sabato 3 ottobre 2015

Viaggiare leggendo: Emma"



Dopo aver letto Emma (RECENSIONE), mi è venuta voglia di cercare i luoghi menzionati dall'autrice.
Sul sito JASNA (Jane Austen Society of North America), ho trovato due immagini interessanti, che illustrano la zona e la disposizione dei luoghi del romanzo, veri o fittizi che siano.

Non le pubblico per questioni di copyright, ma vi invito a dare ad esse un'occhiata, come del resto a tutto il sito, che è molto interessante.



Hartfield è una parrocchia civile inglese nel distretto di Wealden. 
E' qui che vivono i Woodhouse.

Highbury: è la città in cui vive la maggior parte dei personaggi della storia; si trova nella zona chiamata Donwell.

Randalls: La casa dei Weston, non è nemmeno a un miglio di distanza da Highbury.

Brunswick Square: La zona di Londra dove Mr. John Knightley e sua moglie vivono.

Donwell Abbey: La casa di Mr. George Knightley.

Anche se le località sono fittizie, si può collocare tutto nel Surrey,  contea dell'Inghilterra sud-orientale, nella regione del Sud Est.


Box Hill in Dorking, Surrey


surrey

N.B.: cliccando sulle immagini, sarete reindirizzati sui siti da cui le ho prese.

LE IMMAGINI SONO STATE PRESE PRINCIPALMENTE UTILIZZANDO GOOGLE MAPS E/O UNA SEMPLICE RICERCA SU GOOGLE, QUALORA AVESSI VIOLATO COPYRIGHT, SEGNALATEMELO E LE TOLGO.

THESE IMAGES HAVE BEEN TAKEN MAINLY USING GOOGLE MAPS AND / OR SIMPLE GOOGLE SEARCH, IF I HAD VIOLATED COPYRIGHT, please write me and I'll remove them.

Recensione: EMMA di Jane Austen



E sta per avviarsi al termine il mio tour austeniano - comprendente la lettura dei romanzi canonici dell'Autrice; stamattina vi parlerò di Emma, cui seguirà, il mese prossimo, Persuasione.

EMMA
di Jane Austen


Ed. Newton Compton
Trad. Pietro Meneghelli
416 pp
3.90 euro
Emma Woodhouse, la giovane donna protagonista di questo classico, è tanto bella quanto ricca e viziata; colta, sicura di sè, acuta osservatrice delle persone che la circondano, si ritiene capace di indagare, come pochi, l'animo umano, comprendendo anzitempo sentimenti, pensieri e aspettative inespresse (e, diciamolo, sconosciute anche ai diretti interessati!), soprattutto per quanto riguarda l'amore e il matrimonio.
Cosa abbastanza paradossale per una come lei, che ha deciso in cuor suo - almeno così dice - di non doversi sposare mai: ama troppo la propria libertà e poi vuol prendersi amorevolmente cura di suo padre, un uomo buono ma acerrimo nemico del matrimonio.

Eppure, se c'è una cosa che piace ad Emma è, appunto, "combinare matrimoni" tra amici e conoscenti.

E di occasioni ce ne sono ad Hartfield, dove si passa il miglior tempo tra chiacchierate e visite con vicine e amiche pettegole!

Un giorno il destino mette sul suo cammino una ragazza giovanissima e ingenua, oltre che umilissimi natali: Harriet Smith, che la nostra ereditiera prende sotto le proprie ali, promettendo a se stessa di "educarla", di insegnarle tutto ciò che le sarà necessario per diventare una signorina fine, in grado di stare in società, sperando di poter sposare un "buon partito", adatto ovviamente al suo ceto sociale abbastanza modesto.

Tra i pochi uomini che frequenta, ci sono il signor Elton e il signor Knightley (quest'ultimo è il fratello di John, marito di Isabella, sorella minore di Emma).
I due uomini non potrebbero essere più diversi: tanto è sicuro di sè e superficiale il primo, quanto l'altro è profondo e saggio, anche se spesso molto critico verso tutti.
Ed è proprio questa criticità a stuzzicare la gioviale Emma, che sembra divertirsi a alimentare sempre nuove discussioni con  Knightley, col quale nascono spesso battibecchi, in cui l'uomo non riesce a non rimproverare Emma per le sue valutazioni troppo affrettate circa i sentimenti altrui, e il suo voler per forza fare da cupido tra persone che, in altre circostanze, probabilmente non si sarebbero neanche guardate.

Ed infatti, a dispetto dell'inesauribile ottimismo e sicurezza della nostra eroina, non sempre i suoi piani riescono, e le sue errate valutazioni la porteranno a commettere errori imperdonabili!

Convinta che le premure che il signor Elton le dimostra non siano altro che segni di interesse per Harriet, Emma incoraggia quest'ultima a ben sperare di essere ben presto chiesta in moglie dall'uomo, cosa che... non accadrà, anzi! Elton si dichiara proprio ad Emma, che lo rifiuta, non solo in quanto fedele alla propria decisione di non maritarsi, ma ancor di più a causa del suo non interesse per quello che credeva fosse solo un amico.

Via di questo passo, ci saranno altri equivoci simili, in cui Emma dimostrerà di avere davvero poca dimestichezza e capacità di comprendere l'animo umano, e di non saper interpretare gli sguardi e i segnali che alcuni dei suoi conoscenti invieranno, fermo restando che qualcuno la lascerà volutamente cadere in inganno.

A scalfire per un attimo la sua certezza "anti-nozze", ci pensa l'arrivo tanto atteso del figlio del signor Weston, marito della cara amica di sempre, la signora Weston, con cui i Woodhouse sono in gran confidenza.
Frank Churchill è un giovanotto piacente e simpatico, ama conversare e non sembra nè gretto nè sciocco, come invece si è rivelato il signor Elton; certo, non sta simpatico a Knightley, ma a lui in verità non sta simpatico nessuno, quindi Emma alza le spalle disinteressata e divertita di fronte alle critiche e alla disapprovazione di quest'ultimo verso Frank.

Frank...., che pare mostrare un interesse fin troppo esplicito verso la cara Emma, che cerca in tutti i modi di scorgere segnali di innamoramento in se stessa...  ma con pochi frutti!

Intanto le passeggiate, i balli e le chiacchierate - con qualche new entry nel gruppo a gettare sale e novità su cui spettegolare - faranno sì che la testolina iperattiva di Emma riprenda quel suo lavorio vòlto ad unire due anime gemelle, ma ancora una volta le previsioni realistiche di Knightley rischieranno di avverarsi.

Qualcuno ci resterà male, qualcun altro sarà costretto a dire verità fino a quel momento celate, mentre la nostra Emma dovrà imparare diverse cose di sè e degli altri.

Emma è una donna intelligente anche se troppo sicura di sè, e questa sicurezza la porterà a sbagliare più di una volta. Ma le conseguenze delle sue azioni e gli avvertimenti del buon amico, il grillo parlante Knightley, l'aiuteranno a fermarsi e a riflettere.


Non si può tentare la fortuna con i sentimenti altrui, imparerà Emma,  e neanche a dare per scontato che gli altri sentano e provino qualcosa che è solo frutto delle proprie romantiche previsioni.

Quel romanticismo che una razionale Emma tiene lontano da sè, forse per paura di ricevere delusioni, ma che a un certo punto busserà suo malgrado anche al suo cuore.

A volte l'amore è lì vicino a te, vi è sempre stato, ma tu eri troppo impegnata a programmare quello altrui per porre la giusta attenzione al tuo cuore e ai suoi bisogni, cara Emma!

Ma niente paura: Jane non lascia nessuno dei suoi lettori insoddisfatto, e ci regala una storia con un finale del quale non ci può davvero lamentare!

Emma mi piace perchè è una protagonista imperfetta; durante la lettura non di rado mi  ha irritata per i suoi modi superficiali, per questa frenesia di vedere amore e cuoricini tra i suoi amici, senza curarsi di ferire le "vittime" delle proprie fantasie e, una volta successo il patatrack, affannarsi per sentirsi meno in colpa possibile.

Emma ha bisogno di crescere, e questo accadrà,  anche perchè si tratta di una donna comunque sensibile, che sa fare un passo indietro quando sbaglia e che imparerà ad accogliere i rimproveri giusti e i cortesi consigli di chi le vuol bene. Questa sua evoluzione me l'ha fatta apprezzare molto, come ho apprezzato tutto il romanzo, e stavolta con pochi se e pochi ma!
Se è vero che anche in Emma, la Austen non smette di regalarci capitoli in cui si blatera del continuo, è pur vero che stavolta - a differenza di  Ragione e Sentimento e Mansfied Park - non mi sono pesati più di tanto, perchè ho trovato lo stile e il ritmo molto più briosi, vivaci, con personaggi che avevano da dire cose più interessanti, che hanno dato vita - con il loro fiume di parole, i loro atteggiamenti spavaldi o riservati... -  a equivoci ed incomprensioni (questi li ritroviamo praticamente sempre, nei romanzi della Austen) che ho seguito con molto piacere, grazie anche alla protagonista - che per me è diversa da tutte le altre, e anzi, mi sa che è prima nella mia personale topten austeniana, per il suo carattere volitivo e vivace -  e alla immancabile deliziosa ironia di Jane, che ci fa scorrere le tante pagine dei suoi libri sempre con il sorriso sulle labbra.

Ho amato in particolare il personaggio maschile Knightley, per la sua onestà, il suo voler essere oggettivo anche nei confronti di una capricciosa e bella donna come Emma, che lui però si rifiuta di assecondare ma che anzi rispetta proprio mostrandosi critico e spesso "duro".

Non mi resta che Persuasione, ma intanto consiglio questo classico un po' diverso dagli altri.

Recensioni correlate:



venerdì 2 ottobre 2015

Novità Garzanti: L'ECO DEL PARADISO di Kenzaburō Ōe



Una recentissima pubblicazione Garzanti, che però - per quel che mi riguarda - scoraggia per il prezzo :(((


L'ECO DEL PARADISO
di Kenzaburō Ōe


Ed. Garzanti
Gianluca Coci 
252 pagine 
€ 22.00 
Settembre 2015

Una donna fuori dal comune.
Una fuga dal passato.
La salvezza nell'amore. 

«La capacità immaginativa di Ōe è affascinante, opera di uno scrittore che non ha timore di affrontare il tema fondamentale della fame dell'anima.»
«Publishers Weekly» 

«Un autore che ha dato un nuovo volto al romanzo contemporaneo grazie al suo stile unico, alla sua sensibilità innata, alla sua levatura intellettuale che non ha paragoni.»
«Kirkus Reviews» 

Trama

Nello studio di K., famoso scrittore, si sente solo il ruore dei tasti della macchina da scrivere. 
A un tratto, l'uomo si ferma, componendo il nome di una donna. Marie. 
K. ricorda ancora quando, nel corso di una manifestazione, sono diventati amici, tanti anni fa. 
Gli è bastato uno sguardo per capire di trovarsi davanti a una donna speciale, una donna che calamitava le attenzioni di tutti con la sua semplicità e innocenza. 
Molti anni sono passati, e gli occhi gioiosi di Marie si sono velati di un dolore impossibile da superare. 
Per questo è fuggita, cercando la pace tra le alture messicane, aiutando le donne e i bambini del luogo, a cui si è dedicata con totale abnegazione. 
Adesso coloro che lei ha aiutato vogliono renderle omaggio, dedicandole un film. 
E nessuno meglio di K. può farlo, solo lui può scrivere la sceneggiatura. Ma accettare questo compito significa anche riaprire il vaso del dolore, ridestare ricordi nascosti tra le pieghe del tempo. 
Quando un sorriso radioso poteva turbare il cuore di chiunque ne fosse illuminato.

Kenzaburō Ōe, premio Nobel per la letteratura, ci offre il meraviglioso ritratto di una grande donna. Un romanzo che si interroga sull'amore universale, sul ritrovare la strada donando sé stessi, anche se per farlo servono sacrificio e coraggio.

L'autore.
Kenzaburō Ōe è nato nel 1935 nell'isola dello Shikoku, nel sud-ovest del Giappone. Scrittore di fama mondiale, ha vinto il Premio Nobel per la letteratura nel 1994, oltre a numerosi altri riconoscimenti, tra i quali il Premio Europalia nel 1989 e il Mondello nel 1993. Tra le sue opere Garzanti ha attualmente in catalogo Insegnaci a superare la nostra pazzia, Il grido silenzioso, Gli anni della nostalgia, Un'esperienza personale, Il salto mortale e La vergine eterna.

Romantic Readings: BARCELLONA MI AMOR di Melinda Miller



E dopo London in love (RECENSIONE), si cambia capitale, ma sempre all'insegna dell'amore, con:

BARCELLONA MI AMOR
di Melinda Miller


Ed. Tre60
256 pp
13 euro
Trama

A Barcellona, il 23 aprile è il giorno di Sant Jordi, la festa degli innamorati e dei libri. Chi si ama si scambia un regalo: le donne ricevono una rosa, gli uomini un libro. Proprietaria della libreria Bésame Mucho, Paloma ama quel giorno più di ogni altro, e sa consigliare sempre il libro perfetto da regalare, specialmente se si tratta di un dono che deve "valere" come dichiarazione d'amore. Eppure, lei, l'anima gemella non l'ha ancora incontrata... Enrique è un uomo affascinante, giornalista affermato con una passione smodata per la buona cucina ed un segreto che custodisce gelosamente. Anche lui si troverà a festeggiare Sant Jordi e, alla ricerca di un regalo per la sua compagna, entrerà nella libreria di Paloma. Ma il destino, un misterioso taccuino vergato a mano e una rosa stuzzicheranno la sua curiosità sino a travolgerlo e fargli conoscere il vero amore...

Con loro, sullo sfondo dell'incantevole capitale catalana, incontrerete personaggi indimenticabili che, tra tapas e sangria, vi contageranno a tal punto da farvi dire:Barcellona mi amor!

L'autore.
Si sono conosciuti in aeroporto, si sono innamorati a Londra come Lisa e Michele, si sono sposati e poi hanno deciso di raccontare una storia d’amore simile alla loro, con un pizzico di fantasia in più. L’ultima decisione è stata quella di firmare il loro romanzo con un solo nome – Melinda Miller – e per noi questa è la conferma che non soltanto esistono le anime gemelle, ma che sanno pure parlare d’amore in modo speciale.

giovedì 1 ottobre 2015

Cover autunnali



Da qualche giorno è entrato l'autunno. Potevo esimermi dal cercare e proporvi delle cover dal vago sapore autunnale? Ma certo che no! ^_^

Come sempre vi chiedo: quale preferite?




Segnalazione Emma Books: FARFALLE SULLO STOMACO di Rossella Calabrò‏



Cari amici, vi segnalo un breve libro che tratta, con sensibilità e delicatezza, un argomento quanto mai attuale: i disturbi del comportamento alimentare.

FARFALLE SULLO STOMACO
di Rossella Calabrò


Ed. Emma Books
54 pp ca.
2.99 euro
Settembre 2015

Trama

Un libro piccolo e delicato come una farfalla, una testimonianza spietata eppure affettuosa sui disturbi del comportamento alimentare.
La storia intima, segreta, di una donna troppo sensibile, ossessionata dal controllo e dal bisogno di piacere. Una donna che perde se stessa e poi si ritrova, in un volo leggero.

“Ciao, sono Irene e sono appena nata. Pochi minuti fa avevo il cordone ombelicale tutto attorcigliato intorno al collo, stavo per strozzarmi ma per fortuna non è successo. Però questa cosa mi ha lasciato un senso di claustrofobia che è durato tutta la vita. L’amore, per esempio, se mi stringe troppo non mi fa respirare. Mi piace sentire le farfalle nello stomaco, ovvio, ma le farfalle volano, hanno bisogno di tanta aria intorno. Lo stomaco non è un posto adatto a chi ha le ali. Eppure. C’è stato un periodo, quando ero adolescente, in cui avevo chiuso i contatti con tutti i miei organi tranne lo stomaco. E lo riempivo, lo riempivo in continuazione di cibo fino a soffocare tutte le farfalle che vivevano là dentro. Le ali si coprivano di bolo appiccicoso, si appesantivano, e fine dei voli.”

Un libro dedicato a chi è troppo sensibile, a chi ha un rapporto difficile con il proprio corpo, o a chi vuole capire cosa significhi percepire se stessi come ingombranti elefanti dal cuore di farfalla.

L’AUTRICE
Rossella Calabrò, autrice di best-seller come la dissacrante trilogia umoristica Cinquanta sbavature di Gigio, scrive da sempre con ironia e delicatezza dei sentimenti femminili. (Di matrigna ce n’è una sola, Perché le donne sposano gli opossum?, Facebook per romantiche, Il tasto G, Danza d’amore per principianti). Ha una rubrica sul mensile “Glamour”, un blog su Vanityfair.it, un altro che si chiama “Colibrì, il blog di libri di Rossella Calabrò”, e tiene il corso di scrittura creativa “Parole danzanti”.

Recensione film: TUTTE LO VOGLIONO (Alessio M. Federici)



E anche domenica sera sono stata al cinema; purtroppo la lista dei film tra cui scegliere l’eletto non mi entusiasmava più di tanto, ma essendomi rifiutata di guardarmi un’americanata (in particolare cose riguardanti colpi di stato, FBI e CIA), ho ripiegato comunque su un film italiano.

Tra L’esigenza di unirmi ogni volta con te e Tutte lo vogliono, ho optato per la commedia strappa sorrisi.

TUTTE LO VOGLIONO
(Alessio M. Federici)

-


Cast: Enrico Brigano, Vanessa Incontrada, Giulio Berruti, Gianna Paola Scaffidi.

Orazio lavora in un negozio di animali, e fa soldi facendo video in cui i protagonisti sono proprio loro, mentre si lasciano andare a bizzarrie varie e divertenti.

La sua vita procede abbastanza piatta e monotona a livello sentimentale; sono anni che non sta con una donna e aspetta intanto di incontrare l'amore della sua vita. Insomma, uno sfigato romanticone!!


E poi c’è lei, Chiara, bella, sempre sulle sue, benestante, distaccata, seria, professionale sul lavoro (food planner, lavora nell’azienda di famiglia, con a capo la madre, una signora raffinata e molto snob) e con un grande problema: è anorgasmica, non prova mai alcun piacere sessuale con gli uomini nei momenti di intimità.
Questa sua frigidità la fa star male, la incupisce, e lei desidera davvero risolverla ed essere finalmente una donna normale, che si lascia andare e prova piacere!
Sta addirittura frequentando un gruppo di mutuo aiuto con donne che hanno il suo stesso problema; un giorno, una di esse, le dà il numero di un uomo che si offre per fare sesso gratis e dare alle donne ciò che vogliono.


Il mercenario senza soldi si fa chiamare molto simpaticamente GPS, cioè Generoso Partner Sessuale.

Ma a causa di una serie di equivoci ed eventi fortuiti, Chiara incrocerà Orazio, scambiandolo per il suo GPS e l’equivoco si protrarrà per diverso tempo, anche da parte di Orazio che – inizialmente ignaro – attraverso battute ambigue, alimenterà il fraintendimento, che non potrà non andare avanti.

E quando lui si accorgerà di essere stato scambiato per un tombeur  de femmes di professione, approfitterà della situazione in maniera giocosa e divertente, mentre la povera e frustrata Chiara – divisa tra l’attrazione per il bellissimo amico di infanzia Raffaello (G. Berruti), che la desidera – e la paura di continuare a non provare nulla, aspetterà invano di essere istruita e sbloccata da un imbranato Orazio.

Una commedia degli equivoci con molte gag divertenti, che fanno davvero ridere; Brignano è sempre il solito simpaticone dalle espressioni facciali buffe, dall’aria da imbranato cronico, ma anche dai buoni sentimenti; la Incontrada ha vestito bene i panni della donna frustrata e scontenta, che crede di sapere il tipo di uomo che deve starle accanto (il bellone di turno, che anche la madre vede come un ottimo partito per lei) ma che finirà per tirar fuori il suo vero carattere grazie ad Orazio, con il quale scoprirà che si può essere felici pur godendo di cose più semplici.

È un film carino, godibile, adatto se avete voglia di farvi qualche sana risata.


Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

mercoledì 30 settembre 2015

Novità Harlequin Mondadori: LIE4ME. Professione Bugiarda di Mariachiara Cabrini



E approdiamo nel variegato e romantico mondo Harlequin Mondadori, con un chick lit con venature di giallo, che contiene amore, suspense, un'indagine di polizia e molta ironia.
E' una storia fuori dai soliti schemi, il cui intento è far ridere i lettori, cosa che di questi tempi è davvero essenziale!

Leggendo la trama, che ne pensate? Lo conoscevate? Vi piacerebbe leggerlo?

LIE4ME. Professione Bugiarda
di Mariachiara Cabrini


COLLANA: Elit
EDITORE: Harlequin Mondadori
FORMATO: Digitale
PREZZO: 3,49 euro
Agosto 2015

TRAMA

Proprio come l'Alice del Paese delle Meraviglie, anche Alice Schiano ha un'irrefrenabile fantasia e decide di sfruttarla per inventarsi un lavoro alternativo. 
La sua missione è migliorare le vite altrui... una bugia alla volta. Vuoi mollare il tuo fidanzato ma non vuoi farlo di persona per non vivere un'esperienza spiacevole? 
Vuoi fare bella figura con il capo, sbarazzarti di una rivale, conquistare un collega? 
Alice è la donna che fa per te! Non c'è nulla che non possa risolvere grazie alla sua parlantina, e non prova mai rimorsi per ciò che fa, perché mentire paga, e bene! I servizi della sua agenzia sono richiestissimi, gli affari vanno alla grande e anche la vita sentimentale scorre liscia come l'olio, forse proprio perché racconta un bel po' di bugie anche al fidanzato. 
Finché qualcuno non fa saltare in aria la sua auto. 
Chi è stato? 
Alice non intende restare con le mani in mano ad aspettare che la polizia scopra il colpevole. 
Tanto più che collaborare con l'ispettore Donati, uomo affascinante quanto irritante, potrebbe portare a risvolti inaspettati. In tutti i sensi.

LINK UTILI

BLOG        



L'autrice.
Mariachiara Cabrini si definisce una lettrice compulsiva. Ormai da sette anni gestisce, con il nickname WEIRDE, un blog dedicato alle sue letture: “L’arte dello scrivere… forse” e si è anche cimentata nella scrittura pubblicando i romanzi: Imprinting love (Zerocentoundici Editore,
2010), La Fiamma del destino (Lulu.com editore, 2011), Le rocambolesche avventure di una lettrice compulsiva (Ilmiolibro.it, 2012), I colori della nebbia, scritto a quattro mani con Francesca Cani (Harlequin Mondadori,2013) .

Recensione: LA GEMELLA SILENZIOSA (The Ice Twins) di S.K. Tremayne



Con questo romanzo è stato amore "alle prime battute" in quanto già il primo capitolo mi ha incuriosita, catturando la mia attenzione da subito.
E il libro in questione è:

LA GEMELLA SILENZIOSA
The Ice Twins
di S.K. Tremayne


Ed. Garzanti
Trad. C. Marseguerra 
320 pagine 
€ 16.90 
in libreria:
10 SETTEMBRE 2015
Sarah e Angus Moorcroft hanno preso una decisione importante, che cambierà radicalmente le loro vite: lasciare Londra e trasferirsi sulla poco popolata isola di Skye, appartenente alla Scozia (isole Ebridi).
Questa coppia di coniugi sta cercando una via di uscita e di fuga dal dolore; con loro c'è la figlioletta di sette anni, Kirstie.
Fino a non molto tempo fa erano in quattro, ora però manca la gemella di Kirstie, Lydia.
Dal giorno della tragedia (della quale apprendiamo man mano, nel corso della narrazione, i diversi particolari, che di volta in volta però cambieranno prospettiva e significato, gettandoci volutamente nella confusione e nel dubbio) che ha strappato la vita alla dolce e tranquilla Lydia, nessuno in famiglia è più lo stesso.
Tutti e tre si sono chiusi nel proprio dolore, ed ognuno lo sta affrontando a modo proprio; una cosa forse li accomuna: la voglia di buttarsi alle spalle tutta la sofferenza per la perdita, il lutto, il senso di doloroso stupore che sempre accompagna una morte tanto tragica quanto improvvisa e quasi inspiegabile.
E' dunque per colmare questo vuoto che la famiglia decide di trovare rifugio e tranquillità sull'isola, che li chiama e li attrae con i suoi paesaggi selvaggi, la sua bellezza naturale indomita e incontaminata, e che sembra quasi suggerire loro che andare lì potrebbe significare un nuovo inizio.
Una nuova vita. 
Eppure, mentre si avvicina l'inverno, Kirstie diventa silenziosa, riflessiva, improvvisamente interessata a cose che prima non amava. 
Proprio lei, che rispetto a Lydia, era così espansiva, "rumorosa", vivace, irrequieta..., adesso sembra aver lasciato quel modo di essere per rendersi più simile a Lydia, la gemella scomparsa.
Per quanto la cosa la turbi, Sarah pensa che si tratti di un meccanismo che la piccola ha attivato per difendersi dal dolore per la perdita della gemella, la cui morte costituisce quasi una "mutilazione" per la sopravvissuta, in quanto le due erano simili in tutto, l'una il riflesso esatto e identico dell'altro, tanto che addirittura gli stessi genitori avevano difficoltà a distinguerle; soltanto il fedele cane Beany pareva in grado di riconoscerle, attuando comportamenti diversi con l'una e l'altra, quasi rispettando la personalità prorompente di Kirstie (la prediletta di papà) e quella riflessiva e docile di Lydia (la prediletta di mamma).

Convinta che il trasferimento su Skye non possa che giovare all'umore di tutti - bimba in primis -, Sarah non vede l'ora di dare alla figlia la bella notizia, ma da quel momento inizierà un vero e proprio incubo per tutti, che si amplificherà in maniera mostruosa andando nella nuova casa:

«Kirstie. Mumin. Kirstie.»Adesso solleva lo sguardo, con quegli occhi blu che ha preso da me, ma ancora più blu. Il blu delle Ebridi. I capelli biondi sono quasi bianchi.«Mamma.»«Ho una notizia, Kirstie. Una bella notizia. Una meravigliosa notizia.»Mi siedo sul pavimento, accanto a lei, circondata dai suoi giochi – i pinguini, Leo il leopardo coccolone e la Bambola con un braccio –, e le racconto tutto. Di getto. Che stiamo per trasferirci in un posto speciale, un posto nuovo, dove possiamo ricominciare da capo, un posto bello e tutto luccicante: la nostra isola privata.Kirstie non mi toglie gli occhi di dosso, senza quasi sbattere le palpebre. Ascolta con grande attenzione. Non dice niente, passiva, come concentrata, restituendomi i miei stessi silenzi. Poi annuisce e fa un mezzo sorriso. Perplessa, forse. La stanza è tornata silenziosa. Io ho esaurito le parole.
«Allora», aggiungo. «Che cosa ne pensi? Ci trasferiamo su un’isola tutta nostra: non è eccitante?»
Kirstie annuisce appena, poi guarda il suo libro e lo richiude. Quindi torna a fissarmi e mi chiede:«Mamma, perché continui a chiamarmi Kirstie?».
Io non apro bocca. Il silenzio rimbomba.
Poi dico: «Scusa, tesoro, cos’hai  detto?».
«Perché continui a chiamarmi Kirstie? Kirstie è morta. Mamma, io sono Lydia, è stata Kirstie a morire.»

-
Poche parole, dette da un viso d'angelo tanto amato, riescono a sconvolgere una giovane donna e madre già ferita e addolorata, e a gettarla nell'angoscia e nel dubbio più totali.
Cos'è successo davvero il giorno in cui una delle gemelle è morta? 
È possibile che una madre possa non riconoscere sua figlia?

E' possibile che Sarah ed Angus si siano sbagliati e abbiano dato per certo che a morire sia stata Lydia e non Kirstie? 

In fondo, neanche le distinguevano (a meno che non decidessero di metter loro addosso un "segno visibile") e le bimbe scherzavano e ridevano tanto proprio su questo fatto, prendendosi spesso gioco anche dei genitori e fingendo di scambiarsi nome e identità.
Eppure i loro caratteri erano visibilmente differenti, e almeno da questo aspetto mamma e papà riuscivano a riconoscerle.
Ma può essere accaduto l'impensabile - la tragedia nella tragedia -, cioè aver creduto di conoscere l'identità della bimba morta, sbagliandosi?
Se così fosse, la povera gemella sopravvissuta avrebbe vissuto un doppio trauma: non solo la perdita della sua metà, ma anche della propria identità!

Tormentata da dubbi e rimorsi, Sarah è decisa a non archiviare l'atteggiamento di Kirstie (o Lydia?) semplicemente come una reazione al lutto, ma ad indagare, a cercare di capire se lei e il marito si sono macchiati di questo fatale e grave errore.
Soprattutto considerato che Lydia era la sua gemellina preferita!

Quando si rende conto che però Angus è molto irritato all'idea che la moglie assecondi questi pensieri strambi di Kirstie (ma perché? Forse non vuole scoprire e ammettere l'eventuale errore?), Sarah comprende che dovrà fare tutto da sola, provando a tornare a quel maledetto giorno, quando la morte è entrata prepotentemente e con violenza nelle loro esistenze.

Il nodo cruciale su cui si svilupperà il corso degli eventi - che avranno come teatro la fredda e lugubre isola - ruoterà attorno a questi interrogativi: la piccola sopravvissuta sta solo soffrendo e rielaborando a modo suo il lutto o davvero gli adulti si sono sbagliati e lei è Lydia e non Kirstie?
E cosa è davvero accaduto quel giorno, quando nessuno dei genitori c'era a controllarle? 
A chi di loro due è attribuibile la responsabilità della morte della figlia?

-
L'Autore si serve del punto di vista di entrambi - Sarah e Angus - per immergerci totalmente nella storia; e se tramite Angus otteniamo una visuale apparentemente più razionale e sensata della versione dei fatti, con Sarah invece siamo al centro di una vera e propria tempesta psicologica ed emotiva.
Se Angus pare avere la "verità in tasca" che lo rende quasi più sereno (per quanto triste per la perdita della gemella), Sarah ci appare in preda a tormentate domande e perplessità, che lacerano la sua anima, che fanno sanguinare il suo cuore, gettandola nello sconforto al pensiero di non aver fatto ciò che era sufficiente per salvare la piccola morta; sconforto che la spinge a fare di tutto per risparmiare almeno altro dolore alla figlia viva.

Chiunque essa sia. Lydia o Kirstie.
Ma scoprirlo diventa fondamentale, con o senza l'aiuto di suo marito, dal quale si sta sempre più allontanando.

Capitolo dopo capitolo, procediamo in un vortice di domande, dubbi, sprazzi di allucinazioni e visioni, tanto da avere il dubbio che l'Autore voglia fare di questo romanzo - in un sapiente misto di thriller e dramma  psicologico - addirittura qualcosa di paranormale, visto che più di una volta ci si chiederà: ma la bimba ha delle allucinazioni dovute al trauma o davvero in quella casa isolata e troppo grande e silenziosa - quasi spettrale, con le sue porte cigolanti, il vento furioso e lamentoso che sbatte dietro le finestre, la pioggia incessante che rende ancora più isolati dal mondo - si nasconde qualche segreto inquietante, che va oltre l'umano comprendere?

Sarah ci appare come una donna fragile emotivamente, la cui ricerca ossessiva della verità (seppur comprensibile) rischia di spaccare quel minimo equilibrio che tutti sembravano aver raggiunto dopo tanti mesi dal lutto che li aveva sconvolti.

Ma chi, tra lei e Angus (che sembra sapere troppe cose che lei invece ignora), è più vicino alla verità ed è quindi in grado di rivelarla, aiutando l'innocente sopravvissuta dagli occhi di ghiaccio, tanto incantevole e angelica d'aspetto quanto inquietante negli atteggiamenti e nell'ostinato silenzio in cui si barrica, a non impazzire?

Tanti saranno i problemi che emergeranno e con i quali Sarah e la figlia dovranno avere a che fare, e che sembreranno allontanare tutti da tutti, mentre la verità, proprio quando sembrerà venire a galla, ridiventerà nuovamente più confusa e annebbiata, ed ogni certezza rischierà di crollare, buttando tutti nella rabbia, nel risentimento, nel senso di colpa, nello smarrimento più cupo, dal quale sarà difficile uscire indenni...

Una storia molto intrigante, che ti rapisce sin dalle prime pagine, che trae forza da tanti elementi: dal fascino che da sempre esercitano i gemelli, soprattutto gli omozigoti identici; dallo spazio dato ai risvolti psicopatologici legati al lutto, alle perdite importanti, e a come essi incidono sulle relazioni familiari; dallo scenario naturale che, in quanto selvaggio, isolato, spesso lugubre, spettrale, ululante - con i suoi venti e le sue bufere - è molto appropriato al tipo di vicende narrate, che in certi momenti, come già ho detto, sembrano sfiorare il sovrannaturale e che di certo sconfinano nell'incubo, nella paranoia psicologica, nel potere ipnotico delle allucinazioni frutto di dolori e traumi, troppo grandi da affrontare e per i bambini e per gli adulti.

Se dovessi trovare un'unica "pecca" a questo libro, essa risiederebbe nel modo di gestire il finale, il quale di per sè non mi ha deluso, se non fosse che ho avvertito un che di frettoloso; è pur vero che la parte interessante e affascinante sta "al centro", e quando si giunge alla soluzione di tutto, beh c'è poco da aggiungere, perchè tutti i nodi son venuti al pettine, anche se c'è poco da gioire perchè il dolore resta e si sentirà sempre.
Non posso che darne un parere assolutamente positivo e consigliarvene la lettura!!
Un intreccio avvincente e intenso, un ritmo serrato, uno sfondo accattivante; ogni elemento di questo romanzo coinvolge emotivamente il lettore, il quale si ritrova a divorare ogni capitolo col fiato sospeso, cercando di districarsi tra fantasie allucinatorie e realtà.


Recensioni riproposte:


Segnalazione: IL VIAGGIO. Vol 1. Memorie di Nael #1 di Francesca Riscaio



Buon pomeriggio, cari lettori.

Proseguono le segnalazioni sul blog.
Questa volta vi  parlo di un fantasy che per ora è pubblicato solo in formato digitale.

IL VIAGGIO. Vol 1.
Memorie di Nael #1
di Francesca Riscaio

EDITORE: Autopubblicato – Narcissus
GENERE: High Fantasy, Saghe Fantasy
PREZZO: € 4,99 (formato digitale attualmente)
ANNO DI PUBBLICAZIONE: 2015
PAGINE: 544
LINK UTILI


Acquisto IBS        I-Tunes      Amazon

Sinossi

Alla fine della Quarta Era di Nael, un gruppo di cavalieri di Sar, ultimi discendenti del popolo degli  Astani, si imbatte, suo malgrado, in un antico manufatto dal sorprendente potere, fuso con il braccio di una giovane donna senza memoria.
L’evento determina una catena di avvenimenti che sconvolgerà per sempre le loro esistenze, minando la stabilità dei regni delle Terre Continentali: il destino dei mortali verrà ancora influenzato dal fato di esseri e razze le cui tracce sono perse nella notte dei tempi.
Così inizia il viaggio degli ignari protagonisti di un disegno generatosi dal più improbabile degli incontri: un Aran Gan Har che sfugge le sue genti, un condottiero traditore di Sar, un Selnita reietto dell’Esercito della Notte Perenne si muoveranno alla ricerca della Portatrice, nel disperato tentativo di salvarla dal potere della reliquia di cui è prigioniera e di sottrarla alle trame dell’Imperatore della Luce e del Cerchio dei Maghi, mentre il Dio dimenticato della Tenebra e del Fuoco compie la sua vendetta.

Presentazione dell'autrice.
Mi chiamo Francesca. Sono nata a Città della Pieve, il 12 agosto del 1975, vivo a Perugia, lavoro a Castiglione del Lago. Leggo e scrivo da quando ho imparato a farlo. Amo disegnare e considero il disegno una forma diversa di scrittura (e viceversa). Ho studiato per diventare copywriter e ho lavorato per molto nell’ambito pubblicitario. Quando il settore è entrato in crisi, la mia vita ha preso altre strade, ma non ho mai abbandonato la scrittura. In questa mi sono rifugiata per non inaridirmi nel tempo in cui ho vissuto come cemento tra i mattoni. “Il viaggio” è stata la mia sfida, il risultato del mio non arrendermi e non abbandonare completamente le mie speranze. Ne sono fiera. Non posso modellare la realtà e piegarla ai miei desideri, ma ne “Il viaggio” ho raggiunto un buon compromesso con la storia che avevo dentro. Vorrei che il mondo da me immaginato accogliesse quante più persone possibili. Credo fortemente che possa essere un buon rifugio: è ciò che mi piace pensare. Per me lo è stato.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...