Buongiorno, cari lettori!
Eccoci con un nuovo appuntamento...
Dopo aver dato un'occhiata a quegli autori che hanno odiato il loro personaggio più famoso (QUI) o quelli che hanno finito per detestare le loro opere più apprezzate (QUI), oggi vedremo alcuni autori che hanno odiato i film tratti dai loro libri più famosi.
L'autrice di MARY POPPINS, Pamela Lyndon Travers, non gradì molto il film Disney ispirato alla sua bambinaia; pur avendone approvato lo script, pare che diverse modifiche apportate dalla Travers siano state in gran parte disattese. In particolare, la scrittrice non gradì che la personalità della Poppins fosse stata del tutto cambiata; ad ogni modo, dopo diversi incontri di fuoco, seppur riluttante approvò la pellicola ma ottenne che Disney non toccasse il resto della serie. Sappiamo che, tempo dopo, la "battaglia" di Walt Disney per ottenere i diritti del romanzo per farne un film, lo divenne essa stessa (Saving Mr Banks).
Quanti di voi apprezzano il film SHINING di Stanley Kubrich, tratto dall'omonimo romanzo di Stephen King?
Ebbene, il maestro dell'horror nutriva grandi aspettative sul regista, da lui molto ammirato, ma restò deluso dal risultato finale del film.
Secondo lo scrittore, Kubrick non riuscì a cogliere il lato inumano e malvagio dell'Overlook Hotel, finendo per attribuire il male ai personaggi, ottenendo quindi una sorta di film-tragedia con sfumature solo vagamente soprannaturali. Non credendoci lui, come poteva rendere il film credibile per gli spettatori?
Non solo, ma King non approvava neanche che Jack Nicholson avesse interpretato il protagonista dandogli da subito l'aria da folle, quando invece la pazzia si impossessò di Jack Torrance solo più tardi.
King definì il film di Kubrick "una grande, bella Cadillac con nessun motore al suo interno".
Personalmente non avevo mai saputo, prima di fare ricerche per questo articolo, che ci fosse una trasposizione cinematografica de IL GIOVANE HOLDEN, dal titolo "Questo mio folle cuore" (My Foolish Heart).
Trasposizione che l'autore del romanzo, Jerome D. SALINGER, odiò con tutto se stesso e che lo scoraggiò tanto rispetto ad Hollywood da spingerlo a non dare mai alcun permesso per farci altri film!
Anche ANTHONY BURGESS, autore di ARANCIA MECCANICA (cosa che abbiamo già detto in un altro post relativo a questa rubrica), arrivò a detestare il film tratto dal suo celebre romanzo; già il libro stesso, l'autore avrebbe voluto non gli fosse mai venuto in mente di scriverlo, il film poi lo rese ancora più odioso perchè divenne il mezzo più immediato per esaltare il sesso e la violenza, il che non rientrava nei suoi intenti.
WILLY WONKA E LA FABBRICA DI CIOCCOLATO è il film del 1971 tratto da "La fabbrica di cioccolato" di Roald Dahl, film che l'autore non apprezzò affatto, a cominciare dall'attore Gene Wilder, che diede vita ad uno Willy Wonka "pretenzioso" e "rimbalzante", per proseguire col regista (Seltzer), che Dahl riteneva privo di alcun talento o di stile.
Si ripromise che mai più i produttori di film avrebbero messo le mani sui suoi sequel per rovinarglieli, o almeno non fino a quando lui fosse stato vivo..
QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO - film del 1975 diretto da Miloš Forman. - è uno dei film più famosi del cinema contemporaneo, ha vinto numerosi riconoscimenti... eppure lo scrittore Ken Kesey non ne restò chissà quanto colpito.
Inizialmente, avrebbe dovuto dare il proprio contributo alla produzione del film, ma per due settimane ne restò fuori; dopo che la pellicola fu pronta, pare si sia rifiutato per lungo tempo di guardarla e, quando si decise a farlo, restò amareggiato perché in essa non si teneva conto del punto di vista di Bromden; e poi avrebbe preferito Gene Hackman a Nicholson....
RICHARD MATHESON, autore di IO SONO LEGGENDA, non ha mai amato gli adattamenti del suo libro.
Già nel 1964. L'ultimo uomo sulla Terra , interpretato da Vincent Price e ispirato al libro in questione, lo deluse, pur essendo esso forse il più fedele alla sua storia.
Un'altra versione, The Omega Man (1975: Occhi bianchi sul pianeta Terra), interpretato da Charlton Heston, se ne discostò proprio.
E l'ultimo adattamento, del 2007, con Will Smith?.Quando Io sono leggenda di Lawrence è stato annunciato, l'autore ha commentato: "Non so perché Hollywood sia tanto affascinato dal mio libro quando poi non hanno mai cura di tener conto di ciò che ho scritto".
Il film di Lawrence, tra l'altro, ha un finale totalmente diverso dal romanzo...
American Psycho, romanzo di Bret Easton Ellis del 1991, è stato portato sul grande schermo da Mary Harron, e vede Christian Bale nei panni del protagonista, Patrick Bateman, giovane ricco che di notte si trasforma in crudele omicida. L'autrice del romanzo non ha molto apprezzato l'adattamento cinematografico, che perde l'humour nero presente nel romanzo, oltre ad averne apportato diversi cambiamenti; inoltre ha lamentato il finale del film, che, pur essendo destinato ad essere ambiguo, si è rivelato di gran lunga troppo letterale per i suoi gusti.