lunedì 3 settembre 2012

Recensione: LA GATTA CHE SUONAVA IL PIANO di Nicola Nicodemo



Terminato anche l'ebook inviatomi dall'Autore stesso, che ringrazio.

LA GATTA CHE SUONAVA IL PIANO
di Nicola Nicodemo

Editore: SBF Narcissus
Anno di pubblicazione: 2012
ISBN: 9788867550296
Prezzo dell'ebook: 1,99 €
Trama

"Tre racconti, una sola storia. 1944. I nazisti occupano Parigi.
Edifici crollati, i corpi delle vittime campeggiano come vessilli nei luoghi degli scontri. Fame, disperazione e rassegnazione riempiono gli animi avviliti dei parigini.
Ma c'è ancora speranza nei cuori di chi non si è mai arreso, di chi combatte, di chi ogni giorno ravviva la fiamma del ricordo e di una promessa.
C'è bisogno di lotta nel cuore di Vincent, che ha perso tutto ma vuole difendere il futuro di sua figlia.
C'è entusiasmo, voglia di vivere e di riconquistare la libertà, nei cuori di un gruppo di operai che non sanno nulla di guerra, di odio, di armi, ma scelgono di ribellarsi al nazismo e di riscrivere il finale ad una insulsa pagina di storia, per la loro città occupata."

L'autore.
Nicola Nicodemo (1994) è uno studente liceale, appassionato lettore ed aspirante scrittore.
Blog:  http://blog-romanzo.blogspot.it

IL MIO PENSIERO

LA GATTA CHE SUONAVA IL PIANO è un racconto breve scritto dal giovane Nicola Nicodemo.
La domanda che, istintivamente, ci si potrebbe fare prima di leggere il racconto è: perchè questo titolo?  Di cosa parlerà l’Autore? Forse è una favola per bambini? Un racconto che vede come protagonisti degli animali, magari con un insegnamento di tipo morale alla fine?
Eh no, per capire il perchè della scelta di un titolo tanto singolare bisogna arrivare alla fine della lettura; allora sì, si comprende il perchè di questa gatta che suona il piano e quale significato attribuirle.

Il racconto è ambientato in uno dei più brutti periodi della storia: la Seconda Guerra Mondiale.
Siamo nel 1944, a Parigi, in piena occupazione nazista; la città è sotto assedio, tutto attorno c'è solo distruzione, morte, disperazione e un desiderio ardente di veder andar via il nemico, di poter giungere alla libertà dei singoli come di un Paese intero.
La narrazione è divisa in tre momenti ("La gatta che suonava il piano". "Lacrime di sangue", "Il plotone") e in essi conosceremo un giovane uomo, Vincent, che davanti al dolore della guerra si convince che l'unica decisione da prendere, per mettere in salvo la propria famiglia, è quella di scappare.
In fondo, chi avrebbe potuto biasimarlo?
Cosa c'è di male nel voler prendersi cura dei propri cari e portarli in un posto sicuro?
La guerra è una faccenda troppo grande; ma davvero crediamo che un gruppo di uomini, per quanto armati di buone intenzioni (e non solo, certo) possa cacciare il nemico, combattere efficacemente per liberare l'amata città?
Vincent non sembra crederci più di tanto: guarda il volto della sua piccola Francine e crede che ha il dovere di portarla via...
Ma una gatta gli farà cambiare idea...
Una gatta che rappresenta la promessa di un padre al proprio figlio; il dolore di un padre per il proprio figlio, ma anche l'orgoglio di sapere che lui, davanti alla tragedia umana della guerra, non è scappato, ma ha combattuto, fino alla fine, in nome di una libertà tanto desiderata ma che nessuno ti regala...: una libertà da conquistare, da condividere a testa alta con gli altri, con coraggio e dignità.
La guerra non porta mai nulla di buono, non in senso assoluto e neanche per i "vincitori" (se di vincitori si può parlare....): la guerra è sempre stata e sempre sarà sinonimo di morte, rovina, solitudine, ingiustizia, massacri..., ma non sarebbe giusta chiudere tutto così.
La guerra ci ricorda anche che ci sono state persone che hanno creduto in loro stesse e nel proprio Paese, nel diritto di vivere in libertà, e questa loro "fede" non li ha fatti scappare, ma li ha lasciati lì, a fronteggiare il nemico, con la consapevolezza che sarebbe potuta arrivare la "richiesta" di un prezzo altissimo da pagare: la vita - quella dei propri cari, la propria.
Ma queste persone hanno stretto i denti e hanno deciso di non farsi travolgere dal destino, bensì di afferrarlo e far qualcosa: non importava se fossero dei semplici operai e non avessero alcuna competenza in fatto di strategie militari:

"erano inesperti uccelli al primo volo, di fronte ad un esercito esperto, allenato ad uccidere. Ma avevano del coraggio, e quella forza propria di chi non ha nulla da perdere, solo un gran cuore e la vita di chi ama da difendere"

Il giovane Autore, con uno stile ed un linguaggio semplici, non vuole - come spiega lui stesso nella prefazione - fare un resoconto di tipo storico circa l'occupazione dei Tedeschi a Parigi nel 1944, ma lasciarci guardare le cose dal punto di vista di Vincent e anche, in certi momenti, della sua bambina, Francine: due diversi punti di vista, quello disincantato e preoccupato di un uomo adulto che si rende conto del dramma che si sta attuando attorno a lui e nella propria vita, e quello innocente di una bimba, che si ritrova a vivere con smarrimento un evento tanto più grande di lei e a doverlo "sopportare", nonostante le sue piccole e fragili spalle.

La brevità dei tre racconti, che possiamo considerare come le tre parti di una sola storia, forse non consente di soffermarsi in modo preciso e profondo sulla psicologia e la personalità dei pochi personaggi coinvolti ma comunque ci permette di fare delle riflessioni, di porci delle domande su episodi della storia passata che leggiamo sui libri di storia o di cui vediamo qualche documentario in tv, e che troppo spesso sentiamo come qualcosa di lontano da noi, che non ci riguarda.

Leggendo "La gatta che suonava il piano" i nostri sguardi si soffermano su un passato che non vorremmo tornasse mai, nè nel nostro Paese nè negli altri (ahimè, sembra utopistico dire una cosa del genere), mettendoci nei panni di chi l'ha vissuto, chiedendoci come noi avremmo reagito in mezzo a tanto dolore, a tanta giustificata paura.

Recensione: I GIOVEDI' DELLA SIGNORA GIULIA (P. Chiara)



Eccomi a recensire uno degli ultimi due libri letti, terminati ieri!!

Per la scheda su I GIOVEDI' DELLA SIGNORA GIULIA, di Piero Chiara, andare QUI.

Ed. Mondadori
140 pp
8.50
1998
I giovedì della signora Giulia è un racconto giallo degli anni ’50, scritto per essere mandato in tv, come sceneggiato (fu trasmesso nel 1970).

I personaggi che intervengono in questo racconto non sono tantissimi e il lettore da subito riesce ad inquadrarli: il commissario di Polizia Sciancalepre, che si dedica anima e corpo alle indagini, la signora Giulia, di cui sentiremo solo parlare, il marito – l’avvocato Esengrini - , uomo burbero ma intelligente, la figlia di Giulia, Emilia, il marito di quest’ultima – l’ingegner Carlo Fumagalli – e la coppia di dipendenti della famiglia Esengrini, Demetrio (giardiniere) e la moglie Teresa.

Il racconto inizia presentandoci la notizia della scomparsa della signora Giulia, giovane donna attorno ai 35 anni: dov’è andata, che fine ha fatto? Possibile che abbia lasciato all’improvviso la famiglia, infischiandosene anche della figlia?
A darne notizia è il marito e le indagini partono immediatamente; Sciancalepre si accorgerà sin da subito che non si tratta di una semplice fuga d’amore, come all’inizio si vociferava...
E’ vero, tutti i giovedì, già da un pò, la signora Giulia si recava a Milano non per trovare la figlia Emilia in collegio, ma per concedersi incontri d’amore con un giovane amante...
La donna, insoddisfatta della propria vita coniugale, infelice a causa di un marito scostante e mai affettuoso, cerca rifugio tra altre braccia... ma come mai non ha lasciato una traccia della propria scelta di abbandonare il tetto coniugale?

Attraverso tanti piccoli indizi, uniti alle testimonianze di tutte le persone direttamente o meno coinvolte, seguendo ragionamenti e deduzioni logiche e in seguito ad una “drammatica scoperta”, il commissario e il giudice istruttore si faranno un quadro della situazione che porterà a stringere il cerchio tra due persone, due potenziali colpevoli del triste destino della signora Giulia.
Ognuno dei due imputati, con un’apprezzabile abilità dialettica e di ragionamento, accusa l’altro, portando argomentazioni plausibili ed intelligenti e ribattendo alle accuse ricevute con molta convinzione, tanto che alla fine il lettore si ritroverà a chiedersi...: e quindi?? Come risolviamo l'enigma?

Piero Chiara, narratore lombardo dallo stile narrativo semplice ma vivace ed arguto, dandoci uno spaccato realistico della vita di un paese di provincia degli anni Cinquanta, attraverso personaggi disegnati a pennello - che davvero paiono appena usciti da uno sceneggiato televisivo poliziesco all’italiana, di quelli ancora in bianco e nero - appassionandoci con le sue elucubrazioni volte a sbrogliare l’intrigo, ci lascerà con un retrogusto amarognolo ed un sorriso incerto sulle labbra....

Non è di certo una di quelle letture che ti cambia la vita e ti sconvolge; ma è un buon racconto, si legge molto velocemente, riesca a catturare l’interesse del lettore, ad incuriosirlo affinchè arrivi all’ultima pagina, ritrovandosi davanti ad un finale per nulla scontato.

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domenica 2 settembre 2012

SCATOLA PORTA THE A LIBRO

Ero e sono alla ricerca di un orologio a bandiera in stile country o vintage.... e mi sono imbattuta in questo cofanetto a libro, per mettere le bustine di the!!!


scatola the
altro modello
Carino vero??
porta the

IN LIBRERIA: IL GIOCATTOLAIO - UNA CANZONE CHE TI STRAPPA IL CUORE



Nuovi arrivi in libreria, che mi intrigano molto!! ^_^
Del primo ho già parlato in un altro post di anteprima, ma lo riprendo con info più complete; il secondo è una riedizione.

Il giocattolaio
Ed. Fazi
388 pp
9.90 euro
Uscita: 30 agosto 2012
IL GIOCATTOLAIO
di Stefano Pastor

Trama

Tra i vincitori del torneo letterario “Io Scrittore”, Il romanzo di esordio di Stefano Pastor, ambientato nella periferia desolata di una grande città, indaga la frattura insanabile tra il mondo degli adulti e quello dei bambini e il fallimento della famiglia. 
In un quartiere che si sta progressivamente svuotando, a causa di un inarrestabile processo di speculazione edilizia, i genitori sono sempre assenti e i bambini abbandonati a loro stessi. Alcuni spariscono.

Non si conosce molto del passato di Massimo, il bambino di 11 anni appena arrivato nel Quartiere. Accolto in casa dallo zio, un uomo alcolizzato e incline a lampi di violenza, a Massimo sembra di precipitare in un inferno. Ma il male, quello vero, non si annida tra le mura domestiche. 
E’ nascosto da qualche parte tra i palazzoni abbandonati e le strade semideserte di quest'area suburbana depressa e grigia, dove i bambini continuano a volatilizzarsi e nessun adulto si preoccupa di cercarli. Quando viene ritrovato il corpo di uno dei bambini scomparsi, i sospetti della comunità si concentrano su Peter, il titolare di un negozio di giocattoli. 
Nell’apatia e nell’indifferenza degli adulti, solo una ragazzina, Mina, e un gruppo di suoi coetanei cercano di capire cosa stia accadendo. 
Con un ritmo sincopato e una scrittura coinvolgente Pastor racconta la presenza del male che s’insinua tra il mondo dei grandi e quello dei piccoli, creando una spaccatura insanabile.

LEGGI LE PRIME PAGINE

L'autore.
Stefano Pastor è nato a Ventimiglia e vive in provincia di Ferrara. Dopo aver lavorato a lungo nel commercio di musica e film, ha deciso di dedicarsi alla scrittura. Il Giocattolaio è il suo primo romanzo.

Una canzone che ti strappa il cuore
Ed. Guanda
Collana Le Fenici
280 pp
12 euro
Uscita: 30 agosto 2012

UNA CANZONE CHE TI STRAPPA IL CUORE
di Joseph O'Connor

Trama

Nella Dublino oscurantista di inizio Novecento, la diciassettenne Molly Allgood muove i primi passi nel mondo del teatro e sogna un futuro da star in America. Ribelle, irriverente, bella, corteggiata da tutti, diventa l'amante di John Synge, il più importante drammaturgo irlandese, un genio inquieto, un poeta dal linguaggio forte e dalle passioni tempestose. Il loro è un amore tormentato, a volte crudele, spesso tenero, che sfida le convenzioni rigide dell'età edoardiana, la differenza di età e di estrazione sociale. Molti anni dopo, Maire O'Neill è una "reliquia del passato", un'anziana attrice logorata dalla malinconia, dalle ambizioni e dai rimpianti di una vita. "Molly", così l'hanno sempre chiamata, ormai si aggira sola e smarrita per le frenetiche strade di Londra. Nel suo mondo trasognato le figure reali si confondono con i fantasmi, con il vago chiarore dei luoghi e delle presenze che avverte intorno a sé: Dublino, le colline della contea di Wicklow, Londra, New York attraversano il tempo e lo spazio, come lo scenario di un immobile atto unico. L'antica storia d'amore proibita che Molly non ha mai dimenticato si riverbera negli oggetti e nei ricordi, "in strane irruzioni diurne". Come in un lungo monologo a mezza voce, o in una vecchia canzone appena sussurrata, "lo sgattaiolare del passato fuori dalle credenze" dà vita a un romanzo struggente, intessuto di una luce magica, una storia di abbandoni e riconciliazioni che è un omaggio all'arte stessa di narrare.

L'autore.
Joseph O' Connor (1963) è uno scrittore irlandese, fratello della famosa cantante Sinead O'Connor;  laureato in Letteratura inglese e  Storia; vive a Dalkey, Irlanda con sua moglie, di origine britannica e un figlio.

Dal 13 settembre: "NICEVILLE", dove il Male non muore mai



Continuano le nostre sbirciatine sulle prossime uscite!!!
Ecco un thriller giudicato "il piacere più peccaminoso e dark che possiamo concederci quest'anno" (Washington Post.
Ed. Longanesi
Collana La Gaja scienza
350 pp
17.60 euro
USCITA: 13 SETTEMBRE 2012

NICEVILLE
di Carsten Stroud

Trama

Benvenuti a Niceville, una piccola cittadina del Sud degli Stati Uniti, circondata dal verde delle colline, popolata di alberi e di antiche ville coloniali, e… abitata dal Male. 
A Niceville, ogni famiglia nasconde un segreto. 
A Niceville, la gente sparisce nel nulla, e raramente se ne trova traccia. 
Per questo, quando Rainey, di soli dieci anni, scompare, tutte le forze di polizia locale si mobilitano, senza alcun indizio da seguire… 
È solo il primo anello di una catena di avvenimenti che travolgeranno, nel giro di trentasei ore, la vita di molte persone. 
Nick Kavanaugh, un poliziotto con un lato oscuro, indaga, aiutato dalla moglie Kate, ma a Niceville il male sembra essere molto più forte degli uomini…


L'Autore.
Carsten Stroud è autore di bestseller in cima alle classifiche del New York Times e vincitore di numerosi premi letterari. Vive e lavora a Thunder Beach.

USCITE PIEMME, 4 Settembre: L'ANGOLO DEI LETTORI RIBELLI - LA PUNTUALITA' DEL DESTINO



Uscite Piemme per martedì!!!
Inizio e termino con due romanzi.....

Il primo è un thriller
La puntualità del destino
Ed. Piemme
Collana Narrativa
Serie Linea Rossa
364 pp
17.50 euro
USCITA: 4 SETTEMBRE 2012

LA PUNTUALITA' DEL DESTINO
di Patrick Fogli

Trama

Alessia ha quattordici anni da un mese. Una ragazzina come tante, che va a scuola e gioca a pallavolo.
Dopo una pizza con le compagne di squadra ha appuntamento con sua madre per tornare a casa. 
Ma all’ora stabilita di lei non c’è traccia. Sparita nel nulla. 
Poco dopo Alessia è un nome su un foglio nelle mani dei carabinieri, un volto sorridente che i giornali e le televisioni esibiscono come un trofeo. Diritto di cronaca, lo chiamano. 
E il circo mediatico che si scatena si fa più grottesco a mano a mano che i giorni passano.
Claudio Zanetti, un giovane immigrato di seconda generazione, sembrerebbe essere l’ultima persona ad aver visto la ragazzina. 
Mentre la gente del paese annusa già la tragedia ed è certa di aver trovato il suo colpevole, c’è qualcuno che ha più fretta di ritrovare Alessia, e trovarla viva. 
Gabriele Riccardi una volta era un poliziotto. Ora, dopo anni in fuga da se stesso, ha capito che non smetti mai di essere quello che sei, e se hai sempre rifiutato una giustizia fatta di compromessi, non puoi accettarne una vittima dei pregiudizi.
Ora che è necessario abbandonare la superficie per scavare a fondo, tra segreti, menzogne e ricatti ignobili, è a lui che tocca. Prima che il tempo emetta la sua sentenza.


L'autore.
Patrick Fogli e nato a Bologna ed è ingegnere elettronico. Ospite al Festivaletteratura di Mantova, finalista al Premio Scerbanenco al Noir in Festival di Courmayeur, è considerato dalla critica uno degli scrittori più interessanti e originali della narrativa italiana di oggi. Ne La puntualità del destino ritorna il personaggio di Gabriele Riccardi, protagonista del suo primo thriller, Lentamente prima di morire. Per Piemme ha scritto anche L’ultima estate di innocenza e i romanzi Il tempo infranto, sulla strage alla stazione di Bologna, e Non voglio il silenzio, con Ferruccio Pinotti.


Questo secondo libro è uno di quelli che difficilmente leggerò, per la tematica, che è davvero molto "forte", a mio avviso; forse non tutti riusciamo ad affrontare apertamente certi argomenti...

La mia possessione
Ed. Piemme
Collana Religione
266 pp
16 euro
USCITA: 4 SETTEMBRE 2012
LA MIA POSSESSIONE
di Francesco Vaiasuso

Trama

Fino a 31 anni Francesco non immagina neppure lontanamente quale realtà ha preso possesso del suo corpo.
Fino all’incontro con un sacerdote esorcista, padre Matteo La Grua, che prega su di lui riuscendo a far venire allo scoperto Satana e le ventisette legioni di demoni che tormentano da tempo il suo fisico, la sua mente, la sua anima. 
Ha inizio da quel momento una quotidiana lotta con le forze delle tenebre per riuscire a scacciare gli spiriti demoniaci che hanno condizionato segretamente la sua esistenza rendendola invivibile. Sì, perché tutto aveva avuto un’origine misteriosa tanti anni prima, quando Francesco era un bambino, un’origine che soltanto nel tempo, dopo anni di esorcismi, risulterà chiara.
Questa sconvolgente testimonianza è il racconto in prima persona di una vita trascorsa da posseduto dal demonio, fino al giorno di quel primo esorcismo che, seguito da altri innumerevoli riti, lo porterà alla completa liberazione.Un caso straordinario, data l’eccezionalità della possessione: Francesco mentre era posseduto rimaneva lucido, presente a se stesso, incredibilmente spettatore di quei demoni che gli straziavano mente e corpo. 
Una storia che si legge d’un fiato e che insegna a difendersi dal male presente nella vita di ognuno di noi.



L'autore.
Francesco Vaiasuso, nato ad Alcamo (Trapani) nel 1971, sposato con Daniela, cura con la moglie la galleria d’arte di famiglia. Ha un blog: www.francescovaiasuso.com

Il prossimo libro che uscirà martedì è stato scritto da Carlo Maria Martini, scomparso soltanto due giorni fa.

sabato 1 settembre 2012


L'AMORE RUBATO
di Dacia Maraini

La felicità della menzogna
Ed. Rizzoli
Collana Scala Italiani
104 pp
13 euro
Data uscita: 29 agosto 2012
Sinossi

Sono proibite le conversazioni frivole. Proibiti gli approcci sessuali. Proibito lo scambio di indirizzi privati. Si accettano solo idee, pensieri, progetti, riflessioni comuni, ma anche perversioni – che siano solo mentali – perfino tic nervosi, manie, ossessioni, purché scritti in buon italiano.
Incuriosita da un simile programma, la giovane e romantica Jessica Pinto comincia a frequentare un sito web dove si discute di libri, poesie, grandi amori partendo da un singolare presupposto: “rivendichiamo la legittimità, la bellezza, la felicità, addirittura la superiorità della menzogna sulla verità”. 
Jessica sa che è un gioco, ma le seduzioni di un mondo parallelo possono essere pericolose... 

In questi sorprendenti racconti, Dacia Maraini fa i conti con le trappole del virtuale e le esigenze del reale, in una commedia dove ciò che vale, alla fine, è la verità dei sentimenti.

L'autrice.
Dacia Maraini nasce a Fiesole (1936), trascorre l'infanzia in Giappone; durante la seconda guerra mondiale, la sua famiglia fu internata in un campo di concentramento giapponese; finita la guerra, si trasferiscono in Sicilia (a Bagheria), poi a roma.
Il suo primo libro è del 1962 (La vacanza), cui seguono altri successi, passando per La lunga vita di Marianna Ucrìa, che vince il Premio Campiello (1990); nel 1999 vince il premio Strega con la raccolta di racconti Buio; nel 2007 pubblica Il gioco dell'universo che vince la sezione narrativa del premio Cimitile; ultimi romanzi La seduzione dell'altrove e La grande festa.
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