sabato 20 giugno 2015

Recensione film. ANIME NERE di Francesco Munzi



Non so se avete visto la premiazione del David di Donatello tenutasi la settimana scorsa; beh, nel caso l'aveste vista, vi sarete accorti che il film che ha ricevuto più riconoscimenti è stato ANIME NERE di Francesco Munzi, liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Gioacchino Criaco.

  • Miglior film
  • Miglior regista a Francesco Munzi
  • Migliore sceneggiatura a Francesco Munzi, Fabrizio Ruggirello e Maurizio Braucci
  • Miglior produttore a Cinemaundici e Babe Films con Rai Cinema
  • Migliore fotografia a Vladan Radovic
  • Miglior montaggio a Cristiano Travaglioli
  • Miglior colonna sonora a Giuliano Taviani
  • Migliore canzone originale (Anime nere) a Giuliano Taviani, interpretata da Massimo De Lorenzo
  • Miglior sonoro a Stefano Campus



Cast: Marco Leonardi, Peppino Mazzotta, Fabrizio Ferracane, Anna Ferruzzo, Giuseppe Fumo, Barbora Bobulova.

La scena iniziale del film si apre in Olanda per poi passare brevemente a Milano; in realtà la nostra storia si svolge per lo più in Calabria, in un vecchio e decadente paesino sull'Aspromonte, proprio lì dove "Garibaldi ha fatto una brutta fine", per dirla con le parole di uno dei personaggi,  Leo (Giuseppe Fumo), un ventenne pieno di rancori che con una sua bravata innescherà un meccanismo di vendette incrociate all'ultimo sangue.

Ma andiamo con ordine.
Leo è figlio di Luciano (Fabrizio Ferracane), che ha due fratelli minori, Rocco (Peppino Mazzotta) e Luigi (Marco Leonardi); i tre sono figli di un pastore che anni prima è stato barbaramente assassinato.
Questa famiglia è coinvolta nel giro della malavita, della 'ndrangheta, in particolare ad avere la "capa guasta" è Luigi, che gestisce un traffico di droga a livello internazionale, ed è totalmente immerso in questa vita, tanto da non scandalizzarsi quando il nipote Leo mostra il desiderio di seguire le sue orme.

Il fratello di mezzo, Rocco, vive a Milano, è sposato con Valeria (Barbora Bobulova) e apparentemente conduce una vita normale, di chi è andato via dal proprio paese arretrato per vivere nella modernità e lontano dai legami con la malavita, ma in realtà egli stesso è un imprenditore grazie ai guadagni illeciti di Luigi, che però critica e disapprova.
Luciano, il fratello maggiore, fa il "capraro" ed è l'unico che vorrebbe restare davvero al di fuori della vita criminale, visto che ancora sente il peso della morte tragica del padre e non vede di buon occhio nè i fratelli nè il figlio Leo, che pare ben intenzionato a vivere da delinquente.
In effetti, questo ragazzo mostra subito una personalità molto "cupa", ben riflessa nel viso sempre corrucciato, arrabbiato con tutto e tutti, col pensiero fisso della vendetta; pensiero che gli costerà caro..., molto caro.
E, come dicevo, sarà proprio Leo ad accendere la miccia che provocherà seri problemi in famiglia; a causa di un'offesa ricevuta, decide di vendicarsi sparando alla saracinesca del bar dell'offensore (protetto dai mafiosi del post); ma questo gesto non verrà visto dalla malavita di paese come una bravata da  ragazzi, bensì come un affronto, che dovrà essere pagato a caro prezzo.

E' un film dalle atmosfere "buie", in cui si respira un'aria pesante, opprimente in tutti i sensi; ad es., non c'è mai una giornata di sole (o ricordo male io?), ma i colori predominanti sono della tonalità di un triste grigio, "nuvoloso", come del resto triste e nera è l'anima di ogni personaggio di questo film (come suggerisce il titolo stesso).
La presenza del dialetto calabrese in tutto il film contribuisce - a mio avviso -  ad accentuare il senso di chiusura e di arretratezza (lo stesso Rocco, a tavola con Valeria, Luigi e Leo, nella sua casa a Milano, risponde con una battuta ironica alla moglie: "L'italiano là  - nel paesino da cui vengono - non è ancora arrivato").
E' inevitabilmente un film triste, in cui personalmente ho avvertito da una parte la "rabbia" per una realtà criminale purtroppo ancora presente ai nostri giorni, dall'altra compassione per chi vi è coinvolto, ahilui, suo malgrado, visto che nascere in certe famiglie e in certi contesti criminali, pericolosi, non è una scelta, e andarsene, separarsene in modo netto, non dev'essere semplice e naturale.

Mi ha ricordato in molte cose la realtà raccontata da Gomorra (la serie, in particolare), in cui vicende e personaggi sono totalmente immersi e sommersi dalla malavita, dove l'esistenza di ciascuno è fagocitata dalla criminalità, che miete le sue vittime in una spirale di vendette e faide familiari che non finiscono mai... se non con la morte.

Nel complesso, un bel film, fatto e recitato bene (lo dico dall'alto della mia esperienza  ), che certo un po' d'angoscia la mette, e giunti alla fine non è che l'umore e le emozioni possano migliorare..., ma è così: la realtà su cui si sofferma è davvero quella descritta, e resta solo la tristezza e un senso di impotenza per questa famiglia spezzata e distrutta, forse un po'  a causa delle proprie scelte o magari di un "destino" che l'ha voluta e messa in un contesto senza dubbio difficile e drammatico, in cui sembra che la sorte di chi vi è dentro sia quasi segnata e decisa anzitempo. Ma è poi davvero così?

Insomma, lo consiglio sicuramente però consentitemi la domanda ironica: Ma erano davvero necessarie tutte 'ste stauette solo per Anime nere? No perché io le avrei distribuite diversamente. 



Per leggere le recensione di altri film clicca sull'etichetta "Cinema"

venerdì 19 giugno 2015

LeggendOrientale: NUOVE STORIE DAL VICOLO DELLA POLVERE ROSSA di Qiu Xiaolong



In libreria un libro che ci racconta, con grande affetto e ironia insieme, le contraddizioni più brucianti della metropoli-simbolo della superpotenza cinese, sullo sfondo degli ultimi cinquant'anni di storia.

NUOVE STORIE DAL VICOLO DELLA POLVERE ROSSA
di Qiu Xiaolong 

Ed. Marsilio
trad. F. Zucchella
234 pp
17.50 euro

Trama

Bentornati in Vicolo della Polvere Rossa. Nel cuore pulsante e antico di Shanghai, l'ormai veneranda tradizione della conversazione serale prosegue ininterrotta: quale occasione migliore, dopo una giornata di duro lavoro, per ritrovarsi e tenersi aggiornati sulle nuove vicende politiche, ma soprattutto sulle storie personali degli abitanti del quartiere?
Perché tutto può accadere, in Vicolo della Polvere Rossa. Un'anziana aristocratica ora è una ieratica venditrice di ghiaccioli, che dispensa dalla sua carriola traballante. 
Per colpa della Rivoluzione Culturale, un libraio-filantropo è costretto a reinventarsi erborista (di grande successo). 
Una ragazza qualsiasi, carina ma priva di titoli di studio, accetta di diventare la concubina di un ricco uomo d'affari di Taiwan. 
Una cuoca disillusa si è trasformata in una ricchissima immobiliarista. 
Qual è il destino di Vicolo della Polvere Rossa? 
Verrà demolito per far posto a un nuovo, avveniristico grattacielo? 
Forse non potrà impedirlo neppure l'esemplare vicenda umana di un geniale professore universitario di filosofia, che dopo i fatti di Piazza Tiananmen si guadagna da vivere facendo l'indovino. 


L'autore.
Xiaolong Qiu è nato a Shanghai. Dopo gli avvenimenti di Tiananmen, ha deciso di rimanere negli Stati Uniti, dove oggi insegna letteratura cinese alla Washington University di Saint Louis. Di Qiu, Marsilio pubblica la serie dell’ispettore Chen, tradotta in dodici paesi. Uscito per la prima volta a puntate su «Le Monde», e drammatizzato per la radio pubblica francese, Nuove storie dal Vicolo della Polvere Rossa è la continuazione de Il Vicolo della Polvere Rossa, frutto di un lungo lavoro di ricerca e scrittura parallelo alla serie poliziesca.

Sonzogno\In libreria dal 2 luglio "Mistero a Villa del Lieto Tramonto" di Minna Lindgren‏



Carissimi, vi segnalo l’uscita in libreria il prossimo 2 luglio del libro Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren, il primo volume della trilogia di Helsinki che sta conquistando i lettori di tutta Europa.

Un’acuta osservatrice del nostro tempo, in grado di combinare sapientemente commedia e racconto giallo.

Un gruppo di personaggi irresistibili, grazie ai quali si affrontano con brillante leggerezza e un sottile humor “finlandese” temi difficili quali l’invecchiamento, la malattia, la morte.


MISTERO A VILLA DEL LIETO TRAMONTO
di Minna Lindgren


Ed. Sonzogno
288 pp
16.50 euro
in libreria:
2 LUGLIO 2015

Un mystery intelligente con un delizioso cast di personaggi a cui ci si affeziona immediatamente: racconta la storia di tre simpatiche vecchiette che si improvvisano Miss Marple per risolvere i misteri della singolare residenza per anziani di cui sono ospiti. Il romanzo è anche un affresco sociale della città di Helsinki e un curioso oltre che molto godibile tour architettonico della capitale finlandese.

Trama

«Tic tac, tic tac, tic tac.» A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. 
Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. 
Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato, quello che figli e nipoti, per guarire i sensi di colpa, chiamano “servizi di eccellenza”. Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. 
A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente.

Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici per venire a capo degli enigmi nascosti tra le mura dell’amena residenza in un mistery arguto che tocca sapientemente le corde del giallo e della commedia, con un pizzico di suspense e molto, irresistibile, dark humor finlandese.

L'autrice.
Minna Lindgren, giornalista, melomane, vive a Helsinki. Mistero a Villa del Lieto Tramonto, primo di una trilogia, è il suo romanzo d’esordio, tradotto in molti paesi tra cui Germania, Inghilterra, Francia, Stati Uniti. L’adattamento per il cinema della serie sarà firmato dal regista finlandese Neil Hardwick
.

giovedì 18 giugno 2015

Cito e canto: VIVO PER LEI



Un passaggio tratto da "L'altra famiglia" di Jodi Picoult, con associato un brano musicale italiano molto noto che è poi un inno alla MUSICA.

"A volte, quando canto, chiudo gli occhi.
C'è un'armonia in ogni mio respiro;
gli strumenti a percussione diventano il mio battito,
la melodia è il flusso del mio sangue.
Ecco cosa significa perdersi nella musica,
diventare una sinfonia di note,
pause e battute.".

VIVO PER LEI
(A. Bocelli, Giorgia)


Prossime pubblicazioni in arrivo in libreria (23-25 giugno)



Presto in libreria: un romanzo per chi ama appassionatamente la lettura; uno per chi vuol immergersi nella storia e in vicende ricche di intrighi (però il prezzo di codesto libro, ahimè, alletta poco: 22 euro... Un po' troppo, eh, cara Mondadori), e un altro per chi ama le storie al femminile, fatte di piccoli e grandi segreti...

C'E' QUALCOSA CHE VI ATTIRA? ^_-

L'ORA DI LETTURA
di Carole Lanham


Ed. Bookme
352 pp
19 euro
in libreria:
23 GIUGNO 2015
Trama
Nel Mississippi degli anni Venti, Hadley Crump e Lucinda Browning appartengono a mondi diversi, abituati a sfiorarsi ogni giorno senza mai incontrarsi davvero. 
Perché Lucinda, occhi come due campanule e capelli di burro fuso, è la viziata rampolla di una ricca famiglia; mentre Hadley, pelle color caramello e sorriso di un bianco squillante, è soltanto un garzone, il figlio mezzosangue di una cuoca ignorante, saggia e superstiziosa. Eppure, fin dal primo istante, la curiosità per quel ragazzo povero, con i calzoni troppo corti e i capelli tagliati male, si impossessa di Lucinda come una febbre. 
Tanto da spingerla, con il pretesto di insegnargli a leggere, a iniziarlo alla sua passione segreta: quella per i libri “proibiti”, di cui Lucinda si diverte a ricopiare i passaggi più arditi su sottili striscioline di carta. Nasce così, tra le pagine di capolavori come Anna Karenina e L’amante di Lady Chatterley, un legame insolito e pericoloso, segnato dall’ambivalenza e dai capricci della irrequieta Lucinda, forte e aggrovigliato come i rami del glicine che Hadley, giardiniere per vocazione, accudisce lungo tutta una vita. 

,
Romanzo di una passione smodata per i libri e attraverso i libri, L’ora di lettura celebra l’amore con la A maiuscola, quello capace di ribaltare le aspettative, di infrangere tutti i tabù e di sorprenderci con il regalo più grande: la libertà di essere fino in fondo noi stessi.

L'autrice.
Carole Lanham vive vicino a Saint Louis con la sua famiglia. L’ora di lettura è il suo primo romanzo
.


mercoledì 17 giugno 2015

La cover di "L'Angelo di Marchmont Hall" (The Angel Tree‏), dal 15 luglio in libreria



Prossimamente - per essere precisi, il 15 luglio - verrà pubblicato un romanzo di Lucinda Riley "L'Angelo di Marchmont Hall" (The Angel Tree‏).

Ecco le due cover, italiana e tedesca, di questo libro scritto e pubblicato per la prima volta 20 anni fa, ma ristampato quest'anno in due nuove edizioni.

Le cover dei libri della Riley hanno quasi sempre molti elementi simili, nonostante questo però non mi dispiacciono.
Che ne pensate?

Di seguito un accenno alla trama.

Sono passati trent'anni da quando Greta Marchmont lasciato la villa in cui una volta ha vissuto. Ora torna a Marchmont, tra le montagne innevate del Galles, senza aver memoria del suo passato, perché in seguito ad un tragico incidente soffre di amnesia. Ma mentre cammina attraverso il paesaggio invernale fa una scoperta sconvolgente: si imbatte in una tomba nel bosco, e la scritta sulla croce le rivela che qui un bambino è sepolto; suo figlio! Greta è profondamente scioccata e comincia a intraprendere la ricerca della donna che era una volta. Tuttavia, verrà fuori una scoperta così sconvolgente che Greta avrà bisogno di una grande dose di coraggio per guardare in faccia la verità...





Dal 18 giugno in libreria "Spaghetti all'Assassina", il nuovo giallo di Gabriella Genisi



Eccoci a dare un'occhiata alle pubblicazioni Sonzogno:

Esce il 18 giugno per Sonzogno Spaghetti all’Assassina, la quinta indagine del commissario barese Lolita Lobosco, il personaggio ideato da Gabriella Genisi.

SPAGHETTI ALL'ASSASSINA
di Gabriella Genisi

Ed. Sonzogno
pp. 192
€ 12.00
in libreria:
18 GIUGNO 2015

Trama

Per cucinare gli spaghetti all’Assassina, il piatto più famoso di Bari, ci vuole la padella in ferro nero che si trova solo nella città vecchia. E
d è proprio lì che sorge il ristorante di Colino Stramaglia, inventore della famosa ricetta. 
Una mattina di primavera, all’apertura del locale, il grande chef viene trovato morto ammazzato in maniera talmente efferata da far sospettare un torbido movente passionale. 
Quale grave sgarbo avrebbe commesso l’illustre personaggio per meritare una fine così orrenda? 
E quanti misteri si celano dietro al mondo sempre più competitivo dell’alta cucina? Fra le persone informate sui fatti, un affascinante cuoco algerino, una spogliarellista brasiliana e un capocameriere con un’aria da becchino uscito da un film western. 

A indagare è il commissario Lolita Lobosco, che stavolta trova imbrattate di sangue le sue due attività preferite: l’amore e la cucina. Sullo sfondo di una città sempre più pulp, una nuova intricata indagine, con fosche tinte da noir mediterraneo, metterà a dura prova l’abilità e l’istinto della caparbia investigatrice barese.

L'autrice.
Gabriella Genisi è nata nel 1965 e abita vicino al mare, a pochi chilometri da Bari. Ha scritto numerosi libri e ha inventato il personaggio del commissario Lolita Lobosco, la poliziotta più bella del Mediterraneo, già protagonista di quattro romanzi pubblicati da Sonzogno: La circonferenza delle arance (2010), Giallo ciliegia (2011), Uva noir (2012) e Gioco pericoloso (2014). I gialli di Lolita Lobosco sono tradotti in molti paesi europei (Francia, Germania, Grecia) e negli Stati Uniti
.

Dall'11 giugno è in libreria il nuovo libro di Giorgio Ieranò, Gli eroi della guerra di Troia. Dopo il successo di Olympos ed Eroi, l’autore completa la trilogia sul mito.

Parole d'Autore (Dimmi che credi al destino)



Da ieri sera ho iniziato "Dimmi che credi al destino" di Luca Bianchini, che riporta questo verso di Montale in apertura al libro.


"In uno o in due
noi siamo una cosa sola".

E. Montale, Satura


Il significato della parola EPIGRAFE al quale mi riferisco 
è questo: Iscrizione in fronte a un libro o scritto qualsiasi,
 per dedica o ricordo; più particolarm.,
 citazione di un passo d’autore o di opera illustre che si pone 
in testa a uno scritto per confermare con parole autorevoli 
quanto si sta per dire. (Treccani)

E vi riporto anche l'incipit, per solleticare la vostra curiosità.

Il cielo di Londra sembra fatto proprio per raccontare l’amore.
Cambia continuamente, e anche quando ti illude con una giornata piena
di azzurro, ecco che qualche nuvola compare all’orizzonte, si mette a correre
veloce, e di colpo la luce è buio e la pioggia si mischia alle tue lacrime.
Poi per fortuna passa, passa tutto, ma nel momento in cui ti trovi in
mezzo alla tempesta ti dimentichi di com’era prima e di come sarà.

martedì 16 giugno 2015

In lettura: L'ALTRA FAMIGLIA di Jodi Picoult



Libro attualmente in lettura.

Vi ricordo che sul blog è in corso un GIFTAWAY (CLICCA) per provare a vincere una copia (ce ne sono due in palio) di L'AQUILA E LA PIOVRA di Gianni Palagonia.

L'ALTRA FAMIGLIA
di Jodi Picoult

Ed. Corbaccio
trad. L. Corradini Caspani
464 pp
18.60 euro

Trama

Zoe Baxter, musico terapeuta sposata da dieci anni con Max, vorrebbe tanto un figlio, ma non riesce a portare a termine la gravidanza.
Dopo l'ennesimo aborto, il matrimonio si sfascia: Max cerca conforto dal fratello e nella chiesa che quest'ultimo frequenta; Zoe si butta nel lavoro e intreccia una relazione profonda destinata a sbocciare in un amore.
Ma il desiderio di formare una nuova famiglia, di avere dei figli, si infrange nell'incomprensione dell'ex marito e finisce in tribunale.

L'autrice.
Jodi Picoult vive ad Hanover, New Hampshire, con il marito, i tre figli e numerosi animali domestici. Autrice di 23 romanzi pubblicati in 35 lingue e ha venduto più di 12 milioni di copie in tutto il mondo. Corbaccio ha pubblicato «La custode di mia sorella», «Il colore della neve», «Senza lasciare traccia», «Diciannove minuti», «Un nuovo battito», «La bambina di vetro», «Le case degli altri», «L'altra famiglia», «Intenso come un ricordo», «La solitudine del lupo» e, con Samantha van Leer, «Incantesimo tra le righe».


CONOSCETE QUESTO LIBRO?
AVETE LETTO ALTRO DI QUEST'AUTRICE?

Recensione: MUORI CON ME di Karen Sander



Un thriller avvincente letto nello scorso weekend e che costituisce il primo romanzo di una serie incentrata sulla coppia investigativa formata dal commissario della Omicidi, Georg Stadler, e dalla psicologa criminale Liz Montario.

MUORI CON ME
(Schwesterlein, komm stirb mit mir )
di Karen Sander

Ed. Giunti
Pagine: 480
Prezzo € 11,90
Uscita: Aprile 2015

Georg Stadler è un commissario di polizia - sezione Omicidi - dalla forte personalità; pragmatico, sveglio, efficiente, si circonda di collaboratori alla sua altezza, che è quella di un uomo cui sai di poter affidare anche l'indagine più tosta perchè tanto lui troverà il modo di risolverla. E tanto per completare il quadro, aggiungo che è anche un 50enne attraente che riscuote un certo successo tra le donne, colleghe comprese.

Elisabeth Montario, detta Liz, è una 30enne dalla chioma riccia e di un rosso accesso, bella e riservata, che lavora come psicologa criminale e, attraverso i profili che traccia di tanti pericolosi assassini, spesso è riuscita a dare una mano alla polizia (dalla quale non sempre è ben vista) per arrestare dei serial killer.

E' proprio per motivi di lavoro che i due si incontrano e vivranno insieme una serie di avventure davvero sconvolgenti.
Come sconvolgenti sono i terribili delitti che popolano questo thriller, che ruota attorno alla ricerca di un terribile e crudele serial killer, che mieterà un bel po' di vittime e tutte assassinate in modo molto cruento.

Il romanzo inizia con una notizia di cronaca che risale al 1996: in un riformatorio, a Siegburg (siamo in Germania) c'è stato un brutto incendio, in cui hanno perso la vita delle persone, tra cui un noto assassino, chiamato lo "strangolatore di ragazzine", un certo Hendrik Vermeeren; ad appiccare l'incendio pare sia stato proprio il giovane assassino.

La scena cambia immediatamente alla pagina successiva e ci ritroviamo 16 anni dopo, nell'ottobre del 2012, con un efferato omicidio che vede vittima una giovane donna, Leonore Talmeier, trovata morta in casa sua, in una condizione davvero orrenda (dettagli: ventre squarciato, con gli organi sessuali mutilati e gli organi interni tirati fuori), di certo opera di una mente perversa da fermare il prima possibile.
Indagando, Stadler scopre che questa donna solo qualche anno prima era un uomo, sottopostasi a un intervento per cambiare sesso; quest'assassinio, Georg è convinto sia legato con uno precedente, cioè quello di un certo Manuel Geismann, un travestito che si prostituiva, anch'egli ucciso brutalmente con modalità che in qualche aspetto rimandano al più recente delitto del transessuale.

Le ricerche di questo moderno Jack lo Squartatore si rivelano da subito complesse, anche perchè Stadler è l'unico a veder collegati i due omicidi; per ricevere conferme sulle proprie intuizioni, interpella Liz, che inizialmente si dimostra restia, un po' perchè sembra quasi non fidarsi del bel commissario, un po' per via di motivazioni personali.
Motivazioni che affondano le proprie radici nel suo passato, quel passato che non la lascia in pace da ormai 16 anni, che ha distrutto la sua vita, la sua famiglia, che ha condizionato drasticamente il suo futuro, compresa la scelta della sua attuale professione.

Sono tentata di dirvi qual è questo segreto terribile che nasconde Liz, ma non lo faccio perchè è il cuore e il nocciolo della questione; però vi svelo che un indizio per capire in che modo il serial killer ha a che fare con la nostra bella psicologa, sta nel titolo originale del romanzo, che letteralmente è "Sorella, vieni a morire con me"
Altro aspetto da sottolineare è che dalle prime pagine apprendiamo che Liz sta subendo da poco delle minacce inquietanti da parte di uno stalker.
"Trovami. Prima che sia io a trovare te". 
Il primo massaggio scritto a macchina e imbucato gentilmente a mano (non a lei personalmente, chiaro, ma sempre in un modo tale da far sembrare lo sconosciuto troppo vicino...) dice così, e Liz non può non esserne spaventata, nonostante il lavoro che fa.

Chi le scrive quei brevi messaggi minatori, che rivelano chiaramente che lo stalker sa lei dov'è, cosa fa, quali parole deve usare per spaventarla? 

Pian piano, insieme alla dottoressa Montario e a Georg, scopriremo che questo stalker è strettamente collegato alla serie di delitti che stanno facendo impazzire la polizia, e per comprendere i quali sarà necessario scavare nel passato proprio di Liz.

In che modo essi sono a loro volta collegati con l'incendio nel riformatorio che ha coinvolto Hendrik Vermeeren e che sembra essere stato appiccato non da lui, bensì da un altro detenuto, un certo Jan Schneider? 
E Liz cosa ha a che fare con Hendrik e Schneider?

Scoprirlo costerà caro tanto a lei quanto a chi le è vicino..., ma sarà purtroppo necessario per giungere alla verità e quindi per cercare di capire come fare per acchiappare l'assassino.

La storia narrata si svolge in un arco di tempo di due mesi, che ci passano avanti giorno per giorno in un ritmo serrato, frenetico, come frenetiche sono le ricerche per fermare il serial killer.
La collaborazione tra il pratico ed acuto Georg e la tormentata e intuitiva psicologa sarà assolutamente fondamentale per sciogliere i nodi intricati di questo caso, che procede capitolo dopo capitolo in modo inesorabile, spietato, conducendoci man mano verso la comprensione di tutti i tasselli (insanguinati) che lo compongono.

I capitoli - che sono scanditi dalle giornate e dagli orari in cui i fatti avvengono, come se fosse una cronistoria dettagliata - sono brevi e quasi sempre terminano con un piccolo o grande colpo di scena, o comunque con una certa dose di suspense che invita a non mollare e ad andare avanti.
La coppia protagonista si troverà costretta a mettersi nei panni dell'assassino, a cercare di capire il perché delle sue azioni, a prevedere quelle future, e anche il lettore è inevitabilmente coinvolto in questo crudele e criptico gioco, che - come dicevo all'inizio - mieterà un considerevole numero di vittime, alcune delle quali recheranno un dolore personale alla povera e già scossa Liz.

Infatti, se è vero che Georg e colleghi rischieranno non poco in questo caso, quella che ci rimetterà di più, da diversi punti di vista, è proprio Liz, che dovrà ritornare a quel passato doloroso che aveva inutilmente cercato di cancellare, di cambiare, come si può cambiare un cognome o una città...

Ma certi fantasmi sono più vivi e reali di quanto crediamo e Liz sarà costretta a realizzarlo sulla propria pelle, andando a ripescare i forti sentimenti sepolti per un fratello ormai morto da tanti anni, e affrontando faccia a faccia ed una volta per tutte i propri sensi di colpa.

Un thriller ben costruito, intrigante, con tanti colpi di scena, con inevitabili particolari crudi ed efferati degni dei più noti film/serie tv thriller, da Il silenzio degli innocenti a CSI Miami, che quando inizi a vederli devi arrivare alla fine, anche se alcune cose ti fanno un po' "impressione".

Durante la lettura la tensione narrativa (ed emotiva) è sempre sostenuta, anche se ho avvertito, giunta verso il finale, un che di "frettoloso", quanto meno rispetto a tutta l'ansia e all'agitazione provata in itinere. Ma questa è una percezione soggettiva, ci mancherebbe, che non toglie nulla alla mia valutazione assolutamente positiva di questo thriller che mi è piaciuto molto e che consiglio, in particolare agli appassionati del genere.
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