martedì 2 febbraio 2016

Anteprima Sonzogno: "La vita segreta e la strana morte della signorina Milne" di Andrew Nicoll, in libreria dal 25 febbraio‏



Buongiorno, carissimi lettori!
Questa mattina vi segnalo che è in uscita il prossimo 25 febbraio un nuovo appassionante giallo - ispirato a vicende realmente accadute!! -, edito da Sonzogno, che tiene avvinto il lettore fino all’ultima pagina con una trama sorprendente, personaggi accattivanti, morbose atmosfere.


La vita segreta e la strana morte della signorina Milne
The Secret Life and Curious Death of Miss Jean
di Andrew Nicoll


Sonzogno Editori
Trad. Marinella Magrì
pp. 352
 € 16.50
ebook 9.99€

«Nicoll costruisce un intrigo tutto da dipanare e un finale a sorpresa, proprio alla Agatha Christie» 
THE NATIONAL

Trama

Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. 
Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. 
Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. 
Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni diventano elusivi e reticenti? 
E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? 

La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. 
A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall’attento sergente Frazer, agente della polizia locale. 
Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. 

Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, questo caso viene riaperto con sapiente talento narrativo e tocchi di britannico humour.

L'autore.
Andrew Nicoll è nato e vive in un paese vicino a Dundee, in Scozia. Dopo aver fatto, per breve tempo, il taglialegna, ora lavora a tempo pieno come giornalista. Il suo primo romanzo, Non sarà mai inverno (Sonzogno 2012), è stato un bestseller internazionale
.

lunedì 1 febbraio 2016

Emozioni in versi: "Sera di febbraio" (U.Saba)



Benvenuto, Febbraio! ^_-

Spunta la luna.
Nel viale è ancora
giorno, una sera che rapida cala.
Indifferente gioventù s'allaccia;
sbanda a povere mète.
Ed è il pensiero
Della morte che, in fine, aiuta a vivere.

(Umberto Saba)

I titoli più belli



Qualche volta, il lunedì, mi ricordo della rubrica dei titoli più carini.
Questo è uno di quei lunedì  ^_-

Quale titolo preferite?
Come sempre, cliccando QUI potrete leggere le trame ;=)


LA MERAVIGLIA DEGLI ANNI IMPERFETTI
(C. Sanchez)

L'AMORE, QUANDO TUTTO E' PERDUTO
(Isabelle Autissier)

IL MARE NASCONDE LE STELLE
(F. Barra)

domenica 31 gennaio 2016

Recensione: IL SIGNORE DEGLI ANELLI. Le due Torri di J.R.R. Tolkien



Non so se c'è mai stato un altro libro che io abbia letto con tanta lentezza.
Eh sì perchè, nonostante tra le mani avessi un capolavoro della letteratura fantasy, la mia lettura de Le due torri - il seguito di La compagnia dell'anello - è proceduta piuttosto lentamente.
Tortuosa come il viaggio di Frodo verso la propria perigliosa destinazione, in pratica ^_^
E mi aspetta ancora il terzo, con quale completerò l'obiettivo della Reading Challenge "Libro con più di mille pagine".

Come sempre, aspetto i vostri pareri, se avete letto il libro o vi piacerebbe addentrarvi in questa incredibile avventura!

N.B: POSSIBILI SPOILER SUL PRIMO LIBRO!

IL SIGNORE DEGLI ANELLI.
Le due Torri
di J.R.R. Tolkien

Ed. Bompiani
Trad. Q. Principe
540 pp
12.50 euro
2012
Le due Torri si apre presentando al lettore tre scenari, tutti incentrati sugli amici della Compagnia, che ormai sono separati e continuano a lottare per un'unica nobile causa, che ruota attorno alla distruzione dell'Anello.

Boromir è morto dopo aver cercato di sottrarre l'Anello a Frodo, ma prima di andarsene per sempre ha salvato la vita ai due Hobbit Merry e Pipino, che sono stati fatti prigionieri dai malvagi e affamatisismi Orchi; riescono a fuggire e trovano soccorso presso i simpatici Ent, esseri giganteschi, mezzo vegetali e mezzo umani, finendo sotto la protezione di Barbalbero.

Intanto i valorosi Aragorn, Legolas, Gimli ed in seguito Gandalf (che nel frattempo non è affatto morto come tutti credevano, anzi è divenuto Gandlalf il Bianco, quindi più saggio e potente) nel cercare con preoccupazione i due piccoli amici rapiti, avranno modo di lanciarsi in imprese audaci.
Infatti, vanno in soccorso di Re Theoden del Mark di Rohan, pronto alla battaglia con l'esercito di Sauron nel Fosso di Helm. 
Aragorn stringe alleanza con i guerrieri di Rohan, un popolo fiero e luminoso come l’argento di cui si veste, che per secoli ha resistito all’assalto delle tenebre. 

E infine ci sono loro, Frodo e il devoto servo e amico Sam, che s’imbattono in Gollum-Smèagol, l’antico possessore dell’Anello, e lo costringono a condurli verso il Monte Fato. 
Ma il cammino per giungere al luogo desiderato non sarà dei più semplici, e gli ostacoli, le difficoltà, i dubbi saranno sempre tanti...

Recensire questo romanzo potrebbe essere, per me, un'impresa semplice e allo stesso tempo complessa, perchè sono consapevole della ricchezza della trama, dei personaggi coinvolti, delle complicate relazioni tra gli episodi narrati e proprio codesta ricchezza non riesco a "rendervela", a comunicarvela tutta, il che mi spiace; ma mi consola l'idea che sarebbe sciocco e poco utile se tentassi di raccontarvi ogni cosa nei minimi particolari, presa dalla premura e dal timore di non essere esaustiva.
Insomma, per farla breve, vi dovrete accontentare di un semplicissimo parere su questo secondo libro della bellissima trilogia. ^_^

Come non apprezzare la capacità dell'Autore di immergerti in toto nel suo mondo? Un mondo che si svela davanti agli occhi del lettore in tutta la sua interezza ma gradualmente; il lettore, in fondo, non è altro che il decimo membro della Compagnia dell'Anello, e segue le avventure di questi amici molto da vicino, vivendo con loro le emozioni del viaggio, il fascino dell'avventura, la paura dei più disparati pericoli, la speranza di riuscire nella propria missione.

Il modo di narrare di Tolkien fa sì che il lettore cammini accanto ai personaggi su cui via via si sofferma l'attenzione, guardando con i loro occhi l'ambiente che li circonda, che è descritto minuziosamente, dando un'idea vivida di dove ci si trova (e di come sia necessario mettere in allerta tutti e cinque i sensi): dal cielo che si copre di ombre e tenebre minacciose al puzzo di lerciume che si è costretti a odorare, e ogni particolare della descrizione dei luoghi (che sono altrettanto vivi quanto le creature che li abitano) dà al lettore la netta percezione delle sensazioni e dei pensieri dei nostri eroi, di come essi affrontino l'ostilità di un ambiente che rischia di essere sempre più coperto e dominato dal Male.

Quando seguiamo ad es Frodo, Gollum e Sam nel loro percorso per giungere al Monte Fato, non possiamo non sentirci coinvolti e quasi in ansia subodorando i pericoli possibili nascosti dietro ogni albero alto e scuro o all'interno di cunicoli bui dove, da un momento all'altro, può sbucare una creatura mostruosa e decisamente poco amica...
E ne sbucano, eh, statene certi!

I nostri amici dell'Anello non possono non piacerci, non è possibile non simpatizzare con loro, perchè riescono a essere buffi e divertenti - come Pipino e Merry - e dar vita a scene che fanno sorridere, o impavidi e pieni di valore - com'è il caso di Aragorn e Legolas -, o saggi e rassicuranti - Gandalf - e poi ancora fragili e comunque coraggiosi come Frodo e impulsivi ma fedeli come Sam.
E che dire di Gollum?
Confesso che, benchè sia un personaggio schizzato, dalla doppia personalità, isterico, infido, bugiardo, traditore, petulante e lagnoso - oltre che viscido e brutto -, io lo amo..! La parte più vivace e interessante per me è proprio quella relativa al viaggio di Frodo, Sam e Gollum, che è così buffo col suo modo di parlare da sembrare spesse volte un ragazzino capriccioso con cui avere pazienza, fermo restando che è invece un essere da cui guardarsi le spalle.
E Frodo e Sam lo sanno; il primo è consapevole di quanto l'aiuto dell'ex-hobbit sia indispensabile per la loro terribile missione, e che quindi è necessario sopportare le follie e gli sbalzi d'umore del loro poco gradito compagno di viaggio; invece Sam, più impetuoso caratterialmente, non fa che beccarsi con Gollum, al quale mostra aperta antipatia, percependo - forse più di Frodo - quanto la natura malvagia della creatura sia predominante rispetto a quella più buona.

Il romanzo ovviamente si interrompe sul più bello e una mezza tentazione - simile alla forza magnetica e sconosciuta che l'Anello esercita su Frodo e su chiunque lo brami - di iniziare il terzo immediatamente mi stava afferrando.., ma sono stata più forte e per ora rinvio la lettura dell'ultimo capitolo, Il ritorno del Re.



libro con più di mille pagg

Anteprime Febbraio-Aprile: "Splendi più che puoi" di Sara Rattaro.. e non solo



Sfogliando la rivista Il Libraio di febbraio (online), ho notato con molto piacere alcune interessanti anteprime.
La prima che condivido con voi è questa: torna in libreria la bravissima Sara Rattaro con una nuova storia profonda che ci ricorda come dal dolore può rinascere la speranza.


SPLENDI PIU' CHE PUOI
di Sara Rattaro


Ed. Garzanti
16.90 euro
31 MARZO 2016
Trama

L'amore è così: ti travolge all'improvviso, senza mai chiedere il per messo e trascinandoti in un sogno.
E' successo così ad Emma quando per la prima volta ha incontrato Marco, che da subito ha capito come prendersi cura di lei. 
Con lui ogni cosa è meravigliosa, perfetta. 
Almeno fino a quando Marco non inizia a ricoprirla di attenzioni troppo insistenti, accompagnati da continui sbalzi d'umore e da una gelosia incontrollabile.
Tanto che Emma fatica a riconosce l'uomo accanto a lei. Non sa più chi sia. E non sa come riprendere in mano la propria vita. 
Ma quando diventa madre, il sorriso della piccola Martina che cresce le dà il coraggio di cambiare il suo destino. 
Di dire basta. Di affrontare la verità. 
Una verità difficile da accettare, da cui si può solo fuggire. 
Perché il cuore, anche se è spezzato, ferito, tormentato, in fondo sa come tornare a volare. 
Come tornare a risplendere. Più forte che può.


L'autrice.
Laureata in Biologia e in Scienze della Comunicazione, Sara Rattaro ha frequentato il master in Comunicazione della Scienza «Rasoio di Occam» a Torino prima di essere assunta come informatore farmaceutico. Coltiva da sempre la passione per la scrittura, le sue storie si ispirano ai racconti delle persone che incontra.Il suo esordio narrativo è con "Sulla sedia sbagliata" (Morellini, 2010). Un uso qualunque di te, il suo secondo romanzo, Giunti 2012, da marzo a maggio ha avuto 5 ristampe, ed è stato venduto in Spagna, Germania, Olanda, Bulgaria, Russia, Ungheria e Turchia. Il terzo romanzo di Sara, Non volare via, è pubblicato da Garzanti (maggio 2013) con grande successo e così pure Niente è come te
.

Recensioni correlate:

E dopo aver promesso di sbagliare, Pedro Chagas Freitas propone ai suoi lettori un'altra impegnativa promessa:


sabato 30 gennaio 2016

Cito e canto L'ULTIMO BACIO (Carmen Consoli)



La dolcezza e la passione racchiuse in un bacio, raccontate a parole e con la musica:

"L’attirò a sé e la baciò. Fiamma sentì il suo cuore sciogliersi come oro nella forgia.Era solo un bacio, si disse Lorenzo. Solo un bacio, si ripeté, accarezzando le guance di Fiamma. Perché mai avrebbe potuto esserci altro. Solo un bacio, si ripromise, mentre indugiava su quelle labbra morbide con le proprie. Ancora per un poco… Quando, però, Fiamma Giraldini le schiuse per lui, il tempo divenne magicamente infinito. Era il tempo di due amanti, che rubavano un attimo soltanto per loro, stretti dall’urgenza di as-saporarsi e respirarsi. Con gli occhi chiusi, imparare a vedersi con l’anima. Sentire il fuoco nel buio delle loro palpebre abbassate.Solo un bacio, pensava Lorenzo, tenendo tra le mani il volto di Fiamma, tormentato dal bisogno di stringerla a sé, averla come mai il mondo avrebbe permesso, né accettato. Ma, in quel momento, non sembrava esistere un mondo al di fuori del loro abbraccio, perché quello che stavano regalando l’uno all’altra non era solo un bacio. Come Fiamma Giraldini non era solo una donna. Mentre lui… lui non era niente, da qualunque mondo lo avessero guardato.".


venerdì 29 gennaio 2016

LeggendOrientale: I MILLE MODI DELL’AMORE di Mako Yoshikawa



Un altro romanzo arricchisce la rubrica dei Narratori dell'Est, e credo si tratti di un libro poco noto.


I MILLE MODI DELL’AMORE 
di Mako Yoshikawa


Ed. Piemme
trad. A. Romeo
336 pp
Sinossi

Non è facile trovare la propria strada quando si hanno ventisei anni e un amore finito alle spalle, un amore assoluto, totale, irrecuperabile perché lui, Philip, è morto in Nepal in un incidente di montagna. 
Ora accanto a Kiki c'è Erik, bello, affettuoso, attento e avviato a un'ottima carriera, ma Philip non la lascia mai. 
Presenza eterea e inafferrabile, le appare di continuo, si accoccola nel camino, le si siede accanto, discreto ma inesorabile. 
In cerca della sua verità Kiki ripercorre la vita delle donne che l'hanno preceduta, soprattutto quella della nonna, che, venduta a quattordici anni, è diventata geisha e in questo intreccio generazionale riesce a fare i conti con il suo passato.

L'autrice.
Mako Yoshikawa è l'autrice di due romanzi, 
One Hundred and One Ways e Once Removed, ha ricevuto dei premi per la sua scrittura, tra cui il Radcliffe Fellowship.
Come critico letterario ha pubblicato numerosi articoli e saggi, questi ultimi apparsi nel Missouri Review, Southern Indiana Review, e Best American Essays 2013.


Frammenti da IL PROFUMO DELL'ORO



Buon pomeriggio, cari lettori!
Da lettrice folle qual sono, ieri pomeriggio ho iniziato la lettura di un altro libro...; eh sì, perchè quelli già in lettura non mi bastavano o.O

Un grazie alla Rizzoli per avermi mandato il romanzo IL PROFUMO DELL'ORO in formato digitale, che attualmente sto leggendo con vivo interesse.

Un pezzettino per voi

"Camminarono fianco a fianco senza sfiorarsi, con Domenico che li seguiva come un giovane soldato. 
In alto, nel cielo del mattino, la luna biancheggiava ancora.
«Avete mai guardato la luna, Donna Fiamma? Vi siete mai chiesta se qualcuno ci osserva da lassù, tra le stelle? Cosa vedrebbe? Formiche che si affannano a scavare nella terra alla ricerca di qualcosa che si trasforma senza cambiare mai. Qualcosa da cui non nasce niente, che non genera niente. Lo fondiamo, lo puliamo, lo lavoriamo e poi tutto da capo, ancora e ancora. Ma resta comunque oro. Sempre lo stesso oro che è stato estratto dalle viscere della terra.»".

Recensione: TORNATA DALL'INFERNO di Claire Ly



Una storia vera, che non solo ci lascia entrare nei campi di lavoro in cui fu costretta a vivere (se di vita si può parlare) la popolazione cambogiana tra il 1975 e  il 1979, ma che ancor più è una testimonianza di fede, di un cammino interiore dall'odio all'amore.


TORNATA DALL'INFERNO
di Claire Ly


Ed. Paoline
trad. A. Venuta
168 pp
11 euro
2006
Nell'aprile del 1975 la Cambogia è stata travolta dall'uragano dell'ideologia rivoluzionaria dei khmer rossi, che tentarono di ricostruire una nuova società in cui fosse abolita ogni forma di imperialismo, di "occidantalismo", dove tutto ciò che era "nemico" andava eliminato senza pietà, a cominiciare dai ricchi borghesi e dagli intellettuali.

E Claire è sia l'uno che l'altro: viena da una famiglia benestante, di città, ed è una donna molto colta, con una laurea in Diritto e Filosofia.
Insomma, il bersaglio ideale del folle tentativo di epurazione da parte dei rivoluzionari, che in quattro anni uccideranno due miioni di persone.

Claire, al momento della rivoluzione, ha un bimbo piccolo di cui prendersi cura, un altro in grembo, il fratello minore e la madre; dovrà armarsi di tutta la forza necessaria - di corpo e di spirito - per affrontare quella che sarà di certo la prova più difficile della sua vita: resistere, sopravvivere all'inferno dei campi di lavoro nelle risaie, alla malnutrizione, all'indottrinamento forzato, alle umiliazioni, alla paura quotidiana che accada l'irreparabile ai propri cari..., adattarsi alla nuova realtà di "compagna contadina" in mezzo a dei pazzi fedeli a Pol Pot, pur restando interiormente se stessa.

Restare se stessa.
Ma chi è in realtà Claire Ly? E cosa vuol dire per lei non soccombere davanti alla nuova ideologia di pensiero khmer? Quale pensiero e quali convinzioni personali la donna oppone al modo di fare imperante?

Claire, come tutti i cambogiani, è buddista, e questa filosofia di vita regola tutti i rapporti umani all'interno della società; in particolare, alla base di tutto, c'è il ciclo del karma: la vita attuale non è altro che la diretta conseguenza di quella precedente, per cui se adesso soffriamo, è perchè lo meritiano, in quanto prima di reincarnarci evidentemente abbiamo vissuto male, in modo contrario agli insegnamenti dell'Illuminato Buddha, che insegna la Via della Saggezza.

E benchè alla filosofia di vita buddhista Claire abbia sempre creduto, ora, in una situazione di estrema confusione e incertezza, essa non riesce più a guidarla, a soddisfare le mille domande che la malvagità e le ingiustizie fanno scaturire nel suo cuore e nella sua mente: Claire non ha idea di cosa sia davvero e di come si raggiunga la Via di Mezzo, la giusta strada predicata da Buddha...

"Ogni giorno che passa il mio cuore, il mio spirito si chiudono in una morsa di odio e di collera inesprimibile".

Le ingiustizie subite in nome di una rivoluzione violenta, crudele, folle, di un regime dittatoriale che di buono non ha nulla, ma che anzi calpesta ogni forma di umanità, di rispetto per l'altro, fa sì che Claire non riesca a vedere nulla di positivo nella saggezza buddhista, che non fornisce alcuna risposta a tanta sofferenza.

Delusa quindi dal principio del kharma, ormai in balia dell'odio e del rancore verso gli oppressori, la donna decide di prendere come Testimone delle proprie sofferenze il Dio degli occidentali, il Dio della Bibbia, che si dice sia un Dio d'amore, mesericordioso, giusto.

Di fronte agli stupidi tentativi di indottrinamento dei khmer, Claire matura un atteggiamento di silenzio rancoroso, volto unicamente alla sopravvivenza sua e dei suoi cari; infatti, il pensiero dei suoi figli, la speranza che per loro possa esserci un futuro più giusto, è ciò che le impedisce di arrendersi, costringendola a stringere i denti, cercando mille trucchetti per mangiare e per non farsi ammazzare.

E intanto in lei cresce il dialogo interiore col Dio Testimone:

"Lo ringrazio soprattutto per avere accettato di essere il mio Testimone, un interlocutore silenzioso che mi sta accanto nei momenti di collera, nel mio spirito di vendetta beffarda, nel mio odio che mi permette di sopravvivere. La sua compagnia silenziosa ma preziosa mi ha salvato dalla vera follia, mi ha aiutata a non perdermi in questo mondo di violenza gratuita..."

e inevitabilmente, pian piano, Claire comprende che non è più sola!
Nonostante l'esperienza nei duri campi di lavoro l'abbia tenuta prigioniera per diverso tempo, Claire ha continuato a contrapporre alla follia cieca che la circondava, tutta la propria razionalità e lucidità di donna che pensa, ragiona, riflette, si fa domande, chiama in appello le proprie conoscenze culturali, e che in virtù di questa sua "arma" (l'intelligenza, il ragionamento...) non smette di sentirsi responsabile della propria vita, a dispetto dell'ineluttabile kharma insegnatole, e adesso un pensiero confortante si sta insinuando nella sua mente: non è sola ad affrontare tutto questo.

Un pensiero del genere diventa la chiave per liberare il suo cuore da una sorta di prigione interiore.

Quindi - ci si potrebbe chiedere - la buddista si converte al Dio dei cristiani così, senza troppe domande o dubbi, senza riserve, perchè la misericordia di Dio è più "conveniente" del kharma di Buddha?

Beh, se leggerete questo libro, vi renderete conto di una cosa da subito: Claire è una donna che sa il fatto suo, estremamente razionale, con un invidiabile approccio "scientifico" alla realtà, anche a quella "metafisica", sovrarazionale. E' una donna che non si accontenta di spiegazioni retoriche, convenzionali, ma che pretende spiegazioni vere, convincenti, non sentimentali, di "di cuore", ma "di testa".
Claire, una volta, fuori dall'inferno, non rinnega l'aiuto che il suo silenzioso Dio Testimone le ha dato, impedendole di impazzire, ma non per questo gli si abbandona totalmente e subito, piuttosto manifesta molte riserve nei confronti della religione (cattolica), ed è frenata dal dubbio di lasciare la propria religione orientale per infilarsi in quella occidentale.

Ciò che a lei interessa è capire se il suo può essere e diventare un cammino spirituale in cui al centro vi è unicamente Dio, e il suo rapporto personale con Lui.

Emerge nel racconto di questa sopravvissuta tutta la forza del suo carattere, la sua personalità combattiva, tenace, la consapevolezza che a niente e nessuno si deve mai vendere la propria libertà e identità, neanche a coloro che si aspettano da te gratitudine per averti accolto dopo la tua tragedia.
Claire non ha peli sulla lingua e ci descrive in modo onesto, lucido, concreto e pragmatico tanto la sua vita sotto il regime khmer, quanto il dopo, e in nessun caso la vediamo vestire i panni della povera vittima, che si autocommisera; Claire non nasconde i propri sentimenti di odio, di vendetta e di rancore verso il nemico, non si sforza di dare di sè un'immagine diversa, neanche dopo diversi anni dalla terribile esperienza in Cambogia; non nasconde il proprio disprezzo per chi l'ha fatta soffrire neanche quando, a scrivere, è ormai una donna cristiana.
Non ci nasconde gli interrogativi, le perplessità circa la nuova fede alla quale si è accostata una volta libera, e anzi arrendersi ad essa non sarà una passeggiata, bensì una sfida.
Una sfida inizialmente lanciata a questo Dio sconosciuto, e poi a se stessa, fino a quando il folle amore del Nazareno non l'ha raggiunta e travolta, senza più riserve.

Una testimonianza vera, raccontata con molta semplicità e con vivo realismo, che ci lascia comprendere come la fede sia stata un'ancora di salvezza nelle difficoltà per questa donna, che prima di cercare una religione "nuova" per abbandonare la "vecchia", si è messa alla ricerca e all'ascolto di se stessa, dei bisogni del proprio cuore, della necessità di uscire dall'uragano di violenza che la stava travolgendo per trovare riposo nell'amore sereno di un Dio che aspetta e ascolta, paziente.
Devo dire che mi aspettavo un maggiore coinvolgimento emotivo da questa lettura, cosa che non c'è stata ma non in virtù dei fatti narrati in sè, bensì per "come" sono narrati, vale a dire con un certo "distacco", quasi con freddezza, ma probabilmente questo potrebbe essere dato da un fatto puramente culturale (ogni civiltà/cultura, del resto, ha un proprio modo di affrontare il dolore e di manifestarlo).

Consigliato, in particolare a chi ama le storie vere e quelle in cui si testimonianza della propria fede.


READING CHALLENGE
 libro tratto da una storia vera

giovedì 28 gennaio 2016

Novità Rizzoli: IL PROFUMO DELL'ORO di Lorena Bianchi, dal 28 gennaio in libreria



Carissimi lettori, è da oggi in libreria un romanzo con protagonista una giovane donna forte ed esperta nel lavorare l'oro, convinta che, come esso, anche l'amore sia eterno...


IL PROFUMO DELL'ORO
di Lorena Bianchi


Ed. Rizzoli
432 pp
19 euro
9,99 euro (book)
dal 28 gennaio 2016
Il gioiello più prezioso è l’amore. 
Il destino li ha messi a dura prova. 
Sarà l’opera d’arte perfetta a unirli.


Trama

Fiamma ha diciott’anni, è impulsiva, determinata e negli occhi nasconde una forza che ancora non conosce. Insieme a Menico, apprendista di casa Giraldini, è cresciuta imparando l’arte di suo padre, messer Vincenzo, uno degli orafi più famosi di Roma.

Ma un giorno i committenti dei Giraldini cominciano a preferire gli ori raffinati di Benvenuto Cellini. Fiamma, decisa a scoprire i segreti di quell’artigiano, corre alla bottega di Cellini. Lì conosce se stessa, il proprio corpo e una passione travolgente: nell’attimo in cui incontra gli occhi smeraldo dell’orafo Lorenzo de Luna capisce che non potrà più tornare indietro.

Lorenzo le insegna un nuovo modo di forgiare i gioielli, incastonando nel metallo non solo le pietre preziose, ma anche i sentimenti e i desideri più nascosti. 
L’intensità dei loro incontri, però, ben presto si interrompe. 
Fiamma ricomincia la sua vita dall’inizio e torna a lavorare l’oro, questa volta da sola; e ogni giorno, mentre perfeziona la sua arte, ricorda i tempi in cui Lorenzo la rendeva felice. 
È convinta dell’eternità dell’oro, ma anche di quella dell’amore…

L'autrice.
Lorena Bianchi e nata e vive a Genova, dove lavora in una banca; è appassionata di storia, arte e teatro. Questo è il primo romanzo pubblicato col suo vero nome.
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