C'è stato un periodo in cui ho approfittato moltissimo della personale libreria di mio fratello, ed in particolare ho attinto ai suoi classici dell'Ottocento.
Uno di questi da me letti è stato...:
GIRO DI VITE
di Henry James
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Titolo originale: THE TURN OF THE SCREW
Anno di prima pubblicazione: 1898.
Da questo breve ma inquietante romanzo si è liberamente ispirato The Others con Nicole Kidman.
Lo zio dei bambini, pur essendo loro tutore, non riesce ad occuparsene, così lascia i ragazzi nelle mani dell'istitutrice e parte per affari.
Inizialmente è tutto ok, in quanto i due bambini sono molto intelligenti e affettuosi e la donna si sente molto gratificata dal suo nuovo lavoro e dalla splendida villa in cui risiede.
Ma l'idillio finisce presto e qualcosa di inquietante succede: il fantasma della precedente istitutrice (la Jessel) e del suo amante (il signor Quint) si aggirano per la casa e la giovane donna ne è terrorizzata.
Se la servitù non è informata circa lo strano fenomeno, ad esserlo sono i bambini...
L'ambientazione - casa di campagna - è sempre efficace perchè isola i protagonisti nell'incubo, rendendoli impotenti, senza considerare il contrasto tra il luogo ameno e silenzioso e il fatto che però nasconda insidie e legami col Male.
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In realtà, la cornice del racconto è un’altra casa, dove a Natale una comitiva si riunisce per raccontarsi storie di paura. Questa storia viene narrata attraverso il filtro di un manoscritto appartenuto a una donna ormai morta.
Turba il pensiero che dei domestici corrotti e dissoluti abbiano riempito di malvagità (legate alla sfera sessuale) delle creature innocenti, che continuino a dar fastidio ai vivi tornando in qualità di fantasmi e invitando le vittime ad avvicinarsi a luoghi pericolosi e tormentandoli... per raggiungere il loro dannato obiettivo.
Quale? Perchè questi esseri infestano la casa e tormentano gli abitanti?
Qual è la missione dell'istitutrice rispetto ai due orfanelli?
Riuscirà a portarla a termine o il Male prevarrà sul Bene?
La bravura dell'Autore sta nel farci venire il dubbio pure sull'istitutrice: siamo sicuri che non sia anche lei legata al Male o che non sia semplicemente una pazza, ossessionata dalla salvezza e dalla dannazione eterna?
James non chiarirà mai, in nessun punto del racconto, se i fantasmi esistono davvero o se sono una creazione della giovane istitutrice (magari è paranoica?) e il "terrore psicologico" che incute, l'atmosfera gotica, l'espediente della "storia nella storia" rendono il suo giro di vite una lettura interessante.