giovedì 22 maggio 2014

Letto e segnalato: VITA DA SFOLLATI di Silvestra Sorbera



Buondì!!
Anche quest'oggi dedichiamo uno spazio per segnalare qualcosa di nuovo!!

Si tratta di un breve racconto di una blogger/giornalista, Silvestra Sorbera:

VITA DA SFOLLATI
di Silvestra Sorbera


Ed. LazyBook
16 pp ca.
1.49 euro
Febbraio 2014
Sinossi
“Vita da sfollati” è la storia di una vita intera, quella di Biagio Mita. 
Una storia d’amore che inizia con un lutto e si dipana verso il passato.
Come un treno che corre veloce sui binari del passato e del presente, binari che idealmente si uniranno come le vite dei protagonisti. 
Storie d’amore e di guerra in una Sicilia arida dove il sole cocente e gli stenti sono la quotidianità. Fanno da sfondo lo sbarco alleato, la paura di partire soldato, la fame e poi ancora la ripresa italiana, la televisione e il boom economico.
Filo conduttore della storia la famiglia con i suoi alti e bassi privati e nazionali. 

L'autrice.
SILVESTRA SORBERA, classe 1983, una laurea in Scienza della Comunicazione conseguita nel 2004 presso l’università di Catania.
 Subito dopo la laurea inizia a scrivere per il quotidiano La Sicilia conseguendo l’iscrizione all’albo dei giornalisti pubblicisti,  ha collaborato con diversi periodici cartacei e non.
 Negli anni ha partecipato a diversi concorsi letterari spesso con buoni esiti pubblicando anche alcuni racconti e aforismi.
 Nel 2009 pubblica il mio primo libro (Commissario Livia) con il gruppo Albatros, il testo è attualmente in vendita su Amazon ed ha riscosso un buon successo, nel settembre del 2013 pubblica una storia per bambini (Simone e la rana) e a dicembre un saggio letterario-cinematografico.
Vita da sfollati è la sua terza opera letteraria. 
Attualmente vive a Torino, collabora con due quotidiani on-line (Italia24ore e Torinofree) e scrive nel suo blog http://sorberasilvestra.wordpress.com/

Link acquisto: 



"Vita da sfollati" è un racconto molto breve e si legge con molta fluidità, 
e questo non soltanto per la brevità; 
poche pagine, sì, ma scritte bene, con un linguaggio essenziale, 
pulito, concreto.
Come concreto è il contesto in cui è inserita la nostra piccola storia,
che parla della gente semplice.
Siamo in Sicilia e Biagio, 80enne, ha appena perduto l'unico grande amore della sua vita, Mita.
Dopo il funerale, torna a casa e davanti alla foto dei loro 50 anni insieme,
la memoria non può non fare un salto al passato,
lì dove i ricordi di gioventù sono freschi
e ancora oggi alcuni lo commuovono, lo fanno sorridere,
o al contrario riescono ancora a farlo indignare!
Poche pagine, quindi,
ma in cui condividiamo con Biagio
quel pizzico di malinconia
che ci riporta in là nel tempo,
in quegli anni fatti di sacrifici, di lavoro,
di guerra e di incertezze,
eppure arricchiti dalle sicurezze date dall'amore vero.

mercoledì 21 maggio 2014

Cito e canto: IL SENSO DELLA VITA



Ed ecco un brevissimo frammento tratto da L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE di Kundera, con annessa una canzone di Elsa Lila.

"Non si può mai sapere che cosa si deve volere perché si vive una vita soltanto e non si può né confrontarla con le proprie vite precedenti, né correggerla nelle vite future.
(...)
Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L'uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. 
Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. 
Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? 
Per questo la vita somiglia sempre a uno schizzo. Ma nemmeno “schizzo” è la parola giusta, perché uno schizzo è sempre un abbozzo di qualcosa, la preparazione di un quadro, mentre lo schizzo che è la nostra vita è uno schizzo di nulla, un abbozzo senza quadro."

IL SENSO DELLA VITA

Come una cosa felice che cada 
Un filo d'erba da un'altalena 
Che ricoperta da quella rugiada 
Sembra che scriva un suo poema 
Solo una frase due righe appena 
Ma il suo mistero già m'incatena 
Nella natura non c'è progresso 
il tempo passa ma è sempre adesso 
Adesso sento per tutto il mondo 
La gratitudine e un bene profondo 
Adesso sento Sotto le dita 
Il senso della vita 
il senso della vita 
il senso della vita 
Stupendamente come si sente 
Il pianto acuto di un neonato 
Che ci sveglia la notte 
Anzi ci ha già svegliato 
Ci ha già svegliato 
Ci ha già svegliato 
Il senso della vita.

Prima che la storia abbia inizio...



Ecco la brevissima ma intensa citazione che introduce il romanzo "Fino all'ultimo respiro" di Rebecca Domino.

Prendi in mano la tua vita
e fanne un capolavoro

Karol Wojtyla


ex-epigrafe

Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi, per dedica o ricordo; più particolarm., citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli quanto si sta per dire. (Treccani)

Il fascino parigino e il potere dei libri in UNA PICCOLA LIBRERIA A PARIGI di Nina George (anteprima Sperling&Kupfer)



Un titolo che mi cattura molto, accompagnato da una storia che si prospetta affascinante!
ditemi cosa ne pensate!!

UNA PICCOLA LIBRERIA A PARIGI
di Nina George


Ed. Sperling&Kupfer
320 pp
16.90 euro
USCITA 24 GIUGNO
2014 
Trama

Jean Perdu ha cinquant'anni e una libreria galleggiante ormeggiata sulla Senna, la "Farmacia letteraria": per lui, infatti, ogni libro è una medicina dell'anima. 
Da ventun anni vive nel ricordo dell'amata Manon, arrivata a Parigi dalla Provenza e sparita all'improvviso lasciandogli soltanto una lettera, che Jean non ha mai avuto il coraggio di aprire. 
Ora vive solo in un palazzo abitato dai personaggi più vari: la pianista solitaria che improvvisa concerti al balcone per tutto il vicinato, il giovanissimo scrittore in crisi creativa, la bella signora malinconica tradita e abbandonata dal marito fedifrago. 
Per ciascuno Jean Perdu trova la cura in un libro: per tutti, salvo se stesso. 
Finché decide di mettersi in viaggio per cercare la donna della sua vita. 
Verso la Provenza, in Rue Montagnard, e una nuova felicità.

17911348



L'autrice.
Nina George, giornalista e autrice pluripremiata, ha all'attivo 23 romanzi, tra romance e thriller; ha vinto numerosi premi letterari e sotto pseudonimo ha scritto romance erotici.
E' membro di sindacati e associazioni che difendono i diritti degli scrittori; vive ad Amburgo.

martedì 20 maggio 2014

IL PICCOLO AMICO - LA DONNA IN BIANCO: libri in wishlist



libri in WL

Ed ecco un paio di romanzi finiti in WL!!!
Li conoscete? Li avete letti?
Che ne pensate?

Il primo (Il piccolo amico) ha una trama interessante (gli omicidi da risolvere mi piacciono sempre) e l'altro (La donna in bianco) è un classico dell'Ottocento.

IL PICCOLO AMICO
di Donna Tartt


Ed. Bur rizzoli
Trad. Landolfi I.; Maccari G.
685 pp
11 euro
2014
Un successo da 30.000 copie.

“Una grande storia di vendetta, raccontata con una voce ricca e controllata che non spreca nemmeno una parola.” - Time
Trama

Siamo nel Mississippi, è il giorno della Festa della Mamma e un ragazzino viene trovato impiccato ad un albero.
Si chiama Robin Cleve Dufresnes.
Dodici anni dopo, la sorellina Harriet Cleve (che all'epoca dell'assassinio era poco più che neonata), amante di scrittori come Kipling  e Stevenson, decide di risolvere il delitto riguardante il fratello che ha sconvolto l’esistenza della sua famiglia e che è rimasto insoluto. 
Il suo obiettivo diventa quello di trovare il colpevole e soddisfare la propria sete di vendetta. 

Un romanzo ricco di suspense in cui è difficile distinguere il vero dal falso, il colpevole dalla vittima, e che trascina il lettore negli abissi della fragilità umana.

L'autrice.
Donna Tartt ha esordito a ventotto anni con il romanzo Dio di illusioni (Rizzoli 1992, disponibile in BUR), clamoroso best seller tradotto in 23 paesi.

Recensione "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino



Ed eccomi qui a condividere con voi le emozioni provate leggendo un libro che mi ha molto coinvolta..!

Vi ho già parlato nei giorni scorsi del romanzo "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino, un libro che pone i riflettori - attraverso la storia di un'amicizia indissolubile tra un'americana di 22 anni, Sarah, ed una quindicenne indiana, Asha - sulle condizioni di vita delle donne in India, il Paese in cui essere donna è davvero una condanna, perchè in questa parte di mondo, pure così affascinante, con luoghi bellissimi, paesaggi da "Mille e una notte", vestiti colorati, piatti speziati..., si nasconde una realtà fatta di ingiustizie, malvagità, discriminazioni, violenze fisiche e psicologiche.
Realtà che non possono e non devono restare sotto silenzio, che non dovrebbero lasciare indifferenti noi occidentali, che - con tutti i problemi che possono avere i nostri Paesi, altrettanto reali e gravi per chi li vive sulla propria pelle, ci mancherebbe - comunque godiamo, grazie a Dio, del rispetto dei diritti fondamentali e inalienabili dell'uomo.

A tal proposito, non mi stanco di mettere sotto i vostri occhi la petizione (CLICCA) che è possibile firmare per smuovere il Governo indiano perchè si degni di guardare davvero le donne, e di difenderne la dignità!

COME LACRIME NELLA PIOGGIA
di Sofia Domino

pagine: 281
prezzo: GRATUITOdata di pubblicazione
 19 maggio 2014
Trama

A ventidue anni Sarah Peterson è una ragazza newyorkese, appassionata di fotografia e di viaggi.
A quindici anni Asha Sengupta è una giovane ragazza indiana, venduta come sposa da suo padre.
D’improvviso il presente di Sarah s’intreccia con quello di Asha e la loro amicizia spiccherà il volo. 
Non solo Sarah si ritrova, con il suo fidanzato, a vivere per lunghi periodi in un villaggio remoto dell’India, ma scoprirà che cosa si nasconde in un Paese magico e allo stesso tempo terrorizzante.
Asha farà di tutto per lottare per i suoi sogni, per avere dei diritti paritari a quelli degli uomini e per continuare a studiare, perché non vuole sposarsi così giovane, e non vuole sposare chi non ama. Sarah si schiererà dalla sua parte, ma nel suo secondo viaggio in India scoprirà che Asha è scomparsa.
Liberarla dalla trappola in cui è caduta, per Sarah diventerà un’ossessione.


Vi ricordo che se volete leggere il romanzo, potete mandare una mail a sofiaromanzo@yahoo.it, che lo invierà volentieri e inoltre vi anticipo che la nostra Autrice ci regalerà una interessante intervista!!

il mio pensiero
Non è semplice parlare di un libro che ti ha scosso, per la tematica trattata e per la realtà presentata.
Realtà di donne giovanissime ma costrette, da uomini senza scrupoli e dalla mentalità chiusa e gretta, a crescere troppo in fretta e a ritrovarsi rassegnate ed infelici, senza poter capire perchè.
O meglio, il perchè viene loro spiegato con poche, semplici ma dure parole: "Sei donna, non vali niente, è l'uomo che decide per te e a lui devi obbedire".

Per noi ragazze europee (e non solo) questo modo di fare e vivere sembra inconcepibile, tanto è ingiusto!

Ed anche per Sarah Peterson, 22enne newyorkese, lo è.
Sarah ha il sogno di diventare fotografa ed ama viaggiare; proprio per questo decide di accompagnare il fidanzato Abhai in India, a Kailashpur, lì dove lui è nato, dove ha perduto la madre (della quale serba pochi e nebulosi ricordi) ma da dove è partito ancora piccolo, insieme al padre.


Il viaggio in India diventa l'occasione per immergersi appieno nell'atmosfera esotica ed affascinante del Paese d'origine del dolce, innamorato e gentile Abhai, ma Sarah non ha la più pallida idea di cosa i suoi occhi vedranno, le sue orecchie sentiranno e il suo cuore proverà, recandosi nello sperduto e poco conosciuto villaggio di Kailashpur.
Qui la modernizzazione - a differenza che in altri luoghi - non è arrivata e gli uomini del villaggio neanche la vogliono.
Essi vogliono continuare a vivere nelle proprie capanne e soprattutto vogliono continuare ad essere i padroni delle loro donne!
Donne che, a prescindere dall'età e dal ruolo di madre o figlia, valgono meno delle bestie; donne il cui destino, dalla nascita (sempre che non vengano uccise subito proprio perchè femmine!), sarà unicamente quello di essere schiave, ora del padre, ora del marito, e comunque sottomesse ad ogni uomo della comunità.
Donne che non conoscono la gioia di essere trattate con rispetto, con delicatezza, che non sanno cosa voglia dire la parola amore, da parte degli uomini-padroni.
Donne che da una vita vedono le proprie madri essere tristi e sottomesse e che sanno che è ciò che spetta loro, quando ancora sono adolescenti.
E Sarah tutto questo lo scoprirà giorno per giorno e per una giovane come lei, combattiva e con un gran senso della giustizia, queste terribili scoperte non potranno scivolarle addosso.

Il pensiero "Sono qui in vacanza, per un viaggio temporaneo, tra qualche settimana io e il mio amorevole fidanzato lasceremo questo posto dimenticato da tutti, in cui le donne come me vengono picchiate ed umiliate ogni minuto, e torneremo alla nostra vita moderna, dove le donne sono libere di studiare, far carriera e sposare chi vogliono!".

Leggendo viaggio... in India



travel
I luoghi che visiteremo oggi non sono tanti, anzi accenneremo a tre località indiane, di cui si parla in "Come lacrime nella pioggia" di Sofia Domino.

L’India è il Paese delle cose incredibili che si guardano
tre volte stropicciandosi gli occhi e credendo di avere avuto 
le traveggole.
A. Moravia - “Un’idea dell’India”

Raipur e Kailashpur.

.

Raipur si trova  nello stato federato del Chhattisgarh, di cui è la capitale.
Fondata negli ultimi anni del XIV secolo, è situata in una pianura coltivata prevalentemente a riso. A est si trova il fiume Mahanadi.
Secondo un sondaggio compiuto dalla Thomson Reuters l'India è il quarto Paese più pericoloso al mondo per le donne, che vivono ancora oggi in una condizione di discriminazione e di inferiorità rispetto agli uomini.
Kailashpur è una città dell'India di 9.724 abitanti, situata nel distretto di Saharanpur, nello stato federato dell'Uttar Pradesh.

villaggio Kailashpur
Saharanpur è tra le città più sviluppate dell'Uttar Pradesh, nota per l'industria del legno scolpito e per svariate altre produzioni: industria tessile, zucchero, carta, sigarette e mango. Adagiata in una fascia fertile è ricca di produzioni cerealicole e frutticole; da notare che molto del riso basmati.

A Saharanpur è possibile visitare il "Giardino della Compagnia", un giardino botanico tra i più vecchi dell'India, fondato prima del 1750. Chiamato Farahat-Baksh, era originariamente un giardino ornamentale voluto da un capo locale negli anni 1770. Nel 1817 fu acquistato dalla Compagnia Inglese delle Indie Orientali.

map

A Kailashpur c'è il tempio di Eklingji (Ek = 1, ling = lingam Ji = maestro), dedicato a Vishnù, molto visitato e vi si tengono 14 punjia (cerimonie) al giorno.

tempio

kailashpur
Altra località citata e in cui viene ambientata una parte rilevante della storia è Nuova Delhi.
Nuova Delhi è la capitale dell'India; sorge nella parte nord occidentale della Repubblica Indiana, confinando con l'Uttar Pradesh e con lo Stato di Haryana.
E' suddivisa dal punto di vista amministrativo in distinte zone: Connaught Place, Parliament Street e Chanakya Puri. Connaught Place ospita le sedi delle amministrazioni locali nonché moderne gallerie commerciali, mentre a Chanakya Puri hanno sede le ambasciate straniere, tra le quali quella italiana.
La megalopoli è vastissima e formata da un intreccio di strette vie nelle quali è peraltro assai piacevole perdersi , ma per orientarsi si può, tuttavia, tenere come punti di riferimento i due ampi viali al centro di Nuova Delhi: Rajpath e Janpath.

nuova delhi

quartiere di Karol Bagh

lunedì 19 maggio 2014

Beautiful Titles



Qualche titolo carino per voi...!
Quale preferite?


Aspettami tra i fiori del caffè
(S. Di Natale, 2014)

Per coraggio, per paura, per amore
(Astrid Rosenfeld, 2014)









Ti scriverò dai confini del cielo
(T. Rideout, 2014)

Il poema della rosa sulle labbra
(J. Salvat-Papassei, 2014)

Dopo "Britannia road": LE SORELLE MARSH di Amanda Hodgkinson



Da domani in libreria:

Le sorelle Marsh mi attira perchè è una storia al femminile, che segue il corso della vita di tre generazioni, tra segreti e scelte sbagliate.

VOI CHE NE PENSATE?
Di solito queste storie dii  sorelle  e madri che nascondo oscuri segreti di famiglia, vi piacciono o trovate che sia un tema abbastanza "sfruttato"?

LE SORELLE MARSH
di Amanda Hodgkinson


Ed. Frassinelli
Trad.  M. L. Cantarelli 352 pp
17.50 euro
DAL 20 MAGGIO 2014
Trama

"1913. Le sorelle Marsh – Vivian e Nellie – sono rimaste sole nella loro grande casa, immersa nell'atmosfera vagamente magica della campagna del Suffolk, dove Jane Austen aveva ambientato i suoi romanzi cent'anni prima.
Ma a differenza delle protagoniste di ""Orgoglio e pregiudizio"", le Marsh hanno fatto voto di castità: nessun uomo avrebbe turbato il perfetto equilibrio delle loro vite e loro sarebbero state semplicemente le donne del fiume. 
Tuttavia niente può restare immutato accanto all'acqua che scorre: e così, durante un'inondazione, un affascinante forestiero arriva a sconvolgere la quiete della loro dimora, risveglia emozioni inconfessabili e cambia il corso del loro destino. 
1939. La diciottenne Birdie, che sogna di diventare una cantante famosa, rimane incinta, senza un marito. 
Si rivolge allora alla madre Nellie che decide di far adottare la bambina alla sua nascita, per evitare lo scandalo. 
Birdie non si rassegnerà mai alla perdita della figlia e, venticinque anni dopo, deciderà di cercarla. 
Scoprendo così che le sorelle Marsh hanno ben altro da nascondere che un peccato di gioventù. 
.

Tre generazioni di donne scorrono insieme all'acqua del fiume – spettatore e malizioso complice della loro vita, custode dei loro segreti – in questo romanzo dalle atmosfere intriganti. Amanda Hodgkinson ama e fa amare le sue donne, fragili e invincibili eroine del vivere quotidiano."

L'autrice.
Amanda Hodgkinson è una scrittrice inglese, nata nel Somerset e cresciuta nel Suffolk. Da qualche anno vive in Francia con il marito e le due figlie. Il suo primo romanzo, Britannia Road, è stato pubblicato con grande successo in tutto il mondo. In Italia ha vinto il premio speciale Kihlgren ed è stata finalista al Gran premio delle lettrici di Elle
.

Da libro al film: VAI E VIVRAI



cineromanzo

Il libro reso film di oggi è...

VAI E VIVRAI
di Alain Dugrand,
Radu Mihaileanu


Vai e vivrai
Ed. Feltrinelli
Trad. C. Volpi
177 pp
10 euro
2005
Trama

Vai e vivrai, avente come tematica la costruzione di un'identità attraverso il gioco incrociato di verità e menzogna, è una storia ad alto potenziale emotivo. 
Fa da sfondo una scena umana poco nota ma di grandissimo interesse, vale a dire i falasha, vale a dire gli ebrei neri, vessati come altri popoli compresi tra Etiopia e Sudan, dalla fame e dalla violenza. 
Negli anni ottanta i falasha sono diventati oggetto della cosiddetta ‟operazione Mosè” che, grazie al duplice intervento di Israele e Stati Uniti, li ha voluti ricondurre in Terra Santa come legittimi discendenti del popolo di Israele. 

In un campo profughi, una madre falasha tiene in grembo il figlio moribondo. 
Poco più in là una madre cristiana la osserva: sa che i falasha partiranno (perché solo loro?), sa che dove andranno potranno finalmente avere un futuro. 
È così che, guardando il proprio figliolo emaciato, lo spinge a raggiungere la donna falasha, a sostituirsi al ragazzino appena morto. 
Lui non vorrebbe, si attacca alle vesti della madre, ma infine parte. 

Gerusalemme. Durante il viaggio ha sentito una bambina chiedere alla mamma: ‟È vero che quando saremo là diventeremo tutti bianchi?”. ‟Sì, a Gerusalemme scorrono ruscelli di latte e miele, è il paradiso.” 
Ma il bambino verrà: adottato, come orfano, da una famiglia sefardita francese e passerà gli ultimi anni dell'infanzia nel terrore che siano scoperte le sue due menzogne (il non essere un orfano e il non essere ebreo) e la sola verità: quella di essere un nero. 
Ma il tempo porta nuovi stimoli di conoscenza, la fascinazione della cultura occidentale, l'amore. 
E al contempo la guerra nei territori occupati, il razzismo, un mondo senza pace. 
In fondo a lui, le radici materne restano intatte, e ogni giorno dovrà venire a patti con il sogno di tornare a riabbracciare la madre naturale, o comunque con la realtà di essere, quale che sia la sua nazionalità o appartenenza, un etiope salvato dalla morte.

Autori.
Alain Dugrand (Villeurbanne, 1946), tra i giornalisti fondatori di “Liberation”, ha scritto numerosi saggi e romanzi, fra i quali spiccano Le Le dossier noir du racisme (Seuil, 1975), Les Barcellonettes (Lattés, 1982-1987) e Trotsky. Mexico 1937-1940 (Payot, 1988). Per Feltrinelli ha pubblicato, insieme a Radu Radu Mihaileanu, il libro Vai e vivrai (2005, 2013).

Radu Mihaileanu (1958, Bucarest) è figlio di Morderai Buchman, giornalista ebreo e comunista, che dopo l'internamento e la fuga dai lager nazisti, cambia il nome in Ion Mihaileanu. Radu comincia a lavorare in teatro e nel 1980 fugge dalla dittatura di Ceausescu e dopo un soggiorno in Israele finisce con lo stabilirsi in Francia. Montatore e poi assistente alla regia (fra gli altri di Marco Ferreri), scrive e dirige il suo primo lungometraggio nel 1993,Trahir. I riconoscimenti internazionali arrivano con Train de vie (1998), Vai e vivrai (2005), Il concerto (2009), La sorgente dell’amore (2011). Feltrinelli ha pubblicato Vai e vivrai (con Alain Dugrand; 2005, 2013) e, nella collana "Le Nuvole", il film Il concerto (2011)
.

Il film Vai e vivrai di Radu Mihaileanu è stato presentato al 55° Festival internazionale di Berlino 2005.
locandina
Titolo originale: Va, vis et deviens
Regia: Radu Mihaileanu
Soggetto: Radu Mihaileanu
Sceneggiatura: Radu Mihaileanu in collaborazione con Alain Michel Blanc
Fotografia: (colore) Remy Chevrin
Montaggio: Ludo Trochv Musiche: Armand Amarv Produzione: Belgio, Francia, Israele, Italia, 2005. Denis Carot, Marie Masmonteil
Durata: 145'
Genere: Drammatico
Interpreti: Moshe Agazai (Schlomo bambino), Moshe Abebe (Schlomo adolescente), Sirak M. Sabahat (Schlomo adulto), Roschdy Zem (Yoram), Roni Hadar (Sara), Yael Abecassis (Yael), Mimi Abonesh Kebede (Hana), Rami Danon (Papy), Meskie Shibru Sivan (Kidane), Yitzhak Edgar (Qés Amhra)
Destinatari: Giovani/Adulti

Il film (TRAILER)
Alla fine del 1984, durante la dura carestia che devastò l’Etiopia, Israele e Stati Uniti misero a punto l’Operazione Mosè, un piano di evacuazione per portare in salvo i Falashà, gli ebrei etiopi discendenti, secondo la tradizione, da Salomone e dalla Regina di Saba.
Nel campo profughi in Sudan, il piccolo Schlomo, cristiano, è obbligato dalla madre ad unirsi ai fuggiaschi spacciandosi per un orfano ebreo, così da poter sopravvivere. Adottato da una famiglia di ebrei sefarditi, Scholmo cresce a Gerusalemme imparando a conoscere la Torah e a vivere come un vero ebreo.
Non è facile per il piccolo etiope abituarsi al nuovo stile di vita, tenersi dentro il dolore per la lontananza della madre, portare ogni giorno la fatica di dover mentire sulle sue origini. Trova intorno a sé un ambiente amorevole che lo aiuta, malgrado le tante difficoltà e gli episodi di razzismo nei suoi confronti.
Lo sostiene l’amore di Sara, ragazza ebrea di origine polacca, e la saggezza dell’anziano Qès Amhra, che pur conoscendo il suo doppio segreto, non lo abbandona mai.

(fonte: Paoline)
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