lunedì 20 novembre 2017

AUTORI CHE... HANNO CRITICATO PESANTEMENTE I LORO COLLEGHI



E' passato un anno, ma non ho dimenticato questo spazio dedicato alle curiosità nel mondo letterario: "Autori che...": dopo aver dato un'occhiata a quegli autori che hanno odiato il loro personaggio più famoso (QUI), a quelli che hanno finito per detestare le loro opere più apprezzate (QUI) e a coloro  che hanno odiato i film tratti dai loro libri più famosi (QUI), oggi vedremo...



AUTORI CHE HANNO CRITICATO PESANTEMENTE ALTRI AUTORI
  • Gustave Flaubert è stato davvero molto poco gentiluomo con George Sand, dicendo di lei: "E' una grossa mucca piena di inchiostro". 
  • Simili le parole di Robert Louis Stevenson su Walt Whitman, paragonato ad "un grosso cane irsuto" che vagabonda per le spiagge del mondo abbaiando alla luna.
  • Lo scrittore di orgine russa Nabokov ha espresso una valutazione poco lusinghiera su Dostoevskij, che a suo avviso difetta di "mancanza di gusto", ha un modo monotono di descrivere i rapporti tra le persone, che sembrano soffrire di complessi freudiani, e il suo sguazzare nelle tragiche disavventure della dignità umana lo rendono difficile da ammirare. Chiaramente è un parere e in quanto tale soggettivo, che ad es. io non condivido :-D 
  • Evidente neppure lo stile di Joseph Conrad gli garbava, visto che sempre Nabokov ha detto di questi: "Non posso tollerare lo stile da 'negozio di souvenir' di Conrad, le navi imbottigliate e le collane di romantici cliché". Tanto per precisare, non amava neppure Ernest Hemingway: pur avendolo letto, lo detestava.
  • Non si sono risparmiati neppure H. G. Wells su George Bernard Shaw: "Un bambino idiota che urla in un ospedale", e Joseph Conrad su D.H. Lawrence ("L'amante di Lady Chatterly"): "Sporcizia. Nient'altro che oscenità. ".
  • Il filosofo e scrittore Ralph Waldo Emerson ha insultato la mia cara Jane Austen, criticandone i romanzi perchè sterili quanto a creatività artistica, imprigionati nelle miserabili convenzioni della società inglese, privi di genialità, intelligenza o alcuna conoscenza del mondo. La vita non è mai stata così stretta e angusta come nei libri di Miss Austen, dice Ralph, e l'unico problema di cui occuparsi nella mente della scrittrice era il matrimonio.
  • Mark Twain è stato ancora più pesante, dichiarando che "Orgoglio e pregiudizio" gli faceva venir voglia di spaccare il cranio della Jane con la sua stessa tibia...
  • Il saggista britannico Martin Amis su Miguel Cervantes: leggere Don Chisciotte può essere paragonato a quelle visite indefinite fatte a un parente anziano, di quelli strani, coi i loro bizzarri scherzi, le loro sporche abitudini, le reminiscenze inarrestabili e gli amici terribili. Quando "la visita" è finita (cioè a libro concluso), versi lacrime, non di sollievo o rimpianto ma lacrime di orgoglio, perchè alla fine ce l'hai fatta, sei arrivato all'ultima pagina, nonostante tutto quello che Don Chisciotte ha potuto fare.
  • William Faulkner ed Hemingway non se le sono mandate a dire: il primo ha detto del secondo che non ha mai usato una parola che esortasse il lettore ad andarla a cercare sul vocabolario, ed Ernest a sua volta ha detto del "rivale": "Povero Faulkner. Pensa davvero che le grandi emozioni vengano da grandi parole?".
  • Oscar Wilde su Alexander Pope: "Ci sono due modi per odiare la poesia; uno è che non ti piace..., l'altro è leggere Pope.
  • Elizabeth Bishop non ha amato il famoso Giovane Holden di J.D. Salinger, anzi l'ha proprio odiato, le ci sono voluti giorni per leggerlo, procedendo con cautela, una pagina alla volta, arrossendo di imbarazzo per questo scrittore e per il suo protagonista, e per ogni frase ridicola scritta."


CHE GENTILI QUESTI SCRITTORI, EH? ^_-

6 commenti:

  1. Eh sì, la gentilezza tra questi scrittori è amara come il fiele :)

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  2. Ciao Angela, questo conferma che la rivalità tra scrittori e intellettuali è sempre esistita!

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    1. Assolutamente si. Forse a volte anche un pizzico di invidia... ? ^_~

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  3. Ciao Angela! Certo che questi scrittori non le mandavano proprio a dire... Devo tuttavia concordare con quello che ha detto Hemingway!

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Un buon libro lascia al lettore l'impressione di leggere qualcosa della propria esperienza personale. O. Lagercrantz

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