venerdì 7 novembre 2025

Recensione: LA LETTERA NASCOSTA di Ruth Saberton

 

Una giovane vedova si rifugia in una località sperduta della Cornovaglia per affrontare il proprio dolore in solitudine.
L'inaspettato ritrovamento di un diario scritto quasi un secolo prima, e la conoscenza di una travagliata e travolgente storia d'amore, l'aiuterà a cambiare prospettiva sul proprio presente e sul futuro che ancora l'attende.



LA LETTERA NASCOSTA
di Ruth Saberton



Ed. Newton Compton
trad. E.Farsetti, G. Lupieri
384 pp
Chloe Pencarrow ha da poco perso il proprio amato marito Neil, a causa di una leucemia.
Incapace di concepire un vero e proprio ritorno alla vita senza di lui, decide di rifugiarsi a Rosecraddick, una remota località della Cornovaglia (zona da cui proveniva Neil), prendendo casa in una ex-canonica che si affaccia sul mare.

È pieno inverno, il Natale è alle porte ma attorno a lei c'è una natura selvaggia, affascinante sì ma anche solitaria e un po' lugubre, soprattutto se si tiene conto del fatto che la canonica è accanto al cimitero.
Ma la pace e il silenzio sono ciò di cui Chloe è alla ricerca: non vuol vedere gente, non vorrebbe neppure rispondere alle insistenti telefonate dei famigliari; desidera solo trascorrere le giornate pensando al suo grande amore perduto, da sola.

Perché lei ormai è sola.
Senza il suo Neil non si sente in grado di essere felice, e anzi non crede di averne il diritto: lui è chiuso in una bara, come potrebbe allora lei trovare ancora delle ragioni per ridere, coltivare hobby, vedere gente...?

Ad oggi, non riesce neppure a lavorare, né come insegnante né come pittrice, professioni che ha sempre amato ed esercitato con passione e talento.

E se questo suo isolamento a Rosecraddick si trasformasse in un nuovo inizio? Un posto nuovo per una nuova versione di sé. Un posto da cui ricominciare a riaffacciarsi alla vita.


Nonostante si convinca di cercare la più completa solitudine, anche in una località desolata come quella è possibile conoscere gente interessante...

Ed infatti, ben presto, Chloe fa amicizia con la reverenda Sue (simpatica, solare e molto affabile) e conosce Matt Enys, un giovane e piacente docente universitario che lavora per una Fondazione impegnata nella restaurazione dell'antico castello di Rosecraddick, in cui ha vissuto un poeta di guerra, molto noto in quella zona della Cornovaglia: Kit Rivers.

Attraverso le sue poesie e la sua storia, Chloe ha modo di avvicinarsi alla tragedia della Grande Guerra, a tutta quella generazione perduta di uomini (e anche donne), molti dei quali giovanissimi, le cui esistenze sono state distrutte dal sanguinoso conflitto: chi non ha perso la vita sul campo di battaglia, ha comunque perso tanto altro, pur tornando vivo a casa ma con il corpo, la mente e l'anima ormai martoriati e segnati per sempre da un'esperienza logorante e oltremodo traumatica.

Un giorno Chloe, nel sistemare la mansarda per farne uno studio per lavorare (ha accettato un lavoro come pittrice e, pur sentendosi insicura, freme all'idea di prendere in mano fogli, matite e pennelli), fa una scoperta che cambierà il suo soggiorno in Cornovaglia: sotto la moquette del pavimento di legno, sollevando un'asse, scopre una scatola di latta contenente degli oggetti appartenuti a qualcuno che, in quella mansarda, vi è passato prima di lei.

La scatola contiene, tra le varie cose, un diario scritto da una certa Margaret Hills e risale al 1914; questo incredibile ritrovamento diviene il portale che conduce verso il passato e che permette a Chloe di conoscere la storia d'amore tra Kit Rivers e Margaret Hills.

Dal momento in cui Chloe sfoglia la prima pagina del diario, sia lei che il lettore vengono trasportati ad un secolo prima, restando in quegli stessi luoghi, in quella canonica, in quella magica caletta che conduce al mare.

Margaret è un'adolescente quando, nel 1914, si trasferisce per un periodo indefinito a Rosecraddick, nella canonica (la casa in cui vive Chloe nel presente) del reverendo Cutwell, che è il suo padrino.
Margaret è un'incantevole fanciulla dai folti capelli ricci e rossi, vivace, curiosa; le sue origini sono umili (suo padre è "soltanto" un medico) ma lei mostra un'intelligenza acuta, uno spirito colto e indipendente; ama leggere e crede fermamente nel suffragio universale.
Insomma, ha le idee chiare e una bella personalità, e a rattristarla c'è solo la sua gamba "imperfetta", zoppa, amaro ricordo della poliomielite avuta nell'infanzia. 
Ma la ragazza non si perde in inutili piagnistei e cerca di rafforzare i muscoli nuotando nel bel mare a sua disposizione, ed è proprio durante una di queste sue nuotate mattutine che incontra un giovanotto poco più grande di lei: Kit Rivers.

Kit ha i capelli color dell'oro, una voce profonda e calda, un viso bello, un sorriso sincero, aperto e gentile; aspirante poeta, ha davanti a sé un brillante futuro e, in quanto rampollo di un'ottima famiglia, è destinato a occuparsi del maniero che erediterà; pur non essendo egli uno snob, deve, seppur a malincuore, adempiere le aspettative dei genitori che si aspettano che egli rispetti i propri doveri nobiliari.

Ma Margaret entra nella sua vita stravolgendo ogni piano: giorno per giorno, il sentimento e la passione travolgono i due, che si scoprono perdutamente innamorati.

Kit è consapevole che la sua famiglia non accetterebbe mai un suo matrimonio con una ragazza "povera"
ma il ragazzo decide che non permetterà a nessuno di rovinare l'estate più magica della sua vita. 
La giovane coppia trascorre dei mesi meravigliosi, fatti di passeggiate, poesie declamate, chiacchierate, risate e un amore che sboccia e cresce di giorno in giorno, diventando sempre più forte.

Ma lo spettro terribile della prima guerra mondiale è pronto a sconvolgere qualsiasi progetto, minacciando ciò che il ragazzo ha di più caro. 
Kit sarà costretto a partire per il fronte e, come lui, tanti, troppi giovani, molti dei quali lasceranno sui campi di battaglia e nelle trincee i loro sogni, le speranze, gli amori, gli affetti, il futuro.

Tornerà Kit sano e salvo dalla sua amata Margaret, che è pronta ad aspettarlo anche per anni?

Margaret è convinta, dentro di sé, che se a Kit dovesse accadere qualcosa di brutto, il suo cuore innamorato lo sentirebbe, lo saprebbe.
E quando le notizie dal fronte si fanno drammatiche, il suo cuore pieno di amore continua, imperterrito, a sperare, a cercare, ad attendere.


Leggendo le vicende di Margaret durante il primo conflitto mondiale, il suo amore con e per Kit, le persone che vivevano nella canonica e nel villaggio, tanto Chloe quanto il lettore hanno modo di sbirciare oltre la cortina del tempo e di sentirsi totalmente immersi in quest'altra dimensione temporale, alla quale ci si affeziona immediatamente, tanto da sentirsi quasi "mutilati" quando Chloe giunge all'ultima pagina del diario, che ovviamente non racconta cosa sia successo dopo: cosa ne è stato di Kit e Margaret? 

Chloe e Matt si appassionano sempre più alle vicende del passato, desiderosi di sapere cosa è successo, come ha vissuto Margaret, se ha continuato ad aspettare il suo amore, se lui fu dichiarato morto o meno in azione.
Non solo, ma nel diario vengono menzionate le numerose e preziose poesie che Kit aveva scritto alla sua amata, molte delle quali sono una testimonianza delle brutalità vissute sul campo.
Sarebbe straordinario poter arrivare a quegli scritti, arricchendo così quel po' che si sa sul poeta di Rosecraddick.

Forse Margaret ha portato con sé le poesie del fidanzato? E lei che fine ha fatto? Quanto, come e dove ha vissuto?

Tante domande si affacciano e spingono i due a mettersi sulle tracce di Kit e Margaret, per riempire ogni lacuna, rispondere ai numerosi interrogativi e sciogliere ogni dubbio.

Appassionarsi alla storia d'amore, potente, romantica ma anche tragica, di Margaret e Kit offre a Chloe la chiave per riflettere su sé stessa, su come si sente dopo aver perso Neil, sulla perdita, su come l'amore continui a vivere sfidando il tempo, le distanze, la morte stessa.

È possibile riprendere a vivere - e provare ad essere felici - dopo un lutto doloroso, importante?
Chloe sa che Neil l'amava tanto quanto lei amava lui, e sa che egli la vorrebbe serena, desiderosa di guardare avanti e di ritagliarsi i propri spazi di felicità.

E Matt, così buono, caro e comprensivo, sembra essere stato inviato per lei proprio dal suo Neil, il cui pensiero, la cui voce, l'amore e i ricordi belli condivisi non l'abbandoneranno mai, perché il loro è stato un amore grande e sincero.

La lettera nascosta è un romanzo che mescola sentimenti e storia, è ricco di sequenze riflessive che ci lasciano entrare nei complessi stati d'animo della protagonista e spinge a considerare quanto atroce sia la guerra, ogni guerra, su come distrugga le vite di singoli, di famiglie, di intere comunità e Paesi.
Interessante la nota finale in cui l'Autrice spiega in che modo è stata ispirata nello scrivere la storia d'amore di Kit e Margaret.
Un libro che emoziona, coinvolge, fa riflettere senza essere pesante, pur avendo, in alcuni passaggi, un ritmo più lento, ma nel complesso l'ho molto apprezzato per lo stile, l'ambientazione, la doppia prospettiva temporale (che mi ha ricordato un po' i romanzi della Riley o della Morton, autrici che amo), il tratteggio dei personaggi e quella atmosfera decadente, malinconica e nostalgica che l'attraversa.



"Sotto questi cieli cangianti, e con le onde che si frangono incessantemente là sotto, è come se il tempo si fosse fermato e mi rendo conto della mia insignificanza nel grande disegno del cosmo. Quello che ci sembra più importante qui e ora non è nulla in confronto al mare, agli scogli e al flusso delle maree: siamo soltanto granelli della sabbia del tempo. E anziché colmarmi di disperazione, questo pensiero mi consola ".


mercoledì 5 novembre 2025

Prossimamente al cinema [ dalle pagine al grande schermo ]



Alcuni film in uscita prossimamente, tutti tratti da o ispirati a libri (romanzi, biografie...).

Info prese da ComingSoon.





Tratto dal romanzo di Max Porter "Il dolore è una cosa con le piume" (Guanda), L'Ombra del Corvo, diretto da Dylan Southern, segue la storia di un giovane padre che dopo la morte improvvisa della moglie, in preda al dolore e alla disperazione, perde lentamente il contatto con la realtà. Mentre cerca di mantenere una vita normale per i suoi due figli piccoli, una presenza misteriosa e apparentemente maligna inizia a perseguitarlo dai recessi più oscuri del suo appartamento. 
Questa creatura, che prende vita dalle illustrazioni che l'uomo realizza per lavoro, diventa sempre più concreta e invadente, trasformando la loro vita in un incubo.
Man mano che la sua mente vacilla, la figura di nome Crow, costringe lui e i suoi figli ad affrontare il trauma della perdita e a reinventarsi come famiglia.
Nel cast Benedict Cumberbatch, David Thewlis e Jessie Cave.
In uscita nei cinema italiani il 27 novembre 2025.


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Ammazzare Stanca, film diretto da Daniele Vicari, si svolge negli anni Settanta e vede Antonio Zagari, figlio del temuto boss Giacomo Zagari, trapiantato in Lombardia, immerso in un mondo di violenza e crimine. 
Nonostante fosse destinato a seguire le orme del padre, Antonio si trova a fare i conti con la propria coscienza. Tanta violenza lo porta alla dolorosa consapevolezza che quella vita di sangue e potere non è quella che desidera.
Mentre i suoi coetanei lottano per il cambiamento nelle fabbriche, nelle università e nelle piazze, Antonio porta avanti una lotta personale e trova la forza di opporsi al destino che gli era stato imposto. Con coraggio, decide di sfidare la sua famiglia, rifiutando il cammino tracciato dal padre e scegliendo una strada lontana dalla malavita organizzata.

Liberamente ispirato all’omonima autobiografia di Antonio Zagari, nel cast ci sono Vinicio Marchioni, Gabriel Montesi e Thomas Trabacchi.
In uscita nei cinema italiani il 4 dicembre 2025.


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Tratto dal bestseller Regretting You - Tutto quello che non ti ho detto  di Colleen Hoover, l'omonimo film, diretto da Josh Boone, racconta la storia di Morgan Grant e di sua figlia Clara, donne dal carattere profondamente contrastante che si trovano a dover affrontare la perdita del marito e padre, Chris, morto in un tragico incidente d'auto.
L'uomo manteneva l'equilibrio tra loro e con la sua morte, l’armonia tra una madre iperprotettiva e una figlia ribelle sembra destinata a spezzarsi definitivamente. Non sembra esserci nessuna possibilità di riavvicinamento, tra segreti, bugie e rimpianti, ma anche una verità sconvolgente che emerge lentamente, scuotendo ogni certezza. 
Ciò che rimane dopo una tragedia sono il disordine, il dolore, ma anche la bellezza della vita e dell’amore, tra ciò che si perde e ciò che, forse, può ancora essere salvato.

Con Mckenna Grace, Mason Thames e Allison Williams, è in uscita nei cinema italiani il 4 dicembre 2025.


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Liberamente tratto dal romanzo Stabat Mater di Tiziano Scarpa (Premio Strega 2009, Einaudi), Primavera è un film diretto da Damiano Michieletto che si svolge nei primi anni del Settecento a Venezia. L'Ospedale della Pietà è uno dei più grandi orfanotrofi della città, ma anche un punto di riferimento per la musica.
Le sue orfane più talentuose vengono formate in una delle orchestre più rinomate al mondo. Cecilia ha vent’anni e trascorre le sue giornate suonando il violino, ha un talento eccezionale ma la sua arte è confinata all'interno dell'orfanotrofio, dove suona solo dietro una grata davanti a ricchi benefattori. La notte, invece, si rifugia in solitudine, scrivendo lettere alla madre mai conosciuta. La sua vita, da sempre imprigionata tra le mura del luogo che la ospita, sembra destinata a rimanere immutata, fino a quando un cambiamento non la scuote.
Un nuovo insegnante, Antonio Vivaldi, arriva a sconvolgere l'equilibrio dell'orfanotrofio. L'arrivo di Vivaldi le cambia la vita, aprendo nuove porte e nuove possibilità, portando con sé il profumo di una primavera che potrebbe finalmente liberarla.
Con Tecla Insolia, Andrea Pennacchi e Michele Riondino, è in uscita in Italia a Natale.


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Una di Famiglia - The Housemaid è un film in uscita il 1° gennaio 2026 diretto da Paul Feig, con Sydney Sweeney, Brandon Sklenar e Amanda Seyfried; è tratto dall'omonimo thriller di Freida McFadden (Newton Compton).

 Nel tentativo di lasciarsi alle spalle il passato, accetta un lavoro come domestica nella lussuosa villa di Nina e Andrew Winchester. 
Ma quello che inizialmente appare come il lavoro dei sogni si trasforma rapidamente in qualcosa di molto più pericoloso: un gioco sensuale e seducente, fatto di segreti, scandali e potere.Dietro le porte chiuse della famiglia Winchester, nessuno sarà più al sicuro e la verità sarà più sconvolgente di quanto Millie avrebbe mai potuto immaginare.

sabato 1 novembre 2025

LE MIE LETTURE DI OTTOBRE 2025

 

E anche ottobre se n'è andato, avvicinandoci sempre più al...  Natale!! 😀🎄🎅

Come ogni mese, mi accingo a riepilogare le mie letture del mese appena trascorso.




  1. IL SILENZIO DEL LAGO di A. Weiler: saga famigliare a tinte poliziesche. Drammi, tradimenti, amori e bugie nell'Italia del nord, dagli anni Cinquanta agli Ottanta (4/5). INTRIGANTE, PROFONDO.
  2. "Da Carosello a Tik Tok: Il viaggio della comunicazione spiegato ai bambini" di M. Iandolo: testo divulgativo  illustrato a scopo educativo-informativo, ripercorre il percorso che ha portato dalla tv in bianco e nero alla diffusione dei social (4/5). OFFRE SPUNTI DI RIFLESSIONE SUL MONDO DELLA COMUNICAZIONE.
  3. IL FRATELLO BUONO di C. Offutt: country noir - il protagonista prova a cambiar vita dopo aver preso decisioni difficili le cui conseguenze e il cui ricordo non lo abbandonano, a prescindere da quanto lontano scappi (3.5/5). TANTO ASCIUTTO ED ESSENZIALE NELLO STILE QUANTO INCISIVO E PROFONDO NEL TRATTEGGIO UMANO DEI PERSONAGGI.
  4. AUTUNNO A SYCAMORE PARK di CP Ward: romance contemporaneo ad ambientazione autunnale. Una ragazza delusa dall'amore decide di cambiare città e ricominciare. Incontra amici, l'Amore e una missione da portare avanti (3/5). TRAMA DEBOLE, AMBIENTAZIONE SUGGESTIVA.
  5. AVVENTO NELLA RADURA INCANTATA di A. Arietano: narrativa per l'infanzia a tema natalizio - quattro racconti con ambientazione fiabesca e intrisi di valori e buoni sentimenti (4/5). DELIZIOSO, REGALA MOMENTI DI DOLCE SVAGO.
  6. LILÌ E LA RIVOLUZIONE A TUTTODRITTO di V. Hutter: narrativa per l'infanzia - nel mondo c'è bisogno di fantasia, imprevedibilità e colori, ma soprattutto c'è spazio per il modo di essere di ciascuno (4/5). COLORATO, ALLEGRO E EDUCATIVO.



READING CHALLENGE 

Per la sfida letteraria, nel mese di ottobre gli obiettivi erano i seguenti:

- un horror;
- un libro di un autore del cuore;
- un libro ricevuto in regalo;
- "Le menzogne della notte" di Gesualdo Bufalino.

Io ho scelto un obiettivo del mese di AGOSTO: LIBRO PUBBLICATO NEL 2025  ⇉ 

7. LA CATASTROFICA VISITA ALLO ZOO di J: Dicker: giallo con protagonisti dei ragazzini speciali e curiosi che si improvvisano investigatori (4/5). IRONICO, GODIBILE. UN DICKER DIVERSO DAL SOLITO.




giovedì 30 ottobre 2025

Recensione: IL SILENZIO DEL LAGO di Angelarosa Weiler



Ambientato sul Lago Maggiore a partire dalla seconda metà del Novecento, Il silenzio del lago è una saga famigliare con sfumature poliziesche che, attraverso le vicende di una famiglia, esplora solitudini, segreti, tradimenti, rimorsi, scelte sbagliate e bisogno di redenzione, il tutto sotto lo sguardo placido e indagatore di una figura evanescente e impalpabile che, dalle silenziose acque lacustri, osserva le azioni degli umani.



IL SILENZIO DEL LAGO 
di Angelarosa Weiler

 

Aurea Nox
256 pp
16.50 euro
Settembre 2025
Ogni famiglia ha i suoi segreti; alcuni sono più terribili e inenarrabili di altri ma una cosa è certa: i segreti non spariscono come per incanto ma restano lì, accantonati in angoli bui  della memoria, pronti a saltar fuori quando la vita chiede il conto.


Lo sanno bene Marisa, Lisetta e il resto dei componenti della loro famiglia, le cui vicende personali si svolgono a partire dagli anni ’50 sino agli ’80, tra Laveno, Milano e le Isole Borromee.

È il 1957 quando la giovane Marisa decide di lasciare il paese natìo, Laveno, per andare a Milano e tentar fortuna nel mondo della sartoria. Consapevole di non essere bella e desiderabile, si rassegna ben presto ad una vita di solitudine. 
Parte accompagnata dal disincanto ma anche dalla voglia di incominciare una vita nuova, lontana dai pettegolezzi e dal contesto chiuso da cui proviene e che la limiterebbe se restasse lì.

Paure ed incertezze fanno parte di ogni viaggio e di ogni esperienza che mira al cambiamento, ma Marisa si dimostra determinata a prendere la propria strada e ad accogliere dentro di sé l'esortazione che proviene dal lago, dalla intangibile signora che lo abita e che le ordina di andar via.


"Da bambina mia nonna mi raccontava una storia. Non so se era una favola, oppure una leggenda. Diceva che nelle acque del nostro lago vive una creatura misteriosa. È una signora, una nobildonna, una figura aristocratica. Nonna la chiamava Mistica del Lago. La Mistica del Lago osserva e ascolta tutte le storie che si consumano tra le onde del Verbano e lungo le sponde che lo delimitano. Memorizza ogni cosa, ogni dettaglio, ma non racconta nulla. Non può farlo, non ha voce. Solo chi sa perdersi nel silenzio del lago può entrare in contatto con la Mistica."

 

Marisa è soltanto il primo dei numerosi narratori di una storia complessa, corale, in cui intervengono molti uomini e donne, ciascuno portatore di un punto di vista importante, a volte apparentemente esterno e distante ma ognuno indispensabile al lettore perché il quadro dipinto dall'Autrice diventi via via sempre più chiaro e completo.


Conosciamo, ad es., la sorella di Marisa, Lisetta, che resta vedova presto di Egidio (che, passato l'idillio iniziale, si rivela un fannullone e un ubriacone), con due figli (Luis e Lucia) da crescere; anch'ella lascia Laveno, seppur diversi anni dopo Marisa, e va dalla sorella a Milano, venendo ospitata da lei.

Lisetta è una donna delusa, amareggiata dalle difficoltà della vita, che infatti la indurranno a fare scelte sbagliate le cui conseguenze si paleseranno nel tempo.


La coesistenza tra Marisa, Lisetta e i figli di quest'ultima non è sempre serena e lo percepiamo dalle parole di Luis, il quale, crescendo, vede le tre donne della sua famiglia in tutti i loro difetti e non lesina critiche per questo, pur restando tristemente consapevole di essere: "in quanto ad affetti continuo a essere un diseredato. Sono un randagio. Un senzatetto del cuore".


Sin dai primi momenti della narrazione, avvertiamo nei personaggi una sorta di "pesantezza" che li opprime e che impedisce loro di vivere serenamente; esistere è quasi una fatica, è "ingombrante" ma, allo stesso tempo, essi aspettano che il domani porti con sé qualcosa di nuovo e di positivo.


I capitoli di questo romanzo si susseguono presentandoci, come anticipavo più su, di volta in volta un personaggio che, in un modo o nell'altro, è parte integrante di un ingranaggio più grande e che gira intorno a questa famiglia.

Quando la secondogenita di Lisetta, Lucia, è ormai una signorina, viene ospitata da una cara amica di sua madre, Annamaria, che la porta con sé al loro paese di origine, Laveno.


Da questo momento, cominceranno ad accadere e ad incrociarsi una serie di eventi e individui che conferiranno alle vicende una sfumatura giallo-poliziesca.


Lucia inizia una relazione (che sfocerà in un matrimonio) con un uomo di diversi anni più grande di lei, il cuoco Santino, che è una brava persona ma purtroppo, tra le proprie conoscenze, ne ha alcune decisamente sbagliate: gente poco raccomandabile, che non esita a commettere azioni spietate, a manipolare, a portare avanti affari sporchi per avidità.

Santino, suo malgrado, diventa protagonista di una vicenda drammatica e molto misteriosa su cui il maresciallo Domenico Russo detto Mimì (suo amico di vecchia data) si troverà ad indagare con ostinazione, deciso a far luce sulla disgrazia che coinvolgerà il povero Santino...

Nel corso di questa personale e caparbia investigazione da parte di Mimì, emergeranno situazioni torbide e criminali, delitti vecchi e nuovi e il passato tornerà a bussare alla porta di Lisetta e Lucia, portando dolori e tormenti, risvegliando e riaprendo antiche ferite, segreti mai confessati, errori dalle tristi conseguenze.

 

Le esistenze dei tanti personaggi si intrecciano, disegnando una trama fitta di amore, tradimento, ambizione e redenzione, bugie e inganni; tra queste pagine prendono forma dinamiche relazionali complesse, conflittuali - caratterizzate da rabbia, silenzi ostinati, lacrime, rimpianti, accuse -, tentativi di ricercare e affermare sé stessi nonostante i limiti e le difficoltà dettate dal mondo esterno e da quello famigliare, la decisione di riempire gli anni di silenzio con il racconto della verità, perché l'unico modo per illuminare il presente è tornare al passato, riconoscendolo finalmente per quello che è, abbattendo quei muri di bugie dietro i quali si sono ammucchiati drammi, turpitudini e amarezze


Siamo quindi in presenza di un romanzo corale che ruota attorno ad una storia famigliare ricca di avvenimenti che si avvicendano e che vengono delucidati nel corso della narrazione, la quale si connota per l'uso di un linguaggio molto introspettivo, che scava negli stati d'animo dei personaggi e voci narranti, donando al lettore molteplici prospettive narrative, profonde e ricche, che svelano sentimenti, paure, speranze, pensieri intimi.

Mi è piaciuta la presenza inafferrabile e misteriosa della Mistica del Lago, testimone attenta e silente delle vicende umane, capace di osservare le storie degli uomini e di fare da specchio a coloro che hanno il coraggio e la sensibilità di guardarsi dentro con onestà, di ascoltare la propria coscienza senza timore.

Ringrazio l'Autrice per avermi dato la possibilità di leggere questo suo romanzo e lo consiglio perché Angelarosa Weiler ha imbastito una storia originale, intensa, scritta con cura e realismo, in cui spicca la dimensione interiore, e anche gli elementi investigativi/polizieschi si legano a quelli umani e relazionali per sostenere una struttura narrativa articolata, ricca, che risulta variegata e piena soprattutto grazie agli svariati punti di vista che guidano il lettore nella lettura, permettendogli di avvicinarsi a ogni singolo personaggio.


martedì 28 ottobre 2025

"Da Carosello a Tik Tok: Il viaggio della comunicazione spiegato ai bambini" di Marianna Iandolo



"Da Carosello a Tik Tok: Il viaggio della comunicazione spiegato ai bambini" di Marianna Iandolo è un breve testo divulgativo che si propone di illustrare, attraverso un linguaggio semplice e accessibile ai lettori più giovani, le caratteristiche, i vantaggi e anche i pericoli del mondo della comunicazione.

Di pagina in pagina, viaggiando tra parole e illustrazioni coloratissime e molto belle, il lettore ripercorre
Self-publishing
36 pp
LINK AMAZON

il modo in cui la comunicazione è cambiata negli anni; leggere questo libro è un po' come salire su una  macchina del tempo e fare un salto in quegli anni in cui, in tv, c'era il Carosello, un programma televisivo che, oltre a contenere pubblicità, trasmetteva dei filmati di intrattenimento, con personaggi simpatici e divertenti.

L'autrice sottolinea come quel programma preserale fosse un momento di gioia e spensieratezza che riuniva tutta la famiglia, in quanto adatto a tutti, grandi e piccini; concluso il Carosello, solitamente i bimbi sapevano di dover andare a letto!

Era un tipo di televisione che favoriva non solo lo stare insieme, in famiglia, ma che stuzzicava anche la fantasia e l'immaginazione degli spettatori.

L'excursus prosegue descrivendo i cambiamenti apportati dall'avvento della tv a colori, passando per l'arrivo di Internet e concludendo con Tik Tok.

Ciò che è utile da evidenziare è il fatto che gli enormi passi da gigante compiuto dalla tecnologia hanno sicuramente dato una grande spinta affinché il processo comunicativo, di scambio di informazioni e di relazioni (seppur virtuali) tra gli utenti, assumesse caratteri sempre più complessi, vivaci, ricchi, che
hanno permesso alle persone di condividere, in tempi veloci/in tempo reale, contenuti di tutti i tipi con una fetta straordinariamente ampia e variegata di altri esseri umani che vivono in ogni parte del mondo.

Insomma, il modo di comunicare è cambiato moltissimo nel corso del tempo a Marianna Iandolo ce lo ricorda con estrema chiarezza e semplicità, evidenziando le qualità e gli aspetti positivi dei miglioramenti e degli sviluppi in ambito comunicativo, senza mai dimenticare che però il mondo di Internet è talmente vario da contenere sia cose belle che cose brutte, il che chiama in causa la responsabilità di ciascuno, in particolare degli adulti nei confronti dei bambini/ragazzi, nel vigilare sui contenuti con cui si viene in contatto.

Come dicevo più su, è un testo breve e sicuramente molto istruttivo ed efficace nel presentare, con immediatezza e linearità, il percorso che ha portato dalla tv in bianco e nero all'universo eterogeneo di Internet e dei social, e la presenza delle illustrazioni contribuisce a rendere ancora più gradevole la fruibilità di un libro che è, per i contenuti e per il linguaggio, molto attuale ed interessante.

La sua lettura è consigliata, in special modo, a bambini dai 6 ai 12 anni ma è altresì utile agli adulti per trattare con i giovanissimi questo argomento così vasto e attorno al quale le riflessioni da fare sono davvero innumerevoli ed importanti.


 
Notizie biografiche.
Marianna Iandolo è giornalista professionista e scrittrice di libri e di favole per bambini. Una passione quella per i bimbi che la ha accompagna da sempre come quella per la scrittura. Oggi vive a Bari, in Puglia.

venerdì 24 ottobre 2025

IL FRATELLO BUONO di Chris Offutt [ Recensione ]



Il solitario protagonista di questo romanzo lascia il luogo in cui è nato e cresciuto (il Kentucky) per nascondersi tra le aspre montagne del Montana,  cambiando identità e vita, con la speranza di lasciarsi definitivamente alle spalle le conseguenze delle proprie azioni.


IL FRATELLO BUONO
di Chris Offutt

Minimum Fax
trad. R. Serrai
360 pp
Virgil Caudill è un giovane tranquillo che vive nel cuore del Kentucky; non ha mai lasciato i boschi e le montagne dove è cresciuto e la comunità nella quale si riconosce.

La sua è una vita praticamente monotona, trascorsa tra il lavoro, le chiacchiere con i colleghi e i rapporti con i famigliari che gli sono rimasti: sua madre, sua sorella Sara (sposata e con prole) ed Abigail, che è la sua "quasi-fidanzata".

Orfano di padre, di recente ha perso anche il fratello maggiore, Boyd.

A differenza di Virgil, Boyd era la testa calda della famiglia: irruento, attaccabrighe, dove c'era odore di guai, c'era lui, pronto a litigare con qualcuno.
Fino al giorno in cui ci ha "rimesso le penne".

Boyd, infatti, viene ucciso ma il suo assassino non viene ufficialmente identificato, né tanto meno arrestato.

È a piede libero e tutti, a Blizzard, sanno a chi appartiene la mano che ha ammazzato Boyd Caudill, anche se nessuna voce si leva per testimoniare contro di lui.

Spesso e volentieri c'è qualcuno che ricorda a Virgil che in giro l'assassino di suo fratello se ne sta tranquillo e indisturbato perché il ragazzo non si è ancora deciso ad applicare "il codice delle colline".

Che lo voglia o meno, Virgil è quotidianamente davanti a una decisione complicata, un vero dilemma morale per lui: tutti si aspettano che vendichi Boyd andando ad ammazzare il colpevole. 
Perché negli Appalachi il sangue si lava con il sangue, e per Virgil esistono solo due alternative: la vendetta o la fuga. 

E qualunque decisione prenderà, nulla per lui sarà più come prima.

L'idea di provare della vita un altro essere umano toglie serenità a Virgil ed è contraria al suo modo di essere e di pensare.
Ma il pensiero di vendicare il fratellone, che amava e che è sempre stato per lui un punto di riferimento, comincia a diventare un pensiero fisso, un'incombenza che deve assolvere perché è il posto in cui è cresciuto a chiederglielo, le leggi non scritte degli Appalachi.

Virgil si veste di coraggio e prende una decisione drastica che segnerà la linea di demarcazione tra la "vecchia" e la "nuova" vita.

Di fronte a Virgil si aprirà una nuova strada che lo porterà dritto al Montana, una terra sconosciuta dove cerca di ricostruirsi una nuova identità sotto falso nome, assumendo quello di Joe Tiller.

La sua fuga lo porta a vivere in solitudine per molto tempo, e stare con sé stesso quale unico compagno di viaggio e di vita, lo spinge inevitabilmente a pensare tanto, a confrontarsi con sé stesso, con la propria storia personale e famigliare.

" Tutto d’un tratto si rese conto che aveva passato la vita a seguire gli schemi pensati da altre persone. Sentì il debole luccichio della vera libertà, una sensazione che gli mise paura".

Nello stanziarsi in una capanna sperduta e vivendo in modo semplice, da montanaro solitario, Virgil/Joe non ha la minima idea di quali e quanti tipi di persone incontrerà, della comunità di persone nella quale gli eventi turbolenti, che lo vedranno protagonista, lo condurranno, e di come la vita non smetterà mai di metterlo davanti a decisioni e scelte difficili.

Joe avrà modo di conoscere ambienti e comunità del Montana che hanno abitudini, ideologie, modi di vivere molto differenti da ciò che lui conosce, e i dilemmi morali non mancheranno neanche in questa seconda fase della sua esistenza, durante la quale egli cercherà ciò che già desiderava prima: un po' di pace.
Forse una famiglia, dei legami veri e duraturi.
 

Ambientato tra il Kentucky e il selvaggio Montana, Il fratello buono è un country noir ma anche un po' romanzo di formazione, a mio modesto avviso, perché il suo protagonista inevitabilmente vive esperienze particolari, che lo segnano e formano, spingendolo a riflettere su sé stesso, i propri valori (personali, famigliari, comunitari), su come - a prescindere da dove viva - la violenza ritorna sempre al centro, influenzando destini e scelte, che sia contro una persona o contro lo stesso Stato quando non difende e non garantisce i diritti dei cittadini.

In queste pagine si toccano anche altri temi, come l'importanza delle proprie origini e l'attaccamento ad esse (anche quando si è geograficamente distanti), il sapore amaro della vendetta,  la discriminazione verso chi è considerato "straniero", "intruso" (non un americano puro), l'uso delle armi, il rapporto con le leggi dello Stato (in termini di obbedienza o ribellione).

Offutt sa essere aspro, asciutto, ma anche malinconico, introspettivo, profondo nelle sue descrizioni della geografia tanto ambientale/naturale, quanto di quella umana; sa creare atmosfere cupe, selvagge ma raffinate dal punto di vista del tratteggio delle componenti psicologiche e sociali.

In alcuni punti la narrazione ha avuto sicuramente dei rallentamenti (nella trama e, di conseguenza, nel ritmo) ma nel complesso è un bel romanzo, complesso nelle tematiche e nello stile.


lunedì 20 ottobre 2025

Recensione: AUTUNNO A SYCAMORE PARK di CP Ward

 

Desiderosa di iniziare una nuova fase della propria vita, in seguito ad una delusione amorosa, una giovane insegnante si trasferisce in un paese allegro e caloroso, in cui riuscirà a tessere nuovi legami e a sentirsi finalmente nel posto giusto.


AUTUNNO A SYCAMORE PARK
di CP Ward



Autopubblicazione
trad. M.C. Martinelli
246 pp

Dopo essere fuggita da una relazione sentimentale finita male e che l'ha lasciata sfiduciata e demotivata, la giovane insegnante Jennifer Stevens accetta un incarico da insegnante nell'unica scuola elementare di una deliziosa cittadina, Brentwell. 

La sua è una classe vivace, con diversi alunni decisamente irrequieti e pronti a combinare guai, ma Jennifer ama il proprio lavoro e prende sul serio le esigenze e i problemi dei suoi piccoli studenti, tanto da conquistare in poco tempo la fiducia della classe e, soprattutto, imparando a gestire gli elementi più "problematici", compreso un ragazzino che ama fare un po' troppo il bullo con i più deboli.

L'arrivo della Festa del Raccolto - molto amata a scuola  e che si tiene ad ogni autunno - costituirà un'occasione imperdibile per Jennifer per dimostrare a sé stessa, al preside Downton, ai colleghi, che non solo la sua classe è gestibile, ma che è composta da ragazzini vivaci ma altresì volenterosi, che se opportunamente stimolati e guidati, possono eseguire i compiti assegnati con responsabilità.

Jennifer è entusiasta della sua nuova vita a Brentwell, si immerge nel lavoro con buona volontà e voglia di fare e, con la sua gentilezza e disponibilità, non tarda a fare amicizia con i colleghi, in particolare con Amy, una ragazza dolce, chiacchierona ma anche molto insicura, segretamente invaghita di un loro collega, Rick, il quale però la ignora e, anzi, fa il cascamorto con Jennifer...

Ma Jennifer non è lì, in quella affascinante località, per rimorchiare, anzi!
Lei si è buttata alle spalle la storia con Mark, che le ha lasciato delusioni e insicurezze, e non ha alcuna intenzione di infilarsi in un nuovo legame amoroso.

Il suo desiderio è ricostruirsi una vita serena, soddisfacente, in cui imparare a mettere sé stessa al centro, prima di tutto.
E questo nuovo autunno sembra essere il momento ideale.

"L'autunno era la stagione migliore, pensò. Bel tempo, bei colori, ma anche una stagione di cambiamenti, di nuovi inizi."

Jennifer comincia ad amare Brentwell, incluso il suo speciale e amato parco: il Sycamore Park, così pieno di magia con i suoi colori, il suo tappeto di foglie e quell'antico e meraviglioso albero di sicomoro, chiamato da tutti affettuosamente "il Grande Gerry", che però rischia di essere abbattuto per decisione del Comune, che ha altri progetti per il parco.

A rendere la sua nuova vita più lieta non c'è solo la bellezza semplice ma evocativa del luogo in cui ora vive, ma anche nuovi incontri, come quello con la signora Angela, proprietaria di una caffetteria e pasticcera provetta; con lei, Jennifer instaura un rapporto di sincera amicizia e complicità, accompagnato da vivaci chiacchierate e piatti deliziosi.

Frequentando Angela e il Sycamore Park, Jennifer conosce Tom Reynolds, il custode del parco.

Bello, gentile, ironico e pieno di sorprese, Tom sembra quasi irreale per quanto rasenta la perfezione, ma Jennifer è intenzionata a restare libera e spensierata.

Ci riuscirà o il suo cuore le ricorderà che il bisogno di amare non si è di certo spento dentro di lei?

"Si sentiva parte di una rete, una corda che, se pizzicata, avrebbe prodotto una risonanza, lasciando un'impronta su tutti gli altri. Negli anni trascorsi con Mark era stata un pezzo di legno alla deriva, che galleggiava appena sotto la superficie di un lago solitario, invisibile a tutti."

Intanto, gli impegni si fanno sentire sempre più pressanti, dentro e fuori dalla classe: c'è una recita tra colleghi da preparare, la Festa del Raccolto da organizzare e... un albero e un parco da salvare!


Autunno a Sycamore Park è una commedia romantica cui fa da sfondo la stagione autunnale, con il suo clima ancora tiepido e piacevole, cornice evocativa e perfetta per accogliere, al suo interno, una storia che non resta impressa per originalità e colpi di scena, ma che anzi scorre moooooolto placidamente, come una tazza di the da sorseggiare con molta calma.

È una lettura che non mi ha regalato molto (né in termini di emozioni né di "sorprese" di alcun genere), non posso dire che abbia un ritmo trascinante né che accadano cose particolarmente impattanti...., tutt'altro.
Ciò che la rende piacevole è l'atmosfera familiare, calorosa, tipica delle cittadine in cui gli abitanti si conoscono tutti e fanno presto amicizia con i nuovi arrivati; resto sempre affascinata dalla location del paese piccolo, che è quasi un'oasi di pace in cui si respira un'aria genuina, che sa di amicizia, sane e sincere risate, scherzi bonari, tazzine di caffè e torte di mele e cannella, serene passeggiate nei parchi, chiacchierate spensierate..., insomma, di questo romanzo salvo la sensazione di tranquillità e la voglia, che inevitabilmente mi ha trasmesso, di vivere in un posticino così, in cui si vive con semplicità e senza grosse pretese.

Per il resto, non ho trovato che ci fosse un approfondimento nel tratteggio della protagonista e degli altri personaggi (gli stessi dialoghi li ho sentiti poco naturali e piuttosto artificiosi), la trama resta fondamentalmente abbastanza prevedibile e anche l'aspetto romantico è piuttosto annacquato.

Lettura rilassante ma nulla di imperdibile.

giovedì 16 ottobre 2025

PROSSIMAMENTE IN LIBRERIA (ottobre-novembre 2025)




Alcuni romanzi presto in libreria!



GAZA 1956. NOTE AI MARGINI DELLA STORIA
di Joe Sacco

Mondadori
trad. D. Brolli
432 pp
32 euro

USCITA
21 OTTOBRE 2025
Sospeso sopra decenni di storia, morte, bugie, miti e violenza, questo reportage-inchiesta ci mostra un susseguirsi sempre più serrato di guerre, ci fa ascoltare le voci di profughi, sopravvissuti, scolaretti, vedove e capi religiosi, giungendo così al cuore pulsante della tragedia di questo Paese.

Rafah, una cittadina sperduta nella Striscia di Gaza, è un posto assai squallido. Edifici cadenti e semidistrutti si affacciano su strade piene di spazzatura e detriti, bambini e disoccupati. 
Più volte spianata dai bulldozer, è un luogo tristemente emblematico del più feroce conflitto del mondo contemporaneo. 

Qui, nel 1956, i soldati israeliani uccisero 111 palestinesi. 
A prima vista sembrerebbe solo una nota di scarsa importanza, ormai dimenticata ai margini della storia, ma quanto accadde quel fatale giorno rivela in tutti i suoi aspetti drammatici l'impossibilità di pervenire a una verità condivisa su questo conflitto pluridecennale: si trattò di un massacro a sangue freddo o di uno spaventoso errore?  

Nel tentativo di gettare luce sul lontano episodio, Joe Sacco si immerge nella vita quotidiana di Rafah e della vicina cittadina di Khan Younis, alla scoperta del passato di Gaza, che ancora plasma il presente.


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LUNA FREDDA SU BABYLON
di Michael McDowell



Neri Pozza
trad. E. Cantoni
441 pp
14.90 euro
USCITA
21 OTTOBRE 2025
Babylon, Florida, 1980. Il caldo soffoca la città, le superstizioni tormentano i pavidi, i serpenti uccidono gli incauti. Un fiume oscuro corre, rapido e letale, talvolta reclamando la sua libbra di carne. 
Quando la giovane Margaret Larkin scompare, è come se quelle acque volessero tornare alla sorgente, restituire chi non avrebbero mai dovuto inghiottire. 
Mentre una fredda luna si leva, accecante, sui peccati e le colpe di Babylon. 
Nessuno vuole avvicinarsi al fiume Styx, che lambisce la cittadina di Babylon, Florida. 
Solo i Larkin vivono in quelle terre paludose, che sono la loro fonte di sostentamento. 

Eppure il fiume non è sempre stato benevolo con loro e, quando anche l’ultima dei Larkin scompare, tutti si convincono che c’è del marcio a Babylon. 
Ma la maledizione che sembra funestare quelle rive è poca cosa rispetto alla cupidigia e alla brutalità degli uomini. 
La danza macabra tra i vivi e i morti è appena cominciata.





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IL RAGAZZO DEL FUTURO
Ritorno al futuro e il mio viaggio nel continuum spazio-temporale
di Michael J.Fox
e Nelle Fortenberry

Tea Ed.
trad. E. Ravera
192 pp
18 euro
USCITA
24 OTTOBRE 2025
A 40 anni da "Ritorno al futuro", Micheal J. Fox torna in libreria con un libro che svela i dietro le quinte della pellicola che ha reso immortale l'indimenticabile personaggio di Marty McFly. 
All'inizio del 1985, Michael J. Fox era già una delle star più amate della televisione americana grazie alla celebre sitcom "Casa Keaton". Ma la sua carriera stava per compiere un salto straordinario grazie a un'occasione irripetibile. 
La produzione di un film d'avventura sui viaggi nel tempo, "Ritorno al futuro", stava attraversando una fase critica, finché il regista Robert Zemeckis e il produttore Steven Spielberg non presero una decisione drastica: sostituire l'attore protagonista e affidare proprio a Michael J. Fox il ruolo di Marty McFly. 
Da quel momento, la sua vita divenne un tour de force senza precedenti: di giorno sul set di "Casa Keaton", di notte su quello di Ritorno al futuro. Per mesi, ogni giornata fu un vero e proprio viaggio nel continuum spazio-temporale, passando da un personaggio all'altro, da una storia all'altra. 
Così, la sfacciataggine di Alex, il carisma di Marty e il talento comico di Michael si fusero in un mix unico, destinato a entrare nella storia del cinema e della televisione. 
Il ragazzo del futuro intreccia il racconto in prima persona di Michael J. Fox con testimonianze inedite degli altri membri del cast e della troupe che resero possibile questa incredibile impresa creativa. 
Il risultato è un memoir emozionante e irresistibile, ricco di aneddoti e arricchito da 60 fotografie mai viste prima, che celebra la storia straordinaria – e vera – di uno dei film più amati di sempre.


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CHIARA
di Antonella Lattanzi


Einaudi
176 p
18 euro
USCITA
28 ottobre 2025
Antonella Lattanzi torna a emozionarci e scuoterci con una storia potente, profondamente vera, che racconta di ogni volta che, nel mezzo del buio, qualcuno ha trovato il modo di tenerci vivi.

«Qualunque cosa sia successa dopo, non siamo più state io e lei ma noi. Anche adesso, dopo che è successo tutto».

Marianna e Chiara crescono a pochi passi, nella Bari popolare degli anni Novanta, in due famiglie che sembrano agli antipodi – una ruvida e irrequieta, l’altra ordinata e colta, apparentemente perfetta – ma che si rivelano uguali nel modo in cui tradiscono, soffocano, feriscono. 
Tra le due ragazze nasce subito un legame assoluto, fatto di intesa e di coraggio, di un bisogno vitale di raccogliersi a vicenda. 
Così, contro la violenza che le circonda, costruiscono un mondo solo loro, e negli anni l’affetto si confonde con l’amore, in alcuni momenti diventa anche attrazione e desiderio. 
Ma la vita adulta le allontana, crescere in fondo è irreparabile. 
E allora, quando sarà il momento, sapranno tenere fede a quella promessa di esserci sempre l’una per l’altra, anche di fronte al Terrore? 

In un romanzo dal ritmo incalzante, magnetico, che va avanti e indietro nel tempo in modo sapiente, Antonella Lattanzi sa tenere insieme la tenerezza dell’infanzia, l’erotismo come scoperta e il senso di minaccia incombente tra le mura di casa, la paura che qualcosa si spezzi all’improvviso, senza avvisare. 
Ma proprio dentro la tensione, contro ogni aspettativa, si accende la poesia della vita, e insieme un bene ostinato e splendente, capace di disarmare il cuore di chi legge.


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LA BUGIA DELL'ORCHIDEA
di Donato Carrisi



Longanesi 
400 pp
23 euro
USCITA
11 NOVEMBRE 2025
Un casale rosso, solitario in mezzo al nulla; sulla ghiaia, biciclette da bambini e giocattoli, panni stesi ad asciugare, galline e conigli, un moscone sopra un secchio.
Tutto attorno, solo silenzio.
Un silenzio interrotto all’improvviso da un urlo disperato.

C’era una volta la famiglia C., tre figli piccoli e due genitori amorevoli.
C’era una volta la famiglia perfetta, e ora non c’è più.
Cos’è accaduto dentro il casale rosso in quella calda notte d’agosto?

Immagina qualcosa di terribile e crudele. 
Immagina che esista solo un possibile responsabile. L’unico sopravvissuto.
Immagina di avere la verità proprio davanti agli occhi. Ogni dettaglio combacia, ogni indizio è allineato e c’è una sola spiegazione.
Non puoi sbagliare. Hai tutte le risposte.
Ma ciò che proprio non puoi immaginare è che questa non è la fine della storia.
È l’inizio.


Questo libro ha un segreto. 
Chi l’ha scritto ha un segreto. 
Chi lo legge avrà un segreto. 
E nessuno sarà più lo stesso.


lunedì 13 ottobre 2025

Recensione: AVVENTO NELLA RADURA INCANTATA di Antonella Arietano

 

Antonella Arietano, autrice di narrativa per l’infanzia e romanzi di formazione, è di nuovo in libreria con una raccolta di racconti per bambini, un viaggio affascinante che trasporta il lettore in una accogliente  dimensione fantastica.


AVVENTO NELLA RADURA INCANTATA 
di Antonella Arietano



Autopubblicazione
Pagine: 77
Uscita: 25.9.25
Leggere i quattro racconti che compongono la raccolta significa  intraprendere un viaggio ricco di fascino nel cuore dell’inverno, in vista dell’Avvento*

Siamo nella meravigliosa Radura Incantata, dove vivono le Streghe del Nord, le Fate Luminose, gli gnomi e i folletti.

Nel primo racconto ("La Strega della Fonte e la magia dell'inverno"), conosciamo la Strega della Fonte, la cui casa è vicina alla fonte da cui scorre il fiume Canterino, che è un corso d'acqua davvero speciale!
Dalla sua fonte zampillante, infatti, dipende l’incanto che aleggia in tutta la Radura e le acque del fiume non solo danno da bere alle Streghe del Nord ma rendono possibili gli incantesimi e le magie.

Un giorno però accade qualcosa di inaspettato e un po' spiacevole: la fonte non zampilla più, il fiume è immobile e rischia di prosciugarsi.
Questo è davvero un bel pasticcio e la Strega della Fonte, supportata dal suo fedelissimo famiglio - un rospo, il Signor Todd - si affretta a riunire le streghe-sorelle per cercare di capire come affrontare e risolvere il problema: senza l'acqua del fiume, la Radura Incantata rischia di perdere la sua magia!

Bisogna capire, quindi, cosa impedisce all'acqua di uscire.
Le streghe ci riflettono su e, tra una chiacchiera e l'altra, la condivisione di idee porta a una decisione: chiedere aiuto a qualcuno più esperto di fonti e rocce e che potrebbe essere in grado di aiutarle...


In "Un albero di Natale per Gedeone" conosciamo un gigante buono ma solitario che vive ai margini della Radura: Gedeone.

In apparenza burbero, "Non invitava mai nessuno a entrare, tutto si svolgeva nel giardino, meglio ancora al cancello: Gedeone s’infastidiva se qualcuno metteva piede sul prato. Nascosto nel segreto della sua  casa, il Gigante si sentiva libero di fare ed essere ciò che voleva", e quando era in casa propria diventava gentile e affettuoso, trascorrendo ore in compagnia del suo cane Zampalesta.

Gedeone, con l'approssimarsi del Natale, ha preso un bell'albero e tante decorazioni per rallegrare la sua baita, ma un giorno succede un guaio: una volpe riesce ad intrufolarsi dentro casa e, mentre bisticcia con Zampalesta, l'albero viene praticamente distrutto!

Il cagnone è triste all'idea di aver combinato un pasticcio, così si rivolge alle Streghe per chiedere loro aiuto e far contento il suo amato padrone.

Streghe e Fate si mobilitano per fare più di una sorpresa al gigante della Radura, pur sapendo quanto egli sia poco socievole.

La gentilezza e la generosità delle Streghe spezzeranno la timidezza e la ritrosia di Gedeone?


Nel penultimo racconto, "Un Famiglio per Natale", incontriamo un simpatico e giovane folletto di nome Martin.
Egli ama scorrazzare con lo slittino sulla neve e adora l'atmosfera gioiosa che accompagna il Natale, ma quest'anno qualcosa lo rende triste: non ha ancora incontrato il proprio, personale famiglio, cioè quell'animale con cui creare un legame speciale, da cui ricevere preziosi consigli e aiuti al momento giusto.

Martin ha ormai undici anni e non ha ancora un famiglio tutto suo e la cosa lo preoccupa: vuoi vedere che per lui non è previsto alcun famiglio?

Ma la saggia Fata Lumetta lo rassicura: incontrerà il suo famiglio all'improvviso, quando meno se lo aspetta, si riconosceranno immediatamente, al primo sguardo, e la loro amicizia sarà eterna!

Martin è ansioso che ciò accada il più velocemente possibile ma, si sa, per le cose belle spesso ci vuole pazienza.

Riuscirà a trascorrere uno speciale Natale in compagnia di un famiglio che è lì, nella radura, ad aspettare proprio lui?


L'ultima storia, "Un ospite inatteso", incomincia con un piccolo mistero: c'è qualcuno che, nella radura, si diverte a fare dispetti e scherzetti, vale a dire a "rubare" del cibo prelibato preparato dalle abili mani delle Streghe.
Insomma, la festa dell'inverno più attesa quest'anno arriva con dei furtarelli: che sia una torta lasciata vicino alla finestra o dei biscotti appena sfornati lasciati a raffreddarsi sul tavolo... tutto sparisce se non c'è nessuno a dare un'occhiata!

Ma chi è il ladruncolo dispettoso e goloso di dolciumi?

Questo mistero bizzarro va svelato assolutamente, così le streghe Drusilla e Priscilla chiedono aiuto al loro amico gigante, Gedeone: potrebbe gentilmente aiutarle a cercare colui che ruba i dolci? Magari seguendo le orme sulla neve...?

Seguendole, in effetti, si ritrovano davanti ad una grotta, da cui sentono arrivare una vocina che chiede loro chi sono e che vogliono...

Le Streghe e i loro famigli sono un po' preoccupati: e se si trattasse di una creatura pericolosa?

Ma non c'è nulla di cui aver paura e, anzi, quel Natale nella Radura Incantata sarà rallegrato dalla presenza di nuovi, inattesi ma graditissimi amici!



Questa raccolta è davvero bella, sia per le storie narrate che per le illustrazioni (di Carlotta Marricco), coloratissime e fantastiche, che contribuiscono a stimolare la fantasia e l'immaginazione dei giovanissimi lettori, oltre a regalare momenti di riflessione su tematiche quali: amicizia, collaborazione, accoglienza, condivisione, socialità, generosità, capacità di analizzare una situazione problematica e provare, insieme ad altri, a trovare delle soluzioni, l'amore e il rispetto per la natura e gli animali.

Sono quattro racconti che catturano per il loro linguaggio semplice ma anche molto evocativo, per l'atmosfera fiabesca, con quel tocco delizioso di magia che fa sorridere e sognare; l'ambientazione natalizia e il periodo invernale aggiungono ulteriore fascino e incanto; leggendo, ci si sente immersi nella Radura Incantata, quasi ci sembra di sentire il fragrante profumo di dolciumi, del fumo che esce dai comignoli, di ammirare le luccicanti decorazioni natalizie, di avvertire l'aria fresca e frizzante dell'inverno, e soprattutto è così piacevole conoscere questi personaggi simpatici, buoni, gentili, pronti ad aiutare gli altri e ad offrire calore, amicizia, sorrisi...!
Consiglio con sincero entusiasmo questa lettura ai lettori più piccoli ma anche a chi ha qualche anno in più e desidera sognare un po' , lasciandosi circondare da creature magiche, amichevoli ed ospitali.


*All’interno del libro un codice QR dà accesso a uno speciale calendario dell’Avvento online.

sabato 11 ottobre 2025

Recensione: LA CATASTROFICA VISITA ALLO ZOO di Joël Dicker



Un Dicker che non mi sarei aspettata racconta una storia divertente e curiosa attraverso la voce e la prospettiva vivace di una bambina speciale che, insieme ai suoi compagni di classe speciali come lei, decide di risolvere una questione misteriosa che ha colpito la loro scuola.


LA CATASTROFICA VISITA ALLO ZOO 
di Joël Dicker



La Nave di Teseo
trad. Milena Zemira Ciccimarra
272 pp
Marzo 2025
Siamo vicini a Natale e Josephine e i suoi compagni di scuola sono eccitatissimi all'idea di andare in visita allo zoo locale.
E ci vanno, effettivamente, solo che quella visita si rivelerà, appunto, catastrofica e l'allegria e il divertimento lasceranno il posto a preoccupazione e paura.

“Per anni, nella piccola città dove sono cresciuta, è rimasto impresso nella memoria degli abitanti il ricordo degli avvenimenti che ebbero luogo allo zoo locale un venerdì di dicembre, pochi giorni prima di Natale. E per tutti questi anni, nessuno ha saputo che cosa fosse realmente accaduto. Fino a questo libro.”


Josephine è ormai adulta quando si decide a scrivere la verità su quel giorno allo zoo.
Cosa accadde davvero? 

In quei giorni caotici, i genitori di Josephine ordinarono alla figlia di raccontare loro per filo e per segno come si svolse la giornata ma la ragazzina, per far sì che tutto venisse compreso alla perfezione, sapeva di dover partire dall'inizio.

Eh sì, perché una catastrofe non arriva mai da sola ma è frutto di una sequela di piccoli avvenimenti che culmineranno nella gita allo zoo.

E l'inizio di tutto sta nel trasferimento dei bambini della scuola speciale dal loro amato istituto alla "scuola normale".

Come mai i piccoli vengono trasferiti?
La risposta è il nocciolo della questione, la scintilla che dà vita all'incendio: qualcuno fa allagare la scuola aprendo i rubinetti dei bagni, impedendo così ai bambini speciali di andare a scuola, a far lezione con la loro amatissima insegnante, la signorina Jennings, dolce e premurosa.

L'allagamento è frutto d una distrazione? Magari un bambino non ha chiuso i rubinetti ed è successo il patatrack
E se non fosse stato un incidente... vuol dire che c'è un colpevole?
E se tutti gli alunni si dichiarano innocenti..., allora è stata una persona esterna!
Ma chi può avere interesse a creare problemi a dei bambini speciali?

Questi, intanto, vengono ospitati nella scuola normale, il cui direttore è un tipo chiacchierone, apparentemente severo e burbero, ma in realtà comprensivo e simpatico con i nuovi alunni della sua scuola e, soprattutto, fissato con il concetto di democrazia, che cercherà in tutti i modi di insegnare ai ragazzi, stimolando conversazioni briose, domande intelligenti e risposte originali e interessanti.

Certo, essere speciali e frequentare bambini speciali come te, è rassicurante e confortante perché si creano più facilmente amicizie e solidarietà, ma ritrovarsi sbalzati in un contesto scolastico nuovo, con ragazzi "normali" che prendono in giro chi è diverso, può dare adito a difficoltà di inserimenti e socializzazione.

Ma i ragazzi, speciali lo sono davvero, e ben presto tutti - anche i ragazzotti che fanno i prepotenti e i bulletti - si renderanno conto che non hanno a che fare con un gruppetto di bambini ingenui e deboli, bensì con ragazzini dalla mente brillante, che riflettono e disquisiscono su tutto, che si pongono domande e non accettano risposte poco convincenti o superficiali.
Non solo, ma questi amici - pur avendo ciascuno le proprie difficoltà personali e famigliari (c'è chi non parla, chi ha genitori sull'orlo della separazione, chi è ipocondriaco...) -, quando si mettono in testa uno scopo, non si acquietano fino a quando non lo raggiungono.

E il loro scopo è svelare il giallo dell'allagamento.

Così Josephine e compagni vestono i panni di giovanissimi Poirot e sono pronti, come nei migliori gialli, a mettersi sulle tracce del colpevole, a cercare indizi, a fare attenzione a dettagli ed eventuali errori.

Cosa ha a che fare il mistero della scuola allagata con lo zoo?

Beh, per scoprirlo non resta che mettersi in ascolto della storia che ha da raccontare la protagonista e voce narrante, la simpatica, intuitiva e curiosissima Josephine, che ci porterà nel suo quotidiano, nelle sue ricerche investigative in compagnia degli amici e nella scuola normale, alle prese con le litigate degli adulti, i discorsi lunghi e un po' noiosetti del direttore sulla democrazia, i preparativi per la recita di Natale.

E tutto viene narrato con molto umorismo, in un susseguirsi di dialoghi spassosi, di scene esilaranti e divertenti che strappano numerosi sorrisi.

La leggerezza che caratterizza la storia, però, non impedisce all'autore di affrontare tematiche serie, come l'inclusione sociale, l'accoglienza e il rispetto della diversità, i valori democratici,  i rapporti tra genitori e insegnanti.

La catastrofica visita allo zoo è un breve giallo per ragazzi, che può quindi piacere a lettori molto giovani ma anche agli adulti per il suo ritmo brioso e fluido, i personaggi ben caratterizzati e che risultano simpatici per la loro esuberanza e voglia di imparare, la trama gradevole che magari non spiccherà per colpi di scena ma riesce a incuriosire il lettore sino alla fine.

Consigliato a chi è pronto ad accostarsi a un Dicker diverso dal solito.

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