In quet'ultimo week ho letto abbastanza...! Insomma, non mi lamento, ecco!
Sono a buon punto con "Morte di un uomo felice" e proseguo con "Romanzo criminale"; domani spero di postare la recensione di "Venuto al mondo".
Ma adesso eccomi con il mio parere su un romanzo che ho letto velocemente perchè avvincente!
Si tratta del capitolo finale della saga "La casa dei Demoni" di Chiara Palazzesi.
Avete letto i precedenti romanzi?
Di seguito le recensioni dei primi due libri + prequel (cliccando sui link) e quindi la trama di quest'ultimo appuntamento.
IL MARCHIO DI DAMIAN (prequel)
IL BACIO DELLA MORTE (primo libro)
IL SOGNO DELL'INCUBO (secondo libro)
SPIRE DI FUOCO
di Marta Palazzesi
Ed. Giunti Y 12 euro 384 pp Marzo 2015 |
Trama
"Tu non conosci la paura", si è sentita dire tante volte dopo uno dei suoi gesti avventati.
Ma adesso Thea, la giovane cacciatrice di demoni Azura, sa che non è così: la morte improvvisa di qualcuno a lei caro sta facendo vacillare la sua spavalderia.
Soprattutto quando, durante una spedizione nel folto dei boschi rumeni, si trova di fronte un nuovo, insidioso nemico: le Vâle Nere, entità malefiche delle foreste.
Ma le sfide non sono finite. Rientrata a Palazzo, Thea scopre che il padre Zarmayr se ne è andato senza spiegazioni, ossessionato da una sua personale crociata.
Ormai la ragazza può contare soltanto sull'amore di Damian, ancora più forte dopo tante difficoltà.
Eppure neanche lui potrà aiutarla quando si ritroverà nella torre nera di Vera Ruja, potentissima regina delle Vâle...
Con “Il sogno dell’incubo”, eravamo giunti a un momento cruciale delle avventure della nostra protagonista coraggiosa ma non priva di fragilità, Thea Carzou, cacciatrice di Azura, innamorata (ricambiata) del potente Succubo Damian, dal passato tormentato e misterioso.
E se le peripezie e i pericoli attraversati negli ultimi mesi non fossero bastati, a complicare le cose interviene una tragedia, che coinvolge la migliore amica di Thea, Serena, morta suicida.
Thea è sconvolta, tormentata da sensi di colpa e domande, ma la vita deve andare avanti e il suo compito di cacciatrice non è certo terminato, anzi, un giorno, proprio mentre è di turno, si imbatte in un gruppo di esseri strani ed inquietanti.
Delle donne – dall’aspetto e dall’abbigliamento simile a quello delle streghe – sono attorno a delle gabbie, dentro cui sono rinchiusi dei bambini; Thea non ci pensa due volte e architetta un piano per liberare i ragazzini, con l’aiuto del fedele Damian.
Non sarà facile – perché ad aver rapito i bimbi sono le terribili Vale Nere -, ma la ragazza riuscirà nel suo intento; certo, i fanciulli – che appartengono a un altro gruppo non umano, le Iele – non possono restare con Thea, che quindi deve riportarli dalle madri, che li aspettano.
Da questo momento in poi le cose si complicano perché la missione di Thea – e che lei dovrà affrontare praticamente da sola – la porterà nelle terre in cui vivono sia le Iele (capeggiate dalla diafana e poco tranquillizzante Ruxanda) che le Vale Nere, che sono sottomesse alla ancora più terribile Vera Ruja…
Parallelamente alle avventure pericolose e ricche di sorprese (quasi mai belle) che coinvolgono Thea, l’Autrice ci conduce anche in altri luoghi e altre vicende grazie al padre della ragazza, l’Incubo più potente che ci sia, Zarmayr Carzou.
Zarmayr ha un conto in sospeso col passato e il suo pallino sarà quello di pagarlo, affinchè finalmente certi “fantasmi” possano essere seppelliti una volta per sempre.
Zarmayr lo abbiamo già conosciuto come un padre molto pragmatico, sbrigativo, poco affettuoso ma non per questo indifferente al destino delle persone che ama e per le quali (Thea compresa) è disposto a tutto.
Ma il signor Carzou non è l’unico a dover affrontare il proprio passato irrisolto; anche Damian lo deve fare e così pure la stessa Thea, che continua a ricevere visite dal regno dei morti e che deve imparare, in qualche modo, “a gestire”.
E così, tra futuri predetti attraverso le carte e battaglie all’ultimo sangue con personaggi inquietanti e dotati di poteri sovrannaturali, la nostra eroina avrà modo di mettere alla prova se stessa, il suo coraggio, le sue capacità e la consapevolezza di esse, si ritroverà non di rado sola davanti al nemico e anche stavolta le perdite ci saranno, insieme alle vittorie.
In questo ultimo ed emozionante capitolo che conclude la trilogia “Casa dei Demoni”, seguiamo le avventure di Thea e viviamo con lei tensioni e colpi di scena; tutto si sussegue con un ritmo molto dinamico, anche grazie alle due prospettive (di Thea e del padre) narrative; Damian è in secondo piano – il suo rapporto con Thea è un dato di fatto – e ci si sofferma maggiormente su lei e su Zarmayr, con inevitabili conseguenze sul legame che unisce padre e figlia.
Mi sono piaciute molto le ambientazioni (già dal secondo libro, del resto), descritte in modo dettagliato e vivido, in piena sintonia con le vicende e i personaggi coinvolti, che ci vengono anch’essi presentati con ricchezza di particolari.
Nel corso della lettura la mia attenzione è sempre stata alta e si giunge a un epilogo che, credo, soddisfi il lettore che ha amato questa bella serie Y.A./paranormal fantasy di Marta Palazzesi, un’Autrice italiana molto brava. Da leggere.
Ma adesso Thea, la giovane cacciatrice di demoni Azura, sa che non è così: la morte improvvisa di qualcuno a lei caro sta facendo vacillare la sua spavalderia.
Soprattutto quando, durante una spedizione nel folto dei boschi rumeni, si trova di fronte un nuovo, insidioso nemico: le Vâle Nere, entità malefiche delle foreste.
Ma le sfide non sono finite. Rientrata a Palazzo, Thea scopre che il padre Zarmayr se ne è andato senza spiegazioni, ossessionato da una sua personale crociata.
Ormai la ragazza può contare soltanto sull'amore di Damian, ancora più forte dopo tante difficoltà.
Eppure neanche lui potrà aiutarla quando si ritroverà nella torre nera di Vera Ruja, potentissima regina delle Vâle...
Con “Il sogno dell’incubo”, eravamo giunti a un momento cruciale delle avventure della nostra protagonista coraggiosa ma non priva di fragilità, Thea Carzou, cacciatrice di Azura, innamorata (ricambiata) del potente Succubo Damian, dal passato tormentato e misterioso.
E se le peripezie e i pericoli attraversati negli ultimi mesi non fossero bastati, a complicare le cose interviene una tragedia, che coinvolge la migliore amica di Thea, Serena, morta suicida.
Thea è sconvolta, tormentata da sensi di colpa e domande, ma la vita deve andare avanti e il suo compito di cacciatrice non è certo terminato, anzi, un giorno, proprio mentre è di turno, si imbatte in un gruppo di esseri strani ed inquietanti.
Delle donne – dall’aspetto e dall’abbigliamento simile a quello delle streghe – sono attorno a delle gabbie, dentro cui sono rinchiusi dei bambini; Thea non ci pensa due volte e architetta un piano per liberare i ragazzini, con l’aiuto del fedele Damian.
Non sarà facile – perché ad aver rapito i bimbi sono le terribili Vale Nere -, ma la ragazza riuscirà nel suo intento; certo, i fanciulli – che appartengono a un altro gruppo non umano, le Iele – non possono restare con Thea, che quindi deve riportarli dalle madri, che li aspettano.
Da questo momento in poi le cose si complicano perché la missione di Thea – e che lei dovrà affrontare praticamente da sola – la porterà nelle terre in cui vivono sia le Iele (capeggiate dalla diafana e poco tranquillizzante Ruxanda) che le Vale Nere, che sono sottomesse alla ancora più terribile Vera Ruja…
Parallelamente alle avventure pericolose e ricche di sorprese (quasi mai belle) che coinvolgono Thea, l’Autrice ci conduce anche in altri luoghi e altre vicende grazie al padre della ragazza, l’Incubo più potente che ci sia, Zarmayr Carzou.
Zarmayr ha un conto in sospeso col passato e il suo pallino sarà quello di pagarlo, affinchè finalmente certi “fantasmi” possano essere seppelliti una volta per sempre.
Zarmayr lo abbiamo già conosciuto come un padre molto pragmatico, sbrigativo, poco affettuoso ma non per questo indifferente al destino delle persone che ama e per le quali (Thea compresa) è disposto a tutto.
Ma il signor Carzou non è l’unico a dover affrontare il proprio passato irrisolto; anche Damian lo deve fare e così pure la stessa Thea, che continua a ricevere visite dal regno dei morti e che deve imparare, in qualche modo, “a gestire”.
E così, tra futuri predetti attraverso le carte e battaglie all’ultimo sangue con personaggi inquietanti e dotati di poteri sovrannaturali, la nostra eroina avrà modo di mettere alla prova se stessa, il suo coraggio, le sue capacità e la consapevolezza di esse, si ritroverà non di rado sola davanti al nemico e anche stavolta le perdite ci saranno, insieme alle vittorie.
In questo ultimo ed emozionante capitolo che conclude la trilogia “Casa dei Demoni”, seguiamo le avventure di Thea e viviamo con lei tensioni e colpi di scena; tutto si sussegue con un ritmo molto dinamico, anche grazie alle due prospettive (di Thea e del padre) narrative; Damian è in secondo piano – il suo rapporto con Thea è un dato di fatto – e ci si sofferma maggiormente su lei e su Zarmayr, con inevitabili conseguenze sul legame che unisce padre e figlia.
Mi sono piaciute molto le ambientazioni (già dal secondo libro, del resto), descritte in modo dettagliato e vivido, in piena sintonia con le vicende e i personaggi coinvolti, che ci vengono anch’essi presentati con ricchezza di particolari.
Nel corso della lettura la mia attenzione è sempre stata alta e si giunge a un epilogo che, credo, soddisfi il lettore che ha amato questa bella serie Y.A./paranormal fantasy di Marta Palazzesi, un’Autrice italiana molto brava. Da leggere.