Buon pomeriggio, cari lettori!
Torno sul blog per comunicare che la casa editrice
Scrittura & Scritture sarà presente per la prima volta e con un proprio stand a
Una marina di libri- Festival del libro –
Palermo 8-11 giugno 2017 (Orto Botanico- Via Lincon, 2)
Sarà presente con tutto il proprio catalogo sarà lieta di incontrare lettori, gli addetti del settore e chiunque voglia conoscere questa realtà e tutto la sua produzione.
Si tratta di una casa editrice indipendente con sede a Napoli. Fondata nel 2006 da Chantal ed Eliana Corrado, si contraddistingue per dar voce a storie fuori dai luoghi comuni e per l’accurata selezione delle opere. Pubblica all’anno non più di 8 libri per seguirli a lungo, perché non si sviliscano nel tempo di una novità che, nella migliore delle ipotesi, equivale a circa tre mesi ma che spesso si riduce a poco più di 45 giorni.
Il catalogo spazia dal romanzo contemporaneo e moderno a quello storico, dal giallo al thriller e noir. Non mancano i racconti.
Ha portato al successo nazionale scrittori come Adriana Assini, Domenico Infante, Francesca Battistella.
La casa editrice è fondatrice a Napoli di un circolo letterario “Circolo Book & Tè - Scrittura & Scritture” che si tiene con cadenza annuale e che vede sempre un gran numero di partecipanti.
Ed ecco a voi tre libri scelti in omaggio alla Sicilia:
Le vicende umane di una famiglia travolta dal vento folle della guerra.
Romanzo breve ambientato tra le Madonie, in particolare a Petralia Sottana, e a Palermo.
SENTO LA NEVE CADERE
di Domenico Infante
Nel microcosmo di una provincia si muovono le vicende di Salvatore Salvati, di due bambini che crescono insieme, dell'amicizia inossidabile tra Gaspare, Esilio e Peppina.
In quel morso di cielo vivono anche la famiglia Diotallevi, un vecchio centenario, un barone e sua nipote Giulia.
Qualcosa travolgerà quel confine abbattuto solo per decreto, dove tutti conoscono tutti.
Una rivelazione, arrivata da molto lontano, porterà un vento folle, finora distante, che ne sconvolgerà la vita.
Due estratti:
Nell’assetto sociale di un paese come, i cambiamenti si stemperano in un nonnulla: tolti i fanatici d’un verso o l’altro, esclusi burocrati e notabili del paese, la vita prosegue come sempre. A Petralia niente adunate oceaniche per il nuovo regime, tanto più che le elezioni locali del 1920 avevano decretato la sconfitta della vecchia classe politica aristocratica e alto borghese, designando sindaco Filiberto Calascibetta e costringendo, nei fatti, all’opposizione quelli che da sempre avevano retto le sorti del paese.
Prima d’allora, Esilio non aveva mai visto niente di simile al mercato di Ballarò, un insieme di colori e profumi sovrapposti nei banchi dei venditori di frutta e verdura d’ogni tipo, pomodori verdi e rosso fuoco, peperoni piccoli e grandi, gialli e rossi, e melanzane violacee pronte a scoppiare nei piatti con tutti i loro profumi d’estate. Percorse la piazza del Carmine e una zaffata calda gli investì le narici: in un angolo un uomo tagliava panini che farciva con dei pezzi di carne bruna. Il venditore di pani ca meusa, lo fissò sorpreso, poi aggiunse: «Ci la cuonsu? a vuoli schetta o maritata?».
L'autore.
Domenico Infante è autore per la casa editrice Scrittura & Scritture dei racconti Cronache del vicolo (2006)- premio piccola editoria di qualità (2006), premio “Desenzano libri” (2007), Novanta minuti (2009), Vento e sabbia (2012) e del romanzo Sento la neve cadere (2016).
Romanzo storico ambientato nel Seicento tra Palermo e Roma.
La storia dell’avvelenatrice siciliana Giulia Tofana che vendeva il veleno di sua invenzione solo a donne vittime di uomini violenti.
Giulia Tofana. Gli amori, i veleni
di Adriana Assini
Nella Roma barocca di Urbano VIII trionfa l’arte e imperano le feste, ma anche il Tribunale dell’Inquisizione lavora senza soste.
Le leggi le fanno ancora gli uomini
e le donne le subiscono, assieme ai matrimoni imposti e ai maltrattamenti non puniti, prepotenze a cui nessuno, nemmeno il Santo Padre, intende porre rimedio.
La musica cambia, però, quando nella città sul Tevere approda una bella forestiera, Giulia Tofana, giovane plebea di dubbia morale e cuore schietto.
Innamorata persa di un barone e amante di un bel frate, non ne sa di scienza né di lettere, ma a forza di trafficare con l’arsenico e l’antimonio, ha messo a punto la formula di un veleno che non lascia tracce, non desta sospetti.
Un veleno perfetto, dunque, che però non è per tutti: paladina di giustizia, Giulia lo vende soltanto alle donne.
Per liberarsi di mariti grevi e maneschi, che non hanno scelto.
Due estratti:
Sfogata l’euforia con canti, balli e fantasie, corse a ringraziare le quattro sante patrone di Palermo: Agata, Ninfa, Cristina e Oliva, protagoniste indiscusse del minuscolo oratorio situato accanto al letto. «Che c’è di male nel fare il bene? Io sono la speranza di tante sventurate che nessun giudice difende, che nessun santo protegge» affermò altera, inveendo contro la stirpe di Adamo, che aveva la sfrontatezza di varare leggi inique, concepite a esclusivo vantaggio di se stessa. «Ci oltraggiano, ma non ci domandano perdono. Ci uccidono e se la cavano con un’ammenda.» aggiunse con un ghigno, mentre osservava con fierezza le fiaschette ancora allineate sulla cassapanca, sicura che nessun codice potesse contraddirla, a fronte delle vergognose attenuanti previste per i consorti lesti di mano. «Di fronte a simili ingiustizie, non posso che vantarmi della mia invenzione.»
Nelle vie di Palermo la confusione era alle stelle. Una giostra, tenuta al Piano della Marina, aveva attirato masse di popolani, che adesso bivaccavano nei cantoni, come se il fasto di quella guerra giocosa appartenesse un po’ anche a loro. All’eco festante dei tamburi s’erano sovrapposti i sordi boati dei cannoni, sparati dai torrari costieri per annunciare le vele nere dei pirati, apparse di nuovo all’orizzonte, dopo che avevano fatto razzie a Capo d’Orlando.
L'autrice.
Adriana Assini ha pubblicato per Scrittura & Scritture, i romanzi storici Un caffè con Robespierre (2016),due ristampe e 3.500 copie vendute, La Riva Verde (2014) e Le rose di Cordova che dalla sua prima edizione del 2007 ha visto la fortuna di due edizioni successive e tre ristampe (6.800 copie vendute) e pubblicato in Spagna dalla Arcibel edizioni.
Il terribile terremoto di Messina nel 1909 e l’emigrazione verso il Nuovo Mondo, tra i tanti temi del romanzo d’atmosfera ambientato su un transatlantico.
LA PASSEGGERA
di Daniela Frascati
1914. Il transatlantico Il Paradiso naviga verso il Nuovo Mondo. A bordo, tra i passeggeri di ogni rango sociale, stipata nella terza classe, spicca da subito Aquilina per gli strani poteri di cui sembra essere dotata.
Ma non è lei l’unico pensiero dell’integerrimo capitano Zocalo.
Sul piroscafo, infatti, scoppia una improvvisa epidemia dalle cause sconosciute persino al medico di bordo, Nerio Ferrer. Inoltre, viene denunciata la scomparsa di un uomo che, dal racconto del suo accompagnatore, aveva fatto espressa richiesta di cenare al tavolo di Marie Verdier, una francese che viaggia in seconda classe con il marito. L’incontro tra il capitano e la francese si rivela potente almeno quanto la tempesta nella cui balìa cade la nave. Nessuno forse aveva colto il presagio di una traversata difficile nelle decine di gabbiani agonizzanti schiantatisi sul ponte della nave durante il passaggio nello stretto di Gibilterra.
Quando una cameriera mostrerà al capitano le piume nere disseminate nella cabina di Aquilina, il legame tra i suoi misteriosi poteri e quei fenomeni comincia ad assumere contorni inaspettati.
Estratto:
Coperta dal ciglione dell’altipiano, una roccia nerissima disposta a strati, Messina moriva. Avvolta nell’odore dei roghi, sotto un cielo denso come materia, percossa dal vento e dalle scorrerie dei predoni. Ferrer camminava tra le macerie in quello scenario cupo e crudele, respirando un forte odore di carne umana bruciata. Aveva voglia di vomitare, voleva tornare indietro, svegliarsi e uscire da lì. Eppure qualcosa lo costringeva ad andare avanti. Camminò a lungo tra mucchi di cadaveri agli angoli delle strade. Non sapeva dove fosse. L’architettura dei pochi edifici rimasti in piedi e alcune insegne ancora intatte sopra l’ingresso di piccoli negozi facevano pensare a una città balcanica, ma le rovine e la distruzione del luogo gli riportavano alla mente Messina e il terremoto che aveva inghiottito la compagna della sua vita.
L'autrice.
Daniela Frascati collabora con vari giornali e ha ideato e condotto per Radio Città Futura una trasmissione dal titolo “Il Pane e le Rose”. Tra il 2005 e il 2012 ha pubblicato alcuni racconti in diverse antologie, accanto a nomi di calibro tra cui Camilleri, Carlotto, De Luca, Macchiavelli, Guccini, Morozzi, Marcialis. È del 2011, invece, il suo romanzo Nuda vita.