giovedì 17 novembre 2016

Prossimamente in libreria: IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI di Carlos Ruiz Zafòn - IL GIARDINO DEI COSACCHI di Jan Brokken - PER RIVEDERTI ANCORA di Jojo Moyes




Prossimi arrivi in libreria: per chi cerca il romanticismo, per chi ama leggere dei grandi letterati del passato, chi cerca il brivido del mistero..


IL LABIRINTO DEGLI SPIRITI
di Carlos Ruiz Zafòn




Ed. Mondadori
trad. B. Arpaia
832 pp
23 euro
USCITA:
22 NOVEMBRE 2016
Barcellona, fine anni '50. Daniel Sempere non è più il ragazzino che abbiamo conosciuto tra i cunicoli del Cimitero dei Libri Dimenticati, alla scoperta del volume che gli avrebbe cambiato la vita. 
Il mistero della morte di sua madre Isabella ha aperto una voragine nella sua anima, un abisso dal quale la moglie Bea e il fedele amico Fermín stanno cercando di salvarlo. 
Proprio quando Daniel crede di essere arrivato a un passo dalla soluzione dell'enigma, un complotto ancora più oscuro e misterioso di quello che avrebbe potuto immaginare si estende fino a lui dalle viscere del Regime.
È in quel momento che fa la sua comparsa Alicia Gris, un'anima emersa dalle ombre della guerra, per condurre Daniel al cuore delle tenebre e aiutarlo a svelare la storia segreta della sua famiglia, anche se il prezzo da pagare sarà altissimo. 

Dodici anni dopo L'ombra del vento, Carlos Ruiz Zafón torna con un'opera monumentale per portare a compimento la serie del Cimitero dei Libri Dimenticati.
Il Labirinto degli Spiriti è un romanzo inebriante, fatto di passioni, intrighi e avventure. Attraverso queste pagine ci troveremo di nuovo a camminare per stradine lugubri avvolte nel mistero, tra la Barcellona reale e il suo rovescio, un riflesso maledetto della città. 
E arriveremo finalmente a scoprire il gran finale della saga, che qui raggiunge l'apice della sua intensità e al tempo stesso celebra, maestosamente, il mondo dei libri, l'arte di raccontare storie e il legame magico che si stabilisce tra la letteratura e la vita.

L'autore.
Carlos Ruiz Zafón è uno degli scrittori più conosciuti nel panorama della letteratura internazionale dei nostri giorni e l'autore spagnolo più letto in tutto il mondo dopo Cervantes. Le sue opere sono state tradotte in più di cinquanta lingue. Ha cominciato la sua carriera nel 1993 con un libro per ragazzi, Il Principe della Nebbia, che, insieme al Palazzo della Mezzanotte e alle Luci di settembre, forma la "Trilogia della Nebbia". A questa serie è seguito poi Marina. Nel 2001 ha pubblicato L'ombra del vento (Mondadori, 2004), il primo romanzo della saga del Cimitero dei Libri Dimenticati, che comprende Il gioco dell'angelo, Il Prigioniero del Cielo e Il Labirinto degli Spiriti: un universo letterario che si è trasformato in uno dei più grandi fenomeni editoriali dei cinque continenti.

IL GIARDINO DEI COSACCHI
di Jan Brokken


Ed. Iperborea
trad.: C. COZZI,, C. DI PALERMO
COLLANA: NARRATIVA
€ 18,50
416 pp
IN USCITA 
 24 NOVEMBRE 2016
«Nella vita mirava solo a tre cose: scrivere, pubblicare, e sposare l'amore della sua vita. In quest'ordine.»

San Pietroburgo 1849, Fëdor Dostoevskij è davanti al plotone d’esecuzione, accusato di un complotto contro lo zar. 
Solo all’ultimo secondo viene risparmiato dalla morte e deportato in Siberia. 
Il ventenne Alexander von Wrangel, barone russo di origini baltiche, ricorda bene la scena quando qualche anno dopo è nominato procuratore della città kazaca dove Fëdor sta ancora scontando la pena, nella logorante attesa della grazia. 
Due spiriti affini, uniti dal fervore etico e intellettuale e innamorati perdutamente di due donne sposate: il giovane baltico della femme fatale Katja, e Dostoevskij della fragile ed eternamente infelice Marija.
Confidenti, complici e compagni di sventura, Fëdor e Alexander si aggrappano uno all’altro come a un’ancora di salvezza nella desolazione siberiana, riuscendo a ritagliarsi un rifugio nel «Giardino dei cosacchi», che diventa un’oasi di pensiero e poesia nella corruzione dell’Impero. 

In un appassionante romanzo «russo» basato su documenti, memorie e lettere giunte fino a noi, Brokken racconta un’amicizia che si intreccia alla storia politica e letteraria di un paese e attraverso la voce del barone Von Wrangel ricompone un ritratto intimo del grande autore ottocentesco. Un uomo «esiliato, tormentato, umiliato e risorto con le sue ultime forze», che vive la scrittura come una necessità febbrile e un’ossessiva indagine sul lato oscuro dell’animo umano, in perenne lotta con i debiti, la malattia e una vita estrema in cui riecheggiano tanti motivi dei suoi capolavori letterari.


L'autore.
Jan Brokken (1949), scrittore, giornalista e viaggiatore olandese, noto per la capacità di raccontare i grandi protagonisti del mondo letterario e musicale, ha pubblicato numerosi romanzi di successo che la stampa ha avvicinato a Graham Greene e Bruce Chatwin, come l’esordio narrativo De Provincie (1984), da cui è stato tratto un film, Nella casa del pianista (Iperborea 2011) sulla vita di Youri Egorov e Anime baltiche (Iperborea 2014), viaggio in un cruciale ma dimenticato pezzo d’Europa. L'ultimo suo libro pubblicato da Iperborea è Il giardino dei cosacchi (2016).


PER RIVEDERTI ANCORA
di Jojo Moyes



Oscar Mondadori
12.50 euro
Data uscita:
29 NOVEMBRE 2016
Dall’autrice rivelazione di Io prima di te una pagina di storia segnata dalla forza dei sentimenti.

Sydney, 1946. Oltre 650 mogli sono pronte a salpare verso l’Inghilterra, per raggiungere i soldati che hanno sposato in tempo di guerra. 
Al posto della nave di lusso su cui credono di imbarcarsi trovano però la HMS Victoria: una portaerei carica di uomini.
Inizia così il viaggio che cambierà per sempre le loro vite, talvolta in modo del tutto imprevisto.

Vecchi amori e antiche promesse diventano ricordi sbiaditi, mentre la tensione fra mogli e mariti lontani dà adito a qualche ripensamento. 
Cuori in tumulto che si uniscono al coro silenzioso delle onde.

L'autrice.
Jojo Moyes (1969), è nata e cresciuta a Londra. Scrittrice e giornalista, ha lavorato all'"Independent" per dieci anni prima di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura. Attualmente è una delle più affermate scrittrici in Inghilterra. I suoi romanzi sono sempre in testa alle classifiche e riscuotono un grande successo di critica e di pubblico. Vive nell'Essex con il marito e tre figli
.



mercoledì 16 novembre 2016

Novità editoriale: "MI INNAMORAVO DI TUTTO. Storia di un dissidente" di Stefano Zorba



Anche quest'oggi, lettori, vi presento una novità editoriale:

MI INNAMORAVO DI TUTTO.
Storia di un dissidente
di Stefano Zorba


Edizioni Alternative
10 euro


Un sotterraneo anonimo. Un pavimento in calcestruzzo, polvere, pilastri nudi e vecchi. E sangue.Un imprecisato servizio segreto italiano ha un prigioniero, un dissidente che si chiama Coda di Lupo. E vuole farlo parlare, con ogni mezzo necessario.
E Coda di Lupo parla, si racconta, scandendo la sua vita sulle note dell’omonima canzone di Fabrizio De André, dall’infanzia e il G8 di Genova fino agli ultimi, disperati anni di resistenza in Val Susa.

Un romanzo che parla di lotta, di resistenza, di Stato, di sofferenza, di morte. E della gioia di lottare, nonostante tutti i sacrifici che questo comporta.
Un romanzo che canta gli dei del nostro secolo, dal secondo dopoguerra ad oggi: il dio degli inglesi, il dio perdente, il dio goloso, il dio della Scala, il dio a lieto fine, il dio fatti il culo. Il dio senza fiato. Dèi falsi, a cui non devi credere mai.
La biografia di un attivista, che come nella Coda di Lupo del cantautore genovese, diventa un archetipo del dissidente, fino al finale. Che è lo stesso della canzone di Faber: chitarra elettrica. Assolo. Fade out.


L'autore.
Stefano Zorba, pseudonimo di Stefano Filippini, nato a Brescia nel 1983 vive a Rezzato in provincia di Brescia. Rapper dal 2001, ha pubblicato quattro album autoprodotti e attualmente sta producendo un progetto con altri rapper di varie nazionalità chiamato “Sons of Babel”. E’ anche un attivista NoTav di Brescia, impegnato da anni nelle lotte ambientali con il Gruppo Antinocività Rezzato e poi con la Rete Antinocività Bresciana. E’ al suo primo romanzo
.

POLDARK, la serie tratta dai romanzi di Winston Graham, su LaEffe dal 18 novembre, ore 21




Dopo aver spopolato nel Regno Unito, ci pensa LaEffe a portare sul piccolo schermo l’atteso adattamento di una delle più fortunate saghe della letteratura inglese del ‘900.

ROSS POLDARK



POLDARK - EPISODIO 1
18 NOVEMBRE - 21:10

POLDARK - EPISODIO 2
18 NOVEMBRE - 22:20



su LaEffe (canale 139)


Un’ avventura appassionante tra amore, lotta sociale e diritti da difendere, ieri come oggi.



Siamo alla fine del XVIII secolo: dopo aver combattuto per tre anni per il suo Paese nella Guerra d‘Indipendenza americana, il giovane Ross Poldark fa ritorno a casa in Cornovaglia.

Ma il ritorno gli riserva non poche sorprese, e purtroppo non buone: suo padre è morto, il suo patrimonio si è praticamente esaurito, la casa è in condizioni di degrado e l’amata Elizabeth è ora la promessa sposa del cugino.
Ross per non si dà per vinto e, desideroso di dare una svolta alla sua vita, prova a rimettere in piedi la malandata attività mineraria di famiglia, anche grazie all’aiuto della sua nuova e affascinante «tuttofare» Demelza…

Lungo la sua strada si scontra presto però con le angherie e i sotterfugi di George Warleggan, un ricco banchiere della zona.

Coraggioso, leale con gli amici e sprezzante nei confronti dell’autorità borghese, Ross Poldark è il carismatico eroe «anticonformista» protagonista del nuovo classico in tv di laeffe, tratto dalla serie di romanzi di Winston Graham.

Sullo sfondo di una meravigliosa Cornovaglia, un cast perfetto (tra cui Aidan Turner, Eleanor Tomlinson e Heida Reed) e una messa in scena curata nei minimi dettagli danno vita alla serie che ai premi BAFTA 2016 si è aggiudicata l’Audience Award.


AVETE LETTO IL LIBRO EDITO DA SONZOGNO?
SUL BLOG TROVATE LA MIA RECENSIONE!

PENSATE DI VEDERE LA SERIE?

martedì 15 novembre 2016

Recensione: LA CIFRA CORRETTA di Simone Palmanti



Cari lettori, un nuovo thriller mi aspettava ieri sera e non ho potuto fare a meno di iniziarlo subitissimo ^_^
Di che si tratta? Intanto ve lo presento!


LA CIFRA CORRETTA
di Simone Palmanti



Editore: Lettere Animate
10 euro pp
108 
Settembre 2016



Sinossi

Un ragazzo, alla ricerca di una verità importante, incontra qualcuno che cambierà per sempre la sua vita, rubandogliela.
Come spesso accade, il destino, attraverso accadimenti inattesi e percorsi imprevedibili, fa incontrare persone che in altre circostanze non ne avrebbero mai avuto l’occasione.

Con motivazioni differenti, due fratelli altoatesini, una improbabile coppia ispano-ligure di sconclusionati investigatori, un tranquillo impiegato di una azienda di trasporti internazionali ed una rampante ragazza dai capelli rossi, devono unire gli sforzi per scoprire il motivo di un omicidio camuffato da suicidio.


Tutto ha inizio in una notte di fine settembre: un giovane è in macchina e si accorge di essere seguito da un'altra auto; l'inseguimento si concluderà in modo tragico perchè il giovanotto andrà incontro alla morte, e poichè verrà ritrovato cadavere sui binari, maciullato da un treno in corsa, l'inchiesta sembra doversi chiudere in fretta come "suicidio".

Ma a qualcuno i conti non tornano.

Il fulcro di questo piacevolissimo thriller sta proprio nella morte improvvisa di questo ragazzo, che scopriamo chiamarsi Jonas. Chi e cosa hanno provocato davvero la morte di Jonas?

Alla risposta sono interessate diverse persone, che vivono e lavorano tutte nella zona tra Ravenna e Imola, e attraverso loro conosciamo le movimentate vicende che porteranno alla soluzione del caso: c'è un certo Palmieri, giovane dipendente della Romagna Shipping Company, un po' tonto e dall'aria non proprio sveglia; Jonas era un suo collega e, una volta saputo della sua morte, il Direttore Generale dell'azienda affida una "missione" a Palmieri, nella quale sarà accompagnato da Milena Zuali, una rossa molto in gamba e con un senso pratico da fare invidia al più razionale degli uomini. I due dovranno raccogliere gli effetti personali del defunto, nel suo appartamento. Come mai all'azienda interessa ciò che Jonas poteva custodire in casa propria?

Ma conosciamo anche due coppie di uomini che si metteranno alla ricerca di informazioni sulla brutta fine di Jonas: Raffaele e Antonio, uno genovese l'altro spagnolo, che daranno vita ad una serie di momenti divertenti grazie ai loro continui bisticci e ai loro modi di esprimersi, alquanto pittoreschi. Chi li manda, e perchè anche loro sono sulle tracce di qualcosa di importante nella vita di Jonas?

L'altra coppia è costituita da due fratelli altoatesini, amici d'infanzia di Jonas e di sua sorella Aloise: Gunther e Ferdinand sono dei bravi ragazzi e anche loro vogliono sapere la verità, convinti come sono - insieme ad Aloise - che Jonas non si sia suicidato.
Ma se non si è suicidato, allora vuol dire che c'è (almeno) un assassino da ricercare!

Insomma, tra chi vuol sapere perchè e come è davvero morto il povero Jonas "per amore di giustizia" e chi invece è interessato affinchè la verità non venga fuori "per amore dei propri interessi", emergerà una brutta storia di immigrati clandestini che misteriosamente hanno perso la vita, e tra essi ce n'è uno che è strettamente legato a Jonas...

Cosa fa la polizia per capire il perchè della morte di tanti innocenti? La loro tragica fine è da ascrivere al traffico di immigrati che vengono coi barconi dal mare? O c'è ben altro?

"La cifra corretta" è un thriller particolare, originale e davvero piacevole da leggere; l'ironia e un acuto umorismo sono i suoi punti di forza, a mio avviso, e le stesse tematiche trattate, attuali e drammatiche - immigrazione clandestina, sfruttamento del lavoro nero, storie di illegalità e assassini senza scrupoli -, giungono al lettore con un tono volutamente leggero, attraverso le diverse prospettive dei personaggi coinvolti, aventi tutti caratteristiche particolari, modi di fare e parlare un po' comici, che li rendono degli investigatori improvvisati e solo apparentemente sconclusionati, con i quali alla fine, non senza correre qualche pericolo, arriviamo alla soluzione del caso.

Ho letto questo romanzo di Simone Palmanti (che ringrazio per la copia digitale) tutto d'un fiato, grazie a un linguaggio e a un ritmo narrativo vivaci, brillanti, scorrevolissimi, e ad una trama che ha catturato il mio interesse pagina dopo pagina, sia incuriosendomi per la soluzione dell'assassinio di Jonas, sia regalandomi diversi sorrisi in virtù del piglio ironico che l'attraversa e dei suoi personaggi da tratti comici e strambi.

Se avete voglia di leggere un thriller diverso dal solito e non avete voglia di infilarvi in storie intrise di particolari macabri e seriosi tratteggi psicologici, ma al contrario desiderate qualcosa che vi stupisca per la sua vivacità e immediatezza, non posso che consigliarvi "La cifra corretta". 

Epigrafe (LA SCUOLA CATTOLICA di Edoardo Albinati)



Ho iniziato LA SCUOLA CATTOLICA di Edoardo Albinati, vincitore del Premio Strega 2016.


La storia è ambientata a Roma, negli anni Settanta, tra ragazzi che frequentano una scuola privata. Sembra che nulla di significativo possa accadere, eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti; appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell’epoca, il Delitto del Circeo.
Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant’anni ha custodito i segreti di quella “mala educación”.
Da questo spunto prende vita un romanzo poderoso, che sbalordisce per l’ampiezza dei temi e la varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: “Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?”.

Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l’amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi.
Ecco la citazione in apertura al romanzo:


E che lo spirito immondo, uscito da un corpo,

ne trova altri sette peggiori di lui.

BLAISE PASCAL, Compendio della vita di Gesù



ANCHE IL LIBRO CHE STATE LEGGENDO VOI 
HA UNA CITAZIONE INTRODUTTIVA O UNA BELLA DEDICA?


"Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm.,
citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa
a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire


Anteprima Nativi Digitali Edizioni: KILOMETRO ZERO di Aniceto Fiorillo



Buongiorno carissimi lettori!!

Iniziamo la giornata con una segnalazione/anteprima: si tratta del romanzo di viaggio/formazione "Kilometro Zero" di Aniceto Fiorillo.

Il protagonista è il ventenne Bruno non trova risposte al suo malessere interiore né nell'università, né nelle donne, né nella droga. Per questo decide di partire, verso la cittadina di origine della madre, "Kilometro Zero", nell'Ucraina profonda, dove il Danubio sfocia nel Mar Nero.
Nel lungo e complicato viaggio che lo aspetta, scoprirà di più su un angolo spesso dimenticato dell'Europa, e su se stesso.

Il romanzo sarà pubblicato domani 16 novembre su tutti gli store di ebook al prezzo di 3.49 € per l'ebook, e nella versione cartacea su Amazon a 10€.


KILOMETRO ZERO
di Aniceto Fiorillo 



Data di uscita:
16 novembre 2016 
Ebook 3.49€ 
cartaceo 10€ 
130 pagine


“Sarei andato via, perché a vent’anni deve essere così, devi andare, e io sentivo un fuoco dentro che faceva vibrare tutto il mio corpo. Era bellissimo ascoltarlo e diventare un’unica cosa con esso, anche tu una fiamma!"

Il giorno in cui Bruno perde i genitori, qualcosa in lui si rompe. L’irrequietezza non si arresta, né dinanzi all'università, né tantomeno davanti alle donne e alla droga. 
Per sfuggire al dolore, decide di partire. 
Un viaggio verso l'Ucraina, lungo i Carpazi, attraverso i misteri di Kiev e gli eccessi di Odessa, fino alla surreale Kilometro Zero, il paese di origine della madre, dove il Danubio sfocia nel Mar Nero. 
Il cammino del giovane ci mostrerà una parte nascosta e affascinante di Europa e lo porterà a superare i fantasmi del suo passato.



L'autore
Aniceto Fiorillo è Nato a Cesa (Napoli) nel 1979, dopo la laurea in Lettere viaggia per l’Italia e per l’Europa, sia per piacere ma soprattutto alla ricerca di un qualsiasi lavoro che gli permettesse di scrivere senza pensieri: a Brussel, incontra il Pilota e la sua comunità di brasiliani belgi, imparando l’inglese e il francese, perché vuol sentirsi cittadino europeo, ma il grigio del cielo belga lo rende triste, e scappa verso il mare dell’isola di Malta. Qui si imbatte in una dozzina di russi che contrabbandavano in diamanti e che avevano deciso di scassarlo (picchiare una persona fino a ridurlo in fin di vita), e mentre tentava di sfuggire agli ex bolscevichi, incontra una bellissima sudtirolese che lo conduce a Bolzano, dove si impegna nell’insegnamento e nel cercare di farsi una famiglia con relativa prole. Ma il Signore per lui ha in serbo altri piani! Ritorna a Napoli, dove gestisce un video-noleggio-libri, naturalmente abusivo; finchè, un giorno, di inverno, e di forte vento, non giunse la Finanza che gli intimò di chiudere in blocco l’attività. Non si perse d’animo e con tanta voglia e molti denari, scelse la città di Roma come sua nuova sposa.
A Roma con amici fonda una piccola casa di produzione (Kinoklan), e realizza diversi corti che partecipano sia a festival italiani che europei. Si trasferisce a Bolzano dove lavora come insegnante, per poi ritornare di nuovo a Roma. A ottobre uscirà il suo primo romanzo edito da Nativi Digitali, Kilometro Zero. “Il pilota e la comunità brasiliana” è il primo racconto che pubblica, altri stanno aspettando.



lunedì 14 novembre 2016

Novità Frilli Editore: "IL GIALLO DI CASERME ROSSE" di Massimo Fagnoni



Carissimi lettori, anche oggi vi presento un giallo-noir firmato Fratelli Frilli Editori: “IL GIALLO DI CASERME ROSSE” di Massimo Fagnoni.

Siamo al 3° episodio con protagonista l’investigatore privato Galeazzo Trebbi.
Dopo “Il Silenzio della Bassa” e “Bologna non c’è più” tornano le indagini del Trebbi, che si troverà a seguire una pista abbandonata e risalente alla sua Bologna del 1943.
Proprio da Caserme Rosse partiranno e finiranno le ricerche del nostro antieroe a cui viene affidato l’incarico di scoprire che fine fece un giovane scomparso all’età di 17 anni.
In molti faranno di tutto per non far emergere scomode rivelazioni, per questo il caso si rivelerà particolarmente difficile e complicato sarà per Trebbi portare a galla la verità.

IL GIALLO DI CASERME ROSSE
di Massimo Fagnoni 



Pagg. 280
coll. I Tascabili Noir
 €11,90
Dicembre 1943. Andrea Fanti, un giovane bolognese decide di abbandonare Bologna per unirsi ai partigiani e scompare nel nulla. Bologna 2014.
Durante l’inaugurazione di una lapide a memoria dei deportati delle Caserme Rosse il presidente di una grossa cooperativa bolognese dichiara che l’associazione per il recupero della memoria cittadina vuole aprire un’indagine per indagare sulla scomparsa di alcuni uomini e donne avvenuta durante la seconda guerra mondiale, cominciando proprio dal giovane Andrea Fanti, scomparso all’età di 17 anni.
Trebbi verrà ingaggiato per risolvere questo caso freddo e per concludere la missione si spingerà fino in Polonia.
Inizia il terzo caso per l’investigatore privato Galeazzo Trebbi che dovrà immergersi in una oscura vicenda fra misteri mai svelati, segreti inconfessabili e nuovi poteri emergenti.
Come al solito la verità non sarà né facile, né scontata.


L'autore.
Massimo Fagnoni. Cinquantasei anni, bolognese, laureato in Filosofia, ha lavorato a lungo nei servizi sociali e psichiatrici della sua città. Da 13 anni fa parte della Polizia Municipale di Bologna. Dalla collaborazione con le forze dell’ordine è nato il desiderio di narrare storie noir. È anche autore di: Bologna all’Inferno 2010, Giraldi editore, La ragazza del fiume, 2010, 0111 edizioni, Belva di città, 2010 Eclissi editore, primo romanzo della serie del maresciallo Greco che nel 2011, ha vinto il primo premio al concorso letterario “Lomellina in giallo“, Cielo d'agosto, 2012 Eclissi editore, secondo romanzo della serie del maresciallo Greco, Solitario bolognese, 2013, Giraldi editore, Lupi neri su Bologna, 2013, Minerva Edizioni, Il silenzio della bassa, Fratelli Frilli Editori 2014, Bologna non c’è più, Fratelli Frilli Editori 2105, primo premio al concorso letterario “I Sapori del giallo, poliziotti che scrivono”, Vuoti a perdere, 2015 Eclissi Editrice, Bolognesi per caso, racconti. 2016 Giraldi Editore
 

Recensione: AMORI E ALTRI MISTERI di Antonella Albano



Una bella ragazza in procinto di sposarsi, un fotografo affascinante ma enigmatico, una "missione" pericolosa da compiere e, sullo sfondo, una villa antica e prestigiosa.


AMORI E ALTRI MISTERI
di Antonella Albano


self-publishing
Pagine: 120
Prezzo ebook: 0,99 € 
Data di pubblicazione:  febbraio 2016
Link di acquisto: 



Emma Bassano scrive per un noto giornale locale e ama il suo lavoro.
Vive con un esuberante setter, Groom, e a breve convolerà a nozze con l'amato e premuroso fidanzato Giorgio.
La sua vita procede tranquilla, fatta eccezione per l'ansia dei preparativi nuziali, finchè una mattina qualcuno entra a sconvolgerle l'esistenza.

Tutto ha inizio quando il caporedattore le chiede un articolo su una villa settecentesca; ciò che Emma non sa è che si ritroverà a svolgere questo lavoretto in compagnia di un fotografo tanto bello quanto misterioso.
Sebastiano Scorci è un giovanotto dal sorriso carismatico, incontrato "per caso", che propone ad Emma di arricchire il proprio articolo sulla bella Villa Dominici, proprietà dei conti Mascaldi, con le foto che lui ha intenzione di fare all'interno della bella dimora.

Pur avendo molte riserve e dubbi, Emma accetta questa strana collaborazione professionale, convinta che questo Sebastiano - il cui sguardo tenebroso, il corpo muscoloso e statuario, la voce profonda, l'atteggiamento galante e sfuggente insieme, la turbano e confondono non poco - si leverà dai piedi prestissimo; ma non sa quanto si sbaglia!

Sin da subito c'è qualcosa in Sebastiano che non la convince. Perchè insiste per entrare in Villa Dominici a tutti i costi? Perchè insiste per accompagnare Emma in questi servizi e poi, in realtà, nel momento in cui si tratta di lavorare, sembra interessato a tutto fuorchè alle foto da scattare?

Un alone di mistero avvolge Sebastiano, di cui Emma non sa nulla; è un perfetto estraneo ma qualcosa l'attrae verso di lui.
Quando Emma scopre che l''uomo non è quel che dice di essere,  lei continua a fidarsi, perchè negli occhi di Sebastiano c'è una determinazione molto forte che lo spinge a cercare qualcosa di importante nelle lussuose stanze di Villa Dominici...

Ma cosa? E quanto questo ha a che vedere con quella rabbia, mista a profonda tristezza, che Emma legge negli occhi di Sebastiano e che la coinvolge così tanto?

L'incontro occasionale tra Emma e Sebastiano cambia l'esistenza di entrambi, anche perchè arriva in un momento preciso, in cui essi hanno bisogno di capire cosa vogliono fare e diventare nella vita.

Emma sente che il suo amore con e per Giorgio finora le ha dato conforto e protezione, che era ciò di cui aveva bisogno dopo la morte della madre, che ha provocato in lei un vuoto affettivo che il padre, pur presente, non ha colmato. Eppure a questo amore manca qualcosa di vitale...

Sebastiano è un giovane uomo che sulle spalle porta troppi pesi: sensi di colpa, in particolare, verso il padre morto suicida dopo un determinato ed ingiusto evento, verso la povera mamma morta di tumore, e verso la sorellina, della quale non è riuscito a prendersi cura.
Sfiduciato, con il cuore indurito dalle brutte esperienze con la legge, il ragazzo non crede nella buona fede del prossimo e, pur di rendere giustizia alla memoria del padre, è disposto a usare le persone che gli càpitano lungo il cammino.

Ma Emma entra piano piano nel suo cuore, dimostrandogli che c'è ancora qualcuno disposto a combattere accanto a lui e a farlo senza secondi fini, ma solo per il desiderio di aiutarlo, dandogli fiducia.

Non mancheranno gli ostacoli ma i due scopriranno di possedere coraggio e determinazione, ed insieme sono disposti ad affrontare anche gente senza scrupoli e decisamente male intenzionata.

"Amori e altri misteri" è un romanzo d'amore dove non manca l'avventura, con una trama bella movimentata, cui fa da sfondo una dimora nobiliare prestigiosa, teatro di ricevimenti fini ed eleganti ma anche di intrighi e ipocrisie.

Ci sono momenti romantici e passionali ed altri pieni di azione ed esuberanza, il ritmo è quindi incalzante, reso tale non solo dalle vicende che si susseguono ma anche dalla presenza di dialoghi vivaci  tra Emma e Sebastiano, che cercano di resistere all'attrazione per restare fermi nei propri obiettivi.... ma senza riuscirci!

Conosciamo i due personaggi principali, la loro personalità, grazie a una scrittura che sa essere attenta e profonda quando si tratta di caratterizzare Emma e Sebastiano, mostrandocene le debolezze e le fragilità che si nascondono dietro la corazza di fierezza che si sono costruiti per sentirsi meno vulnerabili.
Il romanzo è scritto molto bene, la lettura procede con vivo e crescente interesse e coinvolgimento perchè l'Autrice ha saputo dar vita ad una storia d'amore frizzante collocata in un accurato contesto fitto di misteri e di illegalità da smascherare.

Consigliato, è un romanzo davvero piacevole da leggere.

Recensione: A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE di David Grossman



Con una scrittura dettagliata e viva, Grossman ci parla di sentimenti e di rapporti famigliari attraverso gli occhi, i pensieri, i gesti di una donna che cerca di affrontare, facendosi forza e armandosi di un vigore che forse non sapeva di possedere, un dolore che - lei è convinta - quasi certamente arriverà a lacerarla.


A UN CERBIATTO SOMIGLIA IL MIO AMORE
di David Grossman



Ed. Mondadori
780 pp
15 euro
2008
"...sono stata io a decidere il nome, per via di quella frase nel Cantico dei Cantici, sai, L'amore mio è simile a un cerbiatto."

La nostra storia è ambientata in Israele e il primo incontro con i tre personaggi principali avviene quando essi sono ricoverati in un ospedale, durante la guerra dei sei giorni.
Avram, Orah e Ilan, sedicenni, sono ricoverati nel reparto di isolamento di un piccolo ospedale di Gerusalemme.
Mentre il conflitto impazza, nelle lunghe e buie ore del coprifuoco i tre ragazzi fanno conoscenza e, parlando e ascoltandosi, nascerà un'amicizia che si trasformerà, molto tempo dopo, in un legame indissolubile, in amore, in una sorta di triangolo difficile da sciogliere.

La Orah 16enne è un tipetto sveglio ma insicuro, sempre convinta di fare e dire le cose sbagliate; nel suo cuore ce'è una ferita profonda: la morte tragica ed improvvisa della sua amica del cuore, Ada. Dopo di lei, la vita della giovanissima Orah subisce una chiusura, come se da quel momento nel cuore della ragazza si fosse aperta una voragine, un deserto che le impedisce di sentirsi viva.

L'incontro con un ragazzo ricoverato, Avram, cambierà tutto.
Avram è un ragazzo intelligentissimo, con un animo da artista, creativo, pieno di idee, capace di giocare con la fantasia e con le parole in modo ammirevole; si innamora subito di Orah e anche lei sente un certo sentimento nei suoi confronti; ma in ospedale c'è anche il bell'Ilan, pure lui ricoverato, e nonostante all'inizio questi sia indifferente a Orah, sarà con lui che più di trent'anni dopo la troveremo sposata e con due figli, Adam e Ofer.

Il matrimonio però sta avendo un momento di forte crisi: Orah e Ilan si sono separati e lei vive praticamente da sola; Adam, infatti, ha scelto di vivere col padre, e Ofer finora è stato nell'esercito.
Proprio quando Orah è convinta che il secondogenito stia per tornare a casa, Ofer le comunica di aver scelto di partecipare a un'incursione in Cisgiordania sebbene siano ormai i suoi ultimi giorni di ferma.
Orah, che aveva progettato una gita a piedi con il figlio per festeggiare la fine del servizio militare, decide di partire lo stesso, senza di lui.

A spingerla è un oscuro presentimento che si agita dentro di lei: Orah sente che restare a casa significa starsene ferma ad aspettare che qualcuno, dall'esercito, giunga ad informarla che il figlio ha perso la vita in qualche operazione militare, e Orah non ha alcuna intenzione di chiudersi in casa aspettando una notizia così orrenda e dolorosa.
Qualcosa nel suo cervello le suggerisce che andar via, scappare dalla routine, da casa, da tutti.., forse servirà a proteggere Ofer; fin quando lei sarà fuori casa, in giro, lontana dalle brutte notizie, Ofer rimarrà in vita.

All'ultimo minuto, decide di non fare questo viaggio da sola, così va a casa di Avram, che non vede da un sacco di tempo, e lo trascina letteralmente con sè, in questo viaggio in mezzo alla natura selvaggia, che diventerà giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, un viaggio nei ricordi, nel passato, in cui lei e Avram si diranno cose che già da tanto tempo avrebbero dovuto raccontarsi.

Conosciamo quindi moltissimi particolari della vita dei tre amici, che hanno vissuto per anni un rapporto quasi simbiotico, per certi versi ambiguo, a causa della confusione sentimentale di Orah, che si è sempre sentita legata e attratta da tutti e due i "suoi" uomini, conscia di amare Ilan e di non poter fare a meno di lui, ma conscia anche dell'amore di Avram per lei.

L'Avram adulto sembra ormai aver perso irrimediabilmente quella verve e quell'ironia che lo contraddistinguevano da ragazzo: ora è lo spettro di se stesso, un uomo inaridito, prosciugato nel corpo e nello spirito a causa di una orribile esperienza vissuta in passato, quando fu fatto prigioniero dagli egiziani, che fecero di lui e del suo corpo il bersaglio per ogni sorta di torture e malvagità.

Leggere le torture subite da Avram (per quanto sia un personaggio fittizio) è stato atroce, e mi ha messo la stessa amarezza di quando lessi le torture vissute da Alekos Panagulis, descritte in "Un uomo" di Oriana Fallaci: quanto l'essere umano può diventare abietto e ingegnoso nel far del male al prossimo?

Orah sa che in Avram c'è ancora un angolo di vita che va stimolato, fatto risorgere e così decide di raccontargli la propria vita con Ilan, con Adam e con Ofer, perchè sa che solo così potrà rendere partecipe Avram di ciò ha il diritto di sapere.
Perchè tra Orah e Avram c'è un legame profondo, che nessuno potrà mai spezzare; il frutto del loro amore breve, fugace, pieno di passione animalesca, viscerale, ha saputo produrre qualcosa di speciale.

I racconti dettagliati, spesso confusi per la forte emotività da cui sono accompagnati, di Orah danno a uno scoraggiato e assente Avram un'idea del calore di quella famiglia che lui non ha ormai da troppo tempo, assenza che ne ha fatto un essere umano solo, una bestia cupa, triste, solitaria.

Avram ascolta, fa qualche domanda a voce bassa e imbarazzata, e Orah parla, parla..: fiumi di parole che ci raccontano i rapporti difficili con Ilan, un uomo apparentemente tutto d'un pezzo eppure non privo di paure, razionale, ordinato, freddo seppure innamorato.
Conosciamo i rapporti con il primogenito Adam, così particolare come ragazzo, sin da piccolo, con le sue stranezze, le sue fragilità; e poi con Ofer, questo figlio che da piccolino ha sempre mostrato una saggezza e un equilibrio impressionanti.

Parlare di tutto questo, condividere aneddoti ed episodi di vita quotidiana - la vita di Orah, che tramite le sue parole diventa anche un pezzetto di vita di Avram - aiuta i due "vagabondi" non solo a conoscersi ancora meglio, a confessare cose che non pensavano si sarebbero mai detti, ma soprattutto a vincere paure e presentimenti.

La narrazione di Grossman è complessa, contorta come lo è la personalità di Orah; è un flusso ininterrotto di parole, di pensieri, di flashback;  si salta dal passato al presente anche nel corso di uno stesso rigo; non ci sono vere e e proprie sequenze dialogiche, i botta e risposta si susseguono senza punteggiatura, in modo continuo, come un lunghissimo monologo, che se da una parte può rendere lenta e difficoltosa la lettura, dall'altra non si può negare che crea un certo pathos, una tensione emotiva che è poi quella della sua protagonista, una donna-mamma-moglie apprensiva, impaurita da un presente e da un futuro per lei oscuri, ignoti, cui preferisce non pensare.
Ed è per questo che trascina Avram e se stessa (e il lettore) nel passato, nella sicurezza confortante di ciò che già è stato e che lei può riportare alla memoria, sentendosi viva e tranquilla.

Ma il viaggio dovrà pur avere termine e la realtà è lì che aspetta.

Devo dire che non è stata una lettura scorrevolissima; a livello di preferenze, non amo molto uno stile come quello di Grossman, in cui la narrazione non segue un ordine cronologico, anzi è volutamente confusa, i pensieri e i fatti si accavallano, presente e passato si sovrappongono; eppure, nonostante abbia letto questo libro a gocce, come per assimilare ogni cosa a piccole dosi, non ho potuto non apprezzare l'intensità della scrittura di questo Autore, che trascina il lettore nel suo flusso di pensieri e parole, da cui viene fuori tutta una gamma di emozioni e stati d'animo, dall'amore per il proprio uomo a quello per i figli, dalla paura di scontrarsi con un forte dolore alla speranza che si possano evitare le brutte notizie; istinto di morte e di vita, odio e amore, amicizia, rancori, paure, senso di inadeguatezza...

Leggere poi, in appendice, che l'Autore ha concluso questo libro dopo la morte del proprio figlio nel corso di un conflitto militare, ha dato un significato più forte a quanto letto.

Consiglio di provare a leggere Grossman perchè ha una capacità comunicativa notevole e una grande sensibilità nel mettere a nudo i suoi personaggi e nel delinearne la psicologia.


34. Un libro che avevi interrotto 

domenica 13 novembre 2016

Segnalazione e recensione: "ZOIRA&MAX. Un'indimenticabile notte di Natale" di Bonifacio Vincenzi




Una favola di Natale di Bonifacio Vincenzi per aiutare cani e gatti abbandonati

È la magica atmosfera del Natale a caratterizzare il terzo episodio della fortunata serie che vede protagonisti una gatta e un cane davvero simpaticissimi. L’autore è Bonifacio Vincenzi, un nome noto nell’ambiente letterario e su questo blog trovate la recensione della sua raccolta di poesie BATACLAN.

Un’indimenticabile notte di Natale si intitola questo terzo episodio di Zoira e Max (Ag Book Publishing Editrice). Le illustrazioni sono di Germana Di Rago.

Grazie alla Casa Editrice AG Book Publishing, chi acquisterà il libro illustrato per bambini "Zoira&Max: Un'indimenticabile notte di Natale", contribuirà ad aiutare l'Associazione “Mi Fido” per la realizzazione dell'Oasi Arcobaleno per i cani e i gatti bisognosi.

L’ Associazione Mi Fido è una onlus di volontariato animalista fondata a Roma il 4 aprile 2005. Iscritta nel Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato della Regione Lazio – Sezione Ambiente con il numero 580, è anche iscritta nell’Anagrafe Unica delle Onlus dal 2005. Per contatti, sede legale in via Nicolò Odero 19 - 00154 Roma (associazionemifido@gmail.com); telefono cellulare 331 6005643 .


Le copie di questa favola moderna possono essere ritirate a 10 euro nei tavoli informativi oppure prenotate inviando una mail a associazionemifido@gmail.com 

Il libro è acquistabile a 12 euro con consegna a domicilio attraverso il sito della casa editrice a questo link

Così augurate un Bellissimo Natale a tanti bambini con un occhio attento alla solidarietà .



ZOIRA&MAX. Un'indimenticabile notte di Natale
di Bonifacio Vincenzi


Book Publishing Editrice
Babbo Natale, si sa, riceve un sacco di letterine da parte di tanti bambini di tutto il mondo.
Tra le tante, c'è quella di Romeo, un bambino dolce ma un po' triste, che si sente solo dopo che il suo papà se n'è andato di casa; il bambino chiede a Babbo Natale di poter passare qualche ora con un cane, visto che non possono prenderne uno perchè l'appartamento in cui vive con la famiglia è piccolino.

E Babbo Natale ha già scelto il cane che farà compagnia a Romeo: Max, il quale per tanto tempo è stato randagio ma che, da un po', grazie all'amicizia con la gatta Zoira, è stato adottato da una famiglia.

Max è un cane simpatico, solo all'apparenza unpo' scontroso ma in realtà sensibile ed umile; Zoira è una gatta un po' egoista e viziata ma i due, nonostante le differenze caratteriali e i continui bisticci, sono veri e grandi amici. 

Per le sue missioni, Babbo Natale si fa aiutare da un angelo custode tanto vivace quanto pasticcione e caprcciosetto: Strauss.

Strauss dovrà avvisare Max del desiderio di Babbo Natale di regalare qualche ora felice al povero Romeo.
E Zoira, che è sempre dietro a Max, secondo voi si sfuggirà l'occasione di accompagnalo anche in questa missione la notte di Natale?
Assolutamente no!

E così, durante la magica notte di Natale, l'angioletto svolazzante e picchiatello Strauss accompagna i due amici Max e Zoira nella consegna del regalo molto speciale a Romeo.

E' una favola molto carina, con un linguaggio semplice e vivace, quindi adatto ai piccoli lettori, che fa sorridere anche gli adulti, grazie ai pochi ma simpaticissimi personaggi, che arrivano a noi con un tono dolcemente ironico; una favola che ci trasporta nella atmosfera festosa e luccicante del Natale, che fa da sfondo a un viaggio magico in un mondo in cui i protagonisti sono gli animali, i quali con i loro modi di fare sono capaci di far riflettere grandi e piccini su temi importanti della vita.
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...