E sono arrivata al terzo libro de "Le Cronache di Narnia" di Lewis.
IL VIAGGIO DEL VELIERO
di C.S. Lewis
Mondadori 101 pp 2003 |
I due fratelli più giovani dei due racconti precedenti di Narnia, Lucy ed Edmund Pevensie, sono mandati in vacanza alla casa del loro odioso cugino Eustachio Clarence Scrubb.
I tre ragazzi sono attirati simultaneamente da un dipinto di tema marittimo che è un portale verso il mondo di Narnia. La nave dipinta nel quadro è il Veliero dell'Alba. All'improvviso i ragazzi vengono proiettati dentro al dipinto e vivranno una spettacolare avventura insieme al giovane Re Caspian.
Sette nobili di Narnia erano stati mandati dall'usurpatore Miraz, zio di Re Caspian, ad esplorare i mari d'oriente, ben oltre le Isole Solitarie, allo scopo di liberarsi di loro. Re Caspian, ormai sconfitto Miraz, decide di veleggiare allo loro ricerca e, lasciata la reggenza del regno a Briscola il nano, salpa con il Veliero dell'Alba diretti verso l'ignoto. Nel corso del viaggio la ciurma approderà in numerose isole fino a raggiungere i confini del mondo conosciuto.
Sempre incantevole il mondo di Narnia, e magico è il modo in cui i protagonisti vengono catapultati in esso!
Questa volta a vivere le mirabolanti avventure insieme al principe Caspian saranno solamente Lucy ed Edmund; Peter e Susan sono lontani, mentre i due fratelli sono in casa di zii e il loro soggiorno è reso poco piacevole dalla presenza di un cugino presuntuoso e saccente, Eustachio (già il nome è un programma!).
Un giorno in cui tutti e tre sono in camera a bisticciare, alla presenza di un meraviglioso e suggestivo dipinto con soggetto un veliero in mare, a vele spiegate, buttando l'occhio sul quadro.... esso comincia a prendere vita: le onde si fanno schiumose e travolgenti, a Eustachio viene addirittura il mal di mare.... e ad un tratto tutti e tre si ritrovano non solo bagnati fradici ma travolti dalle avventure vissute con Caspian, il topo più coraggioso che ci sia (Ricipì) ed altri membri dell'equipaggio del Veliero dell'Alba.
La ciurma approderà in diverse isole particolari, in cui ci sono uomini invisibili, un'altra in cui si rischia di trasformarsi in oggetti d'oro, o in draghi (povero Eustachio...! Ma forse un'esperienza così "forte" potrebbe servirgli a migliorare caratterialmente?!) ecc...
E in ogni isoletta non solo Caspian dovrà mostrare tutto il suo coraggio e la sua autorevolezza di principe, ma insieme agli altri amici imparerà tante piccole lezioni di vita e di temerarietà, di solidarietà, di lealtà.
Narnia - con i suoi personaggi fantastici e particolari, i suoi animali parlanti, le sue avventure bizzarre e divertenti - è un luogo in cui i nostri giovani protagonisti hanno l'opportunità di crescere, anche se diventar grandi significa che potrebbero non tornare più in quel posto da favola in cui essi sono re e regine!
La tentazione, poi, di cadere in qualche atteggiamento poco onesto e molto egoistico c'è sempre, ad ogni angolo, anche per la piccola Lucy, ma a preservare e a vegliare su tutti loro c'è lui, il leone forte e generoso: Aslan!
Adoro questo personaggio, che soprattutto nelle ultime righe della storia prende sempre di più le sembianze di Gesù.
— Te lo dirò ogni volta che vorrai — rispose Aslan. — Ma non ti dirò quanto sia lunga o breve la via per arrivarci. Sappi che bisogna attraversare un fiume, ma non temere: io sono colui che costruisce il ponte. Ora venite con me, fra un attimo aprirò in cielo la porta che vi condurrà a casa.
— Aslan, per favore — insistette Lucy — prima di andare, vuoi dirci quando torneremo a Narnia? Per favore... fai che succeda presto, ti prego.
— Carissima Lucy — rispose Aslan con gentilezza — tu e i tuoi fratelli non farete più ritorno a Narnia.
— Oh, no, Aslan! — esclamarono contemporaneamente Edmund e Lucy, con voce affranta.
— Ormai siete troppo grandi — spiegò il leone. — È venuto il momento di avvicinarvi al vostro mondo.
— Sai, non è tanto per Narnia — singhiozzò Lucy. — È per te! Laggiù non ti vedremo più... come potremo farne a meno?
— Sì che mi incontrerai, amica mia — disse Aslan.
— Siete... siete anche nel nostro mondo, signore? — chiese Edmund.
— Sì — spiegò Aslan. — Solo che laggiù ho un altro nome e dovrete imparare a conoscermi con quello. È questo il motivo per cui siete stati mandati a Narnia: adesso sapete qualcosa di me, anche se non molto. Vi sarà più facile riconoscermi nel vostro mondo.
— Nemmeno Eustachio potrà tornare? — domandò Lucy.
— Piccola — disse Aslan — è così importante saperlo? Su, venite, vi apro la porta nel cielo.
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Molto carino, mi dona sempre momenti di serenità, gioco e piacevolezza: una lettura che affronto per staccare un po' e che mi aiuta a sognare!!