Libro prossimamente in lettura, in occasione della mini-sfida di ottobre (QUI per sapere di che si tratta)!
DRACULA
di Bram Stoker
Ed. La Repubblica 528 pp 6.90 euro |
Sinossi
Ispirato alle figure storiche del principe romeno Vlad II detto Dracul («il diavolo») e di suo figlio Vlad III, l'Impalatore, Dracula-Nosferatu (colui che non muore, il morto vivente) è un personaggio più che mai inquietante.
Nel tratteggiarlo Bram Stoker ha dato fondo a tutte le risorse della sua fantasia e a tutti gli espedienti di un calibratissimo mestiere.
Da queste pagine si sprigiona così una magia che giunge fino alle soglie dell'incubo.
Dracula rappresenta infatti in modo del tutto originale l'eterna vicenda della lotta tra il Bene e il Male, sullo sfondo di una storia che scaturisce direttamente dall'inconscio e, come tale, parla in termini che si impongono immediatamente alla fantasia di ciascuno di noi, per entrare nei nostri sogni più spaventosi. Né bastano esorcismi razionalistici a toglierle l'irresistibile suggestione, la possente ossessività che la pervade.
copertina 1° ediz. |
L'autore.
Abraham Stoker detto Bram (1847 – 1912) è stato uno scrittore irlandese, divenuto celebre come autore di Dracula, uno fra i più conosciuti romanzi gotici del terrore; fino all'età di otto anni fu incapace di alzarsi in piedi a causa del cagionevole stato di salute.
La malattia e la mancanza di forze segnarono in maniera indelebile la sua attività letteraria. Il sonno senza fine e la resurrezione dei morti, due temi centrali del suo Dracula, furono di grande importanza per Stoker, costretto a trascorrere la maggiore parte della sua infanzia in un letto.
L'ispirazione per il notissimo Conte Dracula gli era stata fornita dall'incontro avvenuto nel 1890 con il professore ungherese Arminius Vambéry, il quale gli aveva raccontato la leggenda del principe rumeno Vlad Ţepeş Dracul, meglio conosciuto come Dracula. Stoker impiegò sette anni per scrivere il libro studiando la cultura e la religione dei Balcani e documentandosi sulla figura storica di Vlad Tepes.