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venerdì 11 giugno 2021
Ciao, Lucinda...
martedì 8 giugno 2021
Recensione: "Gesù Cristo nella storia d'Israele e nella storia dell'uomo moderno" di Francesco Sidoti
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Casa Editrice Kimerik 130 pp |
"Gesù ha proclamato l'amore universale verso tutti gli uomini, senza discriminazione alcuna riguardo all'etnia, al sesso, alle ideologie, alle condizioni economiche e sociali"."Aiutami ad amare, o Signore, e a non sprecare la mia potenza di amore, di amare di più gli altri, affinché attorno a me nessuno soffra o muoia per avere io rubato l'amore che a essi occorreva per vivere" (Michel Quoist).
lunedì 7 giugno 2021
Recensione: LA NAZIONE DELLE PIANTE di Stefano Mancuso
LA NAZIONE DELLE PIANTE di Stefano Mancuso è un piccolo manuale il cui protagonista indiscusso è il mondo vegetale: ad esso l'autore dà voce e, parlandoci delle piante come di una vera e propria Nazione, ci elenca gli articoli che compongono la sua "Costituzione" e che noi essere umani dovremmo tenere bene a mente per preservare ed amare come si deve questa nostra meravigliosa ma bistrattata terra.
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Ed.Laterza 139 pp |
"Un pianeta verde per la vegetazione, bianco per le nuvole e blu per l’acqua. Questi tre colori che sono la firma del nostro pianeta, per un motivo o per un altro, non esisterebbero senza le piante. Sono loro a rendere la Terra ciò che conosciamo. Senza piante, il nostro pianeta assomiglierebbe molto alle immagini che abbiamo di Marte o di Venere: una sterile palla di roccia."
Spesso le piante vengono percepite come qualcosa di inorganico, quando invece è da loro che dipende l'esistenza di tutti gli esseri viventi, uomini compresi.
E allora, proprio per sottolineare l'importanza delle piante, in questo libro l'Autore ne parla come se fossero delle Nazioni e chiarisce quali siano i pilastri su cui regge la vita delle stesse.
Come per gioco, Mancuso ha steso una piccola ma importante Costituzione della Nazione delle Piante, composta da otto articoli, analizzandone con chiarezza ciascuno di essi.
La terra appartiene a tutti gli esseri viventi e di essi è la casa; la presenza di forme di vita sul nostro pianeta ci dice quanto esso sia complesso, eppure l’uomo, nel suo delirio di onnipotenza, crede di essere il migliore, di avere l'esclusivo diritto, rispetto alle altre specie viventi, di autoproclamarsi il Padrone, il Signore della Terra, quando invece è soltanto "uno dei suoi condomini più spiacevoli e molesti."
Da dove gli viene questa stolta convinzione? Se riflettessimo di più e con maggiore umiltà ed onestà, dovremmo convenire come la specie umana non solo non sia la più numerosa ma neanche la migliore tra le specie viventi.
L'art.01 recita che "La Terra è la casa comune della vita. La sovranità appartiene ad ogni essere vivente".
L'approccio dell'uomo è assolutamente arrogante e irrispettoso, visto che considera (e tratta) l’intero pianeta come qualcosa di sua esclusiva pertinenza e proprietà, una mega risorsa di cui lui ha il naturale (??) diritto di disporre come vuole, in base alle proprie esclusive esigenze.
Preso dalla sua continua e irrefrenabile necessità di consumare, l'Homo Sapiens sta così profondamente incidendo sulle caratteristiche del pianeta da essersi guadagnato, a buon diritto, la responsabilità di essere la causa di una delle più terribili estinzioni di massa.
Mancuso ci ricorda come alla base della vita sulla Terra ci siano le relazioni fra i viventi, i quali si uniscono formando delle comunità, ed è quello che sostiene il secondo articolo, dove "la Nazione delle Piante riconosce e garantisce i diritti inviolabili delle comunità naturali come società basate sulle relazioni fra gli organismi che le compongono".
Scorrendo gli altri articoli e la loro spiegazione, comprendiamo come in natura non sia previsto che una specie prevarichi sull'altra, e come il rispetto per ogni essere vivente sia universale e travalichi i confini dello spazio e del tempo, nel senso che se la vita sulla terra viene protetta, custodita e sostenuta con intelligenza e la giusta considerazione, questo si ripercuoterà positivamente anche sulle successive generazioni, verso le quali siamo responsabili.
La Nazione delle Piante garantisce ad ogni essere vivente la piena libertà di vivere su questa nostra terra, senza alcuna limitazione se non quella di trattarla come merita, avendone cura e mostrandole gratitudine.
Con ironia e con una scrittura agile e accattivante, in grado avvicinare lettori digiuni dell'argomento (come me) come anche quelli già appassionati al tema, Mancuso ci lascia una vera e propria costituzione che deve responsabilizzarci e indirizzarci affinché ogni nostro impegno, intelligenza, progetto e voglia di fare, siano utili per costruire il nostro futuro di abitanti rispettosi della Terra e degli altri esseri viventi.
sabato 5 giugno 2021
Recensione: LA SPINTA di Ashley Audrain
Sconvolgente e crudo, "La spinta" è uno scioccante viaggio nella genitorialità, dove i sentimenti e le emozioni sono sviscerati con chirurgica e lucida precisione, dando così alla narrazione un taglio decisamente inquietante ed estremamente coinvolgente.
Di capitolo in capitolo, il libro mantiene una forte suspense, di quelle che respiriamo in un bel thriller, ma in realtà siamo in presenza di un autentico dramma psicologico, che si consuma all'interno delle mura domestiche e che, attraverso vie oscure, si sofferma sui problemi e sulle preoccupazioni che spessissimo avvolgono la maternità, esperienza tanto meravigliosa quanto travolgente e complessa, ma anche l'importanza che su ciascuna persona riveste la propria storia familiare, nonché la genetica stessa.
LA SPINTAdi Ashley Audrain
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Rizzoli Ed. trad. I. Zani 348 pp |
Angosciante e potente, questo romanzo (che mi ha fatto rivivere un tumulto di pensieri e stati d'animo provati con "...e ora parliamo di Kevin", cui si avvicina per tematiche) fa sì che il lettore si ponga molti interrogativi durante la lettura, primo fra tutti su come la maternità non venga vissuta da tutte nello stesso modo, di come non basti essere genitrice dal punto di vista biologico per sentirsi "mamme dentro".
Blythe Connor racconta al lettore e al marito (la narrazione è in seconda persona, tranne nelle parti relative al passato, in cui si narra della nonna e della mamma) la sua versione dei fatti, il suo pensiero sulla personalità e sui bizzarri comportamenti di Violet, e vedere - attraverso i suoi occhi - di cosa sia capace una ragazzina è davvero inquietante perché avvertiamo, insieme alla protagonista, tutta la preoccupazione scaturita dall'atroce sospetto che questa figlia possa essere un mostro, capace di azioni terribili, pericolose.
mercoledì 2 giugno 2021
LE MIE LETTURE DI MAGGIO 2021
Buongiorno e buon mercoledì festivo!!
Eccomi con il riepilogo delle mie letture di maggio.
- LA CONGIURA DELLE PASSIONI di P. De Sarlo: Basilicata, periodo risorgimentale: il romanzo storico si concentra su fatti ed antefatti che hanno condotto all'unificazione del nostro Paese.
- L'AMORE E LE FORESTE di E. Reinhardt: l'infelice vita di una donna costretta a subire angherie psicologiche da un marito arido e narcisista.
- LA CASA DEI GUNNER di R. Kauffman: sei ragazzini e un'amicizia che travalica il tempo e i silenzi.
- IL CUORE È IL MIO BAGAGLIO A MANO di S. De Lorenzis: attraverso la voce di una donna affetta da leucemia, l'autrice parla all'animo, come una carezza delicata ma anche piena di energia e speranza.
- SPAZIO ALLE EMOZIONI di S. Messina: un invito ad ascoltare la voce che è dentro di sé, lì dove risiedono le proprie emozioni più intime.
- Teoria, Tecnica e Didattica della Pallacanestro in carrozzina di A. Gennaro - G. Battaglia - L.Cincotta: guida tecnica, specifica per gli operatori del settore sportivo paraolimpico.
- CUORE di A. Arietano: una storia d'amore dolce e romantica collocata in un mondo fiabesco.
- IL MONDO DEVE SAPERE. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria di M. Murgia: l racconto di un'esperienza lavorativa che, pur essendo assolutamente vera, sembra quasi surreale, fantastica.
- DUE CUORI IN AFFITTO di F. Kingsley: l'amore ha contorni sì romantici ma anche frizzanti, imprevedibili e scanzonati.
- UNA POSIZIONE SCOMODA di F.Muzzopappa: uno sceneggiatore di film porno alla ricerca dell'occasione della vita.
- UN UOMO COSÌ di A.Moro: il ritratto intimo e tenero dello statista Aldo Moro attraverso gli occhi della figlia.
- ELBRUS di G. Di Clemente e M.Capocasa: romanzo di fantascienza/distopico che immagina un futuro popolato da cloni e da scienziati impegnati in progetti di manipolazione genetica.
- DA ME A TE di L. Falcone: un ricettario narrativo che una mamma scrive alla figlia, lasciandole non solo ricette tradizionali ma anche episodi divertenti alla famiglia.
- SHARON E MIA SUOCERA di Suad Amiry: con ironia e intelligenza l'architetto palestinese Suad Amiry racconta, sotto forma di diario, i grossi disagi vissuti durante i quarantré giorni di coprifuoco imposti dai militari israeliani ai residenti di Ramallah nel marzo 2002.
Un maggio prolifico, che mi ha donato tante letture varie e belle; tra tutte segnalo il diario della palestinese Suad Amiry, attuale più che mai se pensiamo ai recentissimi (e di certo non sopiti) bombardamenti nella Striscia di Gaza; ho riso con Muzzopappa, ho vissuto il Risorgimento e il tormentato e confusionario passaggio dai Borboni ai Savoia e mi sono emozionata con le storie di amore e di amicizia.
"La parola amore... per lui era bizzarra e spaventosa. Ma che cos’era la vita se non una lunga serie di cose bizzarre e spaventose che facevi e dicevi e chiedevi al tuo cuore, per mantenere la selvaggia e irragionevole speranza che un giorno qualcuno ti avrebbe tenuto il viso fra le mani dicendo: Sei perfetto. Adesso ti puoi riposare. Per me sei sempre stato perfetto. Non perché tu fossi neanche lontanamente perfetto o coraggioso o forte, e nemmeno particolarmente buono, ma perché eravate grandi amici da sempre."
martedì 1 giugno 2021
Recensione: "Teoria, Tecnica e Didattica della Pallacanestro in carrozzina" di Antonino Gennaro - Giuseppe Battaglia - Luca Cincotta
Ultimamente ho ricevuto in omaggio dalla Casa Editrice Kimerik quattro volumi tutti appartenenti a diversi generi letterari: dalla narrativa alla poesia (gli ultimi due libri recensiti nei giorni scorsi), dal saggio storico-religioso al manuale sportivo.
Oggi voglio presentarvi proprio un'agile e accurata guida tecnica scritta da docenti che si occupano in prima persona di Sport, coniugato con lo studio dell’Attività Motoria Adattata con particolare attenzione alle disabilità.
Teoria, Tecnica e Didattica della Pallacanestro in carrozzina di Antonino Gennaro - Giuseppe Battaglia - Luca Cincotta
In questa attenta analisi, Battaglia, Cincotta e Gennaro, oltre a offrire dettagli e suggerimenti tecnici relativi al gioco della Pallacanestro in carrozzina, focalizzano l’attenzione sulla vitale importanza del movimento per ogni individuo, sia esso normodotato, sia affetto da una condizione patologica cronica.Kimerik Ed.
112 pp
Alla base di questo lavoro c'è il concetto di salute dinamica (stato di benessere fisico, psicologico e sociale) e per raggiungerla è necessaria l’efficienza fisica, che si consegue attraverso il movimento; questo vale tanto per i normodotati, quanto per le persone con disabilità, che hanno il diritto a fare sport, tanto più che praticare attività fisica può aiutarle a superare blocchi e paure (frutto della propria condizione di salute), oltre che apportare innegabili benefici a livello fisico.
Un individuo con disabilità (di diversa gravità) ha delle capacità residue che vanno opportunamente stimolate e valorizzate e i giochi di squadra, come la pallacanestro, sono un valido strumento in questo senso.
Tra queste pagine vengono date spiegazioni tecniche del gioco del basket, compreso l'uso di attrezzature ed ausili; si evidenziano le caratteristiche della carrozzina, si danno consigli di esercizi per migliorare la tecnica di gioco e mettere il giocatore in condizione di acquisire maggiore padronanza dei vari gesti, movimenti, che siano il palleggio o i tiri ecc.
Sono presenti proposte didattiche che possano incoraggiare alla socializzazione, all'aggregazione, a lavorare sull'autostima e su un'equilibrata e giusta consapevolezza di se stessi.
Siamo in presenza, quindi, di un lavoro didattico che è di facile lettura ed accessibile e immediata consultazione, ma altresì si tratta di una guida tecnica, specifica per gli operatori del settore sportivo paraolimpico, per cui è un manuale che risulta utile a chi si occupa di sport, e in particolare di giocatori di pallacanestro in carrozzina.
lunedì 31 maggio 2021
Recensione: SPAZIO ALLE EMOZIONI di Silvio Messina
Attraverso la forma poetica, l'Autore di questa raccolta si fa veicolo di un modo di sentire - la vita, l'amore, il rapporto con gli altri, la natura... - particolare perché sensibile, profondo e attento, come sa esserlo lo sguardo di un poeta, di un artista.
SPAZIO ALLE EMOZIONIdi Silvio Messina
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Casa Editrice Kimerik 61 pp |
domenica 30 maggio 2021
Recensione: IL CUORE È IL MIO BAGAGLIO A MANO di Silvia De Lorenzis
Scoprire di avere un cancro, in un'età in cui sei fiduciosa di avere il mondo in mano e la vita davanti, è tremendo: è uno sconquasso nell'anima, oltre che nel corpo, di quelli che possono buttarti giù in modo irreversibile, impedendoti di vivere il tempo che resta con quella serenità di cui sempre, in ogni momento e periodo della nostra vita, abbiamo urgente bisogno.
IL CUORE È IL MIO BAGAGLIO A MANOdi Silvia De Lorenzis
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Casa Editrice Kimerik 98 pp |
La sua vita viene sconvolta bruscamente da una brutta notizia, di quelle che ti mozzano il respiro e ti annientano dentro: ha una leucemia fulminante, non le resta molto da vivere e quello che le resta dovrà trascorrerlo per lo più in un letto d'ospedale.
È comprensibile ed umano come ricevere una notizia di tale portata possa abbattere chiunque; ci si sente intrappolati in un corpo imperfetto, che ha giocato un tiro decisamente infame e purtroppo non è possibile neanche "sistemare la rotta", in quanto è troppo tardi e si può solo aspettare che la malattia segua il suo maledetto corso.
Che fare davanti a una situazione drammatica come questa?
Dopo lo sgomento e lo scoramento iniziali, Laura reagisce e trova nella scrittura la via per riprendersi se stessa e il proprio mondo interiore, per guardarsi dentro con attenzione ed onestà, e per rovesciare tutto il fiume di emozioni e pensieri che riempiono cuore e mente, così da trovare dentro di sé le risorse per affrontare la vita che ancora può vivere lasciando qualcosa di importante a chi ama.
In particolare, il suo pensiero va alla sua unica figlia, Sara, e per amor suo, e guidata dall'amore indissolubile che prova per lei e che dà il vero senso alla propria esistenza, scrive una lettera per la sua bambina.
Una lettera che suo marito le consegnerà quando Sara compirà diciotto anni.
Sarà un regalo speciale che la ragazza avrà tra le mani per ritrovare sua madre, la sua anima, il suo cuore immenso e pieno di amore per lei; in quelle pagine, tra quelle parole, Sarà potrà trovare le risposte che cerca, ritenendo nel suo giovane cuore i pensieri, le riflessioni, i consigli di una madre persa troppo presto ma che continua a vivere in ogni battito, in ogni respiro di chi l'ha amata.
Non è semplice per una madre scrivere questa lettera, perché farlo significa fare i conti con quell’appuntamento con il destino al quale non si può sottrarre; significa accettare di aver perso la battaglia contro il cancro, ma il pensiero di dover lasciare i propri cari, e Sara su tutti, è forte in lei e la spinge a prendere carta e penna e a buttar giù tutto quello che il suo cuore le suggerisce.
Laura si rende conto che la morte la porterà via, impedendole di godersi sua figlia nei suoi anni più belli, di non vederla crescere, innamorarsi, diventare madre, di non poter condividere con lei le emozioni più intense come i dolori più grandi, quelli che le insegneranno ad affrontare le delusioni e a diventare più forte, quelli che la vedranno raggiungere i suoi piccoli grandi traguardi e realizzare i suoi sogni.
Non le resta, allora, che scriverle, imprimendo su carta frammenti di vita, pensieri intimi, ricordi, quelle parole che - se solo la malattia non si fosse messa in mezzo! - le avrebbe sussurrato.
È un'eredità speciale, preziosa.
"Voglio donarti gli ultimi giorni della mia vita, i miei risvegli, affinché tu possa portarli sempre dentro di te, oltre il dolore, oltre la vita, oltre la morte. (...) Così, se un giorno dovessi aver bisogno di risposte, potrai cercarle tra queste pagine, che profumano d'amore, del mio infinito e incondizionato amore per te. (...) Ma ricorda, la vera risposta a qualsiasi domanda sarà sempre nascosta in fondo al tuo cuore; io vorrei solo aiutarti a non aver paura di leggerci dentro!".
Le parole che Laura dedica alla sua bambina sono pregne di amore, di desiderio di poter parlare al suo cuore così che lei possa crescere sapendo di essere stata tanto amata e che la sua mamma sarà sempre con lei nonostante la vita le dividerà.
Laura racconta di sè, dei propri sogni, dell'amore per il proprio lavoro; le svela delle verità dolorose anche sul rapporto col padre e come non sempre tra loro sia stato tutto rose e fiori, ma l'amore e il perdono hanno trionfato su risentimenti, amarezze e delusioni.
La lunga lettera d'amore di questa dolce mamma per la sua figlioletta, lungi dall'essere intrisa di eccessiva tristezza (che pure sarebbe legittimo) o disperazione, è invece carica di speranza, fiducia in se stessi e nei propri sogni, empatia, amore per le piccole cose, per valori fondamentali - come l'attaccamento alla famiglia, alle proprie radici e alla propria terra, il perdono, il riconoscere le proprie fragilità e di non vergognarsene, ma piuttosto di trasformarle in modo che diventino dei trampolini per migliorarci, l'accettazione del dolore come occasione per crescere, maturare, darsi il tempo di fermarsi per recuperare le energie e poi rituffarsi nel mare della vita, che a volte è placido e calmo, altre è in tempesta.
Ma è pur sempre vita, e vivere è come essere costantemente su un'altalena, che come ti porta su, così è capace di riportarti giù!
Credo che ogni figlia vorrebbe avere il piacere di leggere una lettera così scritta dalla propria madre (o in generale da una persona cara), perché contiene frammenti importanti della persona che scrive, la quale davanti a un pezzo di carta non si risparmia, ma anzi ne fa uno strumento vivo e fedele per confidarsi, condividere, incoraggiare, consigliare, esprimere affetto, e lo fa anche quando - come nel caso specifico della protagonista - avrebbe tutte le umane e comprensibili ragioni per chiudersi in se stessa, a macerarsi nel dolore, e invece, al cospetto della severità di un male che non perdona e che ben presto le ruberà forze psichiche e fisiche, prende il bagaglio a mano - il cuore! - che l'ha sempre accompagnata nel viaggio della vita, e si incammina lungo la tappa più difficile mai attraversata.
È un libro breve ma intenso, ad ogni pagina l'Autrice ha riversato, con proprietà e fluidità di linguaggio, la propria sensibilità e ricchezza d'animo, traducendo con sapienza e passione tanti pensieri, considerazioni, timori, insicurezze e risorse emotive e psicologiche, che tanti lettori possono sentire come propri, inducendoli a immedesimarsi in questa donna consapevole di non essere un'eroina, bensì una persona piena di fragilità ma anche di forza, di sogni e desideri, e soprattutto una madre che vuol lasciare il proprio cuore nei ricordi di sua figlia.
Una lettura che parla all'anima del lettore, come una carezza delicata ma anche piena di energia e speranza.
sabato 29 maggio 2021
Recensione: L'AMORE E LE FORESTE di Éric Reinhardt
La protagonista di questo romanzo, che fa arrabbiare e commuovere il lettore, è una donna sensibile, colta, libera nell'anima e nei pensieri, ma la cui esistenza a un certo punto si ritrova ingabbiata tra le sbarre di un matrimonio opprimente, soffocante, emotivamente vuoto, che rischia di strapparle l'amore per la vita e la voglia di stupirsi e di godere di ciò che essa riserva.
L'AMORE E LE FORESTE di Éric Reinhardt
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Salani Ed. trad. R. Fedriga 259 pp |
Inizialmente Bénédicte Ombredanne aveva voluto incontrare lo scrittore solo per dirgli quanto il suo libro le avesse cambiato la vita, ma tra una parola e l'altra, finisce per scavare nel profondo della propria anima e della propria esistenza, obbedendo alla propria voglia di confidarsi con una persona che sa scrivere di sentimenti.
"Era peggio che sola: era in compagnia del vuoto. Suo marito non era altro che una presenza vuota, un’assenza. Quell’uomo porta con sé un vuoto incolmabile ed era questo suo vuoto che angosciava Bénédicte."
Citazioni
"Tutti siamo divisi interiormente, siamo più persone che si combattono, o i cui desideri sono contraddittori, siamo tutti portati a giocare ruoli che in realtà sono le diverse facce di una verità unica che passiamo il tempo a interiorizzare, a travestire, a proteggere dallo sguardo altrui e infine a tradire, perché abbiamo vergogna ad ammetterci tanto complessi, plurali, tormentati, contraddittori e perciò essenzialmente indefiniti, che è in fondo proprio la nostra forza".
"...nessuno scruta il suo quotidiano con la speranza di trovarvi una botola segreta, l’inizio di una scala, le tenebre di uno spazio sconosciuto. Basta forse prestare attenzione alla superficie della propria quotidianità, avere abbastanza sensibilità da rilevare l’esistenza di un passaggio, per scoprire la necessità di scomparirci?"