martedì 21 ottobre 2014

Novità Fantasy: 'IL PASSAGGIO PER YWERDDON' di Dario de Judicibus (I Doni delle Muse)



Continuano le segnalazioni!!

Questa volta si tratta dell'uscita del nuovo romanzo di Dario de Judicibus, autore già noto al pubblico italiano per avere pubblicato un romanzo con l'editore Armenia.
Si tratta dell'avventura di un gruppo di ragazzi che si ritrova tra le mani un’antica mappa. La scoperta li trascinerà in una caccia al tesoro tra i sotterranei di Roma, sulla traccia di antiche leggende
perdute.

IL PASSAGGIO PER YWERDDON
di Dario de Judicibus

ISBN: 978-88-909656-8-5
Pagine: 368 
Prezzo: 14 euro

Dal romanzo

I quattro tirarono fuori gli amuleti che avevano intorno al collo e li unirono per formare un unico talismano di forma quadrata. Come gli amuleti si avvicinarono l’uno all’altro, fu come se una forza magnetica li facesse riunire in modo che ognuno si incastrasse con gli altri. Fu un attimo. Quando li aveva visti portare le mani al collo Finn Bheara aveva aggrottato la fronte perché aveva subodorato qualcosa, ma ormai era troppo tardi. Come i quattro frammenti si unirono in un unico gioiello, un lampo di luce avvolse i ragazzi, un lampo così forte che i fauni e i centauri dovettero portarsi le mani agli occhi per non rimanere accecati. Solo Finn Bheara e Úna continuarono a fissare il punto dove fino a pochi istanti prima erano i Quattro di Kaja.


Dalla quarta di copertina 

Una mappa misteriosa, trovata in un vecchio libro, segnerà per quattro ragazzi l’inizio di un’avventura in un mondo straordinario. 
Ma il regno fatato di Ywerddon nasconde insidie mortali: antiche creature, ostili al genere umano, si stanno preparando alla guerra. 
Forse solo i nostri protagonisti potranno riportare la pace in un mondo lacerato dai conflitti. Riusciranno ad affrontare una sfida troppo grande per loro e a fare ritorno a casa?

L'AUTORE
Laureato in fisica delle particelle, Dario de Judicibus è autore di saggistica e numerosi articoli di argomento informatico. Appassionato da sempre di scrittura, ha scritto racconti gialli e ha pubblicato nel 2006 il romanzo fantasy “La lama nera” con la casa editrice Armenia. Attualmente si occupa di cinematografia.

Una segnalazione da... favola: 'AILI - DESTINI SPEZZATI' di Ilaria Marsili



La prima segnalazione di oggi riguarda il terzo ed ultimo romanzo appartenente ad una magica trilogia Fantasy:

Dopo "Aili - Destini intrecciati" (recensione) e "Aili  Destini di tenebra", Ilaria Marsili  torna con...

AILI - DESTINI SPEZZATI


503 pp ca.
Genere: Fantasy, Romance
0.99 eurp
Scaricabile da: Amazon

Trama 

Nei reami unificati si cerca di ritrovare un clima di quiete dopo gli avvenimenti che hanno insanguinato il suolo intorno alla capitale. 
Si prova a guardare al domani lasciandosi alle spalle il passato. Ma i piani degli uomini non sono quelli del fato. 
Un tragico evento porta Aili alla ricerca di aiuto e risposte. Conducendola in un viaggio che le svela più di quanto pensasse. 
Non le resta che appellarsi ancora una volta alla speranza, mentre il futuro sembra perso e la vita di tutti corre nuovamente sul filo di una lama; in un mondo dove un ritardo anche di soli pochi secondi può cambiare il destino del mondo intero. 

Gli ultimi pezzi del puzzle nel capitolo conclusivo della trilogia.



L'autrice.
Ilaria Marsilli nata in provincia di Milano. Da sempre appassionata di libri, fumetti e manga. Consegue la laurea in lingue e civiltà orientali presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, dedicandosi successivamente ai suoi più grandi amori: la scrittura, l’illustrazione e la grafica.
Aili Destini Intrecciati è stato il suo primo romanzo.

Recensione 'L'AMANTE' di Marguerite Duras



Seconda recensione della giornata.

L'AMANTE
di Marguerite Duras


L'amante di Marguerite Duras
Ed. Feltrinelli
I Narratori
Trad. L. Prato Caruso
123 pp
1985
Sinossi

L'amante (L'Amant) è un romanzo di Marguerite Duras, pubblicato per la prima volta nel 1984, anno in cui ottenne anche il premio letterario Goncourt. In Italia appare per la prima volta nel 1985 con il titolo L'amante.


Il romanzo narra le vicende in gran parte autobiografiche di Marguerite Duras nel periodo in cui, tra i quindici e i diciassette anni, visse con la madre e i fratelli nell'Indocina francese, a Vinh Long, piccolo centro situato presso il fiume Mékong.
La storia è quella dell'incontro tra la 15enne Marguerite e il figlio di un ricco possidente cinese: un amore proibito non solo dall'età della ragazza, ma anche dalle convenzioni sociali (differenza di razza e ceto non potevano essere ignorate).
Racconto di lucidità struggente, di terribile e dolce bellezza, "L'amante" trasfigura e risolve integralmente in una scrittura spoglia e intensa, il complice gioco che la memoria e l'oblio ricalcano sulla trama della vita.





recensioni


Guardare al proprio passato con la consapevolezza di essere diventata “vecchia”… da giovane, a soli 18 anni.
Da questa consapevolezza, la protagonista (che rappresenta un po' l'Autrice, essendo questo un romanzo dalle forte tinte autobiografiche) ci conduce immediatamente, sin dalle prime righe, con accento nostalgico ma non tenero, alla sua adolescenza, a quando aveva poco più di 15 anni ed è diventata donna.

Dal presente si salta al passato, a quando questa fanciulla, di nazionalità francese, viveva nell'Indocina francese con la madre e i due fratelli; loro, quattro bianchi tra gli indigeni dalla pelle più scura, venivano guardati con curiosità mista a rispetto.
A quel tempo, un giorno, mentre si trova su un traghetto, da sola, la ragazza incrocia lo sguardo di un affascinante e ben vestito signore, un giovane uomo, che la fissa con insistenza, seduto nella propria limousine.
Quest’incontro sconvolgerà l’adolescenza di lei e l’uomo (trentenne) l’avvicinerà all’amore, al sesso, e lo farà con voracità, con passione, con devozione e dolcezza insieme; ma anche con disperazione, perché i due sanno di dover nascondere la loro relazione.
Non solo lei è minorenne e lui correrebbe qualche rischio davanti alla legge, ma soprattutto lui è cinese (un cinese miliardario, con una tradizione familiare e dei voleri paterni da rispettare) e lei è una giovane ragazza bianca.
Tutto è contro di loro, contro questa relazione che deve quindi restare clandestina.

Seguiamo il racconto che la protagonista e narratrice fa del proprio passato e sentiamo di trovarci davanti ad una donna che anche da ragazza mostra un carattere sì sensibile, acuto, ma anche deciso e poco propenso ai sentimentalismi, a volte quasi indifferente davanti agli spasmi d’amore dell’amante cinese.

Perché questa “freddezza”?
Saltando da un periodo all’altro della propria vita, dall’incontro e dalla relazione col cinese ai periodi successivi, conosciamo anche i suoi rapporti con la famiglia: una madre apprensiva, presente nella vita dei figli, ma ossessionata dal figlio maggiore, che le darà non pochi dolori e delusioni; un figlio da aiutare, sostenere, proteggere, perdonare, elogiare, sempre e qualunque cosa faccia.
Un figlio minore messo quasi all’angolo ed un’unica figlia femmina il cui futuro la mamma pensa di aver già programmato, mal gradendo eventuali deviazioni di programma da parte della figlia (compresa la “tresca” col cinese).

Ricordi narrati a singhiozzi e senza seguire necessariamente un ordine cronologico, a volte in prima persona (come a dare un tocco intimo alla “confessione”), altre in terza, in modo impersonale, come se la donna guardasse a se stessa da una prospettiva esterna, come se stesse sfogliando un album di foto e si rivedesse, ormai lontana nel tempo e dal presente, e ne volesse immortalare i gesti, gli sguardi, l’abbigliamento, le parole.

La narrazione l’ho trovata un po’ (troppo) fredda, troppo essenziale e distaccata, non è riuscita ad emozionarmi e a coinvolgermi, probabilmente a causa proprio del “tono” usato dalla protagonista, che ho trovato troppo anaffettivo, come se guardasse ai propri sentimenti (che sia verso l’amante o i fratello o la mamma) semplicemente per “analizzarli” con distacco.
Ciò non significa che non vengano espressi sentimenti o stati d'animo, anzi: c’è un’atmosfera di nostalgia che pervade il racconto, c’è la rabbia della ragazza verso la famiglia, la sua curiosità e il suo buttarsi a capofitto nella sua prima esperienza sessuale, vissuta con una consapevolezza quasi da adulta.
Non mi è piaciuta l’assenza delle sequenze dialogiche; cioè, i dialoghi ci sono ma non sono introdotti dalle virgolette bensì inseriti nella narrazione, come un monologo o come se, più che leggere, "stessimo ascoltando" il racconto.
Non si indica neppure il nome di lei né dell’amante o della madre, ma solo di altri personaggi meno rilevanti.

Un romanzo breve, che però non so quanto mi lascerà, ma conto di leggere altro della Duras e di farmi un’idea più completa del suo modo di scrivere e delle sue opere.

Recensione IO, CHRISTIANE F. La mia seconda vita di V. Christiane Felscherinow, S.Vukovic



Eccomi qui, a dirvi la mia su un libro-testimonianza che ho letto nel week end appena trascorso.


IO, CHRISTIANE F.
La mia seconda vita
di V. Christiane Felscherinow,
Sonja Vukovic

Ed. Rizzoli
17 euro
300 pp

USCITA 26 FEBBRAIO
2014


Ho letto “Noi ragazzi dello zoo di Berlino” diversi anni fa e, come probabilmente è accaduto a tanti altri lettori (in particolare, quelli giovani d’età), ne rimasi turbata, per il modo assolutamente crudo e realistico con cui è raccontata l’adolescenza della protagonista, Christiane, e il suo “rapporto col mondo della droga”.

L’attuale libro inizia facendo una sorta di riassunto per fare il punto della situazione, fermandosi al “dove eravamo rimasti”.

E chi ha letto il precedente, sa che avevamo lasciato Christiane adolescente, con alle spalle già una serie di brutte esperienze, legate all’assunzione di diverse droghe (eroina in primis) e alla prostituzione per poter comperare gli stupefacenti; una Christiane che sta cercando di lasciarsi dietro questo bagaglio pesante e negativo, abitando in campagna, dalla nonna, cercando di frequentare ragazzi non legati al mondo della droga.

Chiudiamo l’ultima pagina di “Noi ragazzi…” con la domanda e la speranza che questa giovane berlinese, che ne ha vissute di tutti i colori, possa davvero disintossicarsi e liberarsi dall’incubo di una vita vissuta all’ombra della tossicodipendenza.

Parlare di un personaggio noto come Christiane Vera Felscherinow non sarebbe necessario, perché se cercate il suo nome su Google trovate tutte le informazioni che vi interessano, sulla sua vita passata e presente, sui personaggi descritti nel libro ecc…

Quello che quindi vorrei condividere sono le emozioni e le riflessioni che la lettura della “seconda vita” di Christiane mi ha dato.

Apprendiamo in che modo una vita trascorsa a drogarsi non potesse inevitabilmente non avere sul suo fisico delle conseguenze disastrose; tra le tante, l’insorgere dell’epatite C, con tutti i sintomi annessi, che non permettono alla ormai ultra 50enne Christiane di vivere serenamente.

Con la donna ripercorriamo il “dopo” Amburgo, ciò che le è successo dopo aver lasciato la casa della nonna, e con lei viviamo anni turbolenti, contrassegnati da numerosi viaggi (dalla Germania alla Svizzera, agli USA, alla Grecia…), dalla presenza di diversi fidanzati, la maggior parte dei quali più piccoli di lei, le continue ricadute nella tossicodipendenza (ma n’è mai uscita?), gli aborti fino alla decisione di tenere quello che è poi l’unico figlio, “Phillip”, il vero amore della sua vita.

Leggiamo queste pagine non con semplice e sterile curiosità, ma quasi con “l’apprensione” di sapere che ha fatto della propria esistenza Christiane.

Ha provato davvero a uscire dal giro dell’eroina o in realtà non ha mai smesso di “farsi”?

Certo, non ha mai smesso di frequentare la gente “giusta” (cioè sbagliata….) e la sua mente (come il suo corpo) non ha mai saputo staccarsi dal bisogno di iniettarsi l’ero nelle vene e questo per tante ragioni, di ordine emotivo, psicologico, non solo di dipendenza fisica.

Christiane è una ragazza fondamentalmente sola, dai cui genitori non ha mai ricevuto attenzioni, amore, ma solo umiliazioni e indifferenza; ha cercato sicurezza, stabilità… attraverso legami amorosi, più o meno duraturi, con uomini che però a un certo punto si son stancati di lei, per ragioni legate all’assunzione di droga, o perché intenzionati solo a sfruttare la notorietà (in seguito all’uscita del libro, nel 1978) e i soldi della donna.


Vediamo una Christiane insoddisfatta, inizialmente desiderosa di trovare una propria collocazione nel mondo, che sia nella musica come nella recitazione, ma soprattutto una ragazza che vorrebbe non essere etichettata come “la ragazza dello zoo di Berlino”, ma il tempo le dimostrerà che questa etichetta, questo fardello, questa nomea della “ex tossica” (e neanche tanto ex), della ragazza che faceva le marchette, che si fa d’eroina, che non costituisce una buona compagnia per le persone perbene…, la perseguiterà praticamente per sempre…


Ma lei non è solo un’eroinomane, ci mancherebbe: è, prima ancora, una ragazza con dei sogni, delle insicurezze, delle paure, dei complessi, dei bisogni…. Come tutti noi li abbiamo.

È una ragazza che vive la propria esistenza portando su di sé il peso di un’infanzia scarsa d’amore, con una madre severa, assente, e un padre violento eppure protettivo, che la figlia ha continuato ad amare nonostante tutto.

E forse è proprio la ricerca inconscia della figura paterna, aggressiva e instabile, a guidare le sue storie d’amore incasinate?

E forse la tendenza a farsi del male, a ricercare il dolore (attraverso la droga) fisico e psicologico è il mezzo attraverso il quale lei riesce a sentirsi, paradossalmente, “viva”, a dare un senso alle sue giornate?


Cristiane è una donna che ha fatto molti errori, pagandoli, col carcere come con la solitudine o sofferenze di vario genere, ma è e resta al di sopra di questo una mamma dolce e apprensiva, che cerca di fare il meglio per il proprio bambino…, ma alla quale non sarà concesso in toto di adempiere al proprio ruolo genitoriale, sempre in virtù di quella benedetta etichetta - “TOSSICA” -, che si porta dietro…

Leggo una pagina dopo l’altra con un misto di sentimenti: malinconia, tenerezza, dispiacere, solidarietà, stupore… davanti alla spontaneità, alla sincerità con cui la protagonista/autrice racconta di sé, della propria vita turbolenta, costellata da esperienze forti, che a volte mi strappavano la domanda “Ma tutte lei, le ha passate?”.

Christiane è una donna sensibile, intelligente, intuitiva, osservatrice, capace di andare oltre le apparenze nei suoi rapporti con le persone, che spera soltanto che chi le si avvicina non lo faccia per mero interesse verso “la famosa drogata dello zoo di Berlino”, ma che la guardi e la tratti come una persona che ha qualcosa da dire, da condividere, forse anche da insegnare, magari alle nuove generazioni o ai genitori.

christiane e sonja

Si potrebbe dire tanto altro perché le testimonianze vere di persone la cui vita non è stata (e non è) facile non lasciano mai indifferenti, perché ad ogni rigo ne senti il dolore, la speranza, la forza come le debolezze, la voglia di vivere e, allo stesso tempo, la paura di continuare a girare per le strade di questo mondo trascinandosi dietro gli incubi di sempre.

Asciutta, essenziale, la narrazione procede senza seguire un ordine temporale-cronologico, a volte con un tono più distaccato e disincantato, altre volte triste o tenero, ma ciò che ho avvertito costantemente è la forza di questa donna nel ricominciare sempre e comunque, nel non arrendersi e nel fare questo per amore del figlio, che è la sua unica ragione di vita.

Ovviamente ne consiglio la lettura a chi ha letto il precedente libro-testimonianza di Christiane e a chi predilige le storie vere.



Recensioni correlate:

- 3096 di N. Kampusch

- Mi si è fermato il cuore di Chamed

- Denny (l'urlo degli dei) di B Garbagnati

Anteprima e Wishlist: 'IL RE' di J.R. Ward



Prossimamente un romanzo della Confraternita del Pugnale Nero che vorrei leggere!! Anche se ho da recuperare un po' di romanzi della saga!

IL RE
di J.R. Ward


Ed. Rizzoli
18 euro
USCITA 29 OTTOBRE
2014

Trama

Lunga vita al Re! 
Dopo aver rifiutato per secoli il trono, Wrath, figlio di Wrath, con l’aiuto della sua amata compagna, assume il potere. 
E mentre la guerra contro la Lessening Society infuria, la Banda di Bastardi si fa sempre più minacciosa, il nuovo re è costretto a fare scelte che mettono tutto e tutti a rischio. 
Beth Randall pensava di sapere a cosa sarebbe andata incontro quando aveva scelto di abbandonarsi all’ultimo vampiro purosangue del pianeta. 
Ma quando decide di avere un figlio, è impreparata alla risposta di Wrath, e alla distanza che si crea tra di loro. 
Riuscirà il vero amore a trionfare sulla pesante eredità del passato?

.





Articoli correlati (recensioni)

lunedì 20 ottobre 2014

Anteprima: 'Un sogno tra i fiocchi di neve' di Corina Bomann (dal 19 novembre)



Una deliziosa anteprima dal titolo magico e dall'atmosfera natalizia..: una storia divertente ed emozionante, con un pizzico di suspense e di magia.

Un sogno tra i fiocchi di neve
di Corina Bomann

Ed. Giunti
Trad. S. Congregati
208 pp
9,90 euro
USCITA 19 NOVEMBRE
2014
"Anna, immobile davanti al computer, osservava inebetita la mail: il suo fratellino le stava chiedendo di passare il Natale con lui, sua madre e il patrigno! Erano già passati sei mesi dall’ultima volta che aveva visto la sua famiglia e aveva resistito solo tre giorni, dopo di che era scappata via. Al solo pensiero ebbe una stretta allo stomaco, ma non appena le cadde lo sguardo sulle lettere di Jonathan e sulla foto del fratellino che aveva sulla scrivania, qualcosa si smosse dentro di lei. Era come se si fosse aperta una porticina. Era felice di rivedere il fratello, i suoi occhi raggianti e il suo sorriso."

Trama

Fin da bambina, Anna non ha mai potuto sopportare il Natale, con tutto il suo corredo di luci, addobbi, dolci e regali.
Anche adesso, a 22 anni, ogni scusa è buona per sfuggire alle odiate feste. 
Ma quest'anno sottrarsi sarà impossibile: il suo adorato fratellino le ha strappato la promessa di raggiungerlo per festeggiare con tutta la famiglia, compreso l'insopportabile patrigno. 
E così, nel giorno della vigilia, Anna salta su un treno in viaggio tra Lipsia e Berlino. Ma basta un attimo di assopimento - o meglio, quello che sembra solo un attimo - per ritrovarsi in una desolata stazione sul Baltico, nel cuore della notte e nel pieno di una tormenta di neve. 
Come tornare indietro se non ci sono più treni? 
Non resta che chiedere un passaggio a chi capita: l'autista di uno spazzaneve, un saggio camionista polacco, tre vecchiette dall'aria misteriosa e... un surfista-psicologo piuttosto attraente. Ognuno con la sua storia, ognuno con un'esperienza da regalare in questa magica notte. 
Riuscirà Anna a mantenere la promessa?
 Ma soprattutto, riuscirà a capire cosa desidera davvero?


Una bufera di neve. 
Un treno in viaggio verso il Baltico 
e un bambino da rendere felice. 
Una storia che vi farà sognare.


18480850
,

L'autrice.
Corina Bomann, vive con la sua famiglia in una piccola cittadina tedesca. Il suo romanzo L’isola delle farfalle (Giunti 2012) ha scalato rapidamente le classifiche dei bestseller: un successo da otto edizioni, adesso anche in formato tascabile.
Il giardino al chiaro di luna ha venduto oltre 100.000 copie solo in Germania ed è in corso di traduzione in 6 Paesi.
Presto, sempre per Giunti, un nuovo incantevole romanzo dell’autrice: "La signora dei gelsomini"
.

domenica 19 ottobre 2014

In lettura: IL CACCIATORE DEL BUIO - LE NOTTI AL SANTA CATERINA



Libri in lettura!!
Li avete letti?

IL CACCIATORE DEL BUIO
di Donato Carrisi


Ed. Longanesi
Pagine: 450
Prezzo: € 18.60
Settembre 2014
Trama

"Se non sarà fermato, non si fermerà."
Non esistono indizi, ma segni. Non esistono crimini, solo anomalie. E ogni morte è l'inizio di un racconto. 
Questo è il romanzo di un uomo che non ha più niente - non ha identità, non ha memoria, non ha amore né odio - se non la propria rabbia... 
E un talento segreto. 
Perché Marcus è l'ultimo dei penitenzieri: è un prete che ha la capacità di scovare le anomalie e di intravedere i fili che intessono la trama di ogni omicidio. 
Ma questa trama rischia di essere impossibile da ricostruire, anche per lui. 
Questo è il romanzo di una donna che sta cercando di ricostruire se stessa. Anche Sandra lavora sulle scene del crimine, ma diversamente da Marcus non si deve nascondere, se non dietro l'obiettivo della sua macchina fotografica. 
Perché Sandra è una fotorilevatrice della polizia: il suo talento è fotografare il nulla, per renderlo visibile. 
Ma stavolta il nulla rischia di inghiottirla. 
Questo è il romanzo di una follia omicida che risponde a un disegno, terribile eppure seducente. 
E ogni volta che Marcus e Sandra pensano di aver afferrato un lembo della verità, scoprono uno scenario ancora più inquietante e minaccioso. 
Questo è il romanzo che leggerete combattendo la stessa lotta di Marcus, scontrandovi con gli stessi enigmi che attanagliano Sandra, vivendo delle stesse speranze e delle stesse paure fino all'ultima riga.

LE NOTTI AL SANTA CATERINA
di Sarah Dunant


Le notti al Santa Caterina
Ed. Neri Pozza
Trad. M. Ortelio
439 pp
18 euro
2009
Trama

È il 1570 e il buio sta calando sul Santa Caterina a Ferrara, uno dei conventi più rinomati della città che provvede al sostentamento di un elevato numero di suore, otto o nove postulanti, alcune convittrici e venticinque converse.
Come ogni sera, la sorella guardiana fa il giro dei corridoi misurando lo scorrere del tempo fino a mattutino, due ore dopo la mezzanotte.
È una sera particolarmente agitata questa.
I singhiozzi della novizia appena arrivata si odono per tutto il convento. È stata ribattezzata Serafina e avrà quindici o sedici anni. 
Appartiene a un'illustre famiglia milanese. 
Per dimostrare il proprio attaccamento alla città di Ferrara, con la quale intrattiene affari lucrosi, il padre ha deciso, come recita la sua nobile missiva, di donare all'insigne monastero la sua figlia «illibata, nutrita dall'amor di Dio e con una voce da usignolo».
In realtà, ha ubbidito a un comportamento diventato legge nell'Europa della seconda metà del sedicesimo secolo, in cui le doti si sono fatte così dispendiose da costringere l'aristocrazia a maritare una sola figlia e a spedire le altre in convento. 
La giovane, avvenente Serafina fa parte appunto di quella metà delle nobildonne milanesi costrette a prendere i voti, non necessariamente di buon grado.
Mentre la novizia strepita nella sua cella, suor Zuana, la monaca speziale, prega scrutando le pagine del grande libro delle erbe di Brunfels. Figlia unica di un cultore dell'arte medica, è lei che accoglie le fanciulle che entrano in convento. È lei che si recherà tra breve nella cella di Serafina per somministrarle uno dei suoi miracolosi intrugli e calmarla. 
Tra le due giovani donne si stabilirà un rapporto speciale che non impedirà, tuttavia, che lo scompiglio, generato dall'arrivo di Serafina, si diffonda per tutto il convento come un fuoco che minaccia di inghiottirlo.

sabato 18 ottobre 2014

Dietro le pagine di IO SONO LA NEVE (E. Laban)



Nel corso di questa settimana abbiamo presentato un romanzo che solo da mercoledì è presente in libreria.

Ne abbiamo parlato QUI. Si tratta di IO SONO LA NEVE di Elizabeth Laban e adesso scopriremo cosa ha ispirato la storia!
Io sono la neve
.
"Io sono la neve" (The Tragedy paper) tratta di alcuni studenti di una scuola a New York che studiano la tragedia greca e shakespeariana e devono svolgere, su richiesta del prof. Simon, un "Compito sulla Tragedia".

Sono stati necessari anni di scrittura per giungere fino a questo libro.
L'Autrice sostiene di scrivere sin da quando era una ragazzina.
Dopo la laurea in Scrittura letteraria al college, ha lavorato per piccoli giornali per anni fino a quando è nata la figlia 13 anni fa.
Da allora ha scritto tre romanzi sulle donne che non sono ancora stati pubblicati e quattro libri illustrati che non ha ancora provato a vendere.
THE PAPER TRAGEDY è il  suo primo romanzo young adult.

Elizabeth ha sempre amato questo genere letterario da quando era un adolescente e il primo compito scolastico riguardante la stesura di una tragedia le restò impresso tanto da tenerlo ben presente anche nel momento di scrivere la storia contenuta nel romanzo.
E' stato il suo agente ad incoraggiarla a provare a scrivere e, dopo aver letto l'opera di Johann Wolfgang von Goethe, I dolori del giovane Werther, ha iniziato a pensare a come quel famoso racconto avrebbe potuto essere modernizzato. 
Ma ad ispirarla ci sono stati anche Shakespeare (in particolare col "Re Lear") e Susan Eloise Hinton.
Così, pian piano, il mondo della Irving School ha iniziato a prendere vita nella sua testa. 
Prima che se ne rendesse conto Tim era in viaggio verso New York durante una tempesta di neve, e Duncan cominciava il suo anno da senior.

Una storia ricca di azione e humor: 'CITTA' SENZA EROI' (R. Gerilli, G. Bernini)



Città senza eroi è l'esordio nella narrativa fantastica di Roberto Gerilli e Giacomo Bernini, pubblicato da Ute Libri.
A metà strada tra fantasy e pulp, Città senza eroi è una storia ricca di humor e di azione, i cui indimenticabili protagonisti sono costantemente a un passo dalla salvezza della Città o dalla sua totale distruzione. A seguire la sinossi e la biografia degli autori. 

Qui il booktrailer.


Elfi malavitosi. Uomini divorati dall'odio. Sacerdoti stravaganti. 
Maghi mercenari. E un’assassina coi tacchi a spillo. 
Non sono eroi. Sono pedine. Potrebbero salvare la Città. O distruggerla.


CITTA' SENZA EROI
di Roberto Gerilli,
Giacomo Bernini


Editore: UTE LIbri
Pagine: 316
Prezzo: 15€
ISBN: 9788867360758

Tra gli sterili confini delle Wasteland, le fatiscenti baracche della periferia e i futuristici grattacieli del centro, si intersecano le insidiose vicende di esseri umani ed esseri fantastici costretti a condividere le loro vane esistenze in una Città dilaniata dall’odio e dal razzismo.

Gli Uomini, favoriti dalla Legge, abusano della tecnologia per dominare gli altri esseri che, relegati nei bassifondi, sono marchiati come Inumani e perseguono, a loro volta, i più spregevoli scopi fomentando un clima di violenza e paura.

Armi, poteri extrasensoriali e ogni sorta di magia sono benvenuti e accettati laddove le speranze lasciano il posto alla più cupa rappresentanza della morte, perché in un luogo dominato dalle Leggi, sembra non esserci spazio per alcuna moralità. In questa polveriera sociale si sviluppano le vicende di molti personaggi, per altrettante storie, intrecciate in una trama eterogenea di volti, fatti, pensieri ed emozioni.



Città senza eroi è un intreccio di storie ma, soprattutto, una fusione di generi letterari: fantascienza, fantasy, thriller e pulp, in un condensato di azione e sarcasmo che coinvolge, diverte e appassiona. Una storia priva di stereotipi e priva di eroi.

LINK UTILI





Gli autori
Roberto Gerilli, nato ad Ancona nel 1980, laureato in Ingegneria Elettronica, vive da sempre a Falconara Marittima. Appassionato di letteratura, cinema e serie tv, è membro dello staff di Speechless Magazine e Diario di Pensieri Persi. Ha pubblicato diversi racconti in varie antologie cartacee e digitali.

Giacomo Bernini, nato a Venezia nel 1983, laureato in Ingegneria Informatica, oggi lavora a Falconara Marittima. È stato premiato in alcuni concorsi per racconti di genere fantastico. Nel 2013 ha vinto il concorso Chrysalide Emozioni in Metamorfosi – sezione Urban Fantasy, indetto dalla Mondadori.

venerdì 17 ottobre 2014

Romanzi in arrivo il 5 novembre



Prossime pubblicazioni in arrivo!!
C'è qualcosa che cattura la vostra attenzione?

LA MAESTRA
di Elena Moya


Ed. Feltrinelli
Trad. F. Pe'
464 pp
18 euro
USCITA 5 NOVEMBRE
2014

Distruggere una scuola per erigere un centro commerciale? Valli Querol, ottantanove anni, gagliarda maestra di scuola in pensione, è l’unica che sembra opporsi con fermezza al progetto.
Trama

Vallivana Querol, per tutti Valli, ottantanove anni di indomita grinta, ha attraversato la Spagna repubblicana come una Forrest Gump in gonnella: arrivata a Madrid con una borsa di studio, ha conosciuto le maggiori personalità dell'epoca, da García Lorca a Dalí, e stretto amicizia con femministe come Victoria Kent. Divenuta maestra, ha insegnato a leggere e a scrivere agli abitanti delle campagne, finché l'ascesa al potere di Franco l'ha costretta a un lungo esilio.
Ora però, seduta su una panchina di pietra davanti all'austero edificio dell'Eton College, Valli deve prendere una decisione difficile.
Possibile che una come lei accetti di collaborare con la scuola più classista d'Inghilterra? E chi è esattamente Charles Winglesworth, il professore che l'ha invitata lì?
Per scoprirlo, dovremo immergerci nella calura e nei profumi di Morella, il paesino di Valli sulle montagne valenciane. Conosceremo una comunità di personaggi variopinti, fra cui l'ambizioso sindaco Vicent Fernández, convinto che la vendita di una vecchia scuola gli permetterà di entrare nel giro di quelli che contano.
Ma non tutti, a Morella, vogliono vedere l'antico palazzo trasformato in un complesso residenziale o, peggio, in un casinò...
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Valli ha lottato tutta la vita per la libertà e l'uguaglianza.
Ma le battaglie non finiscono mai, e stavolta il nemico è la speculazione edilizia.
Tra segreti di famiglia, antichi rancori e imprevedibili passioni, riuscirà la caparbia maestra a salvare la scuola?

L'autrice.
Elena Moya è nata in Spagna; vive a Londra, lavorando come giornalista economico free lance (prima per "Guardian"), con la sua compagna; questo è il suo secondo romanzo.





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