venerdì 13 settembre 2019

Recensione: AMATISSIMA di Toni Morrison



"Amatissima" è la drammatica e straordinaria storia di una donna di colore, il suo tragico e tormentato viaggio per spezzare le catene della schiavitù e conquistare la libertà, e il suo profondo amore per i propri figli.


AMATISSIMA
di Toni Morrison



Ed. Frassinelli
trad. G. Natale
398 pp
Siamo nel 1873, la guerra di secessione è finita da pochi anni e la protagonista, Sethe, una donna di colore forte e determinata, vive a Cincinnati (Ohio), insieme alla figlia adolescente Denver.

Le due donne vivono in  Bluestone Road 124, nella casa appartenuta a Baby Suggs, un'anziana signora molto rispettata in città, nonché suocera di Sethe, che ha sposato suo figlio Halle.
Baby Suggs ha vissuto con loro fino alla sua morte, avvenuta otto anni prima, e poco prima che l'anziana donna lasciasse questo mondo, i due figli di Sethe, Howard e Buglar, sono scappati di casa, non riuscendo più a vivere tra quelle mura.
Come mai?
Sethe è convinta che essi siano fuggiti a causa della presenza malevola di un fantasma violento, che perseguita gli abitanti del 124, dando loro il tormento da anni.
Alla giovanissima Denver - considerata da tutti eccessivamente chiusa, taciturna, e quindi "un po' strana" - il fantasma non dà fastidio, anzi, gli è quasi affezionata, forse perché anche lei è convinta che si tratti dello spirito di sua sorella (maggiore) morta, da lei mai conosciuta ma ricordata e pianta dalla madre, che ha innalzato in sua memoria una lapide, con su scritto solo una parola: "Amata".
Sethe è arrivata da Nonna Baby dopo essere miracolosamente fuggita (ed era incinta proprio di Denver) da coloro che la tenevano schiava, e soprattutto dopo aver  subito azioni turpi e disumane a danno della propria persona.

Diciotto anni dopo quella fuga rocambolesca, Sethe è ormai un'ex-schiava, che ha un lavoro presso un ristorantino e vive sola con l'unica figlia rimastale; tutto procede come sempre - fantasma fastidioso compreso - finché non arriva, direttamente dal passato, una vecchia conoscenza: Paul D (un nero che Sethe non vede da quando hanno lavorato insieme nella piantagione "Dolce Casa" di Mr Garner nel Kentucky circa venti anni prima) si ferma al 124 per far visita alla donna, che non ha mai dimenticato da allora.
Il suo arrivo spiazza Sethe e Denver, seppur per ragioni diverse; se la ragazza vede un intruso in Paul D, una figura maschile di cui lei non sente alcuna necessità ma che, anzi, potrebbe rubarle le attenzioni materne, la madre vede l'uomo come colui che, con la propria presenza, la costringerà a rivivere  ricordi dolorosissimi, da anni sepolti nella propria mente, per cercare di continuare a vivere dopo le bruttissime esperienze vissute.

Dall'arrivo di Paul D, la storia si dipana lungo due piani temporali: il presente a Cincinnati e tutta una serie di eventi avvenuti circa venti anni prima, principalmente nel Kentucky, e che ci lasciano entrare nell'ambiente della piantagione della "Dolce Casa", così da conoscere, attraverso questi flashback frammentati dei personaggi principali, cosa hanno vissuto gli schiavi neri per mano dei loro, troppo spesso crudeli e inumani, padroni bianchi.

Schiavi messi in catene, torturati, o costretti, ogni mattina, a saziare i maledetti appetiti di chi sorvegliava con spietatezza il loro lavoro; donne frustate a sangue, la cui povera schiena conserverà per sempre le tristi cicatrici di una tale atrocità; figli che si sacrificano a lavorare qualche anno in più pur di riscattare la propria madre; madri disperate, che vedono nella fuga la loro unica àncora di salvezza da una vita che vita non è e che, se mai fosse possibile, vorrebbero fosse risparmiata ai propri figli.

Si tratta di un viaggio che dal presente conduce al passato, ed è costellato di ricordi penosi, in cui emerge il dramma della schiavitù, le sue tragiche conseguenze non soltanto a livello sociale, ma anche famigliare e, ancor di più, psicologico.

Sethe ci appare nel presente come una donna decisa, sufficientemente serena, che di proposito ha chiuso in un angolino del cuore e della mente quel passato ingombrante, custode di un segreto indicibile per una madre, e lo ha fatto per non soccombere ai sensi di colpa, alla necessità di un perdono che non arriverà mai; è una donna consapevole della propria libertà, che non vuole sia intaccata dalla presenza di un uomo, quale Paul D, che alla fine si intrufola al 124, cominciando a convivere con Sethe e Denver.
Tramite i salti temporali avanti e indietro nel tempo, conosciamo una Sethe che la vita ha messo a dura prova e che, quando decide di spezzare l'ingiusta catena della schiavitù, lo fa principalmente per mettere in salvo le proprie creature.

Cosa è disposta a fare una madre disperata pur di "salvare dal male" il frutto del proprio grembo? E se l'incubo di non potercela fare diventasse orrendamente concreto, quali devastanti conseguenze potrebbero verificarsi nella mente di una povera donna sola?

Quello di Paul D non è l'unico arrivo che porterà scompiglio nel quotidiano di Sethe e Denver; ad esso, infatti, ad un certo punto si affianca l'entrata in scena di una ragazza, che appare all'improvviso e senza dare alcuna informazione su di sé, se non che si fa chiamare Amata.

Chi è questa giovanetta sola, enigmatica, che sa cose che non le possono essere state raccontate, e che piano piano, in modo subdolo, riuscirà ad entrare nelle vite delle due donne, sconvolgendo in particolare Sethe?

Attorno al personaggio di Amata l'Autrice tesse un'atmosfera piena di mistero e suggestione, facendoci capire chi possa essere e immergendoci quindi, ulteriormente, in quel realismo magico che caratterizza il romanzo; in esso, infatti, sono presenti elementi propri della cultura afroamericana - il sovrannaturale, le superstizioni, credenze folkloristiche circa i morti e le anime di chi ancora si sente legato alla dimensione terrena, finendo così per "infastidire" i vivi, il peccato che ci ritrova e chiede di essere, in qualche modo, "espiato".

Interessante anche l'evoluzione del personaggio di Denver, che da ragazzetta silenziosa e riservata, affettivamente dipendente prima solo dalla madre e poi anche da Amata, riesce, con la forza della propria volontà e con la consapevolezza di ciò che accade attorno a lei, a "riscattarsi", a provare a guardare al domani per costruirsi un futuro.

La storia narrata dalla Morrison non è sempre di agevole lettura, proprio a motivo di questi ripetuti balzi tra ieri e oggi, che fanno sì che si crei un intreccio non lineare delle vicende, narrate di volta in volta da prospettive diverse, così che ogni narrazione di un evento aggiunge qualche elemento in più circa le precedenti, avendo, giunti alla fine, un quadro completo di tutto.
Questa frammentarietà, però, lungi dall'essere fastidiosa, assume una propria forza evocativa, magica, che rapisce e ammalia il lettore.

Amatissima ci offre uno spaccato genuino e semplice, tenero e lacerante della schiavitù  e del suo impatto durissimo e a lungo termine sulle persone che ne sono state vittime. La narrazione è intensa, ipnotica, commovente, procede con un tono triste e di attesa, attraverso verità sospese, segreti nascosti; i dialoghi si alternano a lunghi monologhi, la realtà si mescola alla magia e le componenti ultraterrene vengono accettate dai personaggi come dati di fatto.

Un romanzo che va letto con calma e attenzione, che chiede al lettore di lasciarsi coinvolgere dal suggestivo flusso di ricordi, anche quando sente di essere solo in parte consapevole di tutte le sfumature del loro peso sulla vita dei personaggi.

martedì 10 settembre 2019

Letture romantiche - novità




Per chi non è mai sazio di romanticismo...:


LA RINASCITA DEL MARINE
di Silvia Carbone & Michela Marrucci

.


Quixote Edizioni

AMBIENTAZIONE: San Diego
COVER ARTIST: Rocchia Design
SERIE: Destini Intrecciati #4
GENERE: Contemporaneo/Military
FORMATO: E-book (Mobi, Epub, Pdf) e cartaceo
PAGINE: 180
PREZZO: €3,99 (e-book) 
DATA DI USCITA: 23 agosto 2019


Una profonda cicatrice sulla guancia è il ricordo indelebile che i rapitori colombiani hanno lasciato sul corpo di Bree. 
Nel suo cuore alberga ancora la paura, ma la tenacia non le manca e ora che è di nuovo in pericolo ha una certezza in più: sa che può contare – ancora una volta – su Afsling. O meglio, Travis O'Connely. 
Sopravvissuto a un tragico incidente, il misterioso Marine, diventato un Navy SEAL e comandante dello squadrone Renegade, ha ormai una sola missione: proteggere Breanna e mantenere il proprio cuore e la propria anima nera al riparo dai ricordi di un passato che ancora lo tormenta.
Ma l'amore è più forte di tutto. E chi ama protegge. E proteggere è la più bella voce del verbo amare.


UNEXPECTED
di Allyson Taylor




481 pp
USCITA: Giugno 2019
A volte bisogna avere coraggio e compiere scelte difficili… 
E questo è ciò che fa Fanny Reyes quando decide di lasciare Miami e tutte le sue certezze per trasferirsi a Sacramento. 
Cominciare una nuova vita non è semplice, ma lei ci riesce: vive in un piccolo e vecchio appartamento e lavora in una pasticceria. 
Tutto sembra perfetto, almeno fino al momento in cui incontra Zach in drammatiche circostanze. 
Da quel giorno, la vita di Fanny cambia completamente per la seconda volta e l'unica persona che la può aiutare è proprio Zach.

lunedì 9 settembre 2019

IL TULIPANO PARLA D'AMORE



Oggi, lettori, vi parlerò di un fiore che amo molto: il tulipano!


CURIOSITA'


Il suo nome deriva dal turco "tulband", cioè turbante, probabilmente perché la sua forma ricorda questo copricapo.

Il tulipano è un fiore originario della Turchia, infatti le sultane turche della stirpe di Osman erano solite sigillare lettere e messaggi con un contrassegno a forma di tulipano.

Da sempre, in tutti i giardini d'Oriente sono presenti i tulipani. A Costantinopoli, durante il mese di aprile, si celebra la festa del tulipano.

Il sultano delle Mille e una notte utilizzava questo fiore per far capire alle donne del proprie harem che le aveva scelte.

Ma esistono anche leggende che sostengono, al contrario, che fossero le odalische a lanciarli oltre le sbarre dell'harem per mandare messaggi al fidanzato perduto. 

Qualunque sia la verità, una cosa è certa: in tutto il mondo il tulipano ha sempre parlato d'amore.

La leggenda più antica è ancora una volta di origine mediorientale (persiana) e sostiene che un giovane di nome Shirin partì in cerca di fortuna lasciando la sua amata Ferhad. La ragazza attese per lungo tempo il suo ritorno, poi, disperata, partì a sua volta alla ricerca dell'innamorato. Vagò per molto tempo e soffrì la fame, il freddo, la sete, finché un giorno non cadde su pietre aguzze e pianse con la consapevolezza che sarebbe morta senza rivedere Shirin. Le lacrime si mescolarono al sangue e cadendo in terra si trasformarono in fiori rossi: i tulipani.

Questo bellissimo fiore introdotto in Europa nel 1500 dall'ambasciatore austriaco ad Istanbul e riscosse notevole successo presso le corti europee, tanto che presso le classi borghesi i bulbi costituirono la dote di alcune ragazze in età da marito.
Ma fu in Olanda che si creò ben presto un vero e proprio culto del tulipano; fu addirittura creata
un'unità di misura che serviva appositamente per stimare la qualità dei bulbi, il "persit", ed inoltre, sempre i bulbi furono oggetto di quotazioni in borsa.

Il tulipano selvatico simboleggia il primo amore, mentre nell'arte e nella poesia questo fiore ha rappresentato spesso l'onestà, l'incostanza, l'amore perfetto, la mancanza di discernimento. L'apparente contraddizione dei significati attribuiti al tulipano forse va attribuita ai molteplici e contrastanti stati d'animo vissuti durante un amore.



IL TULIPANO NEI LIBRI


Il tulipano nero di A. Dumas

Ed. Newton Compton
La Tulipe noire viene pubblicato da Alexandre Dumas nel 1850, sei anni dopo l’enorme successo dei I tre Moschettieri e de Il Conte di Montecristo, quando lo scrittore è ormai divenuto un beniamino del grande pubblico francese.
Ambientato negli anni della cosiddetta “bolla dei tulipani”, nella laboriosa Olanda repubblicana del Seicento che vide l’ascesa di quella prospera e raffinata borghesia tramandataci dai dipinti di Rembrandt e di Vermeer, il romanzo narra un vero e proprio caso di spionaggio industriale e al tempo stesso una delicata, insolita storia d’amore. Intorno al favoloso “tulipano nero”, il fiore perfetto e impossibile, ruota una folla di personaggi sia storici che fantastici, che l’autore riesce a rendere vivi e veri con la consueta abilità. Un Dumas insolito, quasi con cadenze di fiaba, che rinuncia, per una volta, ai grandi colpi di scena e ai superuomini del feuilleton.




Tulip Fever. La tentazione dei tulipani di Deborah Moggach

Amsterdam, 1636. Mentre il commercio prospera e le arti fioriscono,
Ed. Sperling&Kupfer
Cornelis Sandvoort, ricco mercante, e la sua giovanissima consorte, Sophia, stanno posando per il ritratto che li renderà immortali. 
Insieme a loro, nel dipinto, un vaso di tulipani: i fiori che, secondi soltanto alla sua bellissima moglie, sono la più grande passione di Cornelis. 
Così come di tutta l'Olanda, che sembra preda di una follia collettiva: i bulbi di tulipano valgono una fortuna, e c'è chi è disposto a ricorrere a ogni mezzo, lecito o illecito, pur di possedere quelli più pregiati. 
È Jan van Loos, uno degli artisti più promettenti del momento, a fissare su tela quella scena, che dovrà trasmettere per sempre magnificenza e armonia. Ma il suo occhio, attento ai minimi dettagli, sa penetrare l'apparenza e cogliere l'essenza più profonda. Il fuoco sotto la cenere, l'irrequietezza dietro l'obbedienza. 
Giorno dopo giorno, tra il pittore e la sposa del mercante si instaura un dialogo muto, fatto di sorrisi furtivi e occhiate rubate. E mentre il ritratto prende forma, fuori dalla cornice prende vita una passione bruciante.


IL TULIPANO... IN MUSICA!




domenica 8 settembre 2019

Dobbiamo imparare dai bambini





Dobbiamo imparare dai bambini.

Amano senza dubitare.
Abbracciano senza avvisare.
Ridono senza pensarci.
Scrivono cose colorate sulle pareti.
Credono ad almeno 10 sogni impossibili.
Non arrivano al cassetto più alto, ma toccano il cielo con la punta delle dita.
E quando vengono affidati al sonno
 è come se il mondo avesse perso un po’ del suo splendore.

(Fabrizio Caramagna)


fonte

venerdì 6 settembre 2019

Recensione: VERSO UN FORSE di Stefano Di Ubaldo



"Verso un forse" è una raccolta di poesie che, pur essendo in versi, in realtà sono più simili a delle piccole narrazioni, le quali, nel trattare vari temi, confluiscono tutte verso la ricerca di una meta in questo viaggio che chiamiamo vita.


VERSO UN FORSE
di Stefano Di Ubaldo



Casa Editrice: Antipodes
Anno: 2018
Pagine: 82
"Se possiamo raccontare,
siamo sogni da nutrire." 

Questa raccolta comprende componimenti attraverso i quali l'Autore - e, con lui, il lettore - volge l'attenzione su ciò che lo/ci circonda quotidianamente.
A cominciare dai tipi di persone che incontriamo, ed emblematiche, in questo senso, sono le tre poesie sui "posti riservati", in cui emergono in modo simpatico e arguto tante tipologie di personalità e per ciascuna è previsto uno spazio ad hoc e proprio in base alle loro caratteristiche.

E ancora ci si concentra sull'amore che riempie le nostre vite ma davanti al quale spesso ci sentiamo impreparati, costringendoci al silenzio; sulla difficoltà di relazionarsi l'uno all'altro, a causa della mancanza di comprensione, dello spettro dell'abitudinarietà nei rapporti.

Ne viene fuori il variegato ritratto di un'umanità che popola il nostro mondo e che ogni giorno deve fare i conti con la propria solitudine e fragilità, con la consapevolezza di se stessi e la fatica del cambiamento.

"provo a inventarequello spazio di incontrotra un’idea e le avversarie,tra il già detto e l’ascolto,tra l’ascolto e un’ideadi quell’altro in me stesso."

È un viaggio dentro se stessi, costellato di riflessioni su passato, presente e futuro, di un certo disincanto nei confronti della realtà, che è altro non è che "un mare d'inganni", ma nel quale comunque ricerchiamo ciascuno il proprio posto e scopo, senza mai, forse, trovarlo definitivamente. Del resto, è l'esistenza stessa ad essere imprevedibile, spesso burlona e acquisire certezze non è poi così automatico e semplice.

"Il mio posto è verso un forse."

Non è possibile intraprendere questo percorso senza una buona dose di ironia e tra questi versi ce n'è tanta, insieme a situazioni buffe e surrealistiche, come nella poesia in cui l'Autore immagina l'interrogatorio di un povero uovo, con la sua scorza fragile e il suo albume di ricordi.

Il linguaggio è ovviamente ricco di metafore e similitudini; per la maggior parte si tratta di versi liberi, che non di rado hanno un ritmo tipico delle filastrocche; ciò che rende accattivante la lettura di questa raccolta, insieme alla presenza di giochi di parole, allitterazioni, riferimenti a opere letterarie e a film celebri (come Pulp fiction e Funny games), è la vivacità, la prontezza di spirito dell'Autore nel guardare dentro e fuori l'essere umano, sorridendo delle nostre tante incertezze, della complessità e unicità di cui ognuno di noi è portatore.

Consigliato a chi ha voglia di leggere poesie diverse dal solito, appassionate, spontanee e attraversate da un piacevole umorismo e da uno sguardo intelligente e attento sulla realtà circostante.

giovedì 5 settembre 2019

Azione e romanticismo con i libri del collettivo Mary Fisher!




Cari lettori, anche oggi torno sul blog per farvi conoscere i libri di Mary Fisher.
Chi è Mary Fisher? Non si tratta di una sola scrittrice, bensì di un collettivo di autrici LGBT che si sono riunite per sviluppare insieme nuove, entusiasmanti storie scritte a più mani per intrattenere con azione, erotismo e tanto romanticismo i propri lettori.

Partiamo da una storia che gira attorno a due uomini, un diamante e un mistero: Il ladro.
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Alexis Solkas, miliardario americano di origini greche, diventa il principale bersaglio del ladro internazionale Milord che intende appropriarsi del prezioso diamante Black Eye, una pietra di inestimabile valore, la sera in cui l’uomo festeggerà i suoi quarant’anni insieme all’élite degli Hamptons.
E mentre l’agente Kelly Torres dell’FBI si impegna per impedire che avvenga il furto, anche Alexis decide di muoversi per conto proprio e scoprire chi è il fantomatico Milord proprio nel momento in cui il bel Martin McKenna entra nella sua vita scombussolando le sue certezze.
Come andranno le cose?
Per scoprirlo, non vi resta che leggere “Il ladro”!


Continuiamo con il nuovo romantico racconto del collettivo: Capodanno a New York!
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Randy è nato e cresciuto in Montana ma sogna da sempre di visitare la città dei suoi sogni, la magica New York, dove spera di incontrare l’uomo della sua vita.
Finalmente, su invito di sua cugina Candice, riesce a realizzare il suo desiderio e proprio la notte di Capodanno conosce l’uomo perfetto.
Matt Morton è bello, sensuale, intelligente e condivide come lui una grande passione per gli animali.
Ma dopo una notte di passione, Randy dovrà fare i conti con la realtà...


E infine... una serie ricca di avventura e azione:

Il gatto e il topo - UN GIOCO RISCHIOSO vol.1

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Dylan Sidle è un agente del NCIS di San Francisco dal passato difficile, impegnato in una missione sotto copertura nella quale sta giocando il tutto e per tutto mettendo a repentaglio la sua vita.
Joel Harmon, primo agente del Dipartimento di Sicurezza degli Stati Uniti, è un eroe pluridecorato e un sogno irraggiungibile per Dylan.
Questo fino a quando, complice una serie di eventi che li vedrà coinvolti, le loro strade finiranno per incrociarsi.
E per entrambi niente sarà più come prima.


L'enigma di Dylan è il secondo racconto della serie “Un gioco rischioso”
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e si narra di come Dylan abbia finalmente trovato il suo equilibrio, al fianco di Joel.
La loro vita trascorre su binari tranquilli fino a quando dalla Francia giunge una vecchia conoscenza di Joel, lo Sciacallo: un uomo senza scrupoli, desideroso di vendetta e disposto a tutto per ottenere ciò che vuole.
Riusciranno Dylan e Joel a cavarsela, riuscirà il loro amore a sopravvivere?


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Tutto o niente (UN GIOCO RISCHIOSO vol.3)

Ora che Dylan è sceso a patti con il passato e sta cercando di ricostruire una nuova vita insieme al suo compagno Joel, un’altra minaccia sconvolgerà la sua vita.
Si tratta del Marsigliese, un individuo crudele che gli sottrarrà quanto ha di più prezioso: Joel.
Ma questa volta Dylan deciderà di giocare senza esclusione di colpi.
Sarà tutto o niente, nell’ultimo racconto della serie “Un gioco rischioso”.

mercoledì 4 settembre 2019

Segnalazione romance/Y.A. || "Arrivò i primi di gennaio" di Livin Derevel.



Buongiorno lettori!!

Oggi vi presento il  nuovo romanzo di un'autrice di cui ho già avuto il piacere di leggere e recensire un precedente libro (IL CARNEVALE A VENEZIA):  Arrivò i primi di gennaio di Livin Derevel.

Serie: Teenage Dreams #1 
Genere: Young adult, coming of age, LGBT, romantico 
588 pp 
Data di uscita: 2 ottobre 2019 

Edizioni: formato digitale (in tutti gli store on-line),
 formato cartaceo (solo su Amazon). 



Trama

Tra i corridoi della Franklin Gooding Junior High School, Vermont, c’è sempre un gran daffare. Suze ha appena scoperto di essere incinta del fidanzato già bello che partito per New York, all'inseguimento di un sogno che sembra non gli lasci nemmeno il tempo di guardarsi indietro.
Ash è il playboy della scuola, la borsa di studio in tasca e un futuro pieno di aspettative, nonché di un piccolo segreto che sa che non potrà tenere proprio per sempre.
E un freddo giorno di gennaio ecco arrivare Lian, con l’abbronzatura di Los Angeles e gli occhi turchesi, eccentrico, brillante, linguacciuto e bellissimo, pronto a creare scompiglio e farsi perdonare scoccando incantevoli sorrisi. Senza dimenticare Gloria, Neil, Jamie, Cody, Chris, Lauren e una girandola di compagni vecchi e nuovi, deliziose infatuazioni arcobaleno, insegnanti fuori dagli schemi, suggestive escursioni sulle Green Mountains, baci rubati sotto fiocchi di neve e vere amicizie che sfidano il tempo e le distanze.
D'altronde, se non è movimentata, che adolescenza è?

 Per aggiornamenti sul blog dell’autrice: QUI
 Per leggere in anteprima i primi TRE capitoli del romanzo: QUI 

martedì 3 settembre 2019

Draghi, dèi e la camelia giapponese



Il fiore di oggi è la camelia.
Ne parliamo attraverso una leggenda giapponese.


Un'antica leggenda, racchiusa in un libro giapponese, racconta le gesta di Susanowo, dio del vento, della pioggia e dell’uragano, che a causa di una punizione fu costretto a vivere nel regno di un orribile serpente a otto teste, che ogni anno pretendeva il sacrificio della più bella fanciulla.
Stanco di lasciare che il paese fosse tenuto sotto scacco dal mostro, Susanowo scese nel regno dei morti e in una fucina incantata forgiò una spada imprigionandovi un raggio di luce.

fonte
Con la magica spada Susanowo si recò all’ingresso della grotta del mostro e attese pazientemente. 
Intanto un lungo corteo attraversava la valle accompagnando al sacrifico la dolce principessa "Campo di riso".
Alla prima luce del giorno il drago apparve dalle profondità della caverna, terrificante come sempre.
L'impavido Susanowo gli si lanciò addosso ingaggiando con lui una terribile lotta ma alla fine vinse e abbatté il drago. 

Susanowo si avvicinò quindi alla meravigliosa principessa "Campo di riso" per chiederla in sposa e appoggiò sull’erba la spada affilata e insanguinata: come per magia i verdi steli si tinsero di rosso e apparve un grande arbusto dal lucido fogliame e dai bellissimi fiori bianchi chiazzati di porpora.
I fiori vennero chiamati "Tsubaki" o "rose del Giappone" e la loro caratteristica di non sfogliarsi, ma di cadere interi dalla pianta, venne assunta a simbolo di sacrificio di ogni giovane vita umana, a ricordo delle dolci principesse vittime della crudeltà del terribile drago.


Fonte consultata:

domenica 1 settembre 2019

Bilancio delle mie letture di agosto 2019



Ed eccomi con le mie letture del mese più caldo dell'anno ^_^




  • TRE PIANI di E. Nevo. Tre storie differenti, tre gruppi di persone che abitano in tre diversi piani di un palazzo a Tel Aviv,  si conoscono, si incrociano per pochi attimi ma le loro esistenze scorrono parallelamente le une alle altre, ognuna chiusa dietro le porte dei loro appartamento, a consumare tradimenti, a crogiolarsi nella propria solitudine, nel proprio dolore... e chissà, anche a sognare giorni migliori.
  • L'ISOLA DELLE ANIME di P. Pulixi. Un bellissimo noir che, attraverso intrecci avvincenti, che sanno sorprendere e coinvolgere il lettore, sullo sfondo di una terra aspra e affascinante insieme, svela i lati più ambigui, tormentati e imprevedibili dell'essere umano.
  • TRADITI E CONSEGNATI ALLA MORTE di E. Anzanello. Le vicende avventurose e drammatiche di un gruppo di soldati tedeschi appartenenti alla 3. SSPanzer Division Totenkopf che, alla fine della seconda guerra mondiale, si sono visti traditi dagli americani e consegnati alle truppe sovietiche, andando così incontro ad un tristissimo destino dal quale in pochi usciranno vivi.
  • PIANO CONCERTO SCHUMANN di P. M. Liotta. Tra queste pagine, intrise della magia che solo la musica sa creare, conosciamo l’intrigante storia di una talentuosa pianista di fama internazionale, la cui esistenza verrà sconvolta da una particolare proposta di lavoro e da un prestigioso regalo la cui provenienza è avvolta nel mistero.
  • IL CUORE NERO DI PARIS TROUT di P. Dexter. Pete Dexter ci racconta una storia drammatica in cui il crimine non è che il triste e cinico riflesso di una società malata, che sembra non dare alcuna importanza alla distinzione tra ciò che è giusto e ciò che non lo è, tra il bene e il male.
  • BACIO FEROCE di R. Saviano. Ritroviamo la Paranza dei Bambini (recensione libro), questi ragazzi nati in una terra di assassini e assassinati, derubati dell'infanzia e dell'adolescenza, destinati a fare i conti con un mondo che non regala niente, anzi, toglie molto. Forti di fame. Forti di rabbia. Pronti a dare e ricevere baci che lasciano un sapore di sangue, perché "Se la strada del bene non c’ha portato niente, forse la strada del male porterà qualcosa."
  • NOVE MINUTI di B. Flynn. La storia drammatica e movimentata di una ragazza che, a soli 15 anni, viene rapita da una banda di motociclisti, divenendo la compagna del capo.
  • DIARIO SEMITRAGICO DI UN CASALINGO DISPERATO di Ariel. È possibile fare delle proprie piccole “tragedie” quotidiane un punto di forza per non cedere alla disperazione e, magari, trasformarle in un’occasione per trovare la propria strada e il proprio posto nel mondo? È ciò che succede al casalingo, aspirante scrittore, di questo romanzo.
  • POMODORI VERDI FRITTI AL CAFFÈ DI WHISTLE STOP di F. Flagg: sedete al bancone di un vecchio caffè dell'Alabama degli anni Trenta e, tra una colazione sostanziosa e un barbecue delizioso, fermatevi ad ascoltare storie di personaggi indimenticabili.



Ho avuto modo di leggere libri interessanti in agosto, in particolare sul podio vanno senza ombra di dubbio L'ISOLA DELLE ANIME, un libro pieno di fascino, per la storia, l'ambientazione e la scrittura stessa dell'autore; ho apprezzato IL CUORE NERO DI PARIS TROUT, che mostra il lato più torbido e malsano di un uomo e, in generale, dell'ipocrita società cui appartiene; POMODORI VERDI FRITTI, per essere stata una lettura-coccola, deliziosa e malinconica.

Attualmente ho in lettura:

AMATISSIMA di Toni Morrison;
LA CURA SCHOPENHAUER di Irvin Yalom.

venerdì 30 agosto 2019

DODICI ROSE A SETTEMBRE di Maurizio De Giovanni - dal 13 settembre in libreria




Il 13 settembre arriva in libreria il nuovo romanzo di Maurizio De Giovanni, con una nuova detective: Mina Settembre. L'assistente sociale che indaga nei Quartieri Spagnoli di Napoli affronterà il misterioso Assassino delle Rose.


DODICI ROSE A SETTEMBRE

Sellerio Editore
288 pp
14 €
Dal 13 SETTEMBRE 


«Mi chiamo Flor, ho undici anni, e sono qui perché penso che mio padre ammazzerà mia madre».

Gelsomina Settembre detta Mina, assistente sociale di un consultorio sottofinanziato nei Quartieri Spagnoli di Napoli, è costretta a occuparsi di casi senza giustizia.
La affiancano alcuni tipi caratteristici con cui forma un improvvisato, e un po’ buffo, gruppo di intervento in ambienti dominati da regole diverse dall’ordine ufficiale. Domenico Gammardella «chiamami Mimmo», bello come Robert Redford, con un fascino del tutto involontario e una buona volontà spesso frustrata; «Rudy» Trapanese, il portiere dello stabile che si sente irresistibile e quando parla sembra rivolgersi con lo sguardo solo alle belle forme di Mina; e, più di lato, il magistrato De Carolis, antipatico presuntuoso ma quello che alla fine prova a conciliare le leggi con la giustizia.
Vengono trascinati in due corse contro il tempo più o meno parallele. Ma di una sola di esse sono consapevoli. Mentre Mina, a cui non mancano i problemi personali, si dedica a una rischiosa avventura per salvare due vite, un vendicatore, che segue uno schema incomprensibile, stringe intorno a lei una spirale di sangue. La causa è qualcosa di sepolto nel passato remoto.
Il magistrato De Carolis deve capire tutto prima che arrivi l’ultima delle dodici rose rosse che, un giorno dopo l’altro, uno sconosciuto invia.
Mina Settembre e gli altri sono figure che Maurizio de Giovanni ha già messo alla prova in un paio di racconti. In Dodici rose a Settembre compaiono per la prima volta in un romanzo. Sono maschere farsesche sullo sfondo chiassoso di una città amara e stanca di tragedie.
Un mondo di fatica del vivere che de Giovanni riesce a far immaginare, oltre all’intreccio delle storie, già solo con il linguaggio parlato dai vari personaggi di ogni strato sociale: ironico, idiomatico, paradossale, immaginoso.

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