Buon mercoledì, lettori!
Cosa state leggendo di bello in questi giorni?
Io sono immersa in una storia d'amore vissuta ai tempi della guerra (
Lettere a un amore perduto di Iona Grey) ma in questo post desidero parlarvi dell'ultimo libro terminato:
I MISTERI DI CHALK HILL
di Susanne Goga
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Ed. Giunti trad. L. Ferrantini 416 pp 12 euro in libreria: MAGGIO 2015 |
Un'istitutrice riservata e colta; una bella bambina cui fare da insegnante e educatrice; un padrone di casa burbero e fin troppo distante; domestici poco loquaci e molto sospettosi (come se avessero qualche segreto da custodire?); una villa maestosa ed immersa nel verde cupo di una foresta inglese, tanto bella e imponente quanto inquietante, in cui di notte si sentono rumori e voci sinistri, che mettono i brividi: ditemi voi se questo scenario non ricorda almeno un po' l'affascinante e misterioso mondo di Charlotte Bronte in Jane Eyre.
I misteri di Chalk Hill è un romanzo ambientato nell'Inghilterra del 1809, più precisamente nel Surrey, contea dell'Inghilterra sud-orientale, nella regione del Sud Est.
La nostra storia inizia con il viaggio che sta portando la giovane
Charlotte Pauly dalla Germania all'Inghilterra per motivi di lavoro, che si vanno ad unire al
bisogno e desiderio di riprendere in mano la propria vita, lasciandosi alle spalle una brutta esperienza.
Charlotte ha sempre lavorato come
istitutrice qualificata e come tale viene assunta da un signorotto inglese, il deputato
Sir Andrew Clayworth, rimasto vedovo da poco e con una bambina di 8 anni di cui prendersi cura,
Emily.
L'impatto con questa nuova realtà è contrastante per Charlotte: da una parte non può non essere
affascinata dall'imponente ed antica villa in cui si ritroverà a vivere; sente tutto l'entusiasmo per questo lavoro che ama e la piccola educanda si mostra subito affettuosa e diligente, anche se legittimamente triste per la morte della mamma; dall'altra, però,
la giovane avverte in modo pressante l'atmosfera cupa e di mistero che aleggia tra quelle mura antiche.
Ben presto la nostra istitutrice si renderà conto di essere circondata da
segreti, mezze verità e frasi dette e non dette; infatti, tutti in quella casa sembrano essere a conoscenza di fatti importanti sui quali però vige il divieto di parlare.
Attorno a sè, Charlotte trova
muri di diffidenza, atteggiamenti di chiusura e freddezza che però vanno ancor di più a solleticare la sua curiosità, soprattutto quando si rende conto che la sua protetta, Emily, cova un malessere dentro di sè e questo molto probabilmente è legato alla defunta signora Clayworth,
Lady Ellen, e lo è in un modo che diventerà il nocciolo attorno al quale si svilupperà tutta la vicenda.
Chiuso com'è nel proprio dolore, nella propria disperazione, sir Andrew ha proibito a tutti, bimba compresa, di nominare Lady Ellen, che pare sia morta tragicamente, in una terribile notte in cui il fiume Mole (che scorre nei pressi della casa) era in piena.
Come mai a Chalk Hill non è possibile neanche nominare la povera defunta? Cosa c'è davvero dietro la tragica morte di questa donna il cui cadavere non è mai stato ritrovato?
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Il silenzio attorno a Lady Ellen non aiuta la piccola Emily a superare il proprio dolore, a colmare quel
bisogno di amore e attenzioni che solo lei sembrava colmare, visto che il padre si dimostra molto scostante e duro anche con la proprio bambina.
E se mentre era in vita Ellen, Emily soffriva di malesseri fisici - fonte di preoccupazione soprattutto per la sua amorevole madre -, dopo la morte della stessa, la bambina ha cominciato a star bene fisicamente ma a star molto male nello spirito, nell'anima.
Emily è convinta di sentire e vedere la madre morta: cosa vuol dire questo? Forse il dolore l'ha fatta impazzire? O esistono davvero fantasmi e fenomeni paranormali?
Cosa è accaduto veramente a Lady Ellen e in quanti, in casa e in paese, sono a conoscenza della verità ma non ne vogliono parlare?
Parallelamente alle vicende di Charlotte, sin dall'inizio del romanzo, si sviluppa un'altra storia, che vede protagonista il giovane giornalista,
Thomas Ashdown, critico e recensore di opere teatrali, dalla penna arguta, tagliente e ironica; agnostico per scelta, dopo la morte della sua Lucy, ha iniziato a sentirsi
combattuto tra la razionalità di chi crede solo a ciò che vede, e l'esigenza/bisogno di spiegare fenomeni sovrannaturali che sfuggono all'umana ragione.
Sarà proprio quest'ultima esigenza a far intrecciare la sua storia personale con quella di Charlotte, così coinvolta e presa dal "caso misterioso di Emily", per svelare il quale i due si improvviseranno detective alla ricerca dei veri fantasmi che infestano Chalk Hill.
E' un romanzo molto gradevole, è interessante, ha un ritmo scorrevole frutto di una storia ben costruita, narrata in modo che ogni particolare contribuisca a far crescere la curiosità. la suspense e le domande del lettore circa i misteri su cui indagano Charlotte e Tom e sui quali tutti sembrano saper qualcosa che però non vogliono dire.
L'autrice disegna per noi un contesto senza dubbio intrigante, un po' "gothic", cupo, in cui i dettagli contano molto, e lo stesso ambiente naturale diventa anch'esso un personaggio, che "parla", comunica attraverso le folate di vento improvviso che creano mulinelli di foglie secche, rumori impercettibili avvertiti di spalle, al buio, momenti di assoluto silenzio interrotti da un urlo angosciante.
Non vanno ritenuti poco importanti i personaggi secondari che ruotano attorno ai principali e che, con il loro mutismo o le mezze frasi sibilline, con le loro espressioni sospettose o allarmate, contribuiscono ad infittire il mistero e a caratterizzare l'atmosfera surreale e "paranormale" che fa da sfondo alle vicende.
Ci si immedesima in Charlotte e insieme a lei sentiamo la curiosità di capirne di più e di aiutare la piccola Emily, così presa dalle proprie visioni inspiegabili.
Devo dire che mi è piaciuto abbastanza, è stata una lettura molto piacevole, non mi sono mai annoiata o distratta mentre leggevo (del resto, credo che il riferimento ai fantasmi sia sempre intrigante, bene o male), anche se forse mi sarei aspettata un tocco di romanticismo in più, che invece è arrivato molto tardi e appena accennato.
Lo consiglio, soprattutto per quanti amano le storie misteriose ambientate nel secolo scorso.