertire come questa sua seconda vita, che si è creata di notte, in solitudine, dietro un nick mitologico, con indosso biancheria sexy e con attorno atmosfere sensuali create ad arte, sia solo un surrogato, qualcosa che in realtà non la rende libera dalle proprie inibizioni, ma che semmai rischia di isolarla ancora di più da quella che è la realtà fuori dalle mura del proprio monolocale, e che la metterebbe in contatto con persone fisiche, reali, dalle quali potrebbe ricevere e alle quali potrebbe dare amore (in ogni suo aspetto).
Un amore che lei sente di non essere in grado di vivere, motivo per cui rischia di "arrendersi" a relazioni in chat trasgressive, eccitanti... ma non vere, concrete.

Il titolo fa riferimento ai diversi incontri in chat di Chiara, vissuti nei giorni della settimana.

E' scritto in modo scorrevole e chiaro, con un linguaggio molto esplicito, "forte", ma comunque adeguato al genere erotico (lettura adatta ad adulti!!) e il lettore è lasciato entrare completamente nel mondo della protagonista.

Mi ha ricordato (per la tematica di base): "L'amore conta" e "Occhi di cielo&stelle".


lunedì 13 ottobre 2014

Segnalazione: 'GIOCANDO A NASCONDINO' - SENZA SFUMATURE 34 di Irene Vanni



Continuano le segnalazioni...!

Dopo "Tramonti sul lago" (inverno), "Narciso o Crisantemo?" (primavera) e "Vicini e lontani" (estate), martedì 14 ottobre esce il quarto e ultimo racconto lungo di Irene Vanni, per la collana Delos Digital Senza Sfumature. 

"Giocando a nascondino" (autunno) chiude un ciclo di storie dedicate alle quattro stagioni e, pur ruotando intorno a una nuova coppia, vedrà la ricomparsa di alcuni personaggi secondari già incontrati nelle storie precedenti. 
I racconti sono comunque autoconclusivi e possono essere letti separatamente l'uno dall'altro.

GIOCANDO A NASCONDINO 
SENZA SFUMATURE 34
di Irene Vanni


Delos Digital
Erotic romance
Racconto lungo
53 pagine ca.
ISBN: 9788867755042
€ 1,99
Dal 14/10/2014

Può una storia di sesso che si trascina da anni trasformarsi all’improvviso in qualcosa di più profondo?

Trama

Legata sin dall’infanzia al fratello acquisito Michael, Rossella porta con sé i ricordi di una storia tormentata e mai sbocciata, forse per orgoglio, forse per il capriccio di quel rocker bello e dannato che entra ed esce dalla sua vita prendendosi solo l’immediato. 
Un amore mai confessato che si è sempre e solo mascherato di sesso, lasciando dubbi e desideri. 
Ma forse, ora che sono cresciuti, è arrivato il momento di capire se è davvero quanto vuole anche lui...

Il suo blog: irenevanni.blogspot.com

Sul Delos Store e sui principali ebook store nazionali (BookRepublic, IBS, UltimaBooks, Kobo, La Feltrinelli, etc.). 
Per Kindle, iPad, iPhone, Android, Kobo, Mac, PC e altri ebook reader.



L'autrice.
Irene Vanni - Scrittrice e giornalista, è curatore di Horror Magazine e ha scritto articoli e racconti per numerose riviste e antologie. Ha pubblicato con Delos Books il fantasy per ragazzi “I musicanti degli elementi” (2010), mentre nel 2013 è uscito il romanzo “Come se fosse ieri” (Fabbri Editori), storia dolceamara di tre ex compagne di scuola che, per mantenere una promessa, tornano a distanza di anni al concerto dei Duran Duran. Per la collana “Senza Sfumature” ha già pubblicato “Tramonti sul lago”, “Vicini e lontani” e “Narciso o Cristantemo?”. 

Anteprima Rizzoli: IO SONO LA NEVE di Elizabeth Laban



Anteprima Rizzoli: una storia di amori proibiti e di segreti da mantenere...

IO SONO LA NEVE
di Elizabeth Laban


The Tragedy Paper
Ed. Rizzoli
Trad. G. De Biase
348 pp
15 euro
USCITA 15 OTTOBRE
2014
Trama

Scende fitta la neve, la prima sera di marzo, alla Irving School. In una nottata come quella tutto si copre e si confonde, e il Grande Gioco, che i ragazzi dell’ultimo anno organizzano come da tradizione, prende una piega imprevista e preoccupante. 
Sarà Tim a raccontare l’accaduto, affidando la propria voce a una serie di CD che lascia nella sua stanza per Duncan, lo studente che la occuperà l’anno dopo. 
Duncan scopre così la storia di Tim, diciassettenne albino e impacciato, e quella di Vanessa, bella e disinvolta. 
Una storia impossibile e piena di interrogativi, che corre veloce fino all’epilogo, in quella fatidica notte di marzo.
Duncan c’era, quella notte, e ora che sa tutto, è pronto a fare un passo avanti nella vita e nella scuola.

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L'autrice.
Elizabeth Laban è una scrittrice e redattrice freelance, che ha lavorato per The Philadelphia Inquirer, New York Newsday e The Times-Picayune. 
Ha frequentato un master in giornalismo presso la Columbia University e  ha una laurea in inglese presso il Trinity College di Hartford. Elizabeth ha lavorato alla NBC News di New York, ha insegnato giornalismo in un college a New Orleans, ed è stato una giornalista per un certo numero di giornali prima che nascesse il suo primo figlio.




BITTERSWEET: LA NUOVA COLLANA SONZOGNO "DALLE DONNE, SULLE DONNE, PER LE DONNE"



Buon pomeriggio, lettori!

In questo post desidero presentarvi una collana che è dalla parte delle donne ed è per le donne: Bittersweet, la nuova collana Sonzogno diretta da Irene Bignardi, che viene inaugurata mercoledì 15 ottobre con due uscite...

Continuate a leggere per scoprire quali, ma prima parlami un po' di questa collana!

Bittersweet propone storie ad alto contenuto di fattore umano. Storie all’apparenza, e spesso, leggere, che in realtà, sotto la facilità della narrazione e la grazia della scrittura, ci lasciano con il ricordo di un pensiero, di una problematica, di un’epoca: l’inizio del Novecento, le rivoluzioni sociali, i cambiamenti irreversibili del costume.

Una collana di libri pensati, scritti e recuperati per coinvolgere il lettore, con uno stile diretto e coinvolgente, appassionante e appassionato, popolare e “facile”, che aggirando il pur prezioso apporto del romanzo modernista e novecentesco, si muove lungo le strade del piacere di raccontare e, specularmente, di leggere.

Bittersweet presenta un mondo di scoperte, di riscoperte, di rivalutazioni. Il ritorno a vecchi amori letterari che, settanta, ottant’anni dopo, mettono in luce nuovi aspetti della personalità dell’autore (vedi la durezza sotto il romanticismo nei libri di Rosamond Lehman), rappresentano riscoperte (come la “scandalosa” Garçonne di Victor Margueritte), propongono un talento narrativo prepotente non ancora pienamente riconosciuto (vedi Dawn Powell), svelano una scrittura al femminile che non è quella sofisticata di Virginia Woolf o di Vita Sackville-West, ma che sa essere avvincente, acuta, sottile, a volte poderosa. E ci mettono a confronto anche con la lingua e la sensibilità con cui gli uomini parlano delle donne e per bocca delle donne, appropriandosi della loro esperienza.

Bittersweet, come dolce e amaro, come serio e ironico, come tenero e duro. Bittersweet, come la condizione femminile.



I primi due titoli della collana, in libreria dal 15 ottobre: La garçonne di Victor Margueritte, scandaloso ritratto di ragazza maschiaccio in uno dei grandi bestseller dell’età del jazz; La Matriarca di G.B. Stern, sottile umorismo ebraico nel racconto di una energica Yiddish Mame e della sua esplosiva tribù nella Londra dei primi anni del Novecento.

Il primo titolo del 2015, a febbraio in libreria: Questo indomito cuore di Pearl S. Buck, Premio Pulitzer e prima donna americana a essere insignita del Premio Nobel per la letteratura.

La garçonne 
di Victor Margueritte

Ed. Sonzogno
Bittersweet
postfazione di Irene Bignardi
272 pp
16 euro

Il romanzo scandalo del 1922, un grande bestseller del XX secolo

Trama

Se le donne hanno cominciato a portare il taglio “à la garçonne” è grazie a questo romanzo, uno dei più grandi successi editoriali degli Anni ruggenti. 
Quando uscì, nel 1922, questo romanzo suscitò un tale scandalo che il suo autore, Victor Margueritte (1866-1942), noto scrittore insignito della Legion d’onore, fu pregato di restituire l’onorificenza. 
La garçonne - il cui titolo definiva una categoria umana, le giovani spregiudicate, che passerà alla storia del costume - racconta con franchezza di linguaggio la storia di Monique, ragazza della buona società parigina che, alla vigilia del matrimonio, scopre che il futuro marito ha un’amante. Umiliata, si vendica e decide di prendere in mano il suo destino e i suoi amori. 
Curiosa di tutto, Monique cercherà occasioni libertine per emanciparsi, proverà esperienze diverse, sia con donne sia con uomini, che considera “strumenti di piacere”.

La garçonne vendette solo in Francia 750.000 copie, somma esorbitante per l’epoca, e ispirò ben quattro film, uno dei quali vide il debutto di Édith Piaf.

Giunti Anteprima: 'LE SETTE SORELLE - LA STORIA DI MAIA' di Lucinda Riley


Bazzicando su Twitter ho appreso che nel 2015 arriverà il prossimo libro di Lucinda Riley.
La cover è provvisoria ma devo dire che già questa è molto carina!!

L'Autrice torna con questo nuovo romanzo, che è il primo libro di una nuova importante serie.

LE SETTE SORELLE 

La storia di Maia

di Lucinda Riley


Giunti Editore
Trad. Lisa Maldera
9.90 euro
576 pp
USCITA 2 GENNAIO 2015
SETTE SORELLE, SETTE DESTINI, UN PADRE MISTERIOSO

"Pa’ Salt ci aveva adottate quando avevamo solo pochi mesi di vita, orfane provenienti dai quattro angoli della Terra. E ognuna di noi, come amava ricordarci spesso, era diversa dalle altre, speciale… eravamo le sue ragazze.
I nostri nomi erano quelli delle Sette Sorelle, le Pleiadi, la sua costellazione preferita. “Maia” è la prima e la più antica, e questo è il mio nome."

Trama

La bellissima ma timida Maia D'Apliese e le sue cinque sorelle si riuniscono nella loro casa d'infanzia, "Atlantis", un favoloso castello appartato situato sulle rive del Lago di Ginevra -  avendo appena appreso che il loro amato padre, che le ha adottate, è morto.
Quel padre generoso e carismatico, che le ha adottate da bambine raccogliendole da ogni angolo del mondo e dando a ciascuna il nome di una stella, era un uomo di cui nessuno, nemmeno il suo avvocato e amico di sempre, conosceva il passato. 
Rientrate precipitosamente nella villa, le sorelle scoprono il singolare testamento: una sfera armillare, i cui anelli recano incise alcune coordinate misteriose. Maia sarà la prima a volerle decifrare e a trovare il coraggio di partire alla ricerca delle sue origini. 
Un viaggio che la porterà nel cuore pulsante di Rio de Janeiro, dove un vecchio plico di lettere le farà rivivere l’emozionante storia della sua antenata Izabela, di cui ha ereditato l’incantevole bellezza. 
Con l’aiuto dell’affascinante scrittore Floriano, Maia riporterà alla luce il segreto di un amore sbocciato nella Parigi bohémienne degli anni ’20 (Belle Epoque).
Ottant'anni prima infatti, a Rio, il padre di Izabela Bonifacio, una ragazza tanto bella quanto intelligente, desiderava che la figlia sposasse un aristocratico.
Nel frattempo, un suo amico, l'architetto Heitor da Silva Costa è stato chiamato per la costruzione di una statua enorme, il Cristo Redentore, e presto dovrà recarsi a Parigi per trovare lo scultore giusto che completi la sua visione. Izabela - desiderosa di vedere il mondo - convince il padre a permetterle di accompagnare lui e la sua famiglia in Europa prima che si sposi. 
Lì, nello studio di Paul Landowski e negli inebrianti caffè di Montparnasse, incontra l'ambizioso giovane scultore Laurent Brouilly, e si rende subito conto che la sua vita non sarà mai più la stessa.

E così', andando indietro nel passato della propria famiglia, Maia conoscerà una vicenda destinata a stravolgerle vita.

In questa travolgente, epica storia di amore e di perdita - la prima di una serie incantevole di sette romanzi - Lucinda Riley mette in mostra il suo talento narrativo in modo ammirevole.

L'autrice.
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,
Lucinda Riley è una scrittrice bestseller tradotta in tutto il mondo.
è nata in Irlanda e ha esordito come scrittrice a 24 anni.
Il giardino degli incontri segreti (Giunti 2012) è diventato un bestseller internazionale e in Italia è balzato subito ai primi posti delle classifiche. Sempre per Giunti è uscito nel 2013 La luce alla finestra, seguito da Il segreto della bambina sulla scogliera, altro grande bestseller dell’autrice.
I suoi romanzi hanno venduto oltre 3 milioni di copie nel mondo e sono tradotti in 26 Paesi.
Lucinda vive tra il Norfolk e il Sud della Francia, con il marito e i quattro figli.


Recensione film: ANITA B. di Roberto Faenza



Sto incrementando la visione di film che avrei voluto vedere al cinema quando uscirono ma che, per motivi vari, non ho potuto...: non è bello?!!? ^_^
Per me sì..!

Ed eccoci all'ultima pellicola vista: è un film (tratto da un romanzo di Edith Bruck, QUI la scheda) portato nelle sale cinematografiche all'inizio di quest'anno, in occasione della Giornata della Memoria del 27 gennaio.

ANITA B.

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TRAILER

Il film Anita B., diretto dal regista Roberto Faenza, con Eline Powell, Robert Sheehan, Andrea Osvart, Antonio Cupo, Nico Mirallegro, racconta la storia di un'epoca cruciale del dopoguerra, quando tutto era in fermento tra mille difficoltà.

Il film si apre con una citazione di Isaac Basheiv Singer (scrittore ebreo polacco): 

"Tutto ciò che non accade nella realtà lo sogniamo di notte. Può accadere a te se non a un altro, domani se non oggi. tra cento anni come anche l'anno prossimo."

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Anita è una ragazza di origini ungheresi, ha solo 16 anni ed è sopravvissuta ad Auschwitz.
Viene accolta dall'unica parente rimasta viva, la zia Monika, sorella di suo padre, che però non si dimostra molto benevola e amabile, anzi, sembra sopportarla a malapena e già al loro primo incontro, quando la impaurita nipote cerca di abbracciarla, la donna si dimostra subito scostante e fredda...
Atteggiamenti che sono davvero l'ultima cosa di cui, una persona che ha tanto sofferto, avrebbe bisogno.
Ma Monika sembra essere alquanto cinica ed indifferente e, davanti al più comprensivo marito che le consiglia di essere meno dura con la nipote perchè è più fragile di quanto sembri, la moglie ribatte: "Se è sopravvissuta ad Auschwitz tanto fragile non è...!".

Monika vive, non lontana da Praga, con il marito Aron, il figlioletto Roby e il fratello di Aron, il giovane e attraente Eli, che è la prima persona che Anita vede, della sua nuova famiglia, quando giunge in Cecoslovacchia.

L'impatto con questa realtà, fuori dai terribili cancelli di un campo di concentramento che l'ha vista vivere esperienze terribili e guardare la morte in faccia, sarà per Anita quasi surreale: ben presto si renderà conto che la gente che la circonda non ha alcuna voglia di sentir neppure nominare Auschwitz.
Tanto Eli quanto Monika sono chiari sin da subito: "Tieni fuori Auschwitz da questa casa!".
Nessuno vuol ricordare il terribile e recentissimo passato; la parola d'ordine è dimenticare.
E possibilmente, sarebbe meglio anche non rivelare a nessuno di essere ebrei, perchè i comunisti non hanno per loro molta simpatia...

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Attorno a sè la giovane dovrà fare i conti con una comunità di persone che non vogliono essere legati al triste passato della guerra; gente che desidera ballare, divertirsi, ascoltare musica, dimenticando campi di concentramento, tedeschi e storie simili.
Insomma, dopo essersi vista mettere un numero sul braccio col quale essere identificata..., adesso che è libera ad Anita viene ordinato di non dire neanche il suo nome, di nascondere la propria identità.
Di essere nessuno.
Ma Anita è una ragazza intelligente, coraggiosa e fiera di sè, e sa che nessuno può costringerla a nascondere ciò che è.
Anita non comprende questo modo di pensare e a suo modo cercherà di combattere contro il silenzio e l'indifferenza verso le atrocità commesse solo poco tempo prima.
E l'unica persona alla quale si sente libera di parlare del passato, della realtà dei campi, è il cuginetto, il piccolo Roby, che ha appena un anno e non può capire o risponderle.

Anita imparerà a conoscere l'amore attraverso Eli, tanto affascinante quanto imprevedibile e poco serio..., e quando la vita la metterà davanti a delle difficili (e alla consapevolezza che ancora una volta gli altri vogliano decidere per lei, della sua vita, dei suoi desideri...) , la ragazza dovrà rispondere col coraggio che le appartiene e di certo qualche angelo, mandato nel momento e al posto giusti, non mancherà di darle una mano...

Il passato non può e non deve essere dimenticato, anzi è assolutamente necessario per andare incontro al futuro, come dice Anita:

"... Sono contenta perchè viaggio serena verso il passato con un solo bagaglio: il futuro".

Un bel film, che ci mostra come, nonostante già subito dopo la guerra la gente (non parliamo della maggioranza, certo) avesse una gran voglia di buttarsi dietro le spalle le brutture di un passato ancora troppo vicino, presente e pesante, questo tentativo di cancellare/dimenticare non sia in realtà davvero possibile, ma soprattutto non sia giusto verso chi ha vissuto sulla propria pelle certe orribili esperienze, ma anche verso le future generazioni, che hanno il diritto/dovere di sapere e di conservarne la memoria.

Visione consigliata!! ^_-

Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

domenica 12 ottobre 2014

Il libro nell'arte (Jacek Yerka)




Suggestiva e affascinante questo quadro di  Jacek Yerka, con la quale vi auguro una serena domenica!



INK VALLEY, 2011




Un artista veramente bravissimo!

Ecco altre sue opere molto belle!!

sabato 11 ottobre 2014

Occhio al noir: DIMMI LA VERITÀ di Adam Rossi



Novità in libreria:

DIMMI LA VERITÀ
di Adam Rossi


EDITORE: goWare 
COLLANA: Pesci rossi
ed. digitale: € 4,99 
cartaceo: € 9,99
ISBN edizione digitale: 9788867972425
ISBN edizione a stampa: 9788867972418
Pagine: 222
Ottobre 2014

La collisione tra due realtà diametralmente opposte innesca una reazione a catena che abbatterà le distinzioni fra vittime e carnefici, fra vero e falso nel noir d'esordio di Adam Rossi

Quanti segreti circondano le nostre vite o fanno parte di esse? Troppi o troppo pochi? 
Quando si ha qualcosa da nascondere, bisogna scegliere quali interessi difendere e cosa vale la pena di sacrificare. Perché la verità spesso costa coraggio, mentre gli alibi per nasconderla sono sempre gratuiti.

Trama

Alex è un bravo ragazzo che vive solo, ma sempre in contatto con la famiglia: suo padre, Bernardo, e suo fratello minore, Pietro, ragazzo allegro e positivo anche se costretto su una sedia a rotelle. 
I due vivono ad Assago, in una casa dove il figlio si muove aiutato da uno speciale casco a connessioni neurali che risponde ai comandi della testa e della voce.
Toffee è uno scarto della società, dedito alla delinquenza e alla cocaina, incapace di avere scrupoli nei confronti di chiunque tranne che di Enzino, il suo giovane amico con cui passa molto tempo.
La vita della famiglia di Alex è sconvolta quando una sera tre rapinatori entrano in casa di Bernardo. Si tratta di Toffee e dei suoi strampalati complici, Rico e Tozzi. Poiché il padre quella sera è uscito, i ladri trovano solo Pietro. Toffee si sfoga crudelmente su di lui e in seguito a una rabbiosa reazione finisce per colpirlo con violenza, lasciandolo in fin di vita.
Si capirà fin da subito che dietro a quell’apparente rapina c’è molto di più e questo evento innescherà una reazione a catena che coinvolgerà in maniera imprevedibile la cerchia di affetti di entrambi i protagonisti. Si riveleranno così gli intrecci di molte verità nascoste e si vedranno sfumare sempre più le distinzioni fra le vittime e i carnefici.

Una collisione, quella fra i mondi di Alex e Toffee, che genererà inevitabilmente un big bang dalla cui onda d’urto non usciranno né vinti né vincitori.


Il romanzo Dimmi la verità è disponibile in versione digitale in tutte le librerie online e in edizione a stampa su Amazon. Per scoprire dove puoi acquistarlo, vai alla scheda del libro sul sito web di goWare.

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L'AUTORE
Adam, pseudonimo di Andrea Rossi, nasce a Loano (Savona) il 1° agosto 1977. Il suo percorso di studi e professionale (è un ingegnere esperto in networking) ha poco a che vedere con la scrittura. Tuttavia, il seme di questa sua passione è rimasto vivo nel tempo portandolo, prima di questo romanzo, a firmare i racconti Il regalo e Odore di kerosene per la testata giornalistica online Dailystorm.

Dietro le pagine di 'COLPA DELLE STELLE' di J. Green


Il libro di cui guarderemo un po' il "dietro le pagine" è un romanzo Y.A. che è stato da poco portato nelle sale cinematografiche, con grande successo di pubblico!

COLPA DELLE STELLE
di John Green


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Ed. Rizzoli
347 pp
2012
Trama

Hazel ha sedici anni, ma ha già alle spalle un vero miracolo: grazie a un farmaco sperimentale, la malattia che anni prima le hanno diagnosticato è ora in regressione. 
Ha però anche imparato che i miracoli si pagano: mentre lei rimbalzava tra corse in ospedale e lunghe degenze, il mondo correva veloce, lasciandola indietro, sola e fuori sincrono rispetto alle sue coetanee, con una vita in frantumi in cui i pezzi non si incastrano più. 
Un giorno però il destino le fa incontrare Augustus, affascinante compagno di sventure che la travolge con la sua fame di vita, di passioni, di risate, e le dimostra che il mondo non si è fermato, insieme possono riacciuffarlo. 
Ma come un peccato originale, come una colpa scritta nelle stelle avverse sotto cui Hazel e Augustus sono nati, il tempo che hanno a disposizione è un miracolo, e in quanto tale andrà pagato.




Ciò che leggiamo spesso è frutto della fantasia dell'Autore ma altre volte quest'ultimo trae ispirazione da storie/situazioni/persone reali, di cui ha avuto conoscenza diretta o indiretta.

La rubrica "Dietro le pagine" prende nome e idea da una presente nel blog "Itching for books" e cercherà di rispondere (cercherò di darle una cadenza settimanale, sempre in base alle piccole ricerchine che riuscirò a fare) a questa curiosità: Cosa si nasconde dietro le pagine di un libro? Qual è stata la fonte di ispirazione?".



Un incontro molto importante che ha ispirato l'autore nello scrivere "The fault in our stars" è stato quello con la giovanissima Esther Earl, i cui blog e video e su YT hanno commosso molti; la ragazza è morta a soli 16 anni per un cancro alla tiroide.

John incontrò Esther nel 2009, nel corso di una conferenza su Harry Potter, in cui si ballava e
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.
cantava; nè lui nè la ragazza ballarono quella sera e restarono in fondo alla stanza a parlare, diventando amici.
L'autore dichiara che mai sarebbe nato questo romanzo senza Esther: lei gli ha donato, involontariamente, tante idee per il libro, tra cui soprattutto la speranza - in un mondo che è indifferente agli individui - e l'empatia.
Grazie a lei, Green ha ridefinito il processo del "morire in giovane età".

Già nel 2000, uscendo da un ospedale, sapeva che avrebbe voluto scrivere
una storia su bambini malati, ma era così furioso con il mondo al pensiero che queste cose terribili possono accadere - e che non sono nemmeno fatti rari o poco comuni - che per i primi dieci anni o giù di lì non è riuscito a scrivere niente su questo argomento, tanto si sentiva arrabbiato: non era in grado di catturare la complessità del mondo, ha dichiarato.
Però sapeva di voler scrivere un libro che fosse divertente ma anche sentimentale.

Dopo l'incontro con Esther, qualcosa cambiò e comprese che anche una vita breve poteva essere una ricca, cosa che mai avrebbe immaginato, prima di incontrare questa ragazza.
Esther è stata una ragazza divertente, seppur consapevole di ciò che stava vivendo; lei era "normale" ed è riuscita a vivere una vita molto piena, ricca e buona nonostante sia morta a 16 anni; non riconoscere la bontà e la ricchezza di quella vita avrebbe significato "non renderle giustizia"...

I protagonisti della storia, Hazel e Augustus, come Esther, sono speciali, sono degli eroi ma non per la loro malattia, bensì per le scelte difficili fatte.
Il personaggio di Hazael non caratterizza Esther, anche perchè le loro storie son diverse; però senza dubbio per la sua storia Green si è ispirato al bel rapporto d'amicizia avuto con Esther, all'affetto nutrito per lei e per la sua famiglia.


fonte: http://www.goodreads.com/interviews/show/828.John_Green
         http://johngreenbooks.com/
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