Finalmente l'ho letto...!
IO CHE AMO SOLO TE
di Luca Bianchini
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Il romanzo, ambientato ai nostri giorni nella bellissima cittadina pugliese Polignano a Mare si svolge nell’arco di soli tre giorni ed inizia di venerdì, con un’irrequieta Ninella, indignata col cattivo tempo che potrebbe guastare il matrimonio della figlia Chiara, che si terrà l’indomani.
Chiara deve sposarsi con Damiano, figlio del ricco e vanitoso don Mimì, chiamato in paese “il re delle patate” per via dell’attività di famiglia, e che apprendiamo essere una vecchia fiamma di Ninella.
Ninella è una donna di 50 anni, ancora bella e sensuale, pure con qualche chilo di troppo, vedova da qualche tempo, che ha tirato su praticamente da sola le sue due figlie, ormai grandi: la 25enne Chiara e l’adolescente Annunziata, che detesta il suo nome, troppo antico, e preferisce farsi chiamare Nancy.
I preparativi dell’imminente matrimonio non sono ancora finiti – chi s’è sposato lo sa: fino a quando non si sono date le bomboniere, tutto può ancora succedere – e rendono tutti i coinvolti molto nervosi.
Ninella teme che le cattive lingue possano portare sfortuna e che il vento non cessi di tirare, regalando una brutta giornata; per non parlar del fatto che hanno dovuto combattere per ogni dettaglio con la consuocera, Matilde, chiamata la First Lady per le arie che si dà e per la fissa di mantenere una certa forma e un certo decoro da “signori ricchi”, tanto più in occasione di una festa di nozze, che prevede 287 invitati.
Per non parlare del fatto che questo matrimonio sancirà definitivamente il legame con la famiglia di Scagliusi Mimì, verso il quale Ninella non può non provare ancora sentimenti forti, risentimento compreso.
Chiara, la sposina, è nervosa perché sa di essere la protagonista della giornata di sabato: tutti gli occhi saranno puntati su di lei, e amici e parenti invitati saranno sicuramente pronti a criticare tutto quel che verrà fatto.
Chiara deve sposarsi con Damiano, figlio del ricco e vanitoso don Mimì, chiamato in paese “il re delle patate” per via dell’attività di famiglia, e che apprendiamo essere una vecchia fiamma di Ninella.
Ninella è una donna di 50 anni, ancora bella e sensuale, pure con qualche chilo di troppo, vedova da qualche tempo, che ha tirato su praticamente da sola le sue due figlie, ormai grandi: la 25enne Chiara e l’adolescente Annunziata, che detesta il suo nome, troppo antico, e preferisce farsi chiamare Nancy.
I preparativi dell’imminente matrimonio non sono ancora finiti – chi s’è sposato lo sa: fino a quando non si sono date le bomboniere, tutto può ancora succedere – e rendono tutti i coinvolti molto nervosi.
Ninella teme che le cattive lingue possano portare sfortuna e che il vento non cessi di tirare, regalando una brutta giornata; per non parlar del fatto che hanno dovuto combattere per ogni dettaglio con la consuocera, Matilde, chiamata la First Lady per le arie che si dà e per la fissa di mantenere una certa forma e un certo decoro da “signori ricchi”, tanto più in occasione di una festa di nozze, che prevede 287 invitati.
Per non parlare del fatto che questo matrimonio sancirà definitivamente il legame con la famiglia di Scagliusi Mimì, verso il quale Ninella non può non provare ancora sentimenti forti, risentimento compreso.
Chiara, la sposina, è nervosa perché sa di essere la protagonista della giornata di sabato: tutti gli occhi saranno puntati su di lei, e amici e parenti invitati saranno sicuramente pronti a criticare tutto quel che verrà fatto.
Per non parlare del fatto che qualche piccolo dubbio sul grande passo non può non insinuarsi nella mente della bella Chiara, che sembra perdere tutte le sue certezze davanti all’affascinante e pelato fotografo…
Ma non è l’unica ad aver dubbi: ne ha anche lo sposo, il bel Damiano, un bravo ragazzo col piccolo difetto della balbuzie, facilmente influenzabile quando attorno a lui c’è il cugino Cosimo, amante del divertimento.
E che dire di una preoccupatissima Nancy, le cui fisse vertono sul perdere chili (le basterebbe anche quel maledetto mezzo chilo) in occasione del matrimonio della sorella, e perdere anche la verginità, possibilmente con Tony, il ragazzo che le piace.
Ad essere preoccupato è anche il fratello minore di Damano, Orlando, che sa di avere un piccolo ma scomodo segreto da confessare, anzi da nascondere come meglio può, davanti al polignanesi e soprattutto, davanti al fratello che si sposa (e al quale vorrebbe risparmiare delle figuracce) e ai severi e freddi genitori, anche se il padre – che ha orecchie dappertutto - qualche presentimento potrebbe già averlo...
Insomma, si aspetta il sabato tra mille dubbi, scivoloni pericolosi da nascondere, suocere dispettose da assecondare, filmini prematrimoniali in cui essere perfetti, parenti pettegoli e criticoni, uno zio comparso dal nulla da collocare ai tavoli già predisposti e non solo…, fidanzate last minute da recuperare, e la paura che il matrimonio non sia la festa indimenticabile e favolosa che tutti desiderano.
Il sabato arriva, con grande ansia di tutti, e durante la festa al ristorante qualche imprevisto potrebbe accadere.. ma magari sarà proprio l'imprevisto a “salvare” e sistemare quei tasselli che erano fuori posto, per la serie "Tutto è bene quel che finisce bene".
Una storia divertente, scritta con un’ironia ed un umorismo che strappano tanti tanti sorrisi; la presenza di qualche simpatica espressione dialettale pugliese, l’attenzione posta su certe tradizioni e modi di fare del Sud, rendono il tutto davvero piacevole e godibile; i personaggi sono entrati tutti nelle mie simpatie subito, con pregi e difetti, con le loro paure e i loro piccoli segreti, gli atteggiamenti buffi, e mentre si leggono azioni, pensieri e parole ci sembra di vivere tutto insieme a loro, per quanto sono "vivi".
Ma non è l’unica ad aver dubbi: ne ha anche lo sposo, il bel Damiano, un bravo ragazzo col piccolo difetto della balbuzie, facilmente influenzabile quando attorno a lui c’è il cugino Cosimo, amante del divertimento.
polignano |
Ad essere preoccupato è anche il fratello minore di Damano, Orlando, che sa di avere un piccolo ma scomodo segreto da confessare, anzi da nascondere come meglio può, davanti al polignanesi e soprattutto, davanti al fratello che si sposa (e al quale vorrebbe risparmiare delle figuracce) e ai severi e freddi genitori, anche se il padre – che ha orecchie dappertutto - qualche presentimento potrebbe già averlo...
Insomma, si aspetta il sabato tra mille dubbi, scivoloni pericolosi da nascondere, suocere dispettose da assecondare, filmini prematrimoniali in cui essere perfetti, parenti pettegoli e criticoni, uno zio comparso dal nulla da collocare ai tavoli già predisposti e non solo…, fidanzate last minute da recuperare, e la paura che il matrimonio non sia la festa indimenticabile e favolosa che tutti desiderano.
Il sabato arriva, con grande ansia di tutti, e durante la festa al ristorante qualche imprevisto potrebbe accadere.. ma magari sarà proprio l'imprevisto a “salvare” e sistemare quei tasselli che erano fuori posto, per la serie "Tutto è bene quel che finisce bene".
Una storia divertente, scritta con un’ironia ed un umorismo che strappano tanti tanti sorrisi; la presenza di qualche simpatica espressione dialettale pugliese, l’attenzione posta su certe tradizioni e modi di fare del Sud, rendono il tutto davvero piacevole e godibile; i personaggi sono entrati tutti nelle mie simpatie subito, con pregi e difetti, con le loro paure e i loro piccoli segreti, gli atteggiamenti buffi, e mentre si leggono azioni, pensieri e parole ci sembra di vivere tutto insieme a loro, per quanto sono "vivi".
Una lettura vivace, una commedia all’italiana pronta per diventare film – come accadrà tra non molto – che cominci a leggere senza poter poi riuscire a staccarti perché ormai ci sei dentro e devi arrivare alla fine.
E quando ci sei arrivato, vorresti non dover lasciare Ninella e il suo amore non vissuto con don Mimì, Chiara e Damiano – che devono imparare a non dare per scontato il loro amore – e tutti gli altri personaggi con i quali condividi in fondo solo tre giorni - tra cui un matrimonio nella sua miglior tradizione meridionale -, ma dai quali non avresti proprio voglia di separarti perchè costituiscono un'ottima compagnia.
Non so se si intuisce che lo consiglio assolutamente e ovviamente mi fionderò su “La cena di natale di Io che amo solo te” e aspetterò con molta curiosità ed entusiasmo il film, con la regia di Marco Ponti e che vede nel cast Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. ^_-
Recensione correlata:
LA CENA DI NATALE
E quando ci sei arrivato, vorresti non dover lasciare Ninella e il suo amore non vissuto con don Mimì, Chiara e Damiano – che devono imparare a non dare per scontato il loro amore – e tutti gli altri personaggi con i quali condividi in fondo solo tre giorni - tra cui un matrimonio nella sua miglior tradizione meridionale -, ma dai quali non avresti proprio voglia di separarti perchè costituiscono un'ottima compagnia.
Non so se si intuisce che lo consiglio assolutamente e ovviamente mi fionderò su “La cena di natale di Io che amo solo te” e aspetterò con molta curiosità ed entusiasmo il film, con la regia di Marco Ponti e che vede nel cast Riccardo Scamarcio e Laura Chiatti. ^_-
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